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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 267 di lunedì 18 gennaio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 15,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 12 gennaio 2010.

I deputati in missione sono sessanta.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati Enzo Carra e Renzo Lusetti, già iscritti al gruppo parlamentare Partito Democratico, hanno aderito al gruppo parlamentare Unione di Centro.

Organizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica nn. 3014 e 3015 è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1774: Accordo con il Governo della Repubblica di Panama sulla promozione e protezione degli investimenti (approvato dal Senato) (A.C. 3014).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, volto a creare un quadro di maggiore certezza giuridica in tutti i settori nei quali sono stati effettuati o sono ipotizzabili in futuro investimenti italiani nel territorio della Repubblica di Panama. Nell'evidenziare, inoltre, la rilevanza del predetto Accordo per le piccole imprese italiane, ricorda che la recente Conferenza nazionale Italia-America Latina ha dedicato un'ampia sessione allo storico progetto di ampliamento del Canale interoceanico, al quale il nostro Paese contribuirà attraverso la partecipazione di una grande impresa operante nel settore delle infrastrutture.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolineata la rilevanza dell'Accordo in discussione per favorire lo sviluppo degli investimenti di imprese italiane nella Repubblica di Panama, ne auspica la sollecita ratifica.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Sottolineata la particolare rilevanza dell'Accordo in discussione, ritiene che la creazione di un quadro di maggiore certezza giuridica per gli investimenti nel territorio della Repubblica di Panama possa incoraggiare le piccole e medie imprese nazionali ad accedere concretamente a tale mercato. Nell'invitare, quindi, il Governo a tutelare adeguatamente l'intera filiera produttiva italiana, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

ENRICO PIANETTA (PdL). Ricordato che l'Accordo in discussione è volto a rafforzare e ad incoraggiare la cooperazione economica tra l'Italia e la Repubblica di Panama, sottolinea la rilevanza Pag. IVdella clausola del cosiddetto trattamento nazionale, che assicura maggiori garanzie per le imprese italiane che intendono investire in territorio panamense. Preannunzia, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

MARIO BARBI (PD). Nel manifestare l'orientamento favorevole del suo gruppo alla sollecita ratifica dell'Accordo in discussione, rileva l'interesse reciproco degli Stati contraenti nel fornire un quadro giuridico certo in tutti i settori nei quali sono ipotizzabili investimenti italiani nel territorio della Repubblica di Panama, osservando, ad esempio, come lo storico progetto di ampliamento del Canale interoceanico preveda il coinvolgimento di una grande impresa nel nostro Paese.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1779: Accordo sulla partecipazione della Repubblica di Bulgaria e della Romania allo Spazio economico europeo (approvato dal Senato) (A.C. 3015).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Ricordato che l'Accordo istitutivo dello Spazio economico europeo (SEE), entrato in vigore nel 1994, dà vita ad una zona europea in cui è assicurata la libera circolazione di beni, persone, sevizi e capitali, evidenzia che la stipula dell'Accordo in esame - del quale illustra il contenuto - si è resa necessaria a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania all'Unione europea, anche al fine di istituire un apparato istituzionale e giurisdizionale in grado di garantire il corretto funzionamento e l'omogenea applicazione delle regole comuni.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Sottolineata la rilevanza dell'Accordo istitutivo dello Spazio economico europeo, finalizzato alla realizzazione di una zona europea in cui sia assicurata la libera circolazione di beni, persone, servizi e capitali, osserva che obiettivo dell'odierna ratifica è quello di creare regole comuni fra le imprese dei Paesi contraenti, nonché istituire un apparato istituzionale e giurisdizionale in grado di garantire un'elevata armonizzazione nei settori della politica sociale, dell'ambiente, del diritto societario e della tutela del consumatore. Preannunzia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

