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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 471 di mercoledì 4 maggio 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 10,40.

GIANPIERO BOCCI (PD), Segretario. Legge il processo verbale della seduta di ieri.

Sul processo verbale.

Dopo un intervento del deputato MAURIZIO TURCO (PD), il processo verbale è approvato.

I deputati in missione sono sessantacinque.

Sull'ordine dei lavori.

RENATO FARINA (PdL). Stigmatizza la pubblicazione su Il fatto quotidiano di una vignetta satirica gravemente offensiva della figura del beato Giovanni Paolo II, manifestando viva indignazione al riguardo e prospettandone la rilevanza penale.

WALTER VELTRONI (PD). Ricorda la figura di Alessio Pasquini, già dirigente del partito comunista italiano, che fu insigne protagonista di un'importante stagione di lotte civili e democratiche.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede alla Presidenza che, tenuto conto del previsto andamento della seduta odierna, il rappresentante del Governo si limiti ad esprimere il parere sulle mozioni relative alla situazione delle carceri.

Seguito della discussione delle mozioni Della Vedova n. 1-00612, Rao n. 1-00614, Ferranti n. 1-00615, Costa n. 1-00616, Bernardini n. 1-00617, Di Pietro n. 1-00618 e Mosella n. 1-00619: Iniziative relative alla situazione delle carceri.

Nella seduta dell'11 aprile 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Nel rilevare che il Governo ha predisposto un piano carceri che prevede la costruzione di nuovi istituti penitenziari, previa intesa con le regioni e le province autonome interessate, al fine di porre termine alla grave situazione emergenziale, esprime parere favorevole sulla mozione Costa n. 1-00616 e sulla mozione Bernardini n. 1-00617, limitatamente al dispositivo, e parere contrario sulla mozione Della Vedova n. 1-00612. Esprime, inoltre, parere favorevole sui dispositivi dei restanti documenti di indirizzo, purché riformulati.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ROBERTO RAO (UdCpTP). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica confusi ed eccessivamente articolati i pareri espressi dal rappresentante del Governo, sottolineando la necessità di riservare tempi più adeguati all'esame di mozioni di grande rilevanza per il Paese.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nel condividere le perplessità riguardo alle Pag. VImodalità con cui è stato espresso il parere dal rappresentante del Governo, chiede alla Presidenza chiarimenti circa il prosieguo dei lavori, atteso che appare problematico rispettare quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

RITA BERNARDINI (PD). Giudica vergognoso comprimere il dibattito sulla situazione illegale inerente le carceri italiane a causa della diretta televisiva prevista per le dichiarazioni di voto sulle mozioni concernenti la crisi libica.

LUIGI VITALI (PdL). Prospetta l'opportunità di rinviare ad altra seduta il seguito dell'esame delle mozioni in discussione.

PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,35, è ripresa alle 11,38.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse tra tutti i gruppi, il seguito dell'esame delle mozioni sulla situazione delle carceri è rinviato ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 11,40, è ripresa alle 11,55.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Discussione del disegno di legge S. 2665, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 34 del 2011: Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo (approvato dal Senato) (A.C. 4307) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali).

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali Franceschini n. 1 e Donadi n. 2.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nell'illustrare la questione pregiudiziale Franceschini n. 1, rileva la necessità di evitare l'ennesima lesione della Carta costituzionale da parte del Governo, il quale, in palese contrasto con i principi sanciti dagli articoli 1 e 75, ha adottato un provvedimento eterogeneo, confuso e contraddittorio, volto, tra l'altro, ad eludere il voto popolare referendario previsto per il 12 giugno 2011. Stigmatizza quindi l'operato di un Esecutivo che ha emanato un decreto-legge inadeguato ed irragionevole, finalizzato ad una sospensione solo temporanea della politica sul nucleare italiano, come confermato dal Presidente del Consiglio, giudicando inoltre imbarazzanti le disposizioni in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Donadi n. 2, rilevando come le modifiche apportate durante l'iter al Senato al decreto-legge n. 34 del 2010 abbiano di fatto privato il provvedimento dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente previsti. Sottolinea quindi che le disposizioni recate dall'articolo 5, volte a sospendere solo temporaneamente il programma nucleare italiano, rappresentano un illegittimo tentativo di impedire la consultazione referendaria, la cui rilevanza costituzionale è stata riconosciuta dalla stessa Corte costituzionale. Evidenzia inoltre come l'attuale legislatura sia caratterizzata da continue deroghe al normale procedimento legislativo, atteso che il continuo ricorso alla decretazione d'urgenza, a deleghe legislative e a provvedimenti omnibus ha dato luogo ad una produzione normativa parziale ed incoerente.

