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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di mercoledì 31 marzo 2010

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 31 marzo 2010.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Alema, Di Stanislao, Donadi, Fedriga, Fitto, Gregorio Fontana, Franceschini, Frattini, Gelmini, Gibelli, Gidoni, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leo, Leone, Lo Monte, Lombardo, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Miccichè, Migliavacca, Molgora, Angela Napoli, Nucara, Pescante, Prestigiacomo, Ravetto, Razzi, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Rugghia, Saglia, Sardelli, Scajola, Stefani, Stucchi, Tabacci, Tremonti, Urso, Vegas, Vietti, Vito, Zacchera.

Annunzio di proposte di legge.

In data 30 marzo 2010 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
GOISIS e FEDRIGA: «Disposizioni concernenti il sistema dell'istruzione, il governo delle istituzioni scolastiche, il trasferimento delle funzioni amministrative relative al personale della scuola alle regioni, nonché il reclutamento, l'organizzazione e l'inquadramento del personale scolastico nei ruoli regionali e l'istituzione di autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa regionale» (3357);
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PALOMBA: «Modifica all'articolo 119 della Costituzione per il riconoscimento della peculiarità delle regioni insulari» (3358);
GIOACCHINO ALFANO: «Disposizioni tributarie e finanziarie in favore delle attività professionali, nonché in materia di assicurazione sulla responsabilità civile dei professionisti» (3359).

Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

La proposta di legge MOTTA ed altri: «Disposizioni per lo sviluppo della mobilità ciclistica» (2759) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Zamparutti.

La proposta di legge VELTRONI ed altri: «Riconoscimento e disciplina del diritto di elettorato attivo e passivo dei cittadini di Stati esteri non comunitari e degli apolidi nelle elezioni comunali e circoscrizionali. Ratifica ed esecuzione del capitolo C della Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, fatta a Strasburgo il 5 febbraio 1992» (2840) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Garavini.

La proposta di legge MILANATO ed altri: «Disciplina dell'attività professionale nel settore delle scienze estetiche e bionaturali» (3107) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Galati, Golfo, Minasso, Pelino, Scandroglio, Vignali e Zorzato.

La proposta di legge REALACCI ed altri: «Abrogazione del comma 5 dell'articolo 5-bis del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401, in materia di dichiarazione dei grandi eventi rientranti nella competenza del Dipartimento della protezione civile» (3234) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Lenzi.

Ritiro di una sottoscrizione ad una proposta di legge.

Il deputato Garavini ha comunicato di ritirare la propria sottoscrizione alla proposta di legge:
PEDOTO ed altri: «Disciplina delle organizzazioni, federazioni e associazioni a carattere nazionale di persone disabili e dei loro familiari» (3224).

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
XI Commissione (Lavoro):
GNECCHI ed altri: «Disposizioni concernenti l'erogazione di un indennizzo in favore dei titolari di imprese artigiane e dei familiari coadiuvanti per la cessazione dell'attività» (3104) Parere delle Commissioni I, V, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
XII Commissione (Affari sociali):
TORRISI: «Disposizioni per l'adeguamento delle pensioni dei ciechi civili e dell'indennità dei ciechi con residuo visivo non superiore a un ventesimo» (3239) Parere delle Commissioni I, V e XI.

Annunzio della pendenza di un procedimento giudiziario ai fini di una deliberazione in materia d'insindacabilità.

In data 30 marzo 2010 - ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge n. 140 del 2003 - dal giudice di pace di Viterbo-sezione penale è pervenuta, unitamente alla comunicazione che il procedimento è stato sospeso, copia degli atti relativi ad un procedimento penale (il n. 123/09 RGNR - n. 74/10 GdP) nei confronti del deputato Silvio Berlusconi, affinché la Camera deliberi se i fatti per i quali si procede concernano o meno opinioni espresse o voti dati da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione.

Tali atti sono stati assegnati alla competente Giunta per le autorizzazioni. Copia del verbale dell'udienza del giudice di pace di Viterbo sarà stampata e distribuita (doc. IV-ter, n. 17).

Trasmissione dal ministro degli affari esteri.

