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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 418 di lunedì 17 gennaio 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 16,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 gennaio 2011.

I deputati in missione sono quarantasette.

Modifica nella composizione del Comitato per la legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte del Comitato per la legislazione l'onorevole Antonio Distaso, in sostituzione dell'onorevole Pino Pisicchio, dimissionario.

Modifiche nella composizione del comitato direttivo di un gruppo parlamentare e affidamento dei poteri di cui all'articolo 15, comma 2, del Regolamento.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Popolo della Libertà ha reso noto di aver effettuato le seguenti nomine integrative degli organi direttivi del gruppo: vicepresidente vicario: Massimo Corsaro; vicepresidenti: Isabella Bertolini (che cessa dalla carica di consigliere), Salvatore Cicu, Barbara Saltamartini (che cessa dalla carica di consigliere); tesoriere: Maurizio Bernardo; vice tesoriere: Maurizio Laffranco, in sostituzione del deputato Massimo Corsaro; consiglieri: Mario Baccini e Enrico Pianetta.
È stato inoltre affidato anche ai deputati Massimo Corsaro e Jole Santelli l'esercizio dei poteri attribuiti in caso di assenza o impedimento del presidente, secondo quanto previsto dall'articolo 15, comma 2, del Regolamento.

In morte dell'onorevole Giampaolo Nuvoli.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Giampaolo Nuvoli, recentemente scomparso.

Discussione della relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione siciliana approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti (Doc. XXIII, n. 2).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione.

GAETANO PECORELLA (PdL), Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Espressa preliminarmente soddisfazione per l'avvio di un dibattito che testimonia l'attenzione delle istituzioni parlamentari nei confronti delle problematiche connesse alla gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia, richiama l'intenso lavoro svolto durante l'iter in Commissione, Pag. IVconnotato da ampi approfondimenti a carattere regionale e tematico. Nel ringraziare quindi tutti coloro che hanno contribuito alla definizione del documento in discussione, frutto di un lavoro avviato nel 2009, ne illustra il contenuto, evidenziando l'inidoneità del sistema fino ad oggi vigente a gestire il ciclo dei rifiuti nella regione siciliana, la drammatica carenza strutturale ed impiantistica, che comporta una esigua quota di raccolta differenziata, nonché l'inadeguatezza delle discariche dislocate sul territorio. Sottolineate altresì le infiltrazioni della criminalità di stampo mafioso nel settore dei rifiuti, rileva i risultati conseguiti dalle Forze dell'ordine e dalla magistratura nella repressione dei reati ambientali, giudicando peraltro necessario garantire all'autorità giudiziaria idonei strumenti investigativi ed assicurare una normativa più rigorosa in materia.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLI). Sottolineata la rilevanza del lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta, che ha fornito al Parlamento un importante strumento di riflessione e di intervento, evidenzia che la gestione dei rifiuti in Sicilia si può definire un «non ciclo», basato prevalentemente sul conferimento dei rifiuti in discarica e su un sistema affaristico nel quale si registrano infiltrazioni della criminalità organizzata. Manifesta, quindi, l'orientamento favorevole del suo gruppo alla risoluzione predisposta.

ERMETE REALACCI (PD). Nell'associarsi alle espressioni di apprezzamento per il proficuo, rigoroso ed approfondito lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta, che auspica possa essere unanimemente condiviso dall'Assemblea, evidenzia come dalla relazione predisposta emergano preoccupanti fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata di stampo mafioso nella gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia; sottolinea, conseguentemente, la necessità di effettuare investimenti al fine di dotare la magistratura e le Forze dell'ordine di strumenti più adeguati, giudicando altresì inaccettabile l'insufficiente quota di raccolta differenziata dei rifiuti nella predetta regione, che ha consentito, tra l'atro, l'instaurarsi di deprecabili forme di clientelismo. Auspica quindi un'inversione di tendenza, che presuppone, in particolare, una maggiore responsabilizzazione della classe politica.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nel ringraziare, a nome del suo gruppo, tutti i componenti la Commissione d'inchiesta per l'approfondito lavoro svolto sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione siciliana, rileva il sostanziale peggioramento delle condizioni inerenti tale sistema di gestione e la mancanza di un piano regionale. Richiamati quindi gli aspetti salienti di una relazione che evidenzia una inquietante e desolante situazione gestionale, in cui si intrecciano malaffare, inadempienze dei pubblici amministratori ed assenza di controlli, sottolinea la necessità di stanziare adeguate risorse a disposizione degli organi inquirenti al fine di potenziare i controlli e tutelare la salute dei cittadini.

