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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 302 di martedì 30 marzo 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 10,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 18 marzo 2010.

I deputati in missione sono settantacinque.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 3350, di conversione del decreto-legge n. 40 del 2010, recante disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo incentivi e sostegno della domanda in particolari settori.
Il disegno di legge è stato assegnato alle Commissioni riunite VI e X in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Su un lutto del deputato Marcello De Angelis.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Marcello De Angelis, colpito da un grave lutto: la perdita del fratello.

Discussione del disegno di legge S. 2007, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 10 del 2010: Competenza per procedimenti penali a carico di autori di reati di grave allarme sociale (approvato dal Senato) (A.C. 3322).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ENRICO COSTA (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge di conversione in discussione, ricordando come lo stesso sia stato approvato all'unanimità dell'altro ramo del Parlamento a seguito, tra l'altro, dell'approvazione di un emendamento del relatore elaborato con il contributo dell'opposizione. Dato quindi conto delle disposizioni recate dall'articolo 1, comma 1, del decreto-legge, concernenti la competenza del giudice penale in materia di reati di grave allarme sociale, nonché delle norme transitorie di cui all'articolo 1, comma 2, ed all'articolo 2, sottolinea la finalità, sottesa al provvedimento d'urgenza in discussione, di scongiurare il paventato annullamento - a seguito della sentenza della Corte di Cassazione n. 4964 del 2010 - di dibattimenti incardinati presso i tribunali e la scadenza di termini di custodia cautelare in complessi procedimenti aventi ad oggetto il delitto di cui all'articolo 416-bis del codice penale.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

Pag. VI

DONATELLA FERRANTI (PD). Richiamata la recente sentenza della Corte di Cassazione secondo cui l'aggravamento dei limiti edittali di pena operato dalla legge n. 251 del 2005 in relazione al delitto di cui all'articolo 416-bis del codice penale ha determinato un diverso riparto di competenza tra tribunale e Corte d'assise, esprime forti perplessità sulla ripartizione delle suddette competenze operata dal provvedimento d'urgenza in discussione che, a suo avviso, potrebbe determinare ulteriori disfunzioni al corretto funzionamento della giustizia, in quanto i nuovi reati spettanti alla Corte d'assise non sembrano compatibili con tale tipo di organo giudiziario. Manifestato, quindi, apprezzamento per il lavoro svolto dal Senato, dove il testo è stato notevolmente migliorato, pur rimanendo disarmonico rispetto ad importanti principi in materia di giustizia, ricorda i principali aspetti critici del decreto-legge, del quale comunque condivide le finalità, che auspica possano essere modificati nel prosieguo dell'iter.

MANLIO CONTENTO (PdL). Richiamato il consenso unanime registratosi presso l'altro ramo del Parlamento sul provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea come la recente pronuncia della Corte di Cassazione, le cui motivazioni giudica condivisibili, trovi fondamento nell'avvenuto disallineamento dei testi normativi in materia penale conseguente all'avvenuto ed auspicato aggravamento delle pene edittali per reati di grave allarme sociale. Rammentata la disponibilità del Governo al confronto sui temi oggetto del decreto-legge, nonché l'impegno profuso dal medesimo nella lotta alle mafie, ritiene alquanto contenuto l'impatto delle disposizioni relative alle competenze della Corte d'assise, reputando viceversa parzialmente condivisibili le osservazioni dell'opposizione in merito alla compatibilità con il principio del giudice naturale delle disposizioni transitorie di cui all'articolo 2, comma 2. Rilevata tuttavia l'esiguità dei tempi disponibili per la conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, prospetta l'opportunità che l'opposizione trasfonda in ordini del giorno il contenuto degli emendamenti preannunziati, auspicando un proficuo confronto sulle relative problematiche nel corso dell'esame degli ulteriori provvedimenti legislativi in materia di contrasto alla criminalità organizzata di imminente presentazione alle Camere.