Il ministro degli affari esteri, con lettere del 29 marzo 2010, ha trasmesso due note relative all'attuazione data alla risoluzione conclusiva BONIVER n. 8/00048, accolta dal Governo ed approvata dalla III Commissione (Affari esteri) nella seduta del 21 luglio 2009, concernente la situazione dei diritti umani in Myanmar, e, per la parte di propria competenza, all'ordine del giorno TASSONE n. 9/2320-A/28, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 20 maggio 2009, concernente le politiche europee di sicurezza e di emergenza immigratoria.

Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla III Commissione (Affari esteri) competente per materia.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

Il ministro per le politiche europee, con lettera in data 30 marzo 2010, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 3 e 19 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B  al resoconto della seduta odierna.

Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.

Sono pervenute alla Presidenza dai competenti Ministeri risposte scritte ad interrogazioni. Sono pubblicate nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

(Iniziative per contrastare il fenomeno delle indebite erogazioni dei trattamenti di invalidità civile - 3-00988)

COTA, LUCIANO DUSSIN, DAL LAGO, REGUZZONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BRIGANDÌ, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DESIDERATI, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOGLIATO, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIBELLI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LANZARIN, LUSSANA, MACCANTI, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RIXI, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 80 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, prevede che l'Inps attui nell'anno 2009 un piano straordinario di 200 mila verifiche dei titolari di invalidità civile;
in attuazione del citato disposto legislativo è stato emanato il decreto ministeriale del 29 gennaio 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 4 marzo 2009, n. 4), con il quale il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha stabilito i termini e le modalità di realizzazione di un piano straordinario per l'effettuazione di 200.000 accertamenti di verifica da espletarsi tra il 1o gennaio e il 31 dicembre 2009 nei confronti di titolari di benefici economici di invalidità civile, cecità civile e sordità civile;
secondo quanto riportato sul quotidiano Il Corriere della Sera di martedì 30 giugno 2009, le verifiche fino ad allora condotte dall'Inps avevano portato alla revoca del 13 per cento delle pensioni, con punte di quasi il 22 per cento in Sardegna e Sicilia, del 19 per cento in Calabria e del 15,5 per cento in Campania e Puglia;
l'articolo 20 del cosiddetto «decreto-legge anti-crisi» n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, recante «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile», per risolvere l'annosa questione dei «falsi invalidi», ha previsto con decorrenza 1o gennaio 2010 che le commissioni mediche delle aziende sanitarie locali siano integrate anche da un medico dell'Inps quale membro effettivo, attribuendo all'istituto l'accertamento definitivo per la concessione o meno del sussidio;
tale scelta di modifica legislativa, combinata con il numero delle invalidità civili in costante crescita (circa il 30 per cento in più rispetto al 2004, con una spesa annua di circa 15 miliardi di euro), lascerebbe presupporre un qualche comportamento arbitrario da parte dei medici delle aziende sanitarie locali nel riconoscimento della sussistenza o meno dei requisiti di invalidità civile -:
quanti siano i falsi trattamenti di invalidità ad oggi accertati, quali iniziative il ministero intenda promuovere per il recupero delle somme indebitamente percepite e se non ritenga di adottare iniziative per la richiesta di risarcimento del danno erariale nei confronti degli enti responsabili per i falsi accertamenti.
(3-00988)

(Intendimenti del Governo in ordine all'avviso comune delle parti sociali relativo all'istituto dell'arbitrato in materia di controversie di lavoro - 3-00989)

