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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 534 di giovedì 13 ottobre 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 11.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantadue.

Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri.

SILVIO BERLUSCONI, Presidente del Consiglio dei ministri. Rende all'Assemblea le previste comunicazioni (vedi resoconto stenografico pag. 1).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL). Richiamata la colpevole leggerezza dei deputati della maggioranza, per la quale rivolge le proprie scuse ai cittadini, che ha determinato la necessità che il Parlamento rinnovi la fiducia al Governo, giudica doveroso ricostruire la credibilità politica delle istituzioni. Stigmatizzato, altresì, l'atteggiamento improntato a mera speculazione politica delle forze di opposizione, ad eccezione dei deputati radicali, ai quali esprime la propria stima per essere presenti in Aula, critica la decisione della Giunta per il Regolamento, la cui composizione non rispecchia più il rapporto proporzionale tra maggioranza ed opposizione. Nell'escludere, infine, qualsiasi ipotesi di un Esecutivo non legittimato dal consenso popolare, preannunzia che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Espresso apprezzamento per il senso di responsabilità mostrato dal Presidente del Consiglio nel non sottovalutare l'incidente parlamentare recentemente verificatosi, giudica non condivisibile il catastrofismo di coloro che ascrivono unicamente al Governo la responsabilità di una crisi di livello internazionale. Nel sottolineare, quindi, i positivi risultati conseguiti dall'Esecutivo sul piano del controllo dei conti pubblici e dell'obiettivo del pareggio di bilancio, evidenzia la necessità di varare le riforme necessarie per il Paese, segnatamente con riferimento al superamento del bicameralismo perfetto, alla riduzione del numero dei parlamentari ed alla compiuta attuazione del federalismo fiscale.

ARTURO IANNACCONE (PT). Nel rilevare che l'incidente parlamentare avvenuto in sede di esame del rendiconto generale dello Stato non comportava in alcun modo una nuova richiesta di fiducia parlamentare, ritiene che la composizione della Giunta per il Regolamento non rispecchi più il rapporto numerico tra maggioranza ed opposizione. Giudicato, inoltre, assolutamente improprio il ruolo politico assunto dal Presidente della Camera, preannunzia che il suo gruppo rinnoverà la fiducia al Governo.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Nel ritenere che il dibattito odierno non sarebbe stato necessario, pur in presenza di un atto di leggerezza da parte della maggioranza, lamenta l'atteggiamento irresponsabile assunto dall'opposizione ed il fatto che il Presidente della Camera è sostanzialmente venuto meno alla terzietà propria del suo ruolo istituzionale. Nell'escludere inoltre l'utilità di Pag. IVqualsiasi ipotesi di Governo tecnico, auspica un maggiore senso di responsabilità della classe politica per evitare l'emergere di forti tensioni sociali. Richiama quindi i positivi risultati finora conseguiti dall'Esecutivo, al quale conferma la fiducia del suo gruppo, ritenendo necessario procedere innanzitutto alla riforma della giustizia.

MARCO DESIDERATI (LNP). Nel reputare necessario recuperare la fiducia dei cittadini riavvicinando la politica al territorio, attraverso scelte oculate ed opere infrastrutturali non faraoniche ma mirate a rilanciare l'economia nazionale, invita l'Esecutivo a garantire una corretta attuazione del cosiddetto federalismo fiscale, basato su una migliore redistribuzione delle risorse in grado di premiare le realtà locali più virtuose.

