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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 458 di martedì 5 aprile 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 10,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 31 marzo 2011.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Con riferimento all'informativa urgente del Governo sulle misure adottate in relazione all'eccezionale flusso di immigrazione verso l'isola di Lampedusa, prevista per oggi alle 10, gli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'interno, con apposito telegramma pervenuto nella giornata di ieri, dopo che era già stato letto l'ordine del giorno della seduta del 5 aprile, hanno rappresentato alla Presidenza, a causa dell'improrogabile impegno in Tunisia del Ministro, la preghiera di rinviare ad altra data la predetta informativa, che pertanto non avrà luogo.

ALESSANDRO MARAN (PD). Nel prendere atto della impossibilità per il Ministro Maroni e della indisponibilità di altri rappresentati del Governo competenti per materia a rendere la prevista informativa urgente, invita la Presidenza ad attivarsi presso l'Esecutivo affinché non vengano ulteriormente lese le prerogative della Camera e dei parlamentari in ordine alle delicate questioni sottese all'emergenza umanitaria in atto, nell'auspicio altresì che gli impedimenti addotti dai citati rappresentati del Governo non vengano strumentalmente meno in occasione della deliberazione in ordine alla richiesta di elevazione di un conflitto di attribuzione di cui al punto 2 dell'ordine del giorno.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Chiede che la prevista informativa urgente si svolga nella seduta odierna appena il Ministro dell'interno sarà rientrato dalla Tunisia.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Nell'associarsi alla richiesta di un sollecito svolgimento della prevista informativa urgente, auspica un impegno complessivo del Governo, nell'ambito dei rapporti con la Tunisia, per risolvere le questioni connesse agli ingenti flussi di immigrazione.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Stigmatizza l'inerzia del Governo nel rendere una tempestiva ed esaustiva informativa alla Camera in ordine alle complesse e delicate questioni sottese all'eccezionale flusso migratorio verso le coste italiane.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Sottolinea l'assoluta necessità che la prevista informativa venga resa alla Camera appena il Ministro dell'interno rientrerà in Italia.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le richieste formulate dai deputati intervenuti.

La seduta, sospesa alle 10,25, è ripresa alle 11,05.

In morte dell'onorevole Francesco Zama.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione Pag. VIal dolore dei familiari dell'onorevole Francesco Zama, recentemente scomparso.

Svolgimento di interrogazioni.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interrogazione D'Amico n. 3-00535, sulle iniziative diplomatiche in relazione all'attività dell'ufficio per i minori tedesco (Jugendamt), con particolare riferimento alle procedure di affidamento di minori con un genitore di nazionalità italiana (vedi resoconto stenografico pag. 4). - Replica il deputato CLAUDIO D'AMICO (LNP), che, nel ringraziare il sottosegretario per la risposta, sebbene tardiva, auspica un intervento del Governo, anche a livello europeo, affinché non abbiano a ripetersi vicende sconcertanti come quella oggetto dell'atto ispettivo.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interrogazione Froner n. 3-00624, sulle iniziative diplomatiche in relazione alla vicenda di Enrico Forti, detenuto in un carcere di massima sicurezza in Florida (vedi resoconto stenografico pag. 7). - Replica il deputato LAURA FRONER (PD), che si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, auspicando che venga accolta la richiesta che il detenuto Enrico Forti sconti il resto della sua pena in Italia.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interrogazione Bitonci n. 3-00846, sulle iniziative diplomatiche nei confronti del Governo spagnolo in merito alla possibile liberazione dell'imputato dell'omicidio della giovane Federica Squarise (vedi resoconto stenografico pag. 9). - Replica il deputato MASSIMO BITONCI (LNP), che, nel ringraziare il sottosegretario per la esauriente risposta, auspica che il Governo si attivi al fine di scongiurare la possibile liberazione dell'imputato dell'omicidio della giovane Federica Squarise.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interrogazione Gozi n. 3-01233, sulle iniziative per garantire un'adeguata presenza italiana e multilaterale in Kosovo, con particolare riferimento alla difesa dei monasteri ortodossi (vedi resoconto stenografico pag. 10). - Replica il deputato SANDRO GOZI (PD), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della risposta, che giudica - sebbene intempestiva - maggiormente apprezzabile degli indirizzi formulati precedentemente dall'amministrazione della Difesa, invita il Governo a valutare l'opportunità di un eventuale differimento del termine relativo alla presenza italiana e multilaterale nel Kosovo.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interrogazione Marcazzan n. 3-01281, sulle iniziative diplomatiche volte a garantire la necessaria assistenza legale e sanitaria ad Angelo Malavasi, detenuto a Cuba (vedi resoconto stenografico pag. 14). - Replica il deputato PIETRO MARCAZZAN (UdC), che, nel dichiararsi sostanzialmente soddisfatto della risposta, reputa confortante l'insistente impegno profuso dal Ministro degli affari esteri e dall'ambasciata italiana a Cuba affinché si possa al più presto pervenire ad una positiva risoluzione della drammatica vicenda oggetto dell'atto ispettivo.

