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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 481 di lunedì 6 giugno 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 16,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 30 maggio 2011.

I deputati in missione sono cinquantatré.

Discussione della mozione Libè n. 1-00640: Iniziative in materia di riscossione dei tributi.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Borghesi n. 1-00645, Bernardo n. 1-00647, Reguzzoni n. 1-00649 e Raisi n. 1-00650 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MAURO LIBÈ (UdCpTP). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00640, sottolinea l'ampio, deleterio e facile ricorso, talora infondato, a drastiche e vessatorie procedure esecutive da parte della società Equitalia per il recupero dei crediti tributari dello Stato, evidenziandone i drammatici effetti negativi sulle imprese e sulle famiglie in una difficile congiuntura economica mondiale. Rilevato, quindi, che le attuali modalità di riscossione dei tributi disattendono la ratio della legge istitutiva di Equitalia, auspica che i proventi delle sanzioni e delle multe connessi al recupero dei crediti tributari vengano utilizzati per finanziare servizi pubblici regionali sul territorio di riscossione. Precisa, infine, che con l'atto di indirizzo da lui presentato si invita il Governo ad una generale revisione delle modalità di riscossione dei tributi.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00645, sottolineando la necessità di distinguere, in materia di riscossione dei tributi, le problematiche inerenti le famiglie e le imprese, diversificando altresì le violazioni di normative dal mancato pagamento delle imposte. Nel manifestare quindi contrarietà all'ipotesi di una moratoria in materia, reputa opportuno un sollecito intervento dell'Esecutivo teso ad evitare che la sanzione tributaria irrogata da Equitalia per il ritardo nel pagamento da parte del contribuente, sommata agli interessi ed agli aggi di riscossione, si trasformi in un aggravio di costi ingiustificato rispetto all'entità del debito tributario originario. Invita, quindi, il Governo ad attivarsi al fine di rendere strutturale la possibilità di concedere al debitore un diverso piano di rateazione e di rafforzare gli strumenti di autotutela del contribuente, attuando altresì i principi sanciti a livello comunitario in materia di lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, con particolare riguardo alle pubbliche amministrazioni. Auspica, infine, la convergenza delle forze politiche su un documento di indirizzo unitario.

ALBERTO FLUVI (PD). Nel rilevare prelimarmente la delicatezza e complessità della materia in esame, osserva che l'attuale Pag. IVsistema di riscossione coatta dei tributi, introdotto nel 2005, ha prodotto apprezzabili effetti di notevole efficientamento dell'attività di recupero dei crediti fiscali da parte dello Stato, con ingenti incassi per l'erario. Richiama, quindi, il proficuo impegno profuso sul tema dalla VI Commissione, anche attraverso l'approvazione unanime di una risoluzione che contiene precisi indirizzi rivolti al Governo al fine di rendere più eque e giuste le procedure di esecuzione forzata tributaria, con particolare riferimento al fermo amministrativo e all'iscrizione di ipoteche immobiliari. Nell'auspicare, infine, che gli elementi più vessatori dell'attuale sistema vengano corretti dalla legge di conversione del decreto-legge n. 70 del 2011, attualmente all'esame della Camera, ritiene necessario introdurre un meccanismo di compensazione dei debiti fiscali delle imprese con i crediti da esse maturati a fronte dei cronici e intollerabili ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nell'illustrare la mozione Reguzzoni n. 1-00649, sottolinea l'importanza e l'attualità delle tematiche oggetto dei documenti di indirizzo in discussione, rilevando altresì come la riforma del sistema di riscossione coattiva dei tributi, avviata nel 2005, abbia sostanzialmente migliorato l'attività inerente l'incasso dei crediti dell'erario. Nel ricordare quindi gli effetti della perdurante crisi economica che investe il Paese, ritiene necessario contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale e, al contempo, tutelare adeguatamente gli interessi del sistema imprenditoriale, in modo da non pregiudicare l'ordinario andamento del ciclo produttivo. Nel dare infine atto alla compagine governativa di aver tenuto sotto controllo i conti pubblici, invita l'Esecutivo ad attivarsi fattivamente al fine di limitare l'importo complessivo di interessi, sanzioni ed aggi a carico del debitore, fino al superamento di questa particolare fase congiunturale, rivedendo il complessivo meccanismo di calcolo delle sanzioni tributarie.

ENZO RAISI (FLpTP). Illustra la sua mozione n. 1-00650, rilevando che l'attuale sistema di riscossione dei tributi, per molti aspetti vessatorio e penalizzante nei confronti dei cittadini, appare emblematico della mancata volontà del Governo di riequilibrare i rapporti tra Stato e contribuente. Giudicate, inoltre, inique le procedure di recupero coattivo dei crediti fiscali poste in essere dalla società Equitalia, ritiene doveroso che l'Esecutivo si impegni a valutare l'opportunità di definire una disciplina della materia che tenga conto, tra l'altro, della situazione dei contribuenti a più basso reddito, escludendo dalle procedure esecutive la prima abitazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ENZO RAISI (FLpTP). Auspica, pertanto, un cambiamento culturale della pubblica amministrazione, volto a rendere più trasparenti le procedure di riscossione e a tutelare prioritariamente i contribuenti.

