Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 531 di lunedì 10 ottobre 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 13.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 6 ottobre 2011.

I deputati in missione sono cinquantaquattro.

Discussione congiunta dei disegni di legge: S. 2803 - Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per il 2010; S. 2804 - Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per il 2011 (approvati dal Senato) (A.C. 4621 e 4622).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ROBERTO SIMONETTI (LNP), Relatore. Rileva che il rendiconto fornisce una rappresentazione oggettiva della situazione del bilancio dello Stato ben più attendibile di quella offerta dal bilancio di previsione e dovrebbe costituire la base essenziale sulla quale impostare il nuovo ciclo di programmazione economico-finanziaria. Nel riepilogare i dati di consuntivo degli andamenti di finanza pubblica, sottolinea, tra l'altro, la riduzione percentuale dell'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e delle spese in conto capitale, nonché un lieve miglioramento del saldo netto da finanziare in termini di competenza rispetto alle previsioni, evidenziando come, in uno scenario economico internazionale complesso come quello registratosi nel 2010, i risultati conseguiti in termini di saldi di finanza pubblica non possono che essere considerati favorevolmente. Richiama infine l'incremento dei residui attivi e passivi.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MARCO CALGARO (UdCpTP). Richiamate preliminarmente le novità derivanti dalla struttura di classificazione del bilancio dello Stato e dalla legge di contabilità, come la positiva presentazione del cosiddetto ecorendiconto, volto a tenere in debita considerazione le tematiche ambientali, osserva che il rendiconto generale dello Stato dovrebbe costituire lo strumento essenziale per lo svolgimento, da parte del Parlamento, della funzione di indirizzo e controllo nei confronti del Governo. Nel ricordare altresì le valutazioni critiche espresse dalla Corte dei conti, che ha sottolineato come la presenza cospicua di residui attivi e passivi determini una minore leggibilità del bilancio, rendendolo sostanzialmente poco trasparente e inaffidabile, ritiene che anche l'eventuale introduzione nella Costituzione dell'obbligo del pareggio di bilancio rischi di non produrre gli effetti sperati in assenza di un miglioramento nella gestione del bilancio. Rilevato quindi che i disegni di legge in discussione denotano un miglioramento del saldo netto da finanziare ed una riduzione della spesa corrente, precisa come tali obiettivi siano stati raggiunti tramite la riduzione dei consumi Pag. IVintermedi e dei trasferimenti alle famiglie, giudicando del tutto prioritario abbandonare la politica dei tagli lineari e varare misure concrete a favore della crescita. Sottolinea infine la necessità di dare vita ad una nuova compagine governativa in grado di porre in essere una grande azione riformatrice nel Paese.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nel lamentare preliminarmente l'esigua presenza di deputati in Aula, sottolinea che l'insufficienza della manovra recentemente varata dal Governo è confermata anche dai vertici della Banca centrale europea. Nell'evidenziare altresì la gravità della crisi che investe l'intera area dell'euro e la fragilità dei rapporti con i mercati finanziari, ritiene che il Governo non abbia rispettato le regole previste dalla nuova disciplina della contabilità di Stato, giudicando indispensabile la corretta allocazione delle risorse pubbliche, la trasparente verifica dei risultati conseguiti e il controllo sulla qualità delle spese. Nel richiamare, quindi, i dati contenuti nel rendiconto, che evidenziano un incremento del debito pubblico ed una contestuale perdita di competitività del Paese, sottolinea l'inaffidabilità dello stesso rendiconto, come segnalato anche dalla Corte dei conti, manifestando perplessità sull'anomalo andamento dei residui passivi.

MAINO MARCHI (PD). Sottolineata l'assoluta inadeguatezza dimostrata dal Governo nell'affrontare la crisi economica in atto, desumibile anche dalle errate manovre approvate negli ultimi mesi, evidenzia la necessità di introdurre una specifica contabilità ambientale, con conseguente modifica del quadro normativo esistente. Ritiene, inoltre, ingiustificata l'enfasi con cui sono stati presentati i dati migliorativi riguardanti l'indebitamento, ricordando la problematica concernente la trasparenza dei conti sollevata dalla Corte dei conti, che ha altresì evidenziato la rilevante anomalia dei residui passivi. Sottolineata, quindi, l'importanza di affrontare al più presto il tema della crescita, richiama le proposte avanzate in materia dal suo gruppo, rilevando l'assoluta necessità di porre mano a tale problematica con una adeguata programmazione.

ROLANDO NANNICINI (PD). Richiamate le considerazioni critiche formulate dalla Corte dei conti in occasione del giudizio di parificazione, evidenzia l'opportunità di un approfondimento sulla problematica riguardante i residui passivi, nonché sull'andamento della spesa corrente. Stigmatizzata, quindi, l'inadeguatezza delle politiche del Governo in materia economica, con particolare riferimento alla lotta all'evasione fiscale, auspica che in sede di discussione della legge di stabilità il Parlamento possa trattare congiuntamente talune modifiche da apportare al patto di stabilità interno. Sottolinea infine l'importanza di affrontare al più presto il tema della crescita.

MARCELLO DE ANGELIS (PdL). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali.

ROBERTO SIMONETTI (LNP), Relatore. Nell'osservare come, nonostante le note problematiche di crescita del nostro Paese, non sia in dubbio l'attendibilità dei conti pubblici, ritiene che le scelte rigorose del Governo e i tagli preannunciati relativamente ad alcune poste di bilancio non comporteranno conseguenze né per i servizi sociali essenziali erogati alle famiglie né per talune misure di sostegno alle attività imprenditoriali. Fornisce infine assicurazioni sulla correttezza del bilancio previsionale triennale adottato dall'Esecutivo.

