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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di mercoledì 10 febbraio 2010

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 10 febbraio 2010.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Alema, Donadi, Dozzo, Fitto, Gregorio Fontana, Franceschini, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leo, Leone, Lo Monte, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Molgora, Mura, Nucara, Leoluca Orlando, Palumbo, Pescante, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Sardelli, Scajola, Stefani, Stucchi, Tabacci, Tremonti, Urso, Vito.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Boniver, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Alema, Donadi, Dozzo, Fitto, Fontana Gregorio, Franceschini, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, Jannone, La Russa, Leo, Leone, Lo Monte, Lombardo, Lucà, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Molgora, Mura, Mussolini, Nucara, Leoluca Orlando, Palumbo, Pescante, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Sardelli, Scajola, Stefani, Stucchi, Tabacci, Tremonti, Urso, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

In data 9 febbraio 2010 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
BONCIANI: «Modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di aree naturali protette» (3186);
NASTRI: «Disciplina dell'attività dei mezzi aerei ultraleggeri a motore da adibire all'impiego in agricoltura» (3187);
NASTRI: «Disciplina delle lavorazioni meccaniche per conto di terzi in agricoltura» (3188);
BERSANI ed altri: «Istituzione del Fondo rotativo di garanzia per l'anticipazione dei crediti di lavoro» (3189);
PAPA: «Modifica all'articolo 638 del codice penale, in materia di uccisione o danneggiamento di animali altrui» (3190);
BORGHESI ed altri: «Modifiche alla legge 7 agosto 1990, n. 241, e altre disposizioni in materia di semplificazione degli oneri amministrativi relativi all'avvio di attività economiche e imprenditoriali» (3191);
REGUZZONI ed altri: «Modifica all'articolo 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, concernente la riduzione delle spese di personale, agli effetti del patto di stabilità interno, in favore degli enti locali che erogano servizi istituzionali ad aeroporti internazionali» (3192);
HOLZMANN: «Modifica all'articolo 33 della legge 25 maggio 1970, n. 352, in materia di giudizio della Corte costituzionale sull'ammissibilità delle richieste di referendum» (3193);
NEGRO: «Disposizioni concernenti la responsabilità civile e l'assicurazione obbligatoria nell'esercizio dell'attività sanitaria, il consenso informato del paziente nonché l'istituzione del Fondo nazionale per le vittime di infortuni sanitari» (3194);
GARAGNANI: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, concernenti i poteri di controllo dei consiglieri comunali e provinciali» (3195).

Saranno stampate e distribuite.

Ritiro di una sottoscrizione ad una proposta di legge.

Il deputato Fiano ha comunicato di ritirare la propria sottoscrizione alla proposta di legge:
ALESSANDRI ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 1o settembre 1998, n. 333, recante attuazione della direttiva 93/119/CE, relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento» (1458).

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

II Commissione (Giustizia):
PICCHI: «Interpretazione autentica dell'articolo 319-ter del codice penale, in materia di corruzione in atti giudiziari» (2972) Parere della I Commissione.

XI Commissione (Lavoro):
MADIA ed altri: «Disposizioni per l'istituzione di un contratto unico di inserimento formativo e per il superamento del dualismo nel mercato del lavoro» (2630) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, VII, X, XII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
JANNONE: «Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito» (3089) Parere delle Commissioni I, II (
ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dal ministro degli affari esteri.

Il ministro degli affari esteri, con lettera in data 8 febbraio 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 2-bis, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 marzo 2007, n. 38, la relazione sulla situazione, i risultati e le prospettive della missione umanitaria, di stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq, riferita all'anno 2009 (doc. LIII, n. 2).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla III Commissione (Affari esteri) e alla IV Commissione (Difesa).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

La Commissione europea, in data 9 febbraio 2010, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - Valutazione dell'applicazione della misura relativa al pensionamento anticipato - Articolo 9 dell'allegato VIII dello statuto dei funzionari e articolo 39 del regime applicabile agli altri agenti delle Comunità europee (COM(2010)28 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - Seconda relazione sull'attuazione della direttiva 1999/5/CE riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità (COM(2010)43 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti);
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione del regolamento (CE) n. 577/98 del Consiglio (COM(2010)46 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro);
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sull'applicazione della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole sulla base delle relazioni presentate dagli Stati membri per il periodo 2004-2007 (COM(2010)47 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

Nell'Allegato A al resoconto della seduta del 3 febbraio 2010, a pagina 5, seconda colonna, alla ventunesima riga, dopo la parola: «III,» si intende inserita la seguente: «IV,».

