XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 503 di lunedì 18 luglio 2011
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
La seduta comincia alle 16,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 luglio 2011.
I deputati in missione sono quarantasei.
Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 94 del 2011: Misure urgenti in tema di rifiuti solidi urbani prodotti nella regione Campania (A.C. 4480).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
In attesa che giunga in Aula il rappresentante del Governo competente per materia, trattenuto da concomitanti impegni istituzionali, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 16,15.
AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Nell'illustrare il contenuto del decreto-legge in discussione, volto a stabilire le misure necessarie a superare le attuali criticità nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella regione Campania, ritiene le norme in esso recate idonee a permettere il trasferimento dei rifiuti campani in altre regioni e a favorire l'individuazione di siti da destinare a discarica, realizzando in tal modo l'autosufficienza nella gestione di tale perdurante problematica. Ricordata altresì la lunga serie di interventi legislativi adottati in materia dal Governo, rivendica all'Esecutivo il merito di essersi prontamente attivato attraverso l'emanazione di un provvedimento d'urgenza equilibrato ed efficace, che, in primo luogo, ha reso possibile avviare un percorso di solidarietà fra le regioni, evidenziando la totale insussistenza dei presupposti giuridici per la dichiarazione dello stato di emergenza nel predetto territorio; sottolinea infine la necessità di responsabilizzare le istituzioni locali campane al fine di affrontare la difficile situazione in atto e di avviarsi verso un definitivo superamento della questione dei rifiuti in Campania.
STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nel rilevare che il Governo ricorre all'ennesimo ed inefficace provvedimento d'urgenza per affrontare secondo una logica emergenziale la questione dei rifiuti in Campania senza risolvere le carenze di ordine infrastrutturale e impiantistico, stigmatizza l'assenza di piani specifici e di opportuni controlli che consentano alle amministrazioni locali, segnatamente ai comuni, una gestione ordinaria e trasparente del ciclo integrato dei rifiuti, preannunziando, al riguardo, la presentazione di appositi emendamenti da parte del suo gruppo. Sottolineato, quindi, che i richiami europei richiedono tempestivi interventi per evitare gravi sanzioni, nonché per salvaguardare la salute pubblica e l'ambiente, manifesta apprezzamento per le serie ed efficaci misure già adottate dal comune di Napoli, con particolare riferimento al potenziamento della raccolta differenziata, prospettando la necessità del più ampio coinvolgimento e coordinamento Pag. VItra tutti gli enti territoriali. Nel ritenere, quindi, necessari nuovi impianti di compostaggio a Napoli e nella provincia, giudica non condivisibile la qualificazione giuridica di rifiuti speciali attribuita da una recente decisione del Consiglio di Stato ai rifiuti tritovagliati.
ERMETE REALACCI (PD). Nel giudicare le norme recate dal decreto-legge in discussione insufficienti e inadeguate ad affrontare la situazione di criticità in atto nella regione Campania e ad avviare una definitiva soluzione della questione rifiuti, ritiene lo strumento della decretazione d'urgenza inidoneo a risolvere tale drammatica problematica, evidenziando altresì la sostanziale responsabilità della politica campana che, a suo avviso, non è stata all'altezza del proprio compito istituzionale. Giudicata quindi non condivisibile la disposizione inerente il trasferimento dei rifiuti nelle regioni limitrofe, che non sono in grado di accoglierli dal punto di vista impiantistico, sottolinea la necessità di responsabilizzare pienamente i comuni, premiando quelli più virtuosi nelle attività di raccolta differenziata, e di garantire la realizzazione di nuove discariche e di termovalorizzatori, manifestando peraltro la disponibilità del suo gruppo a migliorare, nel prosieguo del dibattito, il testo originario del provvedimento d'urgenza in esame.
DOMENICO ZINZI (UdCpTP). Rileva come talune modifiche al decreto-legge in esame si impongano a seguito delle recenti pronunce dell'autorità giudiziaria in materia di qualificazione giuridica dei rifiuti risultanti dalle operazioni di tritovagliatura che, essendo riconducibili ai cosiddetti rifiuti urbani, hanno costituito il principale ostacolo al buon esito del piano straordinario avviato dalla Protezione civile con il bando di una gara per lo smaltimento fuori della regione Campania dei rifiuti prodotti. Sollecita altresì il Governo a fare chiarezza sulla distinzione tra i rifiuti speciali non pericolosi e quelli urbani, procedendo in particolare alla non conversione delle disposizioni recate, in materia, dall'articolo 1, comma 1, del testo in esame, ovvero ad una loro riformulazione con norme che ne forniscano un'interpretazione autentica.
