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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 463 di mercoledì 13 aprile 2011

Pag. VII

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,40.

LORENA MILANATO (PdL), Segretario. Legge il processo verbale della seduta di ieri.

Sul processo verbale.

Intervengono sul processo verbale i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE, PIER FERDINANDO CASINI (UdC), FABIO EVANGELISTI (IdV), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), FURIO COLOMBO (PD), LUCIANO AGOSTINI (PD), MATTEO COLANINNO (PD), GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD), CARLO MONAI (IdV), ANIELLO FORMISANO (IdV), DAVID FAVIA (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD), IVANO STRIZZOLO (PD), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), MARINA SERENI (PD), SANDRO GOZI (PD), SANDRO BRANDOLINI (PD), ALESSANDRO NACCARATO (PD), MARCO CARRA (PD), ERMETE REALACCI (PD), ENRICO FARINONE (PD), ENRICO GASBARRA (PD), FULVIO BONAVITACOLA (PD), RICARDO FRANCO LEVI (PD), ROBERTO MORASSUT (PD), DORIS LO MORO (PD), MARIA LETIZIA DE TORRE (PD), CHIARA BRAGA (PD), LEOLUCA ORLANDO (IdV), LAURA FRONER (PD), RENZO CARELLA (PD), FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD), PIETRO TIDEI (PD), FABIO PORTA (PD), ANTONELLO GIACOMELLI (PD), MARIA COSCIA (PD), ANTONIO BORGHESI (IdV), GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), ANDREA LULLI (PD), GIORGIO MERLO (PD), GIUSEPPE GIULIETTI (Misto), LUISA BOSSA (PD), ELISABETTA RAMPI (PD), EUGENIO MAZZARELLA (PD), RITA BERNARDINI (PD), DARIO GINEFRA (PD), SUSANNA CENNI (PD), ROLANDO NANNICINI (PD), SALVATORE MARGIOTTA (PD), PAOLO FADDA (PD), RAFFAELLA MARIANI (PD), SILVIA VELO (PD), DONELLA MATTESINI (PD), ANGELO ZUCCHI (PD), ALESSANDRO BRATTI (PD), RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD), ANDREA MARTELLA (PD), GIOVANNA MELANDRI (PD), MARIO TULLO (PD), PIER PAOLO BARETTA (PD), FEDERICO TESTA (PD), MASSIMO POMPILI (PD), WALTER TOCCI (PD), ELISA MARCHIONI (PD), FRANCO CECCUZZI (PD), ANTONIO RUGGHIA (PD), COSTANTINO BOFFA (PD), MARIA GRAZIA LAGANÀ FORTUGNO (PD), STEFANO ESPOSITO (PD), PAOLO CORSINI (PD), BARBARA POLLASTRINI (PD), SESA AMICI (PD), SANDRA ZAMPA (PD), CARMEN MOTTA (PD), CESARE DAMIANO (PD), ANDREA SARUBBI (PD), GIUSEPPE BERRETTA (PD), PIERDOMENICO MARTINO (PD), FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD), ANTONIO CUOMO (PD), MARIO PEPE (PD), PAOLO FONTANELLI (PD), TOMMASO GINOBLE (PD), LIVIA TURCO (PD), MASSIMO VANNUCCI (PD), ALESSANDRA SIRAGUSA (PD), TERESA BELLANOVA (PD), MARIA ANNA MADIA (PD), LUCA SANI (PD), LUIGI NICOLAIS (PD), GIANPIERO BOCCI (PD), VITTORIA D'INCECCO (PD), LINO DUILIO (PD), GIULIO SANTAGATA (PD), PIER FAUSTO RECCHIA (PD), MASSIMO MARCHIGNOLI (PD), ANTONIO LA FORGIA (PD), GIOVANNI SANGA (PD), MARIALUISA GNECCHI (PD), ANTONIO BOCCUZZI (PD), GIULIO CALVISI (PD), LIDO SCARPETTI (PD), Pag. VIIIALBERTO LOSACCO (PD), STEFANO GRAZIANO (PD), MANUELA GHIZZONI (PD), CESARE MARINI (PD), LUCIANO PIZZETTI (PD), LUIGI BOBBA (PD), GIANNI FARINA (PD), MARILENA SAMPERI (PD), GIUSEPPINA SERVODIO (PD), LUDOVICO VICO (PD), PASQUALE CIRIELLO (PD), MARIA GRAZIA GATTI (PD), DANIELA SBROLLINI (PD), ANTONIO MISIANI (PD), CARLO EMANUELE TRAPPOLINO (PD), SIRO MARROCU (PD), IVANO MIGLIOLI (PD), MICHELE POMPEO META (PD), SALVATORE PICCOLO (PD), DANIELE MARANTELLI (PD), LANFRANCO TENAGLIA (PD), ANTONIO PALAGIANO (IdV), EMANUELE FIANO (PD), MASSIMO FIORIO (PD), MARCO CAUSI (PD), DELIA MURER (PD), GIAN PIETRO DAL MORO (PD), FRANCO NARDUCCI (PD), NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD), VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), FEDERICO PALOMBA (IdV), MAURIZIO TURCO (PD) e FRANCESCO BARBATO (IdV); il processo verbale è quindi approvato.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

