XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 563 di martedì 20 dicembre 2011
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
La seduta comincia alle 12.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 16 dicembre 2011.
I deputati in missione sono quarantadue.
Discussione della mozione Vannucci n. 1-00768: Iniziative per il completamento del corridoio Baltico-Adriatico lungo la dorsale adriatica.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Iannaccone n. 1-00789 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
MASSIMO VANNUCCI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00768, della quale auspica l'approvazione, evidenziando come la rete integrata di trasporto transeuropeo crei una possibile marginalizzazione di talune regioni italiane, con particolare riferimento al Centro-Sud del Paese. Sottolineata, inoltre, la necessità di promuovere le interconnessioni e le infrastrutture per collegare il Nord con il Sud dell'Europa, invita il Governo ad attivarsi in tutte le competenti sedi decisionali al fine di garantire il completamento del corridoio Baltico-Adriatico verso Sud.
ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Illustra la sua mozione n. 1-00789, rilevando che la proposta di regolamento della Commissione europea in materia di rete transeuropea di trasporto penalizza fortemente le aree meridionali del nostro Paese, per le quali sarebbero invece necessari interventi mirati volti a superare il gap infrastrutturale che ne impedisce lo sviluppo. Nel manifestare, quindi, un orientamento favorevole anche alla mozione Vannucci n. 1-00768, chiede al Governo di sensibilizzare le istituzioni comunitarie affinché evitino l'esclusione delle aree interne dai collegamenti ad alta velocità, nonché ad adoperarsi affinché il corridoio Baltico-Adriatico venga esteso verso le regioni meridionali.
DAVID FAVIA (IdV). Evidenziata la disattenzione dimostrata dal precedente Esecutivo verso la vera e propria ingiustizia rappresentata dall'esclusione di talune aree del nostro Paese dalla rete transeuropea di trasporto, in aperto contrasto con gli indirizzi originariamente previsti dalla Commissione europea, invita il Governo ad adoperarsi nelle competenti sedi decisionali al fine di modificare la proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea il 19 ottobre 2011.
AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nel ritenere che il mancato prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico verso Sud, lungo la costa adriatica, renderebbe quest'ultimo un'opera incompiuta e non in grado di svolgere un'importante funzione strategica, sottolinea la necessità di una Pag. VIpianificazione volta a garantire uno sviluppo equilibrato ed integrato della rete di trasporto tra il Nord ed il Sud dell'Europa. Invita quindi il Governo, nella ritrovata autorevolezza del nostro Paese in sede europea, ad assumere le opportune iniziative per valutare la praticabilità del completamento del corridoio Baltico-Adriatico nel senso richiesto dalle mozioni in discussione.
AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nel sottolineare che la mozione Vannucci n. 1-00768 costituisce un importante banco di prova per testare la credibilità del nuovo Esecutivo in sede europea, evidenzia gli effetti penalizzanti per l'economia italiana e per l'intera Europa che deriverebbero dal mancato completamento verso Sud del corridoio Baltico-Adriatico. Auspica, pertanto, che il Governo si attivi per una revisione della proposta di regolamento predisposta in materia dalla Commissione europea.
SABRINA DE CAMILLIS (PdL). Sottolineato il ruolo strategico del corridoio Baltico-Adriatico al fine di promuovere le attività commerciali e culturali dell'area del Mediterraneo, rileva l'esigenza di non escludere i territori del Meridione dal suddetto sviluppo infrastrutturale. Richiamato quindi il contenuto della mozione Vannucci n. 1-00768, che dichiara di voler sottoscrivere, invita il Governo ad attivarsi fattivamente in tutte le sedi decisionali europee in modo da estendere verso Sud il predetto corridoio.
SIMONE BALDELLI (PdL). Auspica la convergenza di tutte le forze politiche sugli impegni contenuti nelle mozioni in discussione, affinché il Governo possa adoperarsi con sollecitudine nelle sedi europee competenti per ampliare il corridoio Baltico-Adriatico, valorizzando pertanto le reti infrastrutturali del Paese, soprattutto verso il Sud.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia alla parte pomeridiana della seduta.
