Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 498 di lunedì 11 luglio 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 16,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 14 giugno 2011.

I deputati in missione sono cinquantaquattro.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 89 del 2011: Disposizioni urgenti per il completamento dall'attuazione della direttiva sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della direttiva sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari (A.C. 4449-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ISABELLA BERTOLINI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, che, in ottemperanza ai rilievi formulati dalla Commissione dell'Unione al fine di recepire direttive europee, reca modifiche alla normativa in materia di libera circolazione e soggiorno di cittadini comunitari nonché di rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari, soffermandosi, tra l'altro, sulle modifiche introdotte al testo durante l'iter in sede referente, segnatamente in tema di minori stranieri non accompagnati, anche in conformità ad una mozione approvata all'unanimità dalla Camera nell'ottobre del 2010. Evidenziato, quindi, che il decreto-legge estende a diciotto mesi il periodo massimo di trattenimento nei centri di identificazione e di espulsione, sottolinea l'introduzione del nuovo meccanismo della partenza volontaria previsto dalla normativa europea. Precisa, quindi, che, al fine di evitare possibili frodi, l'ingresso agevolato del partner di un cittadino comunitario viene subordinato all'accertamento della stabilità della relazione interpersonale, riservandosi, in merito, la presentazione di una specifica iniziativa emendativa volta a rendere ancora più certa la prova al riguardo.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Nel ringraziare preliminarmente il relatore per il lavoro svolto su un provvedimento articolato e complesso, esprime perplessità sull'utilizzo dello strumento della decretazione d'urgenza al fine di affrontare in modo organico i problemi dell'immigrazione, rilevando altresì come la carente politica europea in materia sia ispirata ad una sostanziale ipocrisia. Richiamati quindi i profili di maggiore criticità recati da un decreto-legge volto, tra l'altro, ad ottemperare ad una direttiva comunitaria sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari, ritiene del tutto esagerati diciotto mesi di tempo massimo per il trattenimento degli stranieri nei centri di identificazione ed espulsione, sottolineando peraltro la necessità di avviare un'approfondita riflessione sulla prospettiva inerente l'integrazione di tali soggetti nel nostro territorio.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Stigmatizza che con fonte normativa tecnicamente ed istituzionalmente inappropriata, in materie delicate attinenti ai diritti fondamentali Pag. IVdella persona, si dia attuazione tardiva, attraverso misure disorganiche di dubbia legittimità costituzionale e compatibilità comunitaria, ad importanti direttive europee sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari, evidenziando il consequenziale snaturamento degli atti europei che si intenderebbe trasporre nell'ordinamento interno. Sottolinea inoltre l'inutilità, l'irragionevolezza e la mancanza di proporzionalità delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame, con particolare riferimento all'ingresso agevolato del partner di cittadino comunitario, al prolungamento del periodo massimo di trattenimento nei centri di identificazione e di espulsione nonché alle modalità di respingimento coattivo degli stranieri clandestini. Manifesta, infine, dubbi in ordine alla copertura finanziaria dell'intervento legislativo segnalando, al riguardo, che la Commissione bilancio non ha ancora espresso il prescritto parere.

MATTEO BRAGANTINI (LNP). Nel richiamare i contenuti del provvedimento d'urgenza in discussione, fornisce una dettagliata ricognizione del contesto normativo nel quale lo stesso si inserisce, sottolineando le relative problematiche salienti ed evidenziando la necessità di adottare adeguate misure atte ad impedire il perpetrarsi di abusi ed elusioni della disciplina vigente, e conseguentemente a contrastare ogni forma di immigrazione clandestina. Ricordate altresì le modificazioni introdotte al testo nel corso dell'iter in sede referente, rammenta il proficuo contributo reso dal suo gruppo, giudicando apprezzabili i profili sanzionatori della normativa recata dal decreto-legge in esame e reputando altresì meramente demagogiche le argomentazioni sostenute dall'opposizione circa i tempi massimi di permanenza nei centri di identificazione e di espulsione. Nel ritenere infine il provvedimento d'urgenza un atto necessario di adeguamento all'ordinamento comunitario, che apprezzabilmente contempera rigore e garanzia, sottolinea la necessità che l'Unione europea assicuri un più effettivo supporto ai Paesi maggiormente esposti ai flussi migratori come l'Italia.