NICOLA MOLTENI (LNP). Nel ricordare che il disegno di legge di conversione in discussione è stato approvato all'unanimità dal Senato, auspica che il medesimo clima di collaborazione tra maggioranza ed opposizione possa instaurarsi anche in questo ramo del Parlamento. Rilevato, quindi, che il provvedimento d'urgenza è volto essenzialmente a scongiurare il rischio dell'annullamento di dibattimenti importanti incardinati presso i tribunali, nonchè della scadenza di termini di custodia cautelare, condivide il riparto di competenze tra Corte d'assise e tribunale operato dall'articolo 1, sul quale ritiene che la giurisprudenza non potrà intervenire con interpretazioni difformi. Esprime, infine, a nome del suo gruppo, apprezzamento per le finalità e la ratio del provvedimento, nonché per la tempestività di intervento del Ministro della giustizia, ricordando l'importante azione svolta dal Governo nel contrasto alla criminalità organizzata.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Nell'invitare al ritiro delle proposte emendative presentate al provvedimento d'urgenza in discussione e di trasfonderne il contenuto in appositi ordini del giorno, al fine di accelerare la conversione in legge dello stesso, auspica che nel prosieguo del dibattito si registri il medesimo spirito di collaborazione e di condivisione tra Governo, maggioranza e opposizione già manifestatosi al Senato, ove il testo, modificato sotto il profilo dell'individuazione delle ulteriori competenze spettanti alla Corte d'assise, è stato approvato all'unanimità.

Pag. VII

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Discussione delle mozioni Lo Monte n. 1-00319 e Leoluca Orlando n. 1-00292: Rilancio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Bersani n. 1-00348, Cicchitto n. 1-00349, Jannaccone n. 1-00350 e Romano n. 1-00351, che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

FERDINANDO LATTERI (Misto-MpA-Sud). Illustra la mozione Lo Monte n. 1-00319, ricordando che il gruppo Fiat ha manifestato la volontà di interrompere la produzione di autoveicoli presso lo stabilimento di Termini Imerese motivando tale decisione con le condizioni di svantaggio competitivo in cui si trova ad operare nel sito siciliano. Nel giudicare, quindi, pretestuose le predette motivazioni, anche alla luce dell'accordo recentemente sottoscritto dalla Fiat con il Governo per il rilancio dello stabilimento in questione, che rappresenta una forte realtà economica ed occupazionale in Sicilia, invita il Governo ad attivarsi, in collaborazione con la regione siciliana e le parti sociali, al fine di garantire un futuro certo all'area industriale di Termini Imerese ed al suo indotto.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00292, con la quale si intende impegnare il Governo ad assumere ogni iniziativa utile a garantire il mantenimento presso lo stabilimento di Termini Imerese della produzione di autovetture, al fine di salvaguardare il sito produttivo ed i relativi livelli occupazionali, eventualmente prevedendo una gara internazionale in caso di cessione del predetto stabilimento da parte della Fiat.

ANDREA LULLI (PD). Illustra la mozione Bersani n. 1-00348, ricordando la totale assenza di politiche di sviluppo del Governo a fronte della grave crisi economica in atto. Espressa, quindi, preoccupazione per gli ingenti tagli occupazionali che deriverebbero dalla chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, nonché per l'intero piano industriale predisposto dalla Fiat, sottolinea l'inerzia, la confusione e la superficialità che hanno caratterizzato l'azione dell'Esecutivo, segnatamente con riguardo alla questione degli incentivi per il settore automobilistico. Richiamata, altresì, la proposta di legge presentata dal suo gruppo per sostenere la ricerca e lo sviluppo dell'auto elettrica in Italia, invita il Governo a garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e l'alto livello professionale di tutte le maestranze inserite nel circuito produttivo di Termini Imerese.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC). Nel richiamare preliminarmente l'accordo sottoscritto circa due anni fa dalla Fiat e dalla regione siciliana per il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese, illustra la sua mozione n. 1-00351, con la quale si intende impegnare il Governo ad individuare con coraggio ogni utile iniziativa al fine di salvaguardare la capacità produttiva dell'area di insediamento dello stabilimento siciliano, tutelando in tal modo i livelli occupazionali e la professionalità di lavoratori duramente colpiti da una crisi che investe l'intero settore automobilistico.

ALESSANDRO PAGANO (PdL). Nell'illustrare la mozione Cicchitto n. 1-00349, sottolinea la complessità e la delicatezza delle questioni sottese alla prospettata chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, evidenziando, tra l'altro, le preoccupanti ripercussioni che ne deriverebbero sul piano occupazionale e dello sviluppo Pag. VIIIeconomico del Meridione. Rilevate le carenza palesate nella politica industriale ed infrastrutturale del predetto sito produttivo, reputa necessario, anche alla luce delle tendenze manifestate dal mercato nel settore automobilistico, porre le condizioni per un rilancio della produzione, segnatamente in termini di ricerca ed innovazione. Giudicata quindi opportuna la scelta del Governo di non perseverare in una politica di mero sostegno e incentivazione all'industria automobilistica, che reputa essersi di fatto tradotta nella perdita di moltissimi posti di lavoro, invita l'Esecutivo a rendere note e ad assumere adeguate iniziative volte al mantenimento e allo sviluppo dello stabilimento di Termini Imerese.