ROBERTO CASTELLI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione Dionisi n. 3-01457, sul finanziamento della realizzazione della variante alla strada statale n. 7 Appia nel comune di Formia, «Pedemontana di Formia» (vedi resoconto stenografico pag. 15). - Replica il deputato ARMANDO DIONISI (UdC), che, giudicata apprezzabile ma burocratica la risposta del Viceministro, sollecita il Governo ad un tempestivo finanziamento ed al cantieramento dell'infrastruttura oggetto dell'atto ispettivo, della quale sottolinea la rilevanza strategica per lo sviluppo economico e turistico del basso Lazio.

Pag. VII

ROBERTO CASTELLI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione Mereu n. 3-01484, sulle iniziative per garantire un adeguato servizio ferroviario sulla tratta Cagliari-Carbonia (vedi resoconto stenografico pag. 16). - Replica il deputato ANTONIO MEREU (UdC), che, nel ringraziare il Viceministro per la risposta, che giudica tuttavia inesatta, lo invita ad attivarsi affinché venga disposta una approfondita disamina delle cause, che reputa non meramente occasionali, dei disservizi verificatisi, lamentando in tal senso gli inaccettabili disagi patiti dai cittadini utenti del servizio ferroviario.

La seduta, sospesa alle 12,10, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantaquattro.

Deliberazione in ordine ad una richiesta di elevazione di un conflitto di attribuzione nei confronti dell'autorità giudiziaria (procura della Repubblica e giudice per le indagini preliminari di Milano).

PRESIDENTE. Ricorda che i presidenti dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Iniziativa Responsabile hanno inviato una lettera alla Presidenza della Camera con la quale, indicandone le motivazioni, si chiede che la Camera dei deputati accerti la «sussistenza delle condizioni per sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato dinanzi alla Corte costituzionale a tutela delle prerogative della Camera lese» - secondo quanto sostenuto nella lettera - «dall'operato omissivo della magistratura procedente (procura della Repubblica e giudice per le indagini preliminari di Milano) nei confronti dell'onorevole Silvio Berlusconi».
Su tale richiesta, come da prassi, è stato acquisito l'orientamento della Giunta per le autorizzazioni, che ha espresso a maggioranza il convincimento che la Camera, a tutela delle sue prerogative costituzionali, debba elevare il conflitto di attribuzione nei confronti dell'autorità giudiziaria di Milano.
La questione è stata, quindi, esaminata dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 30 marzo 2011. Poiché in tale sede - in presenza di una situazione di parità di voti - non è emerso un orientamento maggioritario favorevole o contrario alla proposta di elevazione del conflitto, l'Assemblea è oggi chiamata a deliberare direttamente sulla richiesta avanzata dai deputati Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Nel ritenere che non spetti alla Camera giudicare in ordine alla natura ministeriale di un comportamento penalmente rilevante, né stabilire conseguentemente quale sia il giudice competente, osserva che la fattispecie in oggetto riguarda la condotta privata di una persona chiamata a svolgere una funzione pubblica, che deve rispondere delle proprie azioni dinanzi alla magistratura, al pari di ogni altro cittadino; dichiara quindi che la sua componente politica esprimerà voto contrario sulla richiesta di elevazione di conflitto di attribuzione.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel rilevare come il Presidente della Camera abbia dato prova di assoluta terzietà nella conduzione dei lavori parlamentari, stigmatizza l'atteggiamento vergognoso del Governo e della maggioranza, i quali, anziché affrontare i problemi reali dei cittadini, si occupano esclusivamente dei casi giudiziari che coinvolgono il Presidente del Consiglio. Dichiara quindi che la sua componente politica si opporrà con forza alla richiesta di elevare un conflitto Pag. VIIIdi attribuzione nei confronti della procura della Repubblica e del giudice per le indagini preliminari di Milano.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel giudicare insussistenti i presupposti per elevare un conflitto di attribuzione, non essendo assegnato alle Camere un potere di filtro circa la definizione del carattere ministeriale dei reati, atteso peraltro che i fatti ascritti al Presidente del Consiglio sono stati compiuti al di fuori delle sue funzioni istituzionali, denunzia lo scempio illiberale compiuto dalla maggioranza, che invoca il principio di sovranità popolare per sottrarre il Premier al giudice naturale. Dichiara, pertanto, che la sua componente politica esprimerà con convinzione voto contrario sulla richiesta di elevare un conflitto di attribuzione nei confronti dell'autorità giudiziaria.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel giudicare inaccettabile che, nell'attuale congiuntura politico-economica, la Camera sia chiamata nuovamente a pronunciarsi sulle vicende giudiziarie riguardanti la persona del Presidente del Consiglio, esprime sdegno e riprovazione per il tentativo della maggioranza di imporre alla Camera la complicità politica e morale nell'attestazione di una falsità storica in relazione alla vicenda processuale per la quale si propone di elevare un conflitto di attribuzione. Stigmatizzato quindi l'ennesimo tentativo del Presidente del Consiglio di utilizzare funzioni istituzionali in modo improprio, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla richiesta formulata dai capigruppo della maggioranza; invita inoltre i cittadini a manifestare la loro contrarietà alle scelte ed ai comportamenti del Governo esprimendo la loro volontà nella prossima consultazione referendaria.

