Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di martedì 12 ottobre 2010

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 12 ottobre 2010.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Berlusconi, Bindi, Bocchino, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brunetta, Buonfiglio, Carfagna, Casero, Castagnetti, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cossiga, Crimi, Crosetto, D'Alema, Donadi, Fassino, Fitto, Franceschini, Frattini, Gelmini, Alberto Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mecacci, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Leoluca Orlando, Prestigiacomo, Ravetto, Reguzzoni, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Stefani, Tremonti, Urso, Vegas, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

In data 7 ottobre 2010 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
BUCCHINO ed altri: «Modifica all'articolo 8 della legge 30 aprile 1969, n. 153, in materia di garanzia dell'integrazione al trattamento minimo in favore dei pensionati emigrati che rientrano in Italia» (3749);
VINCENZO ANTONIO FONTANA: «Disposizioni per la determinazione dei criteri di rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori» (3750);
GIRLANDA: «Modifica all'articolo 38-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, concernente l'ammontare del rimborso dell'eccedenza detraibile dell'imposta sul valore aggiunto versata erogabile senza garanzia» (3751);
MOSCA e LORENZIN: «Istituzione del Fondo dei fondi presso la Cassa depositi e prestiti Spa» (3752).

In data 8 ottobre 2010 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
BELTRANDI ed altri: «Disposizioni per l'equità e la modernizzazione dell'economia mediante la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali» (3753);
FARINA COSCIONI ed altri: «Norme per la prevenzione e la cura dell'anoressia, della bulimia e degli altri disturbi del comportamento alimentare» (3754).

In data 11 ottobre 2010 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
BITONCI e FOGLIATO: «Modifica all'articolo 164 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di deducibilità dei costi relativi agli automezzi utilizzati dagli agenti e dai rappresentanti di commercio» (3756);
NICOLA MOLTENI: «Modifica all'articolo 35 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, in materia di accertamento dell'accisa sulla produzione dei piccoli birrifici» (3757);
SCILIPOTI: «Disposizioni per la prevenzione delle malattie croniche degenerative, malformative e oncologiche da inquinamento ambientale» (3758);
MARCHIONI e FRONER: «Disciplina delle attività professionali di estetista e di operatore di pratiche estetiche e bionaturali» (3759);
BERTOLINI: «Modifica dell'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare indumenti che rendono difficoltoso il riconoscimento della persona, e introduzione dell'articolo 612-ter del codice penale, in materia di costrizione all'occultamento del volto» (3760);
SCILIPOTI: «Disciplina della musicoterapia e istituzione della figura professionale del musicoterapista» (3761);
CIRIELLI: «Modifica all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 337, in materia di accesso al ruolo degli operatori e collaboratori tecnici della Polizia di Stato da parte dei congiunti di appartenenti alle Forze di polizia vittime del dovere» (3762);
BORGHESI ed altri: «Disposizioni concernenti il trattamento pensionistico dei parlamentari nazionali e dei consiglieri regionali nonché soppressione dei rimborsi delle spese di viaggio e di trasporto per i parlamentari cessati dal mandato» (3763);
BORGHESI ed altri: «Modifica dell'articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, in materia di determinazione sintetica preventiva del reddito delle persone fisiche e di rettifica delle dichiarazioni dei redditi delle medesime» (3764).
Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

La proposta di legge SCILIPOTI ed altri: «Incentivi per la ricerca e disposizioni per favorire l'accesso alle terapie nel settore delle malattie rare, ai sensi dell'articolo 9 del regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999» (2770) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Graziano.
La proposta di legge LANZILLOTTA ed altri: «Abrogazione dell'articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, concernente limiti all'esercizio e all'uso delle postazioni pubbliche per comunicazioni telematiche e dei punti di accesso ad internet mediante tecnologia senza fili» (3736) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rao.

Modifica del titolo di una proposta di legge.

La proposta di legge n. 3486, d'iniziativa dei deputati FLUVI e CARELLA, ha assunto il seguente titolo: «Modifica del capo VI del titolo X del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, concernente l'istituzione dell'Albo degli esperti d'automobile».

Trasmissione dal Senato.

In data 8 ottobre 2010 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza la seguente proposta di legge:
S. 1211-1412. - Senatori BERSELLI ed altri; Senatori BERSELLI ed altri: «Modifica alla disciplina in materia di potestà genitoriale e filiazione naturale» (approvata, in un testo unificato, dal Senato) (3755).
Sarà stampata e distribuita.

Modifica nell'assegnazione di una proposta di legge a Commissione in sede referente.

Su richiesta delle Commissioni IX (Trasporti) e X (Attività produttive), la seguente proposta di legge - già assegnata alla X Commissione (Attività produttive) - è assegnata, in sede referente, alle Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive), per consentire di procedere all'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77 del regolamento, con la proposta di legge n.2844:
GHIGLIA ed altri: «Disposizioni per la realizzazione di reti infrastrutturali a servizio dei veicoli alimentati ad energia elettrica» (3553) - Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
TORRISI: «Disposizioni in materia di decoro della bandiera» (3668) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
D'IPPOLITO VITALE: «Modifica all'articolo 73 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di computo dei voti validi conseguiti al primo turno ai fini dell'attribuzione del premio di maggioranza nelle elezioni dei consigli comunali nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti» (3689).

II Commissione (Giustizia):
S. 1211-1412. - Senatori BERSELLI e altri; Senatori BERSELLI e altri: «Modifica alla disciplina in materia di potestà genitoriale e filiazione naturale» (approvata, in un testo unificato, dal Senato) (3755) Parere della I Commissione.

V Commissione (Bilancio):
TORRISI: «Disposizioni per il riconoscimento di un ulteriore indennizzo ai soggetti titolari di beni, diritti e interessi perduti a seguito di provvedimenti emanati dalle autorità libiche dal 1o settembre 1969» (3669) Parere delle Commissioni I, III, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e X.