CAZZOLA e BALDELLI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il 3 marzo 2010 il Senato della Repubblica ha approvato, in via definitiva, un testo di legge in discussione in Parlamento da quasi due anni, che contiene, tra l'altro, numerose norme in materia di riforma del mercato del lavoro, nonché di modernizzazione per quanto attiene al processo del lavoro, con particolare riferimento all'istituto dell'arbitrato, in coerenza con l'obiettivo del Governo di riformare il sistema processuale, considerato uno dei fattori di ritardo in tema di competitività rispetto agli altri Paesi europei;
vi sono quasi un milione e mezzo di cause di lavoro pendenti in Italia e oltre 400 mila sono i nuovi procedimenti in materia di lavoro e previdenza che, ogni anno, «intasano» le aule dei tribunali, contribuendo, inevitabilmente, all'inefficienza della giustizia ordinaria: si rendono necessari nuovi strumenti per dare certezza ai lavoratori e alle imprese. I tempi di attesa della sentenza gravano, infatti, anche sulle decisioni dei datori di lavoro. Il rischio di un contenzioso è un freno alle assunzioni;
solo in questi giorni a legge approvata, sorprendentemente, dopo quattro letture del provvedimento, sono stati sollevati vizi e profili di illegittimità costituzionale sin qui mai prospettati, cercando di fare leva su un supposto ma infondato attacco alle tutele del lavoro, richiamando anche, in maniera alquanto inappropriata, un presunto «aggiramento» dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che regola le conseguenze del licenziamento illegittimo;
benché la norma in questione preveda esplicitamente la piena libertà delle parti di adire il giudice ordinario, tutte le parti sociali, datoriali e sindacali, dotate di un'ampia capacità rappresentativa del mondo del lavoro, ad eccezione della Cgil, hanno sottoscritto - ad ulteriore garanzia - una dichiarazione comune l'11 marzo 2010 - così come previsto dalla legge stessa - volta a regolare ambiti e procedure dell'arbitrato e delle cosiddette «clausole compromissorie» sottoscritte al momento dell'assunzione, sgombrando il campo da possibili equivoci in materia di aggiramento delle tutele del prestatore di lavoro in caso di risoluzione del rapporto di lavoro;
la Corte costituzionale si è espressa più volte sul giudizio di equità, affermando che esso non è un giudizio extragiuridico, ma che deve trovare i precisi limiti in quel medesimo ordinamento - a partire dai precetti di rilievo costituzionale - nel quale trovano il loro significato la nozione di diritto soggettivo e la relativa garanzia di tutela giurisdizionale;
il ricorso a procedure stragiudiziali di risoluzione delle controversie è previsto in tutti i moderni sistemi di relazioni industriali ed il potenziamento delle stesse è sempre stato raccomandato in tutte le occasioni in cui i Governi hanno avanzato proposte per l'ulteriore evoluzione di tali sistemi e per rendere finalmente più sollecita, e quindi più equa, la giustizia del lavoro;
le modalità di regolazione di questo istituto prevedono un avviso comune nei prossimi dodici mesi sulla base di un procedimento già utilizzato in altre materie e largamente diffuso a livello comunitario: avviso comune che dovrà indirizzare l'intervento del Ministro interrogato, fissandone i limiti -:
quali siano gli intendimenti del Governo in ordine al suddetto avviso comune sottoscritto dalle parti sociali.
(3-00989)

(Orientamenti del Governo in merito alla proroga della concessione relativa all'autostrada A22 Modena-Brennero - 3-00990)

