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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 438 di mercoledì 23 febbraio 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessanta.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Luca Bellotti, già iscritto al gruppo parlamentare Futuro e Libertà per l'Italia, ha aderito al gruppo parlamentare Popolo della Libertà.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2518, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 225 del 2010: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie (approvato dal Senato) (A.C. 4086).

Nella seduta del 22 febbraio 2011, dopo la deliberazione della chiusura della discussione sulle linee generali, hanno avuto inizio gli interventi a norma dell'articolo 44, comma 2, del Regolamento.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva l'inopportunità di procedere nel dibattito prima che il Governo abbia chiarito i propri intendimenti circa il prosieguo dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame.

PRESIDENTE. Ritiene che il Governo potrà chiarire tra breve i propri intendimenti e che si possa comunque procedere allo svolgimento degli interventi a norma dell'articolo 44, comma 2, del Regolamento.

MARIO TASSONE (UdC). Espressa perplessità sulle norme recate da un provvedimento d'urgenza che appare superato a seguito dei rilievi sollevati dal Presidente della Repubblica, sottolinea il carattere eterogeneo e contraddittorio delle misure contenute nel decreto-legge che presenta profili di illegittimità costituzionale, richiamando altresì le modalità improprie con cui si è svolto l'iter in sede referente. Ricordati, inoltre, gli aspetti di maggiore criticità degli interventi delineati, lamenta la sostanziale blindatura del testo da parte della maggioranza, che, a suo avviso, mina la centralità del Parlamento, invitando le forze politiche a tutelare adeguatamente la dignità delle istituzioni rappresentative della volontà popolare.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Giudica inaccettabile e irrituale la procedura seguita nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in discussione, soprattutto alla luce dei gravissimi rilievi sollevati nella lettera inviata dal Capo dello Stato, atteso, peraltro, che ad oggi il Governo non ha ancora reso noto come intenda procedere per il prosieguo dell'esame. Rileva, pertanto, la necessità di una profonda riflessione sul ruolo delle istituzioni e della politica, considerato il totale svilimento delle prerogative del Parlamento, ormai umiliato da un Governo e da una maggioranza dimostratisi assolutamente incauti ed incapaci di gestire l'evolversi della delicata situazione politico-istituzionale. Pag. VINell'esprimere, quindi, un giudizio fortemente critico sui contenuti del provvedimento d'urgenza in esame, che, in particolare, aumenta in modo inaccettabile la pressione fiscale, invita la maggioranza e il Governo ad assumere un atteggiamento più responsabile e a chiarire i propri intendimenti per il futuro.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Nel rilevare come il decreto-legge in esame appaia assolutamente contrario a qualsiasi intento di trasparenza istituzionale e di semplificazione legislativa, contenendo, tra l'altro, disposizioni non previamente esaminate in Commissione ed attribuendo potestà regolamentari al Governo, evidenzia che la lettera del Presidente della Repubblica, sulla quale invita tutti i gruppi a meditare con senso di responsabilità, palesi il distorto rapporto ormai esistente tra Esecutivo e Parlamento.

PRESIDENTE. Prende atto che i presidenti delle Commissioni I e V non intendono intervenire in replica.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ricordare preliminarmente l'atteggiamento di massima disponibilità ed apertura del Governo, nel corso dell'iter al Senato del provvedimento d'urgenza in esame, ai contributi correttivi presentati sia dalla maggioranza che dall'opposizione, sottolinea il valore strategico di alcune questioni affrontate nel decreto-legge, quali, in particolare, quelle concernenti il sistema bancario, le modifiche al patto di stabilità per gli enti locali e le regioni, nonché le misure di carattere fiscale a favore delle imprese e delle famiglie. Precisa, inoltre, che al termine dell'informativa urgente il Governo chiarirà la propria posizione in merito al provvedimento d'urgenza in esame, anche alla luce dei rilievi formulati nella lettera del Capo dello Stato.