VI Commissione (Finanze):
POLLEDRI ed altri: «Delega al Governo in materia di riforma del trattamento tributario delle famiglie numerose» (2183) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
CUOMO: «Modifiche al testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di agevolazioni tributarie per favorire la razionale distribuzione della popolazione e delle imprese nei centri urbani» (2592) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII, X e XII;
FLUVI e CARELLA: «Modifica del capo VI del titolo X del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, concernente l'istituzione dell'Albo degli esperti d'automobile» (3486) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), V, VII, X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

VIII Commissione (Ambiente):
DI PIETRO ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'operato del Dipartimento della protezione civile» (3230) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V.

IX Commissione (Trasporti):
DI CAGNO ABBRESCIA e CARLUCCI: «Modifica all'articolo 72 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di equipaggiamento degli autoveicoli» (2029) Parere delle Commissioni I e XIV;
TORRISI: «Disciplina delle strutture ricettive della nautica da diporto» (3670) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), X, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

X Commissione (Attività produttive):
LULLI ed altri: «Disposizioni in materia di riconoscimento delle associazioni professionali» (3714) Parere delle Commissioni I, II, V, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

XI Commissione (Lavoro):
POLLEDRI ed altri: «Aumento della misura degli assegni familiari per le famiglie numerose» (3172) Parere delle Commissioni I, IV, V, VII e XII;
FOGLIATO ed altri: «Disposizioni in materia di trattamento di quiescenza del personale delle Ferrovie dello Stato cessato dal servizio tra il 1o gennaio 1981 e il 31 dicembre 1995» (3614) Parere delle Commissioni I, II, V e IX;
SCHIRRU ed altri: «Interpretazione autentica del comma 2 dell'articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili» (3720) Parere delle Commissioni I, V, X e XII.

XII Commissione (Affari sociali):
FARINA COSCIONI ed altri: «Istituzione dei registri di patologia riferiti a malattie di rilevante interesse sanitario» (3702) Parere delle Commissioni I, II, V, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

XIII Commissione (Agricoltura):
NASTRI: «Disposizioni per lo sviluppo della filiera della pasta di alta qualità prodotta in Italia» (3701) Parere delle Commissioni I, V, VI, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze):
RAISI ed altri: «Modifiche al codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di risarcimento civile» (3713) Parere delle Commissioni I, V e IX.

Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XIII (Agricoltura):
CUOMO: «Disposizioni concernenti la raccolta e il reimpiego degli scarti vegetali in agricoltura» (2593) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissioni dal Presidente del Senato.

Il Presidente del Senato, con lettera in data 6 ottobre 2010, ha comunicato che, a conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del regolamento del Senato, sono state approvate le seguenti risoluzioni:
risoluzione della 6a Commissione (Finanze e tesoro) sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica, in relazione alla durata di applicazione dell'aliquota normale minima, la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune di imposta sul valore aggiunto (COM(2010)331 (doc. XVIII, n. 51), che è trasmessa alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
risoluzione della 11a Commissione (Lavoro, previdenza sociale) sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi per motivi di lavoro stagionale (COM(2010)379 definitivo) (doc. XVIII, n. 52), che è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
risoluzione della 11a Commissione (Lavoro, previdenza sociale) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi nell'ambito di trasferimenti intrasocietari (COM(2010)378 definitivo) (doc. XVIII, n. 53), che è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
risoluzione della 9a Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio (COM(2010)375 definitivo) (doc. XVIII, n. 54), che è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Il Presidente del Senato, con lettera in data 6 ottobre 2010, ha comunicato che la 14a Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea) del Senato ha approvato, a conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1, 5 e 6, del regolamento del Senato, le seguenti risoluzioni, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2187/2005 del Consiglio per quanto riguarda il divieto di selezione qualitativa e le restrizioni applicabili alla pesca della passera pianuzza e del rombo chiodato praticata nel Mar Baltico, nei Belt e nell'Øresund (COM(2010)325 definitivo) (atto Senato doc. XVIII-bis, n. 15), che è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 97/68/CE per quanto riguarda le disposizioni per i motori immessi sul mercato in regime di flessibilità (COM(2010)362 definitivo) (atto Senato doc. XVIII-bis, n. 16), che è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, con lettera del 30 settembre 2010, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data all'ordine del giorno Mario PEPE (PD) n. 9/2449-C/6, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 21 aprile 2010, riguardante iniziative per sostenere e rilanciare il comparto tabacchicolo, e, per la parte di propria competenza, all'ordine del giorno PINI ed altri n. 9/2449-A/8, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 22 settembre 2009, concernente l'adeguamento della normativa nazionale all'ordinamento comunitario in materia venatoria.

La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura) competente per materia.

Trasmissioni dal ministro degli affari esteri.

Il ministro degli affari esteri, con lettere del 1o e del 4 ottobre 2010, ha trasmesso cinque note relative all'attuazione data agli ordini del giorno MECACCI ed altri n. 9/2037/1, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 24 febbraio 2009, concernente la previsione negli accordi bilaterali tra l'Unione europea ed i paesi in via di sviluppo di clausole di rispetto dei diritti umani, TASSONE n. 9/2180-A/43, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 13 maggio 2009, riguardante il sostegno alle associazioni ed alle organizzazioni non governative che svolgono attività di formazione degli stranieri nei loro paesi d'origine, GARAVINI ed altri n. 9/3443-A/1, concernente la previsione di uno stanziamento da parte del Governo tedesco per commemorare i caduti italiani negli eccidi nazisti, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 25 maggio 2010, BARBI n. 9/3443-A/3 e Leoluca ORLANDO n. 9/3443-A/4, accolti dal Governo nella medesima seduta dell'Assemblea, riguardanti la sottoscrizione della Convenzione ONU sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni e, per la parte di propria competenza, all'ordine del giorno Leoluca ORLANDO n. 9/3097-B/6, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 3 marzo 2010, sulla riforma della disciplina relativa alla partecipazione italiana alle missioni internazionali.
Il ministro ha altresì trasmesso una nota relativa all'attuazione data alle risoluzioni conclusive ZACCHERA n. 8/00075, BARBI n. 8/00076 ed EVANGELISTI n. 8/00077, approvate dalla III Commissione (Affari esteri) nella seduta del 16 giugno 2010, concernenti la tassazione delle transazioni finanziarie internazionali.

Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla III Commissione (Affari esteri) competente per materia.

Il Ministero degli affari esteri, con lettera in data 4 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4 della legge 11 dicembre 1984, n. 839, gli atti internazionali firmati dall'Italia i cui testi sono pervenuti al medesimo Ministero entro il 15 settembre 2010.

Questa documentazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).

Trasmissione dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 4 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, della legge 4 agosto 1990, n. 240, la relazione sullo stato di attuazione del Piano quinquennale degli interporti, aggiornata al 31 dicembre 2009.

Questa documentazione sarà trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 5 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 11, della legge 17 maggio 1999, n. 144, la relazione sull'attività svolta dall'Unità tecnica finanza di progetto, approvata dal CIPE nella riunione del 22 luglio 2010, riferita all'anno 2009 (doc. CLXXV, n. 3).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal ministro della salute.

Il ministro della salute, con lettera in data 8 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge 14 dicembre 2000, n. 376, la relazione sullo stato di attuazione della citata legge n. 376 del 2000, concernente «Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping», nonché sull'attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, relativa all'anno 2009 (doc. CXXXV, n. 3).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di una sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee.

Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea dell'11 settembre 2010, serie C, n. 246, è stata pubblicata la seguente sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, relativa a causa in cui la Repubblica italiana è parte o adottata a seguito di domanda di pronuncia pregiudiziale proposta da un'autorità giurisdizionale italiana, che è inviata, ai sensi dell'articolo 127-bis del regolamento, alla sottoindicata Commissione competente per materia nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
2010/C 246/03 - Causa C.-573/08: Sentenza della Corte (Terza Sezione) 15 luglio 2010 - Commissione europea/Repubblica italiana (Inadempimento di uno Stato - Direttiva 79/409/CEE - Conservazione degli uccelli selvatici - Provvedimenti di trasposizione) (doc. LXXXIX, n. 121) - alla XIII Commissione (Agricoltura).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

Il ministro per le politiche europee, con lettera in data 7 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 3 e 19 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Con la medesima comunicazione, il Governo ha richiamato l'attenzione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle vendite allo scoperto e ai credit default swap (COM(2010)482 definitivo), già trasmessa dalla Commissione europea e in sede primaria alla VI Commissione (Finanze), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, in data 5 ottobre 2010.

La Commissione europea, in data 8 ottobre 2010, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamentari allegato al Trattato sull'Unione europea, Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle modalità d'accesso al servizio pubblico regolamentato offerto dal sistema globale di navigazione satellitare risultante dal programma Galileo (COM(2010)550) definitivo), che, in data 11 ottobre 2010, è stata assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alla IX Commissione (Trasporti), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Tale proposta è stata altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre l'11 ottobre 2010.

La Commissione europea, in data 8 e 11 ottobre 2010, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Iniziativa faro Europa 2020 - L'Unione dell'innovazione (COM(2010)546) definitivo), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive);
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - Valutazione 2010 dell'attuazione del piano d'azione UE sulla biodiversità (COM(2010)548 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Legiferare con intelligenza nell'Unione europea (COM(2010)543 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
Relazione della Commissione sulla sussidiarietà e la proporzionalità (17a relazione «Legiferare meglio» relativa al 2009) (COM(2010)547 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'«EURODAC» per il confronto delle impronte digitali per l'efficace applicazione del regolamento (CE) n. [.../...] [che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide] (Rifusione) (COM(2010)555 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione ai fini della verifica della conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 12 novembre 2010;
Lettera rettificativa n. 2 al progetto di bilancio generale 2011 - Stato delle entrate e delle spese per sezione - Sezione III - Commissione (SEC(2010)1199 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Comunicazione di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 24 settembre e 5 e 7 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4 e 10 del medesimo articolo 19, o la revoca di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
la comunicazione concernente il conferimento dei seguenti incarichi nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri:
alla dottoressa Alessandra De Marco, l'incarico di consulenza, studio e ricerca, nell'ambito del dipartimento per le pari opportunità;
al dottor Michele Palma, l'incarico di coordinatore dell'ufficio per gli affari internazionali e gli interventi in campo sociale, nell'ambito del dipartimento per le pari opportunità;
alla VII Commissione (Cultura) la comunicazione concernente i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca:
il conferimento, al dottor Emanuele Fidora, dell'incarico di direttore della direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi, nell'ambito del dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali;
la revoca dell'incarico, conferito al dottor Luciano Chiappetta, di reggenza dell'ufficio scolastico regionale per la Campania.

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 8 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 4 giugno 2010, n. 96, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2005/47/CE del Consiglio, del 18 luglio 2005, concernente l'accordo tra la Comunità delle ferrovie europee (CER) e la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF) su taluni aspetti delle condizioni di lavoro dei lavoratori mobili che effettuano servizi di interoperabilità transfrontaliera nel settore ferroviario (277).

Tale richiesta, in data 8 ottobre 2010, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla XI Commissione (Lavoro), nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Tali Commissioni dovranno esprimere il prescritto parere entro il 17 novembre 2010. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 28 ottobre 2010.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 8 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 4 giugno 2010, n. 96, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla certificazione dei macchinisti addetti alla guida di locomotori e treni sul sistema ferroviario della Comunità (278).

Tale richiesta, in data 8 ottobre 2010, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla IX Commissione (Trasporti), nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Tali Commissioni dovranno esprimere il prescritto parere entro il 17 novembre 2010. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 28 ottobre 2010.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 8 ottobre 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 4 giugno 2010, n. 96, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/101/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di includere le attività di trasporto aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni dei gas a effetto serra (279).

