XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 426 di lunedì 31 gennaio 2011
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
La seduta comincia alle 14,35.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 17 gennaio 2011.
I deputati in missione sono quarantatré.
Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale il senatore Alberto Balboni, in sostituzione del senatore Raffaele Stancanelli, dimissionario.
Discussione della mozione Reguzzoni n. 1-00540: Iniziative per il rilancio dell'economia ed il sostegno alle piccole e medie imprese.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 27 gennaio 2011.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Borghesi n. 1-00544, Lulli n. 1-00546, Anna Teresa Formisano n. 1-00549 e Vignali n. 1-00550 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
MARCO MAGGIONI (LNP). Illustra la mozione Reguzzoni n. 1-00540, evidenziando anzitutto l'importanza capitale e strategica del sistema delle piccole e medie aziende nel tessuto imprenditoriale del Paese e dell'Unione europea. Nel richiamare, quindi, la politica economica e industriale attuata dal Governo, con particolare riferimento alle misure di detassazione delle prestazioni di lavoro straordinario e di parziale detrazione dell'IRAP dall'IRE, nonché alle norme in materia di tutela del made in Italy recate dalla legge n. 55 del 2010, ritiene sterili e dannose le attuali polemiche politiche che pregiudicano la crescita economica, distogliendo l'attenzione del Paese dalle riforme strutturali, a suo avviso essenziali, relative al settore della giustizia, all'assetto federale dello Stato e alla revisione del Patto di stabilità interno. Osserva altresì che la mozione presentata dal suo gruppo impegna il Governo ad assumere ulteriori iniziative di tutela dei prodotti nazionali dalla concorrenza sleale dei mercati esteri disciplinati da differenti regole produttive e sociali, a proseguire nei processi di revisione degli studi di settore e di informatizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi per ridurre gli oneri burocratici a carico delle imprese, nonché a facilitare l'accesso al credito da parte di queste ultime.
GAETANO PORCINO (IdV). Illustra la mozione Borghesi n. 1-00544, richiamando i dati che confermano, nel corso del 2011, il basso ritmo di crescita del prodotto interno lordo, nonché l'aumento del debito pubblico, del tasso di disoccupazione e della pressione fiscale. Sottolineata quindi l'incapacità del Governo di proporre una politica economica idonea Pag. IVa stimolare concretamente la domanda interna, sostenendo i redditi delle famiglie e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, invita l'Esecutivo ad adottare le opportune iniziative finalizzate ad accelerare la dinamica dei consumi, salvaguardando il potere di acquisto delle famiglie e i livelli occupazionali, a sostenere adeguatamente il sistema imprenditoriale nazionale, anche attraverso la piena attuazione del processo di semplificazione degli oneri burocratici ed amministrativi, nonché a promuovere specifici interventi a favore dell'imprenditoria femminile e giovanile. Auspica, infine, che il Governo accolga gli impegni contenuti nella mozione presentata dal suo gruppo.
ANDREA LULLI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00546, lamentando anzitutto che non è presente in Aula alcun rappresentante del Ministero dello sviluppo economico. Nel ritenere, quindi, insussistente la politica industriale del Governo, evidenzia la drammatica caduta della produzione industriale, il deleterio aumento della pressione fiscale, la depressione della domanda interna e il calo occupazionale, stigmatizzando la caduta di efficienza dei servizi pubblici e privati rivolti alle imprese. Nel reputare, inoltre, propagandistica e strumentale l'opposizione all'introduzione di una tassa patrimoniale da parte di un Governo che a suo avviso sta surrettiziamente incrementando i costi e gli oneri per le piccole aziende, richiama gli apprezzabili contenuti di un disegno di legge recante modifiche allo statuto delle imprese attualmente all'esame della X Commissione, nonché le proposte legislative presentate dalla sua parte politica in tema di abuso di posizione dominante relativa. Nel ritenere, infine, che l'Esecutivo non abbia pienamente attuato la direttiva europea in materia di ritardo dei pagamenti nelle transazioni commerciali, rileva che per risolvere i problemi economici e industriali del Paese si dovrebbe rafforzare la coesione sociale.
ANNA TERESA FORMISANO (UdC). Illustra la sua mozione n. 1-00549, osservando che l'odierna discussione sui documenti di indirizzo presentati testimonia la profonda difficoltà in cui versa il sistema imprenditoriale nazionale, confermata, tra l'altro, dal sensibile aumento delle procedure fallimentari. Sottolineata, quindi, la necessità di sostenere concretamente le piccole e medie imprese del Paese, anche attraverso la rapida definizione della riforma degli incentivi, l'agevolazione dei progetti di ricerca e la promozione dell'imprenditorialità femminile, invita il Governo a non insistere nella deleteria strategia dei tagli lineari ma a compiere scelte mirate e coraggiose di politica economica.