DISEGNO DI LEGGE: DISPOSIZIONI PER IL RAFFORZAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGROALIMENTARE (A.C. 2260-A) ED ABBINATE PROPOSTE DI LEGGE: COSENZA ED ALTRI; D'INIZIATIVA DEI SENATORI: SCARPA BONAZZA BUORA ED ALTRI (APPROVATA DAL SENATO) (A.C. 2646-2743)

A.C. 2260-A - Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 5, sugli articoli aggiuntivi 1.0600 e 7-undecies.0603, della Commissione e sugli emendamenti 2.601-undecies.600 e 7-undecies.602 della Commissione.

A.C. 2260-A - Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
sopprimere l'articolo 2-bis;
sopprimere l'articolo 2-ter;
all'articolo 5, comma 1, sostituire le parole: «senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato» con le seguenti: «senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica»;
all'articolo 5, comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri per l'AGEA.»;
sopprimere l'articolo 7-ter;
all'articolo 7-quinquies, dopo il comma 1, aggiungere il seguente: «1-bis. I nuovi adempimenti a carico delle amministrazioni interessate sono svolti nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.»;

con la seguente condizione:
sopprimere l'articolo 7-novies;

e con la seguente osservazione:
il disposto dell'articolo 7-quater, recante modifiche all'articolo 2, del decreto-legge n. 282 del 2002, in materia di rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni, andrebbe riconsiderato alla luce dell'articolo 2, comma 229, della legge finanziaria per il 2010, di analogo contenuto;

Sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 2-bis.13 (nuova formulazione), 2-bis.17 (nuova formulazione), 2-bis.41 (nuova formulazione), 2-bis.44 (nuova formulazione), 2-ter.41 (nuova formulazione), 2-ter.42, 2-ter.43, 4.40, 4-bis.41 (nuova formulazione), 5-bis.46, 7-bis.40, 7-ter.41 e 7-ter.43, sugli articoli aggiuntivi 1.04 (nuova formulazione), 1.040 (nuova formulazione), 1.041 (nuova formulazione), 1.042 (nuova formulazione), 1.043 (nuova formulazione), 1.044 (nuova formulazione), 1.045 (nuova formulazione), 1.046 (nuova formulazione), 1.047 (nuova formulazione), 1.048, 1.049, 2.01 (nuova formulazione), 2-ter.011 (nuova formulazione), 2-ter.040 (nuova formulazione), 2-ter.044 (nuova formulazione), 2-ter.045 (nuova formulazione), 2-ter.046 (nuova formulazione), 2-ter.047 (nuova formulazione), 3-ter.015 (nuova formulazione), 3-ter.051 (nuova formulazione), 3-ter.052 (nuova formulazione), 3-ter.053 (nuova formulazione), 3-ter.057, 3-ter.058, 3-ter.059, 3-ter.0601, 7.01 (nuova formulazione), 7.03 (nuova formulazione), 7.022 (nuova formulazione), 7.058 (nuova formulazione), 7.060, 7.061, 7.063, 7.0601, 7.0602, 7-undecies.042 (nuova formulazione), 7-undecies.043 (nuova formulazione), 7-undecies.046, 7-undecies.0600 e 7-undecies.0603 e sul subemendamento 0.7.0601.1, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

PARERE FAVOREVOLE

sull'articolo aggiuntivo 1.0600 con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2-bis. Le operazioni di trasformazione dei finanziamenti di cui ai commi 1 e 2 sono effettuate entro il limite di spesa di 300.000 euro per l'anno 2010;

sull'articolo aggiuntivo 4-bis.041 con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:

sostituire le parole: "riduzione della autorizzazione di spesa di cui all'articolo 9-ter della legge 5 agosto 1978, n. 468, come determinata", con le seguenti: "utilizzo del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato";

e sull'articolo aggiuntivo 7-undecies.0602 con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:

sopprimere il comma 3;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 5, non compresi nel fascicolo n. 3;

CONFERMA

dei pareri espressi sulle proposte emendative nelle sedute dell'11 novembre 2009 e del 12 novembre 2009 e riproposti nel fascicolo n. 5».

A.C. 2260-A - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 2260 NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Estensione dei contratti di filiera e di distretto a tutto il territorio nazionale).