Pag. VII

MAURO LIBÈ (UdCpTP). Sottolineata preliminarmente la necessità di affrontare le questioni concrete del Paese, ritiene che il Governo, non assumendosi la propria responsabilità, abbia sostanzialmente disatteso l'impegno assunto sull'avvio di una riforma complessiva del sistema energetico nazionale. Rilevata altresì la totale assenza di soluzioni alternative alle suddette problematiche, dichiara l'astensione del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali in esame, atteso che le motivazioni ad esse sottese riguardano il cosiddetto programma nucleare italiano, che il Governo ha responsabilmente deciso di sospendere in attesa di ulteriori approfondimenti su tale tecnologia. Ricordato che un eventuale esito contrario della consultazione referendaria su tale programma potrebbe definitivamente compromettere le capacità di approvvigionamento di energia del nostro Paese, valuta positivamente l'ipotesi di una pausa di riflessione su tale scelta fondamentale per il futuro dell'Italia.

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Reputati demagogici, strumentali e privi di fondamento i contenuti delle questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni, con particolare riferimento alla presunta intenzione del legislatore, sottesa all'articolo 5 del decreto-legge n. 34 del 2011, di eludere il referendum convocato per il 12 giugno 2011, osserva che il predetto articolo del provvedimento d'urgenza preclude definitivamente l'opzione per il nucleare; annunzia, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali in esame, auspicando che l'Assemblea le respinga.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Dichiara di voler sottoscrivere la questione pregiudiziale Franceschini n. 1.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali Franceschini n. 1 e Donadi n. 2.

Seguito della discussione delle mozioni Franceschini n. 1-00633, Galletti n. 1-00634, Di Pietro n. 1-00635, Reguzzoni n. 1-00636 e Mecacci n. 1-00637: Impegno italiano in Libia.

Nella seduta del 3 maggio 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che è stata ritirata la mozione Mecacci n. 1-00637.

FRANCO FRATTINI, Ministro degli affari esteri. Rileva che, nell'ormai irreversibile evoluzione dell'area nordafricana del bacino del Mediterraneo, la scelta obbligata dell'Italia, che corrisponde anche all'interesse nazionale, è quella di sostenere l'aspirazione di milioni di giovani alla libertà e alla democrazia, contribuire a prevenire le tendenze estremiste e radicali, ricercare condizioni di sviluppo economico locale e rafforzare la presenza delle imprese italiane operanti nei Paesi del Nord Africa. Sottolinea inoltre la necessità di elaborare una strategia che consenta il contenimento dei flussi migratori, dando piena attuazione alle risoluzioni dell'ONU, nel rispetto dei loro limiti, con l'obiettivo politico di creare, d'intesa con gli alleati e con la NATO, le condizioni per far cessare al più presto le operazioni militari e favorire la transizione della Libia verso un assetto democratico, anche attraverso un processo di riconciliazione nazionale. Nell'assicurare, infine, che il Governo informerà costantemente il Parlamento sulle iniziative che saranno assunte e sull'evoluzione della crisi, esprime parere favorevole sulla mozione Reguzzoni n. 1-00636 e parere contrario sulla mozione Di Pietro n. 1-00635 (Nuova formulazione). Si rimette altresì all'Assemblea sulle restanti Pag. VIIImozioni e non accetta l'ordine del giorno Paglia n. 1-00636/1.

La seduta, sospesa alle 12,45, è ripresa alle 13.

