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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 513 di martedì 6 settembre 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 15,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 3 agosto 2011.

I deputati in missione sono cinquanta.

Annunzio della nomina di un giudice della Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Repubblica, con lettera del 2 settembre 2011, ha comunicato che, con decreto in pari data, controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ha nominato giudice della Corte Costituzionale la professoressa Marta Cartabia.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati Giuseppe Fallica, Ugo Maria Gianfranco Grimaldi, Maurizio Iapicca, Gianfranco Micciché, Marco Pugliese, Francesco Stagno d'Alcontres e Giacomo Terranova, già iscritti al gruppo parlamentare Popolo della Libertá, hanno aderito al gruppo parlamentare Misto.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale il deputato Maurizio Leo, in sostituzione del deputato Anna Maria Bernini Bovicelli, divenuta membro del Governo.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione il deputato Ugo Lisi, in sostituzione del deputato Anna Maria Bernini Bovicelli, divenuta membro del Governo.

Modifica nella composizione del Comitato per la legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte del Comitato per la legislazione il deputato Pietro Laffranco, in sostituzione del deputato Anna Maria Bernini Bovicelli.

Modifica nella composizione della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Giunta per le autorizzazioni il deputato Silvano Moffa, in sostituzione del deputato Elio Vittorio Belcastro.

Su un lutto del deputato Franco Stradella.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione Pag. IVal dolore del deputato Franco Stradella, colpito da un grave lutto: la perdita del fratello.

Discussione della Relazione della XIV Commissione sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2011, sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2011 e sul Programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze polacca, danese e cipriota (Doc. LXXXVII-bis, n. 1-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione.

MARIO PESCANTE (PdL), Relatore. Nell'illustrare il contenuto della Relazione in discussione, sottolinea come l'esame congiunto dei tre documenti alla stessa sottesi rappresenti una autentica sessione parlamentare europea, consentendo un dibattito effettivo sulle priorità e le prospettive dell'integrazione europea. Manifestato altresì apprezzamento per l'avvenuta nomina del Ministro per le politiche europee, cui rivolge un saluto, evidenzia come la Relazione in esame sia stata opportunamente approvata all'unanimità dalla XIV Commissione, della quale richiama la proficua attività conoscitiva svolta il tal senso. Rileva quindi come la medesima Relazione si articoli sostanzialmente sullo stato del processo di integrazione europea anche a fronte della prima attuazione del Trattato di Lisbona, sulla risposta dell'Unione europea alla crisi economico-finanziaria, sulla modulazione della sua azione esterna, segnatamente in riferimento alla sponda Sud del Mediterraneo, sul nuovo quadro finanziario pluriennale comune e sulla partecipazione dell'Italia alla formazione delle decisioni in ambito europeo, sottolineando in tal senso la necessità di esprimere una posizione maggiormente unitaria e coesa in un contesto auspicabilmente improntato ad un confronto paritario e condiviso.

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI, Ministro per le politiche europee. Nel condividere le conclusioni della Relazione illustrata dal presidente Pescante, che costituisce un importante strumento per consentire un efficiente rapporto tra Governo e Parlamento ed una più incisiva azione di quest'ultimo nei confronti delle istituzioni europee, anche al fine di garantire la sollecita approvazione delle misure di riforma del patto di stabilità e crescita nonché l'introduzione di nuovi strumenti di governance, sottolinea la necessità di una maggiore armonizzazione delle scelte di politica economica dei singoli Stati membri e di un effettivo sostegno alle medie, piccole e micro imprese. Nel prospettare, inoltre, l'esigenza di una piena sinergia tra il bilancio dell'Unione europea e quelli degli Stati membri, ritiene che la politica di coesione costituisca un essenziale strumento di perequazione a favore delle aree meno sviluppate e che il mercato interno, che sarebbe opportuno estendere al settore dei servizi, rappresenti lo strumento principale per favorire la crescita.