1. All'articolo 66 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. Al fine di favorire l'integrazione di filiera del sistema agricolo e agroalimentare e il rafforzamento dei distretti agroalimentari, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nel rispetto della programmazione regionale, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, promuove, nel limite finanziario complessivo fissato con deliberazione del CIPE in attuazione degli articoli 60 e 61 della presente legge e nel rispetto dei criteri di riparto territoriale stabiliti dalla medesima deliberazione del CIPE, dall'articolo 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e successive modificazioni, nonché dagli eventuali altri stanziamenti previsti dalla legge, contratti di filiera e di distretto a rilevanza nazionale con gli operatori delle filiere, ivi comprese le forme associate di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, finalizzati alla realizzazione di programmi di investimenti aventi carattere interprofessionale, in coerenza con gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato in agricoltura».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE

ART. 1.
(Estensione dei contratti di filiera e di distretto a tutto il territorio nazionale).

Al comma 1, capoverso, dopo le parole: stabiliti dalla medesima deliberazione del CIPE, aggiungere le seguenti: ovvero nei limiti finanziari fissati.
1. 600. La Commissione.
(Approvato)

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Misure a favore dello sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo). - 1. Al fine di favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese giovanili nel settore agricolo, con particolare riguardo all'imprenditoria femminile, le risorse del fondo di cui all'articolo 1, comma 1068, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono incrementate di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2010 al 2012.
1. 04.(nuova formulazione) Ruvolo, Naro, Delfino.
(Approvato)

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Incentivi per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura). - 1. Al fine di favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese agricole giovanili nel settore agricolo ed agroalimentare, il Fondo di cui all'articolo 1, comma 1068, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
2. Le risorse del Fondo di cui al comma i sono destinate per il 30 per cento al settore ittico.
3. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono disciplinate le modalità di erogazione delle suddette risorse, in coerenza con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo.
4. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
1. 040.(nuova formulazione) Cuomo, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Incentivi per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura). - 1. Al fine di favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese agricole giovanili nel settore agricolo ed agroalimentare, il Fondo di cui all'articolo 1, comma 1068, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
2. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono disciplinate le modalità di erogazione delle suddette risorse, in coerenza con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo.
3. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
1. 041.(nuova formulazione) Ruvolo, Naro, Delfino.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Misure per favorire la concentrazione dell'offerta della produzione agricola). - 1. Al fine di favorire la concentrazione dell'offerta della produzione agricola ed agroalimentare, è istituito, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, un apposito fondo con dotazione pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
2. Le risorse del fondo di cui al comma 1 sono destinate, con apposito decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, da emanare, previa intesa con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro il 30 giugno di ciascun anno, alle organizzazioni dei produttori di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, o ad altre forme organizzative associate, anche di tipo temporaneo, purché finalizzate agli scopi di cui al presente articolo, le quali le utilizzano esclusivamente per lo sviluppo delle iniziative di:
a) concentrazione e valorizzazione dell'offerta dei prodotti agricoli degli associati;
b) creazione di appositi centri specializzati nella commercializzazione, anche in via telematica e in collegamento con le borse merci telematiche di cui all'articolo 30 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, dei prodotti degli associati;
c) proposizione di specifici progetti commerciali e di promozione qualitativa per l'export dei prodotti sui mercati internazionali comprendenti l'organizzazione collettiva di più imprese per particolari produzioni di origine nazionale e di ogni servizio ad essi connessi necessario per la collocazione commerciale degli stessi in altri Paesi.

