XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 419 di martedì 18 gennaio 2011
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
La seduta comincia alle 10,35.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 13 gennaio 2011.
I deputati in missione sono sessantuno.
Svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni.
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interrogazione Compagnon n. 3-00342, sulle iniziative in merito al fenomeno delle pratiche commerciali «aggressive» attraverso mezzi di comunicazione a distanza (vedi resoconto stenografico pag. 1). - Replica il deputato ANGELO COMPAGNON (UdC), che si dichiara soddisfatto, giudicando la risposta un primo positivo passo in direzione di una maggiore tutela degli utenti.
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interrogazione Zamparutti n. 3-00948, concernente dinamiche relative all'andamento del prezzo del gas (vedi resoconto stenografico pag. 3). - Replica il deputato ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), che ritiene di non potersi dichiarare soddisfatta della risposta, che giudica poco chiara e non esaustiva, preannunziando la presentazione di un ulteriore atto di sindacato ispettivo al riguardo.
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde alle interrogazioni Ceccuzzi n. 3-01258, Mosella n. 3-01402, Cavallaro n. 3-01403 e Scarpetti n. 3-01404, tutte vertenti su chiarimenti ed iniziative in merito alle ipotesi di localizzazione di siti nucleari (vedi resoconto stenografico pag. 5). - Replicano i deputati FRANCO CECCUZZI (PD), che si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI), che, nel ritenersi insoddisfatto, giudica elusiva la risposta del sottosegretario, MARIO CAVALLARO (PD), che, espressa preoccupazione per le modalità di attuazione del piano nucleare, si dichiara insoddisfatto della risposta e LIDO SCARPETTI (PD), che si dichiara insoddisfatto della risposta, che giudica non puntuale ed imprecisa.
La seduta, sospesa alle 11,15, è ripresa alle 11,25.
FABIO GARAGNANI (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00908, sulle iniziative in relazione alla recente occupazione di alcuni istituti scolastici a Bologna.
GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 10). - Replica il deputato FABIO GARAGNANI (PdL), che, nel dichiararsi totalmente insoddisfatto della risposta, stigmatizza i reiterati episodi di violenza perpetrati in virtù di mere finalità politiche, sottolineando la necessità che le autorità preposte ne perseguano i responsabili ed assicurino il rispetto della legge.
La seduta, sospesa alle 11,35, è ripresa alle 15,05.
Pag. IVPRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantacinque.
Sull'uccisione di un militare italiano in Afghanistan.
PRESIDENTE. (Si alza in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Nel ricordare, con profondo dolore, che un militare italiano è deceduto a seguito di uno scontro a fuoco verificatosi in Afghanistan e che nella stessa circostanza un altro militare è rimasto ferito, esprime, anche a nome dell'intera Assemblea, sentimenti di cordoglio ai familiari del caduto, richiamando l'alto tributo di sangue che i militari italiani impegnati in missioni all'estero sono chiamati a pagare per riaffermare i valori della pace e della civiltà.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).
Seguito della discussione della relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione siciliana approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti (Doc. XXIII, n. 2).
Nella seduta del 17 gennaio 2011 si è svolta la discussione ed il rappresentante del Governo ha espresso parere favorevole sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Sull'ordine dei lavori.
DARIO FRANCESCHINI (PD). Richiamate le notizie riportate da vari organi di stampa in merito a vicende giudiziarie riguardanti la persona del Presidente del Consiglio, chiede che lo stesso rassegni le dimissioni per difendersi in giudizio, paventando il rischio che dalle stesse vicende derivi un danno irreparabile all'immagine internazionale del Paese ed alla credibilità delle sue istituzioni.
GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Invita i gruppi parlamentari a pervenire alla predisposizione di un documento di indirizzo unitario sulla vicenda relativa all'estradizione di Cesare Battisti.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Franceschini, auspicando che il Presidente del Consiglio rassegni le dimissioni.
GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD). Si associa all'auspicio che si pervenga ad un voto unanime su un documento di indirizzo unitario concernente l'estradizione di Cesare Battisti.
FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Manifesta la disponibilità del suo gruppo alla predisposizione di un documento di indirizzo unitario sulla vicenda relativa alla richiesta di estradizione di Cesare Battisti.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RAAdC). Sottolinea la necessità che il Governo chiarisca la sua posizione in ordine alle vicende giudiziarie concernenti la persona del Presidente del Consiglio, paventando il rischio di una deleteria paralisi dell'attività dell'Esecutivo nelle more del procedimento penale in corso.
Si riprende la discussione.
(Dichiarazioni di voto)
DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Espresso preliminarmente apprezzamento Pag. Vper il lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054, sottolineando le forti criticità del sistema di smaltimento dei rifiuti nel Mezzogiorno, connotato, tra l'altro, da gravi inefficienze gestionali.
SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nell'associarsi al ringraziamento rivolto alla Commissione di inchiesta ed al suo presidente per il proficuo lavoro svolto, lamenta il costante aggravamento della situazione inerente il ciclo dei rifiuti in Sicilia, a fronte dell'adozione di provvedimenti legislativi ed amministrativi di scarsa efficacia. Chiede pertanto al Governo di assumere iniziative di maggiore impatto in leale collaborazione con gli enti locali interessati, segnatamente rafforzando le strutture di controllo ed investendo su un piano credibile volto a realizzare un'adeguata rete impiantistica. Sottolinea altresì la necessità di colmare le lacune di organico delle procure della Repubblica e di dotare di congrue risorse la polizia giudiziaria impegnata nel contrasto della criminalità organizzata.
BENEDETTO FABIO GRANATA (FLI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054, esprimendo apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta. Manifesta inoltre preoccupazione per il fatto che la gestione dei rifiuti in Sicilia si basa prevalentemente sul conferimento in discarica e su un sistema affaristico nel quale si registrano infiltrazioni della criminalità organizzata.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
GABRIELLA MONDELLO (UdC). Nell'associarsi ai ringraziamenti rivolti alla Commissione di inchiesta ed al suo presidente, sottolinea la necessità che tutti i soggetti istituzionali coinvolti adottino provvedimenti tempestivi ed incisivi per superare l'emergenza rifiuti in Sicilia, paventando il rischio che una paralisi nella gestione del settore favorisca infiltrazioni della criminalità organizzata. Nel richiamare inoltre le diverse cause dell'attuale inefficienza del ciclo dei rifiuti siciliano, sottolinea la necessità di promuovere la diffusione della raccolta differenziata e di una adeguata educazione ecologica, giudicando necessario che il Governo ponga in essere, al riguardo, ogni iniziativa di sua competenza anche in vista di una revisione della vigente normativa. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054.
GIOVANNI FAVA (LNP). Stigmatizzata la mancanza di una ferma volontà politica volta al superamento della grave situazione determinatasi in Sicilia a seguito delle criticità manifestate dal ciclo dei rifiuti, paventa il rischio di un suo ulteriore aggravamento, considerate le forti carenze infrastrutturali palesate dal sistema siciliano, evidenziando, inoltre, il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti per la realizzazione di termovalorizzatori. Dichiara pertanto il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054, esprimendo apprezzamento per l'unanime condivisione della stessa.
ALESSANDRO BRATTI (PD). Nel sottolineare come l'attività svolta dalla Commissione di inchiesta sia stata meritevolmente caratterizzata dalla condivisione degli obiettivi da parte dei componenti e da una presidenza attenta ed imparziale, esprime un giudizio critico sulle scelte compiute dal Governo in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti, che non hanno consentito di superare la grave situazione di varie aree del Mezzogiorno. Richiamate le criticità palesatesi nel ciclo dei rifiuti in Sicilia, segnatamente in ordine al funzionamento del sistema dei controlli ed al pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata, ritiene che l'Esecutivo dovrebbe esercitare un più efficace ruolo di coordinamento centrale e favorire un più proficuo confronto con le opposizioni in Pag. VImateria. Dichiara quindi il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054.
PAOLO RUSSO (PdL). Rileva che la fallimentare situazione del ciclo dei rifiuti in Sicilia deriva dall'incapacità del sistema istituzionale e politico di assumere le necessarie iniziative per garantire una gestione ordinaria del settore ed è peraltro aggravata dalla pervasiva presenza delle organizzazioni criminali. Giudica pertanto indispensabile una scelta chiara di politica ambientale, che contempli anche l'inserimento nel codice penale del delitto ambientale e di fattispecie ad esso connesse. Espresso, infine, apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Pecorella n. 6-00054.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Pecorella n. 6-00054.
Rinvio in Commissione della proposta di legge costituzionale: Modifiche agli articoli 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 della Costituzione, in materia di soppressione delle province (A.C. 1990 ed abbinate).
Nella seduta del 12 ottobre 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali e nella seduta del 13 ottobre 2009 è stata approvata la questione sospensiva Bianconi n. 1.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il seguito del dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Propone il rinvio in Commissione del provvedimento in esame, per consentire un ulteriore approfondimento della materia, alla luce degli orientamenti emersi nella riunione del Comitato dei nove.
Dopo un intervento contrario del deputato ANTONIO BORGHESI (IdV) e uno favorevole del deputato RAFFAELE VOLPI (LNP), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di rinvio in Commissione.
Seguito della discussione delle mozioni Casini n. 1-00517, Antonione n. 1-00519, Reguzzoni n. 1-00523, Tempestini n. 1-00524, Carlucci n. 1-00525, Evangelisti n. 1-00526, Bocchino n. 1-00527 e Vernetti n. 1-00528: Iniziative volte all'estradizione di Cesare Battisti.
Nella seduta del 17 gennaio 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali ed il rappresentante del Governo ha espresso il parere sulle mozioni.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la mozione Antonione n. 1-00529 e sono state contestualmente ritirate tutte le mozioni all'ordine del giorno.
ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Esprime parere favorevole sulla mozione Antonione n. 1-00529.
