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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 385 di martedì 19 ottobre 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 11,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 14 ottobre 2010.

I deputati in missione sono sessantatré.

Cessazione dal mandato parlamentare del deputato Roberto Zaffini.

PRESIDENTE. Avverte che il deputato Roberto Zaffini, eletto consigliere regionale delle Marche, ha comunicato, con lettera inviata alla Presidenza, di voler rassegnare le dimissioni dalla carica di deputato: trattandosi di un caso di incompatibilità, la Camera prende atto di tale comunicazione e della conseguente cessazione del deputato Zaffini dal mandato parlamentare.

Svolgimento di interpellanze e di interrogazioni.

MARIA ANNA MADIA (PD). Rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00684, sulle problematiche relative ai lavori di consolidamento e restauro della Domus Aurea.

FRANCESCO MARIA GIRO, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 2). - Replica il deputato MARIA ANNA MADIA (PD), che, nel ringraziare il sottosegretario per la puntuale risposta, in merito alla quale si dichiara parzialmente soddisfatta, stigmatizza i tagli effettuati dall'Esecutivo al comparto dei beni culturali, invitando il Governo a valutare l'opportunità di predisporre una normativa di settore per i siti archeologici.

FRANCESCO MARIA GIRO, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Risponde all'interrogazione Mazzocchi n. 3-01116, relativa al progetto di organizzazione del lavoro e divisione degli uffici di competenza della soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma (vedi resoconto stenografico pag. 3). - Replica il deputato ANTONIO MAZZOCCHI (PdL), che, nel ringraziare il sottosegretario, si dichiara soddisfatto della risposta, concordando sull'esigenza di garantire il giusto equilibrio tra efficienza ed economicità.

FRANCESCO MARIA GIRO, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Risponde all'interrogazione Mosella n. 3-01118, sulle iniziative concernenti il rispetto della disciplina relativa all'accesso gratuito agli istituti e luoghi di cultura con riferimento al Museo nazionale delle arti del XXI Secolo (MAXXI) di Roma (vedi resoconto stenografico pag. 5). - Replica il deputato DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della risposta, ritiene che, pur in presenza di costi elevati, non si debba inficiare la fondamentale funzione sociale del MAXXI, quale luogo di diffusione e divulgazione della cultura.

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Risponde all'interrogazione Pag. VIVico n. 3-01087, relativa al progetto di riorganizzazione del segretariato generale e delle direzioni generali del Ministero della difesa, con particolare riferimento al servizio sanitario militare (vedi resoconto stenografico pag. 6). - Replica il deputato LUDOVICO VICO (PD), che si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta, a suo giudizio elusiva di tutti i quesiti contenuti nell'atto ispettivo.

GIUSEPPE BERRETTA (PD). Rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00751, sulle problematiche riguardanti il servizio scolastico del tempo pieno in Sicilia.

GUIDO VICECONTE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 9). - Replica il deputato GIUSEPPE BERRETTA (PD), il quale, pur riconoscendo l'onestà della risposta, che tuttavia giudica non coerente con le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio in materia di istruzione, si dichiara insoddisfatto.

FRANCESCA MARTINI, Sottosegretario di Stato per la salute. Risponde all'interrogazione Garofalo n. 3-00750, sugli intendimenti della Croce rossa italiana in merito allo spostamento della direzione generale di Messina della SISE - Siciliana servizi emergenza (vedi resoconto stenografico pag. 12). - Replica il deputato VINCENZO GAROFALO (PdL), che, pur dichiarandosi soddisfatto della risposta, reputa opportuno approfondire ulteriormente le reali motivazioni che sono alla base della scelta di trasferire la direzione generale della SISE.

FRANCESCA MARTINI, Sottosegretario di Stato per la salute. Risponde all'interrogazione Burtone n. 3-00785, sull'incidenza del tumore alla tiroide nell'area vulcanica dell'Etna (vedi resoconto stenografico pag. 13). - Replica il deputato GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), che, nel constatare l'assenza di un adeguato impegno del Ministero competente al fine di individuare con esattezza le reali cause dell'elevata incidenza della patologia oggetto dell'atto ispettivo, ritiene di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta.