ANGELO CAPODICASA (PD). Nell'associarsi ai ringraziamenti ed agli apprezzamenti rivolti alla Commissione d'inchiesta ed al suo presidente per il proficuo ed approfondito lavoro svolto, richiama le allarmanti criticità che connotano la gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia, segnatamente in relazione alla diffusa e persistente inefficienza ed al pericolo attuale di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle relative attività. Rilevata altresì l'inefficacia delle misure poste in atto per fronteggiare l'emergenza in essere, sottolinea l'urgenza di una incisiva iniziativa delle istituzioni soprattutto locali al fine di prevenire il collasso del sistema. Lamentata quindi la carenza di termovalorizzatori, l'inadeguatezza della impiantistica intermedia ed il dissesto finanziario degli ATO, auspica che la relazione in discussione offra un importante impulso nella promozione di opportune iniziative per efficientare il sistema di gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia.

MARIO CAVALLARO (PD). Manifesta preliminarmente vivo apprezzamento per Pag. Vl'approfondita e incisiva attività ispettiva svolta dalla Commissione parlamentare d'inchiesta, esprimendo nel contempo preoccupazione e allarme per il drammatico e conclamato quadro di diffusa, sistemica e vischiosa illegalità e inadeguatezza organizzativa del sistema integrato di gestione del ciclo dei rifiuti nella regione siciliana, nonché per il conseguente grave dissesto finanziario degli ATO e di molti enti locali. Ritiene, quindi, necessario l'aumento delle risorse e dei poteri di controllo attribuiti agli organi statali centrali e periferici, pur nel rispetto del principio di sussidiarietà, nonché la ridefinizione delle modalità di espletamento delle gare pubbliche di appalto.

Modifica nella composizione della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Giunta per le autorizzazioni il deputato Armando Dionisi, in sostituzione del deputato Domenico Zinzi, dimissionario.

Si riprende la discussione.

GIOVANNI FAVA (LNP). Richiamata la proficua attività svolta dalla Commissione d'inchiesta, rileva la gravità della situazione in essere in Sicilia in ordine alle criticità manifestate dal ciclo dei rifiuti, paventando il rischio di un suo ulteriore aggravamento stante la carenza di un piano organico di smaltimento in grado di superare la fase emergenziale e di gestire il sistema nella successiva fase a regime. Stigmatizzata per il passato la mancanza di una forte volontà politica volta al superamento del problema, lamenta le gravi carenze infrastrutturali palesate dal sistema siciliano, richiamando segnatamente il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nell'affidamento di appalti pubblici per la realizzazione di termovalorizzatori. Ringrazia infine tutti coloro che hanno contribuito alla stesura della relazione in discussione, sulla quale auspica si registri un ampio consenso, al fine di promuovere presso le competenti amministrazioni locali iniziative più incisive e di ampio respiro.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
Avverte altresì che è stata presentata la risoluzione Pecorella n. 6-00054.

ANDREA AUGELLO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Esprime parere favorevole sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Casini n. 1-00517 e Antonione n. 1-00519: Iniziative volte all'estradizione di Cesare Battisti.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Reguzzoni n. 1-00523, Tempestini n. 1-00524, Carlucci n. 1-00525 ed Evangelisti n. 1-00526 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Illustra la mozione Casini n. 1-00517, auspicando il sostegno unanime delle forze politiche all'azione di Governo volta ad esperire tutti i rimedi diplomatici e giurisdizionali atti ad ottenere l'estradizione di Cesare Battisti anche attivandosi, oltre che presso il Tribunale supremo federale della Repubblica federativa del Brasile, anche nelle competenti sedi internazionali, giurisdizionali e di conciliazione; richiama, al riguardo, i pronunciamenti della Corte europea Pag. VIdei diritti dell'uomo e del suddetto Tribunale supremo federale nonché del Comitato nazionale per i rifugiati del Ministero degli esteri brasiliano. Precisati, quindi, i motivi che rendono infondato e assolutamente incongruo il richiamo all'articolo 3 del Trattato bilaterale di estradizione del 1989 da parte delle autorità del Brasile al fine di negare l'estradizione di Cesare Battisti, auspica un ulteriore impegno dell'Esecutivo in ordine a tale vicenda.