I deputati in missione sono cinquantotto.

Seguito della discussione della proposta di legge S. 1880: Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi (approvata dal Senato) (A.C. 3137-A).

Nella seduta del 12 aprile 2011 è stato, da ultimo, respinto l'emendamento Ferranti 3.312.

PRESIDENTE. Ricordato che nella mattinata odierna si è riunita la Conferenza dei presidenti di gruppo per valutare lo stato dell'iter del provvedimento in esame, con particolare riferimento alla richiesta di ampliamento dei tempi per il dibattito, richiama una pronuncia della Giunta per il Regolamento in base alla quale il tempo previsto nell'ambito del contingentamento si pone come limite invalicabile per gli interventi di ciascun deputato, precisando che risulterebbero altrimenti vanificate le decisioni assunte in sede di programmazione dei lavori. Rilevato inoltre che la Presidenza, con decisione di carattere eccezionale, ha già disposto il raddoppio dei tempi previsti nell'ambito del contingentamento per i gruppi e per gli interventi a titolo personale, ritiene, alla luce della predetta pronuncia della Giunta per il Regolamento ed in rigorosa applicazione del disposto regolamentare, di non poter accedere alla richiesta di ulteriore ampliamento dei tempi di esame della proposta di legge, fermo restando che, secondo la prassi, a ciascun gruppo saranno concessi dieci minuti per le dichiarazioni di voto finale.

MICHELE VENTURA (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, osserva come il suo gruppo non abbia mai messo in discussione il ruolo e l'imparzialità del Presidente della Camera nella conduzione dei lavori, ritenendo peraltro che negare ad un deputato di intervenire in dissenso dal suo gruppo leda le prerogative del singolo parlamentare.

PRESIDENTE. Precisa che il diritto di ogni parlamentare di manifestare dissenso dal proprio gruppo verrà comunque tutelato in presenza di una reale espressione di voto difforme da quella del gruppo di appartenenza.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Parlando anch'egli sull'ordine dei lavori, richiamate le affermazioni del Ministro Alfano circa la portata ridotta delle disposizioni in esame e le ripercussioni che queste avranno sui procedimenti giudiziari che coinvolgono il Presidente Berlusconi, giudica grave che la Camera interferisca con il normale corso della giustizia; chiede pertanto il rinvio ad altra seduta del seguito dell'esame del provvedimento in materia di processo breve.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel prendere atto con rispetto della decisione assunta Pag. IXdalla Presidenza, chiede al Ministro Alfano di fornire indicazioni più dettagliate sul numero dei provvedimenti che saranno interessati da una proposta di legge che recherà danni gravissimi alle parti lese, al solo scopo di tutelare il Presidente del Consiglio dai processi che lo riguardano.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Espresso apprezzamento per la conduzione dei lavori dell'Assemblea da parte del Presidente della Camera, rivendica l'atteggiamento responsabile del proprio gruppo, al quale chiede sia garantito di intervenire nel merito di un provvedimento nei cui confronti ha assunto una posizione fortemente contraria.