SILVANO MOFFA (IR). Nel rilevare preliminarmente come la Camera abbia già deliberato di restituire gli atti inerenti il procedimento penale pendente nei confronti del Presidente del Consiglio alla magistratura milanese, osserva che la predetta autorità giudiziaria ha disatteso tale decisione. Ritiene altresì che l'Assemblea non debba esprimere giudizi morali sull'operato del Presidente Berlusconi, ma interrogarsi sui poteri effettivi che le competono e, in particolare, sulla titolarità di stabilire, alla luce dell'articolo 96 della Costituzione, se il reato in oggetto sia o meno pertinente alle funzioni ministeriali. Giudica, infine, del tutto fondata la richiesta di elevare conflitto di attribuzione nei confronti della procura della Repubblica e del giudice per le indagini preliminari di Milano.

GIUSEPPE CONSOLO (FLI). Rileva che, a prescindere dalla fondatezza e dalla gravità dei reati addebitati al Presidente del Consiglio, dalla lettura degli articoli 68, 90 e 96 della Costituzione emerge chiaramente che è attribuita alla Camera di appartenenza l'autonoma valutazione circa l'eventuale natura ministeriale dei reati. Nel ritenere pertanto non sussistenti i presupposti per elevare un conflitto di attribuzione, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla richiesta formulata in tal senso.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Richiamate le questioni procedimentali sottese alla richiesta in esame, il cui eventuale accoglimento rappresenterebbe un grave vulnus ai fondamentali principi dell'ordinamento giuridico, ritiene che non spetti alla Camera pronunciarsi sulla ministerialità di un reato e sulla conseguente individuazione del giudice competente. Nel reputare altresì non pertinente un precedente citato dalla maggioranza a sostegno della predetta richiesta, giudica non sussistente il diritto assoluto dell'Assemblea a pronunciarsi sulla questione, ritenendo sufficiente in tal senso il pronunciamento degli organi interni competenti per materia. Invita infine la maggioranza ad evitare un ulteriore pericoloso strappo istituzionale.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Giudicate non corrette le dichiarazioni rese dal deputato Di Pietro, osserva che l'odierna discussione si prefigge semplicemente Pag. IXdi stabilire se la Camera abbia o meno il diritto di essere informata dall'autorità giudiziaria sui procedimenti che coinvolgono il Presidente del Consiglio, esercitando in tal modo le prescritte prerogative costituzionali. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla richiesta di elevare un conflitto di attribuzioni nei confronti della procura della Repubblica e del giudice per le indagini preliminari di Milano.

PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD). Premesso che risulta evidente che il Presidente del Consiglio non ha agito nell'interesse dello Stato secondo quanto previsto dalla legge costituzionale n. 1 del 1989, rileva che non sussistono i presupposti per sollevare conflitto di attribuzione, essendo peraltro demandata all'autorità giudiziaria ordinaria la potestà esclusiva di qualificare la natura dei reati. Denunzia quindi l'evidente volontà della maggioranza di assecondare la strategia difensiva del Presidente Berlusconi, determinando le condizioni per creare un permanente conflitto tra le istituzioni.

ANTONIO LEONE (PdL). Constatato come la vicenda processuale connessa alla richiesta di elevazione di conflitto di attribuzione risulti inaccettabilmente intrisa di sentimenti di odio ed avversione nei confronti del Presidente del Consiglio, sottolinea la necessità di concentrare l'esame dell'Assemblea sulla forzatura dei principi costituzionali perpetrata dalla procura di Milano, lamentando la lesione delle prerogative della Camera attraverso l'elusione del pronunciamento dalla stessa precedentemente formulato. Nel ribadire quindi come spetti alla Camera una propria ed autonoma valutazione sulla ministerialità del reato contestato, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla richiesta di elevare conflitto di attribuzione nei confronti dell'autorità giudiziaria.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la richiesta formulata dai deputati Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli di elevare un conflitto di attribuzione nei confronti della procura della Repubblica e del giudice per le indagini preliminari di Milano a tutela delle attribuzioni spettanti alla Camera ai sensi dell'articolo 96 della Costituzione.

Sull'ordine dei lavori.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Lamenta che nella giornata di ieri gli è stato impedito di visitare la struttura di accoglienza di Manduria.

PRESIDENTE. Precisa che la Presidenza ha già chiesto al Ministro dell'interno di fornire chiarimenti in ordine alle questioni connesse alla visita di parlamentari nelle strutture di accoglienza per immigrati.

GIOVANNA MELANDRI (PD). Invita il Ministro Frattini ad assumere idonee iniziative in relazione alle reiterate violazioni dei diritti umani che sarebbero state perpetrate in Costa d'Avorio.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Chiede alla Presidenza di attivarsi affinché il Ministro dell'interno riferisca tempestivamente alla Camera in ordine agli sviluppi dell'allarmante situazione concernente il flusso migratorio in atto verso le coste italiane.

LUDOVICO VICO (PD). Si associa alla denunzia relativa alla violazione delle prerogative parlamentari conseguente all'impossibilità per alcuni deputati di accedere alle strutture di accoglienza per immigrati.

PRESIDENTE. Ricorda che il Ministro dell'interno ha già espresso la propria disponibilità a riferire appena possibile alla Camera sulle vicende relative ai flussi di immigrazione verso le coste italiane.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nel ringraziare la Presidenza per essersi attivata presso il Governo affinché il Ministro dell'interno riferisca tempestivamente in ordine all'emergenza umanitaria Pag. Xin atto sulle coste meridionali italiane, invita l'Esecutivo a fornire precise indicazioni in merito a tempi e modi in cui ritiene di riferire all'Assemblea, prospettando altresì l'opportunità che il Ministro degli affari esteri renda precisazioni all'Assemblea sugli aspetti di sua competenza.

Sugli episodi verificatisi in Aula nella seduta del 30 marzo 2011.

PRESIDENTE. Comunica che, nella riunione odierna, l'Ufficio di Presidenza, preso atto dell'impossibilità di comminare sanzioni ad un componente del Governo, ha espresso la più viva deplorazione per quanto accaduto e ha deliberato di inviare una lettera di censura al Ministro La Russa, che nella seduta dell'Assemblea del 30 marzo scorso ha tenuto un comportamento gravemente irriguardoso nei confronti della Presidenza.

Seguito della discussione della proposta di legge: Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni (A.C. 54-A).

Nella seduta del 31 marzo 2011 è stato rinviato il seguito dell'esame del provvedimento.
La I Commissione ha espresso un ulteriore parere.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei diciotto.

PRESIDENTE. Ritiene di poter sospendere la seduta per quindici minuti.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Ritiene plausibile una sospensione maggiormente prolungata della seduta, attesa la delicatezza e la complessità delle questioni, connesse anche al disegno di legge comunitaria, su cui la V Commissione è chiamata a pronunciarsi.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Ribadisce che la richiesta precedentemente formulata è riferita esclusivamente al provvedimento in esame.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede al presidente Giorgetti di chiarire quando la V Commissione intende esaminare le proposte emendative riferite al disegno di legge comunitaria.

PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del presidente della V Commissione, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle 16,30.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno presentato gli ulteriori emendamenti 3.500 e 7.500. Il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 17,30.

(Esame dell'articolo 1)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato TINO IANNUZZI (PD).

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Invita al ritiro degli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

Pag. XI

RENATO CAMBURSANO (IdV). Illustra i contenuti dell'emendamento Borghesi 1.20, insistendo per la votazione del medesimo.

CHIARA BRAGA (PD). Ritira il suo emendamento 1.21.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

AMEDEO CICCANTI (UdC). Ritira il suo emendamento 1.24.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SILVANA MURA (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), DAVID FAVIA (IdV), CARLO MONAI (IdV), AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), FRANCESCO BARBATO (IdV) e ROBERTO MORASSUT (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 1.20.

CHIARA BRAGA (PD). Pur ritenendo opportuno estendere le disposizioni recate dall'articolo 1 anche alle unioni o fusioni di comuni con meno di cinquemila abitanti, accede all'invito al ritiro del suo emendamento 1.22.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Richiamato l'impegno profuso dal proprio gruppo per la gestione aggregata dei servizi pubblici da parte dei piccoli comuni, ritira il suo emendamento 1.23.

ERMETE REALACCI (PD). Nel richiamare l'importanza di introdurre nell'ordinamento vigente norme volte a valorizzare il patrimonio storico e culturale rappresentato dai piccoli comuni, sottolinea l'impegno del suo gruppo affinché sul testo in esame si registri un'ampia convergenza.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 1, esprimendo condivisione e apprezzamento per le finalità perseguite dalla proposta di legge in esame.

ARMANDO DIONISI (UdC). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 1, manifesta la propria condivisione in ordine al riconoscimento della realtà e del ruolo svolto dai piccoli comuni.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Espressa soddisfazione per i contenuti del provvedimento e per il confronto parlamentare costruttivo, dichiara, a nome del suo gruppo, di voler sottoscrivere la proposta di legge in esame.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Dichiara, a nome del suo gruppo, di voler sottoscrivere la proposta di legge in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CARLO MONAI (IdV) e GIANCLAUDIO BRESSA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1.

(Esame dell'articolo 2)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato SALVATORE MARGIOTTA (PD).

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.100 delle Commissioni ed esprime parere favorevole sull'emendamento Realacci 2.22, nonché sull'emendamento Cambursano 2.21, purché riformulato; invita infine al ritiro dell'emendamento Ria 2.23.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

Pag. XII

RENATO CAMBURSANO (IdV). Accetta la riformulazione proposta dell'emendamento Borghesi 2.21.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati PIERFELICE ZAZZERA (IdV), DAVID FAVIA (IdV), AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), CARLO MONAI (IdV), FRANCESCO BARBATO (IdV), ANTONIO PALAGIANO (IdV) e IGNAZIO MESSINA (IdV).

GUIDO DUSSIN (LNP), Relatore per la VIII Commissione. Sottolinea come la previsione dell'istituzione di un'apposita lotteria per reperire le risorse necessarie alla copertura finanziaria di talune disposizioni in esame sia stata espunta dal provvedimento in discussione.

LORENZO RIA (UdC). Prospetta l'opportunità di un'ulteriore riformulazione dell'emendamento Borghesi 2.21, alla cui formalizzazione subordina il ritiro del suo emendamento 2.23.

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Sottolineato che il testo dell'articolo 2 reca disposizioni rispettose delle prerogative delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano, giudica ultronea la riformulazione prospettata dal deputato Ria.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Borghesi 2.21, nel testo riformulato.

ERMETE REALACCI (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 2.22.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Realacci 2.22.

LORENZO RIA (UdC). Insiste per la votazione del suo emendamento 2.23, volto ad estendere alle aree costiere l'ambito di applicazione delle misure previste nel provvedimento in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FRANCESCO BOSI (UdC).

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto convintamente favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ria 2.23, del quale condivide le finalità.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato AMEDEO CICCANTI (UdC), che chiede di accantonare l'esame dell'emendamento Ria 2.23.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Prospetta una riformulazione dell'emendamento Ria 2.23.