BRUGGER e ZELLER. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'autostrada A22 Modena-Brennero è attualmente in gestione alla società Autostrade del Brennero spa, società partecipata in maggioranza dalla regione Trentino-Alto Adige e dalle province autonome di Trento e Bolzano, con una concessione che andrà in scadenza nel 2014;
le province autonome di Trento e Bolzano hanno più volte, nel corso del 2009 e nel 2010, richiesto chiarimenti formali al Governo in ordine al ruolo della autostrada A22 e, in particolare, alle notizie informali relative alla presunta volontà di non prolungare la concessione della società Autostrade del Brennero spa e al fatto che entro questo mese l'Anas intenda indire una gara per la A22, secondo quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2010, che prevede l'avvio delle procedure ad evidenza pubblica per l'individuazione dei nuovi concessionari per le tratte autostradali in concessione in scadenza al 31 dicembre 2014;
un ordine del giorno alla legge finanziaria per il 2010, presentato dai deputati della Südtiroler Volkspartei ed accolto dal Governo richiede di «valutare l'opportunità di adoperarsi per una proroga della concessione per l'autostrada A22 alla società Autostrade del Brennero spa e, in subordine, che fin dalla fase di avvio della procedura ad evidenza pubblica per l'individuazione del nuovo concessionario dell'autostrada A22 e nel relativo bando di gara venga specificato che il nuovo concessionario dovrà destinare, in linea anche con le indicazioni di cui alla direttiva «Eurovignette» n. 62 del 1999, come integrata dalla direttiva n. 38 del 2006, una quota prevalente dei proventi realizzati al rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria del Brennero, alla realizzazione delle relative gallerie e delle tratte di accesso, in conformità all'articolo 55, comma 13, della legge 27 dicembre 1997, n 449, ai fini «dell'ottimizzazione di tutto il sistema dei trasporti» ai sensi della richiamata direttiva comunitaria e delle misure poste a salvaguardia dei delicati equilibri ambientali che caratterizzano l'arco alpino»;
le province autonome di Trento e Bolzano ritengono indispensabile un confronto istituzionale con il Governo in ordine al ruolo della A22, in relazione all'infrastruttura ferroviaria del Brennero, che è ritenuta del tutto strategica sotto il profilo della tutela ambientale e delle prospettive di crescita e di sviluppo dei loro territori -:
quali siano gli orientamenti del Governo, anche in sede europea, in ordine all'autostrada A22, se dunque intenda procedere con la proroga della concessione o, diversamente, nel caso di gara, intenda vincolare la nuova concessione alla garanzia del cofinanziamento dell'opera della galleria di base del Brennero e degli accessi ferroviari.
(3-00990)

(Chiarimenti in merito ai finanziamenti necessari per completare l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria - 3-00991)

IANNUZZI, BOFFA, BONAVITACOLA, BOSSA, CUOMO, GRAZIANO, MAZZARELLA, NICOLAIS, PICCOLO, PICIERNO, VACCARO, LUONGO, MARGIOTTA, LARATTA, LO MORO, CESARE MARINI, MINNITI, OLIVERIO, VILLECCO CALIPARI, LAGANÀ FORTUGNO, MARIANI e REALACCI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria è un'infrastruttura strategica di valenza nazionale e rientra nelle priorità assolute della politica infrastrutturale del Paese, definite nella programmazione e nelle decisioni dei Governi che si sono susseguiti dalla fine degli anni '90 ad oggi;
si tratta, infatti, della rete autostradale destinata a collegare il Mezzogiorno, la Sicilia, la Calabria, la Basilicata, la Campania con il Centro ed il Nord, e, quindi, con tutto il Paese;
i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza lungo la A3, che ha una estensione di 443 chilometri, sono in corso da più di dieci anni ed allo stato sono ultimati e fruibili dagli utenti e dai cittadini circa 190 chilometri, mentre sono in fase di esecuzione o di appalto i lavori per circa 180 chilometri;
sono, invece, ancora in fase di progettazione dieci interventi per circa 75 chilometri, necessari per completare l'intero progetto di ammodernamento dell'autostrada;
per l'esecuzione di questi dieci interventi, allo stato in progettazione, occorrono circa 2,7 miliardi di euro, come indicato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti nella seduta del 15 ottobre 2009 della VIII Commissione permanente della Camera dei deputati; tale somma dovrebbe essere finanziata con le procedure della cosiddetta «legge obiettivo»;
il finanziamento integrale, in tempi certi e rapidi, delle risorse tuttora occorrenti e pari a 2,7 miliardi di curo è indispensabile per accelerare la progettazione di questi dieci interventi, per attivare le relative procedure di gara e per avviare i lavori;
l'ultimazione dell'intero progetto per rendere più moderna, funzionale ed in linea con i parametri della sicurezza della circolazione l'autostrada A3 deve avvenire in questa legislatura, senza ulteriori ritardi o rinvii, come è purtroppo ripetutamente avvenuto in questi anni;
è urgente potenziare e rafforzare gli interventi ed i controlli per rendere più stringente, incisiva ed effettiva l'azione di contrasto ad ogni forma di infiltrazione delle attività criminose negli appalti e nei lavori, che sono purtroppo frequenti e gravissime -:
quale sia il fabbisogno finanziario preciso necessario per completare l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e quando e con quali provvedimenti il Governo intenda erogare i finanziamenti ancora mancanti ed indispensabili per ultimare i lavori lungo l'intero tracciato dell'autostrada, infrastruttura di respiro nazionale ed essenziale per promuovere lo sviluppo, la crescita ed i processi di mobilità e comunicazione del Mezzogiorno, fondamentale per il sistema dei collegamenti dell'intero Paese.
(3-00991)