MARCO MAGGIONI (LNP). Richiamato il proficuo ed approfondito lavoro svolto dalla XIV Commissione durante l'esame congiunto dei tre documenti sottesi alla Relazione in discussione, lamenta il permanere di contrasti e divisioni all'interno degli Stati europei a scapito dell'incidenza del pur fondamentale ruolo riconosciuto all'Unione nella gestione di delicate questioni. Rammentate quindi le criticità inerenti la stabilità e la crescita economica dell'area europea, reputa persistente il rischio di attacchi speculativi ai debiti sovrani dei Paesi dell'area Euro, giudicando opportuno riflettere sull'introduzione di titoli di debito europeo e rivedere ruolo ed incidenza delle agenzie di rating.Pag. VNel giudicare altresì necessaria una seria politica comune anti-contraffazione, ritiene tra l'altro insufficiente l'azione svolta dall'Unione europea nelle recenti crisi mediorientali, reputando auspicabile una maggiore partecipazione delle istituzioni comunitarie alla gestione delle problematiche inerenti il contrasto dell'immigrazione clandestina.

ELENA CENTEMERO (PdL). Sottolineata preliminarmente la cruciale rilevanza politica rivestita dall'esame congiunto dei documenti di cui consta la Relazione in discussione nell'ambito di una specifica sessione dedicata alla valutazione incrociata e al confronto delle priorità europee e del Governo, ricorda che la nuova procedura di esame è stata approvata su impulso della XIV Commissione e a seguito del parere espresso dalla Giunta per il Regolamento, lamentando il ritardo nella presentazione della relazione programmatica. Evidenziata, quindi, la necessità di un ampio e approfondito dibattito parlamentare sulle tematiche europee, che consenta la definizione delle priorità strategiche del Paese, rileva la necessità di una più efficace e pervasiva partecipazione dell'Italia ai comitati e ai gruppi di lavoro del Consiglio. Osserva, quindi, che gli strumenti introdotti dalla nuova governance europea, ancora inadeguati, richiedono incisive modifiche ai fini di una maggiore armonizzazione economica e finanziaria, sottolineando, altresì, la necessità di varare ulteriori riforme strutturali e di sostenere la crescita.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Lamentato il ritardo nella presentazione della relazione programmatica del Governo e quindi l'intempestività della discussione in corso, ritiene ascrivibile alla responsabilità dell'Esecutivo una attuazione incompleta e talvolta distorta della disciplina comunitaria nell'ordinamento interno. Sottolineata quindi l'opportunità di una più incisiva azione delle autorità europee nella gestione della crisi economica anche a scapito dei governi nazionali, evidenzia la necessità di una congrua armonizzazione delle tassazioni e delle politiche di contrasto all'evasione fiscale. Rileva infine come nella relazione del Governo, che reputa redatta con metodologie non del tutto coordinate, non risultino con chiarezza ed evidenza gli intendimenti dell'Esecutivo in merito a rilevanti questioni di interesse nazionale ed europeo.

ANTONIO RAZZI (PT). Manifestato apprezzamento per l'innovativa procedura introdotta per l'esame dei documenti programmatici europei, richiama, in particolare, l'inderogabile necessità di rafforzare significativamente la partecipazione al processo di integrazione europea attraverso, tra l'altro, una più sistematica, coerente ed efficace presenza dei rappresentanti italiani alle riunioni dei comitati e dei gruppi di lavoro del Consiglio dell'Unione e un coordinamento di tutti gli organismi istituzionali e delle principali parti sociali del Paese. Evidenzia, infine, la necessità di varare riforme del quadro costituzionale e istituzionale europeo, nonché l'esigenza di costruire con coraggio una reale politica estera e di sicurezza comune, esprimendo il proprio apprezzamento al Ministro per le politiche europee.