FRANCESCA MARTINI, Sottosegretario di Stato per la salute. Risponde all'interrogazione Melis n. 3-01077, sulle iniziative per escludere discriminazioni nell'erogazione delle prestazioni sanitarie nei confronti di pazienti stranieri, con particolare riferimento ai minori accompagnati (vedi resoconto stenografico pag. 16). - Replica il deputato JEAN LEONARD TOUADI (PD), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, nella quale peraltro il sottosegretario non ha fatto alcun riferimento alle conseguenze derivanti dall'introduzione del reato di immigrazione clandestina per la fruizione del diritto alla salute da parte dei cittadini stranieri.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Garagnani rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00779, sulle iniziative di competenza con riferimento all'insegnamento della storia negli istituti superiori di Bologna.

GUIDO VICECONTE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 18). - Replica il deputato FABIO GARAGNANI (PdL), il quale, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, auspica che si vigili affinché l'insegnamento della storia negli istituti superiori di talune aree emiliano-romagnole sia ispirato ad un principio di massima obiettività, nel più rigoroso rispetto della realtà dei fatti.

GUIDO VICECONTE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde alle interrogazioni Melis n. 3-01230, Murgia n. 3-01282 e Melis n. 3-01284, vertenti sulle iniziative a favore della facoltà di veterinaria di Sassari (vedi resoconto stenografico pag. 21). - Replica il deputato GUIDO MELIS (PD), il quale, nel ringraziare il sottosegretario per l'articolata risposta, che giudica tuttavia di stampo Pag. VIIburocratico, invita il Governo ad attivarsi, anche mediante lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie, per far fronte alle difficoltà della facoltà di veterinaria di Sassari.

La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantotto.

Proclamazione di un deputato subentrante.

PRESIDENTE. Comunica che, dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito della presa d'atto, nella seduta odierna, delle dimissioni del deputato Roberto Zaffini, la Giunta delle elezioni ha accertato che il candidato che, nell'ordine progressivo della stessa lista n. 10 - Lega Nord nella medesima XIV circoscrizione Marche, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Eraldo Isidori.
Dà atto alla Giunta di questo accertamento e proclama deputato per la XIV circoscrizione Marche Eraldo Isidori.

Modifica nella composizione di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Eraldo Isidori, proclamato in data odierna, ha aderito al gruppo parlamentare Lega Nord Padania.

Su un lutto del deputato Lorenzo Cesa.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Lorenzo Cesa, colpito da un grave lutto: la perdita della madre.

Nomina dei componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale.

PRESIDENTE. Comunica i nominativi dei deputati chiamati a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale (vedi resoconto stenografico pag. 25).
Comunica, inoltre, che la Commissione è convocata per martedì 26 ottobre 2010, alle 14,30, per procedere alla costituzione dell'ufficio di presidenza.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ricorda la figura del giornalista Antonio Russo, assassinato dieci anni fa in Russia, che fu lucido testimone delle drammatiche vicende successive al crollo dell'Unione Sovietica.

Discussione di una domanda di autorizzazione a procedere in giudizio.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-bis, n. 1-A, relativo ad una domanda di autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del deputato Pietro Lunardi nella sua qualità di Ministro delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di restituire gli atti all'autorità giudiziaria richiedente.
Dichiara aperta la discussione.

Pag. VIII

GIUSEPPE CONSOLO (FLI), Relatore per la maggioranza. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi in riferimento ad una domanda di autorizzazione a procedere in giudizio, ai sensi dell'articolo 96 della Costituzione, nei confronti del deputato Pietro Lunari nella sua qualità di Ministro delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore; la Giunta per le autorizzazioni propone, a maggioranza, di restituire gli atti al Collegio per i reati ministeriali di Perugia.

MARILENA SAMPERI (PD). Relatore di minoranza. Nel richiamare gli inquietanti risvolti della vicenda giudiziaria di cui è oggetto il deputato Lunardi, ritiene inconsistenti le motivazioni in base alle quali la Giunta per le autorizzazioni propone di restituire gli atti al Collegio per i reati ministeriali di Perugia.