(Dichiarazioni di voto)

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Reputato preliminarmente imprescindibile il rispetto della risoluzione ONU n. 1973, delle delibere assunte dal Parlamento il 24 marzo 2011 e delle autorevoli dichiarazioni del Presidente della Repubblica sulla necessaria conformità dell'intervento italiano alla predetta risoluzione e all'articolo 11 della Costituzione, dichiara il voto contrario della sua componente politica sulla mozione Di Pietro n. 1-00635 (Nuova formulazione), l'astensione sulla mozione Reguzzoni n. 1-00636 e il voto favorevole sui restanti documenti di indirizzo.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Pur ritenendo condivisibili gli obiettivi enunciati dal Ministro Frattini, giudica impropria e contraddittoria la previsione di un termine temporale certo entro cui concludere le operazioni militari in Libia contenuta nella mozione Reguzzoni n. 1-00636, sulla quale dichiara, pertanto, il voto contrario della sua componente politica.

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Sottolineata la grave emergenza umanitaria in atto in Libia, ritiene che la mozione presentata dalla maggioranza, prevedendo la fissazione di un termine certo per la cessazione delle operazioni militari, comprometta la credibilità dell'Italia in ambito internazionale; reputa quindi necessario che il Governo sostenga una linea di politica estera improntata a maggiore coerenza ed incisività, con particolare riferimento alla problematiche che investono l'area del Mediterraneo.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Pur manifestando rispetto per i documenti di indirizzo presentati dagli altri gruppi mossi dal desiderio di venire incontro alle aspirazioni del popolo libico, li giudica tuttavia sbagliati nel merito, ritenendo che non sia possibile raggiungere la pace attraverso azioni di guerra; rileva inoltre che la partecipazione dell'Italia ad operazioni militari contro la Libia, oltre a porsi in contrasto con il dettato costituzionale, non è stata in realtà autorizzata dalle Camere e contraddice quanto previsto dall'articolo 4 del Trattato di amicizia e partenariato tra Italia e Libia. Ricorda, infine, che la sua mozione n. 1-00635 impegna il Governo ad escludere esplicitamente la partecipazione attiva del nostro Paese ai bombardamenti sul suolo libico.

LUCIANO MARIO SARDELLI (IR). Evidenziata la valenza geopolitica ed economica della partecipazione italiana alla missione NATO in Libia, a suo avviso strategica per la tutela di fondamentali interessi nazionali, economici e di sicurezza pubblica, ne sottolinea la piena legittimità in base al diritto internazionale, manifestando vivo apprezzamento per la responsabile predisposizione di una mozione unitaria da parte della maggioranza; osserva, infine, che i molteplici e contraddittori atti di indirizzo presentati dalle opposizioni ne denotano la posizione divisa, lacerata e confusa su una fondamentale questione di politica estera.

ROBERTO MENIA (FLpTP). Sottolineato come il passaggio parlamentare sulla vicenda libica si sia reso necessario a causa dell'atteggiamento strumentale della Lega Nord, che si oppone ad un intervento in Libia per calcolo elettorale, richiama i contraddittori rapporti intrattenuti con il dittatore Gheddafi dal nostro Governo, che si è fatto cogliere del tutto impreparato dall'evoluzione dei moti di opposizione nel Paese nordafricano, cambiando continuamente posizione. Lamentato come tale incoerente politica sia costata al nostro Paese una perdita di credibilità internazionale, giudica palesemente improprie le limitazioni imposte dalla mozione della maggioranza alla missione militare italiana, Pag. IXevidenziando come il proprio gruppo assumerà in sede di votazione un atteggiamento responsabile, nell'interesse del Paese.

PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP). Espressa solidarietà al Ministro Frattini, costretto ad operare in un contesto particolarmente complesso, anche alla luce della incertezza e delle contraddizioni esistenti all'interno della stessa maggioranza, ritiene che quest'ultima avrebbe dovuto ricercare un'ampia convergenza parlamentare al fine di predisporre una mozione unitaria. Giudicata altresì non credibile la posizione assunta dalla Lega Nord in ordine alle modalità di partecipazione del contingente militare italiano all'intervento in atto in Libia, reputa non necessario l'odierno dibattito, rilevando che la mozione presentata dal centro-destra prevede la fissazione di un termine alle operazioni militari sul territorio libico non applicabile nella realtà operativa. Lamenta infine l'assoluta inadeguatezza della politica estera del Governo, stigmatizzando la presentazione di un documento di indirizzo che, adottato per meri fini elettorali, rappresenta una pagina nera nella storia della diplomazia nazionale.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Ricordato che la propria parte politica ha sin da subito e con coerenza manifestato dubbi sull'opportunità di un intervento militare in Libia, originato peraltro da interessi economici di altri Paesi, sottolinea come la maggioranza abbia mostrato compattezza nel delineare i precisi impegni contenuti nel testo della sua mozione n. 1-00636, sulla quale dichiara il voto favorevole, che impegna il Governo a far sì che l'Italia non partecipi ad azioni di terra sul suolo libico, a non incrementare l'imposizione fiscale per far fronte ai costi dell'impegno militare e a prevedere, tra l'altro, un limite temporale certo per la conclusione dell'azione militare. Evidenzia quindi come l'Italia non sia in grado di assicurare condizioni dignitose ai numerosi migranti costretti a fuggire dalla Libia e da altri Paesi, ai quali sarebbe preferibile fornire aiuti nei loro territori di origine.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Nel ritenere che l'approvazione della mozione presentata dal centrodestra non modificherà le modalità operative di partecipazione del contingente militare italiano alla missione in Libia, giudica non credibile l'impegno di non aumentare la pressione tributaria per finanziare la predetta missione, stigmatizzando le incertezze e le contraddizioni evidenziate dal Governo, che, a suo avviso, hanno minato la credibilità dell'Italia nel contesto internazionale, anche alla luce della drastica riduzione delle risorse stanziate dal nostro Paese per la cooperazione internazionale. Sottolineata quindi la necessità di assumere una leale e coerente posizione nel confronto strategico con gli alleati, rispettando pienamente le risoluzioni approvate dall'ONU, reputa deplorevole che il Parlamento debba confrontarsi per mere esigenze propagandistiche del centrodestra e per problemi personali che coinvolgono il Presidente del Consiglio, invitando l'Esecutivo ad affrontare concretamente le questioni che interessano i cittadini, segnatamente il lavoro e la crisi economica in atto.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Evidenziate le divergenze interne all'opposizione sulle materie oggetto dell'odierno dibattito, che, a suo avviso, necessita di un'approfondita riflessione e non di affermazioni propagandistiche, ricorda che all'interno della maggioranza sono emerse preoccupazioni legittime e politicamente coerenti, volte a sostenere un'evoluzione della Libia verso un assetto democratico che dia spazio ad azioni diplomatiche oltre che di carattere militare. Dichiara, quindi, che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulla mozione Reguzzoni n. 1-00633, voto contrario sulla mozione Di Pietro n. 1-00635 (Nuova formulazione) e si asterrà sui restanti documenti di indirizzo.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CALOGERO MANNINO (Misto), Pag. XPAOLO GUZZANTI (IR) e MATTEO MECACCI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Franceschini n. 1-00633 (Nuova formulazione) e Galletti n. 1-00634 e respinge la mozione Di Pietro n. 1-00635 (Nuova formulazione), nelle parti non precluse.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, chiede alla Presidenza che sia esplicitato il significato del voto sulla mozione Reguzzoni n. 1-00636, che reca, a suo avviso, un impegno eccessivamente generico per l'Esecutivo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Reguzzoni n. 1-00636.

GIANFRANCO PAGLIA (FLpTP). Non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 1-00636/1.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati ROBERTO SPECIALE (PdL), MAURO PILI (PdL), MICHELE POMPEO META (PD), ANTONIO MEREU (UdCpTP), DAVIDE CAVALLOTTO (LNP) e ANGELO CERA (UdCpTP), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati LINO DUILIO (PD) e LUISA BOSSA (PD).