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Esprime parere contrario sulla proposta di rinvio formulata dal deputato La Malfa.

Dopo un intervento contrario del deputato SIMONE BALDELLI (PdL) ed uno favorevole del deputato MASSIMO DONADI (IdV), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta formulata del deputato La Malfa.

(Ripresa esame dell'articolo 3)

GUIDO MELIS (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Ferranti 3.400.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che l'intervento del deputato Donadi sulla proposta di rinvio dell'esame del provvedimento sia stato computato tra i tempi a disposizione del proprio gruppo.

MARIO TULLO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, richiama l'attenzione del Governo sull'attentato incendiario che nella giornata di ieri è stato perpetrato ai danni di un edificio messo a disposizione dal comune di Genova per il piano profughi.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.400 e 3.402.

GIOVANNI LOLLI (PD). Lamenta la mancata risposta da parte del Governo alle gravose problematiche relative al procedimento giudiziario concernente le vicende de L'Aquila che hanno un impatto drammatico sui cittadini e sull'intero Paese.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.403.

MARIO CAVALLARO (PD). Richiamate le finalità dell'emendamento Ferranti 3.404, sottolinea l'opportunità di raddoppiare i tempi di prescrizione per i reati di particolare gravità, come quelli perpetrati contro la pubblica amministrazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.404.

DONATELLA FERRANTI (PD). Lamenta la contraddittoria politica dell'attuale Esecutivo in tema di giustizia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.405.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), ROBERTO GIACHETTI (PD) e MARINA SERENI (PD). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.406.

PRESIDENTE. Invita i deputati che intendono sottoscrivere le proposte emendative a segnalarlo agli Uffici.

Pag. X

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.406.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.407, precisando che il suo gruppo non ha assunto un atteggiamento realmente ostruzionistico, pur disponendo degli strumenti necessari per far slittare i tempi di esame del provvedimento.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.407.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.408.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.408.

ANTONELLO GIACOMELLI (PD). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.409.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.409 e 3.410.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.411.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.411.

ANTONIO BORGHESI (IdV) e ANTONELLO GIACOMELLI (PD). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.412.

PRESIDENTE. Invita i presidenti dei gruppi a comunicare alla Presidenza i nomi dei deputati che intendono sottoscrivere le proposte emendative.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.412.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, giudica sostanzialmente inattuabile l'invito rivolto dalla Presidenza ai presidenti di gruppo in ordine alla sottoscrizione degli emendamenti in esame.

FURIO COLOMBO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'eccessiva accelerazione impressa dal Presidente di turno ai lavori dell'Assemblea.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, ritiene che ogni parlamentare abbia il diritto-dovere di comunicare il proprio intendimento circa la sottoscrizione degli emendamenti in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.413, 3.414 e 3.415.

MARIO CAVALLARO (PD). Dichiara di voler ritirare la propria sottoscrizione dall'emendamento Ferranti 3.416, sul quale esprimerà comunque voto favorevole.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.416.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Precisa che era suo intendimento sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.416.

EMANUELE FIANO (PD). Stigmatizza le espressioni usate da esponenti della maggioranza nei confronti degli immigrati.

PRESIDENTE. Invita i gruppi parlamentari a consegnare agli Uffici l'elenco dei deputati che intendono sottoscrivere proposte emendative.

Pag. XI

FEDERICO PALOMBA (IdV). Giudica opportuno adottare un'altra modalità di comunicazione per la sottoscrizione degli emendamenti.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.417 e 3.418.

ILEANA ARGENTIN (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che la Presidenza non ha colto la sua richiesta di sottoscrizione di alcuni emendamenti.

STEFANO ESPOSITO (PD). Chiede alla Presidenza di poter dare lettura dell'elenco dei deputati del suo gruppo che intendono sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.419.

PRESIDENTE. Invita il deputato Esposito a consegnare l'elenco agli Uffici.