(Iniziative di competenza del Ministro dello sviluppo economico in relazione all'andamento dei prezzi dei carburanti - 3-00992)

COMPAGNON, VIETTI, ANNA TERESA FORMISANO, PEZZOTTA, RUGGERI, CICCANTI, VOLONTÈ, NARO, LIBÈ, GALLETTI, OCCHIUTO, MEREU e RAO - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
secondo il portale dell'Osservatorio dei prezzi e delle tariffe del ministero dello sviluppo economico, al 1o marzo 2010, il prezzo al consumo della benzina verde raggiungeva 1,333 al litro, per aumentare a 1,352 appena l'8 marzo 2010;
nelle ultime settimane, il prezzo industriale della benzina senza piombo ha continuato a lievitare in modo costante, fissandosi attualmente intorno ad una media di 1,40 euro al litro, con punte di 1,42-1,43, pari ad un incremento di circa il 10 per cento rispetto a gennaio 2010;
da tempo e da più parti è stato stigmatizzato il comportamento delle compagnie petrolifere che aumentano i prezzi dei carburanti a loro insindacabile discrezione, a prescindere dal prezzo al barile e dalle sue fluttuazioni, soprattutto in occasione dei grandi esodi estivi, natalizi e pasquali;
secondo i dati monitorati dalla Commissione europea, in Italia il prezzo industriale medio della benzina, al netto delle imposte, è pari a 0,583 euro al litro, contro una media nei Paesi dell'Unione europea di 0,539 euro al litro: lo stacco speculativo è aumentato raggiungendo la quota 4,4 centesimi e lo stesso dicasi per il gasolio, il cui prezzo medio industriale italiano si attesta a 0,577 euro al litro, contro una media nei Paesi dell'Unione europea dei 16 di 0,540 euro, con un differenziale di più 3,7 centesimi al litro;
questo, secondo le principali associazioni dei consumatori, si traduce per gli automobilisti italiani in un differenziale maggiorato di più 2,2 euro a pieno (50 litri) per la benzina e di 1,85 euro in più per un pieno di gasolio, che, rapportato ad un consumo medio annuo di 1.500 litri, comporta un maggior esborso su base annua pari a 330 euro per le auto a benzina e 277,5 euro per quelle a gasolio ed un corrispondente introito a favore dei petrolieri di almeno 2 miliardi di euro in più del dovuto (1,2 miliardi di euro per il gasolio, 800 milioni per la benzina);
questo esborso aggiuntivo per le famiglie italiane va ad aggiungersi alla «stangata» prevista per il 2010 dovuta ai rincari di prezzi e tariffe, in particolare delle bollette del gas, delle assicurazioni, delle autostrade, dei treni ed anche dei servizi bancari e delle rate dei mutui che porteranno a maggiori spese per 761 euro, secondo il calcolo fatto da Adusbef e dalla Federconsumatori -:
se non ritenga di adottare iniziative volte a predisporre una sorveglianza più attenta sui prezzi delle benzine, prevedendo anche la fissazione di listini su base mensile, come già accade per altri beni sensibili, come luce e gas, fissati trimestralmente dalle rispettive autorità, al fine di evitare in questo periodo di crisi economica un aggravio dei bilanci delle famiglie e dell'intero ciclo produttivo delle piccole e medie imprese, per le quali il costo del carburante rischia di essere un ulteriore elemento determinante nel causare il blocco delle attività.
(3-00992)

(Iniziative di competenza del Governo in relazione alla situazione dello Zuccherificio del Molise e per il rilancio del settore bieticolo-saccarifero - 3-00993)