3. Una quota pari al 20 per cento delle risorse di cui al comma 1 è destinata altresì allo sviluppo dei centri produttivi polifunzionali presenti sul territorio, al fine di trasformare i medesimi in centri unificati di servizi, in grado di accentrare, offrendoli sia agli agricoltori che agli operatori della distribuzione, tutti i servizi di valorizzazione del prodotto, di supporto logistico e di picking nonché di organizzazione dell'importazione dai Paesi terzi interessati, necessari alla vendita dei prodotti.
4. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
1. 044.(nuova formulazione) Marco Carra, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Misure per favorire la concentrazione dell'offerta della produzione agricola). - 1. Al fine di favorire la concentrazione dell'offerta della produzione agricola ed agroalimentare, è istituito, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, un apposito fondo con dotazione pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
2. Le risorse del fondo di cui al comma 1 sono destinate, con apposito decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, da emanare, previa intesa con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro il 30 giugno di ciascun anno, alle organizzazioni dei produttori di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, o ad altre forme organizzative associate, anche di tipo temporaneo, purché finalizzate agli scopi di cui al presente articolo.
3. Una quota pari al 20 per cento delle risorse di cui al comma 1 è destinata altresì allo sviluppo dei centri produttivi polifunzionali presenti sul territorio, al fine di trasformare i medesimi in centri unificati di servizi, in grado di accentrare, offrendoli sia agli agricoltori che agli operatori della distribuzione, tutti i servizi di valorizzazione del prodotto, di supporto logistico e di picking nonché di organizzazione dell'importazione dai Paesi terzi interessati, necessari alla vendita dei prodotti.
4. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
1. 045.(nuova formulazione) Ruvolo, Naro, Delfino.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Misure per favorire la concentrazione delle imprese cooperative in agricoltura). - 1. Al fine di consentire la realizzazione delle operazioni di concentrazione delle imprese agricole cooperative di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo del 18 maggio 2001, n. 228, a mutualità prevalente, alle medesime imprese è concessa la facoltà di rivalutare gratuitamente ai fini fiscali i cespiti rientranti nelle operazioni entro i valori di stima giurata, e comunque non superando la somma di 5 milioni di euro, o, in alternativa, la facoltà, per l'impresa che risulta dall'operazione, di usufruire nei successivi tre anni di un credito d'imposta, commisurato al 20 per cento del patrimonio netto riportato dal bilancio di fusione, di importo massimo ammontante a 1,4 milioni di euro.
2. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, nel limite massimo di spesa di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
*1. 042.(nuova formulazione) Brandolini, Oliverio, Zucchi, Agostini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Approvato)

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Misure per favorire la concentrazione delle imprese cooperative in agricoltura). - 1. Al fine di consentire la realizzazione delle operazioni di concentrazione delle imprese agricole cooperative di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo del 18 maggio 2001, n. 228, a mutualità prevalente, alle medesime imprese è concessa la facoltà di rivalutare gratuitamente ai fini fiscali i cespiti rientranti nelle operazioni entro i valori di stima giurata, e comunque non superando la somma di 5 milioni di euro, o, in alternativa, la facoltà, per l'impresa che risulta dall'operazione, di usufruire nei successivi tre anni di un credito d'imposta, commisurato al 20 per cento del patrimonio netto riportato dal bilancio di fusione, di importo massimo ammontante a 1,4 milioni di euro.
2. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, nel limite massimo di spesa di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
*1. 043.(nuova formulazione) Ruvolo, Naro, Delfino, Lusetti.
(Approvato)

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - 1. Al fine di favorire l'integrazione della filiera cerealicola, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nel rispetto della programmazione regionale, promuove, nel limite finanziario complessivo di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, contratti di filiera e di distretto a rilevanza nazionale con gli operatori della filiera, ivi comprese le forme associate, finalizzati alla realizzazione di programmi di investimento aventi carattere interprofessionale, in coerenza con gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato.
2. I criteri, le modalità e le procedure per l'attuazione delle iniziative di cui al comma 1 sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
3. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come rifinanziate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
1. 046.(nuova formulazione) Sani, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Servodio, Trappolino.

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - 1. Al fine di incentivare l'integrazione della filiera cerealicola, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nel rispetto della programmazione regionale, promuove, nel limite finanziario complessivo di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, contratti di filiera e di distretto a rilevanza nazionale con gli operatori della filiera, ivi comprese le forme associate, finalizzati alla realizzazione di programmi di investimento aventi carattere interprofessionale.
2. I criteri, le modalità e le procedure per l'attuazione delle iniziative di cui al comma 1 sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
3. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente alle autorizzazioni di spesa come rifinanziate dalla tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
1. 047.(nuova formulazione) Ruvolo, Naro, Delfino.

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Proroga del termine della Commissione per la ristrutturazione dei debiti degli imprenditori agricoli della regione Sardegna). - 1. All'articolo 2, comma 126, secondo periodo, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le parole: «31 luglio 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010».
1. 048. Cicu, Nizzi, Vella, Testoni, Fadda, Marrocu, Calvisi, Schirru, Arturo Mario Luigi Parisi, Pes, Melis.

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:
Art. 1.1. - (Piani nazionali di settore) - 1. Per la prosecuzione e la completa attuazione dei piani nazionali di settore di competenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di cui all'articolo 1, commi 1082, 1083 e 1084 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2010.
2. Ai maggiori oneri di cui al comma 1, pari a 50 milioni di euro per l'anno 2010, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare delle dotazioni di parte corrente relative alle autorizzazioni di spesa i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, come determinate dalla tabella C allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191.
1. 049. Fiorio, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Marrocu, Mario Pepe (PD), Servodio, Trappolino.

