XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 520 di lunedì 19 settembre 2011
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
La seduta comincia alle 15,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 12 settembre 2011.
I deputati in missione sono quarantanove.
Assegnazione alla V Commissione dei disegni di legge relativi al rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 e all'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2011.
PRESIDENTE. Comunica che, a norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti disegni di legge sono assegnati alla V Commissione, in sede referente, con il parere di tutte le altre Commissioni permanenti e della Commissione parlamentare per le questioni regionali:
S. 2803 - «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010» (approvato dal Senato) (4621);
S. 2804 - «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011» (approvato dal Senato) (4622).
Le Commissioni, ai fini dell'espressione dei pareri e della conclusione dell'esame in sede referente, dovranno tenere conto delle determinazioni assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo in ordine all'inserimento dei due disegni di legge nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
Discussione del testo unificato dei progetti di legge S. 2472: Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (approvato dal Senato) (A.C. 3465 ed abbinato-A).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
ROBERTO TORTOLI (PdL), Vicepresidente della VIII Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto del testo unificato in discussione, che giudica significativo ed importante per consentire la riduzione dell'inquinamento atmosferico e il miglioramento della qualità dell'aria, contribuendo fattivamente alla diffusione di una rinnovata consapevolezza in ordine alle predette problematiche. Ricordato, altresì, che l'articolo 1 istituisce, nel giorno 21 novembre, la «Giornata nazionale degli alberi», esprime apprezzamento per lo spirito costruttivo che ha caratterizzato l'iter del provvedimento, che potrà favorire anche il rilancio delle iniziative legislative concernenti la bioedilizia e la bioarchitettura.
ELIO VITTORIO BELCASTRO, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Nel ritenere del Pag. IVtutto condivisibile il contenuto della relazione svolta dal vicepresidente della VIII Commissione, sottolinea l'utilità e l'importanza di un provvedimento che si propone di incentivare lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
GIULIA COSENZA (PdL). Manifesta apprezzamento per un testo unificato volto a favorire la diffusione degli spazi verdi nelle aree urbane ed in quelle circostanti, caratterizzate da situazioni di elevato inquinamento ambientale, anche al fine di migliorare la qualità della vita nelle città, in un contesto di maggiore diffusione del concetto di sviluppo sostenibile. Rilevato altresì che negli ultimi decenni è mancata, in Italia, una seria politica finalizzata all'incentivazione del verde pubblico, auspica una più compiuta attuazione della normativa già vigente in materia, nonché l'approvazione unanime del provvedimento in discussione, che potrà costituire anche un'occasione di ulteriore sviluppo del Paese.
GABRIELLA MONDELLO (UdCpTP). Sottolineata la rilevanza contenutistica del testo unificato in discussione, che si propone di incentivare lo sviluppo degli spazi di verde, al fine di migliorare il paesaggio urbano mitigando gli effetti dell'inquinamento atmosferico, evidenzia la necessità che i comuni si adoperino, anche attraverso l'adozione di specifici programmi, per aumentare gli spazi destinati al verde pubblico. Ricordato, altresì, che il contesto normativo vigente è superato e disomogeneo, auspica il reperimento di ulteriori risorse finanziarie per affrontare le problematiche oggetto del provvedimento, la cui impostazione è sostanzialmente condivisa dal suo gruppo.
SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Sottolineato preliminarmente il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente al fine di migliorare il provvedimento in discussione, giudica necessario incentivare lo sviluppo degli spazi di verde urbano per consentire, tra l'altro, la riduzione dell'inquinamento atmosferico e il miglioramento della qualità dell'aria. Richiamati altresì alcuni profili critici delle misure recate dal testo unificato in esame, sul quale manifesta forti perplessità, rileva che l'esiguità delle risorse economiche a disposizione degli enti locali non favorirà la promozione di iniziative per l'incremento delle aree verdi.
ROBERTO MORASSUT (PD). Nel giudicare debole e limitata la portata normativa del testo unificato in discussione, evidenzia la trasformazione subita dalle città, nel senso di un cospicuo decadimento delle aree destinate ai servizi pubblici, che non sono state adeguate alle esigenze dei cittadini e alla densità abitativa dei grandi centri urbani. Sottolineata, quindi, la necessità di un intervento legislativo organico idoneo ad affrontare e risolvere le predette problematiche, garantendo un efficace governo del territorio, anche mediante l'adozione di specifiche procedure di esproprio, auspica che la gestione del verde pubblico sia affidata a cittadini riuniti in consorzi.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della VIII Commissione rinunzia alla replica.