La seduta, sospesa alle 14,40, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PIPPO GIANNI (IR). Illustra la sua interrogazione n. 3-01628, sulle iniziative per il pieno riconoscimento dei benefici previdenziali a favore dei lavoratori esposti all'amianto in Sicilia.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato PIPPO GIANNI (IR), che, pur ringraziando il Ministro per la dettagliata risposta, invita il Governo ad intervenire presso le amministrazioni regionali siciliane per fornire risposte certe ai lavoratori dell'amianto.

ENZO RAISI (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01629, su chiarimenti in ordine alla nomina del nuovo direttore generale dell'Ice - Istituto nazionale per il commercio estero.

PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51). - Replica il deputato ENZO RAISI (FLpTP), il quale si dichiara insoddisfatto, ritenendo che le notizie fornite nella risposta non corrispondano al vero.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01630, sui tempi di presentazione del disegno di legge annuale per la concorrenza e intendimenti del Governo in merito all'istituzione di un'autorità di regolazione indipendente in materia di trasporti.

PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). Pag. XI- Replica il deputato LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI), che, nel prendere atto dell'ulteriore slittamento del termine di presentazione alle Camere del disegno di legge annuale per la concorrenza, preannunzia che chiederà l'iscrizione all'ordine del giorno di una proposta di legge in materia presentata dall'opposizione.

GIOVANNI FAVA (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01631, sulle iniziative in relazione ai rischi per la salute della popolazione residente nell'area del Petrolchimico di Mantova.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55). - Replica il deputato GIOVANNI FAVA (LNP), che si dichiara pienamente soddisfatto della rassicurante risposta del Ministro, considerata la rilevanza della tematica oggetto dell'atto ispettivo.

ROCCO GIRLANDA (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01632, sulle iniziative per migliorare la qualità della vita dei pazienti che soffrono di asma, con specifico riguardo alla popolazione infantile.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato ROCCO GIRLANDA (PdL), che, nel dichiararsi pienamente soddisfatto della risposta, esprime apprezzamento per le preannunziate iniziative a sostegno dei pazienti in età infantile, sottolineando la necessità di un forte impegno in direzione della programmazione e della ricerca di sinergie tra i soggetti interessati.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01633, concernente elementi in merito all'ipotesi di soppressione di taluni presidi dell'Arma dei carabinieri.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 58). - Replica il deputato ANGELO COMPAGNON (UdCpTP), che, nel rilevare come i tagli apportati dal Governo al comparto sicurezza comportino deleterie ricadute in termini di diffusione sul territorio delle Forze dell'ordine, invita l'Esecutivo ad impegnarsi per garantire efficaci risposte alla domanda di sicurezza proveniente dai cittadini.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01634, sugli intendimenti del Governo in merito all'adozione di iniziative normative in ordine alla gestione delle risorse idriche.

STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59). - Replica il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV), che, nel paventare le deleterie conseguenze derivanti dalla prospettata ipotesi di privatizzazione della gestione delle risorse idriche, giudica inaccettabile l'atteggiamento del Governo, a suo avviso intenzionato sostanzialmente ad impedire ai cittadini di esprimersi direttamente attraverso la partecipazione al referendum.

STEFANO GRAZIANO (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-01635, sulle iniziative di competenza per una corretta gestione dei rifiuti in Campania.

STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 61). - Replica il deputato ALESSANDRO BRATTI (PD), che, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatto della risposta, giudica meramente demagogici ed inattendibili i trionfalistici annunci dell'Esecutivo, reputando altresì insufficienti ed inefficaci le iniziative assunte dal Governo per portare a regime il ciclo dei rifiuti in Campania.

Pag. XII

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settanta.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ricorda che il Parlamento in seduta comune è convocato domani, alle 9, per procedere all'elezione di un giudice della Corte costituzionale e di un componente il Consiglio superiore della magistratura.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 5 maggio 2011, alle 12.

(Vedi resoconto stenografico pag. 63).

La seduta termina alle 15,55.