Tale richiesta, in data 8 ottobre 2010, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente), nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Tali Commissioni dovranno esprimere il prescritto parere entro il 17 novembre 2010. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 28 ottobre 2010.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE ED INTERROGAZIONI

Iniziative volte a garantire il rispetto dell'orario minimo di servizio per i direttori di struttura complessa del servizio sanitario nazionale - 3-00962

A) Interrogazione

ANNA TERESA FORMISANO. - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione e l'innovazione e della salute. - Per sapere - premesso che:
rispettare l'orario minimo di lavoro è un dovere di tutti dipendenti, compresi quelli che ricoprono una carica dirigenziale. Una regola che vale anche per i primari, cioè i dirigenti di struttura complessa del servizio sanitario nazionale;
il dirigente è, infatti, chiamato a rispettare l'orario di servizio concordato con l'azienda o, in assenza di un accordo scritto, a timbrare il cartellino di entrata e di uscita dal lavoro;
il dirigente responsabile di direzione di struttura complessa ha come finalità il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall'azienda e connessi all'incarico affidato. Il suo orario è, pertanto, articolato in modo flessibile ed è demandato ad un accordo tra la direzione generale dell'azienda ed il dirigente interessato il modo in cui deve svolgersi e con quali sistemi la rilevazione della sua presenza in servizio; rilevazione che, non avendo più alcun carattere fiscale, deve, comunque, poter consentire all'azienda l'applicazione degli istituti contrattuali (quali aspettative, malattie, ferie, permessi e altro);
vanno consolidate e rese operative procedure certe perché sia ottemperato il principio di uguaglianza sul posto di lavoro, relativamente al rapporto di ogni lavoratore nei confronti dell'ente;
primari e direttori, nonostante diverse sollecitazioni dei media, non solo non timbrano il cartellino, ma riscuotono buoni pasto spesso molto più numerosi di quelli cui avrebbero diritto in base alle timbrature -:
quali iniziative si ritenga necessario adottare per applicare più efficacemente la normativa esistente e se non ritengano opportuno assumere ulteriori iniziative normative volte a rendere obbligatori, in tutte le strutture, la timbratura del cartellino e il rispetto dell'orario minimo di servizio anche per i primari e i direttori di struttura complessa.(3-00962)

Modalità di accesso al corso di riqualificazione e aggiornamento dei capomonitori e monitori della Croce rossa italiana - 3-01029

B) Interrogazione

COMPAGNON. - Ai Ministri della salute e del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la Croce rossa italiana è un ente pubblico non economico e, come tale, è soggetto alla disciplina che regola tutte le pubbliche amministrazioni;
l'ordinanza commissariale della Croce rossa italiana n. 249 del 24 agosto 2009 recepisce il programma di certificazione europea (Efac) dei corsi di primo soccorso e rende attuativo, con decorrenza immediata, il regolamento che disciplina le modalità organizzative ed esecutive del processo di riqualificazione e aggiornamento dei capomonitori e monitori della Croce rossa italiana di primo soccorso;
la partecipazione ai predetti corsi di riqualificazione e aggiornamento ed il conseguente superamento della verifica costituiscono, stante tale ordinanza, condizione necessaria per il mantenimento della qualifica di capomonitore e monitore di primo soccorso attivo;
a seguito di tale ordinanza, centinaia di qualificati capomonitori e monitori di primo soccorso operanti su tutto il territorio nazionale sono costretti, nonostante l'esperienza pluriennale acquisita sul campo, a superare due impegnativi test d'accesso per poter accedere al corso di riqualificazione e aggiornamento;
risulta all'interrogante che, in alcune selezioni regionali, solo il 25 per cento dei monitori avrebbe superato i test d'accesso;
l'ordinanza commissariale n. 249 del 24 agosto 2009 presenterebbe alcuni elementi di criticità, dal momento che il programma di aggiornamento in questione dovrebbe rientrare in una normale pratica di periodica «formazione continua» dei sanitari della Croce rossa italiana, senza forme di preselezione che, di fatto, risultano, ad avviso degli interroganti, surrettiziamente lesive degli status già acquisiti -:
se, per quanto di loro competenza, non ritengano oltremodo penalizzante l'ordinanza commissariale citata in premessa nella parte in cui condiziona l'accesso al corso di riqualificazione e aggiornamento dei capomonitori e monitori della Croce rossa italiana al superamento di due test, che rischia non solo di vanificare la preziosa esperienza di centinaia di volontari qualificati, ma anche di ridurre lo stesso numero di monitori operativi nel Paese e, quindi, di futuri volontari e, nell'ipotesi affermativa, quali iniziative di competenza intendano assumere nei confronti dei vertici della Croce rossa italiana.(3-01029)

Iniziative volte a disciplinare i requisiti per l'esercizio delle professioni di infermiere generico e psichiatrico e di puericultrice - 3-01201