GIUSEPPE BERRETTA (PD). Rileva che la vicenda dello stabilimento di Termini Imerese rappresenta il tributo che il Paese sta pagando per le errate scelte di politica industriale del Governo, come la sottrazione di ingenti risorse alla ricerca e all'innovazione, e dimostra il carattere antimeridionalista della politica del centrodestra, ormai sempre più ostaggio della Lega Nord; giudica infine necessario che l'Esecutivo si faccia carico delle preoccupazioni dei dipendenti del predetto stabilimento, che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.

ALBERTO TORAZZI (LNP). Nel riscontrare, tra le cause dell'attuale crisi dell'industria automobilistica italiana, anche l'insoddisfacente gestione del mercato globale - segnatamente nel quadrante orientale - ad opera del precedente Esecutivo di centrosinistra, ricorda le contingenze politiche che in passato hanno condotto all'individuazione del sito produttivo di Termini Imerese malgrado gli evidenti limiti strutturali, secondo i dettami di una politica industriale meridionalistica che giudica del tutto inefficiente. Nel reputare quindi opportuno predisporre misure di solidarietà che consentano di convogliare risorse risparmiate nel pubblico impiego locale per l'abbattimento degli oneri sociali nei settori produttivi strategici del Meridione, invita i rappresentanti politici e delle parti sociali ad una assunzione di responsabilità, esprimendo apprezzamento per l'avvenuta interruzione, ad opera degli Esecutivi di centrodestra, dell'erogazione di aiuti di Stato alla Fiat.

CESARE DAMIANO (PD). Sottolinea che l'annunciata chiusura dello stabilimento di Termini Imerese pone la necessità di interrogarsi sui temi essenziali attinenti la politica industriale dell'Esecutivo, in particolare sull'indispensabile riequilibrio tra produzione nazionale ed estera nonché sulla sede della direzione strategica della Fiat. Giudica pertanto opportuno che il Governo persegua una forte politica industriale, capace di indirizzare gli investimenti verso i settori produttivi strategici, come quello automobilistico, puntando in particolare sull'innovazione tecnologica e sullo sviluppo delle auto elettriche. Auspica infine una responsabilizzazione della Fiat nella ricerca di nuove soluzioni produttive riguardanti il predetto stabilimento che assicurino la continuità produttiva.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Richiamate le cause dell'attuale crisi dell'industria automobilistica italiana e dello stabilimento di Termini Imerese in particolare, assicura il massimo impegno del Governo nell'interlocuzione con la Fiat, rammentando l'impegno assunto da quest'ultima al fine di aumentare la produzione di automobili sul territorio nazionale. Rilevato, tuttavia, come tale più ampio sforzo produttivo comporti la saturazione e l'efficientamento anche di siti produttivi diversi da quello in oggetto, osserva che per il mantenimento dello stesso sono al vaglio sedici progetti, sono state stanziate dallo Stato e dalla regione risorse per circa 450 milioni di euro e si sta ponendo mano a molteplici iniziative per colmare il riscontrato gap infrastrutturale. Pag. IXPrecisato, in proposito, come la produzione di auto elettriche non appaia una prospettiva soddisfacente nel breve periodo, auspica il più ampio consenso delle forze politiche e delle parti sociali ai fini del mantenimento dell'attuale vocazione produttiva dello stabilimento di Termini Imerese.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 12,35, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottanta.

Sull'ordine dei lavori.

LUDOVICO VICO (PD). Richiamata la vicenda di un dipendente della società Natuzzi recentemente suicidatosi, chiede al Governo di convocare con sollecitudine un tavolo di concertazione nell'ambito del quale affrontare le tematiche connesse alla grave crisi occupazionale degli insediamenti industriali ed alla tutela dei diritti dei lavoratori.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2007, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 10 del 2010: Competenza per procedimenti penali a carico di autori di reati di grave allarme sociale (approvato dal Senato) (A.C. 3322).