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Concorda sull'opportunità di accantonare l'esame dell'emendamento Ria 2.23.

PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'emendamento Ria 2.23 deve intendersi accantonato.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 2.100 delle Commissioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.100 delle Commissioni.

(Esame dell'articolo 3)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato GIANPIERO BOCCI (PD).

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.500 (Nuova formulazione) delle Commissioni, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Piffari 3.21, De Micheli 3.23 e Ciccanti 3.50, purché riformulati, ed invita al ritiro dei restanti emendamenti.

Pag. XIII

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Accetta la riformulazione proposta dell'emendamento Piffari 3.21.

PAOLA DE MICHELI (PD). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 3.23, del quale richiama le finalità.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Sottolinea l'importanza della proposta di legge in esame, auspicando che le disposizioni in essa contenute valorizzino realmente il patrimonio e le peculiarità dei piccoli comuni.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Piffari 3.21, De Micheli 3.23 e Ciccanti 3.50, nel testo riformulato.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 3.500 (Nuova formulazione) delle Commissioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 3.500 (Nuova formulazione) delle Commissioni.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Commercio 3.20.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DAVID FAVIA (IdV) e CARLO MONAI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Commercio 3.20.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Richiamata la rilevanza del suo emendamento 3.51, chiede al relatore per la V Commissione di riconsiderare il parere precedentemente espresso.

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Richiama le motivazioni per le quali conferma il parere precedentemente espresso sull'emendamento Ciccanti 3.51.

RENATO CAMBURSANO (IdV). A nome del suo gruppo, dichiara voto favorevole sull'emendamento Ciccanti 3.51.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SILVANA MURA (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV) e DAVID FAVIA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ciccanti 3.51.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di concedere al suo gruppo tempi ulteriori rispetto a quelli previsti dal contingentamento.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza concede al gruppo Italia dei Valori un ampliamento pari ad un terzo dei tempi previsti nell'ambito del contingentamento.

PAOLA DE MICHELI (PD). Ritira il suo emendamento 3.26, del quale richiama le finalità, auspicando che le misure in esso previste siano recepite nel provvedimento relativo alla Carta delle autonomie.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Richiama le finalità dell'emendamento Ciccanti 3.53.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Manifesta l'intendimento di fare proprio l'emendamento De Micheli 3.26, preannunziando il voto favorevole del suo gruppo.

Pag. XIV

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati PIERFELICE ZAZZERA (IdV) e ANTONIO PALAGIANO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti De Micheli 3.26, fatto proprio dal gruppo Italia dei Valori, e Ciccanti 3.53 (non accettati dalle Commissioni né dal Governo).

CHIARA BRAGA (PD). Ritira il suo emendamento 3.27, invitando il Governo a predisporre una nuova regolamentazione della spesa per il personale nei piccoli comuni.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Ritira il suo emendamento 3.52, associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Braga.

MASSIMO DONADI (IdV). A nome del suo gruppo, fa propri gli identici emendamenti Braga 3.27 e Ciccanti 3.52.

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Conferma il parere precedentemente espresso sugli identici emendamenti Braga 3.27 e Ciccanti 3.52, auspicando che l'esito delle votazioni non comprometta l'iter della proposta di legge in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ETTORE ROSATO (PD).

MASSIMO DONADI (IdV). Rinunzia a fare propri gli identici emendamenti Braga 3.27 e Ciccanti 3.52.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Sottolinea la rilevanza delle disposizioni recate dall'articolo 3, concernenti i comuni con popolazione pari o inferiore a cinquemila abitanti, con particolare riferimento alle gestioni aggregate dei servizi pubblici.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, nel testo emendato.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza precisazioni in ordine alla calendarizzazione dell'informativa urgente del Ministro dell'interno sulle misure adottate in relazione ai flussi di immigrazione verso l'isola di Lampedusa.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza comunicherà all'Assemblea le indicazioni richieste appena ne verrà in possesso.

(Esame dell'articolo 4)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Commercio 4.20.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Commercio 4.20.

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno presentato l'emendamento 9.500, in relazione al quale risulta alla Presidenza che tutti i gruppi hanno rinunziato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 4.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4, nel testo emendato.