COSIMO VENTUCCI (PdL). Illustra la mozione Vignali n. 1-00550, evidenziando che, nella difficile congiuntura economica attuale, l'Italia presenta un tessuto imprenditoriale basato sulla piccola e media impresa che rende il sistema Paese strutturalmente debole nella competizione globale. Nel richiamare, quindi, l'apprezzabile politica industriale e di sostegno alle imprese attuata dal Governo, nonché le norme varate in materia di statuto delle imprese, di codice della partecipazione e di tutela del made in Italy, evidenzia che la mozione presentata dal suo gruppo impegna l'Esecutivo, tra l'altro, a dare piena applicazione alla direttiva europea sullo Small Business Act, a favorire l'aggregazione tra imprese anche attraverso il contratto di rete, a varare misure di agevolazione fiscale e creditizia, nonché di riduzione degli oneri burocratici per le piccole e medie imprese e a varare una razionalizzazione del sistema tributario in vista di una progressiva riduzione della pressione fiscale sulle predette aziende di media e piccola dimensione.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.
Pag. VDiscussione del testo unificato delle proposte di legge: Interpretazione autentica in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili (A.C. 3720 ed abbinata-A).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
PAOLA PELINO (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del testo unificato in discussione, volto a fornire un'interpretazione autentica del quarto periodo del comma 2 dell'articolo 1 della legge n. 407 del 1998, al fine di confermare l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 3 della legge n. 68 del 1999, in materia di assunzioni obbligatorie e quote di riserva ad esclusivo beneficio dei lavoratori disabili. Sottolineata, quindi, la rilevanza sociale del provvedimento in esame, che intende assicurare il rispetto dei diritti di tutti i disabili che si trovano ad incontrare oggettive difficoltà nell'applicazione della normativa in tema di avviamento al lavoro, ricorda le forti preoccupazioni determinate dall'entrata in vigore delle disposizioni in precedenza richiamate, nonché il disorientamento generato nei servizi per l'impiego. Nel dare, altresì, conto delle principali modifiche apportate al testo originario nel corso dell'iter in Commissione, finalizzate, tra l'altro, a recepire le condizioni poste nel parere della V Commissione, richiama le osservazioni contenute nel parere espresso dalla I Commissione. Nel ringraziare, infine, i componenti l'XI Commissione per il proficuo lavoro svolto, manifesta disponibilità a valutare con attenzione proposte migliorative del testo del provvedimento, del quale auspica la sollecita approvazione.
GUIDO CROSETTO, Sottosegretario di Stato per la difesa. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
GAETANO PORCINO (IdV). Richiama le finalità perseguite dal testo unificato in discussione, volto a dissipare dubbi interpretativi e ad assicurare il legittimo diritto all'assunzione, nei limiti delle quote di riserva stabilite dalla legge, dei lavoratori disabili a fronte delle modifiche apportate alla disciplina del collocamento obbligatorio a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. Evidenzia, al riguardo, il complesso iter parlamentare del provvedimento, il parere con una osservazione espresso dalla I Commissione e il recepimento delle condizioni poste dalla V Commissione in sede consultiva. Nel dare atto, infine, del costruttivo lavoro svolto in sede referente, lamenta che, nonostante la condivisione parlamentare manifestata sul testo, non sia stato possibile perfezionare le procedure per ottenere il trasferimento in sede legislativa a causa dell'ingiustificata mancanza di assenso da parte del Governo.
AMALIA SCHIRRU (PD). Nel richiamare i contenuti del testo unificato in discussione, rammenta i termini della questione interpretativa postasi a seguito dell'emanazione del decreto-legge n. 102 del 2010 in materia di assunzioni obbligatorie e quote di riserva a beneficio dei lavoratori disabili. Nel lamentare inoltre la scarsa attenzione riservata negli ultimi anni alle problematiche inerenti l'integrazione lavorativa e sociale dei portatori di handicap anche per effetto dei provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo per contrastare la recessione economica, sottolinea il dovere sociale di promuovere più significative iniziative per garantire il diritto al lavoro dei disabili. Ricordato infine il proficuo impegno profuso dal suo gruppo in Commissione per dare risposta alle pressanti istanze provenienti dalle associazioni di categoria, auspica la sollecita approvazione del provvedimento in esame.