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 15,10, è ripresa alle 15,30.

(Esame dell'articolo unico)

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

LAURA GARAVINI (PD). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento sul complesso degli emendamenti in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

ENRICO COSTA (PdL), Relatore. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Invita al ritiro degli emendamenti presentati, preannunziando la disponibilità ad accettare un ordine del giorno di analogo contenuto.

DONATELLA FERRANTI (PD). Espresso apprezzamento per le considerazioni svolte dal sottosegretario Caliendo, ritira tutti i suoi emendamenti, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara, anche a nome del suo gruppo, di voler sottoscrivere l'ordine del giorno preannunziato dal deputato Ferranti.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Accetta l'ordine del giorno Ferranti n. 1.

Pag. X

(Dichiarazioni di voto finale)

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, anche alla luce dell'avvenuto accoglimento da parte del Governo dell'ordine del giorno Ferranti n. 1.

LORENZO RIA (UdC). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione, richiama la sentenza della Corte di Cassazione che avrebbe potuto portare all'annullamento di importanti dibattimenti incardinati presso i tribunali. Espresso, quindi, apprezzamento per il lavoro svolto al Senato, dove il testo è stato notevolmente migliorato, auspica che il clima collaborativo che ha caratterizzato l'iter del provvedimento d'urgenza in esame possa instaurarsi anche su altri provvedimenti in materia di giustizia.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Richiamati i positivi risultati conseguiti nella lotta alla criminalità organizzata grazie alla meritoria azione del Ministro dell'interno Maroni ed all'impegno dell'Esecutivo, delle Forze dell'ordine e della magistratura, ritiene opportuna l'adozione del provvedimento d'urgenza in esame volto ad evitare, attraverso un più idoneo riparto delle competenze tra tribunali e corti d'assise su talune tipologie di procedimenti penali, la scarcerazione di pericolosi criminali. Dichiara quindi, a nome del suo gruppo, il voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

MARILENA SAMPERI (PD). Pur ritenendo in linea di massima condivisibile il contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, dettato dall'esigenza di scongiurare il rischio dell'annullamento di dibattimenti importanti e la scadenza di termini di custodia cautelare, richiama il senso di responsabilità che ha portato il suo gruppo a ritirare le proposte emendative presentate, trasfondendone il contenuto in un ordine del giorno. Sottolinea pur tuttavia la necessità, nonostante i miglioramenti apportati dal Senato, di una riflessione sistematica su una materia così delicata sulla quale ancora numerose sono le intrinseche disfunzioni.

GAETANO PECORELLA (PdL). Lamentato il ritardo con cui la magistratura ha sollevato il problema delle competenze su talune tipologie di reato, esprime soddisfazione per la rivalutazione del ruolo della corte d'assise. Sottolineata quindi la tempestività dell'intervento del Governo, che con il decreto-legge in esame ha inteso evitare l'annullamento di numerosi procedimenti già incardinati, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, formula ironicamente le proprie congratulazioni ad esponenti della maggioranza per i successi conseguiti in occasione delle elezioni regionali ed amministrative.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 3322.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione dei lavori dell'Assemblea nelle sedute del 31 marzo e dell'8 aprile 2010, secondo quanto convenuto a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 41).

Su un lutto del deputato Benedetto Fabio Granata.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Benedetto Fabio Granata, colpito da un grave lutto: la perdita del padre.

Pag. XI

Seguito della discussione delle mozioni Lo Monte n. 1-00319, Leoluca Orlando n. 1-00292, Bersani n. 1-00348, Cicchitto n. 1-00349, Iannaccone n. 1-00350 e Romano n. 1-00351: Rilancio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese.

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Esprime parere favorevole sulla mozione Cicchitto n. 1-00349, nonché, purché riformulate, sulle mozioni Leoluca Orlando n. 1-00292, Bersani n. 1-00348 e Romano n. 1-00351; esprime altresì parere favorevole sulla mozione Iannaccone n. 1-00350, ad eccezione del primo e del quarto capoverso del dispositivo, e sulla mozione Lo Monte n. 1-00319, ad eccezione del secondo capoverso del dispositivo.