C) Interrogazione

BINETTI. - Ai Ministri della salute e del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'infermiere generico, la puericultrice e l'infermiere psichiatrico, appositamente preparati dal servizio sanitario con brevi corsi regionali e conseguente rilascio di un attestato abilitante a svolgere mansioni di assistenza sanitaria di base, svolgono ancora la loro attività negli ospedali e sul territorio anche in assenza della figura dell'infermiere professionale;
la legge del 3 giugno 1980, n. 243, concernente la: «Straordinaria riqualificazione professionale degli infermieri generici e degli infermieri psichiatrici» ha previsto, al comma 2, dell'articolo 1, che: «in via straordinaria e per non oltre cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge le regioni provvedono alla riqualificazione professionale di coloro che siano in possesso dell'abilitazione di infermiere generico e di infermiere psichiatrico che abbiano prestato servizio continuativo per un periodo non inferiore a due anni e siano in servizio all'entrata in vigore della presente legge, ammettendoli ai corsi per infermieri professionali»;
tuttavia, la frequenza dei sopraddetti corsi di riqualificazione, sia per i criteri di anzianità, sia per le limitazioni numeriche poste ai fini dell'accesso ai corsi, hanno di fatto impedito, dato il limite temporale di cui sopra, a migliaia di unità di infermieri generici, puericultrici e infermieri psichiatrici di fruire della riqualificazione straordinaria;
il Governo si è ripetutamente impegnato, anche nelle passate legislature, a trovare una soluzione; ciononostante non è stato risolto il problema;
queste figure non hanno ancora nessuna collocazione nel sistema sanitario nazionale. Inoltre, a riprova di ciò, con la legge del 26 febbraio 1999, n. 42, è stata abolita la legge sul mansionario, ma si sono dovute mantenere in piedi le disposizioni previste dal titolo V del decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 1974, n. 225. Si tratta più propriamente dell'articolo 6 del citato decreto del Presidente della Repubblica concernente le mansioni dell'infermiere generico;
la stessa legge del 1999, n. 42, ha previsto, all'articolo 4, comma 2, che «con decreto del Ministro della sanità, d'intesa con il Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, sono stabiliti, con riferimento all'iscrizione nei ruoli nominativi regionali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1979. n. 761, allo stato giuridico dei dipendenti degli altri comparti del settore pubblico e privato e alla qualità e durata dei corsi e, se del caso, al possesso di una pluriennale esperienza professionale, i criteri e le modalità per riconoscere come equivalenti ai diplomi universitari, di cui all'articolo 6. comma 3, del decreto legislativo n. 502 del 1992, e successive modificazioni e integrazioni, ai fini dell'esercizio professionale e dell'accesso alla formazione post-base, ulteriori titoli conseguiti conformemente all'ordinamento in vigore anteriormente all'emanazione dei decreti di individuazione dei profili professionali. I criteri e le modalità definiti dal decreto di cui al presente comma possono prevedere anche la partecipazione ad appositi corsi di riqualificazione professionale, con lo svolgimento di un esame finale»;
la legge del 1999, n. 42, non stabilisce specificamente quali figure abbiano diritto alla cosiddetta equivalenza dei titoli, ma prevede che possano essere riconosciuti equivalenti ai diplomi universitari di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo del 1992, n. 502, anche i titoli conseguiti conformemente all'ordinamento in vigore anteriormente all'emanazione dei decreti di individuazione dei profili professionali. Sarebbero inclusi, quindi, anche l'infermiere generico, la puericultrice e l'infermiere psichiatrico che, nel sistema del decreto del Presidente della Repubblica del 1979, n. 761, erano collocati nell'area sanitaria come «arte ausiliaria» -:
quali urgenti iniziative, anche normative, intendano intraprendere al fine di ripristinare un quadro di legittimità che regoli le professioni sanitarie dai livelli di base fino a quelli più avanzati, per garantire e tutelare i cittadini nel momento di ricevere prestazioni adeguate da professionisti appositamente formati;
in che modo intendano articolare i diversi livelli di collaborazione e di integrazione tra le diverse figure del servizio sanitario nazionale, senza permettere equivalenze di ruoli o equipollenze di titoli, ma consentendo a tutti di vedere riconosciuti ruoli e competenze;
se non ritengano necessario dare tempestiva attuazione alla cosiddetta equivalenza sancita dalla sopra citata legge del 1999, n. 42, consentendo, in tal modo, l'attribuzione di una dignità professionale ai 35.000 operatori (infermieri generici, psichiatrici e puericultrici) che da tempo chiedono il rispetto e l'applicazione della normativa vigente. (3-01201)

Tempi di realizzazione della variante di Demonte sulla strada statale n. 21 - 3-01020

D) Interrogazione

DELFINO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'8 marzo 2010 si è svolto un incontro presso la provincia di Cuneo con il Sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti, in merito alla realizzazione della variante di Demonte (strada statale n. 21);
a tale incontro non sono stati invitati alcuno dei sindaci interessati dalla variante, né il presidente della comunità montana, decisione questa di enorme gravità, se si considera che a seguito di ciò è stato trasmesso un documento al Ministro interrogato nel quale viene, di fatto, accantonato il progetto preliminare del tracciato della variante di Demonte-Vinadio;
questa decisione, con iniziativa unilaterale del presidente della provincia di Cuneo, appare all'interrogante quanto mai arbitraria, considerando che è stata presa senza il coinvolgimento dei soggetti istituzionali che nel 2005 sottoscrissero uno specifico protocollo d'intesa per la realizzazione del progetto, che ottenne il provvedimento conclusivo della fase di verifica di valutazione di impatto ambientale e l'inserimento dell'Anas nel contratto di programma 2007/2011;
il 9 febbraio 2010 gli enti locali interessati hanno comunicato alla presidenza della provincia la loro disponibilità a valutare una progettazione su un tracciato alternativo da parte dell'Anas;
questo a dimostrazione delle reali intenzioni degli enti locali interessati ad avviare un serio confronto, al fine di trovare soluzioni progettuali realizzabili e funzionali, che consentano di realizzare l'opera con costi minori, dato anche l'impegno formale della regione a contribuire ai costi della progettazione definitiva;
la grave e inspiegabile esclusione dei diretti interessati dal tavolo di confronto si traduce con una spiacevole presa di posizione, che potrebbe tramutarsi nell'ennesimo rinvio improduttivo di un'opera necessaria;
per queste ragioni si ritiene necessario attivare nei processi decisionali il coinvolgimento delle istituzioni locali interessate, in modo da poter seriamente lavorare insieme per la risoluzione dell'annoso e sempre più grave problema della viabilità in Valle Stura -:
quali siano le ragioni per cui né i sindaci interessati dalla variante né il presidente della comunità montana sono stati interpellati per il tavolo di confronto che si è svolto l'8 marzo 2010, dal quale si è prefigurata un'alternativa al progetto contenuto nel vigente contratto di programma 2007/2011 sottoscritto tra Governo e Anas;
se non ritenga necessario convocare, con urgenza, un proficuo tavolo di confronto con la presenza di tutti gli enti locali interessati, al fine di definire tempi e modalità di finanziamento dell'opera in oggetto, evitando un ulteriore rinvio.
(3-01020)