FEDERICO PALOMBA (IdV), Relatore di minoranza. Nel ritenere che la proposta della Giunta di rinviare gli atti al Collegio per i reati ministeriali di Perugia costituisca un gravissimo errore giuridico, dimostrato anche dalla palese violazione dell'articolo 18-ter del Regolamento, invita l'Assemblea a respingere la suddetta proposta della Giunta.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto)

ANTONINO LO PRESTI (FLI). Nel richiamare le norme costituzionali che impongono alla magistratura di comunicare alle Camere gli atti relativi a fenomeni di corruzione, dichiara voto favorevole sulla proposta della Giunta.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Nel ritenere infondata la proposta della Giunta, considerata la mancanza dei requisiti previsti dall'articolo 18-ter del Regolamento, evidenzia la necessità di un approfondimento delle indagini per accertare eventuali responsabilità.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta di restituire gli atti all'autorità giudiziaria, richiama le anomalie e le incongruenze che hanno caratterizzato la vicenda giudiziaria di cui è oggetto il deputato Lunardi.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Rilevato che l'autorità giudiziaria ha violato l'obbligo di associare nella richiesta di autorizzazione i coimputati, con conseguente rischio di contraddittorietà del giudicato, ribadisce l'importanza del reciproco rispetto tra potere politico e potere giudiziario. Manifesta, infine, un orientamento favorevole alla proposta della Giunta.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

Seguito della discussione del disegno di legge: Deleghe al Governo in materia di lavoro (Rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, approvato, con modificazioni, dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 1441-quater-F).

Nella seduta del 18 ottobre 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame e votazione di una questione pregiudiziale)

PRESIDENTE. Ricorda che è stata presentata la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Lenzi n. 1.

CINZIA CAPANO (PD). Illustra la questione pregiudiziale Lenzi n. 1, rilevando che le modifiche apportate dal Senato alle norme in materia di arbitrato appaiono lesive dei diritti dei lavoratori.

Pag. IX

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
indi
DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

CINZIA CAPANO (PD). Sottolinea, inoltre, i profili di illegittimità costituzionale delle disposizioni che consentono di rimettere agli arbitri una decisione secondo equità, che affievoliscono in modo inaccettabile le forme di tutela giurisdizionale dei lavoratori, disattendendo peraltro i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica nel messaggio di rinvio alle Camere del provvedimento in esame.

NEDO LORENZO POLI (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Lenzi n. 1, ritenendo che siano stati sostanzialmente recepiti dal Parlamento i rilievi formulati dal Capo dello Stato nel suo messaggio di rinvio alle Camere del provvedimento in esame, con particolare riferimento alle procedure stragiudiziali di composizione delle controversie previste dall'articolo 31, che costituiscono un valido contemperamento tra le esigenze di tutela del lavoratore e quelle connesse alla competitività del sistema economico e produttivo.

GIORGIO CONTE (FLI). Giudica prioritaria l'approvazione del provvedimento in esame, sul quale preannunzia il voto favorevole del suo gruppo, che è frutto di un lavoro articolato e politicamente sofferto, sottolineando le misure positive in esso contenute, quali le norme in tema di arbitrato secondo equità. Ritiene altresì che l'approfondimento di specifiche tematiche, come il sostegno all'occupazione femminile, possa essere demandato a provvedimenti vertenti su materie affini, anche in vista della prossima emanazione, da parte dell'Esecutivo, di un testo unico recante una riorganizzazione complessiva delle norme in tema di lavoro.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Premesso che l'ultima lettura del Senato ha modificato il provvedimento in discussione consentendo la sottoscrizione della clausola arbitrale per future controversie nascenti dal rapporto di lavoro e rimettendo agli arbitri una decisione secondo equità, ritiene che non siano state accolte le autorevoli osservazioni formulate dal Capo dello Stato; dichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Lenzi n. 1.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Nel sottolineare che le modifiche apportate al testo del provvedimento in esame hanno recepito i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica nel messaggio di rinvio, rileva il contributo della propria parte politica al miglioramento del testo, in particolare per quanto attiene alla tutela del lavoratore nella fase di sottoscrizione della clausola compromissoria. Dichiara pertanto il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Lenzi n. 1.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nel giudicare infondata e temeraria sul piano giuridico, oltre che politicamente scorretta, la questione pregiudiziale in discussione, sulla quale dichiara il voto contrario del suo gruppo, lamenta l'intendimento di attribuire significati surrettizi ed impropri al messaggio del Capo dello Stato.

GIORGIO CONTE (FLI). Precisato di aver erroneamente svolto in precedenza un intervento che avrebbe dovuto costituire una dichiarazione di voto finale sul provvedimento in esame, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Lenzi n. 1.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Lenzi n. 1.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bisPag. Xdel Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Italia dei Valori ha segnalato gli emendamenti da porre comunque in votazione.

(Esame dell'articolo 2)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato GIOVANNI PALADINI (IdV).

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Schirru 2.1, esprimendo altrimenti parere contrario.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Concorda.