(Dichiarazioni di voto)

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Esprime apprezzamento per il dibattito sulle mozioni in esame, che investe, più in generale, la politica industriale del Governo con riferimento al Mezzogiorno, giudicando peraltro necessario ogni sforzo dell'Esecutivo affinché nel territorio siciliano permanga un polo industriale di fondamentale importanza, anche per i suoi risvolti occupazionali.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Dichiara che il suo gruppo esprimerà voto favorevole su tutti i documenti di indirizzo presentati, al fine di richiamare l'attenzione sulla difficile situazione dello stabilimento di Termini Imerese e per sollecitare il Governo ad assumere opportune iniziative atte a garantirne il rilancio.

GIOVANNI FAVA (LNP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni presentate dai deputati di maggioranza, auspica che il Governo assuma analoghi impegni anche nei confronti delle aziende operanti nei distretti industriali del Nord che versano in una situazione di grave crisi.

MARCO BELTRANDI (PD). Dichiara l'astensione dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico su tutti i documenti di indirizzo presentati, atteso che, dinanzi alla gravità della situazione dello stabilimento di Termini Imerese, si è fatto ricorso alla consueta e deleteria logica dei contributi a fondo perduto devoluti alla Fiat, che però non ha mantenuto gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori. Richiama quindi l'esigenza di rivedere il sistema degli ammortizzatori sociali.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo su tutti i documenti di indirizzo in esame, accettando peraltro la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo della sua mozione n. 1-00351; auspica inoltre che l'Esecutivo tenga fede con senso di responsabilità agli impegni assunti a tutela dei lavoratori dello stabilimento di Termini Imerese.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-NS/LS Ausonia). Evidenzia l'esigenza di salvaguardare adeguatamente l'economia di alcune aree del Meridione d'Italia, che risulterebbero gravemente penalizzate dalla scelta del gruppo Fiat di delocalizzare all'estero talune produzioni, segnatamente del settore automobilistico; sollecita inoltre il Governo ad adottare le opportune iniziative volte, tra l'altro, a garantire il rispetto degli impegni assunti dalla casa automobilistica torinese, in particolare nei confronti dei lavoratori. Accetta infine la riformulazione prospettata dal rappresentante del Governo della mozione Iannaccone n. 1-00350.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Manifesta apprezzamento per l'utilità del dibattito in corso, che investe nel complesso la politica industriale Pag. XIIdel Paese. Nell'auspicare altresì che vi siano ulteriori occasioni di discussione sulle strategie da adottare per il settore automobilistico, ringrazia il Governo per aver espresso parere favorevole sulla mozione Cicchitto n. 1-00349.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Sottolineata la necessità di valorizzare lo sviluppo produttivo delle aree deboli del Paese, fortemente penalizzate dalla grave crisi economica in atto, esprime preoccupazione per i tagli occupazionali che deriverebbero dalla chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, ritenendo altresì opportuno creare stabilimenti industriali in grado di avviare produzioni ecocompatibili e sostenere la ricerca. Nell'invitare quindi il Governo a garantire i livelli occupazionali di tutti gli operatori inseriti nel circuito produttivo di Termini Imerese, ponendo le condizioni per un rilancio della produzione, accetta la riformulazione proposta della mozione Bersani n. 1-00348; dichiara infine voto favorevole su tutti i documenti di indirizzo presentati.

GIUSEPPE FALLICA (PdL). Evidenziate le trasformazioni subite negli ultimi anni dal settore automobilistico, anche a seguito dell'apertura di nuovi mercati, sottolinea le conseguenze derivanti dagli aiuti di Stato costantemente elargiti alla Fiat. Rilevata, altresì, l'importanza produttiva dello stabilimento di Termini Imerese, la cui chiusura determinerebbe un grave cedimento della politica industriale del Paese, esprime apprezzamento per il tempestivo intervento del Governo a tutela dei livelli occupazionali del predetto impianto.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato VINCENZO ANTONIO FONTANA (PdL).

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Propone una riformulazione del secondo capoverso della mozione Lo Monte n. 1-00319.

PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori la accettano.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Lo Monte n. 1-00319, Leoluca Orlando n. 1-00292 e Bersani n. 1-00348, nei testi rispettivamente riformulati, nonché la mozione Cicchitto n. 1-00349; approva altresì le mozioni Iannaccone n. 1-00350 e Romano n. 1-00351, nei testi rispettivamente riformulati.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato SESA AMICI (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 31 marzo 2010, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 56).

La seduta termina alle 17,15.