TERESIO DELFINO (UdC). Sottolineato l'encomiabile lavoro svolto dalla XI Pag. VICommissione, evidenzia la grande rilevanza sociale del testo unificato in discussione che, a suo avviso, avrebbe dovuto essere più opportunamente esaminato in sede legislativa. Espresso, quindi, apprezzamento per l'interpretazione autentica fornita dal provvedimento, che consente di conciliare il diritto al collocamento obbligatorio sia dei disabili sia dei familiari delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, auspica un approfondimento delle tematiche oggetto della legge n. 68 del 1999 e una rapida conclusione dell'iter del testo unificato in esame, sul quale preannunzia il voto favorevole del suo gruppo.
EMANUELA MUNERATO (LNP). Nel richiamare il contenuto del testo unificato in discussione e le problematiche allo stesso sottese, ricorda come nel medesimo sia confluita una proposta di legge presentata dal suo gruppo, rammentando altresì il consenso unanime manifestatosi durante l'iter in sede referente. Sottolineata quindi la significativa rilevanza sociale del provvedimento in discussione, ne auspica la sollecita approvazione, onde corrispondere quanto prima alle pressanti istanze della società civile.
LUCIANA PEDOTO (PD). Evidenziato preliminarmente l'ampio consenso registratosi sul provvedimento in discussione, con il quale sarà possibile superare le anomalie derivanti dallo stratificarsi di diverse norme disciplinanti la materia, lamenta la mancanza di controlli adeguati per garantire l'effettiva applicazione delle disposizioni relative alle assunzioni obbligatorie per i disabili, nonché i tagli delle risorse destinate alle politiche sociali. Preannunzia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sull'ordine dei lavori.
RAFFAELE VOLPI (LNP). Esprime viva riprovazione per le improprie dichiarazioni rese ad organi di informazione dal deputato Barbareschi in ordine a presunti collegamenti tra alcuni parlamentari e la criminalità organizzata, invitando la Presidenza ad attivarsi affinché sia chiarita l'esatta portata delle predette affermazioni.
ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene che il deputato Barbareschi, ove a conoscenza di notizie di reato, dovrebbe opportunamente segnalarle alla competente autorità giudiziaria.
Discussione delle mozioni Bosi n. 1-00488, Di Biagio n. 1-00451 e Villecco Calipari n. 1-00541: Iniziative in materia di concessione degli alloggi di servizio del Ministero della difesa.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Di Stanislao n. 1-00543, Cicu n. 1-00551, Porfidia n. 1-00553 e Lo Monte n. 1-00554 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
FRANCESCO BOSI (UdC). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00488 (Nuova formulazione), richiama la complessa situazione amministrativa concernente la consistenza e l'impiego del patrimonio immobiliare abitativo della Difesa, anche a seguito delle recenti iniziative adottate dal Governo. Sottolineata quindi l'esigenza di non arrecare gravosi pregiudizi a determinate categorie sociali particolarmente sensibili, reputa più opportuno prevedere Pag. VIIun'applicazione graduale e protratta nel tempo della nuova disciplina emanata dall'Esecutivo, anche mantenendo l'applicabilità dei limiti di reddito previgenti. Evidenziata altresì l'esigenza di prevedere opportune misure di salvaguardia concernenti l'adeguamento dei canoni locativi e la sospensione dei recuperi forzosi, auspica il raggiungimento di una soluzione equa e condivisa attraverso un confronto fattivo tra Governo ed opposizioni, manifestando in tal senso disponibilità ad accogliere eventuali riformulazioni del documento di indirizzo dal lui presentato.
ALDO DI BIAGIO (FLI). Illustra la sua mozione n. 1-00451 (Nuova formulazione), rilevando preliminarmente l'alto numero di famiglie residenti in alloggi del patrimonio della Difesa che hanno subito aumenti del canone di locazione spesso non sostenibili e dal carattere sperequativo. Evidenziate quindi talune anomalie ed erronee procedure emerse nel programma di alienazione dei predetti alloggi, reputa inadeguato il progetto relativo ai beni immobiliari della difesa, che rischia di comportare inaccettabili disagi abitativi per numerose famiglie di servitori dello Stato, aventi redditi bassi. Sollecita pertanto il Governo, tra l'altro, ad assumere ogni possibile iniziativa volta a tenere conto della situazione soggettiva e reddituale degli assegnatari di alloggi di servizio del Ministero della difesa.
ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00541, richiamando le modifiche normative relative alla consistenza e all'assegnazione del patrimonio abitativo del Ministero della difesa, nonché le anomalie derivanti dalla contraddittorietà tra le diverse disposizioni vigenti in materia; invita pertanto il Governo ad accogliere gli impegni contenuti nei documenti di indirizzo in discussione, anche per superare i profili di illegittimità a suo avviso riscontrabili nel regolamento di cui all'articolo 7, commi 4 e 5, lettera a) del decreto del Ministro della difesa n. 112 del 2010.
AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00543, evidenziando preliminarmente l'elevato numero di cittadini interessati dal programma di alienazione del patrimonio abitativo della Difesa, che rischiano di essere penalizzati da un insostenibile aumento del canone di locazione degli alloggi in questione. Manifesta quindi l'esigenza che nell'attuazione del predetto programma si adottino criteri non discriminatori per la definizione dei canoni di locazione, in particolare introducendo un meccanismo basato su una soglia di sostenibilità, che tenga conto dei redditi familiari dei locatari. Reputa a tal fine utile procrastinare il termine previsto per l'applicazione dei nuovi canoni di locazione, auspicando che il Governo adotti ogni ulteriore iniziativa utile a sostegno degli utenti degli alloggi del Ministero della difesa.
MARCELLO DE ANGELIS (PdL). Illustra la mozione Cicu n. 1-00551, auspicando l'individuazione di una soluzione della complessa questione attinente l'assegnazione degli alloggi del patrimonio abitativo del Ministero della difesa che tenga conto delle legittime aspettative degli assegnatari degli stessi, anche attraverso un chiarimento di quanto previsto dall'articolo 7 del decreto ministeriale n. 112 del 2010. Invita inoltre il rappresentante del Governo ad attivarsi affinché si possa pervenire ad un'ampia convergenza sui documenti di indirizzo in discussione.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.
Discussione delle mozioni Oliverio n. 1-00513 e Fogliato n. 1-00542: Iniziative in materia di riforma della politica agricola comune (PAC).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Pag. VIII
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Delfino n. 1-00545, Beccalossi n. 1-00547 e Di Giuseppe n. 1-00548 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00513 (Nuova formulazione), evidenziando la necessità di avviare una riflessione a livello europeo che garantisca un effettivo sostegno al settore agricolo italiano ed eviti una riduzione degli stanziamenti destinati allo stesso. Invita, pertanto, il Governo ad individuare soluzioni e proposte che tengano conto delle peculiarità dell'agricoltura italiana, valorizzando il sistema di assicurazioni agevolate grazie allo strumento dei consorzi di difesa nonché ad assumere iniziative volte a garantire una maggiore efficienza delle amministrazioni preposte all'erogazione di aiuti al comparto.
FABIO RAINIERI (LNP). Nell'illustrare la mozione Fogliato n. 1-00542, richiama gli orientamenti caratterizzanti la politica agricola comune negli ultimi due decenni e le linee guida di riforma recentemente prefigurate dai competenti soggetti istituzionali.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
FABIO RAINIERI (LNP). Richiamato quindi l'impegno profuso dalla sua parte nel tutelare la produzione agricola italiana, anche in controtendenza rispetto agli orientamenti frattanto emersi in sede comunitaria, sottolinea la necessità di garantire, nell'ambito della riforma della PAC, un'adeguata tutela della qualità dei prodotti agricoli. Invita quindi il Governo a contribuire alla definizione di una politica agricola comune pienamente compatibile con la realtà italiana, anche attraverso un confronto fattivo ed aperto con gli operatori del comparto. Auspica altresì che l'Esecutivo assuma le opportune iniziative per mantenere un adeguato ed efficace livello di sostegno all'agricoltura del nostro Paese e per tutelare le caratteristiche e le potenzialità proprie della produzione nazionale.
TERESIO DELFINO (UdC). Illustra la sua mozione n. 1-00545, evidenziando che la discussione sulla politica agricola comune costituisce la sfida decisiva per garantire prospettive di crescita e di consolidamento del settore, con l'obiettivo di tutelare il reddito dei produttori agricoli, fortemente penalizzato dall'aleatorietà dei prezzi di mercato. Invita, pertanto, il Governo ad individuare soluzioni che tengano conto della specificità dell'agricoltura italiana e ne garantiscano la competitività, evitando squilibri territoriali all'interno dell'Unione europea nonché deprecabili riduzioni delle risorse finanziarie destinate al comparto. Sottolinea, altresì, la necessità di addivenire ad una semplificazione delle procedure vigenti a livello europeo e ad una più compiuta garanzia della sicurezza dei prodotti alimentari.
