XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 406 di giovedì 2 dicembre 2010
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
La seduta comincia alle 10,10.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono settantasette.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 187 del 2010: Misure urgenti in materia di sicurezza (A.C. 3857-A).
Nella seduta del 1o dicembre 2010 è iniziato l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 8.
PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno ritirato l'articolo aggiuntivo 10.0100 ed hanno presentato l'emendamento 3.500.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
La seduta, sospesa alle 10,15, è ripresa alle 10,40.
Sull'ordine dei lavori.
CESARE DAMIANO (PD). Richiamata la drammatica situazione di migliaia di lavoratori impiegati nel settore della fornitura di servizi del settore scolastico, chiede alla Presidenza di attivarsi affinché solleciti il Ministero competente a stanziare le risorse necessarie per garantire la proroga degli appalti relativi ai predetti servizi, evitando in tal modo numerosi licenziamenti.
GIULIO SANTAGATA (PD). Ritiene che la Presidenza dovrebbe chiarire le reali motivazioni che hanno indotto la Conferenza dei presidenti di gruppo a prevedere la sospensione dei lavori dell'Assemblea nella prossima settimana, al fine di evitare polemiche strumentali e campagne di stampa denigratorie.
ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Richiama l'attenzione dell'Assemblea sulla situazione del comune di Gioia Tauro, la cui precedente giunta è stata sciolta per infiltrazione mafiosa e dove attualmente le banche rifiutano di erogare i servizi di tesoreria, causando gravi disagi ai cittadini.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, ricorda che la decisione di sospendere i lavori dell'Assemblea per la prossima settimana è stata adottata a maggioranza e con il parere contrario dell'opposizione.
SIMONE BALDELLI (PdL). Evidenzia che la decisione della Conferenza dei presidenti di gruppo di sospendere i lavori dell'Assemblea per la prossima settimana è stata legittimamente adottata su richiesta dei gruppi di maggioranza in vista dell'esame della mozione di sfiducia al Governo calendarizzata per il 13 dicembre.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Ricorda che anche il suo gruppo si è opposto, in sede di Conferenza dei presidenti di Pag. VIgruppo, alla decisione di sospendere i lavori dell'Assemblea nella prossima settimana.
GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Ritiene che la decisione di sospendere i lavori dell'Assemblea per la prossima settimana sia in realtà dovuta a tensioni esistenti all'interno della maggioranza, che non consentiranno di esaminare il provvedimento recante interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Nel ritenere che la Camera debba rispettare ma non farsi condizionare dalle critiche della stampa, giudica una scelta consapevole e fisiologica quella di sospendere i lavori dell'Assemblea per la prossima settimana in attesa che sia completato l'esame della manovra di bilancio al Senato.
Si riprende la discussione.
(Ripresa esame dell'articolo unico)
FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Ritiene si possa riprendere dall'esame degli emendamenti accantonati nella seduta di ieri; raccomanda quindi l'approvazione degli emendamenti 3.500, 8.100, 10.100 e 10.101 delle Commissioni, esprime parere favorevole sul subemendamento Bressa 0.8.100.1 e sugli emendamenti Contento 9.4 e Duilio 10.50 ed invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, delle restanti proposte emendative.
ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda, proponendo una riformulazione dell'emendamento Contento 9.4.
FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Esprime parere favorevole sulla riformulazione dell'emendamento Contento 9.4 proposta dal Governo.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 3.500 delle Commissioni.
DAVID FAVIA (IdV). Richiama le finalità degli emendamenti Di Pietro 3.51 e 3.52, che auspica vengano approvati dall'Assemblea.
MARIO TASSONE (UdC). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Di Pietro 3.51, esprimendo altresì perplessità sul contenuto dell'emendamento Di Pietro 3.52.
DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Di Pietro 3.51 e preannunzia l'astensione sul successivo emendamento Di Pietro 3.52.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Di Pietro 3.51 e 3.52.
GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Ritira il suo emendamento 8.7, nonché l'emendamento Naccarato 8.51.
GIORGIO CONTE (FLI). Ritira il suo subemendamento 0.8.100.3.
MARIO TASSONE (UdC). Ritira i suoi emendamenti 8.53, 8.52 e 8.6 e il suo subemendamento 0.8.100.2.
MAURIZIO TURCO (PD). Ritira gli emendamenti Bernardini 8.4 e 8.5.
GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Manifesta soddisfazione per il parere favorevole espresso sul suo subemendamento 0.8.100.1.
Pag. VIILa Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento Bressa 0.8.100.1.
DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 8.100 delle Commissioni.
MARIO TASSONE (UdC). Dichiara voto favorevole sull'emendamento 8.100 delle Commissioni, che recepisce sostanzialmente le finalità del suo emendamento 8.53.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PIERLUIGI MANTINI (UdC).
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 8.100 delle Commissioni, come subemendato.
Sull'ordine dei lavori.
DARIO FRANCESCHINI (PD). Richiamate talune dichiarazioni rese dall'ex ambasciatore americano in Italia, che minano la credibilità internazionale del Presidente del Consiglio, chiede che quest'ultimo intervenga in Aula per smentirle.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI
FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Ritiene che le dichiarazioni del deputato Franceschini ledano l'immagine dell'Italia in ambito internazionale.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi alla richiesta formulata dal deputato Franceschini, sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato in materia.
GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Manifesta sconcerto per il contenuto del dibattito in corso, ritenendo assolutamente inopportuna qualsiasi forma di strumentalizzazione in merito alle questioni evocate.
Si riprende la discussione.
MANLIO CONTENTO (PdL). Ritira il suo emendamento 9.2, accettando la riformulazione proposta del suo emendamento 9.4.
MARIO TASSONE (UdC). Ritira il suo emendamento 9.1.
RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Ritira il suo emendamento 9.51.
MAURIZIO BIANCONI (PdL). Ritira i suoi emendamenti 9.52 e 9.53.
MARIO TASSONE (UdC). Ritira il suo emendamento 9.3.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Di Pietro 9.5 e Ferranti 9.54.
ANDREA LULLI (PD). Invita le Commissioni ed il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Bressa 9.6, del quale sottolinea la rilevanza.
ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Ritiene che le istanze sottese all'emendamento Bressa 9.6 risultino recepite nelle disposizioni recate dall'articolo 9, del quale sottolinea l'efficacia.
DAVID FAVIA (IdV). Ribadisce la rilevanza dell'emendamento Bressa 9.6, sottoscritto anche dal suo gruppo, del quale auspica l'approvazione.
MANLIO CONTENTO (PdL). Dichiara, a nome del suo gruppo, voto contrario sull'emendamento Bressa 9.6, che reputa giuridicamente inaccettabile.
Pag. VIIIMARIO TASSONE (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bressa 9.6, che giudica ispirato a buonsenso.
DONATELLA FERRANTI (PD). Ribadisce le rilevanti finalità sottese all'emendamento Bressa 9.6.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANDREA LULLI (PD).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Bressa 9.6 ed approva l'emendamento Contento 9.4, nel testo riformulato.
GIOVANNI PALADINI (IdV). Lamenta il contraddittorio ritiro dell'articolo aggiuntivo Lorenzin 10.055, volto ad escludere dall'ambito di applicazione del comma 1 dell'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010 il personale delle forze dell'ordine, in considerazione della specificità delle funzioni svolte.
EMANUELE FIANO (PD). Lamenta il ritiro dell'articolo aggiuntivo Lorenzin 10.055, con il quale si sarebbe data attuazione agli impegni assunti con un ordine del giorno concernente la specificità delle funzioni svolte dalle Forze di polizia.
FILIPPO ASCIERTO (PdL). Richiamata la specificità delle funzioni svolte dalle forze dell'ordine, che ne rendono non assimilabile il complessivo trattamento economico a quello del pubblico impiego, ritiene debbano approfondirsi nel prosieguo della iter del provvedimento in esame presso l'altro ramo del Parlamento le modalità attraverso le quali mantenere, nonostante le esigenze di bilancio, le indennità e le voci stipendiali accessorie riconosciute al personale di Polizia.
MARIO TASSONE (UdC). Lamenta la mancata individuazione di riconoscimenti, anche economici, della specificità delle funzioni svolte dalle forze dell'ordine.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANTONIO RUGGHIA (PD).
ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Sottolinea la particolare attenzione rivolta dal Governo al comparto sicurezza, anche attraverso la previsione di appositi fondi nella legge di stabilità per il 2011. Preannunzia, inoltre, un ulteriore approfondimento in merito agli impegni assunti dall'Esecutivo con l'ordine del giorno richiamato dal deputato Fiano.