GIULIO SANTAGATA (PD). Invita i presentatori a ritirare l'emendamento Ferranti 3.419 per trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Ritira la propria sottoscrizione dall'emendamento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.419.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Invita il Ministro Alfano a riferire ai familiari delle vittime dell'incidente ferroviario di Viareggio, che stanno manifestando nei pressi di Palazzo Montecitorio, i dati forniti nella seduta di ieri.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.420, 3.421, 3.422 e 3.423.

STEFANO ESPOSITO (PD). Dichiara l'astensione sull'emendamento Ferranti 3.424, che giudica poco incisivo.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ricorda di aver ritirato il suo emendamento 3.424.

PRESIDENTE. Indìce la votazione nominale elettronica sull'emendamento Ferranti 3.425.
(Segue la votazione).

Preso atto di una possibile irregolarità da parte del deputato Siliquini, revoca la votazione.

MARIA GRAZIA SILIQUINI (IR). Precisa di essere sempre stata presente e di aver preso parte alle votazioni.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Lamenta un vizio di forma nelle votazioni finora svolte.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Precisa che il voto deve essere espresso personalmente.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.425, 3.427 e 3.428.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza chiarimenti circa il presumibile orario di sospensione della seduta.

PRESIDENTE. Avverte che i lavori dell'Assemblea proseguiranno fino alle 13,30 e che per la stessa ora è convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.429, 3.430, 3.431 e 3.432.

ROBERTO MENIA (FLI). Parlando sull'ordine dei lavori, osserva ironicamente che per ovviare alle difficoltà di voto i deputati Scilipoti e Siliquini potrebbero prendere posto nei banchi del Governo.

Pag. XII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.439.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Sottolinea la fallimentare politica del Governo sia in termini di rapporti tra politica e giustizia sia per quanto attiene all'efficienza del sistema giudiziario.

ANGELA NAPOLI (FLI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.440, invitando il suo gruppo ad esprimere voto favorevole.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.440.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, ritiene che debbano risultare agli atti le sottoscrizioni delle proposte emendative.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.441, 3.442, 3.443, 3.444, 3.446, 3.445, 3.447, 3.455, 3.433, 3.456 e 3.457.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 3.434, che deve intendersi sottoscritto da tutti i deputati del suo gruppo ed è volto ad escludere l'applicazione del termine abbreviato di prescrizione per il reato di omicidio colposo plurimo.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere, anche a nome del suo gruppo, l'emendamento Ferranti 3.434.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Dichiara anch'egli di voler sottoscrivere, a nome del suo gruppo, l'emendamento Ferranti 3.434, che giudica ispirato a ragionevolezza.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Manifesta sdegno ed esecrazione per il contenuto del provvedimento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.434.

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Precisa le ragioni del voto espresso dal suo gruppo sull'emendamento Ferranti 3.434.

DONATELLA FERRANTI (PD). Sottolinea la gravità della scelta della maggioranza di abbreviare il termine della prescrizione per reati particolarmente odiosi.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, giudica irrituale l'intervento del relatore Paniz.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Ritiene doveroso un clima di maggiore moderazione nel confronto parlamentare in corso alla luce della rilevanza delle questioni trattate, anche con riferimento a recenti eventi tragici accaduti nella città de L'Aquila, sul cui accertamento sono pendenti procedimenti giudiziari.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede la votazione per parti separate dell'emendamento Ferranti 3.435.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la prima parte e successivamente la parte consequenziale dell'emendamento Ferranti 3.435.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Chiede la votazione per parti separate dell'emendamento Ferranti 3.436.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la prima parte e successivamente la parte consequenziale dell'emendamento Ferranti 3.436.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15.

Pag. XIII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PRESIDENTE. Avverte che l'interrogazione D'Anna n. 3-01584 è stata ritirata.

FERDINANDO LATTERI (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua interrogazione n. 3-01585, sui tempi di approvazione degli adempimenti normativi per l'attuazione della legge di riforma universitaria.