FRANCESCO BIAVA (PdL). Nell'illustrare la mozione Beccalossi n. 1-00547, giudica condivisibile l'auspicio manifestato dai rappresentanti di altri gruppi che si possa definire una posizione unanime del Parlamento in ordine alle prospettive di riforma della politica agricola comune, prospettando l'eventualità di pervenire all'approvazione di un documento di indirizzo unitario. Richiamate altresì le prospettive di riforma della PAC elaborate in sede comunitaria, sottolinea le problematiche inerenti le possibili modifiche del sistema dei pagamenti diretti ed il conseguente sostegno alla produzione italiana di qualità, invitando il Governo ad attivarsi per evitare soluzioni deleterie per il comparto agroalimentare nazionale. Nel confermare quindi il sostegno del suo gruppo al Ministro Galan, reputa necessario, tra l'altro, che lo stesso sostenga in sede europea strategie finalizzate a incentivare il sistema agricolo italiano nella sua peculiarità, segnatamente tenendo in adeguata considerazione l'impatto Pag. IXoccupazionale, il valore aggiunto e la qualità della produzione.
ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00548, con la quale si persegue l'obiettivo di rendere più efficace la politica agricola comune, attraverso misure volte, tra l'altro, a rafforzare il ruolo economico dei produttori agricoli e ad incentivare l'occupazione nelle aree rurali. Nel rilevare, altresì, che risultano ancora irrisolte le questioni relative alla salvaguardia del budget comunitario complessivo destinato al settore agricolo e alla necessità di basare i meccanismi di ripartizione di tali somme su criteri di tipo qualitativo, lamenta la disattenzione finora mostrata dal Governo in ordine alle problematiche del comparto. Invita, quindi, l'Esecutivo ad assicurare che tutte le importazioni soddisfino i criteri europei di sicurezza alimentare e di tracciabilità, nonché a sostenere gli investimenti aziendali, il ricambio generazionale e l'aumento di competitività delle nostre imprese agricole.
MASSIMO FIORIO (PD). Sottolineata la notevole rilevanza della politica agricola comunitaria, fondamentale per l'economia dell'Unione europea, ritiene che la revisione del meccanismo di codecisioni adottato a livello comunitario per le scelte nel settore dell'agricoltura rappresenti una grande opportunità per il nostro Paese, purché sia adottato un più equo criterio nell'assegnazione delle risorse ai singoli Stati membri. Evidenziata altresì la necessità di un adeguato sostegno alle aree più svantaggiate, particolarmente colpite dalla recente crisi internazionale, prevedendo tra l'altro un miglior accesso al credito bancario, invita l'Esecutivo ad abbandonare una politica propagandistica e utilitaristica, come quella attuata per la soluzione della vicenda delle quote latte, e ad affrontare con serietà, adottando misure strutturali, le problematiche che interessano un settore nevralgico per il futuro del Paese.
GIUSEPPINA SERVODIO (PD). Nell'esprimere preoccupazione per la previsione di forti restrizioni alla politica agricola comune operate in sede di revisione del bilancio dell'Unione europea per gli anni 2014-2020, auspica un forte e coraggioso impegno del Governo a farsi carico delle complesse problematiche attinenti il settore agroalimentare, in particolare, valorizzando il ruolo dei produttori agricoli, incentivando la semplificazione degli adempimenti burocratici e incrementando altresì l'occupazione nel comparto. Nel reputare urgente il confronto con il Governo allo scopo di costruire una posizione unitaria da sostenere a Bruxelles a difesa degli interessi degli agricoltori, invita l'Esecutivo ad accogliere le mozioni in discussione, sulle quali auspica la massima convergenza e condivisione.
MARCO CARRA (PD). Lamentato il ritardo con il quale il nostro Paese affronta il tema della revisione dei criteri di assegnazione dei fondi comunitari per l'agricoltura, che rischia di tradursi in un meccanismo penalizzante per l'Italia, richiama l'opportunità che il Governo eviti ulteriori dilazioni dei termini di pagamento delle multe per le quote latte. Rilevata inoltre la necessità di individuare misure idonee ad accrescere la competitività del comparto agricolo, seguendo un criterio di compatibilità ambientale che non rechi un inutile appesantimento burocratico, auspica che il Governo voglia accogliere la mozione presentata dal suo gruppo quale segnale dell'intenzione di rafforzare le politiche agricole comunitarie.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.