MARCO MINNITI (PD). Nell'osservare che il riconoscimento della specificità delle funzioni di ordine pubblico e di difesa è stato introdotto nell'ordinamento da un provvedimento di legge presentato dal Governo di centrosinistra in carica nel 1999, sul quale si registrò la convergenza e l'apprezzamento anche di parte dell'attuale maggioranza parlamentare, stigmatizza i gravi tagli apportati dal Governo al comparto sicurezza e difesa.
PIERLUIGI MANTINI (UdC). Ritiene evidente il mancato rispetto da parte del Governo degli impegni già assunti in riferimento alle risorse finanziarie da destinare alle Forze di polizia.
RAFFAELE VOLPI (LNP). Nel dissentire dalle considerazioni svolte dal deputato Minniti, richiama i significativi risultati raggiunti dal Governo nel contrasto alla criminalità organizzata.
JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Ricorda che l'attuale Governo, pur dovendo scontare gli effetti di scelte sbagliate del precedente Esecutivo di centrosinistra, si è concretamente impegnato, anche in presenza di una grave crisi economica, per il riconoscimento della specificità delle funzioni svolte dalle forze dell'ordine.
GIULIANO CAZZOLA (PdL). Ritiene pretestuose e strumentali le critiche formulate sull'assenza di risorse finanziarie Pag. IXappostate a copertura della previsione di specificità di funzioni e di trattamento economico delle forze dell'ordine.
ANGELA NAPOLI (FLI). Sottolinea la necessità di un maggiore impegno, anche finanziario, a sostegno delle funzioni svolte dalle forze dell'ordine.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ETTORE ROSATO (PD) e ANTONIO BORGHESI (IdV).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 10.100 e 10.101 delle Commissioni e Duilio 10.50.
(Trattazione degli ordini del giorno)
Interviene per illustrare l'ordine del giorno Reguzzoni n. 10 il deputato JONNY CROSIO (LNP).
ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Di Biagio n. 2, Giovanelli n. 3, Cazzola n. 4, Ferrari n. 6 (Nuova formulazione), Naccarato n. 7, Paladini n. 14, Favia n. 15 e Della Vedova n. 17. Non accetta l'ordine del giorno Messina n. 19. Accetta, infine, i restanti ordini del giorno.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Messina n. 19.
(Dichiarazioni di voto finale)
PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel sottolineare che il provvedimento d'urgenza in esame, anche a seguito delle modifiche introdotte nel corso del suo iter alla Camera, reca disposizioni pienamente condivisibili, con particolare riferimento alle norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari, dichiara il voto favorevole della sua componente politica, che ha assunto un atteggiamento costruttivo e scevro da pregiudizi ideologici.
GIUSEPPE RUVOLO (Misto-Noi Sud-PID). Dichiara il convinto voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, evidenziando il fattivo e concreto operato di un Governo che, in un momento di grave crisi economica, ha saputo garantire la stabilità dei conti pubblici. Espressa quindi soddisfazione per i significativi risultati conseguiti dal Ministro dell'interno e dalle forze dell'ordine nella lotta alla criminalità organizzata, richiama gli aspetti più condivisibili di un decreto-legge che reca misure efficaci in materia di sicurezza, auspicando altresì lo stanziamento di ulteriori risorse a favore del comparto.
DAVID FAVIA (IdV). Pur evidenziando la portata limitata e la scarsa incisività delle misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, dichiara, alla luce delle modifiche introdotte nel corso dell'iter in Assemblea, il voto favorevole del suo gruppo. Esprime quindi apprezzamento, in particolare, per le disposizioni volte a prevedere un diverso ruolo delle forze dell'ordine durante le manifestazioni sportive, ad accrescere la tracciabilità dei flussi finanziari e a riorganizzare l'attività dell'Agenzia per la gestione dei beni confiscati alle mafie, nonché per le modifiche apportate all'articolo 8, che consentiranno di salvaguardare il ruolo dei prefetti nell'ambito della tutela dell'ordine pubblico. Manifesta tuttavia rammarico per il mancato recepimento di talune proposte emendative presentate dal suo gruppo, segnatamente riferite agli articoli 3, 9 e 10.