MARIASTELLA GELMINI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60). - Replica il deputato FERDINANDO LATTERI (Misto-MpA-Sud), che, pur riconoscendo l'impegno profuso dal Ministro Gelmini, ribadisce la necessità che i tempi di attuazione della riforma dell'università siano rispettati.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01586, sulle iniziative normative volte alla cessazione degli effetti della disciplina in materia di «legittimo impedimento» in relazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 23 del 2011.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che invita il Governo a favorire una effettiva partecipazione dei cittadini alle imminenti consultazioni referendarie.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-01587, sui tempi di adozione del decreto interministeriale in materia di incentivi per l'energia prodotta da fonti rinnovabili e del cosiddetto quarto conto energia.

PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 64). - Replica il deputato MAURO LIBÈ (UdC), il quale ringrazia il Ministro per una risposta che, sebbene condivisibile in linea generale, appare insoddisfacente in quanto non fuga le incertezze tuttora esistenti nella materia oggetto dell'atto ispettivo.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01588, sulle iniziative, in particolare in ambito comunitario, per l'operatività di misure antidumping relative all'importazione di calzature originarie della Repubblica popolare cinese e del Vietnam.

PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 66). - Replica il deputato MASSIMO POLLEDRI (LNP), che invita il Ministro a proseguire nelle azioni a tutela delle produzioni nazionali, considerata la sostanziale inerzia dimostrata al riguardo dall'Unione europea.

LUIGI MURO (FLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01589, sugli elementi e iniziative in merito al sequestro di una nave battente bandiera italiana al largo della costa somala, con particolare riferimento alla situazione dei componenti dell'equipaggio ed ai contatti con le rispettive famiglie.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 68). - Replica il deputato LUIGI MURO (FLI), che auspica un più incisivo e diretto interessamento del Governo onde pervenire sollecitamente alla positiva soluzione della vicenda oggetto dell'atto ispettivo.

ROSY BINDI (PD). Illustra l'interrogazione Franceschini n. 3-01590, sui chiarimenti in merito a recenti dichiarazioni di membri del Governo in tema di partecipazione dell'Italia all'Unione europea.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 69). - Replica il deputato ROSY BINDI (PD), il Pag. XIVquale denuncia l'atteggiamento sostanzialmente ostile assunto dal Governo nei confronti dell'Unione europea, che reputa contrastare con i toni rassicuranti della risposta del Ministro.

MICHELE SCANDROGLIO (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01591, sulle iniziative a favore della crescita dei salari e della produttività.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 70). - Replica il deputato MICHELE SCANDROGLIO (PdL), il quale si dichiara assai soddisfatto della risposta, che ha permesso tra l'altro di fugare talune incertezze interpretative della disciplina vigente.

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantotto.

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame dell'articolo 3)

PAOLO CORSINI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta le condizioni di degrado delle aree adiacenti Palazzo Montecitorio.

PRESIDENTE. Assicura che la segnalazione del deputato Corsini sarà trasmessa agli organi competenti.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.437, 3.438, 3.461, 3.460, 3.464, 3.448, 3.449 e 3.450.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 3.451.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.451, 3.452, 3.463, 3.459, 3.453, 3.454, 3.458, 3.465, 3.466, 3.467, 3.469, 3.470, 3.471 e 3.472, Bernardini 3.302 e Rao 3.25.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Di Pietro 3.313.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Di Pietro 3.313, gli identici emendamenti Di Pietro 3.16 e Ferranti 3.30, gli identici Di Pietro 3.21 e Ferranti 3.31, nonché gli emendamenti Di Pietro 3.20, 3.19, 3.15, 3.14 e 3.18, Bernardini 3.301 e Ferranti 3.32.

LORENZO RIA (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 3.320, del quale auspica l'approvazione, sottolineando la necessità di varare una riforma organica del settore della giustizia che consenta, tra l'altro, di adeguare gli organici delle procure.

MANLIO CONTENTO (PdL). Ritiene che dall'eventuale approvazione dell'emendamento Ria 3.320, che reputa ispirato da motivazioni eminentemente politiche e pregiudiziali nei confronti della persona del Presidente del Consiglio, possano derivare conseguenze negative circa i termini di prescrizione di numerosi processi, in evidente contraddizione con le finalità sottese al provvedimento in esame.

ANGELA NAPOLI (FLI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ria 3.320, invitando il suo gruppo ad esprimere voto favorevole.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ria 3.320.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ria 3.320, Di Pietro 3.24 e Bernardini 3.29.