Pag. V

BRUNO CESARIO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Sottolinea anzitutto che il Governo ha centrato gli obiettivi di finanza pubblica attraverso i documenti di programmazione approvati dal Parlamento, che hanno determinato una significativa inversione di tendenza nei saldi della contabilità pubblica, dei quali rivendica l'affidabilità e la trasparenza, con particolare riferimento alla riduzione dell'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e all'incremento delle entrate. Evidenziata, quindi, la precipua finalità della legge di assestamento di aggiornare il bilancio di previsione sulla base dei dati di consuntivo al fine di evitare alterazioni dell'equilibrio di bilancio, ne richiama i contenuti salienti, sottolineando gli apprezzabili risultati economico-finanziari raggiunti con le manovre estive del Governo, nonostante i gravi ed ingiustificati attacchi speculativi rivolti dai mercati contro l'Italia.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Per un richiamo al Regolamento.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Richiamato il comma 4 dell'articolo 118-bis del Regolamento, chiede se la Presidenza non ritenga opportuno prevedere una diversa organizzazione dei lavori dell'Assemblea in occasione dell'esame della Nota di aggiornamento al DEF, segnatamente ampliandone i tempi del dibattito alla luce della mutata natura del predetto documento.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Nel giudicare fondata la questione posta dal deputato Giachetti, ritiene possibile un ampliamento dei tempi della discussione.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera sulla questione sollevata dal deputato Giachetti, che ritiene possa essere più opportunamente affrontata in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo.

Discussione delle mozioni Borghesi n. 1-00713 e Meta n. 1-00715: Misure a favore del trasporto pubblico locale.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Mereu n. 1-00723 e Valducci n. 1-00724 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Illustra la mozione Borghesi n. 1-00713, associandosi preliminarmente alla richiesta poc'anzi formulata dal deputato Giachetti; richiama quindi il principio costituzionalmente sancito relativamente alla garanzia nell'erogazione di servizi sociali essenziali su tutto il territorio nazionale, tra i quali rientra anche il trasporto pubblico locale, la cui stessa sopravvivenza sarebbe posta a repentaglio a causa della drastica riduzione delle risorse a disposizione delle regioni decisa negli ultimi interventi di finanza pubblica adottati dal Governo. Ricordato pertanto come tale situazione penalizzerà maggiormente le fasce più deboli della popolazione, nonché i lavoratori impiegati nel predetto settore, esprime un giudizio fortemente critico sul meccanismo dei tagli lineari voluto dal Ministro Tremonti, del quale rileva peraltro la natura recessiva per l'economia; richiama infine gli impegni chiesti al Governo nel documento di indirizzo da lui sottoscritto, in particolare in termini di reintegro delle risorse e di individuazione di specifiche soluzioni per il loro reperimento.

MICHELE POMPEO META (PD). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00715, sottolinea la cruciale ed indifferibile esigenza di ripristinare tempestivamente congrui finanziamenti per il trasporto pubblico locale, Pag. VIdopo gli ingenti tagli ai trasferimenti di risorse statali agli enti locali disposti con le ultime manovre economiche varate dal Governo, al fine di evitare irreversibili ricadute economiche e occupazionali sul comparto, gravi pregiudizi alla crescita e allo sviluppo del Paese e incostituzionali limitazioni a diritti universali, con particolare riferimento al diritto alla mobilità. Giudica in tal senso necessario destinare ai predetti finanziamenti, nell'ambito delle misure che l'Esecutivo si appresta a varare a sostegno della crescita economica, le maggiori entrate accertate rispetto a quelle iscritte nel bilancio di previsione derivanti dall'asta sulle frequenze analogiche, al fine di assicurare la continuità del servizio pubblico, a suo avviso strategica per una efficiente politica industriale volta a rilanciare lo sviluppo del Paese.

ANTONIO MEREU (UdCpTP). Illustra la sua mozione n. 1-00723, rilevando preliminarmente come il disinteresse della maggioranza verso un settore strategico per la vita dei cittadini quale il trasporto pubblico locale sia la principale dimostrazione dell'inadeguatezza dell'attuale classe politica e del suo distacco dal Paese reale. Rileva quindi che le conseguenze di manovre economiche errate impongono al Governo una correzione delle politiche fin qui adottate, in particolare reintegrando gli stanziamenti destinati alle regioni, in assenza dei quali le prime e più immediate conseguenze saranno una drastica riduzione dei già insufficienti servizi di trasporto pubblico, nonché un nefasto aumento delle relative tariffe, con prevedibili conseguenze in termini recessivi per l'economia e di peggioramento del già congestionato traffico privato. Auspica pertanto che l'Esecutivo si impegni ad adottare un piano strategico basato su misure strutturali serie per il predetto settore.

GIORGIO SIMEONI (PdL). Illustra la mozione Valducci n. 1-00724, sottolineando l'importanza della tematica oggetto dei documenti di indirizzo in discussione, che non è mai stata sottovalutata dal Governo, come dimostrano le decisioni assunte negli ultimi mesi. Nel rilevare, quindi, che il settore del trasporto pubblico locale è stato inevitabilmente coinvolto nell'opera di riduzione della spesa pubblica, ritiene si debba imprimere nuovo slancio a processi di liberalizzazione socialmente sostenibili, evidenziando inoltre l'opportunità di intervenire normativamente attraverso la privatizzazione delle imprese pubbliche che gestiscono tale servizio. Preannunzia, infine, il pieno appoggio del suo gruppo alle iniziative che il Governo intenderà adottare nella materia in questione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Sull'ordine di lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza il deputato Maria Letizia De Torre, in sostituzione del deputato Daniela Cardinale, dimissionaria.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 11 ottobre 2011, alle 12.

(Vedi resoconto stenografico pag. 41).

La seduta termina alle 16,10.