Iniziative di competenza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in merito a disservizi presso la stazione ferroviaria di Milazzo relativi all'acquisto dei biglietti - 2-00766

E) Interpellanza

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
nella stazione di Milazzo (Messina) i viaggiatori che partono, nei giorni festivi, ovvero dopo le ore 19,00, non possono acquistare il titolo di viaggio perché la biglietteria è chiusa;
le due emettitrici elettroniche non sono utilizzabili, ormai da diversi mesi, e non sono presenti nelle vicinanze punti vendita autorizzati aperti nei giorni festivi;
puntualmente i controllori delle Ferrovie dello Stato, incuranti dell'impossibilità oggettiva dei viaggiatori ad acquistare il biglietto alla stazione, permettono l'acquisto sul treno, ma con l'applicazione di un sovrapprezzo e con la maggiorazione del biglietto;
si sono già verificati diversi casi di protesta da parte dei viaggiatori, soprattutto da parte dei pendolari, che da tanti mesi ormai sono costretti a pagare un costo aggiuntivo causato dai disservizi di Trenitalia;
molti viaggiatori hanno presentato ricorso sulle multe che sono state loro elevate in questi mesi -:
quali iniziative intenda assumere presso la direzione delle Ferrovie dello Stato al fine di verificare le responsabilità di tale disservizio.
(2-00766) «Antonino Russo».

Tempi di realizzazione della variante di Pieve-Ormea con traforo di valico Armo-Cantarana sulla strada statale n. 28 - 2-00694

F) Interpellanza

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
la strada statale n. 28 rappresenta una fondamentale arteria per il collegamento con Imperia, la Liguria e la Francia;
il tracciato da Pieve di Teco a Ormea risulta cruciale per sfruttare a pieno le potenzialità della strada statale n. 28, come collegamento diretto, veloce e in sicurezza fra le province di Cuneo e Imperia;
la realizzazione di tale collegamento rappresenterebbe un miglioramento dei legami infrastrutturali tra il basso Piemonte e il ponente ligure;
la gara per la progettazione definitiva era stata sospesa da parte dell'Anas;
gli organi di stampa hanno dato notizia dell'avvenuta gara di appalto per il valico di Armo-Cantarana;
l'Anas di Roma ha comunicato che la gara per la variante di Pieve di Teco-Ormea con traforo di valico Armo-Cantarana è stata aggiudicata il 31 marzo 2010 al raggruppamento temporaneo di imprese Technital-3T1 progetti Italia;
allo stato attuale, resta da fare il passo più importante, ossia procedere con il progetto definitivo, atteso ormai da oltre vent'anni;
nelle scorse settimane alcuni esponenti delle amministrazioni locali hanno effettuato l'ennesimo sopralluogo nel pre-foro, preoccupati dai continui rinvii relativi ai lavori per la realizzazione dell'opera infrastrutturale sopra citata;
si è di fronte ad uno scenario già troppe volte visto in provincia di Cuneo di rinvii di opere infrastrutturali necessarie accantonate per dare spazio ad altri interventi, penalizzando fortemente la viabilità provinciale;
è indubbio che questo passo avanti non deve essere sottovalutato, ma le preoccupazioni sui tempi e sulle modalità di attuazione dell'opera permangono, per cui risulta quanto mai necessario avviare al più presto il progetto definitivo per la realizzazione dell'opera -:
quali siano i termini progettuali e temporali stabiliti nel contratto di affidamento dei lavori per la completa realizzazione della variante di Pieve-Ormea con traforo di valico Armo-Cantarana;
quali iniziative e impegni intenda assumere per garantire il pieno rispetto degli obblighi contrattuali da parte dell'impresa appaltatrice, anche mediante uno specifico crono-programma che garantisca una risposta certa e autorevole alle profonde preoccupazioni delle amministrazioni locali interessate, derivate dai continui rinvii e ritardi nell'avvio dei lavori per la realizzazione dell'opera in questione.
(2-00694) «Delfino».

Iniziative di competenza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in relazione alla qualità dei servizi di trasporto aereo della compagnia Meridiana - 3-01173

G) Interrogazione

LUPI, TOCCAFONDI, PALMIERI e VIGNALI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nel solo mese di giugno 2010 i ritardi accumulati dai voli in partenza da Milano Linate per Olbia del vettore Meridiana ammontano a 2.430 minuti; se si aggiungono i voli per Cagliari, per i quali il ritardo è di 1.000 minuti, e i voli per Alghero, che registrano ritardi per 320 minuti, la somma complessiva è di 3.750 minuti;
appare agli interroganti estremamente grave il protrarsi di tale situazione, che comporta un'evidente lesione dei diritti del passeggero, al punto che sarebbe opportuno valutare se persistano le condizioni perché tale vettore aereo continui ad operare -:
se il Ministro interrogato intenda assumere le iniziative di competenza al fine di verificare, anche per il tramite dell'Enac, il rispetto dei parametri di qualità dei servizi di trasporto aereo da parte della compagnia Meridiana, valutando la sussistenza dei presupposti per un'eventuale sospensione o revoca della licenza di esercizio del servizio di linea.(3-01173)

Iniziative per potenziare il sistema dei collegamenti ferroviari dei capoluoghi di regione con la capitale, con particolare riferimento alla tratta tra Trieste e Roma - 3-01193