Pag. XV

ROBERTO ANTONIONE (PdL). Lamenta il malfunzionamento del proprio dispositivo di voto.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 3.28 e Ria 3.26.

LORENZO RIA (UdC). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3, che reputa inaccettabilmente strumentale alla risoluzione delle vicende processuali che interessano la persona del Presidente del Consiglio.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'articolo 3 e respinge l'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.0100.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza ritiene di poter accedere alla richiesta di voto segreto sull'articolo aggiuntivo Palomba 3.023, limitatamente ai commi da 7 a 13.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Palomba 3.023 limitatamente a commi da 1 a 6; con votazione segreta elettronica respinge i commi da 7 a 13 del medesimo articolo aggiuntivo; con votazioni nominali elettroniche respinge altresì gli articoli aggiuntivi Di Pietro 3.0104, 3.02, 3.03, 3.07 e 3.0110.

(Esame dell'articolo 4)

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.350 della Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Ferranti 4.210 e Bernardini 4.214, sugli identici emendamenti Ferranti 4.204 e Palomba 4.306 e, purché riformulato, sull'emendamento Ferranti 4.205; esprime, infine, parere contrario sui restanti emendamenti.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Ferranti 4.92, Di Pietro 4.94 e Ria 4.302.

LORENZO RIA (UdC). Richiama le motivazioni per le quali reputa opportuno rimodulare i termini di fase secondo le modalità previste dal suo emendamento 4.320, del quale auspica l'approvazione anche al fine di mitigare i deleteri effetti che potranno derivare dall'attuazione del provvedimento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti Ria 4.320, Ferranti 4.201, Angela Napoli 4.300, Ferranti 4.202 e Palomba 4.215, approva l'emendamento 4.350 della Commissione e respinge gli emendamenti Bernardini 4.211, 4.212 e 4.213.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Pietro 4.230.

ANGELA NAPOLI (FLI). Chiede al relatore di conformarsi al parere espresso in Commissione sul suo emendamento 4.301.

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Precisa le ragioni per le quali la Commissione ha ritenuto preferibile la formulazione dell'emendamento Ferranti 4.210.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Angela Napoli 4.301 e Bernardini 4.218.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Ribadisce netta contrarietà ai contenuti dell'articolo 4, che reputa ispirato ad un'inaccettabile logica punitiva verso la magistratura.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Rao 4.217, approva l'emendamento Ferranti Pag. XVI4.210, respinge gli emendamenti Ferranti 4.207 e 4.209 ed approva l'emendamento Bernardini 4.214.

DONATELLA FERRANTI (PD). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 4.205.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Ferranti 4.205, nel testo riformulato, e gli identici emendamenti Ferranti 4.204 e Palomba 4.306; respinge, quindi, gli emendamenti Di Pietro 4.104 e 4.303.

LORENZO RIA (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 4.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4, nel testo emendato.

FRANCESCO BOSI (UdC). Riterrebbe opportuno recepire le istanze sottese all'articolo aggiuntivo Palomba 4.02.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Palomba 4.02 e Rao 4.010.

(Esame dell'articolo 5)

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 5.10, Palomba 5.300 e Ferranti 5.1; approva, quindi, l'articolo 5 e respinge gli articoli aggiuntivi Di Pietro 5.018, Palomba 5.022 e Di Pietro 5.012.

(Esame dell'articolo 6)

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Ferranti 6.300, interamente soppressivo dell'articolo 6, esprimendo altrimenti parere contrario.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il mantenimento dell'articolo 6.

(Esame degli emendamenti al titolo)

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento Tit.100 della Commissione e invita al ritiro delle restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ria Tit.300 e il subemendamento Giachetti 0.Tit.100.1 ed approva l'emendamento Tit.100 della Commissione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Non accetta gli ordini del giorno Muro n. 69, Granata n. 71 e Toto n. 72 ed accetta, purché riformulati, i restanti ordini del giorno.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Palomba n. 1. Pag. XVII

Intervengono il deputato AUGUSTO DI STANISLAO (IdV) e il sottosegretario di Stato per la giustizia GIACOMO CALIENDO.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Di Stanislao n. 11.