All'articolo aggiuntivo 1.0600 della Commissione, dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2-bis. Le operazioni di trasformazione dei finanziamenti di cui ai commi 1 e 2 sono effettuate entro il limite di spesa di 300.000 euro per l'anno 2010.
0. 1. 0600. 600. La Commissione.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1. 1. - 1. Le imprese, non sottoposte a procedure concorsuali, beneficiarie di finanziamenti ai sensi della legge 19 dicembre 1983, n. 700, e successive modificazioni ed integrazioni, in essere alla data di entrata in vigore della presente legge, possono richiedere, entro il 31 dicembre 2010, agli enti concedenti, la trasformazione del 50 per cento del debito residuo alla predetta data in un nuovo finanziamento di durata non superiore a dieci anni, erogato a condizioni di mercato, decorrente dal giorno successivo alla scadenza del finanziamento originario.
2. Nel caso di finanziamenti erogati a concessionari di impianti demaniali di interesse pubblico, realizzati ai sensi dell'articolo 10 della legge 27 ottobre 1966, n. 910, la trasformazione può riguardare il 70 per cento del debito residuo e la durata del finanziamento non agevolato può essere elevata a 15 anni.
3. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, pari a curo 300.000 per l'anno 2010, si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 36 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, per la parte relativa alla copertura degli oneri di cui all'articolo 3 del medesimo decreto.
1. 0600. La Commissione.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative in merito alla crisi occupazionale in Campania - 3-00901

DI PIETRO, ANIELLO FORMISANO, DONADI, EVANGELISTI, BORGHESI, BARBATO, PALADINI e PORCINO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
nella regione Campania sta avvenendo uno smottamento sociale e produttivo mai visto. L'industria, il commercio, le piccole e medie imprese conoscono una grave crisi che nel 2010 genererà tensioni sociali inedite, anche per la prossima scadenza di molti degli ammortizzatori sociali in essere, nonostante il Governo continui a proclamare che non ci sono problemi in merito;
in sede di discussione del disegno di legge finanziaria per il 2010 appena licenziata, l'Italia dei Valori aveva proposto, con costi sostenibili e senza aumentare il debito dello Stato, il raddoppio della cassa integrazione ordinaria, l'estensione degli ammortizzatori sociali ai precari, i contratti di solidarietà ed una diversa ripartizione degli orari di lavoro per evitare i licenziamenti;
queste proposte non sono state accolte ed adesso i nodi arrivano al pettine, in particolare in questa regione già penalizzata da infiltrazioni camorristiche in settori delicati delle attività economiche;
si corre il rischio concreto che l'Italia si «spacchi» definitivamente in due, consegnando alla malavita organizzata ulteriori territori, laddove, ad avviso degli interroganti, lo Stato abbandona l'economia reale, gli imprenditori seri che stanno alle regole e le attività legate alla grande risorsa del turismo;
tra gli altri, i casi di crisi aziendali ed occupazionali della Selfin s.p.a di Caserta, della Tirrenia, della Fiat di Pomigliano d'Arco, della Ixfim s.p.a. (ex Olivetti) di Marcianise, dell'Agenzia Defendini s.r.l., della Fincantieri di Castellammare di Stabia, della società Agile s.p.a. (ex Eutelia), dello stabilimento di Napoli della Birra Peroni s.p.a. possono trovare una positiva soluzione solo se il Governo si concentra sull'«allarme» Campania;
la Campania è una delle regioni a più alta attività industriale manifatturiera ed i casi sopra citati, che sono soltanto una parte delle situazioni di crisi presenti nella regione, dimostrano, a parere degli interroganti, come il Governo sia in colpevole ritardo nell'affrontare questa drammatica situazione occupazionale e sociale che sta causando la desertificazione industriale della Campania;
secondo i dati Istat, nel confronto tra il terzo trimestre del 2008 ed il terzo trimestre del 2009, il tasso di occupazione della popolazione campana tra i 15 ed i 64 anni è sceso dal 43,3 per cento al 41,8 per cento. Il numero delle persone in cerca di occupazione sale a 229 mila unità, 20 mila in più rispetto al terzo trimestre 2008, per una crescita del 2,6 per cento. Il tasso di disoccupazione per il 2009 è pari all'11 per cento per gli uomini e al 14,6 per cento per le donne. Nel periodo gennaio-ottobre 2009 sono state autorizzate 10,7 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria -:
se il Governo non intenda urgentemente impegnarsi e con quali iniziative per fornire un adeguato sostegno al reddito dei lavoratori delle piccole e grandi aziende in crisi e per risolvere l'emergenza clamorosa che si vive in Campania, anche per non lasciare spazio alla criminalità organizzata, dato che ad ogni chiusura di azienda aumenta la possibilità di reclutamento da parte della camorra. (3-00901)