La seduta, sospesa alle 10,25, è ripresa alle 10,30.

Informativa urgente del Governo sugli sviluppi della situazione in Libia.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 16).

FRANCO FRATTINI, Ministro degli affari esteri. Premesso che negli ultimi anni i Governi italiani si sono attivati per migliorare i rapporti del nostro Paese con la Libia, anche al fine di prevenire il fenomeno dell'immigrazione clandestina, giudica indispensabile un impegno comune delle forze politiche di maggioranza e opposizione per affrontare le problematiche relative alla drammatica crisi interna della Libia, manifestando la disponibilità del Governo ad informare costantemente i competenti organi parlamentari dell'evolversi della grave situazione e delle sue ripercussioni su tutto il bacino del Mediterraneo. Denunziata la falsità delle accuse relative ad una presunta vendita di armi italiane a fazioni di rivoltosi libici, richiama la dichiarazione adottata dal Consiglio di sicurezza dell'ONU nella quale si condanna la violenza e si richiede l'instaurazione di un dialogo civile nazionale, nonché la decisione dell'Unione europea di sospendere i negoziati per l'accordo quadro con la Libia. Ricordato, altresì, che è stato predisposto un piano per garantire il rientro dei nostri connazionali che si trovano attualmente in tale Paese, paventa i rischi connessi ad un eventuale fenomeno migratorio di massa, il cui onere dovrebbe essere sostenuto dall'intera Unione europea, che auspica possa assumere al riguardo una posizione unitaria ed un efficace ruolo di coordinamento, anche in vista della riunione del Consiglio dei Ministri dell'interno e della giustizia previsto per domani. Evidenzia infine le negative conseguenze che l'attuale grave situazione determinerà per le imprese italiane operanti nel settore delle infrastrutture.

STEFANO STEFANI (LNP), Presidente della III Commissione. Assicura che l'ufficio di presidenza della III Commissione è Pag. VIIgià convocato e proporrà che lo sia in permanenza per seguire l'evoluzione della drammatica situazione in Libia, in stretta collaborazione con l'omologa Commissione dell'altro ramo del Parlamento.

FURIO COLOMBO (PD), Presidente del Comitato per i diritti umani della III Commissione. Lamenta la contraddittorietà della politica attuata dal Governo nei confronti della Libia, nonché l'assenza di adeguate risposte, da parte del Ministro degli affari esteri, alle istanze prospettate dal Comitato da lui presieduto.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ENRICO PIANETTA (PdL). Nell'esprimere apprezzamento e condivisione per le considerazioni svolte dal Ministro Frattini, con particolare riferimento alla necessità di un impegno comune delle forze politiche e dell'Unione europea per risolvere la grave situazione determinatasi in Libia e scongiurare il conseguente rischio di ingenti ondate migratorie, auspica la definizione di un nuovo patto per il Mediterraneo, sottolineando la necessità di chiedere con forza la cessazione delle violenze e l'avvio di un processo di riconciliazione nazionale.