MARIA ELENA STASI (PT). Nell'evidenziare che il provvedimento d'urgenza in discussione nasce dall'esigenza di recepire la direttiva 2008/115/CE e di armonizzarne il contenuto con il disposto dell'articolo 117, primo comma, della Costituzione, manifesta un orientamento favorevole alla sua conversione in legge. Sottolineata, quindi, la necessità di procedere ad una rivisitazione della cosiddetta legge Bossi-Fini, che garantisca il pieno rispetto della dignità della persona, una effettiva crescita economica del Paese e la sicurezza dei cittadini, rileva come molte attività lavorative siano ormai svolte quasi esclusivamente da soggetti extracomunitari.

SANDRO GOZI (PD). Nel ritenere che il decreto-legge in discussione segni il fallimento dell'approccio repressivo che ha caratterizzato le politiche del Governo in tema di immigrazione, reputa che i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza siano di fatto stati determinati dagli errori e dai ritardi dell'Esecutivo nel recepimento e nell'attuazione della direttiva rimpatri dell'Unione europea. Osservato altresì come anche il decreto-legge in discussione non consenta un esaustivo recepimento della predetta direttiva, ritiene lo stesso non risolutivo delle questioni sottese alle procedure di infrazione in corso, paventando altresì il rischio che possa venire legittimamente disapplicato in sede giudiziaria in quanto contrastante con una disciplina comunitaria direttamente applicabile ai cittadini degli Stati membri. Preannunziata la presentazione di emendamenti da parte del suo gruppo, manifesta contrarietà all'operato dell'Esecutivo in ordine alla gestione dei centri di identificazione ed espulsione ed esprime perplessità in merito alle richieste della maggioranza circa un più fattivo sostegno da parte dell'Unione europea, invitando piuttosto il Governo a dare conto dell'utilizzo delle risorse stanziate nell'apposito fondo per i rimpatri.

Pag. V

DAVID FAVIA (IdV). Lamentato l'uso improprio della decretazione d'urgenza per recepire normative comunitarie, evidenzia la sostanziale inutilità della previsione di un termine massimo di 180 giorni per la permanenza dei cittadini extracomunitari nei centri di identificazione ed espulsione. Preannunzia, inoltre, la presentazione da parte del suo gruppo di talune proposte emendative volte a rendere il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale manifesta un orientamento contrario, maggiormente rispondente ai principi sanciti nella direttiva che intende recepire.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Nirenstein n. 1-00669: Iniziative relative alla crisi siriana.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Leoluca Orlando n. 1-00687 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MARGHERITA BONIVER (PdL). Nell'illustrare la mozione Nirenstein n. 1-00669, fornisce una approfondita ricostruzione della delicata situazione politico-sociale in atto in Siria, a seguito degli eventi ivi verificatisi sull'onda delle rivoluzioni popolari che hanno interessato numerosi Paesi arabi.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