ENRICO PIANETTA (PdL). Sottolineata la rilevanza dell'Accordo in discussione, volto a definire comuni modalità per creare condizioni di concorrenza paritaria tra le imprese dei Paesi contraenti, mediante una effettiva armonizzazione del diritto societario e delle politiche ambientali e sociali, evidenzia il disposto dell'articolo 2, che prevede un contributo finanziario aggiuntivo a favore della Bulgaria e della Romania. Preannunzia, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

MARIO BARBI (PD). Nel giudicare condivisibili le finalità dell'Accordo in discussione, richiama le caratteristiche dello Spazio economico europeo, ricordando le importanti conseguenze finanziarie che derivano dall'estensione del SEE ai nuovi Stati membri. Reputa, quindi, necessaria la ratifica del predetto Accordo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto Pag. Vche il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Richiamato l'aumento delle vittime italiane a seguito del gravissimo sisma verificatosi recentemente ad Haiti, chiede che il Governo riferisca alla Camera in merito alle previste iniziative di soccorso e sostegno alla ricostruzione.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la richiesta formulata dal deputato Giachetti.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno (A.C. 2326-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ANGELA NAPOLI (PdL), Relatore per la II Commissione. Nel ricordare che la Convenzione in discussione costituisce il primo strumento internazionale con il quale gli abusi sessuali contro i bambini diventano reati penali, manifesta apprezzamento per il clima costruttivo registratosi durante l'iter in sede referente. Richiamato, quindi, l'importante lavoro svolto dalla Commissione giustizia in materia di pedofilia, che aveva portato all'adozione di un testo unificato i cui punti principali sono stati trasfusi nel provvedimento in esame, che illustra dettagliatamente, rileva come la Convenzione, oltre alle fattispecie di reato più diffuse quali l'abuso sessuale, la prostituzione infantile e la pedopornografia, disciplini anche i casi di grooming (adescamento attraverso Internet) e di turismo sessuale.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Sottolineata la rilevanza del disegno di legge di ratifica in discussione, giudica quanto mai necessarie le disposizioni di adeguamento dell'ordinamento interno volte tra l'altro a prolungare i termini di prescrizione, a novellare le fattispecie di reato già previste ed ad istituirne di nuove, segnatamente l'adescamento di minori via Internet. Giudicate parimenti opportune le misure preventive introdotte in ordine allo sfruttamento dei minori, nonché i previsti programmi di aiuto e sostegno alle vittime di siffatti odiosi reati, lamenta l'omissione nella Convenzione di Lanzarote di adeguate misure di sostegno al ruolo positivo della famiglia sul piano della prevenzione e dell'effettiva tutela dei diritti dei minori, auspicando l'assunzione di idonee iniziative volte a colmare efficacemente tale lacuna, che giudica inaccettabile. Esprime in conclusione un orientamento favorevole al provvedimento in discussione.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Nel sottolineare la rilevanza della Convenzione in discussione, che costituisce uno specifico strumento giuridico volto alla tutela dei minori da ogni forma di abuso sessuale, evidenzia la necessità di una solida politica di prevenzione attraverso adeguate informazioni da impartire alle famiglie ed agli operatori educativi. Richiamati, quindi, gli aspetti più qualificanti del provvedimento, tra i quali le specifiche disposizioni concernenti Internet, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica, auspicando che il Governo adotti le opportune iniziative finalizzate alla creazione di una banca Pag. VIdati per l'archiviazione del DNA di quanti risultino colpevoli dei reati oggetto della Convenzione.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Richiamati i contenuti della Convenzione di Lanzarote, sottolinea la rilevanza del disegno di legge di ratifica in discussione, nonché delle contestuali disposizioni di adeguamento dell'ordinamento interno, manifestando al riguardo l'orientamento favorevole del suo gruppo. Ricordato l'importante operato svolto dagli enti locali e dalle associazioni di volontariato nella tutela dei diritti dei minori, esprime apprezzamento per la rilevanza riconosciuta alla formazione professionale degli operatori del settore, per il previsto prolungamento dei termini di prescrizione, nonché per l'introduzione di nuove e necessarie fattispecie di reato. Nell'auspicare altresì, nello spirito della stessa Convenzione di Lanzarote, una proficua cooperazione giudiziaria e di polizia transnazionale nella prevenzione e nel contrasto alla pedofilia, lamenta tuttavia l'omissione nel medesimo trattato di adeguati strumenti di sostegno al ruolo positivo della famiglia.