ALESSANDRO MARAN (PD). Espressa preliminarmente profonda amarezza per le drammatiche vicende in atto in Libia, lamenta il ritardo con cui il Presidente del Consiglio ha dichiarato inaccettabile l'uso della violenza nei confronti della popolazione civile, sottolineando peraltro la necessità di censurare i metodi adottati dal leader Gheddafi, considerato dal Ministro Frattini un modello per il mondo arabo. Ricordati altresì i rilevanti interessi economici italiani nel Paese libico, paventa il rischio di un aumento delle ondate migratorie verso l'Italia, ritenendo peraltro opportuno che il Governo abbandoni una linea di politica estera ispirata al principio della non ingerenza; auspica infine un intervento dell'Unione europea allo scopo di promuovere la diffusione della democrazia in tali aree.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel concordare, a nome del suo gruppo, con le considerazioni svolte dal Ministro Frattini, respinge le critiche strumentali e infondate provenienti da taluni esponenti dell'opposizione. Nell'auspicare, inoltre, che la situazione determinatasi in Libia non comporti l'instaurazione di regimi fondamentalisti, invita il Governo a sollecitare un'iniziativa forte dell'Unione europea che persegua, tra l'altro, la cessazione di ogni forma di violenza, anche al fine di garantire la sicurezza dei cittadini italiani presenti in Libia.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Giudicata vergognosa la strage di civili perpetrata dal Governo libico, esprime solidarietà alle popolazioni coinvolte nelle drammatiche vicende in atto, ritenendo pienamente condivisibile l'intendimento di gestire concordemente la fase di emergenza. Sottolineato altresì il voto contrario espresso dal suo gruppo sul Trattato di amicizia Italia-Libia recentemente approvato, lamenta l'atteggiamento eccessivamente accondiscendente assunto dal Presidente del Consiglio, che, a suo avviso, ha compromesso l'immagine del nostro Paese nel contesto internazionale, paventando il rischio di un aumento delle ondate migratorie e di influenze negative sull'approvvigionamento energetico nazionale. Invita infine l'Esecutivo ad attivarsi fattivamente presso le istituzioni europee al fine di affrontare adeguatamente i problemi dell'area del Mediterraneo.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Nell'accogliere pienamente, a nome del suo gruppo, l'appello del Ministro Frattini ad un coinvolgimento comune di tutte le forze politiche nell'affrontare la grave situazione in atto in Libia, lamenta l'atteggiamento eccessivamente accondiscendente assunto dal Governo italiano nei confronti del regime libico. Invita, quindi, l'Esecutivo ad intercedere a livello europeo ed Pag. VIIIinternazionale per porre rimedio alle negative ripercussioni della crisi che investe l'area nordafricana.

ARTURO IANNACCONE (IR). Nel ringraziare il Ministro Frattini per l'esaustiva informativa resa, giudica condivisibile l'appello rivolo a tutte le forze politiche ad affrontare in modo concorde tale drammatica vicenda, riconfermando l'apprezzamento e il sostegno del suo gruppo alla recente sottoscrizione del Trattato di amicizia fra l'Italia e la Libia.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ARTURO IANNACCONE (IR). Nel ritenere altresì irresponsabile non tenere in debita considerazione gli interessi economici nazionali nel territorio libico, reputa opportuna la sospensione delle trattative per l'Accordo quadro tra l'Unione europea e la Libia, invitando peraltro l'Esecutivo ad impegnarsi fattivamente al fine di far cessare le violenze in atto nei confronti delle popolazioni civili.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Ritiene che il vero e proprio genocidio in atto in Libia sia emblematico del fallimento della politica estera italiana, basata su rapporti bilaterali e su logiche affaristiche, giudicando particolarmente grave il contenuto del Trattato di amicizia recentemente sottoscritto con il Governo libico, che a suo avviso andrebbe annullato, nonché la subalternità mostrata dal Governo italiano nei confronti della Libia.

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Nel ricordare la drammatica repressione in corso nei confronti della popolazione libica, che chiede unicamente diritti e libertà fondamentali, paventa il rischio di un aumento delle ondate migratorie verso il nostro Paese, sottolineando la necessità che il Governo, anche in considerazione dei rilevanti interessi economici nazionali, si attivi al fine di promuovere la cessazione degli episodi di violenza e la diffusione della democrazia in tali aree.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Sottolineata la gravità della situazione determinatasi in Libia, evidenzia la necessità di anteporre i principi di libertà e di democrazia al perseguimento di qualsiasi interesse strategico, garantendo altresì effettiva sicurezza ai cittadini e alle imprese italiane presenti nel predetto Paese.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel condividere le preoccupazioni espresse dal Ministro Frattini circa la gravità della situazione in Libia, concorda sull'esigenza che di tali problematiche si faccia carico l'Unione europea nel suo complesso; ritiene altresì praticabile, ove tale situazione dovesse protrarsi, l'ipotesi di un Governo di unità nazionale.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Giudica irrituale la prospettata sospensione della seduta, che reputa funzionale ad esigenze interne al Governo e alla maggioranza anziché a motivazioni procedurali.