SANDRA ZAMPA (PD). Nel sottolineare che la drammatica situazione economica del nostro Paese impone un'attenta analisi circa le responsabilità di chi, attraverso politiche miopi che hanno rinnegato lo spirito europeista dei precedenti Governi, ha reso l'Italia il punto debole dell'Unione europea, condivide l'appello del Presidente della Repubblica circa la necessità di un recupero di credibilità e fiducia mediante una seria politica di risanamento del bilancio, nonché di completare la costruzione delle istituzioni comunitarie, al fine di porre i Paesi membri al riparo dagli attacchi speculativi. Giudica quindi carente la Relazione in discussione in riferimento ai temi della sicurezza collegata ai flussi migratori, all'istituzione del diritto di asilo europeo, nonché alla lotta contro le discriminazioni di genere e l'omofobia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

Pag. VI

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI, Ministro per le politiche europee. Manifesta condivisione sui contenuti emersi dal dibattito testé svoltosi, segnatamente circa la lamentata non tempestività nella presentazione della Relazione programmatica precisando, al riguardo, che la modifica della legge n. 11 del 2005 e l'istituzione in ogni singola amministrazione di un nucleo competente per la materia europea consentiranno una più rapida ed efficace attività del Dipartimento per le politiche europee. Evidenzia, infine, l'utilità di introdurre innovativi strumenti finanziari europei, quali gli eurobond.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le risoluzioni Pescante n. 6-00085, Farina Coscioni n. 6-00086, Maurizio Turco n. 6-00087, Borghesi n. 6-00088 e Gozi n. 6-00089.
Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Modifiche al decreto legislativo n. 81 del 2008 in materia di sicurezza sul lavoro (A.C. 3222 ed abbinata-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP), Relatore per la XI Commissione. Nel richiamare lo spirito di ampia condivisione che ha consentito alle Commissioni XI e XII di predisporre un testo unificato recante misure volte ad adeguare la disciplina vigente in materia di bonifica degli ordigni bellici, si sofferma in particolare sull'obiettivo di rendere lo svolgimento della predetta attività più sicuro per gli addetti ai lavori. Nel sottolineare quindi che sono stati recepiti tutti i rilievi formulati dalle competenti Commissioni in sede consultiva, manifesta disponibilità a valutare ulteriori proposte migliorative del provvedimento in discussione.

LUCIO BARANI (PdL), Relatore per la XII Commissione. Illustra, limitatamente alle parti di competenza della XII Commissione, gli aspetti salienti del testo unificato in discussione, soffermandosi in particolare sulla modifica apportata all'articolo 28 del decreto legislativo n. 81 del 2008 che introduce, nell'ambito della valutazione dei rischi di cui debbono tenere conto le imprese di costruzione, i rischi derivanti dal rinvenimento di ordigni bellici inesplosi. Dato, quindi, conto del recepimento nel testo licenziato per l'Assemblea di una indicazione contenuta nel parere espresso dalla I Commissione circa la decorrenza dell'efficacia della disposizioni introdotte dal provvedimento, di cui auspica la sollecita approvazione, rivolge un ringraziamento a tutti i componenti le Commissioni riunite per il lavoro svolto, riservandosi di valutare eventuali proposte emendative, con particolare riferimento all'introduzione di una opportuna disciplina transitoria che assicuri un meccanismo di continuità con la normativa vigente.

LUCA BELLOTTI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Nel ricordare che il Governo attribuisce grande rilevanza al tema della sicurezza sul lavoro, e condivide conseguentemente l'esigenza di adeguare la normativa volta a garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati nelle attività di bonifica degli ordigni bellici inesplosi, segnatamente chiarendo gli adempimenti cui sono chiamate le imprese incaricate della predetta attività, sottolinea come le norme recate dal provvedimento in discussione non comportino ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato.

ROBERTO TORTOLI (PdL). Ricordata preliminarmente l'evoluzione legislativa inerente la delicata attività di bonifica degli ordigni bellici, richiama gli aspetti Pag. VIIpiù qualificati del provvedimento in discussione, volto a salvaguardare, in particolare, la sicurezza dei lavoratori impegnati nei cantieri, rilevando come alcune modifiche al decreto legislativo n. 81 del 2008 siano finalizzate alla prevenzione dei rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei suddetti luoghi di lavoro. Auspica, pertanto, che si possa pervenire ad una sollecita approvazione del testo unificato in esame.

