Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 361 di giovedì 29 luglio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 27 luglio 2010.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2228, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 78 del 2010: Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica (approvato dal Senato) (A.C. 3638).

Nella seduta del 28 luglio 2010 è iniziata la trattazione degli ordini del giorno.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Integrando il parere espresso nella seduta di ieri, accetta l'ordine del giorno Munerato n. 93; accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Vitali n. 6, Mosella n. 25, Rota n. 39, Palomba n. 44, Borghesi n. 47, Calearo Ciman n. 51, Beccalossi n. 70, Paolo Russo n. 77, Gnecchi n. 112, Motta n. 172, D'Incecco n. 186 e Occhiuto n. 318; accoglie infine come raccomandazione l'ordine del giorno Di Pietro n. 27.

Intervengono il deputato EMANUELE FIANO (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 14, ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta gli ordini del giorno Fiano n. 14, Fallica n. 60 e Cicu n. 61, nei testi originari, nonché l'ordine del giorno Graziano n. 83; interviene altresì il deputato MARILENA SAMPERI (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Samperi n. 123.

Intervengono il deputato IVANO STRIZZOLO (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 126, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO ed il deputato MANLIO CONTENTO (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Strizzolo n. 126.

Intervengono i deputati ETTORE ROSATO (PD), FRANCESCO BOSI (UdC), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e FRANCESCO BARBATO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rugghia n. 142.

Intervengono i deputati FRANCESCO TEMPESTINI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 144, e SALVATORE MARGIOTTA (PD).

Pag. IV

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Martella n. 171.

Interviene il deputato CHIARA BRAGA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Braga n. 173.

Intervengono il deputato ILEANA ARGENTIN (PD), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Argentin n. 190, ed il deputato LUISA BOSSA (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 196.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bossa n. 196.

Intervengono il deputato MARCO CAUSI (PD), il sottosegretario per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Causi n. 199, nonché i deputati ALESSANDRA SIRAGUSA (PD), GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 206, MARIA COSCIA (PD), LUCA SANI (PD) e SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 228.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno D'Antoni n. 228.

Intervengono il deputato GIOVANNI LOLLI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 229, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Lolli n. 229, nonché i deputati PIERLUIGI MANTINI (UdC), ANGELO CERA (UdC), ORIANO GIOVANELLI (PD) e PAOLO FONTANELLI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 251.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Intervengono altresì il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che propone un'ulteriore riformulazione dell'ordine del giorno Fontanelli n. 251, accettata dal presentatore, ed il deputato ELISA MARCHIONI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 261.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Marchioni n. 261.

Intervengono i deputati LINO DUILIO (PD), ANTONIO BORGHESI (IdV), AMEDEO CICCANTI (UdC), ALBERTO FLUVI (PD) e PIER PAOLO BARETTA (PD), che prospettano l'opportunità di una nuova riformulazione dei rispettivi ordini del giorno n. 277 e n. 282, accettata dal sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO e i deputati MATTEO MECACCI (PD) e LUCIANO PIZZETTI (PD), che non accettano la riformulazione proposta dei rispettivi ordini del giorno n. 299 e n. 301, nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che li accetta.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Intervengono altresì il deputato MASSIMO VANNUCCI (PD), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, ed i deputati PIERLUIGI MANTINI (UdC) e MARIO TASSONE (UdC), che non accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 327, ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che lo accetta nel testo originario. Intervengono inoltre i deputati LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), ANGELO COMPAGNON (UdC) e DANIELA SBROLLINI (PD), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine Pag. Vdel giorno Compagnon n. 336. Intervengono quindi il deputato GABRIELLA MONDELLO (UdC), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO ed il deputato MARIO TULLO (PD).

(Dichiarazioni di voto finale)

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Evidenziato che la posizione della questione di fiducia ha impedito l'introduzione nella manovra di misure a sostegno dello sviluppo economico e della famiglia, lamenta la riduzione delle risorse destinate agli enti locali. Dichiara, quindi, che la sua componente politica non potrà esprimere voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Lamentata la chiusura al dialogo mostrata dal Governo e dalla maggioranza, che ha impedito di modificare una manovra che penalizza ulteriormente l'economia meridionale e ne compromette le possibilità di sviluppo, senza peraltro ridurre il divario rispetto al Nord del Paese, dichiara che la sua componente politica voterà comunque il disegno di legge di conversione in esame, pur auspicando un'inversione di tendenza relativamente alle predette tematiche.

ARTURO IANNACCONE (Misto-Noi Sud LA-PLI). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, che giudica necessario per scongiurare i rischi derivanti dalla speculazione finanziaria, nonché per ridurre la spesa pubblica e per sostenere la ripresa economica, lamenta tuttavia la scarsa attenzione rivolta alle problematiche del Mezzogiorno, a favore del quale ritiene necessaria l'adozione di un piano straordinario.