AMALIA SCHIRRU (PD). Insiste per la votazione del suo emendamento 2.1, di cui richiama le finalità, auspicandone l'approvazione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Schirru 2.1 ed approva l'articolo 2.

(Esame dell'articolo 20)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato GIOVANNI PALADINI (IdV).

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Paladini 20.1 e Porcino 20.2.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Nel ritenere che il testo dell'articolo 2 non recepisca i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica, auspica l'approvazione del suo emendamento 20.6, in materia di diritto al risarcimento per patologie da esposizione all'amianto contratte a bordo del naviglio di Stato.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Villecco Calipari 20.6 ed approva l'articolo 20.

(Esame dell'articolo 31)

Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati NEDO LORENZO POLI (UdC), GIUSEPPE BERRETTA (PD) e GIOVANNI PALADINI (IdV).

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Paladini 31.1, Porcino 31.2 e 31.7, Paladini 31.3, 31.4 e 31.5 e Porcino 31.6.

LUCIA CODURELLI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Damiano 31.8, ritenendo che le disposizioni recate dall'articolo 31 del disegno di legge in esame non rispondano alle sollecitazioni del Presidente della Repubblica e comportino ulteriori conflitti nel mondo del lavoro.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 31.8.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Nel ritenere che per ridurre i tempi di risoluzione delle controversie di lavoro sia auspicabile introdurre il principio di volontarietà Pag. XInel ricorso all'arbitrato, raccomanda l'approvazione dell'emendamento Damiano 31.9.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 31.9.

ELISABETTA RAMPI (PD). Nel richiamare le finalità sottese all'emendamento Damiano 31.10, ritiene che il provvedimento in esame, del quale sottolinea i profili di illegittimità costituzionale, non recepisca i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica. Invita, quindi, il Governo ed il relatore a riconsiderare il parere espresso sul predetto emendamento, auspicandone l'approvazione da parte dell'Assemblea.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 31.10.

IVANO MIGLIOLI (PD). Nel reputare fondamentale tutelare adeguatamente i soggetti più deboli nelle controversie di lavoro, impedendo il ricorso a penalizzanti clausole contrattuali, invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Damiano 31.11.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 31.11, 31.12, 31.13 e 31.14.

LUIGI BOBBA (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Damiano 31.15, sottolineando la necessità di regolare in modo certo le modalità, i limiti e i tempi per il ricorso all'arbitrato, al fine di modernizzare il mondo del lavoro.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 31.15.

ALESSIA MARIA MOSCA (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Damiano 31.16, volto a ripristinare la formulazione dell'articolo già approvata durante la quinta lettura della Camera a seguito di un'analoga proposta emendativa del suo gruppo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 31.16.

CESARE DAMIANO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 31 del disegno di legge in esame, ritenendo che le disposizioni in esso contenute riducano in modo inaccettabile la tutela per i lavoratori e rappresentino un passo indietro rispetto al testo licenziato dalla Camera a seguito dell'approvazione di un emendamento del suo gruppo che introduceva la possibilità di una libera scelta tra il ricorso all'arbitrato o alla magistratura ordinaria.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 31.

(Esame dell'articolo 32)

Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati GIUSEPPE BERRETTA (PD) e GIOVANNI PALADINI (IdV).

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Concorda.

SILVANO MOFFA (FLI), Presidente della XI Commissione. Chiede chiarimenti al Governo circa la corretta interpretazione del comma 5 dell'articolo 32 del disegno di legge in esame.

Pag. XII

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Precisata la portata normativa della norma richiamata dal presidente della XI Commissione, conferma che il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 32.1.

MARIALUISA GNECCHI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Damiano 32.3, ispirato alla logica della riduzione del danno, ritenendo che il provvedimento in esame indebolirà le tutele per i lavoratori e minerà la certezza del diritto del lavoro.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 32.3, Paladini 32.5, Porcino 32.6 e Paladini 32.7.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 32, ne sottolinea le gravi conseguenze negative sui soggetti deboli del mercato del lavoro, con particolare riferimento ai titolari di contratti atipici. Stigmatizza, altresì, la scarsa chiarezza della medesima norma, che produrrà inevitabilmente una crescente contenzioso.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 32.

(Votazione dell'articolo 50)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 50, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Donadi n. 3 e Schirru n. 10; accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Rugghia n. 11 e non accetta gli ordini del giorno Porcino n. 2 e Di Giuseppe n. 5.
Accetta, infine, i restanti documenti di indirizzo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Porcino n. 2 e Di Giuseppe n. 5.