MAURIZIO TURCO (PD). Nell'esprimere talune perplessità in ordine alle attività di bonifica degli ordigni bellici inesplosi, con particolare riferimento alla pericolosità delle operazioni di disinnesco dei numerosissimi residuati bellici rinvenuti durante la realizzazione di opere ed infrastrutture, manifesta preoccupazione per la vacatio legis causata dall'improvvida abrogazione della normativa previgente in materia, per responsabilità dell'attuale Governo. Giudicata altresì apprezzabile l'attività di sintesi svolta dal relatore per la XI Commissione Fedriga, sollecita il Governo a chiarire talune lacune presenti nel testo in discussione, segnatamente in ordine alle procedure preventive per garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati nelle operazioni di bonifica, reputando necessario ripristinare l'albo delle imprese abilitate allo svolgimento di tale attività.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Espresse, a nome del suo gruppo, forti perplessità sulle norme recate da un provvedimento di stampo burocratico che non semplifica l'attività delle imprese e che non tiene in debita considerazione le richieste avanzate dall'Unione europea in tema di liberalizzazioni, ritiene che le innumerevoli misure in materia di prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro impediscano di fatto la predisposizione di idonee attività da parte delle imprese interessate. Preannunzia quindi che la propria parte politica si riserva di valutare l'atteggiamento da assumere al momento della votazione finale del testo unificato in esame.

GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA (PT). Nel rilevare l'urgenza di predisporre un idoneo quadro normativo atto a garantire una maggiore sicurezza sul lavoro riducendo, in particolare, i rischi derivanti dal ritrovamento di ordigni bellici inesplosi, preannunzia il voto convintamente favorevole del suo gruppo sul testo unificato in discussione.

ANTONIO BOCCUZZI (PD). Nel ritenere un dovere assoluto assicurare la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, reputa oramai tale problematica una vera e propria emergenza nazionale, stigmatizzando altresì l'operato di un Governo che depotenzia e dequalifica le tutele dei lavoratori nel Paese. Osservato quindi come le deroghe palesi all'articolo 18 della Costituzione rendano i lavoratori sempre più esposti ai rischi negli ambienti di lavoro, richiama gli aspetti maggiormente condivisibili di un provvedimento volto a disciplinare le attività di bonifica.

AMALIA SCHIRRU (PD). Espressa, anche a nome del suo gruppo, condivisione circa gli obiettivi del testo in discussione, concernente le attività di bonifica degli ordigni bellici inesplosi, delle quali evidenzia l'elevata pericolosità e specificità, richiama l'esigenza di colmare talune lacune presenti nel Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro, integrandolo con disposizioni volte a migliorare le condizioni dei lavoratori impiegati nelle predette attività. Nel ritenere necessario imporre in particolare alle imprese costruttrici di compiere una valutazione dei rischi di ritrovamento di ordigni bellici inesplosi, reputa opportuno prevedere altresì uno specifico ruolo di organismi militari competenti in tali attività.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Pag. VIII

Discussione delle mozioni Renato Farina n. 1-00702, Evangelisti n. 1-00705, Binetti n. 1-00706 e Di Biagio n. 1-00707: Iniziative in relazione alla grave carestia che ha colpito il Corno d'Africa.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Mosella n.1-00708 e Tempestini n. 1-00709 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