Intervengono i deputati SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV) e FABIO EVANGELISTI (IdV), che accettano le riformulazioni proposte dei rispettivi ordini del giorno nn. 16 e 18.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Muro n. 69, Granata n. 71 e Toto n. 72.

La seduta, sospesa alle 18,50, è ripresa alle 19.

(Dichiarazioni di voto finale)

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Richiamata preliminarmente la coerente posizione della propria parte politica non pregiudizialmente ostile a provvedimenti presentati dalla maggioranza anche in materia di giustizia, reputa la proposta di legge in esame strumentale alla tutela degli interessi privati del Presidente del Consiglio e lesiva del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; dichiara pertanto il voto contrario della sua componente politica.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel ritenere che dalle argomentazioni addotte dal Ministro Alfano circa il limitato impatto del provvedimento in esame si evince come lo stesso sia in realtà esclusivamente volto al perseguimento di interessi riconducibili alla persona del Presidente del Consiglio, esprime riprovazione per l'atteggiamento spregiudicatamente parziale e strumentale del Governo e della maggioranza. Ribadisce quindi l'auspicio della sua parte che si tengano quanto prima elezioni anticipate.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nell'esprimere sconcerto e grave preoccupazione per la politica legislativa attuata dal Governo nel settore della giustizia, che reputa lesiva dei principi fondamentali della generalità e dell'astrattezza delle norme giuridiche, dichiara il convinto voto contrario della sua componente politica sulla proposta di legge in esame, della quale sottolinea il carattere di particolare iniquità.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel manifestare vivo sdegno per il provvedimento in esame, che reputa incostituzionale ed inaccettabilmente volto a rendere più difficoltoso l'accertamento della verità attraverso l'istituto del processo penale, paventa il rischio che dall'attuazione dello stesso possano derivare gravose ed inique conseguenze per le parti offese dai reati interessati dal nuovo regime della cosiddetta prescrizione breve. Stigmatizzata quindi l'inerzia dell'Esecutivo nell'affrontare i veri problemi del sistema giudiziario italiano, esprime riprovazione per l'atteggiamento dello stesso e della maggioranza, che reputa intenta ad occuparsi con spirito servile delle vicende giudiziarie che riguardano la persona del Presidente del Consiglio. Ribadisce quindi l'invito ai cittadini ad esprimere la loro contrarietà all'operato del Governo attraverso la partecipazione all'imminente consultazione referendaria.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Stigmatizza contenuti e finalità della proposta di legge in esame, a suo avviso improntata ad un falso garantismo, che è stata imposta con sommaria arroganza dalla maggioranza umiliando le prerogative del Parlamento nel quadro di una più complessiva e nefasta politica legislativa di settore attuata in entrambi i rami del Parlamento a tutela degli interessi personali e privati di cittadini appartenenti ai ceti più potenti della società e del tutto inconcludente ai fini di una riforma organica dell'ordinamento giudiziario.