H) Interrogazione

COMPAGNON. - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il gruppo Ferrovie dello Stato è una società per azioni a totale partecipazione statale attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze;
il servizio ferroviario universale dedicato alla mobilità dei passeggeri e gestito da Trenitalia s.p.a. è finanziato da Stato e regioni;
a fronte della costante crescita del fenomeno del pendolarismo, l'offerta del trasporto su ferro risulta essere nettamente sottodimensionata ed inadeguata in termini di qualità e disponibilità del servizio;
l'orario ferroviario di Trenitalia entrato in vigore il 13 dicembre 2009 ha soppresso, tra gli altri, gli eurostar che effettuavano il servizio diretto veloce (poco più di cinque ore) Trieste/Roma/Trieste e Udine/Roma/Udine, nonché Udine/Milano/Udine;
gli unici due collegamenti diretti, ad oggi operativi, tra Trieste e Roma sono: un intercity che si forma nel capoluogo giuliano al mattino e vi rientra la sera con un tempo di percorrenza pari a otto ore e venti minuti; in alternativa, sempre sulla medesima tratta, vi è il collegamento notturno che arriva e parte non dalla stazione centrale di Roma Termini, ma dalla meno servita stazione periferica Roma Tiburtina, con un tempo di percorrenza pari a nove ore e trenta minuti;
attualmente, gli utenti che da Trieste debbono raggiungere la capitale debbono obbligatoriamente ricorrere a treni regionali, cambiare a Mestre e attendere le coincidenze, affrontando spesso ritardi, lunghe attese e disservizi;
alla luce dell'insufficiente, inadeguata e disagevole offerta di collegamenti tra Trieste, Udine e Roma (sintomatico è l'episodio verificatosi il 18 luglio 2010 sull'intercity Roma-Trieste 592, ove l'impianto di condizionamento è rimasto fuori uso per ore) che penalizza in generale il sistema di collegamenti su ferro dell'intero Friuli Venezia Giulia, l'unica alternativa possibile per l'utenza è rappresentata dal più costoso ed inquinante collegamento aereo, che, peraltro, impone un'ulteriore dilatazione dei tempi a carico dei viaggiatori -:
se intendano, per quanto di propria competenza, intervenire per assicurare una maggiore elasticità nella definizione dei contratti di servizio per il trasporto ferroviario anche regionale, potenziando il sistema dei collegamenti locali con la rete nazionale ed incrementando, in particolare, il numero dei convogli giornalieri tra la capitale ed il capoluogo della regione Friuli Venezia Giulia e, in generale, con ogni capoluogo di regione e viceversa.
(3-01193)

Informazioni circa un piano strategico nazionale per la tutela della biodiversità, con particolare riferimento a strategie di valorizzazione delle fonti rinnovabili - 3-01065

I) Interrogazione

DI BIAGIO, ANTONINO FOTI e VINCENZO ANTONIO FONTANA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il recente disastro ambientale negli Stati Uniti, nel Golfo del Messico, provocato da una falla in una piattaforma per la trivellazione del petrolio, ha creato una marea nera che ha invaso e devastato un'area dall'alto valore ambientale sconvolgendo il sensibile ecosistema, e ha riaperto il dibattito sulla sicurezza nell'approvvigionamento delle fonti fossili;
le trivellazioni in mare per le estrazioni del petrolio, pur prevedendo, di massima, standard precauzionali nell'estrazione della fonte fossile, purtroppo, come evidenziano gli analisti di settore, presentano un'alea non prevedibile e non controllabile in caso di incidenti sulle piattaforme in mare;
il danno ambientale provocato dalla marea nera è uno degli esempi più eclatanti di danno ambientale, ovvero di danno alla biodiversità con conseguente riduzione e danno dei servizi dell'ecosistema mondiale e, come effetto successivo, il danno nell'approvvigionamento alimentare, alla disponibilità idrica, alla riduzione della capacità dell'adattamento climatico e, in generale, alla messa a repentaglio di tutti i processi economici globali;
la convenzione sulla diversità biologica dell'ONU ha sancito l'essenzialità della salvaguardia della biodiversità per il futuro sviluppo del mondo, poi trasfusa in un processo internazionale di attuazione degli obiettivi prefissati, attraverso una strategia internazionale comune degli obiettivi da raggiungere nel 2010 e un'ipotesi strategica post 2010, tale da coinvolgere operatori e protagonisti del mondo economico e finanziario;
l'importanza della salvaguardia della biodiversità è sottolineata dalle opportunità derivanti dalle celebrazioni quest'anno dell'anno internazionale della biodiversità e dal meeting sulla biodiversità dell'ONU;
la tutela della biodiversità, correlata all'uso sostenibile delle risorse naturali nel salvaguardare e nel mitigare il cambiamento climatico, contribuisce ad un recupero economico globale, orientato verso i valori ambientali, attraverso un mercato del lavoro positivo e sostenibile;
la lungimirante politica energetica del Governo correlata alla governance ambientale, attuata dall'azione del Ministero dello sviluppo economico e dal dipartimento energia, affidato al sottosegretario onorevole Stefano Saglia, sta prediligendo nel piano energetico nazionale la valorizzazione delle fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica e dell'energia nucleare;
si ha consapevolezza che la componente ecologica nei processi di produzione e consumo sarà sempre più indispensabile -:
se il Ministro interrogato possa informare sullo stato di avanzamento di un piano strategico nazionale, politico, economico e scientifico per la tutela delle biodiversità, che preveda anche ulteriori strategie di valorizzazione delle fonti rinnovabili quali ulteriore mezzo per la salvaguardia dell'ambiente.(3-01065)

Chiarimenti in ordine al ridimensionamento del servizio postale nella regione Friuli Venezia Giulia - 3-01109