MARGHERITA BONIVER (PdL). Sottolineati i drammatici profili inerenti la violazione dei diritti umani ad opera del regime siriano, evidenzia l'allarmante ruolo di quest'ultimo nello scacchiere internazionale, segnatamente ai fini della conservazione degli equilibri politici nel quadrante mediorientale. Reputa quindi opportuno l'interessamento del Governo affinché cessino le violenze nei confronti del popolo siriano, anche attraverso la comminazione di adeguate sanzioni, ed affinché venga attivato un efficace monitoraggio delle attività del regime di Damasco, onde prevenire il rischio di destabilizzazione regionale. Invita altresì l'Esecutivo ad impegnarsi affinché anche le Nazioni Unite si attivino proficuamente per restituire il popolo siriano alla pace ed al rispetto dei diritti.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00687, della quale auspica l'approvazione, preannunziando altresì il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Nirenstein n. 1-00669. Considerata, quindi, la grave situazione di emergenza esistente in Siria, invita il Governo ad attivarsi affinché il Consiglio di sicurezza dell'ONU si pronunci, al fine di fornire una chiara risposta all'inaccettabile susseguirsi di violenze e di repressione che si stanno registrando nel predetto Paese, mediante l'adozione di una risoluzione di condanna.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel manifestare condivisione per i contenuti della mozione Nirenstein n. 1-00669, sottoscritta da taluni rappresentanti del suo gruppo, giudica apprezzabile la ricostruzione fornita dal deputato Boniver, auspicando altresì che l'Italia sappia fornire un contributo fattivo per rendere maggiormente tempestive ed efficaci le necessarie iniziative diplomatiche cui la Comunità internazionale è chiamata, affinché cessino le repressioni in atto contro il popolo Pag. VIsiriano. Manifesta quindi l'orientamento favorevole del suo gruppo sui documenti di indirizzo presentati.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Nell'esprimere forte preoccupazione, anche a nome del Governo, per la dura repressione delle manifestazioni di piazza operata dal regime siriano, la cui leadership sembra ormai aver perso credibilità, denuncia l'inaccettabile ingerenza delle forze lealiste del Presidente Bashar al Assad, che hanno fatto irruzione in alcune sedi diplomatiche di Paesi occidentali. Ricorda quindi che il nostro Esecutivo segue con attenzione l'evolversi della crisi siriana, assicurando il proprio sostegno a tutte quelle iniziative della comunità internazionale volte, tra l'altro, a promuovere l'avvio di un dialogo fra le varie forze siriane al fine di realizzare un adeguato processo di riforme democratiche, a rafforzare il contesto sanzionatorio del regime di Assad, nonché a sostenere le iniziative di carattere umanitario delle Nazioni Unite. Esprime infine un orientamento sostanzialmente favorevole alle mozioni presentate.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Reguzzoni n. 1-00671 e Cimadoro n. 1-00684: Iniziative volte a contrastare il fenomeno della contraffazione e ad assicurare il rispetto dei requisiti di sicurezza e di conformità dei prodotti all'ordinamento comunitario.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Moffa n. 1-00688 e Anna Teresa Formisano n. 1-00689 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MATTEO BRAGANTINI (LNP). Illustra la mozione Reguzzoni n. 1-00671, con la quale, al fine di arginare il fenomeno della contraffazione, che ha ormai un importante impatto sul tessuto produttivo italiano provocando gravi danni alle piccole imprese oltre che ai consumatori, si chiede al Governo di attivarsi in modo da promuovere iniziative volte a porre fine all'uso fraudolento del marchio CE, quale acronimo di «China Export», a prevedere meccanismi di garanzia della conformità dei prodotti ai requisiti di sicurezza stabiliti dalle direttive comunitarie e, infine, ad implementare i controlli sul territorio nazionale finalizzati a bloccare l'ingresso nel nostro territorio di prodotti contraffatti.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra la mozione Cimadoro n. 1-00684, ricordando preliminarmente i preoccupanti dati concernenti i danni causati alla nostra economia dal fenomeno della contraffazione, che affligge in particolare i settori dell'abbigliamento di lusso e dei prodotti a largo consumo, causando una forte perdita di competitività delle imprese italiane. Nel rilevare quindi come tale fenomeno sia dovuto anche all'attività della criminalità organizzata, nonché alla concorrenza sleale di alcuni Paesi orientali, segnatamente la Cina, sollecita il Governo ad adottare con urgenza ogni iniziativa utile a sostenere l'attività delle Forze dell'ordine nel contrasto al predetto fenomeno, nonché ad avviare una idonea campagna di educazione volta a diffondere tra la popolazione la consapevolezza delle conseguenze negative, sia per l'economia sia per la salute, derivanti dall'acquisto di prodotti contraffatti.

GIUSEPPE GALATI (PdL). Nel manifestare preoccupazione per la forte espansione del fenomeno della contraffazione, Pag. VIIormai estesosi ai più disparati settori, in particolare quello agroalimentare, con rilevanti danni per i produttori e gravi conseguenze per la salute e la sicurezza dei cittadini, auspica uno sforzo unitario del Parlamento affinché si esprima con un voto unanime sulle mozioni in discussione, in modo da impegnare il Governo ad attivarsi al fine di promuovere iniziative utili al contrasto del predetto fenomeno, individuando peraltro specifiche misure per sostenere il made in Italy.

ELISA MARCHIONI (PD). Nel preannunziare l'intenzione del suo gruppo di presentare una mozione vertente sui temi della contraffazione, che provoca crescenti danni all'economia dei Paesi più avanzati, segnatamente dell'Italia, e che colpisce soprattutto taluni settori merceologici, ricorda i pericoli per la salute derivanti dall'utilizzo di prodotti contraffatti, il cui mercato alimenta il giro d'affari della criminalità organizzata. Evidenzia quindi la necessità che una concreta azione di contrasto del predetto fenomeno imponga un'azione comune a livello internazionale, richiamando al riguardo le iniziative assunte in sede comunitaria. Ritiene altresì necessario che il Governo adotti idonee iniziative, anche in campo internazionale, volte a diffondere la cultura della legalità, soprattutto tra i giovani, a destinare maggiori risorse ai distretti industriali impegnati nella realizzazione di prodotti di qualità nonché a tutelare adeguatamente il made in Italy.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 12 luglio 2011, alle 10,30.

(vedi resoconto stenografico pag. 42).

La seduta termina alle 19,10.