MARIO CAVALLARO (PD). Espressa una valutazione positiva sui contenuti e gli obiettivi della Convenzione in titolo, sottolinea convintamente l'esigenza che ogni Paese adegui il proprio ordinamento prevedendo un adeguato e coordinato quadro sanzionatorio di ogni forma di abuso sessuale nei confronti dei minori, evidenziando a tal fine l'opportunità di adottare una efficace azione repressiva di tali deprecabili reati. Sottolineata quindi la necessità di rendere di immediata applicabilità le disposizioni finalizzate ad introdurre nuove fattispecie di reato sessuale ai danni di minori, nonché di adeguare le relative procedure processuali, evidenzia l'esigenza di prevedere lo stanziamento di risorse sufficienti per consentire il gratuito patrocinio per le vittime meno abbienti.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ANGELA NAPOLI (PdL), Relatore per la II Commissione. Nel ringraziare i deputati intervenuti per il proficuo contributo offerto al dibattito, sottolinea la delicatezza della materia oggetto del provvedimento in discussione, auspicando che possa essere definita dal Parlamento italiano quella organicità necessaria a rendere davvero efficace ed efficiente il contrasto alla pedofilia.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Cota n. 1-00295: Iniziative relative ai criteri previsti dall'accordo «Basilea 2», volte a favorire il finanziamento delle piccole e medie imprese.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Borghesi n. 1-00312, Occhiuto n. 1-00316, Fluvi n. 1-00317 e Vignali n. 1-00318 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Illustra la mozione Cota n. 1-00295, evidenziando le perduranti difficoltà delle piccole e medie imprese nell'accesso al credito bancario, che, stante la crisi internazionale tuttora in atto, rischiano di determinare la chiusura di molte attività imprenditoriali. Sottolinea quindi l'esigenza che il Governo, anche al fine di consentire un recupero di competitività delle aziende Pag. VIIitaliane, promuova, in attesa di una rinegoziazione dell'Accordo «Basilea 2», la sospensione dei criteri previsti da tale Accordo per agevolare i finanziamenti alle piccole e medie imprese.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra la mozione Borghesi n. 1-00312, con la quale il suo gruppo intende impegnare il Governo, tra l'altro, a promuovere una sospensione dei criteri dell'Accordo «Basilea 2», che non favoriscono, in termini di accesso al credito, le piccole e medie imprese italiane, già peraltro penalizzate dalla difficile congiuntura economica; sottolinea altresì la necessità di assicurare a tali imprese la continuità e l'estensione dell'attività di garanzia del fondo ad esse rivolto, posto che, dall'analisi dettagliata dei risultati raggiunti, emerge chiaramente l'insufficienza dei finanziamenti a disposizione, del tetto dell'importo garantito e delle percentuali su cui si applica la garanzia.

MARCO CAUSI (PD). Illustra la mozione Fluvi n. 1-00317, sottolineando il negativo andamento dei flussi di credito per le piccole e medie imprese nel nostro Paese. Nel ritenere che tale preoccupante fenomeno sia solo in parte dovuto agli effetti della recente crisi economica internazionale e che sia invece prevalentemente riconducibile ad una nuova politica adottata dagli istituti di credito nella erogazione dei finanziamenti, giudica improprio sospendere l'applicazione dei criteri dell'Accordo «Basilea 2», reputando preferibile che il Governo promuova una revisione, anche temporanea, degli stessi, che tenga conto delle esigenze delle piccole e medie imprese; prospetta altresì l'opportunità di conferire alla Cassa depositi e prestiti un ruolo più incisivo a sostegno del sistema produttivo nazionale.