MAURIZIO TURCO (PD). Giudicato non condivisibile il Trattato di amicizia tra Italia e Libia recentemente sottoscritto, reputa opportuno sospendere gli interventi in esso delineati, sollecitando altresì la risposta ad atti di sindacato ispettivo da lui presentati in materia.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Contesta le affermazioni precedentemente formulate dal deputato Giachetti.

FURIO COLOMBO (PD). Lamenta che in precedenza non gli è stato consentito di esprimere compiutamente il proprio pensiero circa l'opportunità di sospendere l'applicazione del Trattato di amicizia recentemente sottoscritto con la Libia.

Pag. IX

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Auspica che nel prosieguo della seduta il Governo fornisca adeguati chiarimenti circa i propri intendimenti in relazione al prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 4086.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Invita la Presidenza a precisare l'esatta tempistica della presenza in Aula del Governo, al fine di comprendere le prospettive circa il prosieguo dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Precisa che il Governo ha preannunziato la propria disponibilità a chiarire, alla ripresa della seduta, i propri orientamenti circa il prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 4086.

La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 12,45.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Si riprende la discussione.

GIULIO TREMONTI, Ministro dell'economia e delle finanze. Manifesta disponibilità ad apportare alcune modifiche al testo del decreto-legge in esame, concernenti, tra l'altro, la normativa inerente l'assunzione dei precari della scuola, il personale della Consob, le demolizioni di immobili militari nella regione Campania, il salvamento acquatico e il numero di consiglieri del Comune di Roma.

PRESIDENTE. Alla luce di quanto comunicato dal Ministro Tremonti, ritiene che la procedura più corretta ed utile per verificare la posizione dei gruppi consista nel consentire al Comitato dei diciotto di riunirsi immediatamente per procedere alle relative valutazioni.
Sospende pertanto la seduta.

La seduta, sospesa alle 12,50, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

NEDO LORENZO POLI (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-01475, sugli intendimenti circa la proroga dei contratti di somministrazione di lavoro presso l'INPS.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 36). - Replica il deputato NEDO LORENZO POLI (UdC), che ribadisce la necessità di mantenere anche per il 2011 l'impiego di strumenti di lavoro flessibili, paventando altrimenti il rischio di gravi ricadute negative sull'importante attività previdenziale e assistenziale svolta dall'INPS.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Illustra l'interrogazione Franceschini n. 3-01476, sulle iniziative in relazione agli sviluppi della situazione in Libia, con particolare riferimento alla tutela delle libertà fondamentali.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 38). - Replica il deputato LAPO PISTELLI (PD), che, nel giudicare non condivisibile e contraddittoria la politica estera attuata dal Governo, con particolare riferimento ai rapporti bilaterali con la Libia, ritiene tardive le recenti aperture del Ministro Frattini ai fini di un maggior coinvolgimento politico delle opposizioni.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01481, sulle iniziative di competenza per assicurare trasparenza e correttezza nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico, anche alla luce della vicenda del Pio Albergo Trivulzio.

Pag. X

RAFFAELE FITTO, Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 40). - Replica il deputato BENEDETTO FABIO GRANATA (FLI), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, sottolineando la necessità che il Governo verifichi la regolarità delle procedure previste dai bandi.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01479, sulle iniziative per il rilancio degli interventi infrastrutturali, con particolare riferimento allo sviluppo del Mezzogiorno.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 41). - Replica il deputato SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), che, nel lamentare l'ingente riduzione di risorse pubbliche destinate al finanziamento di importanti opere infrastrutturali nel Mezzogiorno, ne evidenzia i gravi effetti negativi sul rilancio economico e sui livelli occupazionali del Sud, con il conseguente oneroso ricorso agli ammortizzatori sociali.