ALESSANDRO PAGANO (PdL). Nell'illustrare la mozione Bernardo n. 1-00647, sottolinea come la riforma del sistema di riscossione coattiva dei tributi abbia sensibilmente incrementato l'efficienza del servizio, contribuendo al contrasto all'evasione fiscale. Richiamate altresì le cause della crisi di liquidità che attanaglia il tessuto produttivo nazionale, ribadisce l'intendimento della maggioranza di salvaguardare l'integrità del sistema imprenditoriale, in primo luogo improntando al criterio della flessibilità il ridimensionamento degli oneri previsti per more, interessi e sanzioni. Rammentati quindi i moniti del Governo circa le disfunzioni palesate dal sistema di riscossione coattiva, nonché le attività conoscitive condotte e gli atti di indirizzo approvati dalla VI Commissione su tale tematica, reputa opportuno, nelle more dell'approvazione della preannunziata riforma dell'ordinamento fiscale, intervenire Pag. Vnel senso della semplificazione normativa della materia e in direzione di un graduale alleggerimento del prelievo fiscale.Sottolinea inoltre l'ampia convergenza registratasi in sede di VI Commissione sui temi oggetto del dibattito odierno.

PRESIDENTE. Avverte che, con il consenso dell'Assemblea, darà la parola al deputato Pili che, per un disguido, risulta agli Uffici essersi iscritto a parlare nell'odierna discussione oltre i termini stabiliti dal Regolamento.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Pur non opponendosi alla possibilità che il deputato Pili svolga il suo intervento, ritiene debba risultare chiaro che ciò avviene in deroga alle ordinarie procedure di iscrizione a parlare.

MAURO PILI (PdL). Nel sottolineare che una seria politica fiscale deve essere ispirata ai principi dell'equità, del rigore e del buon senso, come meritoriamente dimostrato dal Governo in questi anni, auspica che il Parlamento sappia individuare strumenti idonei affinché lo Stato, nell'espletare la propria attività di recupero e riscossione delle risorse tributarie, non compia abusi e vessazioni, in particolare nei confronti delle piccole e medie imprese, già messe a dura prova dalla recente crisi internazionale. Richiamate quindi le difficili condizioni in cui versano numerose attività imprenditoriali della Sardegna, in favore delle quali auspica un tempestivo intervento, manifesta soddisfazione per il contenuto dei documenti di indirizzo in esame, auspicando che possa trovare adeguato spazio anche l'ipotesi di una moratoria per la riscossione di taluni tributi insoluti.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
Avverte che sono stato presentate le ulteriori mozioni Lo Monte n. 1-00651 e Pisicchio n. 1-00652.
Prende altresì atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della mozione Narducci n. 1-00631: Iniziative concernenti i rapporti tra Italia e Svizzera, con particolare riferimento alle doppie imposizioni e ad altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Reguzzoni n. 1-00644, Galletti n. 1-00646 e Ventucci n. 1-00648 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

FRANCO NARDUCCI (PD). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00631, manifesta seria preoccupazione per il progressivo deterioramento delle relazioni bilaterali tra Italia e Svizzera segnatamente in riferimento alle questioni fiscali e contributive inerenti lo status dei lavoratori frontalieri italiani, recentemente oggetto di manifestazioni xenofobe, paventando il rischio di deleterie ridefinizioni della normativa di settore vigente nella Confederazione elvetica. Nel ritenere quindi che l'Esecutivo stia irresponsabilmente compromettendo i rapporti con un rilevante partner economico e commerciale, stigmatizza l'atteggiamento di chiusura da parte del Ministero dell'economia e delle finanze nei confronti della riapertura dei negoziati inerenti le questioni fiscali bilaterali, anche alla luce del mutato approccio delle autorità elvetiche in materia negli ultimi anni. Sottolinea quindi la necessità che il Governo riavvii al più presto i negoziati per l'aggiornamento dei trattati bilaterali Pag. VIgià stipulati, anche al fine di definire tempestivamente un quadro normativo certo a tutela dei lavoratori frontalieri, rammentando a tal proposito come il suo gruppo abbia presentato una proposta di legge in materia.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Illustra la mozione Reguzzoni n. 1-00644, rilevando come permangano irrisolti taluni profili di criticità nei rapporti tra Italia e Svizzera, con particolare riferimento alle doppie imposizioni fiscali cui sono soggetti i lavoratori frontalieri dei due Paesi, nonostante i numerosi accordi raggiunti a livello comunitario su tale materia. Sottolinea quindi che il Governo dovrebbe assumere opportune iniziative, anche diplomatiche, affinché si instauri un proficuo dialogo con la controparte elvetica per affrontare con profitto la predetta tematica e tutelare i numerosi lavoratori italiani, consentendo al contempo che la Svizzera sia cancellata dalla cosiddetta lista grigia relativa al rispetto delle regole sulla trasparenza finanziaria.

