Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 567 di martedì 10 gennaio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 dicembre 2011.

I deputati in missione sono trentatré.

In morte del deputato Mirko Tremaglia.

PRESIDENTE. Esprime, anche a nome di tutta l'Assemblea, il più profondo cordoglio e le più sincere condoglianze alla famiglia ed al gruppo di appartenenza del deputato Mirko Tremaglia, scomparso il 30 dicembre scorso.

Proclamazione di un deputato subentrante.

PRESIDENTE. Avverte che, dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito del decesso del deputato Mirko Tremaglia avvenuto in data 30 dicembre 2011, la Giunta delle elezioni ha accertato che il candidato che, nell'ordine progressivo della stessa lista n. 8 - Il Popolo della Libertà nella medesima IV Circoscrizione Lombardia 2, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Luigi Fabbri.
Dà atto alla Giunta di questo accertamento e proclama deputato per la IV Circoscrizione Lombardia 2 Luigi Fabbri.

Modifica nella composizione del comitato direttivo di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Lega Nord Padania ha reso noto che il deputato Raffaele Volpi è stato nominato segretario del gruppo.

Su lutti dei deputati Anna Teresa Formisano e Gianclaudio Bressa.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei deputati Anna Teresa Formisano e Gianclaudio Bressa, colpiti da gravi lutti: la perdita rispettivamente del padre e della madre.

Discussione della relazione sulla contraffazione nel settore agroalimentare approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale (Doc. XXII-bis, n. 2).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 22 dicembre 2011.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione.

GIOVANNI FAVA (LNP), Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Richiamata preliminarmente l'intensa attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale, illustra il contenuto del documento in Pag. IVdiscussione, volto a fornire un quadro sul sistema agroalimentare italiano e sulle sue diffuse patologie. Sottolineata quindi la preoccupante diffusione del fenomeno della contraffazione, in particolare l'indicazione fuorviante dell'italianità di alcuni prodotti, giudica del tutto idoneo il sistema legislativo adottato in materia, esprimendo comunque forti perplessità sull'effettiva applicazione delle suddette norme. Nel reputare inoltre opportuno considerare gli illeciti inerenti la contraffazione al pari di altri reati di tipo associativo, ritiene necessario un impegno fattivo in ambito europeo a tutela dei prodotti italiani. Nel ringraziare infine tutti coloro che hanno contribuito alla definizione della relazione in esame, auspica un'ampia convergenza parlamentare al fine di addivenire ad una sollecita e condivisa approvazione della risoluzione predisposta.

ANGELO ZUCCHI (PD). Nel ritenere che la Commissione di inchiesta abbia svolto un lavoro efficace, fornendo indicazioni utili per l'attività di contrasto alla contraffazione, che assume un carattere particolarmente preoccupante nel settore agroalimentare, determinando notevoli danni all'economia e all'immagine dell'Italia in ambito internazionale, evidenzia la necessità di un maggiore impegno dell'Unione europea per la tutela dei marchi nazionali e una rapida adozione dei decreti attuativi della legge sull'etichettatura dei prodotti.

LUCIANO ROSSI (PdL). Richiamato il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta, che ha fornito al Parlamento un importante strumento di riflessione su un problema di dimensioni internazionali, sottolinea gli aspetti salienti del documento in discussione, dal quale emergono i preoccupanti dati sul fenomeno della contraffazione. Giudicato quindi l'assetto normativo nazionale in materia tra quelli maggiormente evoluti a livello dei Paesi industrializzati, esprime talune perplessità sull'effettiva applicazione delle disposizioni vigenti per contrastare le pratiche illecite, preannunziando il convinto sostegno del suo gruppo alla risoluzione predisposta, sulla quale auspica si registri un'ampia convergenza parlamentare.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Nel ricordare di aver sottoscritto la risoluzione predisposta dal presidente Fava, che testimonia il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta, lamenta la mancanza di adeguate risorse per contrastare efficacemente il fenomeno della contraffazione, nonostante l'ingente impegno profuso al riguardo dalla magistratura e dalle forze dell'ordine. Richiamate, inoltre, le diverse tipologie di contraffazione commerciale che si registrano in ambito sia nazionale sia internazionale, ricorda che il suo gruppo ha presentato atti di indirizzo e di sindacato ispettivo in materia, volti a garantire un'effettiva tutela delle produzioni nazionali.