(Dichiarazioni di voto)
GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Espressa preliminarmente soddisfazione per la predisposizione di un documento di indirizzo unitario, ritiene che la vicenda oggetto dell'odierna discussione meriti l'attenzione del Parlamento e dell'opinione pubblica. Nel rilevare altresì che la mancata estradizione del terrorista Cesare Battisti costituisca un vulnus nei rapporti fra il Brasile e l'Italia, giudica inaccettabili le relative motivazioni, auspicando peraltro che tali difficoltà possano essere superate e le autorità brasiliane concedano la predetta Pag. VIIestradizione. Dichiara, infine, il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione Antonione n. 1-00529.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel rilevare l'importanza e la delicatezza della questione dell'estradizione di Cesare Battisti, ribadisce l'esigenza che, in nome della certezza della pena e in segno di rispetto nei confronti delle vittime degli «anni di piombo», tutti coloro che si sono macchiati di gravi crimini come quelli per i quali è stato condannato il terrorista italiano scontino le loro pene nelle carceri italiane. Nell'esprimere inoltre perplessità ed indignazione per le motivazioni sottese alla concessione dello status di rifugiato politico a Cesare Battisti da parte delle istituzioni brasiliane, ribadisce con forza l'assoluta inesistenza, da parte del sistema giudiziario italiano, di azioni persecutorie nei confronti di alcuno. Dichiara quindi voto convintamente favorevole sulla mozione Antonione n. 1-00529.
ROBERTO MENIA (FLI). Nel ricordare le vicende relative alla mancata estradizione in Italia del terrorista Cesare Battisti, che si è reso autore di efferati crimini, ritiene che tale inammissibile decisione costituisca un vulnus nelle relazioni fra il Brasile e il nostro Paese. Sottolineata quindi la necessità di assumere ulteriori ed incisive iniziative volte ad assicurare la predetta estradizione, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Antonione n. 1-00529.
GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Nel sottolineare come la condanna definitiva inflitta a Cesare Battisti imporrebbe a quest'ultimo, senza ulteriori ostacoli, di scontare la sua pena nelle carceri italiane, giudica prive di fondamento le motivazioni circa la credibilità del nostro sistema giudiziario addotte dal Brasile per giustificare la concessione al terrorista italiano dello status di rifugiato politico, reputando che il Presidente del Consiglio abbia in qualche modo contribuito ad indebolire l'immagine del nostro Paese gettando continuamente discredito sulla magistratura. Ritiene infine che l'odierno dibattito, anche in memoria delle vittime del terrorismo, dovrebbe contribuire a fare giustizia ed a restituire dignità internazionale all'Italia.
GIACOMO CHIAPPORI (LNP). Richiama i contenuti della mozione presentata dal suo gruppo, manifestando sconcerto e indignazione per le strumentali critiche rivolte all'azione di Governo.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Espressa soddisfazione per l'ampia convergenza parlamentare su un documento di indirizzo unitario che invita il Governo ad impegnarsi fattivamente, in termini diplomatici e giurisdizionali, affinché le autorità brasiliane rendano giustizia ai familiari delle vittime del criminale Battisti, ricorda le vicende relative alla sua mancata estradizione in Italia. Ritiene quindi che la decisione assunta dalla Repubblica federativa del Brasile violi il Trattato bilaterale sull'estradizione del 1989 ed offenda il nostro Paese, sottolineando altresì che la tradizione democratica dell'Italia non può essere messa in discussione dal sospetto di atti persecutori cui verrebbe sottoposto Cesare Battisti nel nostro territorio.
FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Ricordati i gravi reati di cui si è macchiato Cesare Battisti, auspica che all'odierna iniziativa parlamentare segua analoga azione da parte delle istituzioni comunitarie. Nel ritenere quindi che la vicenda relativa a Cesare Battisti sia frutto di una visione distorta della storia italiana da parte delle autorità brasiliane, avvalorando, in un certo modo, le riflessioni del Presidente Napolitano sull'incapacità del nostro Paese di trasmettere la verità su taluni episodi, sollecita con forza il Governo a correggere una politica estera che si è dimostrata debole ed a recuperare all'Italia un ruolo dignitoso sulla scena internazionale. Esprime infine la ferma convinzione che la vicenda riguardante Cesare Battisti non comprometterà i buoni rapporti tra Italia e Brasile.
Pag. VIIIROBERTO ANTONIONE (PdL). Nel manifestare soddisfazione per la condivisione da parte di tutti i gruppi parlamentari di un documento di indirizzo unitario, auspica analoga convergenza di impegni in seno al Parlamento europeo, osservando che il pluriomicida Cesare Battisti ha rivelato, durante la sua attività criminale, particolare ferocia potendo contare su ingiustificabili, innumerevoli e altolocate coperture che gli hanno consentito, senza alcun ravvedimento, di sottrarsi con codardia alle proprie responsabilità penali, anche attraverso l'incomprensibile e inaccettabile provvedimento di diniego da parte del Presidente della Repubblica federativa del Brasile Lula, in scadenza di mandato, dell'istanza di estradizione avanzata dalle autorità italiane. Dichiara quindi il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Antonione n. 1-00529.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Antonione n. 1-00529.
Sull'ordine dei lavori.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati DANIELA SBROLLINI (PD) e PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD).
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 19 gennaio 2011, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 40).
La seduta termina alle 17,20.