VINCENZO D'ANNA (PT). Nel giudicare il decreto-legge in discussione non risolutivo dell'emergenza rifiuti in Campania, sottolinea la necessità di instaurare un ciclo integrato dei rifiuti attraverso l'individuazione dei siti di discarica e la realizzazione delle necessarie infrastrutture sino ai termovalorizzatori, che reputa del tutto compatibili con gli standard di salubrità ambientale. Stigmatizzate altresì le argomentazioni critiche sostenute dall'opposizione, che reputa ispirate ad un ecologismo di stampo meramente populista, ritiene necessario un impegno fattivo da parte delle amministrazioni locali, segnatamente del sindaco di Napoli, affinché la Campania possa rendersi autonoma nella gestione del problema, senza dipendere quindi dalla disponibilità di altri enti locali. Manifesta inoltre il suo orientamento favorevole al provvedimento d'urgenza in discussione, che tuttavia dovrebbe essere integrato nei contenuti, in particolare prevedendo opportune sanzioni per gli amministratori inadempienti.
SALVATORE PICCOLO (PD). Nel rilevare la sostanziale inutilità delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, che a suo avviso è stato varato con colpevole ritardo dal Governo a causa delle divisioni interne alla maggioranza, costretta a fare i conti con l'aperta ostilità della Lega Nord, che utilizza strumentalmente e a fini propagandistici le problematiche connesse all'emergenza rifiuti nella regione Campania, manifesta delusione per le misure adottate dall'Esecutivo che, introducendo lentezze procedurali, addirittura ostacolano e ritardano lo smaltimento dei rifiuti accumulati nell'area di Napoli. Nel sottolineare quindi che il caos relativo all'emergenza rifiuti in Campania impone l'adozione di un serio piano di interventi strutturali e richiede la solidarietà di tutte le regioni italiane, esprime apprezzamento Pag. VIIper le molteplici iniziative assunte dal neosindaco di Napoli per fronteggiare la difficile situazione in atto.
FRANCESCO BARBATO (IdV). Rammentato il contributo fattivo fornito dalla sua parte politica per l'individuazione di soluzioni funzionali per gestire l'emergenza rifiuti in Campania, stigmatizza la scarsa attenzione prestata in proposito dal Governo, alla cui responsabilità ascrive la recrudescenza della crisi igienico-sanitaria in atto. Nel ritenere che il persistere di tale emergenza si sia dimostrato funzionale al perseguimento di interessi finanziari meramente di parte ad opera della classe dirigenziale e politica locale, segnatamente attraverso la previsione di poteri straordinari e regimi in deroga a scapito della trasparenza e della legalità, osserva come il nuovo corso avviato dal nuovo sindaco di Napoli stia efficacemente mettendo in moto attività e progetti a basso costo che, oltre a concorrere alla soluzione dell'emergenza senza ricorrere alla costruzione di discariche e termovalorizzatori, sottraggono risorse ed occasioni di infiltrazione alla criminalità organizzata ed al malaffare locale. Sottolineata infine la necessità di sanzionare il comportamento degli amministratori locali inadempienti, giudica sostanzialmente inefficace ed inutile il decreto-legge in discussione, preannunziando la presentazione di proposte emendative migliorative da parte del suo gruppo.
ANTONIO CUOMO (PD). Rilevato preliminarmente come la politica del Governo di centrodestra abbia incrinato l'economia del Paese, aumentando il divario esistente tra Nord e Sud, e la stessa credibilità delle istituzioni, evidenzia che il decreto-legge in discussione, pur rispondendo ai prescritti requisiti di necessità ed urgenza, non appare risolutivo delle problematiche connesse alla gestione dei rifiuti prodotti in Campania. Auspica, quindi, il superamento di un'impostazione meramente emergenziale e l'adozione di scelte frutto di una maggiore assunzione di responsabilità e di coesione tra i diversi organi di governo, propedeutica ad una soluzione definitiva della grave crisi in atto nella predetta regione.
ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Ritiene che il decreto-legge in discussione sia espressione della volontà di non risolvere le gravi problematiche connesse all'emergenza rifiuti nella regione Campania, che costituisce ormai una piaga irrisolta, anche a causa delle inadempienze delle amministrazioni locali, con particolare riferimento al rispetto delle direttive europee e alla predisposizione di un piano regionale per i rifiuti. Ricorda inoltre le proposte avanzate dai deputati radicali volte, in particolare, a rafforzare il controllo ambientale relativamente alla realizzazione degli inceneritori e delle discariche.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.
STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti nella discussione, sottolinea che il decreto-legge in esame non è inteso a risolvere complessivamente il problema del corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti in Campania, atteso che tale responsabilità compete alla regione e agli enti locali, ma intende consentire, in una fase emergenziale, il trasferimento dei rifiuti giacenti nella predetta regione. Evidenziato, inoltre, che l'eventuale dichiarazione della stato di emergenza, oltre a porsi in contrasto con la normativa comunitaria, rappresenterebbe una sconfitta per la classe dirigente campana, giudica positivamente il coinvolgimento di altre regioni, mediante un semplice e celere nulla osta, nel recepimento dei rifiuti prodotti in Campania. Manifesta, infine, la disponibilità del Governo a riconsiderare alcune parti del testo in esame, anche alla luce di recenti pronunce giurisdizionali.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Pag. VIIIOrganizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo con il Governo dello Stato del Qatar sulla cooperazione nel settore della difesa (A.C. 4142).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, sottolinea la rilevanza strategica dell'Accordo in discussione, del quale illustra il contenuto, volto a sviluppare la cooperazione bilaterale tra le Forze armate dell'Italia e del Qatar, al fine di consolidare le rispettive capacità difensive.
LUCA BELLOTTI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolinea l'importanza dell'Accordo in discussione, che consentirà di rafforzare i rapporti di amicizia e di collaborazione tra Italia e Qatar. Ricorda, infine, il contenuto del parere espresso sul provvedimento dalla IV Commissione.
ENRICO PIANETTA (PdL). Richiamate le finalità dell'Accordo in discussione, frutto di un'intensa attività diplomatica tra l'Italia e il Qatar, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica. Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica: Protocollo emendativo della Convenzione del 1988 tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa e i Paesi membri dell'OCSE sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale (A.C. 4143).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
MARIO BARBI (PD), Relatore. Illustra il contenuto del Protocollo emendativo della Convenzione sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa e i Paesi componenti dell'OCSE, sottolineando i vantaggi che ne potranno derivare in termini di migliore contrasto all'evasione fiscale.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamate le finalità della Convenzione che si intende emendare con il Protocollo in discussione, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
ENRICO PIANETTA (PdL). Evidenziato che il Protocollo in discussione è volto ad intensificare la lotta all'evasione e all'elusione fiscale in ambito internazionale, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica. Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Pag. IXDiscussione del disegno di legge di ratifica: Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e la Repubblica di Indonesia (A.C. 4192).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, che prevede tra l'altro una serie di impegni sul piano del rispetto dei diritti umani e della lotta al terrorismo internazionale, sottolineando che dalla sua attuazione non deriveranno oneri finanziari a carico del bilancio dello Stato.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel richiamare la rilevanza delle relazioni bilaterali tra Italia e Indonesia, nonché i contenuti dell'Accordo quadro in discussione, segnatamente per quanto concerne la tutela dei diritti umani, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
MARIO BARBI (PD). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, sottolineandone il valore strategico anche alla luce del ruolo dell'Indonesia nel Sud est asiatico e dell'esigenza di rafforzare i rapporti bilaterali tra l'Italia e tale Paese.
ENRICO PIANETTA (PdL). Sottolineato il ruolo trainante dell'economia indonesiana nel quadrante asiatico sudorientale, evidenzia la rilevanza delle relazioni bilaterali con il nostro Paese, tra l'altro sulle problematiche ambientali e sui temi della sicurezza e dei diritti umani, materie oggetto dell'Accordo quadro in discussione. Preannunzia quindi il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge in ratifica.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica. Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo tra la Comunità europea e la Repubblica sudafricana, che modifica l'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione (A.C. 4201).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, sottolinea la rilevanza dell'Accordo in discussione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e la Repubblica sudafricana, del quale richiama gli aspetti salienti con particolare riferimento alla cooperazione, allo sviluppo e alla lotta al terrorismo internazionale.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserve di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolinea il particolare significato e valore dell'Accordo tra la Comunità europea e la Repubblica sudafricana, segnatamente alla luce della storia recente di quest'ultima e dell'intenso reciproco interscambio commerciale. Preannunzia quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.