L) Interrogazione

STRIZZOLO. - Ai Ministri dello sviluppo economico e per la pubblica amministrazione e l'innovazione. - Per sapere - premesso che:
Poste italiane in questi ultimi anni ha proceduto con un pesante piano di ridimensionamento del servizio postale sul territorio nazionale;
in tali piani di riduzione del servizio, sia in termini assoluti di giornate di effettiva apertura, sia in termini di numero di ore lavorative, conseguenze rilevanti si sono verificate anche nella regione Friuli Venezia Giulia ed, in particolare, nel territorio della provincia di Udine, penalizzando il servizio postale anche in zone già svantaggiate in cui gli uffici postali rappresentano, per molte persone - soprattutto anziane - l'unica possibilità di accedere ad una serie di servizi indispensabili;
nell'ambito del territorio della provincia di Udine si segnala - tra gli altri - il caso del comune di Lestizza, frazione di Nespoledo, il cui ufficio postale, ottenuto anni fa dopo un periodo di difficoltà, svolge una rilevante funzione sociale, con un'operatività molto apprezzata dai cittadini anche delle comunità limitrofe e con una forte adesione, accanto al tradizionale servizio postale, anche alle nuove offerte di servizi dedicati a particolari forme di risparmio, all'investimento e alle proposte di polizze assicurative, e viene ora inserito nei piani di riduzione delle giornate di apertura, creando forti disagi ai cittadini e la forte preoccupazione che sia il primo passo per una futura soppressione dello stesso ufficio postale;
moltissimi cittadini di Lestizza, Nespoledo, Villacaccia, Pozzecco, Bertiolo, Basagliapenta, Rivignano, Campoformido, Galleriano e Basiliano, riunitisi spontaneamente in un comitato, preoccupati che nella zona del medio Friuli Poste italiane proceda gradualmente con ridimensionamenti e poi con chiusure inaccettabili di uffici postali, hanno presentato ai diversi livelli istituzionali varie petizioni raccogliendo migliaia di firme, senza ottenere riscontro alcuno -:
quali iniziative intendano assumere i Ministri interrogati per evitare il pesante ridimensionamento del servizio postale nella regione Friuli Venezia Giulia ed, in particolare, nella zona del medio Friuli riguardante i comuni di Lestizza, Basiliano, Bertiolo, Campoformido, Codroipo e Rivignano e nelle zone montane, già penalizzate dai molti disagi presenti nell'erogazione di importanti servizi pubblici con alta rilevanza sociale.(3-01109)

Iniziative volte alla risoluzione della vertenza Eurallumina di Portovesme (Carbonia-Iglesias - 3-01197)

M) Interrogazione

MEREU. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
dopo le tensioni riscontrate negli ultimi mesi, continuano negli ultimi giorni le manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori del gruppo Eurallumina di Portovesme, che chiedono una risoluzione chiara e definita della lunga vertenza relativa allo stabilimento industriale;
i manifestanti promuovono un incontro certo tra Governo, azienda, Enel e lavoratori, per sbloccare la vertenza sul costo dell'energia che da un anno impedisce la riapertura della fabbrica di allumina e che sta mettendo in serissima difficoltà la stabilità e la tranquillità lavorativa e sociale di più di 600 famiglie di lavoratori occupati in azienda e lo sviluppo dell'intera aerea industriale del Sulcis-Iglesiente;
materia del contendere è la questione relativa al mancato accordo, ad oggi, tra azienda ed Enel sul progetto di sviluppo di energia a vapore a bassa pressione che permetterebbe all'azienda di ricominciare dopo più di un anno di stop l'attività, riducendo sensibilmente i costi e ridando competitività al sistema produttivo;
il progetto, infatti, nello specifico, riducendo la quota dei costi di circa 60 milioni di euro annui, consentirebbe stabilità definitiva all'azienda che potrebbe garantire così la conferma occupazionale dei lavoratori;
la situazione appare di notevole criticità e necessita di un intervento risolutore da parte del Governo nel più breve tempo possibile, per evitare una tragica conclusione degli eventi che porterebbe alla chiusura dello stabilimento e al conseguente crollo di tutto il settore produttivo del Sulcis-Iglesiente, che ha già coinvolto recentemente altre realtà produttive di grande rilevanza nel settore quali la Alcoa, la Portovesme srl e la Carbosulcis, a cui si aggiungerebbe la perdita di moltissimi posti di lavoro -:
quali urgenti iniziative in suo potere intenda adottare per una rapida risoluzione della problematica relativa alla vertenza Eurallumina, consentendo così lo sviluppo delle migliori condizioni possibili per far ripartire l'attività dell'impianto, scongiurandone la chiusura.(3-01197)

(Iniziative di competenza in ordine all'esercizio della funzione giurisdizionale da parte di magistrati che siano stati titolari di cariche politiche elettive nello stesso territorio, con particolare riferimento alla vicenda del sostituto procuratore generale di Cassazione, dottor Vito D'Ambrosio - 3-00898)

N) Interrogazione

CICCIOLI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il dottor Vito d'Ambrosio, attualmente sostituto procuratore generale di Cassazione, è stato per molti anni in servizio presso gli uffici giudiziari di Ancona in qualità di pretore e pubblico ministero presso il tribunale;
lo stesso, nel 1995, si mise in aspettativa per presentarsi candidato della sinistra e poi del centrosinistra a presidente della giunta regionale delle Marche dove è stato eletto governatore dal 1995 al 2005;
al termine del mandato è rientrato in Cassazione dove, tra l'altro, ha svolto il ruolo di procuratore generale del procedimento disciplinare aperto dal Consiglio superiore della magistratura nei confronti del pubblico ministero Luigi De Magistris;

il dottor Vito D'Ambrosio ha presentato domanda a ruolo di procuratore generale presso la corte d'appello delle Marche al posto del dottor Gaetano Dragotto;
rientrando il dottor D'Ambrosio tra i 37 aspiranti al ruolo potrebbe essere nominato dal Consiglio superiore della magistratura a tale incarico sia per motivi di anzianità di servizio, che per i titoli che presenta;
ad avviso dell'interrogante tale nomina potrebbe rivestire carattere di grave pregiudizio nei confronti di cittadini sottoposti a giudizio diversamente orientati ed eventualmente di possibile valutazione benevola nei confronti di cittadini orientati nella stessa direzione politica del magistrato -:
se il Ministro interrogato non ritenga di tener conto, nell'esprimere il concerto, dell'inopportunità di una nomina caratterizzata politicamente nell'incarico così delicato di procuratore generale presso la corte d'appello della regione dove lo stesso è stato presidente di una maggioranza regionale chiaramente orientata;
se non si intenda valutare l'opportunità di un'iniziativa normativa che preveda espressamente il divieto per i magistrati che si candidano in un determinato territorio di non poter più esercitare la funzione giurisdizionale in quel territorio.
(3-00898)