COSIMO VENTUCCI (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00648 sottolineando il volume e la rilevanza del fatturato prodotto dai lavoratori frontalieri in Svizzera, anche alla luce degli attacchi xenofobi di cui sono stati fatti inaccettabilmente segno, pur nella consapevolezza di come tali atteggiamenti non appartengano all'identità del popolo elvetico. Richiamate le misure adottate dal Governo per contrastare la crisi finanziaria e l'evasione fiscale, reputa opportuno che l'Esecutivo si attivi, anche ridiscutendo le questioni connesse all'avvenuto inserimento della Svizzera nella lista dei cosiddetti paradisi fiscali, per riavviare i negoziati sulle tematiche fiscali inerenti i lavoratori frontalieri, per stipulare una nuova convenzione al fine di evitare le doppie imposizioni sul reddito e per evitare infine la rinegoziazione degli accordi bilaterali già in vigore.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere la mozione Narducci n. 1-00631, che correttamente sollecita un intervento del Governo a tutela dei numerosi lavoratori frontalieri italiani impiegati nella Confederazione elvetica ed ingiustamente sottoposti ad una doppia imposizione fiscale. Nel ritenere che all'origine di tale situazione vi sia il problema dell'inserimento della Svizzera nella cosiddetta lista grigia redatta dell'OCSE e concernente la trasparenza finanziaria dei vari Stati, auspica che si intervenga tempestivamente sulla problematica evidenziata, ricorrendo al dialogo tra i due Paesi per individuare soluzioni ispirate al buon senso.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge: Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale (A.C. 1952-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MAURO PILI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, volta ad avviare il lungimirante e fattivo impegno dell'Italia verso una produzione energetica ecocompatibile e per il miglioramento della qualità della vita, attraverso l'introduzione di un sistema di certificazione delle abitazioni finalizzato ad evitare che il sistema immobiliare nazionale produca inquinamento atmosferico, contrastando l'effetto serra. Sottolinea, quindi, la rilevanza della materia oggetto del provvedimento, segnatamente con riferimento agli effetti positivi Pag. VIIdella misurazione della capacità ed efficienza energetica delle abitazioni, anche in termini di risparmio per i cittadini, nonché al miglioramento della trasparenza del patrimonio immobiliare e del relativo mercato. Nel ricordare, infine, il proficuo lavoro svolto dalla VIII Commissione sul tema del risparmio energetico, auspica che lo Stato si riappropri del proprio ruolo nelle politiche di tutela ambientale.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nel rilevare come le materie oggetto della proposta di legge in discussione siano di competenza prevalente delle regioni, evidenzia taluni profili di criticità presenti nel predetto testo, concernenti, in particolare, l'introduzione di un meccanismo di certificazione unica nazionale dell'edilizia residenziale nonché la difficoltà relativa all'individuazione di parametri oggettivi per la classificazione del comfort abitativo. Nel reputare comunque condivisibile l'obiettivo di adeguare l'edilizia agli standard di sostenibilità ambientale, anche se sarebbe stato a suo avviso preferibile non limitare tale previsione al solo settore residenziale, ritiene che l'intervento legislativo in oggetto sia stato fortemente depotenziato a causa delle modifiche apportate in sede referente, relative alla copertura finanziaria.

ROBERTO MORASSUT (PD). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo alla proposta di legge in discussione, volta alla modernizzazione del patrimonio edilizio nell'ottica della salvaguardia ambientale e del risparmio energetico, pur sottolineando i limiti ad essa sottesi, quali, in particolare, l'assenza di risorse destinate agli incentivi per la ristrutturazione degli edifici esistenti e la mancata previsione di norme relative al patrimonio edilizio del settore terziario. Ribadita, pertanto, la parzialità delle misure contenute nel provvedimento in esame, auspica l'avvio di una discussione ampia ed organica in tema di politiche di sviluppo e di tutela del territorio.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel richiamare i contenuti salienti e le finalità sottese alla proposta di legge in discussione, presentata dal suo gruppo, ne sottolinea la portata innovativa in termini, tra l'altro, di promozione della ecosostenibilità ambientale e del risparmio energetico, rammentando i risultati positivi conseguiti da analoghe iniziative assunte nella provincia autonoma di Bolzano.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Annunzio dell'elezione del Presidente della Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera con la quale il giudice Alfonso Quaranta comunica di essere stato eletto Presidente della Corte costituzionale.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 7 giugno 2011, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 44).

La seduta termina alle 20,05.