Discussione della mozione Reguzzoni n. 1-00770: Iniziative per la revisione dei requisiti previsti dall'Autorità bancaria europea (EBA) e dall'accordo «Basilea 3» in materia di patrimonializzazione delle banche e per l'accesso al credito di famiglie e imprese.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Fluvi n. 1-00785, Ciccanti n. 1-00786, Borghesi n. 1-00787 e Mosella n. 1-00788 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
MARCO MAGGIONI (LNP). Nell'illustrare la mozione Reguzzoni n. 1-00770, sottolinea l'importanza del sistema creditizio per le piccole e medie imprese nazionali, soprattutto nell'attuale fase congiunturale, precisando altresì come la crisi finanziaria in atto sia sostanzialmente riconducibile alla criticità sottesa al sistema bancario anglosassone, in particolare statunitense. Espresso quindi un giudizio negativo sull'Accordo «Basilea 3», anche in considerazione della sostanziale solidità delle banche italiane, paventa il rischio che un'ulteriore patrimonializzazione degli istituti di credito possa incidere negativamente sull'erogazione del credito verso le imprese. Invita quindi il Governo ad intervenire a livello europeo, chiedendo la revisione dei metodi di calcolo dei requisiti patrimoniali delle banche, al fine di tutelare il sistema creditizio italiano e garantire adeguate risorse finanziarie all'industria nazionale.
GUGLIELMO VACCARO (PD). Nell'auspicare la definizione di un documento di Pag. VIIindirizzo unitario che dimostri la larga coesione delle forze politiche italiane e attribuisca al nostro Parlamento una voce autorevole a livello europeo, illustra la mozione Fluvi n. 1-00785, con la quale, considerata la grave crisi finanziaria in atto, si affronta una tematica di rilevante importanza con l'obiettivo innanzitutto di dare avvio ad un'approfondita riflessione in merito alle conseguenze che deriveranno dalle raccomandazioni dell'Autorità bancaria europea.
AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00786, rileva il sostanziale fallimento delle regole che stabilizzano il sistema bancario internazionale, osservando che l'applicazione dell'Accordo «Basilea 3» potrebbe incidere negativamente sull'attività degli istituti di credito, con conseguente restrizione di prestiti alle imprese e alle famiglie. Sottolineata altresì la solidità delle banche italiane e la necessità di garantire l'afflusso di credito all'economia reale, prospetta gli effetti deleteri delle misure volte a consolidare la patrimonializzazione delle banche. Preannunzia infine la presentazione di una risoluzione largamente condivisa dalle forze politiche che sostengono il Governo, volta ad impegnare il Presidente del Consiglio presso le competenti istituzioni comunitarie affinché vengano modificati i termini delle decisioni assunte a livello europeo, che giudica fortemente penalizzanti per il sistema creditizio nazionale.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00787, rilevando che il gravoso sforzo di capitalizzazione richiesto in sede europea alle banche italiane determinerà effetti negativi in termini di accesso al credito per le imprese. Invita pertanto il Governo ad attivarsi per monitorare la fase di transizione in vista della piena attuazione degli accordi «Basilea 2» e «Basilea 3» e a predisporre le necessarie iniziative per evitare la crisi del credito, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Gianfranco Conte n. 1-00790.
MAURIZIO BERNARDO (PdL). Nell'illustrare la mozione Gianfranco Conte n. 1-00790, ritiene che il Governo debba attivarsi in sede europea al fine di valorizzare le specificità e le peculiarità del sistema creditizio nazionale e del mondo imprenditoriale italiano. Sottolineata altresì la solidità del sistema bancario nazionale, rileva l'esigenza di predisporre una mozione unitaria largamente condivisa dalle forze parlamentari, invitando l'Esecutivo a tutelare in ambito comunitario gli istituti bancari italiani e, di conseguenza, a sostenere lo sviluppo delle imprese e la crescita del Paese.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia alla parte pomeridiana della seduta.
Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo di sede con la Fondazione europea per la formazione professionale (A.C. 4710).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Illustra gli aspetti più qualificanti del disegno di legge di ratifica in discussione, soffermandosi in particolare sugli obiettivi perseguiti dalla Fondazione europea per la formazione professionale, le cui attività sono state riorganizzate con l'Accordo in esame, al fine di renderne più efficienti gli interventi nell'ambito dei programmi di assistenza dell'Unione europea.
Pag. VIIIPRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamata la precipua e strategica importanza dell'Accordo in esame nell'ambito dei programmi di assistenza dell'Unione europea nel campo dell'istruzione scolastica e professionale, con particolare riferimento alle relazioni di preadesione, vicinato e partenariato con Paesi terzi, preannunzia il convinto sostegno del proprio gruppo al relativo disegno di legge di ratifica. Sottolinea quindi le specifiche caratteristiche della nuova Agenzia, che risponde ad esigenze di decentramento geografico, indipendenza istituzionale e specializzazione.
PAOLA PELINO (PdL). Espressa ampia soddisfazione per la conclusione dell'iter del disegno di legge che ratifica l'Accordo relativo all'attività della Fondazione europea per la formazione professionale, del quale auspica la sollecita approvazione, il cui obiettivo è quello di aiutare i Paesi in transizione e in via di sviluppo, richiama in particolare le disposizioni del predetto Accordo che introducono nuove figure professionali abilitate ad operare presso la suddetta Fondazione e ne disciplinano complessivamente lo stato giuridico ed economico.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Avverte altresì che le restanti discussioni sulle linee generali previste nella seduta odierna avranno luogo al termine delle votazioni.
Sull'ordine dei lavori.
Interviene sull'ordine dei lavori il deputato DAVID FAVIA (IdV).
La seduta, sospesa alle 14,15, è ripresa alle 15,45.
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantaquattro.
Sull'ordine dei lavori.
ILEANA ARGENTIN (PD). Giudica inesatte e vergognose le notizie apparse su alcuni organi di stampa in merito agli stipendi percepiti dal personale della Camera, segnatamente dagli assistenti parlamentari, invitando la Presidenza a tutelare adeguatamente i dipendenti della suddetta istituzione parlamentare.
PRESIDENTE. Ribadisce la massima stima della Presidenza nei confronti del personale della Camera.
Seguito della discussione delle mozioni Vannucci n. 1-00768 e Iannaccone n. 1-00789: Iniziative per il completamento del corridoio Baltico-Adriatico lungo la dorsale adriatica.
Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Gianni n. 1-00791 e Desiderati n. 1-00792.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 16,15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata una nuova formulazione della mozione Vannucci n. 1-00768 e che le mozioni Pag. IXIannaccone n. 1-00789, Gianni n. 1-00791 e Desiderati n. 1-00792 sono state ritirate.
MASSIMO VARI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Manifestato apprezzamento per la presentazione di un documento di indirizzo unitario, giudica condivisibili le argomentazioni rese dai deputati intervenuti nel corso della discussione sulle linee generali, precisando che il Governo si attiverà per garantire che la dorsale adriatica sia inserita nel sistema transeuropeo dei trasporti. Esprime, quindi, parere favorevole sulla mozione Vannucci n. 1-00768 (Nuova formulazione).
(Dichiarazioni di voto)
DAVID FAVIA (IdV). Nel ringraziare il sottosegretario per l'impegno profuso e per il parere favorevole espresso sulla mozione Vannucci n. 1-00768 (Nuova formulazione), sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, rileva la sostanziale incoerenza della proposta di regolamento della Commissione europea in materia di rete transeuropea di trasporto, che penalizza fortemente le aree meridionali del Paese. Nell'auspicare quindi che la debolezza dimostrata dal precedente Esecutivo sia compensata dall'autorevolezza dell'attuale compagine governativa in ambito europeo, invita il Governo ad attivarsi al fine di modificare le decisioni assunte dalle istituzioni comunitarie.