DEBORAH BERGAMINI (PdL). Rilevato che l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione ha costituito un atto meritorio di significativa responsabilità politica da parte della Camera dei deputati, evidenzia i molteplici e mutevoli profili della contraffazione nel settore agroalimentare che, aggredendo economicamente il sistema Italia, reca grave pregiudizio alle imprese, all'occupazione, all'erario e ai consumatori favorendo la criminalità, l'evasione fiscale e lo sfruttamento dei soggetti deboli. Auspica quindi il sollecito recepimento da parte del Parlamento e del Governo delle linee guida contenute nella relazione della predetta Commissione, con particolare riferimento al monitoraggio del fenomeno, all'effettività della tutela legale, al rafforzamento della funzione di coordinamento tra le molteplici istituzioni che operano nel settore, alla previsione di adeguate campagne di informazione e prevenzione, nonché ad un'incisiva azione del nostro Paese nelle sedi comunitarie rivolta al rafforzamento del contrasto alla contraffazione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione ed avverte che è stata presentata la risoluzione Fava n. 6-00098. Pag. V
Prende altresì atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Laffranco n. 1-00761 e Pedoto n. 1-00730: Iniziative in sede comunitaria in relazione a misure in materia di composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari destinati alle persone intolleranti al glutine.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 22 dicembre 2011.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Binetti n. 1-00797, Palagiano n. 1-00798 e Mosella n. 1-00799 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

PIETRO LAFFRANCO (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00761, della quale auspica l'approvazione, che intende sollecitare il Governo ad intervenire sulla tematica relativa alla celiachia, che costituisce una vera e propria patologia sempre più diffusa, manifestando preoccupazione per i recenti intendimenti della Commissione europea relativi alla revisione delle disposizioni in materia di prodotti alimentari destinati ad un'alimentazione particolare.

GERO GRASSI (PD). Illustra la mozione Pedoto n. 1-00730, osservando che l'avanzata legislazione italiana in materia di prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare, con particolare riferimento alle persone intolleranti al glutine, consente di tutelare adeguatamente soggetti affetti da un'irreversibile patologia non assimilabili in alcun modo alla categoria del consumatore generico cui verrebbero invece ricondotti, per esigenze di semplificazione e uniformità normativa, dalla proposta di regolamento adottata dalla Commissione europea il 20 giugno 2011. Richiamati, quindi, i pareri contrari espressi sulla citata proposta dalle competenti Commissioni del Senato, auspica l'approvazione unanime e la predisposizione di un testo unitario delle mozioni in discussione, prospettando l'opportunità, tra l'altro, di dotare scuole ed ospedali di apparecchiature atte a consentire un'adeguata ospitalità dei soggetti celiaci e di adottare interventi sul mercato dei prodotti senza glutine al fine di moderarne e renderne accessibili i prezzi.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Illustra la sua mozione n. 1-00797, esprimendo forti perplessità sugli intendimenti della Commissione europea in materia di celiachia, una grave intolleranza al glutine riconosciuta come malattia sociale, volti alla revisione delle disposizioni in tema di prodotti alimentari destinati ad un'alimentazione differenziata, auspicando che il Governo esprima parere negativo in ordine all'abrogazione del regolamento europeo in materia e promuova tutte le iniziative necessarie a tutelare i celiaci, anche alla luce dei rilevanti principi sanciti dalla legge n. 123 del 2005.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00798, sottolinea che per l'affezione della ceiachia, patologia a crescente diffusione, esistono esclusivamente rimedi dietetici attualmente rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale secondo la vigente legislazione italiana. Richiamato, quindi, il parere contrario espresso dalla Commissione igiene e sanità del Senato sulla proposta di regolamento adottata dalla Commissione europea, invita le forze politiche ed il Governo ad adoperarsi affinché sia mantenuta l'attuale avanzata normativa in materia di composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari destinati alle persone intolleranti al glutine, auspicando, altresì, la previsione di analoghi obblighi notificatori con riferimento ai prodotti farmaceutici.

Pag. VI

WALTER VERINI (PD). Manifestato apprezzamento per l'odierno dibattito su una tematica assai delicata, atteso che la celiachia costituisce una vera e propria patologia, auspica un'ampia convergenza parlamentare sulle mozioni in discussione, che rappresenterebbe un importante segnale tale da conferire all'Esecutivo la necessaria forza in sede di confronto nelle competenti sedi comunitarie al fine di manifestare opposizione agli intendimenti della Commissione europea espressi nella proposta di regolamento adottata in materia, che giudica un sostanziale arretramento rispetto alla legislazione vigente nonché debole dal punto di vista giuridico.

SEBASTIANO FOGLIATO (LNP). Espresse perplessità sulle recenti disposizioni adottate dalla Commissione europea in materia di composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone affette da celiachia che, non prevedendo più dettagliate indicazioni sulla presenza di glutine, determineranno gravi conseguenze per i soggetti celiaci, auspica un incisivo impegno del Governo italiano in sede europea affinché tale problematica sia al più presto affrontata e risolta.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ADELFIO ELIO CARDINALE, Sottosegretario di Stato per la salute. Considerata preliminarmente la maggiore tutela dei soggetti celiaci una questione di consapevolezza e sensibilità culturale, giudica particolarmente avanzata la legislazione nazionale vigente in materia, precisando che le delegazioni italiane nelle competenti sedi comunitarie manterranno la già sostenuta posizione di netta contrarietà alle modifiche previste dalla proposta di regolamento adottata dalla Commissione europea. Esprime, infine, la piena condivisione del Governo e del Dicastero della salute circa le preoccupazioni manifestate nell'odierno dibattito sulla crescente diffusione della patologia in questione e sull'assenza di norme di etichettatura con riferimento all'eventuale presenza, nei prodotti farmaceutici, di componenti dannose per i soggetti celiaci.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge S. 2271: Norme in materia di misure per il contrasto ai fenomeni di criminalità informatica (approvata dalla 2a Commissione permanente del Senato) (A.C. 4166).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 22 dicembre 2011.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