Iniziative volte a garantire la trasparenza nella gestione delle trattenute sindacali da parte degli enti previdenziali e per rendere obbligatoria la redazione del bilancio di esercizio delle organizzazioni sindacali - 3-00902

COTA, LUCIANO DUSSIN, DAL LAGO, REGUZZONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BRIGANDÌ, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DESIDERATI, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOGLIATO, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIBELLI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LANZARIN, LUSSANA, MACCANTI, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'articolo pubblicato su Il Corriere della Sera del 26 gennaio 2010 riportava la notizia dell'inchiesta di Piacenza sui falsi inserimenti di pensionati negli elenchi dello Spi, il sindacato di categoria della Cgil;
da quanto riportato dal sopra citato articolo e da altri pubblicati sul quotidiano locale Libertà, alla cronaca di Piacenza, il caso si rivela nel mese di giugno 2009 quando un direttivo della camera del lavoro era stato convocato per discutere proprio di alcune anomalie segnalate nel tesseramento Spi ed approda sul tavolo della procura piacentina, a seguito di querele ed esposti da parte di pensionati che si sono ritrovati iscritti al sindacato senza averne mai fatto richiesta, scoprendolo solo dopo aver visto la relativa trattenuta sul cedolino dell'Inps;
la truffa consisteva nel comunicare all'Inps falsi nominativi di tesserati, al fine di ottenere i versamenti delle quote previste per ogni finto pensionato iscritto allo Spi-Cgil;
dalle notizie di stampa si apprende che ad oggi sono circa una sessantina gli iscritti «fantasma», ma si sospetta che possano essere molti di più, e che l'inchiesta abbia finora portato all'iscrizione nel registro degli indagati di quattro funzionari dell'organizzazione, con due ipotesi di reato: truffa e falsa scrittura privata;
per quanto concerne l'organizzazione sindacale, invece, la vicenda ha portato alle dimissioni del segretario provinciale dello Spi-Cgil, Franco Sdraiati, e all'elezione dell'attuale segretario organizzativo regionale della categoria, Rosario Zito: trattasi di un commissariamento «mascherato», perché, di fatto, il gruppo dirigente al centro della bufera continua a restare al comando del sindacato;
a parere degli interroganti, una delle cause che facilitano la messa in opera di simili truffe è da ricercarsi nella mancanza a legislazione vigente di un obbligo di rendicontazione in capo ai sindacati, a dispetto dell'esigenza di trasparenza e chiarezza richiesta a gran voce dai contribuenti italiani e da fiduciosi ed ingenui pensionati -:
se e quali verifiche sull'autenticità delle deleghe conferite siano svolte dagli enti previdenziali che procedono alla trattenute sindacali e quali iniziative, anche di carattere normativo, di propria competenza il Governo intenda adottare per rendere obbligatorie per i sindacati e le loro associazioni la redazione del bilancio di esercizio e la relativa pubblicazione, al fine di assicurare piena trasparenza ed informazione ai cittadini relativamente alle attività di interesse comune e alla gestione dei loro soldi. (3-00902)

Iniziative per salvaguardare i livelli occupazionali delle aziende in crisi, con particolare riferimento alle aziende venete - 3-00904

