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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 524 di lunedì 26 settembre 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 13.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 22 settembre 2011.

I deputati in missione sono cinquanta.

Discussione delle mozioni Garavini n. 1-00655, Di Biagio n. 1-00663 e Zacchera n. 1-00672: Iniziative relative alle procedure per il voto degli italiani all'estero, alla luce delle vicende delle ultime consultazioni referendarie.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

LAURA GARAVINI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00655, volta a salvaguardare e perfezionare il consolidato sistema di voto adottato per la circoscrizione Estero, che, nonostante le riscontrate disfunzioni e anomalie, ha consentito con apprezzabili risultati complessivi l'esercizio di un fondamentale diritto costituzionale partecipativo e l'adempimento di un dovere civico di ogni cittadino. Considerato politicamente prioritario, al riguardo, che il Governo renda precisazioni circa l'eventuale abolizione della predetta circoscrizione contenuta nella bozza di riforma costituzionale del Ministro Calderoli, prospetta possibili rimedi ai ritardi e alle irregolarità registratisi nella gestione delle operazioni elettorali all'estero, con particolare riferimento all'allineamento tra i dati dell'Anagrafe degli italiani all'estero e quelli degli schedari consolari. Nell'auspicare in tal senso un ampio e condiviso dibattito parlamentare, segnala specifiche proposte di riforma della legge n. 459 del 2001 presentate dalla sua parte politica presso i due rami del Parlamento.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Illustra la sua mozione n. 1-00663, ricordando le principali criticità riscontrate, in occasione delle ultime consultazioni referendarie, nella gestione e nelle modalità di esercizio del diritto di voto dei connazionali residenti all'estero. Sottolineata pertanto l'esigenza di un intervento legislativo in materia, modificando, tra l'altro, la legge n. 459 del 2001, giudica superficiale l'operato di un Governo che non tutela il predetto istituto partecipativo costituzionalmente previsto, ritenendo necessario garantire la trasparenza e la correttezza delle operazioni di voto nella circoscrizione Estero.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge: Disposizioni in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio (A.C. 2984-A ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Pag. IV

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

ROBERTO RAO (UdCpTP), Relatore. Illustra gli aspetti salienti della proposta di legge in discussione, richiamandone anzitutto l'apprezzabile sintesi realizzata con il contributo e la condivisione di tutte le parti politiche, superando l'iniziale differenza di posizioni emersa nella Commissione di merito. Chiarisce, quindi, le precipue finalità del provvedimento, volto a rimuovere gran parte delle limitazioni previste dalla disciplina vigente in materia di assegnazione di sede e attribuzione di funzioni ai magistrati ordinari di prima nomina, non più giustificate alla luce dell'accresciuta professionalizzazione richiesta per l'accesso ai ruoli della magistratura. Osserva, in particolare, che da un lato l'attribuzione di funzioni requirenti si fonda sulla avvenuta gerarchizzazione dell'ufficio della procura con la previsione di un potere di visto del magistrato procuratore capo e, dall'altro, che l'assegnazione di funzioni giudicanti ad organi monocratici penali viene consentita limitatamente ai reati per i quali è ammessa ex articolo 550 del codice di procedura penale la citazione diretta. Auspica, quindi, la sollecita approvazione del testo, anche per consentirne l'applicazione già ai vincitori dei concorsi tuttora in corso di espletamento.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel richiamare il lungo iter del provvedimento in discussione presso la II Commissione, ritiene che la rapida ed unanime approvazione delle misure in esso contenute evidenzierebbe l'attenzione rivolta dal Parlamento e dal Governo alle necessità di una maggiore funzionalità degli uffici giudiziari. Giudicato quindi incongruo e anacronistico il divieto di consentire ai magistrati ordinari, al termine del tirocinio, di svolgere le funzioni giudicanti monocratiche penali, sottolinea le evidenti carenze degli organici, in particolare negli uffici delle procure della Repubblica delle regioni meridionali, richiamando altresì le proposte migliorative del testo presentate dal suo gruppo. Manifestato, infine, un orientamento favorevole all'attenuazione del divieto di svolgimento di funzioni giudicanti monocratiche penali, introducendo un'eccezione per i reati per cui è ammessa la citazione diretta a giudizio, osserva tuttavia come il permanere del suddetto divieto non assicuri la formazione dei giovani magistrati e l'efficienza degli uffici giudiziari.