Pag. XV

(Esame dell'articolo 5)

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Borghesi 5.20 e invita al ritiro dell'emendamento Braga 5.21.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

ANGELO ZUCCHI (PD). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Borghesi 5.20, del quale richiama le finalità.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Esprime apprezzamento per il parere favorevole del relatore sull'emendamento Borghesi 5.20, di cui auspica l'approvazione unanime da parte dell'Assemblea.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Borghesi 5.20.

CHIARA BRAGA (PD). Ritira il suo emendamento 5.21, preannunciando la presentazione di un ordine del giorno di contenuto analogo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 6)

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Commercio 6.20, purché riformulato, ed invita al ritiro dell'emendamento Realacci 6.21.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Commercio 6.20, nel testo riformulato, e l'articolo 6, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 7)

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 7.500 delle Commissioni ed esprime parere favorevole sull'emendamento Valducci 7.20.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Valducci 7.20 e 7.500 delle Commissioni.

MARIO LOVELLI (PD). Richiama la rilevanza delle disposizioni recate dall'articolo 7, volto a garantire l'erogazione di taluni servizi pubblici essenziali anche nei piccoli comuni.

ROBERTO MENIA (FLI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 7, sottolineando l'importanza del servizio postale nei piccoli comuni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 7, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 8)

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Commercio 8.20 e invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Ciccanti 8.020.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Commercio 8.20.

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ROSA DE PASQUALE (PD). Sottolinea la necessità di salvaguardare la permanenza degli istituti scolastici nei piccoli comuni, essenziali per la tenuta sociale e culturale dei predetti territori.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 8, nel testo emendato.

ARMANDO DIONISI (UdC). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Ciccanti 8.020, volto a garantire la presenza di dispensari farmaceutici nei piccoli comuni.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato TERESIO DELFINO (UdC).

AMEDEO CICCANTI (UdC). Ritira il suo articolo aggiuntivo 8.020, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto.

(Esame dell'articolo 9)

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 9.100 e 9.500 delle Commissioni ed esprime parere favorevole sull'emendamento De Micheli 9.20, purché riformulato.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli identici emendamenti 9.100 delle Commissioni e De Micheli 9.20, nel testo riformulato, nonché l'emendamento 9.500 delle Commissioni e l'articolo 9, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 10)

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10.100 delle Commissioni, esprime parere favorevole sull'emendamento Commercio 10.20, purché riformulato, ed invita al ritiro dei restanti emendamenti.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 10.100 delle Commissioni e Commercio 10.20, nel testo riformulato.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Rileva che l'articolo 10 è volto ad incentivare la residenza nei piccoli comuni.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Sottolinea l'ingenerosità delle critiche rivolte nel corso di alcuni interventi alla deputata Siliquini per l'incarico che le è stato conferito.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 10, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 11)

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Espresse perplessità sull'introduzione di una specifica lotteria per finanziare il Fondo per l'incentivazione della residenza nei piccoli comuni, richiama le finalità dell'emendamento Borghesi 11.26, preannunziando il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 11.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati PIERFELICE ZAZZERA (IdV), Pag. XVIIAUGUSTO DI STANISLAO (IdV), DAVID FAVIA (IdV) e FRANCESCO BARBATO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 11.26.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Borghesi 11.25.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GABRIELE CIMADORO (IdV), ANIELLO FORMISANO (IdV) e GAETANO PORCINO (IdV).

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Precisa le modalità individuate per la copertura degli oneri recati dall'articolo 11 del provvedimento in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 11.25, Piffari 11.27, Cambursano 11.21 e Borghesi 11.22 e 11.23.

MAINO MARCHI (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 11, sottolinea l'esiguità delle risorse stanziate a favore del Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Manifesta perplessità in ordine alle modalità individuate per reperire le risorse, peraltro inadeguate, necessarie per la copertura degli oneri recati dal provvedimento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 11.

(Votazione dell'articolo 12)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 12, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 13)

CARMEN MOTTA (PD). Nel sottolineare come alle importanti finalità del provvedimento in esame siano state destinate risorse a suo avviso insufficienti, auspica che sia rivolta la dovuta attenzione alla realtà dei piccoli comuni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 13, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Ripresa esame dell'articolo 2)

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno presentato l'emendamento 2.500, in relazione al quale risulta alla Presidenza che tutti i gruppi hanno rinunziato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

MASSIMO VANNUCCI (PD), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.500 delle Commissioni, che recepisce le istanze sottese all'emendamento Ria 2.23, precedentemente accantonato.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Lo accetta.