MARIO TASSONE (UdC). Nel richiamare preliminarmente le lacune presenti nel provvedimento d'urgenza in esame, si sofferma, in particolare, sulla mancanza di una concreta azione di prevenzione nei confronti dei reati commessi in occasione di manifestazioni sportive e sulle disposizioni inerenti l'aumento delle sedi ed il percorso di reclutamento del personale operante presso l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; manifesta inoltre forti perplessità sulle norme contenute nell'articolo 8, Pag. Xche modificano il ruolo e le funzioni dei prefetti e dei sindaci. Pur avanzando quindi alcune riserve, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
GIORGIO CONTE (FLI). Nell'evidenziare come la propria parte politica ed il Governo annettano grande importanza al tema della sicurezza e del contrasto alla criminalità organizzata, come dimostrano i positivi risultati fin qui conseguiti, esprime rammarico per il fatto che l'Esecutivo non abbia saputo varare importanti riforme relative ad altri settori, disattendendo gli impegni assunti con gli elettori e rendendo di fatto necessario aprire una nuova fase politica. Sottolinea quindi, alla luce di tale situazione, che il suo gruppo, per senso di responsabilità e pur con talune riserve, esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, manifestando disappunto, in particolare, per il ritiro degli articoli aggiuntivi Lorenzin 10.055 e 10.0100 delle Commissioni, che avrebbero consentito il giusto riconoscimento, anche economico, della specificità del ruolo svolto dalle forze dell'ordine, ed apprezzamento per le restanti e condivisibili modifiche apportate al testo originario del provvedimento d'urgenza.
LUCIANO DUSSIN (LNP). Sottolinea la rilevanza di un decreto-legge che, facendo seguito ad altri provvedimenti approvati in materia, denota l'impegno profuso dal Governo al fine di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini in tema di sicurezza, ricordando altresì i significativi risultati conseguiti dal Ministro dell'interno nel contrasto alla criminalità organizzata. Richiamati quindi i dati che, contrariamente a quanto avveniva con i Governi di centrosinistra, confermano l'adeguatezza delle risorse stanziate per il comparto dall'attuale Esecutivo, esprime particolare soddisfazione per le disposizioni inerenti il potenziamento dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sottolineando inoltre il ruolo determinante dei sindaci nel controllo del territorio.
ANDREA ORLANDO (PD). Nel sottolineare come ancora una volta l'Esecutivo, per affrontare i reali problemi del Paese, ricorra a norme eterogenee e di stampo propagandistico, al di fuori di un disegno organico e strategico, rileva che tutti i provvedimenti adottati dall'attuale maggioranza si connotano per una grave carenza di stanziamenti, che di fatto ne vanifica l'efficacia. Nel dichiarare, quindi, la sostanziale condivisione delle disposizioni in tema di svolgimento delle manifestazioni sportive, di tracciabilità dei flussi finanziari e di Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ne evidenzia tuttavia la scarsa incisività, che induce il suo gruppo ad esprimere un voto di astensione sul provvedimento d'urgenza in esame. Stigmatizza infine la politica di stampo propagandistico posta in essere dalla maggioranza di centrodestra, che non riesce minimamente ad incidere sull'intreccio tra politica e criminalità organizzata.
MANLIO CONTENTO (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, respingendo le critiche avanzate dall'opposizione sulla presunta mancanza di una strategia, da parte della maggioranza e del Governo, nella lotta contro la mafia. Nel ricordare altresì il meritorio impegno dell'Esecutivo nel mantenimento dell'equilibrio dei conti pubblici e nell'avvio di riforme particolarmente importanti per il Paese, richiama i dati che confermano l'efficacia dei provvedimenti di contrasto alla criminalità organizzata adottati dalla compagine governativa, segnatamente la diminuzione dei reati, l'aumento degli arresti e delle sanzioni penali, nonché la confisca dei patrimoni illecitamente acquisiti. Nel ritenere, infine, che un Governo tecnico non possa affrontare adeguatamente i problemi economici in atto, giudica necessario trovare il coraggio per tenere fede agli impegni assunti con il popolo italiano.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MAURIZIO TURCO (PD).
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 3857-A.
Pag. XISull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati DORIS LO MORO (PD), che sollecita anche la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, MAURIZIO TURCO (PD), IVANO STRIZZOLO (PD), ANGELA NAPOLI (FLI) e GABRIELE CIMADORO (IdV).
La seduta, sospesa alle 14,05, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasei.