DAVID FAVIA (IdV). Osservato come, sia pure con un certo ritardo, il Parlamento si accinga a varare le opportune modifiche alla normativa vigente in materia di assegnazione di sede e di attribuzione di funzioni per i magistrati ordinari, anche alla luce delle drammatiche condizioni di mancata copertura degli organici di talune procure, in particolare del Meridione, che pone a rischio il principio costituzionale dell'obbligatorietà dell'azione penale, ricorda che il suo gruppo condivide l'ipotesi di abolire il divieto di svolgere funzioni requirenti anteriormente alla prima valutazione di professionalità per i magistrati di prima nomina. Nel reputare inoltre preferibile procedere alla completa abrogazione delle disposizioni che impediscono ai predetti magistrati anche di ricoprire l'incarico di GIP e GUP, chiede di sopprimere l'articolo 13 del decreto legislativo n. 160 del 2006, preannunziando la presentazione di proposte di modifica che perseguano tale obiettivo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Richiamate le motivazioni sottese alle restrizioni prescritte per i magistrati che hanno completato il previsto periodo di tirocinio, rammenta le problematiche inerenti la copertura delle sedi giudiziarie disagiate e le linee guida seguite dal Governo nella gestione del personale di magistratura. Manifesta Pag. Vquindi l'orientamento favorevole dell'Esecutivo al provvedimento in discussione, del quale auspica la sollecita approvazione con la più ampia condivisione da parte delle forze politiche.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquanta.

Modifica nella costituzione del Comitato per la legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che il 25 settembre è venuto a scadenza il turno di presidenza del Comitato per la legislazione del deputato Roberto Zaccaria. Ai sensi dell'articolo 16-bis, comma 2, del Regolamento e sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta per il Regolamento nella seduta del 16 ottobre 2001, le funzioni di presidente del Comitato per il quinto turno di presidenza - a decorrere da oggi, 26 settembre - sono assunte dalla deputata Carolina Lussana e quelle di vicepresidente dalla deputata Doris Lo Moro, cui spetterà il successivo turno di presidenza. Le funzioni di segretario restano affidate all'onorevole Deodato Scanderebech.

Discussione del disegno di legge costituzionale: Modifiche agli articoli 41, 45, 97 e 118, comma quarto, della Costituzione (A.C. 4144-A ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento in discussione, volto a modificare gli articoli 41, 45, 97 e 118 della Costituzione al fine di potenziarne l'impianto, valorizzando i principi sociali e liberali che sono a fondamento della responsabilità economica, in coerenza con l'indirizzo culturale e legislativo tracciato dall'Unione europea e con l'esigenza di rafforzare la competitività del sistema-Paese. Nel dare conto dei pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva, che potranno formare oggetto di specifici approfondimenti nel prosieguo del dibattito, auspica la sollecita approvazione del disegno di legge costituzionale, preannunziando l'intendimento di proporre alla Commissione talune ipotesi di modifica del testo.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Evidenzia che il provvedimento in discussione costituisce un intervento unitario che persegue come obiettivo la liberazione di risorse economiche e produttive per una maggiore responsabilizzazione dei privati nell'esercizio di funzioni di pubblico interesse. Nel richiamare il nuovo testo proposto dell'articolo 41 della Costituzione, che prefigura una piena affermazione del principio di libertà economica, in linea con gli indirizzi sanciti dall'Unione europea, giudica particolarmente opportuno il riferimento alle piccole imprese inserito nell'articolo 45 della Carta fondamentale. Rilevato, inoltre, che le modifiche dell'articolo 97 rispondono all'esigenza di rafforzare i criteri di imparzialità ed autonomia della pubblica amministrazione, sottolinea la novella introdotta nel quarto comma dell'articolo 118, finalizzata a rafforzare la portata del principio di sussidiarietà orizzontale. Auspica infine l'approvazione del disegno di legge costituzionale in discussione, che rappresenta un aspetto rilevante del programma di Governo, e l'instaurarsi di un analogo clima di collaborazione tra le forze politiche in occasione di altre importanti riforme che potranno essere varate.