ELIO VITTORIO BELCASTRO, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla definizione di un testo unificato che affronta alcune problematiche relative agli spazi verdi urbani, inducendo i cittadini ad occuparsi di tali tematiche, auspica che, nel prosieguo del dibattito, si registri la medesima convergenza tra le forze politiche che ha connotato l'iter del provvedimento presso l'altro ramo del Parlamento.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Pag. VDiscussione del disegno di legge: Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria (A.C. 4274-A).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
MELANIA DE NICHILO RIZZOLI (PdL), Relatore. Illustra gli aspetti salienti del disegno di legge in discussione, di cui richiama anzitutto la precipua finalità di assicurare una maggiore funzionalità del sistema sanitario nazionale, recando specifiche e incisive misure di modernizzazione, semplificazione e coordinamento della disciplina vigente in materia di sanità, sperimentazione clinica e di ordini professionali, in linea con la complessiva politica di settore attuata dal Governo in carica. Richiama, quindi, le disposizioni volte a ridurre il numero dei comitati etici, a rafforzare la sicurezza delle cure, anche attraverso la predisposizione del fascicolo sanitario elettronico epidemiologico, e il controllo epidemiologico, nonché a sviluppare la ricerca e a razionalizzare i servizi offerti dalle farmacie. Auspica infine la sollecita approvazione del provvedimento in esame.
FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Richiamato il fattivo contributo reso da tutte le forze politiche nel corso dell'iter in Commissione del provvedimento in discussione, ne sottolinea la rilevanza, richiamandone i contenuti salienti. Rileva quindi come le misure previste dal disegno di legge siano volte non solo a colmare lacune ordinamentali risalenti nel tempo, ma anche a promuovere investimenti nel settore medico e farmaceutico ed in generale a rendere più efficienti i servizi offerti dalle professioni sanitarie. Sottolinea infine la significativa condivisione del provvedimento in discussione, fortemente atteso dal personale impiegato nel comparto sanitario.
LUCIANA PEDOTO (PD). Nel dare atto della rilevanza del provvedimento in discussione, giudica tuttavia tardiva la sua presentazione, lamentando altresì l'ampiezza della delega conferita ad un Esecutivo che considera particolarmente debole. Esprime, quindi, un giudizio sostanzialmente positivo, non disgiunto dalla manifestazione di talune perplessità, sulle disposizioni in tema di riduzione dei comitati etici, di incentivazione dell'attività di ricerca, di esclusività del rapporto di lavoro dei direttori scientifici degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di sicurezza delle cure e di predisposizione del fascicolo sanitario elettronico. Espresso, quindi, apprezzamento per l'approvazione di diverse proposte emendative presentate dalla sua parte politica durante l'iter in sede referente, manifesta contrarietà alle disposizioni in tema di accesso ai profili dirigenziali della professione di odontoiatra, sottolineando infine l'esigenza di garantire l'attendibilità dei risultati con riferimento ai nuovi servizi diagnostici offerti dalle farmacie.
ANTONIO PALAGIANO (IdV). Nel sottolineare il carattere eterogeneo del provvedimento in discussione, rileva l'atteggiamento collaborativo assunto dalle opposizioni, esprimendo altresì apprezzamento per l'accoglimento di diverse proposte emendative presentate dal suo gruppo. Ritiene tuttavia che il testo in discussione possa essere ulteriormente migliorato durante l'esame in Assemblea, preannunziando a tal fine la presentazione di ulteriori proposte emendative. Nel rilevare quindi le criticità che a suo avviso persistono nel testo approvato dalla Commissione, sottolinea la necessità di garantire tempi rapidi e certi per gli iter autorizzativi preordinati alle attività di ricerca scientifica, nonché di assicurare trasparenza Pag. VIe qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, anche attraverso l'istituzione di una precipua autorità indipendente. Evidenziata altresì l'opportunità di misure restrittive volte a tutelare la effettiva eccellenza dei servizi erogati dagli IRCSS, reputa necessario implementare le prestazioni sanitarie offerte per via telematica, giudica favorevolmente l'erogazione di piccole prestazioni diagnostiche da parte delle farmacie ed auspica l'istituzione di registri pubblici inerenti la diffusione di gravi patologie al fine di promuovere adeguate misure di prevenzione.
PIERGUIDO VANALLI (LNP). Richiamate preliminarmente le finalità delle disposizioni in discussione, volte a rafforzare la tutela della salute dei cittadini e a migliorare l'organizzazione delle professioni sanitarie, nonché le attività territoriali svolte dalle farmacie, evidenzia come il provvedimento si collochi nell'ambito del mutamento epocale rappresentato dalla riforma dell'articolo 119 della Costituzione e dal passaggio dal criterio della spesa storica a quello dei costi standard nella copertura dei servizi sanitari regionali. Espresso, quindi, apprezzamento per le specifiche norme di riordino legislativo e di razionalizzazione del sistema sanitario recate dal disegno di legge nel rispetto del riparto di competenze tra regioni e Stato, auspica l'approvazione di una più ampia e organica riforma complessiva della legislazione di settore, di cui evidenzia le difficoltà interpretative e la deleteria stratificazione nel tempo.