BRUNO CESARIO (Misto-ApI). Evidenziata la sostanziale inadeguatezza della manovra economica varata dall'Esecutivo, che non affronta i problemi reali dei cittadini italiani in condizioni di maggiore difficoltà, tutelando chi ha esportato illecitamente capitali o non ha rispettato i limiti nella produzione di latte, lamenta come ancora una volta sia stato svilito il ruolo del Parlamento, al quale è stato impedito di esaminare compiutamente la predetta manovra, sulla quale la sua componente politica esprimerà un voto convintamente contrario.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nel giudicare la posizione della questione di fiducia da parte del Governo un atto di arroganza nei confronti del Parlamento e di viltà politica, evidenzia che l'Esecutivo si è sottratto a qualsiasi forma di confronto con gli enti territoriali e le parti sociali.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

RENATO CAMBURSANO (IdV). Espressa, quindi, netta contrarietà alla politica economica attuata dal Governo, che ha adottato provvedimenti improntati a scarso senso di legalità, giudica inefficace ed iniqua la manovra in esame che, tra l'altro, prevede entrate non quantificabili con certezza.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Nel reputare complessivamente inadeguata la politica economica del Governo che, anche a causa della sua debolezza interna dovuta ai recenti scandali giudiziari, è stato obbligato a porre la questione di fiducia su una manovra che, pur corretta nella gestione del debito pubblico, si dimostra punitiva nei confronti dei ceti deboli e avrà conseguenze depressive per l'economia del Paese, esponendola al rischio di speculazioni finanziarie, lamenta la scarsa capacità del centrodestra di gestire i recenti cambiamenti intervenuti a livello mondiale. Auspica quindi un cambio nella guida del Paese ed una svolta nella politica economica, ritenendo opportuno allentare i vincoli sulla spesa pubblica per favorire il rilancio della competitività del sistema Pag. VIproduttivo italiano, investire in ricerca e sviluppo ed introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie.

MASSIMO BITONCI (LNP). Nel ringraziare preliminarmente tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento d'urgenza in esame, giudica incongrui i rilievi critici formulati dall'opposizione, che appaiono ispirati ad una deprecabile impostazione centralista ed assistenzialista. Evidenziati, altresì, gli sprechi e le inefficienze che si registrano in particolar modo nelle regioni meridionali, ricorda i benefici che potrebbero derivare dalla piena attuazione del federalismo fiscale. Nel ritenere, inoltre, assolutamente ingiustificate talune obiezioni inerenti le disposizioni in materia di quote latte, richiama gli aspetti più innovativi e condivisibili contenuti nella manovra in esame.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel ribadire una valutazione negativa delle scelte del Governo, che non ha saputo cogliere l'opportunità della recente crisi internazionale per adottare un nuovo modello di economia, limitandosi a seguire una politica di portata contenuta, sottolinea che la manovra in esame appare inefficace a garantire la ripresa dell'economia, introduce iniqui sacrifici solo per i ceti più deboli e reca un'erronea impostazione dei tagli alle spese della pubblica amministrazione, eccessivamente penalizzante per gli enti locali e scarsamente incisiva. Ricorda quindi che la sua parte politica ha responsabilmente proposto soluzioni alternative, suggerendo un più adeguato sostegno alle famiglie e maggiori investimenti nella ricerca quale volano per promuovere lo sviluppo del Paese.

MICHELE VENTURA (PD). Nel giudicare sbagliate le scelte strategiche in materia di politica economica finora operate dall'Esecutivo, che non ha saputo tenere sotto controllo la spesa corrente, rinnova la solidarietà del suo gruppo alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo, proponendo l'istituzione di una tassa di scopo. Sottolineata, quindi, la drammatica situazione occupazionale del Paese, e segnatamente del Mezzogiorno, per il quale evidenzia la necessità di una sollecita realizzazione di grandi infrastrutture, auspica che il federalismo garantisca un più elevato standard di servizi ai cittadini, nonché una vera autonomia impositiva ai comuni.

MARCO MARSILIO (PdL). Sottolinea che il provvedimento in esame, compiutamente vagliato al Senato, si inquadra in un complesso di misure responsabilmente adottate dall'Esecutivo per risanare le finanze pubbliche ed avviare la ripresa dell'economia del nostro Paese. Evidenzia quindi il positivo ruolo guida svolto dal nostro Governo in occasione dell'adozione a livello europeo di misure atte a fronteggiare la grave crisi internazionale, ponendo il nostro Paese al riparo dall'assalto delle speculazioni internazionali e nazionali.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

MARCO MARSILIO (PdL). Nel sottolineare quindi che l'azione del Governo in politica economica risulta fortemente vincolata dall'alto debito pubblico, evidenzia talune positive decisioni assunte in materia di federalismo fiscale, tagli alle spese inutili e lotta all'evasione fiscale e conferma la fiducia al Governo, sollecitandolo a proseguire la propria azione e ad onorare gli impegni assunti con i cittadini.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 3638.

La seduta, sospesa alle 13,25, è ripresa alle 19,20.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.

Pag. VII

Informativa urgente del Governo sulla morte di due militari appartenenti al contingente italiano impegnato in Afghanistan.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 53).