ANNA ROSSOMANDO (PD), Relatore. Illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, richiamando in particolare le innovazioni normative più rilevanti, relative alla confisca e successiva destinazione alle Forze dell'ordine dei beni utilizzati per commettere reati informatici; rileva inoltre l'alto divario tecnologico esistente tra i mezzi a disposizione della criminalità e le dotazioni informatiche del personale di pubblica sicurezza. Nel sottolineare quindi talune problematiche di natura interpretativa sottese al predetto testo, che hanno imposto un'approfondita attività istruttoria presso le Commissioni, alcune delle quali hanno formulato osservazioni che potranno essere prese in considerazione nel prosieguo del dibattito, evidenzia, infine, le tipologie di reato alle quali è stata estesa la possibilità di confisca dei beni.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

LAURA GARAVINI (PD). Richiama preliminarmente il precipuo valore nel Pag. VIIcontempo simbolico e concreto della proposta di legge in discussione, volta a colmare una grave lacuna normativa divenuta intollerabile in considerazione dell'allarmante gap delle dotazioni tecnologiche in uso alle forze dell'ordine rispetto alle avanzate apparecchiature utilizzate dalla criminalità informatica. Osserva, quindi, che il provvedimento in esame, pur rappresentando solo un intervento parziale nel quadro del rafforzamento della sicurezza pubblica, dota le forze dell'ordine di uno strumento oggettivo finalmente efficace, dopo anni di tagli lineari alle risorse del comparto disposti dal precedente Governo. Esprime, al riguardo, soddisfazione per la sollecita calendarizzazione dell'esame in Assemblea della proposta di legge di iniziativa parlamentare. Lamenta, infine, la mancata esplicita previsione della possibile utilizzazione delle strumentazioni tecnologiche confiscate nell'ambito di procedimenti penali per gli ordinari compiti di istituto delle forze dell'ordine, auspicando, tuttavia, una futura interpretazione estensiva in tal senso delle norme recate dal provvedimento.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel rilevare preliminarmente come alla base delle disposizioni in esame vi sia la stringente necessità, emersa anche in sede europea, di colmare il grande divario tecnologico esistente tra i mezzi utilizzati dalla criminalità e quelli a disposizione delle forze dell'ordine, richiama gli aspetti più rilevanti delle norme della proposta di legge in discussione, soffermandosi in particolare sulle nuove tipologie di reato per le quali è stata prevista la possibilità di confisca dei beni utilizzati nel compimento del crimine e che potranno essere destinati agli organi di polizia che ne facciano richiesta. Evidenzia, infine, l'alto valore simbolico delle predette disposizioni, come mezzo per una più efficace lotta alla criminalità, anche di tipo organizzato, sulle quali esprime il giudizio nettamente positivo del suo gruppo.

ENRICO COSTA (PdL). Nel riconoscere l'inevitabile gradualità dell'intervento del legislatore, costretto in materia di reati informatici a rincorrere la continua innovazione tecnologica, ritiene tuttavia inadeguato lo strumento legislativo adottato che, introducendo fattispecie criminose specifiche nella norma generale sulla confisca prevista dall'articolo 240 del codice penale, reca l'ennesimo intervento disorganico e asistematico. Nell'auspicare, quindi, l'adozione di un codice sulla criminalità informatica, manifesta preoccupazione per la destinazione dei beni informatici sequestrati nell'ambito di procedimenti penali pendenti all'uso da parte delle forze dell'ordine, che potrebbe compromettere la salvaguardia di fondamentali strumenti probatori. Preannunzia, pertanto, che il suo gruppo, pur non presentando specifiche proposte emendative, esprimerà un convinto voto favorevole sul provvedimento solo se verranno affrontate le criticità evidenziate.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Evidenziato come il provvedimento in discussione introduca importanti novità volte a colmare talune lacune nella lotta alla criminalità createsi a seguito dell'evoluzione tecnologica dei mezzi utilizzati per il compimento dei reati, si sofferma in particolare sulle misure che estendono l'obbligo di confisca dei predetti beni anche a nuove fattispecie di reato e ne prevedono la successiva assegnazione agli organi preposti al mantenimento dell'ordine pubblico. Nel sottolineare, quindi, il positivo effetto deterrente di tali misure, rileva l'opportunità di approfondire alcuni aspetti problematici tuttora presenti nel testo in esame, sul quale esprime comunque un giudizio positivo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ANNA ROSSOMANDO (PD), Relatore. Manifesta apprezzamento per le osservazioni formulate nel corso della discussione, che potranno essere valutate in sede di Comitato dei nove.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Rinunzia alla replica.

Pag. VIII

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ETTORE ROSATO (PD), RAFFAELE VOLPI (LNP) e ROBERTO GIACHETTI (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 11 gennaio 2012, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 39).

La seduta termina alle 18.