LORENZO RIA (UdC). Ritira il suo emendamento 2.23.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 2.500 delle Commissioni.

GIULIO SANTAGATA (PD). Dichiara voto contrario sull'articolo 2.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARINA SERENI (PD).

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La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, nel testo emendato.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Dà conto degli ordini del giorno dichiarati inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 82).

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Mario Pepe (PD) n. 4, Piffari n. 6, Cambursano n. 8, Zazzera n. 12, Donadi n. 13, Barbato n. 15, Cimadoro n. 16, Mura n. 17, Palagiano n. 19, Messina n. 20, Leoluca Orlando n. 23, Di Pietro n. 26, Evangelisti n. 27 e Rota n. 28; accetta quindi i restanti documenti di indirizzo.

Interviene il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

ANGELO COMPAGNON (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta l'opportunità di rinviare alla seduta di domani lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale.

PRESIDENTE. Precisa che l'intesa intercorsa tra i gruppi era quella di concludere l'esame del provvedimento entro questa sera.

(Dichiarazioni di voto finale)

GABRIELE CIMADORO (IdV). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge in esame, lamenta l'insufficienza delle risorse stanziate a sostegno dei piccoli comuni, osservando che, con particolare riferimento alle zone alpine, il limite di 5 mila abitanti non appare congruo a denotare le microdimensioni dell'ente locale. Auspica, altresì, che venga data attuazione al suo ordine del giorno accettato dal Governo.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLI). Espressa soddisfazione per l'ampia condivisione registratasi sul provvedimento in esame, volto a riconoscere il giusto valore al fondamentale ruolo svolto dai piccoli comuni in settori fondamentali della vita del Paese, in particolare nella tutela del patrimonio storico, ambientale e culturale italiano, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo.

VINCENZO D'ANNA (IR). Sottolineato il rilievo degli enti locali territoriali nell'impianto dell'ordinamento costituzionale, nonché nell'assetto istituzionale, economico e territoriale del Paese, osserva che le misure recate dal provvedimento in esame, scevro da qualsiasi logica assistenzialistica, perseguono apprezzabili finalità di sostegno ai piccoli comuni nel quadro del complessivo impegno profuso dal Governo per la semplificazione delle procedure amministrative per la crescita economica. Dichiara, quindi, il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge in esame, richiamando l'ampia condivisione registratasi sulla stessa da parte delle forze politiche.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Nel ritenere fondamentale che ai piccoli comuni siano forniti strumenti e risorse adeguati per garantire la salvaguardia del territorio, la conservazione del nostro patrimonio storico e culturale, nonché lo svolgimento di una importante funzione di solidarietà e coesione sociale, manifesta talune perplessità sulle modalità individuate per assegnare agli stessi le risorse previste dal provvedimento in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, che auspica possa invertire la tendenza allo spopolamento delle piccole realtà territoriali del nostro Paese,delle quali evidenzia la rilevanza per l'economia nazionale.

MANUELA LANZARIN (LNP). Richiamata la rilevanza del provvedimento in discussione, con particolare riferimento alla tutela delle identità locali, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Manifestata soddisfazione per l'ampia convergenza registratasi sulla proposta di Pag. XIXlegge in esame, esprime un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dell'iter del provvedimento. Ricorda quindi le numerose produzioni di qualità che caratterizzano le piccole realtà territoriali del Paese.

REMIGIO CERONI (PdL). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, auspica il futuro stanziamento di ulteriori risorse a sostegno dei piccoli comuni.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARCO ZACCHERA (PdL), PIERFELICE ZAZZERA (IdV) e LUCIANO ROSSI (PdL).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge n. 54-A.

PRESIDENTE. Avverte che la trattazione dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno è rinviata alla seduta di domani.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla XIII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 975-2513-B, recante disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MASSIMO DONADI (IdV), ANDREA SARUBBI (PD), VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), EMANUELE FIANO (PD), PIERFELICE ZAZZERA (IdV) e PIETRO TIDEI (PD), nonché, per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, il deputato DONATA LENZI (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 6 aprile 2011, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 95).

La seduta termina alle 20,50.