ENRICO PIANETTA (PdL). Sottolinea l'importanza dell'Accordo in discussione, che configura innovazioni migliorative su specifici settori di intervento come la non proliferazione delle armi di distruzione di massa. Preannunzia pertanto il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto Pag. Xche il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2648: Accordo di mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali con il Governo della Repubblica argentina (approvato dal Senato) (A.C. 4388).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione e dell'Accordo allo stesso sotteso, sottolineando il significativo recente incremento dell'interscambio commerciale tra Italia ed Argentina.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolinea la rilevanza dell'Accordo in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, che potrà incentivare la presenza commerciale italiana in Argentina, preannunziando il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
FRANCO NARDUCCI (PD). Sottolineata la rilevanza dell'Accordo in discussione, evidenzia le intense relazioni non solo economiche che intercorrono tra Italia ed Argentina, nonché le significative opportunità offerte alle imprese italiane dal mercato argentino. Preannunzia quindi il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generale e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo con il Governo del Regno Hascemita di Giordania sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale (A.C. 4373).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, finalizzato al consolidamento della proiezione economica del nostro Paese in Giordania, sottolineandone la particolare rilevanza.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamata la situazione politico-istituzionale in atto in Giordania, anche alla luce dei movimenti che hanno recentemente attraversato i Paesi islamici, rammenta il positivo stato delle relazioni diplomatiche con il nostro Paese. Manifesta quindi l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in discussione.
ENRICO PIANETTA (PdL). Nel rilevare l'esigenza di colmare la lacuna esistente nella disciplina relativa alle procedure doganali in vigore tra Italia e Giordania, esprime l'orientamento favorevole del suo gruppo all'Accordo in discussione, che agevolerà notevolmente gli interscambi commerciali tra i due Paesi.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo che modifica per la seconda volta l'Accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e la Comunità europea (A.C. 4374).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
MARIO BARBI (PD), Relatore. Illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, volto ad integrare e ad adeguare il precedente Accordo di Cotonou all'evoluzione della situazione internazionale, ponendo particolare attenzione all'integrazione regionale.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressa soddisfazione per l'esaustiva relazione del deputato Barbi, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.
ENRICO PIANETTA (PdL). Sottolineata la rilevanza dell'Accordo in discussione, che, tenendo conto dei mutamente intervenuti in ambito internazionale, assicura più efficaci aiuti ai Paesi africani, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2622: Accordo nel campo della cooperazione militare con il Governo del Regno del Marocco (approvato dal Senato) (A.C. 4433).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Nel ritenere che l'Accordo in discussione consentirà il miglioramento della capacità difensiva e di sicurezza dei due Paesi contraenti, costituendo così un supporto all'evoluzione in senso democratico del Marocco, condivide talune preoccupazioni circa la situazione del Sahara occidentale, in relazione alla quale invita il Governo ad operare le opportune pressioni diplomatiche affinché sia intrapresa la strada del dialogo.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Auspica che il Governo accetti un ordine del giorno presentato dal suo gruppo, relativo alle tematiche connesse al Sahara occidentale.
ENRICO PIANETTA (PdL). Richiamate le positive conseguenze dell'Accordo in discussione, in particolare in termini di miglioramento delle capacità difensive e della sicurezza internazionale di Italia e Marocco, del quale evidenzia l'evoluzione in senso democratico, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2623: Accordo di partenariato economico tra gli Stati del Cariforum e la Comunità europea (approvato dal Senato) (A.C. 4470).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, volto alla Pag. XIIcreazione di un mercato integrato nell'area dei Caraibi che faciliti gli investimenti, anche mediante forme di cooperazione e di sostegno economico.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel rilevare come molti Paesi facenti parte del Cariforum siano di fatto dei paradisi fiscali che hanno dimostrato scarsa disponibilità a sottoporre la propria sovranità alle regole del diritto internazionale, ricorda che in molti Stati dell'area caraibica la pena di morte non è stata ancora formalmente abrogata; preannunzia quindi che la presentazione di un ordine del giorno in materia, al cui accoglimento da parte del Governo subordina il voto favorevole sul disegno di legge di ratifica in discussione.