GIORGIO HOLZMANN (PdL). Nell'illustrare la mozione Antonione n. 1-00519 (Nuova formulazione), richiama l'attività criminale e terroristica svolta da Cesare Battisti, il quale si è finora sottratto alla giustizia italiana anche attraverso l'evasione e la latitanza all'estero. Ricordate inoltre le vicende relative alla sua mancata estradizione in Italia da parte della Presidenza della Repubblica del Brasile, giudica inaccettabili le motivazioni sottese a tale atto di diniego, che reputa integrare una violazione del Trattato bilaterale di estradizione sottoscritto nel 1989. Nel ritenere altresì che le proficue relazioni internazionali con il Brasile non risulteranno inficiate dalle ripercussioni della vicenda in oggetto, invita il Governo ad assumere ogni iniziativa idonea a conseguire l'estradizione di Cesare Battisti, come previsto dal dispositivo della predetta mozione.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra la mozione Reguzzoni n. 1-00523, osservando che il rifiuto da parte della Repubblica federativa del Brasile di concedere l'estradizione in Italia del criminale comune e terrorista Cesare Battisti, condannato in contumacia per quattro omicidi, costituisce un grave precedente nelle relazioni tra i due Stati; viola il Trattato bilaterale sull'estradizione del 1989 e offende le famiglie italiane delle vittime del terrorismo. Richiamato, quindi, il complesso ed articolato iter del procedimento di estradizione seguito dalle autorità italiane, ne sottolinea la correttezza e la legittimità, ritenendo radicalmente infondato oltre che gravemente offensivo della magistratura italiana il sospetto di atti persecutori cui verrebbe sottoposto Cesare Battisti nel nostro Paese, strumentalmente manifestato dalle autorità brasiliane.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

CAROLINA LUSSANA (LNP). Precisa, infine, che la mozione presentata dal suo gruppo impegna il Governo a percorrere tutte le vie giurisdizionali e giudiziali, anche in sede internazionale, per ottenere l'estradizione in Italia di Cesare Battisti.

FABIO PORTA (PD). Illustra la mozione Tempestini n. 1-00524, ricordando l'appello che il Presidente Napolitano ha rivolto al suo omologo brasiliano per sollecitare la concessione dell'estradizione di Cesare Battisti, nonché le varie iniziative assunte in Parlamento per perseguire il medesimo obiettivo. Nell'auspicare quindi che il Governo italiano assuma analogo atteggiamento nei confronti di tutti coloro che si sono macchiati di reati della stessa gravità di quelli commessi dal nostro connazionale, invita l'Esecutivo ad intraprendere ogni iniziativa affinché a quest'ultimo sia negato lo status di rifugiato politico. Nel reputare infine necessario che tale vicenda non pregiudichi i buoni rapporti con il Paese sudamericano, giudicando in tal senso utile ratificare rapidamente il Trattato concernente il settore della difesa, richiama gli importanti valori comuni che hanno consentito di sconfiggere il terrorismo degli «anni di piombo» auspicando che, anche in nome delle numerose vittime di quel periodo, si pervenga ad un'ampia convergenza sulla mozione presentata dal suo gruppo.

MARCO MARSILIO (PdL). Stigmatizzata preliminarmente l'eccessiva e ingiustificata tutela di cui hanno usufruito all'estero Cesare Battisti ed altri criminali italiani che hanno commesso gravi reati, illustra la mozione Carlucci n. 1-00525, esprimendo apprezzamento per l'azione Pag. VIIfinora svolta in proposito dal Governo, al quale chiede di assumere ulteriori iniziative per ottenere l'estradizione di Cesare Battisti.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Bocchino n. 1-00527.

ALDO DI BIAGIO (FLI). Illustra la mozione Bocchino n. 1-00527, sottolineando la delicatezza e la complessità della vicenda di Cesare Battisti, che trae origine da una decisione incomprensibile delle istituzioni brasiliane, nonostante i buoni rapporti esistenti tra i due Paesi. Nel sollevare quindi taluni dubbi sulla linearità della politica estera italiana, auspica un chiarimento dell'Esecutivo circa la sua reale volontà di assicurare alla giustizia del nostro Paese un criminale macchiatosi di gravi reati di sangue.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Espressi preliminarmente sentimenti di solidarietà e cordoglio al popolo brasiliano per le vittime della recente alluvione che ha colpito il Paese, manifesta profonda amarezza e netto dissenso, a nome dell'intero Esecutivo, per la decisione ingiusta ed infondata di negare l'estradizione in Italia di Cesare Battisti, colpevole di gravissimi reati comuni; conferma quindi il fermo impegno del Governo ad esperire tutte le possibili azioni diplomatiche e giurisdizionali affinché le autorità brasiliane compiano un atto di giustizia e di civiltà concedendo la predetta estradizione. Nel reputare altresì apprezzabile l'odierno dibattito parlamentare, esprime parere favorevole sui dispositivi di tutte le mozioni presentate, auspicando peraltro la predisposizione di un documento di indirizzo unitario.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Vernetti n. 1-00528.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Esprime parere favorevole anche sul dispositivo della mozione Vernetti n. 1-00528.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 18 gennaio 2011, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 38).

La seduta termina alle 19,15.