PIPPO GIANNI (PT). Evidenzia il comportamento contraddittorio dell'Unione europea, invitando il Governo ad attivarsi fattivamente presso le istituzioni comunitarie per il perseguimento degli obiettivi indicati nella mozione in esame.
DANIELE TOTO (FLpTP). Sottolineata l'importanza della rete integrata di trasporto transeuropeo, ritiene che le decisioni assunte in ambito comunitario rischino di marginalizzare e penalizzare le aree meridionali del Paese, per le quali sarebbero invece necessari interventi volti a superare gli squilibri infrastrutturali tra il Nord e il Sud dell'Europa. Richiamate quindi le finalità della mozione Vannucci n. 1-00768 (Nuova formulazione), esprime apprezzamento per l'ampia convergenza parlamentare registratasi su un documento di indirizzo finalizzato, tra l'altro, a scongiurare problemi di ordine sociale, economico e culturale ad alcuni territori del nostro Paese.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione in esame, con la quale si impegna il Governo ad inserire l'Italia nell'ambito delle aree avanzate dell'Europa centrale, sottolinea la rilevanza strategica del prolungamento verso Sud del corridoio Baltico-Adriatico, segnatamente per le regioni del Mezzogiorno.
ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Stigmatizzata la proposta di regolamento della Commissione europea in materia di rete transeuropea di trasporto, che penalizza fortemente le aree meridionali del Paese, esprime apprezzamento per l'ampia convergenza parlamentare registratasi su una questione che rischia di ledere gli interessi nazionali. Dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione Vannucci n. 1-00768 (Nuova formulazione).
MARCO DESIDERATI (LNP). Manifestato apprezzamento per l'adozione di un documento di indirizzo unitario, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, ne evidenzia la rilevanza al fine del superamento del gap infrastrutturale che caratterizza il nostro Paese.
LUDOVICO VICO (PD). Giudicata incomprensibile l'esclusione dell'area adriatico-ionica dalla rete integrata europea dei trasporti, che determinerebbe conseguenze negative per molti territori del nostro Pag. XPaese, ricorda che la mozione in esame, sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, impegna il Governo ad assumere opportune iniziative volte ad ottenere il prolungamento verso Sud del corridoio Baltico-Adriatico. Manifesta inoltre apprezzamento per il parere favorevole dell'Esecutivo sul predetto documento di indirizzo.
ANDREA MARTELLA (PD). Sottolineata l'importanza della mozione Vannucci n. 1-00768 (Nuova formulazione), reputa opportuno non mettere in discussione le decisioni assunte dalla Commissione europea in merito al completamento del corridoio Baltico-Adriatico lungo la dorsale adriatica, invitando peraltro il Governo a vigilare attentamente in ambito europeo al fine di scongiurare il tentativo volto a depotenziare il finanziamento delle attività portuali delle aree del Mediterraneo.
CARLO CICCIOLI (PdL). Espresso un giudizio fortemente critico sulla politica attuata dall'Unione europea nei confronti dell'area del Mediterraneo, evidenzia l'assoluta opportunità della mozione in esame, sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, con cui si impegna il Governo ad attivarsi al fine di inserire il nostro Paese nel sistema integrato europeo dei trasporti.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Vannucci n. 1-00768 (Nuova formulazione).
Seguito della discussione delle mozioni Reguzzoni n. 1-00770, Fluvi n. 1-00785, Ciccanti n.1-00786, Borghesi n.1-00787, Mosella n.1-00788 e Gianfranco Conte n. 1-00790: Iniziative per la revisione dei requisiti previsti dall'Autorità bancaria europea (EBA) e dall'accordo «Basilea 3» in materia di patrimonializzazione delle banche e per l'accesso al credito di famiglie e imprese.
Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE Avverte che è stata presentata la risoluzione Reguzzoni n. 6-00097 e sono state contestualmente ritirate tutte le mozioni all'ordine del giorno.
GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Esprime parere favorevole sulla risoluzione Reguzzoni n. 6-00097.