MARIO BARBI (PD). Nel preannunziare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, sottolinea la rilevanza dell'Accordo in esame, volto ad abbattere le barriere commerciali esistenti nell'area caraibica e a garantire migliori condizioni di vita alle popolazioni ivi residenti. Sottolinea inoltre che la sua parte politica presenterà un ordine del giorno di contenuto analogo a quello preannunziato dal gruppo Italia dei Valori.
ENRICO PIANETTA (PdL). Nel ritenere puntale ed esaustiva la relazione svolta dal deputato Narducci, osserva che l'Accordo in via di ratifica, dando impulso agli investimenti commerciali, potrà favorire lo sviluppo dei Paesi dell'area dei Carabi. Rilevato inoltre che i Governi italiani si sono da sempre impegnati per l'abolizione della pena di morte, auspica che tale azione prosegua in sede comunitaria e presso le Nazioni Unite affinché anche i Paesi dell'area caraibica che ancora non hanno provveduto ad eliminarla, sottoscrivano la moratoria universale contro la pena capitale.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione delle mozioni Cesa n. 1-00607 e Vannucci n. 1-00693: Iniziative in relazione ai danni causati dall'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito le Marche nel mese di marzo 2011.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Illustra la mozione Cesa n. 1-00607, invitando il Governo a rivede l'attuale disciplina relativa alla Protezione civile che, di fatto, ne ha paralizzato l'attività, anche al fine di consentire l'erogazione delle necessarie provvidenze alla regione Marche, recentemente colpita da un'eccezionale ondata di maltempo. Manifesta, quindi, un giudizio fortemente critico sulle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 225 del 2010 che, a suo avviso, presentano profili di illegittimità costituzionale.
MASSIMO VANNUCCI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00693, rilevando come le disposizioni recate dal cosiddetto decreto milleproroghe abbiano, di fatto, reso impossibile far fronte alle necessità connesse allo stato di calamità naturale deliberato in seguito all'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la regione Marche nel marzo scorso. Ricorda infatti che in prima istanza, secondo la nuova normativa di protezione civile, sono le stesse regioni a dover erogare le risorse necessarie ad indennizzare i soggetti danneggiati e che, qualora non siano in grado di farlo, i fondi in oggetto saranno reperiti con un incremento dell'imposizione fiscale nelle regioni Pag. XIIIinteressate ed un aumento automatico delle accise sui carburanti. Giudicato tale meccanismo dannoso per i settori produttivi, soprattutto delle piccole regioni, auspica l'introduzione di modifiche che consentano, tra l'altro, in caso di calamità naturale, di derogare al patto di stabilità interno attingendo alle risorse finanziarie dei comuni più virtuosi.
DAVID FAVIA (IdV). Evidenziati gli effetti paradossali derivanti dalla normativa recata dalla legge n. 10 del 2011 in materia di protezione civile che, tra l'altro, appare connotata da evidenti profili di incostituzionalità, invita il Governo ad emettere l'ordinanza di protezione civile necessaria a far fronte agli indennizzi alle persone fisiche ed alle imprese colpite dagli eventi alluvionali verificatisi nella regione Marche, prevedendo altresì una conseguente deroga ai vincoli derivanti dal patto di stabilità interno. Auspica, infine, l'approvazione delle mozioni in esame.
SIMONE BALDELLI (PdL). Nel giudicare fondate talune problematiche sollevate nei documenti di indirizzo in discussione, vertenti su una materia particolarmente complessa, ricorda i numerosi stanziamenti decisi dal Governo per le situazioni di calamità naturale. Nel reputare peraltro del tutto fuori luogo il rimpallo di responsabilità sul caso della regione Marche, il cui ricorso alla Consulta ha, di fatto, bloccato la procedura prevista dall'Esecutivo per reperire i fondi necessari per far fronte ai danni causati dal maltempo, riterrebbe opportuna un'ulteriore riflessione che consenta di individuare una soluzione per recepire le legittime esigenze rappresentate, salvaguardando nel contempo i vincoli di bilancio.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
LUCA BELLOTTI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Espressa vicinanza alle popolazioni colpite dai recenti eventi alluvionali verificatisi nella regione Marche, ritiene anch'egli necessario un ulteriore approfondimento della materia oggetto delle mozioni in esame.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
In morte dell'onorevole Ernesto Pucci.
PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Ernesto Pucci, recentemente scomparso.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 19 luglio 2011, alle 15.
(Vedi resoconto stenografico pag. 67).
La seduta termina alle 21,30.