DE POLI, VIETTI, CICCANTI, MEREU, DELFINO, POLI, COMPAGNON, NARO, VOLONTÈ, PEZZOTTA e ANNA TERESA FORMISANO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
si registra nel Paese una crescente protesta dei lavoratori che rischiano di perdere il posto e sono in aumento il numero di vertenze che stanno interessando industrie collocate su tutto il territorio nazionale;
dopo i lavoratori dell'indotto Fiat di Termini Imerese, rimasti sul tetto del capannone dell'azienda per dieci notti, dopo i dipendenti dell'ex Eutelia, che hanno portato la propria protesta in cima alla Mole Antonelliana, e dopo il blocco dell'aeroporto di Cagliari da parte degli operai dell'Alcoa, tre operai interinali dell'Alcatel lucent di Battipaglia si sono barricati all'interno dello stabilimento del salernitano e hanno minacciato di darsi fuoco, mentre a Castellammare di Stabia (Napoli) i lavoratori di Fincantieri hanno messo in atto un blocco stradale e altre industrie importanti, come il gruppo Antonio Merloni, sono al centro di vertenze sindacali;
il Veneto registra a breve distanza due casi spinosi: entro il 2010, infatti, la Glaxo, la multinazionale inglese Glaxo Smith Kline, ha annunciato la chiusura del centro di ricerche di Verona, uno dei più importanti centri di ricerca sulle neuroscienze, che occupa oltre 500 ricercatori;
giovedì 11 febbraio 2010, inoltre, è previsto un incontro al ministero dello sviluppo economico riguardante la vertenza Alcoa, che tutti auspicano essere «risolutivo» della vicenda, ma al di là di quello che sarà deciso in quella sede ed in attesa del pronunciamento della Commissione europea che dovrà stabilire se autorizzare le misure di cui al decreto-legge varato il 25 gennaio 2010, resta il fatto che il citato decreto-legge è diretto a permettere un risparmio sulle tariffe dell'energia elettrica in Sardegna e in Sicilia, non in Veneto. Quindi, se il decreto-legge ricevesse il consenso dell'Europa, potrebbe salvare l'impianto di Portovesme, ma non quello di Fusina, che occupa oltre cento operai diretti e altrettanti nell'indotto -:
quali iniziative urgenti intenda adottare per salvaguardare i livelli occupazionali delle aziende citate in generale e delle aziende venete in particolare. (3-00904)

Iniziative di competenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in materia di politica di integrazione dei cittadini extracomunitari - 3-00903

LORENZIN e BALDELLI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la popolazione straniera presente in Italia al 1o gennaio del 2009 viene stimata in poco più di 4,8 milioni di unità - di cui 4,6 milioni provenienti da «Paesi a forte pressione migratoria» - con un incremento di circa mezzo milione rispetto alla stessa data del 2008;
il precedente Governo Berlusconi (2001-2006) e l'attuale hanno promosso una politica di immigrazione che si fonda su due dimensioni, che si sostengono reciprocamente: fermezza e rigore contro la clandestinità e integrazione fondata sul lavoro, sulla conoscenza e sul rispetto della nostra identità. Di questa politica la cosiddetta «legge Bossi-Fini» e i recenti provvedimenti sulla sicurezza costituiscono i presupposti fondamentali per contrastare l'immigrazione clandestina e regolare i flussi migratori, legandoli alle necessità economiche e sociali dell'Italia;
la gestione, ad avviso dell'interrogante, disastrosa di questo problema durante il precedente Governo Prodi ha prodotto confusione normativa ed erronei segnali di attrazione degli immigrati;
i modelli tradizionali europei di integrazione - quelli inglesi, olandesi e francesi - pure nella loro forte diversità, sono in grande difficoltà nella gestione del fenomeno dell'immigrazione e hanno generato serbatoi di conflitto sociale;
la Costituzione ha riconosciuto i valori fondanti della nostra identità nazionale nel rispetto del valore della vita e nella centralità della persona, in quanto essere in relazione, creando così la premessa per un equilibrato sistema di diritti e di doveri, adattati - come prescrive la nostra Carta costituzionale - alle condizioni di ciascuna persona;
gli immigrati arrivano in Italia con un progetto di vita che può essere dettato da diverse ragioni, per cui c'è chi vuole tornare a casa dopo avere imparato un lavoro o accumulato risparmi, c'è chi desidera invece fermarsi in Italia come tappa intermedia per un'altra destinazione e c'è chi spera di poter rimanere definitivamente;
il metodo dell'identità aperta offre la possibilità di un incontro autentico fondato sulla conoscenza e sul rispetto di ciò che il popolo italiano rappresenta, ricambiato con la sincera curiosità per l'altrui cultura e tradizione;
la legge 15 luglio 2009, n. 94, recante «Disposizioni in materia di sicurezza pubblica», ha introdotto l'articolo 4-bis del testo unico sull'immigrazione, che prevede un regolamento attuativo in cui vengono stabiliti i criteri e le modalità per la sottoscrizione da parte dello straniero, contestualmente alla presentazione della domanda di rilascio del permesso di soggiorno, di un accordo di integrazione, articolato per crediti, con l'impegno a sottoscrivere specifici obiettivi di integrazione da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno -:
quali siano i principi a cui il Governo intende attenersi nel disciplinare tale accordo di integrazione e, più in generale, quali iniziative, nell'ambito dei profili di competenza del ministero del lavoro e delle politiche sociali, intenda adottare in materia di politica di integrazione, essendosi ora conclusa la fase di regolazione legislativa in materia di sicurezza e contrasto all'immigrazione clandestina.
(3-00903)