RENATO FARINA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00702, auspicando l'approvazione di un documento di indirizzo unitario sulla catastrofe umanitaria in atto nel Corno d'Africa, in relazione alla quale richiama, in particolare, gli allarmanti dati sulla siccità e sulla malnutrizione dei bambini. Nel dare quindi atto del fattivo impegno economico, politico e diplomatico prontamente profuso dal Governo italiano, esprime apprezzamento per la recente approvazione a Mogadiscio, sotto l'egida dell'ONU, di una road map per superare l'impasse politica della Somalia e le difficoltà del Governo di transizione. Lamentata, quindi, l'incongrua dotazione di risorse del Ministero degli affari esteri, sottolinea che le attuali difficoltà economiche e finanziarie internazionali non possono in alcun modo comprimere l'indifferibile necessità di sostenere le popolazioni colpite dalla drammatica carestia e già provate da anni di guerra.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00705, richiamando i dati che confermano la drammatica situazione umanitaria che interessa i territori del Corno d'Africa, in particolare la Somalia. Nel ricordare altresì l'appello rivolto dal Papa ad una mobilitazione della comunità internazionale al fine di contrastare efficacemente tale tragica emergenza, invita il Governo ad affrontare la grave carestia in atto con aiuti umanitari ancora più consistenti, nonché a contribuire alla realizzazione di progetti di sostegno all'agricoltura e ai sistemi di irrigazione, in grado di favorire l'aumento della produzione e di diversificare il sostentamento con altre attività. Auspica, infine, la convergenza delle forze politiche su un documento di indirizzo unitario.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Illustra la sua mozione n. 1-00707, richiamando le ragioni strutturali e le cause remote, anche politiche, della carestia in atto nel Corno d'Africa, segnatamente in Somalia, dove gruppi estremisti islamici impediscono ogni accesso alle organizzazioni umanitarie. Evidenziate, quindi, le gravi implicazioni sanitarie e le perduranti e inaudite violenze correlate alla carestia, rileva la necessità di una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica condotta soprattutto a livello mediatico. Invita, quindi, l'Esecutivo ad un rinnovato impegno non solo nello stanziamento di urgenti aiuti umanitari ma soprattutto nell'adozione di ogni misura politica e diplomatica - scevra di intenti demagogici - utile a favorire la stabilizzazione politica e lo sviluppo economico dell'area. Nel manifestare, quindi, la disponibilità del suo gruppo alla predisposizione di un documento di indirizzo unitario, auspica che l'azione del Governo italiano possa svolgersi nell'ambito di un impegno multilaterale della comunità internazionale con il coinvolgimento dell'Unione europea e delle organizzazioni non governative.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Illustra la mozione Tempestini n. 1-00709, rilevando come la vastità e la drammaticità della catastrofe umanitaria in atto nel Corno d'Africa siano ormai divenute intollerabili; lamenta quindi la tardiva reazione della comunità internazionale, colpevolmente vincolata ad una vecchia concezione delle politiche di aiuto ai Paesi in via di sviluppo, che a suo avviso non Pag. IXvalorizzano sufficientemente il tema dell'autosufficienza alimentare. Nel ritenere quindi che fra le cause della grave crisi vada annoverata anche la produzione di biocarburanti, che sottrae spazio all'agricoltura di sussistenza, e le speculazioni dei mercati finanziari, sollecita la comunità internazionale ad adottare soluzioni strutturali che prevedano un adeguato ruolo per le produzioni agricole locali e supportino il complesso processo di pacificazione della regione somala, invitando altresì il Governo italiano ad adottare una politica estera più consapevole delle gravi crisi umanitarie in atto in diverse aree del mondo. Manifesta infine la disponibilità della sua parte politica a pervenire ad un documento di indirizzo unitario.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Manifesta apprezzamento per il dibattito svoltosi, dal quale è emersa con chiarezza l'allarmante dimensione della catastrofe umanitaria in atto. Precisa quindi le ragioni storico-politiche che hanno determinato il progressivo deterioramento della struttura agropastorale della società nomade somala e la prevalenza, con l'instaurazione della dittatura islamica, di criminali milizie armate di estremisti. Chiarisce, al riguardo, che il Governo italiano ritiene prioritario, ancor più che lo stanziamento di aiuti umanitari, la loro efficiente distribuzione sul territorio, esprimendo in tal senso soddisfazione sia per la liberazione di Mogadiscio da parte del contingente delle Nazioni Unite sia per i rilevanti negoziati politici e diplomatici ivi promossi con successo dal nostro Paese. Nell'evidenziare, quindi, il cambiamento di strategia della comunità internazionale con riferimento alla situazione della Somalia, lamenta i cronici ritardi delle agenzie delle Nazioni Unite nella valutazione delle crisi umanitarie e nella predisposizione di specifici interventi, a suo avviso riconducibili alla mancanza di indipendenza dai Governi dei Paesi membri. Auspica, infine, la predisposizione di un documento di indirizzo unitario sul quale preannunzia la disponibilità del Governo ad esprimere un orientamento favorevole.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato MARIO PEPE (PD).

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo i deputati FABIO EVANGELISTI (IdV) e ANGELO COMPAGNON (UdCpTP).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 7 settembre 2011, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 50).

La seduta termina alle 19,40.