ARTURO IANNACCONE (IR). Nel sottolineare come le riconosciute criticità che Pag. XVIIIaffliggono il settore della giustizia comportino inaccettabili penalizzazioni per i cittadini e le imprese, manifesta sdegno e riprovazione per l'uso politico dei poteri giudiziari posto in atto da una parte della magistratura. Nel ritenere inoltre il provvedimento in esame giusto e legittimamente volto all'attuazione delle disposizioni di rango costituzionale e sovranazionale concernenti la ragionevole durata del processo penale, ribadisce l'intendimento del suo gruppo di sostenere il Governo nell'attuazione del programma, al fine di garantire stabilità e progresso al Paese. Stigmatizza infine l'atteggiamento strumentalmente ostruzionistico delle opposizioni, invocando altresì una più efficace tutela dell'onore e delle prerogative dei deputati della propria parte a fronte di inaccettabili attacchi personali.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Evidenziata preliminarmente la responsabilità politica e morale dinanzi agli elettori di quanti, a suo avviso, in cambio di favori politici, hanno cambiato schieramento condividendo responsabilità di governo, giudica il provvedimento in esame, la cui calendarizzazione è stata strumentalmente decisa in tempo utile perché potesse esplicare effetti prescrittivi su vicende giudiziarie che investono il Presidente del Consiglio, l'ennesima occasione mancata per una necessaria e organica riforma dell'ordinamento giudiziario, da sempre auspicata dalla propria parte. Esprime, infine, solidarietà al Presidente della Camera, sottoposto a molteplici e infondate critiche da entrambi gli schieramenti e del quale, invece, apprezza il ruolo istituzionale al di sopra delle parti esercitato nella conduzione dei lavori parlamentari.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Nel sottolineare come il provvedimento in esame sia finalizzato a garantire il rispetto del principio costituzionale della ragionevole durata del processo a tutela dei cittadini, stigmatizza l'atteggiamento strumentalmente e pregiudizialmente contrario delle opposizioni, rilevando tuttavia che all'esito di un serrato confronto parlamentare la coesione della maggioranza ha prevalso sulle pratiche ostruzionistiche poste in essere. Richiamati quindi taluni provvedimenti inopportunamente adottati dall'opposizione di centro-sinistra in materia di giustizia, invita il Governo a proseguire sulla strada di una riforma costituzionale del sistema giudiziario, anche per premiare e sostenere la parte sana ed efficiente della magistratura. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge in esame.

PIERO FASSINO (PD). Ritiene che il provvedimento in esame non perseguirà l'obiettivo di rendere più celeri i procedimenti giudiziari che, a suo avviso, potrebbe essere più opportunamente conseguito attraverso una riforma strutturale del settore ed un adeguamento della consistenza organica della magistratura. Sottolineato, altresì, che la reale finalità della proposta di legge è quella di abbreviare la prescrizione anche per reati particolarmente gravi, introducendo una sorta di amnistia mascherata, allo scopo di tutelare ancora una volta la persona del Presidente del Consiglio, evidenzia come tali scelte contribuiscano a screditare il Governo di fronte ai cittadini.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Sottolineato come la proposta di legge in esame sia volta a tutelare i cittadini dalle inaccettabili e gravose conseguenze della eccessiva durata dei processi penali, stigmatizza l'atteggiamento strumentale e pregiudizievole delle opposizioni sui temi della giustizia, nella convinzione che la persona del Presidente del Consiglio sia da molti anni oggetto di una pervicace persecuzione giudiziaria posta in atto da una parte della magistratura intenta a perseguire un inaccettabile disegno politico. Richiamate quindi le vicende politico-giudiziarie degli ultimi due decenni, ribadisce l'intendimento della sua parte di sostenere il Governo nell'attuazione del programma e nell'affermazione di un sistema giudiziario effettivamente terzo e scevro da condizionamenti di natura politica.

Pag. XIX

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CALOGERO MANNINO (Misto), RITA BERNARDINI (PD), AMEDEO LABOCCETTA (PdL), ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL) e CHIARA MORONI (FLI).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge n. 3137-A (Deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori espongono copie della Costituzione - Deputati del gruppo Italia dei Valori esibiscono cartelli di protesta).

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla VII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2064-B, recante aumento del contributo dello Stato in favore della Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza e modifiche all'articolo 3 della legge 20 gennaio 1994, n. 52, concernenti le attività svolte dalla medesima Biblioteca.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL), ANDREA SARUBBI (PD), RITA BERNARDINI (PD), SOUAD SBAI (PdL), GIACOMO CHIAPPORI (LNP), EMANUELE FIANO (PD), che sollecita anche la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e ANTONELLO GIACOMELLI (PD), nonché, per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, il deputato MARIO LOVELLI (PD). Dopo precisazioni del PRESIDENTE, intervengono i deputati RAFFAELE FITTO (PdL), GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), per un richiamo al Regolamento, e DENIS VERDINI (PdL), cui rende precisazioni il PRESIDENTE.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna, la XIII Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 975-2513-B, recante disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ANTONIO RAZZI (IR).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 14 aprile 2011, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 134).

La seduta termina alle 21,10.