VINCENZO D'ANNA (PT). Nel preannunziare l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conferma della fiducia al Governo, invita il Presidente del Consiglio a proseguire con determinazione in quella necessaria e auspicabile rivoluzione liberale per la quale ha profuso il proprio impegno politico sin dal 1994, incurante della politica politicante e cortigiana, del clientelismo e dell'assistenzialismo che da sempre affliggono l'organizzazione dello Stato italiano. Nel respingere, quindi, ogni prospettiva dirigista e statalista, auspica la definizione di un sistema elettorale maggioritario con indicazione del Premier sulla scheda elettorale.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Nell'osservare come una crisi di Governo in questo momento esporrebbe il nostro Paese a gravi attacchi speculativi, richiama i positivi risultati conseguiti dall'Esecutivo in termini di riordino dei conti pubblici, evidenziando come l'economia italiana presenti punti di forza che consentono di guardare al futuro con ottimismo. Ricordato quindi che le indicazioni di politica economica della sinistra si sono dimostrate fallimentari, invita l'Esecutivo a varare un piano per la crescita basato su misure mirate a tutelare le giovani generazioni e le famiglie, nonché ad agevolare la creazione di nuove attività imprenditoriali. Ritiene infine che la classe politica dovrebbe mostrare compattezza e responsabilità assumendo le decisioni necessarie per guidare il Paese nell'attuale difficile fase congiunturale.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Nel manifestare apprezzamento per la costruttiva e pacata esposizione del Presidente del Consiglio, scevra da sterili e inopportune polemiche, esprime soddisfazione per la politica economica attuata dal Governo, segnatamente nella rigorosa tenuta dei conti pubblici, auspicando l'adozione di tempestive misure di rilancio dello sviluppo che introducano anche regole differenziate per le piccole e medie imprese, in ordine alle quali giudica necessaria un'ampia deregulation. Preannunzia quindi l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conferma della fiducia.

RITA BERNARDINI (PD). Nel dichiarare che i deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico, pur negando la fiducia al Governo, hanno deciso di partecipare alla seduta odierna per un rispetto delle istituzioni che ora come in passato non sempre è stato mostrato, richiama l'attenzione dell'Esecutivo sulla grave situazione nelle carceri italiane.

DOMENICO SCILIPOTI (PT). Sottolineata l'ingiustificata assenza dei deputati delle opposizioni dagli scranni dell'Aula, manifesta indignazione e sconcerto per la pregiudiziale contrarietà al Presidente del Consiglio da parte di ampi e trasversali settori della politica, di cui richiama le pregresse responsabilità nella gestione politica dello Stato e nella formazione dell'ingente debito pubblico italiano.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Nel ricordare che le manovre che hanno portato alla bocciatura del rendiconto generale dello Stato per il 2010 sono frutto di una vecchia politica non più idonea a governare Pag. Vil Paese, ribadisce la propria fiducia nei confronti del Presidente del Consiglio.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
Avverte che è stata presentata la risoluzione Cicchitto n. 6-00096.
Precisa inoltre che l'integrazione della composizione della Giunta per il Regolamento è stata disposta all'inizio della legislatura per assicurare la presenza dell'unico gruppo rimasto escluso, il gruppo Misto, in applicazione dei criteri di proporzionalità e di rappresentatività. La situazione attuale vede rappresentati tutti i gruppi, compresi quelli costituiti nel corso della legislatura, rispondendo innanzi tutto al criterio di rappresentatività; quanto al criterio di proporzionalità, risultano sottorappresentati i gruppi Popolo della Libertà e Partito Democratico. In riferimento al rappresentante del gruppo Misto, precisa che la sua permanenza in Giunta per il Regolamento è avvenuta con il consenso del presidente del gruppo stesso, che non ha ritenuto di sottoporre alla Presidenza della Camera alcuna indicazione.

SILVIO BERLUSCONI, Presidente del Consiglio dei ministri. Rivolto un ringraziamento ai deputati intervenuti per il supporto preannunziato all'Esecutivo e per le indicazioni espresse, manifesta la disponibilità del Governo a successivi confronti con le forze parlamentari nella stesura del decreto per lo sviluppo e la crescita del Paese. Pone, quindi, la questione di fiducia sull'approvazione della risoluzione Cicchitto n. 6-00096.

PRESIDENTE. Avverte che la votazione per appello nominale avrà luogo domani, a partire dalle 12,30, e che le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 11.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 14 ottobre 2011, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 20).

La seduta termina alle 12,35.