(Dichiarazioni di voto)
DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Nel rimarcare la sostanziale solidità del sistema bancario italiano, rileva come nell'attuale fase congiunturale talune difficoltà incontrate dagli istituti di credito abbiano causato maggiori rigidità nella concessione di crediti alle famiglie e alle imprese; richiama pertanto le misure, comunque temporanee, adottate dalla Banca centrale europea per contrastare tale situazione, evidenziando che l'Accordo «Basilea 3» dovrebbe costituire lo spunto per introdurre maggiore trasparenza nei rapporti tra banche e settori imprenditoriali; esprime infine condivisione circa gli obiettivi sottesi alla risoluzione unitaria, sulla quale dichiara pertanto il voto favorevole della sua componente politica.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Espressa soddisfazione per la predisposizione di un documento di indirizzo unitario, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Reguzzoni n. 6-00097.
CHIARA MORONI (FLpTP). Espressa condivisione per la necessità di un maggior presidio sulla stabilità del sistema bancario, ritiene che i criteri fissati dall'Accordo «Basilea 3» determinerebbero una particolare contrazione nell'erogazione del credito Pag. XIalle imprese, giudicando pertanto necessario prevedere un'applicazione graduale dei predetti criteri per procedere ad un'analisi del loro impatto economico, segnatamente nell'attuale fase di crisi.
AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Richiamate talune critiche emerse nei confronti della linea adottata dall'Autorità bancaria europea, che ha comportato diverse difficoltà all'economia italiana ed al sistema bancario in particolare, auspica che il Governo possa sollecitare in sede europea una revisione del meccanismo di rilevazione del rischio nella concessione del credito a famiglie e imprese, nella convinzione che il nostro Paese sarà in grado di uscire dalla crisi senza ricorrere all'aiuto del cosiddetto Fondo salvastati.
MANUELA DAL LAGO (LNP). Nel ribadire le perplessità manifestate dalla propria parte politica sulla manovra economica varata dal Governo, esprime preoccupazione per i criteri di capitalizzazione degli istituti bancari fissati dall'Accordo «Basilea 3», che rischiano di rendere più difficoltoso l'accesso al credito per le piccole e medie imprese, già messe in difficoltà dai ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Invita, pertanto, il Governo ad attivarsi per la revisione dei predetti criteri e a vigilare sulla loro attuazione. Dichiara infine il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione in esame.
MASSIMO MARCHIGNOLI (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Reguzzoni n. 6-00097, rileva come nell'attuale difficile fase, nell'interesse del Paese, si imponga, unitamente ai doverosi sacrifici, anche l'adozione di riforme strutturali nell'economia, volte a restituire fiducia nel sistema e nuove prospettive di sviluppo e rilancio. Evidenzia quindi che uno degli aspetti più problematici è rappresentato dal difficile accesso al credito per le imprese italiane, già in difficoltà a causa dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, rilevando come le nuove regole adottate a livello europeo in relazione ai meccanismi di concessione del credito rischiano di aggravare ulteriormente tale situazione già negativa per le banche italiane. Ritiene pertanto che il Governo debba tornare a recitare in Europa il ruolo di primo piano che compete all'Italia.
MAURIZIO BERNARDO (PdL). Esprime soddisfazione per la predisposizione di un documento di indirizzo unitario che attribuisca all'Esecutivo, in continuità con il precedente Governo, la necessaria forza per chiedere in ambito europeo l'adozione di scelte che non penalizzino le famiglie e le imprese italiane. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione in esame.
DOMENICO SCILIPOTI (PT). Evidenzia come il settore bancario italiano sia in strettissimo rapporto con lo Stato, dal quale riceve un fondamentale sostegno economico, pur rendendosi protagonista di un comportamento caratterizzato da scarsa correttezza. Nel sottolineare altresì l'esigenza di invertire tale situazione nell'interesse dei cittadini, dichiara la propria astensione sulla risoluzione in esame, non ritenendo peraltro legittimato l'attuale Governo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Reguzzoni n. 6-00097.
Sull'ordine dei lavori.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede di rinviare l'elezione di un ulteriore segretario di Presidenza, di cui al punto 12 dell'ordine del giorno, in attesa che l'Ufficio di Presidenza deliberi sulla questione relativa all'assenza di costi aggiuntivi per il bilancio della Camera.