Pag. VI

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Nel ricordare le difficoltà in cui versano le imprese italiane, evidenzia la rilevanza delle modifiche costituzionali proposte, con specifico riferimento a quelle concernenti l'articolo 41, adottate in piena conformità agli indirizzi provenienti dall'Unione europea, anche al fine di garantire le condizioni necessarie per la crescita e lo sviluppo dell'occupazione e della libertà d'impresa. Esprime, quindi, un giudizio positivo sull'inserimento nel predetto articolo del principio di proporzionalità.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Giudica velleitaria, strumentale, illegittima e deleteria la riforma in discussione dell'articolo 41 della Costituzione che, nella riformulazione prospettata dal relatore con il preannunzio di specifici emendamenti, stravolgerebbe l'immodificabile impianto della Carta, attesa la connessione tra la nozione di utilità sociale accolta dal predetto articolo e l'attuazione del principio costituzionale di eguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3, secondo comma, della Legge fondamentale, in linea con l'interpretazione storica e giurisprudenziale dello stesso articolo 41. Richiamati, quindi, gli attuali principi di ermeneutica costituzionale fondati sul bilanciamento dei valori e sulla pluralità dei metodi seguiti, esprime netta contrarietà al contenuto normativo del nuovo primo comma dell'articolo 41, nonché alla nozione di sussidiarietà orizzontale adottata dall'articolo 3 del testo in esame. Richiamata, quindi, la perdurante attualità dell'articolo 41, manifesta sconcerto e indignazione per l'assenza di iniziative di politica legislativa ordinaria che, potenziando il sistema della ricerca e dell'istruzione, la funzionalità e la trasparenza della pubblica amministrazione e l'efficienza e l'equità del sistema fiscale, perseguano effettivamente la tutela della libertà dell'iniziativa e delle attività economiche.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Pur sottolineando l'importanza degli interventi svolti dai deputati dell'opposizione, esprime perplessità sul tentativo di derubricare a provvedimento manifesto il disegno di legge costituzionale in discussione, che, a suo avviso, risponde all'esigenza di modificare la Carta costituzionale al fine di contrastare le attuali difficoltà in cui versa il Paese. Nel richiamare quindi le misure più rilevanti di un provvedimento che intende valorizzare il principio di fiducia e di leale collaborazione tra la pubblica amministrazione e i cittadini, si sofferma, in particolare, sulle disposizioni che prevedono la capacità e il merito nella carriera dei pubblici impiegati, nonché sulle norme che rafforzano la portata del principio di sussidiarietà orizzontale. Esprime infine apprezzamento per la volontà di estendere la tutela legislativa dell'artigianato anche alle piccole imprese, che rappresentano il tessuto fondamentale dell'economia nazionale.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nel ritenere necessaria, in linea con i principi della governance europea e con la globalizzazione economica e giuridica, una profonda revisione della Costituzione italiana in materia economica, manifesta, condivisione, in linea di principio, per i contenuti normativi dell'intervento di riforma costituzionale in discussione, esprimendo tuttavia sconcerto, nonché preoccupazione per la politica economica e industriale attuata sinora dall'Esecutivo, del tutto contraddittoria con il programma di Governo e con le modifiche costituzionali in esame. Nel lamentare, in particolare, la gestione clientelare e di impronta statalista dell'economia pubblica, l'assenza di trasparenza, di liberalizzazioni e di privatizzazioni, nonché la deprecabile difesa di interessi corporativistici, prospetta l'opportunità di introdurre nel testo in esame una specifica nozione di sussidiarietà in ordine all'erogazione dei servizi pubblici essenziali, che preveda ampie garanzie di legge, anche attraverso l'istituzione di apposite authorities, preannunziando in tal senso la presentazione di una specifica proposta emendativa.