(Dichiarazioni di voto finale)

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-Noi Sud LA-PLI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica, sottolineando lo spirito di collaborazione costruttiva che ha animato il pur travagliato e sofferto iter parlamentare del disegno di legge in esame.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Richiamato l'iter complesso e travagliato di un provvedimento eterogeneo che produce effetti negativi sulla certezza del diritto e non risponde alle legittime aspettative del mondo del lavoro, osserva che le disposizioni inerenti la clausola compromissoria denotano l'incapacità del Governo di prendere in debita considerazione le istanze dell'opposizione. Dichiara, quindi, il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge in esame.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Nel dichiarare il convinto voto contrario del suo gruppo, lamenta che, nonostante ben sette letture del provvedimento in esame, non si sia apprestata un'adeguata tutela del lavoratore, atteso che non si è garantita la volontarietà dell'arbitrato nelle controversie di lavoro, disattendendo peraltro i rilievi contenuti nell'autorevole messaggio del Capo dello Stato.

GIORGIO CONTE (FLI). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo Pag. XIIIdella sua dichiarazione di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

NEDO LORENZO POLI (UdC). Richiamato il travagliato iter del provvedimento in esame, che introduce profondi cambiamenti nel mondo del lavoro, richiama i rilievi critici formulati in merito dal Presidente della Repubblica. Ricorda altresì alcuni profili di criticità di un disegno di legge che non garantisce maggiori tutele ai soggetti più deboli, manifestando peraltro apprezzamento per le disposizioni inerenti il contrasto al lavoro sommerso e lo snellimento delle procedure tramite lo strumento dell'arbitrato. Giudicata, infine, condivisibile l'emanazione di un apposito testo in materia di lavoro, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Richiamate le importanti finalità che ritiene saranno raggiunte con l'applicazione del disegno di legge in esame, particolarmente in tema di lavori usuranti, di rappresentatività territoriale del sindacato, di riconoscimento della specificità delle Forze armate e dell'ordine e di composizione stragiudiziale delle controversie di lavoro, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo.

CESARE DAMIANO (PD). Sottolinea che il provvedimento in esame rappresenta l'ennesimo tassello della politica della maggioranza, ispirata ad una logica di riduzione delle tutele dei lavoratori e di precarizzazione dei rapporti di lavoro, che teme saranno ulteriormente aggravati dalle prospettate modifiche allo statuto dei lavoratori relative alla derogabilità di talune norme fondamentali, nonché all'impoverimento della rappresentanza sindacale. Nell'auspicare quindi che si pervenga al varo di misure a tutela di coloro che svolgono lavori usuranti, manifesta la netta contrarietà del suo gruppo alle disposizioni in esame, che ritiene equivalgano ad una vera controriforma della legislazione in materia di lavoro, che penalizzerà soprattutto i soggetti più deboli.

SIMONE BALDELLI (PdL). Richiamato il complesso e articolato iter parlamentare del disegno di legge in esame, che interviene nella materia lavoristica durante una delicata congiuntura economica, sottolinea la necessità di rivolgere una particolare attenzione al versante delle relazioni industriali; ritiene, al riguardo, che il provvedimento in esame rappresenti il primo passo del complessivo riordino del settore. Dichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo.

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all'iter del disegno di legge in esame.

SILVANO MOFFA (FLI), Presidente della XI Commissione. Si associa alle espressioni di ringraziamento per il proficuo lavoro svolto da tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento in esame.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1441-quater-F.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, l'esame degli ulteriori argomenti iscritti all'ordine del giorno avrà luogo nella seduta di domani.
Comunica altresì che con riferimento al punto 5 dell'ordine del giorno dell'odierna seduta, recante il seguito dell'esame delle mozioni concernenti iniziative a tutela dei minori stranieri non accompagnati, è stata testé presentata la mozione Capitanio Santolini n. 1-00459 e sono state contestualmente ritirate tutte le altre mozioni. Pertanto Pag. XIVall'ordine del giorno della seduta di domani figurerà iscritta esclusivamente la citata mozione.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati FRANCESCO LARATTA (PD), AGOSTINO GHIGLIA (PdL), LUISA BOSSA (PD) e STEFANO ALLASIA (LNP), nonché, per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, il deputato MARIO LANDOLFI (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 20 ottobre 2010, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 79).

La seduta termina alle 19,25.