PRESIDENTE. Ricordato che la questione evocata dal deputato Evangelisti è Pag. XIIgià stata oggetto di esame da parte della Giunta per il Regolamento e dell'Ufficio di Presidenza e che in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo non sono state sollevate obiezioni al riguardo, ritiene di non poter accedere alla richiesta del deputato Evangelisti, che potrà eventualmente essere riproposta allorché si passerà alla trattazione dello specifico punto all'ordine del giorno.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressa soddisfazione per la puntuale risposta del Presidente di turno sulla questione da lui posta, osserva che la mancata posizione della stessa in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo si giustifica in ragione della riunione, stamani, dell'Ufficio di Presidenza, che avrebbe potuto decidere in merito.
Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo di sede con la Fondazione europea per la formazione professionale (A.C. 4710).
Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.
La V Commissione ha espresso il prescritto parere.
(Esame degli articoli)
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1 e 2, ai quali non sono riferiti emendamenti.
FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento 3.100 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 3.100 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), l'articolo 3, nel testo emendato, e l'articolo 4, al quale non sono riferiti emendamenti.
(Trattazione dell'unico ordine del giorno)
GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta l'ordine del giorno Di Stanislao n. 1.
(Dichiarazioni di voto finale).
GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di ratifica in esame, sottolineando il rilievo strategico della Fondazione europea per la formazione professionale, anche in considerazione dei recenti sviluppi politici e della stabilizzazione democratica di numerosi Paesi arabi che si affacciano sul Mediterraneo, con particolare riferimento all'area del Maghreb.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ROSY BINDI
ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Espressa soddisfazione per il sollecito iter dei disegni di legge di ratifica, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che accrescerà il prestigio del nostro Paese in ambito internazionale.
STEFANO ALLASIA (LNP). Nel richiamare la struttura e le competenze della Fondazione europea per la formazione professionale, manifesta particolare apprezzamento per la precipua finalità perseguita dalla stessa di favorire lo sviluppo del capitale umano; dichiara quindi il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
Pag. XIIIFRANCESCO TEMPESTINI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
ENRICO PIANETTA (PdL). Richiamata la rilevante e strategica finalità della Fondazione che sostiene lo sviluppo delle risorse umane e professionali dei Paesi in transizione e in via di sviluppo, sottolinea l'importanza del metodo seguito dalla stessa nelle relative attività basato sulla partnership con i Paesi terzi, richiamando al riguardo il rilevante Accordo stipulato con il Politecnico di Torino. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 4710.
PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, si procederà ora allo svolgimento delle discussioni sulle linee generali che non hanno avuto luogo nella parte antimeridiana della seduta.
Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Disposizioni per l'introduzione della patente nautica a punti (A.C. 841 ed abbinate-A).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
GIACOMO TERRANOVA (Misto), Relatore. Illustra il contenuto del testo unificato in discussione, che persegue l'obiettivo di garantire una maggiore sicurezza nella navigazione da diporto attraverso l'introduzione della patente nautica a punti, atteso che il settore è stato recentemente interessato da un elevato numero di incidenti. Ricorda, inoltre, che nel corso dell'iter in sede referente non si è ritenuto di accedere ad una condizione posta dal parere della V Commissione circa la soppressione dell'articolo 9, ritenendo opportuno un approfondimento al riguardo da parte dell'Assemblea.
GUIDO IMPROTA, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Osserva che il testo unificato delle proposte di legge licenziato dalla Commissione di merito recepisce i rilievi espressi dal precedente Esecutivo al fine di rendere le norme recate dal provvedimento più congruenti con la legislazione vigente in materia.