GIANFRANCO CONTE (PdL). Illustra la mozione Vignali n. 1-00318, ricordando le iniziative assunte dal Governo a sostegno delle piccole e medie imprese, quali il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti nell'accesso al credito per tali imprese, nonché i numerosi accordi favoriti tra organizzazioni imprenditoriali e sistema creditizio. Sottolinea, quindi, la necessità di una revisione dei criteri, eccessivamente restrittivi, dell'Accordo «Basilea 2», tenendo conto dell'esigenza di valutare l'affidabilità delle imprese secondo parametri non strettamente creditizi; auspica che l'Esecutivo si attivi a tal fine in sede europea.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della mozione Di Pietro n. 1-00239: Situazione in Afghanistan e prospettive dell'impegno del contingente italiano.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Fassino n. 1-00313, Cicu n. 1-00314 e Bosi n. 1-00315 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra la mozione Di Pietro n. 1-00239 (Nuova formulazione), formulando un giudizio fortemente critico sulla strategia sottesa all'intervento internazionale in Afghanistan, improntata a privilegiare l'aspetto bellico a scapito di un'efficace politica di pacificazione e ricostruzione del Paese. Nel constatare come il teatro operativo afghano costituisca un autentico scenario di guerra, sottolinea l'esigenza di verificare la congruenza e l'attuabilità degli obiettivi della missione ISAF, rilevando la progressiva marginalizzazione del ruolo dell'Unione Pag. VIIIeuropea. Giudicato infine irrispettoso delle prerogative del Parlamento l'atteggiamento del Governo nella gestione della partecipazione italiana alle operazioni in Afghanistan, ritiene opportuna la presenza aggiuntiva di una delegazione parlamentare alla prossima Conferenza di Londra, invitando l'Esecutivo a definire un percorso di exit strategy che non vanifichi il proficuo lavoro sin qui svolto dagli operatori militari e civili in Afghanistan.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Illustra la mozione Fassino n. 1-00313, sottolineando la fragilità delle istituzioni democratiche presenti in Afghanistan, nonché l'instabilità dell'attuale Governo afghano. Nel ritenere, quindi, necessario ridefinire la strategia posta a base della presenza internazionale nell'area per avvicinare il momento in cui gli afghani saranno in grado di gestire autonomamente la sicurezza nel loro Paese, auspica che il Ministro degli affari esteri riferisca al Parlamento sulla continua evoluzione del contesto afghano prima della prossima Conferenza di Londra. Invita, inoltre, il Governo ad avviare, nelle opportune sedi internazionali, un dibattito sulla necessità di superare il dualismo esistente tra le due missioni operanti in Afghanistan, ISAF ed Enduring freedom.

GIUSEPPE MOLES (PdL). Illustra la mozione Cicu n. 1-00314, sottolineando il positivo contributo fornito dal nostro Paese alla missione internazionale in Afghanistan, a conferma del ruolo di primo piano svolto dall'Italia nell'azione di contrasto al terrorismo fondamentalista, nell'ambito della quale giudica di particolare importanza la sconfitta dei talebani. Evidenzia quindi l'opportunità che il Governo, confermando l'impegno militare italiano in Afghanistan, promuova la definizione di una strategia di breve termine volta ad accelerare il processo di transizione verso il conferimento alle autorità afghane della responsabilità in materia di sicurezza interna, nonché a sostenere l'adozione di iniziative idonee a favorire la ricostruzione del Paese asiatico.

FRANCO GIDONI (LNP). Giudica non condivisibile il contenuto della mozione Di Pietro n. 1-00239 (Nuova formulazione), pur riconoscendo ai suoi presentatori il merito di aver posto all'attenzione del Parlamento l'importante tema relativo alla presenza militare italiana in Afghanistan. Dichiara, invece, a nome del suo gruppo, di condividere la mozione Cicu n. 1-00314, manifestando altresì apprezzamento per l'azione svolta dal Governo relativamente alla missione internazionale in Afghanistan.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 19 gennaio 2010, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 53).

La seduta termina alle 19,50.