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Sottolineata la necessità di riformare alcuni Pag. VIIaspetti della Costituzione, che giudica chiusa, assiologica e armistiziale, al fine di affrontare in modo adeguato il problema dell'enorme debito pubblico nazionale, reputa del tutto prioritario ridurre drasticamente il peso dello Stato e diminuire la pressione fiscale, anche attraverso l'avvio di un processo di dismissione e liberalizzazione degli apparati pubblici e di una concreta riforma del welfare. Richiamati quindi gli aspetti più condivisibili delle norme recate da un disegno di legge costituzionale che, tra l'altro, intende rafforzare la portata del principio di sussidiarietà orizzontale e ridurre la capacità dirigistica dello Stato in campo economico, auspica che il prosieguo del dibattito sia caratterizzato da un proficuo confronto di merito, manifestando peraltro la disponibilità del suo gruppo a migliorare il testo del provvedimento in esame.

La seduta, sospesa alle 16,55, è ripresa alle 17,05.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Nel ricordare che i principi ispiratori alla base dell'articolo 41 della Costituzione, frutto di un compromesso tra le culture liberale, cattolica e socialista, non rappresentano un limite, bensì una ricchezza del nostro ordinamento, esprime perplessità per l'approccio improvvisato, superficiale e sbrigativo con il quale si è giunti all'esame di modifiche di parti importanti della nostra Carta costituzionale, la cui approvazione entro la fine della legislatura reputa irrealistica. Nel valutare non indispensabile, sulla scorta anche dei giudizi di autorevoli costituzionalisti, modificare il testo del predetto articolo 41 per garantire un adeguato processo di liberalizzazione dei mercati, ritiene che la riforma attuata con il provvedimento in esame sia approssimativa e pericolosa, rilevando altresì come talune disposizioni siano formulate in modo sciatto e improvvisato. Nell'evidenziare inoltre che il testo dell'articolo 97, come novellato, recherà un incompleto elenco di principi, tra l'altro in continua evoluzione, ritiene che le modifiche introdotte all'articolo 118 della Costituzione comporteranno un inaccettabile stravolgimento dell'impianto originario della Carta fondamentale, evidenziando come le uniche modifiche condivisibili siano quelle volte alla tutela delle piccole imprese di cui all'articolo 45.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Nel giudicare inadeguato il disegno di legge costituzionale in discussione, lamenta la mancanza di un clima politico che favorisca un proficuo confronto parlamentare. Ricorda che il suo gruppo ha presentato una organica proposta di legge costituzionale, della quale richiama i contenuti salienti a fronte delle criticità che rileva nel testo governativo in esame, che giudica insoddisfacente malgrado l'avvenuto recepimento di taluni emendamenti presentati dalla sua parte politica.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Rilevata altresì l'inopportunità di modifiche meramente parziali alla cosiddetta Costituzione economica, reputa non condivisibile il primo comma dell'articolo 41, nel testo proposto dall'Esecutivo, sottolineando la necessità di affermare viceversa i principi della semplificazione amministrativa, nonché di responsabilità sociale e di concorrenza. Preannunzia quindi la presentazione di proposte emendative volte segnatamente ad una più efficace formulazione degli articoli 97 e 118 della Costituzione, che consenta una più pregnante affermazione, tra l'altro, dei principi di legalità, di partecipazione e di sussidiarietà orizzontale. Dichiara infine che l'orientamento del suo gruppo sul provvedimento in esame dipenderà dagli eventuali miglioramenti che saranno apportati al testo.