DI PIETRO, DI GIUSEPPE, ROTA e CIMADORO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
le difficoltà del settore bieticolo-saccarifero sono sorte a seguito dell'approvazione della riforma dell'organizzazione comune di mercato dello zucchero, adottata dalla Commissione europea nel 2006, in conseguenza della quale l'Italia è stata costretta a rinunciare al 67 per cento della quota nazionale della produzione di zucchero;
tale riduzione ha provocato la chiusura di quindici stabilimenti saccariferi su un totale di diciannove presenti sul territorio nazionale; l'Italia si trova ora con sole quattro strutture di produzione;
la riforma dell'organizzazione comune di mercato, decisa dall'Unione europea nel 2006, aveva previsto un investimento pari a centotrenta milioni di euro per i quattro stabilimenti rimasti, affinché fossero adeguati ai nuovi parametri europei: tale riforma prevedeva aiuti nazionali e comunitari, autorizzati fino al 2010, per consentire l'adattamento del settore alle nuove condizioni;
questi aiuti sono stati erogati per il triennio dal 2006 al 2008, ma non sono ancora state stanziate le risorse nazionali relative agli anni 2009 e 2010, pari a 43 milioni di euro ciascuno, e nella legge finanziaria per il 2010 non vi è traccia di queste risorse;
l'aspettativa degli impegni assunti dallo Stato in sede comunitaria ha portato le imprese agricole ed industriali ad elaborare propri programmi e ad effettuare investimenti che sono stati poi puntualmente disattesi, con conseguenze disastrose in termini di occupazione e di difficoltà da parte delle aziende del settore;
il gruppo dell'Italia dei Valori ha presentato nella XVI legislatura diversi emendamenti e ordini del giorno per impegnare il Governo a ristabilire detti aiuti nazionali, proprio per non dismettere un intero comparto di produzione assolutamente italiano, composto da aziende italiane e, soprattutto, destinato a divenire un settore fiorente dell'economia europea;
fra le strutture di produzione, la più grande ed unica del Meridione è situata nel territorio della città di Termoli;
il 27 novembre 2009 la regione Molise decide di rinunciare al diritto di prelazione delle quote dello zuccherificio del Molise che l'ingegnere Luigi Tesi, detentore del 37,7 per cento delle azioni, ha promesso in vendita alla G&B investments;
anche l'Ersam, Ente sviluppo agricolo per il Molise, rinuncia al diritto di prelazione attraverso il commissario liquidatore dell'ente, diritto che peraltro non potrebbe esercitare essendo a lui deferite solo le attribuzioni assegnate alla funzione liquidatoria e non di certo all'esercizio del diritto di prelazione;
le ragioni della rinuncia sono motivate da esigenze di ammodernamento, differenziazione degli assetti produttivi, recupero dell'attività bieticolo-saccarifera ed esigenze di contenimento della spesa pubblica;
nel 2009 il signor Remo Perna acquista, attraverso la G&B investments, che controlla insieme alla G&B management e alla Ifim spa (sede Cipro), il 37,7 per cento delle azioni della società proprietaria dello zuccherificio;
le azioni sono acquistate dalla G&B investments al prezzo di due milioni e centodiecimila euro, l'oggetto sociale di detta società non contiene alcuna attività riconducibile al settore bioeticolo-saccarifero, in compenso contempla attività nel settore energetico. Il capitale versato è di 5 milioni e 110 mila euro, interamente ascrivibile all'unico azionista, vale a dire alla G&B management (Cyprus) limited, una società cipriota che fa capo ad un ragazzo poco più che ventenne. In sintesi è quest'ultima il vero socio della regione Molise;
finora la regione Molise ha investito 45 milioni di euro nello zuccherificio e si appresta a diventare partner di una società che non ha alcuna competenza ed esperienza nel settore bieticolo-saccarifero;
il bando per la ricerca di un partner privato evidenziava la necessità di un esperto del settore;
tale situazione ha provocato una forte preoccupazione e un forte allarme sociale: i dipendenti e i sindacati temono che agli impegni assunti dalla regione Molise non seguano i fatti -:
se il Governo non ritenga di dover intervenire affinché sia fatta chiarezza sulla situazione societaria dello zuccherificio del Molise e come intenda finanziare gli aiuti nazionali per il 2009-2010 a favore del comparto e per il rilancio del settore bieticolo-saccarifero.
(3-00993)