Discussione della proposta di legge: Concessione di contributi per il finanziamento della ricerca sulla storia e sulla cultura del medioevo italiano ed europeo (A.C. 2774-A).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Pag. XPRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
EMERENZIO BARBIERI (PdL), Relatore. Rinvia alla relazione scritta, ricordando che la proposta di legge in discussione persegue l'obiettivo di sostenere la ricerca sulla storia e sulla cultura del Medioevo italiano ed europeo, anche attraverso il conferimento di contributi annui alle quattro principali istituzioni, pubbliche e private, operanti nell'ambito degli studi medievali; rileva inoltre che il provvedimento in esame, del quale auspica la sollecita approvazione, accresce, seppure in misura modesta, le risorse finanziarie a disposizione del Ministero per i beni e le attività culturali.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Nel manifestare apprezzamento per le finalità perseguite dal provvedimento in discussione, che raccoglie ampia condivisione tra le forze politiche, esprime rammarico per il mancato consenso del Governo al ricorso all'esame in sede legislativa che ne avrebbe garantito una più sollecita approvazione. Nel reputare quindi negativa la gestione dei beni culturali attuata dal Ministro Bondi, che non ha saputo garantire a tale comparto adeguati finanziamenti, invita l'Esecutivo ad adottare un rigoroso meccanismo di controllo sull'utilizzo dei fondi stanziati e sulle procedure di selezione dei destinatari.
RENZO LUSETTI (UdC). Manifesta apprezzamento per la proposta di legge in discussione, volta a sostenere il settore della ricerca sulla storia e la cultura del Medioevo sia attraverso l'erogazione di contributi finanziari sia tramite la predisposizione di misure di carattere organizzativo.
GABRIELLA GIAMMANCO (PdL). Richiamata la rilevanza del provvedimento in discussione per il sostegno alla ricerca e allo studio sulla cultura medievale, tramite l'assegnazione di risorse ad importanti istituti del settore, ritiene che tali misure siano il segnale dell'importanza che il Governo attribuisce al comparto dei beni culturali, reputando strumentali le critiche circa l'operato del Ministro Bondi, al quale va invece riconosciuto il merito di un'oculata gestione dei fondi disponibili. Auspica infine che le forze politiche superino inutili polemiche e consentano alle istituzioni parlamentari di esaminare provvedimenti importanti per il futuro e la qualità della vita del nostro Paese.
PAOLA GOISIS (LNP). Nel sottolineare l'estrema importanza degli studi sul Medioevo, che giudica un vero e proprio banco di prova per una teoria delle pluralità degli ordinamenti e un utile ausilio per comprendere la complessità del presente, esprime ampia condivisione per la proposta di legge in discussione, che reca misure di carattere finanziario e organizzativo destinate ad autorevoli istituzioni operanti nel predetto settore.
MARIA COSCIA (PD). Espressa condivisione circa gli obiettivi del provvedimento in discussione, che introduce misure a sostegno di un settore particolarmente importante come la ricerca sulla storia medievale, valuta negativamente le politiche attuate dall'Esecutivo per il comparto della cultura, basate esclusivamente su tagli indiscriminati di risorse. Nell'auspicare pertanto un'inversione di tale deleteria linea di tendenza, richiama talune iniziative del suo gruppo per ripristinare i fondi a disposizione di enti e organismi operanti nel medesimo settore.
ENZO CARRA (UdC). Rivolto un ringraziamento al relatore Barbieri e ai componenti la VII Commissione, sottolinea che la proposta di legge in discussione ha il merito di promuovere lo studio di un periodo storico di particolare rilievo per la cultura italiana e di contribuire a conferire maggiore dignità al Parlamento.
Pag. XIPAOLA FRASSINETTI (PdL). Espresso apprezzamento per l'iniziativa del relatore Barbieri, che si è tradotta in un condivisibile provvedimento legislativo che stanzia fondi per taluni importanti istituti di ricerca sulla storia medievale, auspica la sollecita approvazione della proposta di legge in discussione.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Comunica che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stato stabilito che giovedì 3 febbraio, alle 15, avrà luogo l'esame della domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi (Doc. IV, n. 13-bis). La votazione è prevista per le 19 e sarà preceduta dalle dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto, che avranno luogo con ripresa televisiva diretta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 1o febbraio 2011, alle 11.
(Vedi resoconto stenografico pag. 76).
La seduta termina alle 20,40.