DAVID FAVIA (IdV). Esprime forte disapprovazione per l'assenza di un ampio ed approfondito dibattito in Commissione sul disegno di legge costituzionale in discussione, che viola alcuni dei principi Pag. VIIIfondamentali della Carta costituzionale, inquinandone il valore lessicale e ideologico derivante, peraltro, dal nobile ed equilibrato compromesso frutto dei lavori dell'Assemblea costituente. Nel lamentare, altresì, il carattere unilaterale delle modifiche costituzionali che la maggioranza intende introdurre con il testo in esame, auspica il rinvio in Commissione del provvedimento, manifestando l'orientamento nettamente contrario del suo gruppo al contenuto e alla formulazione delle disposizioni in esso previste, segnatamente per quanto attiene agli articoli 41 e 97 della Costituzione. Esprime, infine, preoccupazione per la nuova formulazione del quarto comma dell'articolo 118 che, a suo avviso, potrebbe preludere alla totale esclusione del settore pubblico da ogni attività di contenuto economico.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1474: Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi (approvato dal Senato) (A.C. 2451-A ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

GIANPAOLO DOZZO (LNP), Relatore. Illustra il contenuto dei Protocolli in discussione, volti a garantire una strategia globale per la conservazione delle Alpi, che costituiscono uno dei principali spazi naturali d'Europa, segnalando come la questione di maggiore problematicità sia rappresentata dall'articolo 11 del Protocollo in materia di trasporti, che è stato espunto dal testo nel corso dell'iter in Commissione.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Esprime condivisione per il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione, giudicando opportuna l'espunzione dal testo del Protocollo in materia di trasporti, che ha avuto un iter travagliato e che penalizzerebbe il settore dei trasporti del nostro Paese e le sue esportazioni.

LAURA FRONER (PD). Sottolineata la rilevanza dei Protocolli in discussione, giudica infondate le preoccupazioni che hanno portato allo stralcio del Protocollo in materia di trasporti che, a suo avviso, è pienamente coerente con la politica europea in materia, volta a garantire, tra l'altro, la mobilità sostenibile e la protezione dell'ambiente. Auspica, quindi, l'approvazione di una proposta emendativa presentata dal suo gruppo, finalizzata a reinserire nel testo la parte stralciata, o, in alternativa, l'accoglimento di uno specifico ordine del giorno.

DAVID FAVIA (IdV). Evidenziato come il provvedimento in esame colmi, sia pure con paradossale ritardo, la lacuna rappresentata dalla mancata ratifica da parte del nostro Paese dei Protocolli per l'attuazione della Convenzione internazionale per la protezione dell'importante area dell'arco alpino, reputa inopinato lo stralcio del Protocollo in materia di trasporti, auspicando che quest'ultimo venga reintrodotto nel testo del disegno di legge di ratifica.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Pag. IX

Annunzio della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011.

PRESIDENTE. Comunica che, con lettera del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro dell'economia e delle finanze, è stata trasmessa, ai sensi degli articoli 7, comma 2, lettera b), e 10-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modificazioni, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4-bis). Alla Nota sono allegate le relazioni sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali, previste dal predetto articolo 10-bis (Doc. LVII, n. 4-bis - Allegato I).
La Nota di aggiornamento e l'ulteriore documentazione sono state trasmesse alla V Commissione e, per il parere, a tutte le altre Commissioni permanenti e alla Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Annunzio di una informativa urgente del Governo.

PRESIDENTE. Avverte che nella seduta di domani, alle 12,30, avrà luogo una informativa urgente del Governo sull'evasione del boss Antonio Pelle dall'ospedale di Locri.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 27 settembre 2011, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 66).

La seduta termina alle 19,05.