Iniziative di competenza del Governo volte a garantire un rapporto ottimale tra il numero dei pediatri e quello dei pazienti - 3-00905

MELCHIORRE, RICARDO ANTONIO MERLO e TANONI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
recenti notizie di stampa riportano come, a fronte di un numero sufficiente di medici di famiglia, sul nostro territorio si riscontri una carenza di medici pediatrici di base oppure in servizio presso strutture ospedaliere;
purtroppo tali indicazioni sono suffragate ed argomentate dalla segnalazione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato del 19 novembre 2009, indirizzata al Ministro interrogato, ove, in risposta ad un quesito circa l'assunta illegittima posizione di supremazia dei professionisti già attivi sul mercato rispetto a coloro che aspirano alla fornitura dei servizi pediatrici di base, si sollecita a livello nazionale «un ripensamento sulle modalità di calcolo del rapporto ottimale per l'individuazione del numero dei pediatri di base attivi in un dato ambito territoriale, al fine di rendere coerente la base di calcolo dello stesso con il numero dei bambini effettivamente assistiti dai pediatri di base»;
è bene ricordare che tale ridefinizione del rapporto ottimale tra numero di pediatri e piccoli pazienti non è avvenuto, ma, al contrario, in alcune realtà regionali si è addirittura derogato alla disposizione di carattere generale, secondo cui un pediatra può servire al massimo 800 bambini, con il risultato di penalizzare gli assistiti e di ridurre la qualità dei servizi medici prestati -:
quali iniziative sul fenomeno intenda porre in essere il Ministro interrogato, ai fini di una progressiva riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali in materia di salute, anche in relazione a quanto prescritto dall'articolo 1 del decreto legislativo n. 502 del 1992, restituendo alle famiglie italiane il diritto ad un'assistenza pubblica, qualificata ed efficiente per i loro bambini. (3-00905)

Intendimenti del Governo circa il proseguimento degli interventi funzionali alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione - 3-00906

ESPOSITO, LOVELLI, GIORGIO MERLO, MARAN, LENZI, BARBI, BOBBA, BOCCUZZI, DAMIANO, FASSINO, FIORIO, LUCÀ, PORTAS, RAMPI, ROSSOMANDO, GIACHETTI e QUARTIANI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
come riportato dalle agenzie di stampa in occasione della cerimonia di avvio dei lavori di potenziamento del nodo ferroviario di Genova, il Ministro dello sviluppo economico avrebbe dichiarato, alla presenza del Ministro interrogato, che tale intervento racchiuderebbe in sé anche la radice della realizzazione dell'opera del terzo valico dei Giovi, aggiungendo che se si dovesse giungere ad una scelta per questioni economiche tra il corridoio 5 Torino-Frejus ed il terzo valico ferroviario sulla linea Genova-Rotterdam, quest'ultimo sarebbe prioritario;
sempre secondo l'opinione del Ministro dello sviluppo economico, tale scelta sarebbe motivata dalla necessità di collegare il più grande porto d'Italia al centro e al nord Europa, nell'interesse di tutto il Paese per «interconnettere il porto più grande del Mediterraneo col centro dell'Europa perché la nuova economia ci spinge in questa direzione», ribadendo che: «È importante la Torino-Frejus, facciamo marciare tutte e due le opere insieme, ma se dovessimo fare una scelta, il terzo valico è fondamentale»;
tali valutazioni fanno seguito alle perplessità già espresse dal Ministro per le riforme per il federalismo, leader di una delle principali forze politiche della coalizione di Governo, circa l'utilità della realizzazione della infrastruttura alta velocità/alta capacità sulla linea Torino-Frejus;
tali posizioni non possono non suscitare preoccupazione e disorientamento in quanti, popolazioni, utenza, amministrazioni e sistema delle imprese, hanno sempre creduto nella strategicità dell'alta velocità/alta capacità sulla linea Torino-Frejus per la regione Piemonte e per l'intero Paese -:
quale sia il reale intendimento del Governo circa il proseguimento degli interventi funzionali alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, secondo il programma e la tempistica prevista, a tal fine predisponendo ogni intervento e atto necessario, anche di carattere finanziario. (3-00906)