CARLO MONAI (IdV). Espressa parziale condivisione delle disposizioni in discussione, con particolare riferimento al positivo obiettivo di conseguire maggiore sicurezza nelle attività nautiche da diporto mediante l'estensione anche a tale settore del meccanismo della patente a punti, evidenzia come gli effetti di deterrenza del predetto strumento, pur condivisibile, siano sostanzialmente limitati e presentino dei profili di criticità che auspica siano rimossi nel prosieguo dell'iter del provvedimento. Richiama, in particolare, l'assenza di limiti e di criteri specifici nella delega legislativa attribuita al Governo con riferimento all'individuazione di un efficace sistema sanzionatorio, nonché le non condivisibili disposizioni relative all'istituzione di uno specifico archivio nazionale delle unità da diporto che, oltre a costituire un'inutile duplicazione dell'analogo registro già esistente, rappresenterà una fonte di spreco di risorse pubbliche. Nel reputare non sufficienti le proposte emendative presentate con riferimento alle predette problematiche, auspica, a nome del suo gruppo, un ulteriore approfondimento sul quale si dichiara disponibile al confronto.
GIACOMO CHIAPPORI (LNP). Esprime netta contrarietà al testo unificato in discussione, Pag. XIVpur giudicandone condivisibile la precipua finalità di riduzione degli incidenti in mare. Osserva infatti che la navigazione da diporto, tra l'altro fortemente penalizzata da severi interventi legislativi che già hanno assicurato per il settore in esame condizioni adeguate di sicurezza, presenta profili assolutamente disomogenei rispetto alla circolazione stradale, che rendono inutile ed anzi controproducente l'estensione a tale ambito dell'applicazione della normativa sulla patente a punti.
MARIO TULLO (PD). Nel rilevare come le condivisibili disposizioni recate dal provvedimento in discussione, lungi dal costituire un eccesso di burocratizzazione, rappresentino un positivo passo in avanti per garantire un adeguato sviluppo del settore della nautica da diporto che, grazie alle numerose imprese italiane esistenti, costituisce una parte importante dell'economia nazionale, richiama l'opportunità di introdurre un idoneo strumento di deterrenza di comportamenti scorretti nella guida di natanti, che possono rappresentare un pericolo per l'incolumità altrui; evidenzia altresì come l'istituzione di uno sportello telematico del diportista consentirà una più facile ricognizione delle unità circolanti nei nostri mari.
VINCENZO GAROFALO (PdL). Nel richiamare preliminarmente il proficuo lavoro legislativo, iniziato nelle precedenti legislature, svolto dalla Commissione di merito e la sensibilità ampia e trasversale dimostrata dalle forze politiche sul rilevante tema della sicurezza della navigazione da diporto in mare, osserva che la necessità dell'intervento del legislatore deve ricondursi anche all'incremento della circolazione delle piccole imbarcazioni e alla non sempre adeguata perizia nella conduzione delle stesse. Auspica quindi la sollecita approvazione del provvedimento in esame.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
GIACOMO TERRANOVA (Misto), Relatore. Nel manifestare sorpresa per i contenuti dell'intervento del deputato Chiappori, ricorda come gli obiettivi del testo unificato in discussione non siano affatto quelli di introdurre limiti alla fruizione del mare quanto piuttosto quelli di contemperare le esigenze di sicurezza nella nautica di diporto con quelle di tutela di un importante settore dell'economia italiana.
GUIDO IMPROTA, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Richiamata l'importanza del passaggio da banche dati cartacee a banche dati telematiche relativamente ai registri dei soggetti abilitati alla guida di natanti, imbarcazioni e navi da diporto, osserva che ulteriori norme di dettaglio potranno essere adottate attraverso l'esercizio della delega legislativa e l'adozione dei conseguenti decreti legislativi.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Avverte che non avrà luogo la discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 1475 ed abbinata, non essendone stato concluso l'esame da parte della Commissione di merito.
Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.
Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato ALESSANDRO BRATTI (PD).
Sull'ordine dei lavori.
Interviene sull'ordine di lavori il deputato SOUAD SBAI (PdL).
Pag. XVAnnunzio della nomina di un Viceministro.
PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio nella quale si comunica che è stato attribuito il titolo di Viceministro al sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, dottor Mario Ciaccia.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 21 dicembre 2011, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 66).
La seduta termina alle 19,15.