Svolgimento di interpellanze urgenti.
EUGENIO MAZZARELLA (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00879, sugli orientamenti del Governo in merito all'apertura nell'area vesuviana della discarica di cava Vitiello.
STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 48). - Replica il deputato FULVIO BONAVITACOLA (PD), che, nel ritenere non risolutive le misure meramente emergenziali sinora adottate dal Governo per affrontare l'annosa questione dello smaltimento dei rifiuti in Campania, auspica interventi strutturali che combinino virtuosamente una adeguata raccolta differenziata con un'impiantistica industriale efficiente, anche attraverso più incisivi controlli sulle amministrazioni comunali.
SALVATORE VASSALLO (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00895, sulle dichiarazioni del sottosegretario Giovanardi concernenti le cause della strage del DC 9 Itavia sui cieli di Ustica il 27 giugno 1980.
CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 52). - Replica il deputato SALVATORE VASSALLO (PD), che giudica la risposta assolutamente elusiva dei quesiti formulati nell'atto ispettivo, non avendo chiarito se nella circostanza richiamata il sottosegretario Giovanardi abbia agito a titolo personale o a nome del Governo.
AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua interpellanza n. 2-00899, sulle problematiche concernenti le cause della strage del DC 9 Itavia sui cieli di Ustica il 27 giugno 1980 e iniziative a favore dei parenti delle vittime.
CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 63). - Replica il deputato AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud), che, nel manifestare condivisione circa le dichiarazioni del sottosegretario, esprime apprezzamento per la volontà del Governo di fare chiarezza sulle reali cause della strage di Ustica, rendendo giustizia ai parenti delle vittime e a chi da sempre e con lealtà ha cercato la verità indagando su tutte le ipotesi.
GUIDO MELIS (PD). Illustra l'interpellanza Ferranti n. 2-00878, sulle problematiche riguardanti la gestione e la ripartizione del fondo unico giustizia.
CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 68). - Replica il deputato DONATELLA FERRANTI (PD), che, nel dichiarare di non potersi ritenere soddisfatta per una risposta che elude la problematica evocata nell'atto ispettivo, lamenta il ritardo nella ripartizione delle risorse del fondo unico giustizia, manifestando perplessità sulla effettiva destinazione delle stesse; sottolinea inoltre la necessità di chiarire il funzionamento di Equitalia giustizia.
Pag. XIIDOMENICO SCILIPOTI (IdV). Illustra la sua interpellanza n. 2-00898, sulle iniziative volte a rafforzare la disciplina sanzionatoria del testo unico bancario in materia di nullità degli interessi «uso piazza».
CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 75). - Replica il deputato DOMENICO SCILIPOTI (IdV), che giudica incompleta e non chiara la risposta fornita dal sottosegretario, ricordando come le problematiche evocate nell'atto ispettivo abbiano condizionato la vita delle famiglie ed influito negativamente sulla situazione delle piccole e medie imprese; invita pertanto il Governo ad assumere ogni idonea iniziativa volta a garantire il rispetto delle regole, nonché a vigilare affinché la Banca d'Italia svolga le proprie funzioni a tutela dei cittadini.
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Minniti rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00890, sulle iniziative di competenza del Governo in merito alla situazione finanziaria del comune di Reggio Calabria.
CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 78). - Replica il deputato MARCO MINNITI (PD), che si dichiara insoddisfatto per una risposta che conferma la gravità della situazione finanziaria del comune di Reggio Calabria, invitando il Governo ad assumere le iniziative, anche di carattere ispettivo, necessarie a garantire piena trasparenza e rigore nella stesura dei bilanci pubblici.
Approvazione in Commissione.
PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la VI Commissione ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge nn. 2426 e 2956, recante modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati.
Annunzio di una delibera dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha trasmesso la delibera del 24 novembre 2010, con la quale l'Autorità ha dichiarato che, in relazione all'incarico di amministratore unico della società «Mino Giachino comunicazione S.r.l. studio di immagine e relazioni pubbliche», ricoperto dal sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino, sussiste l'incompatibilità prevista dall'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge n. 215 del 2004, a far data dall'assunzione dell'incarico di Governo.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:
Lunedì 13 dicembre 2010, alle 16.
(Vedi resoconto stenografico pag. 82).
La seduta termina alle 17,50.