MANUELA LANZARIN (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01480, sulle problematiche concernenti le modalità di calcolo del canone dovuto all'Anas per gli accessi individuati come passi carrabili.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43). - Replica il deputato MANUELA LANZARIN (LNP), che, nel prendere positivamente atto della volontà del Governo di modificare la normativa di riferimento, ribadisce la necessità di eliminare le riscontrate disparità di trattamento che penalizzano talune aree del Nord Italia, preannunziando iniziative in tal senso della sua parte politica.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01478, sugli interventi per contrastare l'obesità infantile.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45). - Replica il deputato ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), che, nel ringraziare il Ministro, esprime apprezzamento per l'approccio intersettoriale del Governo al contrasto all'obesità infantile, prospettando altresì l'opportunità di adeguati interventi legislativi volti prevedere l'inserimento, negli ordinari spot pubblicitari, di consigli per una corretta alimentazione e un sano stile di vita.

MARIO PEPE (IR). Illustra la sua interrogazione n. 3-01477, sulle iniziative normative in materia di accesso ai corsi universitari.

MARIASTELLA GELMINI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato MARIO PEPE (IR), che dà atto al Ministro di aver coraggiosamente perseguito l'approvazione della riforma del sistema universitario, sottolineando la necessità di agevolare il ritorno negli atenei italiani dei numerosi giovani che attualmente studiano all'estero.

La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 16,10.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantuno.

Si riprende la discussione.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Anche a nome del presidente della V Commissione, precisa che, a seguito dell'intervento del ministro Tremonti, in sede di Comitato dei diciotto sono state predisposte tre proposte emendative, delle quali richiama il contenuto, volte a modificare o sopprimere talune disposizioni del decreto-legge in esame, che Pag. XIi gruppi di opposizione, pur considerandole utili e positive, non ritengono sufficienti a fugare i dubbi di incostituzionalità sollevati dal Capo dello Stato, convenendo pertanto circa l'esigenza che sia il Governo a proporre all'Assemblea le soluzioni più opportune.

(Esame e votazione di questioni pregiudiziali)

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali Zaccaria n. 1, Favia n. 2 e Galletti n. 3.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra la sua questione pregiudiziale n. 1, richiamando i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica nella lettera inviata al Presidente della Camera che, a suo avviso, non sono stati tenuti nel debito conto nelle proposte di modifica formulate in sede di Comitato dei diciotto. Nel lamentare, in particolare, l'estrema eterogeneità del testo del decreto-legge, con il quale si palesa un'evidente violazione del principio di legalità e della riserva generale di legge in materia di istruzione, giudica estremamente grave l'eventuale posizione della questione di fiducia su un provvedimento non adeguatamente esaminato dalle Camere.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra la sua questione pregiudiziale n. 2, richiamando i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica su taluni profili di incostituzionalità delle disposizioni recate dal decreto-legge in esame, che peraltro non possono essere considerati superati dalle proposte emendative elaborate nel Comitato dei diciotto. Nel ritenere, inoltre, che tale modo di legiferare da parte del Governo svilisca le funzioni proprie del Parlamento, rileva che le norme del provvedimento d'urgenza si pongono in contrasto con gli articoli 3, 70, 72, 76, 77 e 81 della Costituzione, nonché con una sentenza della Corte di cassazione del 2010 relativa all'interpretazione dell'articolo 1283 del codice civile.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Illustra la questione pregiudiziale Galletti n. 3, ritenendo che il decreto-legge in esame evidenzi i vizi di un procedimento legislativo caratterizzato da un intento prevaricatorio del Governo nei confronti del Parlamento. Sottolinea, altresì, come il provvedimento in discussione palesi evidenti profili di illegittimità costituzionale, nonché di violazione dei principi fissati dalla legge n. 400 del 1988.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel manifestare la contrarietà del suo gruppo alle questioni pregiudiziali presentate, che sembrano frutto esclusivamente di posizioni strumentali e preconcette, sottolinea la validità della scelta del Governo di adottare provvedimenti d'urgenza necessari per affrontare talune situazioni emergenziali. Osserva infine che spesso la scelta di ricorrere alla questione di fiducia deriva dall'esigenza di superare atteggiamenti strumentali delle opposizioni in assenza di un contingentamento dei tempi di esame dei disegni di legge di conversione.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sulle questioni pregiudiziali presentate, ritenendo che, nonostante le proposte di modifica elaborate in sede di Comitato dei diciotto, il testo del decreto-legge mantenga un contenuto in evidente contrasto con i principi costituzionali.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate, che reputa non adeguatamente motivate, in particolare in considerazione dell'ampio ricorso alla decretazione d'urgenza da parte di Governi di ogni colore politico; manifesta quindi la ferma convinzione che il decreto-legge in esame non rechi alcuna violazione di principi costituzionali e non leda le prerogative del Parlamento.