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Nel fornire una dettagliata ricostruzione del tragico evento verificatosi nei pressi di Herat, in Afghanistan, che ha provocato la morte del maresciallo Mario Gigli, del caporalmaggiore Pierdavide De Cillis ed il ferimento del capitano Federica Luciani, esprime, a nome del Governo, sentimenti di sincero cordoglio ai familiari delle vittime, manifestando altresì sentita solidarietà a tutto il personale delle Forze armate impegnate nei teatri operativi internazionali. Ricordato quindi l'eroico gesto del maresciallo Gigli, che col suo sacrificio ha salvato la vita di altri commilitoni, dà atto dell'avvenuto potenziamento dei dispositivi di sicurezza in dotazione, al fine di ridurre per quanto possibile l'elevato margine di rischio connaturato alla missione in atto, ribadendo l'impegno del Governo in tal senso. Conferma infine l'intendimento dell'Esecutivo di continuare a perseguire l'obiettivo sotteso alla presenza italiana in Afghanistan, ossia contrastare il terrorismo e consentire entro il 2013 alle autorità locali di conseguire un adeguato controllo del territorio in condizioni di autosufficienza.

SALVATORE CICU (PdL). Nel ringraziare il Ministro per la tempestività dell'informativa resa, esprime sentimenti di vicinanza ai familiari dei militari italiani deceduti, sottolineando il ruolo essenziale svolto dal nostro contingente nel territorio afgano nel contrasto al terrorismo internazionale e nella difesa della libertà e della democrazia. Nel ritenere quindi opportuno avviare una riflessione sulla partecipazione italiana ad una missione complessa e delicata, manifesta la ferma convinzione che il contingente italiano debba proseguire nel proprio meritevole operato, rilevando altresì come tale partecipazione si svolga in considerazione dell'appartenenza del Paese alla Nato.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Nell'associarsi, anche a nome del suo gruppo, alle espressioni di solidarietà ai familiari dei militari deceduti, ritiene doveroso, senza alcuna volontà di strumentalizzare una vicenda così dolorosa, evidenziare alcuni elementi di criticità insiti nella presenza internazionale in Afghanistan, richiamando in particolare la labile differenziazione tra le missioni ISAF ed Enduring Freedom e la scarsità delle informazioni circa i loro sviluppi, che compromette la sicurezza dei nostri militari. Rivolta infine una critica al Governo per i tagli al comparto della difesa effettuati con la recente manovra economica, auspica l'accelerazione dell'iter della legge quadro in materia di missioni militari.

FRANCO GIDONI (LNP). Nell'esprimere, anche a nome del suo gruppo, sentimenti di sincero cordoglio ai familiari dei militari italiani deceduti a seguito del grave episodio verificatosi in Afghanistan, condivide la commozione del Ministro. Pur ritenendo altresì opportuno avviare un'approfondita riflessione sul problema dei costi umani inerente tale missione internazionale, conferma il sostegno della sua parte politica all'impegno del contingente italiano in quel territorio, invitando il Governo a dotare i nostri militari dei mezzi necessari per garantire loro una maggiore sicurezza nella consapevolezza che tali accorgimenti non potranno eliminare del tutto il rischio di incidenti.

FRANCESCO BOSI (UdC). Nel sottolineare come compito delle istituzioni e della politica sia fare sì che non venga reso vano il sacrificio dei militari italiani caduti nelle missioni all'estero, richiama le finalità di perseguimento della libertà e della democrazia alle stesse sottese, ritenendo che la ricerca di una exit strategy non debba di fatto tradursi in un opportunistico disimpegno. Nel reputare altresì necessario Pag. VIIIsollecitare gli altri partner internazionali e l'Unione europea in una ampia operazione civile di sostegno al popolo afgano, ribadisce il pieno sostegno della sua parte politica alla partecipazione italiana alle missioni militari internazionali.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, alle espressioni di cordoglio e vicinanza ai familiari dei militari italiani deceduti in Afghanistan, ringraziando il Ministro per la tempestività dell'informativa resa, evidenzia la necessità, senza alcun intento polemico, in una dolorosa giornata di lutto, di riflettere seriamente sulla permanenza di nostri militari nel predetto territorio, atteso che si è profondamente modificato il quadro politico di riferimento, caratterizzato oggi da un vero e proprio scenario di guerra.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-Noi Sud LA-PLI). Sottolineata la difficoltà di rispondere all'interrogativo circa l'opportunità di mantenere il nostro contingente militare impegnato nelle missioni internazionali, anche in considerazione dei numerosi incidenti in cui sono stati coinvolti i militari italiani, ne rileva il meritevole operato nelle diverse aree di crisi, ritenendo peraltro necessario avviare un'approfondita riflessione sui problemi emersi nel corso della missione in Afghanistan.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV).

La seduta, sospesa alle 20,05, è ripresa alle 21,25.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Comunica che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, si è convenuto di rinviare a domani la trattazione degli argomenti non svolti nella seduta odierna.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 30 luglio 2010, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 62).

La seduta termina alle 21,30.