DONATA LENZI (PD). Nel sottolineare la rilevanza della delega conferita al Governo sui temi della sanità e della salute, ritiene tuttavia condivisibile l'osservazione secondo la quale sarebbe stato necessario procedere ad un maggiore approfondimento di talune questioni, come la sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano, la riorganizzazione degli ordini professionali e le disposizioni relative ai servizi offerti dalle farmacie. Ricordato l'atteggiamento collaborativo delle opposizioni, che ha consentito di raggiungere su taluni punti un accordo trasversale, reputa le misure recate dal provvedimento in discussione condivisibili ancorché migliorabili.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge costituzionale: Partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione ed equiparazione tra elettorato attivo e passivo (A.C. 4358 ed abbinate).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
PIETRO LAFFRANCO (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge costituzionale in discussione, evidenziando come il principale obiettivo delle misure da esso recate sia quello di agevolare l'ingresso delle nuove generazioni nella vita politica della Nazione e di prevedere la piena equiparazione dell'elettorato attivo e passivo dei due rami del Parlamento. Nel rilevare quindi l'alto valore culturale, economico e strategico delle misure proposte dall'Esecutivo al fine di modernizzare le istituzioni italiane introducendo nella Carta costituzionale il principio della tutela dei diritti delle nuove generazioni, analogamente a quanto avviene in altri grandi Paesi europei, auspica che nel prosieguo dell'iter si registri la più ampia condivisione possibile sul testo del provvedimento.
GIORGIA MELONI, Ministro della gioventù. Nel ringraziare il deputato Laffranco Pag. VIIper l'esaustiva relazione svolta e i rappresentanti di tutti i gruppi per lo spirito costruttivo che ha caratterizzato i lavori in sede referente, precisa che il disegno di legge costituzionale in discussione persegue l'obiettivo di rimuovere alcuni ostacoli ad una completa e migliore partecipazione dei giovani alla vita della Nazione. Reputa, inoltre, ispirata a buon senso la prevista equiparazione tra elettorato attivo e passivo, giudicando indispensabile affidare ai giovani maggiori responsabilità nell'ambito delle istituzioni. Manifesta, infine, disponibilità ad un'eventuale riformulazione dell'articolo 1 del provvedimento in esame, nel senso di inserirvi un riferimento al principio di equità tra le generazioni, auspicando che si possa pervenire ad un testo il più possibile condiviso.
MARIO TASSONE (UdCpTP). Nel richiamare i numerosi e travagliati tentativi di riforme costituzionali intrapresi negli anni più recenti, manifesta perplessità circa l'ipotesi di procedere a modifiche della Costituzione eccessivamente specifiche e apparentemente svincolate dal contesto generale, ritenendo improbabile, ad esempio, che nell'attuale situazione politica e con la vigente legge elettorale possano risultare efficaci talune disposizioni volte ad incentivare l'ingresso delle nuove generazioni nella vita politica della Nazione. Giudica inoltre incoerente il richiamo del Ministro Meloni ai valori dell'unità nazionale, attese le profonde contraddizioni presenti su tale argomento in seno alla compagine governativa. Nel ritenere comunque positivo agevolare l'ingresso in politica delle nuove generazioni, reputa poco convincente e non coerente il testo in esame, osservando, tra l'altro, come giovani maggiorenni dovrebbero essere eleggibili anche al Senato della Repubblica e le disposizioni recate dall'articolo 1 costituiscono una forzatura che denota l'assenza di una visione generale, giudicando preferibile il ricorso ad una apposita Assemblea costituente che si occupi di una seria riforma della Costituzione che restituisca anche credibilità alle istituzioni.
BEATRICE LORENZIN (PdL). Sottolinea il carattere culturalmente dirompente dello spirito del disegno di legge costituzionale in discussione, che non persegue alcuna finalità elettoralistica ma intende favorire una maggiore responsabilizzazione delle giovani generazioni nelle istituzioni, anche alla luce dei rilevanti mutamenti intervenuti nella società italiana.
GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Giudica condivisibile ed opportuno rivedere la disciplina del diritto di elettorato attivo e passivo relativo all'elezione dei componenti dei due rami del Parlamento, secondo le disposizioni recate dagli articoli 2 e 3 del disegno di legge costituzionale in discussione. Nel reputare peraltro apprezzabile compiere una non più rinviabile scelta di politica costituzionale nel senso di sancire il principio di pari responsabilità in relazione al diritto di elettorato, riterrebbe preferibile uniformare al compimento della maggiore età il suddetto diritto, stante l'avvenuta progressiva equiparazione funzionale di Camera e Senato. Pur condividendo, inoltre, le finalità, sottese al provvedimento in esame, di promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica, manifesta perplessità sui contenuti dell'articolo 1, che giudica eccessivamente vaghi e privi di contenuto prescrittivo, segnatamente in relazione alla definizione del merito. Nell'auspicare pertanto una rivisitazione del nuovo testo proposto dell'articolo 31-bis della Costituzione, esprime apprezzamento per la disponibilità in tal senso manifestata dal Ministro Meloni.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel giudicare l'equiparazione di elettorato attivo e passivo, alla Camera e al Senato, una modifica costituzionale improntata a buon senso e ragionevolezza, prospetta l'opportunità di realizzare, con l'approvazione del disegno di legge costituzionale in discussione, quella riduzione del numero dei Pag. VIIIparlamentari sulla quale i partiti politici hanno più volte manifestato convergenti orientamenti favorevoli, preannunziando in tal senso la presentazione di una specifica proposta emendativa. Manifesta, quindi, serie perplessità sul contenuto dell'articolo 1 del testo in esame, volto a valorizzare genericamente il merito e la partecipazione attiva dei giovani alla vita della Nazione.
PIERGUIDO VANALLI (LNP). Manifesta la condivisione, da parte del suo gruppo, dei contenuti e delle finalità sottese agli articoli 2 e 3 del disegno di legge costituzionale in discussione, ribadendo peraltro le perplessità già manifestate attorno alla portata dell'articolo 1, segnatamente in ordine alla definizione del merito che la Repubblica dovrebbe valorizzare. Rilevato peraltro come, alla luce delle ulteriori proposte di revisione costituzionale presentate, non potrebbe escludersi una totale equiparazione del diritto di elettorato tra i due rami del Parlamento, rammenta come tale materia fosse stata già trattata dal disegno di legge costituzionale sulla cosiddetta devoluzione approvato da Camera e Senato nella XIV legislatura, evidenziando altresì la rilevante presenza di giovani all'interno della propria parte politica.
MARCO MARSILIO (PdL). Rivolto un ringraziamento ai componenti la I Commissione per il proficuo lavoro svolto e al Ministro Meloni per l'opportuna e meritoria iniziativa legislativa di riforma costituzionale assunta, esprime soddisfazione per l'ampia convergenza che anche l'esame del provvedimento in Assemblea sta registrando. Manifestato quindi particolare apprezzamento per la previsione di norme volte a favorire la gioventù anche attraverso la promozione del merito, reputa non condivisibili le critiche formulate al riguardo da alcuni deputati già intervenuti. Nell'auspicare, infine, un ulteriore miglioramento del testo nel prosieguo dell'iter, considera l'accesso dei giovani alla rappresentanza parlamentare una inderogabile esigenza di equità generazionale, al fine di consentire la più completa partecipazione dei cittadini adulti alla vita politica e pubblica del Paese.
SANDRO GOZI (PD). Lamentata la sostanziale esclusione dei giovani e delle donne dalla vita politica e sociale del Paese, manifesta netta condivisione per i contenuti e le finalità sottese al disegno di legge costituzionale in discussione, che giudica un importante atto dovuto, volto ad aumentare il livello di rappresentatività del Parlamento. Sottolineata altresì la necessità di aprire alle giovani generazioni l'accesso ai ruoli di responsabilità economica e politica del Paese, evidenzia come molti dei temi al centro dell'attività parlamentare riguardino direttamente la platea giovanile, della quale reputa indifferibile un più fattivo coinvolgimento nel processo decisionale parlamentare. Rivolto infine un ringraziamento al Ministro Meloni, auspica la sollecita approvazione del provvedimento in esame.
SIMONE BALDELLI (PdL). Nel manifestare apprezzamento per il costruttivo dibattito svoltosi sul disegno di legge costituzionale in discussione, auspica che il prosieguo dell'iter sia scevro da qualsiasi forma di retorica giovanilistica. Ricordato altresì che la sua parte politica ha posto da tempo la questione della cosiddetta equità intergenerazionale, sottolinea che l'equiparazione tra elettorato attivo e passivo rappresenta una sfida importante per superare le distorsioni del sistema politico e creare una nuova classe dirigente.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
PIETRO LAFFRANCO (PdL), Relatore. Esprime apprezzamento per il dibattito costruttivo che ha caratterizzato l'iter del disegno di legge costituzionale in discussione, che auspica possa raggiungere sollecitamente un positivo esito in considerazione delle misure dall'alto valore sociale in esso contenute.
Pag. IXGIORGIA MELONI, Ministro della gioventù. Nel rivolgere un ringraziamento per il proficuo e costruttivo dibattito svoltosi, scevro peraltro da particolarismi, conferma la disponibilità a riconsiderare il testo dell'articolo 1 del provvedimento in discussione, riservandosi l'opportunità di presentare al riguardo una proposta emendativa.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 20 settembre 2011, alle 12.
(Vedi resoconto stenografico pag. 56).
La seduta termina alle 19,40.