Pag. XII

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali presentate.

(Esame dell'articolo unico)

SIMONE BALDELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, riterrebbe opportuno non procedere in questa fase allo svolgimento degli interventi sul complesso degli emendamenti, alla luce della preannunziata presentazione di proposte emendative da parte del Governo. Chiede pertanto di sospendere la seduta.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Precisa che il Governo chiarirà successivamente le proprie determinazioni.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel confermare che il Governo intende presentare un maxiemendamento sul quale porre successivamente la questione di fiducia, giudica condivisibile la proposta formulata dal deputato Baldelli.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene che la irrituale richiesta del deputato Baldelli denoti uno spirito scarsamente collaborativo da parte della maggioranza e auspica un ulteriore chiarimento circa gli intendimenti del Governo.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Stigmatizzata l'incertezza palesata dal Governo e dalla maggioranza, dichiara che il suo gruppo non si oppone pregiudizialmente alla proposta di sospensione formulata dal deputato Baldelli.

PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, sospende la seduta fino alle 20.

La seduta, sospesa alle 17,15, è ripresa alle 20,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato l'emendamento Dis.1.1, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, preannunziando l'intenzione di porre su di esso la questione di fiducia.
Avverte altresì che la Presidenza procederà al relativo vaglio di ammissibilità e trasmetterà il testo alle Commissioni I e V, affinché possano prenderne visione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'ulteriore dilatazione dei tempi di esame del provvedimento d'urgenza, nonché il fatto che i gruppi non abbiano ancora potuto prendere visione del testo dell'emendamento Dis.1.1. Chiede, quindi, che il Governo chiarisca i propri intendimenti circa il prosieguo del dibattito al fine di ottimizzare i predetti tempi di esame del disegno di legge di conversione.

PRESIDENTE. Ricordato che, secondo la prassi consolidata, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso il testo dell'emendamento Dis.1.1 del Governo, in relazione al quale la Presidenza procederà al vaglio di ammissibilità, precisa che, una volta posta la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo definirà le modalità di prosecuzione dell'iter del decreto-legge in esame.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Modifica nella costituzione della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Comunica che la Giunta per le autorizzazioni ha eletto vicepresidente il deputato Francesco Paolo Sisto, che cessa conseguentemente dalla carica di segretario di Presidenza.

Pag. XIII

Calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di marzo 2011 e il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 62).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che la mozione Franceschini n. 1-00565, concernente iniziative relative alla celebrazione del 150o anniversario dell'Unità d'Italia nella giornata del 17 marzo 2011, è stata ritirata; la stessa non sarà pertanto iscritta all'ordine del giorno della seduta di domani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 24 febbraio 2011, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 66).

La seduta termina alle 20,20.