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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 570 di lunedì 16 gennaio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 16,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 gennaio 2012.

I deputati in missione sono ventisette.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Espresso preliminarmente cordoglio per le vittime del tragico incidente marittimo verificatosi venerdì sera nelle vicinanze dell'isola del Giglio, chiede che il Governo riferisca alla Camera sulle iniziative che intende assumere al fine di scongiurare un disastro ambientale per l'arcipelago toscano.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Si associa alla richiesta ed alle espressioni di cordoglio formulate dal deputato Giachetti.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera, perché interessi il Governo, le richieste formulate dai deputati intervenuti.

Discussione delle mozioni Garofalo n. 1-00704, Lo Monte n. 1-00699 e Belcastro n. 1-00697: Iniziative per lo sviluppo del sistema del trasporto ferroviario di persone e merci, con particolare riferimento al ripristino della priorità in ambito comunitario del Corridoio 1 Berlino-Palermo nella sua configurazione originaria.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Donadi n. 1-00807, Galletti n. 1-00812 e Moffa n. 1-00813 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

VINCENZO GAROFALO (PdL). Nell'illustrare la mozione n. 1-00704 (Nuova formulazione), rileva il crescente divario infrastrutturale che si registra fra le diverse aree del Paese, invitando il Governo ad intervenire presso il gruppo Ferrovie dello Stato italiane al fine di impedire la dismissione, in termini qualitativi e quantitativi, dei servizi ferroviari offerti dalla suddetta società, in particolare nell'area dello Stretto di Messina. Nel ritenere quindi che le logiche aziendali di Ferrovie dello Stato italiane provochino disagi all'utenza ed incidano negativamente sui livelli occupazionali, sollecita l'Esecutivo ad attivarsi in sede europea affinché sia ripristinata la priorità del corridoio 1 Berlino-Palermo e scongiurato il pericolo del definitivo isolamento della Sicilia dal resto d'Europa. Nell'auspicare infine l'accoglimento del documento di indirizzo da Pag. IVlui presentato, manifesta disponibilità ad un sereno confronto parlamentare volto ad assicurare un servizio di mobilità uniforme in tutto il territorio nazionale.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Nell'illustrare la mozione Donadi n. 1-00807, sottolinea l'importanza che riveste per il Meridione del Paese il corridoio ferroviario Berlino-Palermo, nella sua originaria configurazione, ricordando che il suo gruppo aveva già presentato un atto di sindacato ispettivo in materia. Manifestata inoltre perplessità per lo spreco di risorse finora destinate alla progettazione del ponte sullo Stretto di Messina, che sarebbero potute essere più proficuamente impiegate per far fronte al dissesto idrogeologico della medesima area, auspica che il Governo si attivi con urgenza al fine di adeguare la dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno, per garantirne la piena integrazione in Europa.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Illustra la mozione Galletti n. 1-00812, sottolineando l'altalenante strategia adottata dalle istituzioni europee in merito alla configurazione del corridoio 1 Berlino-Palermo. Rilevata quindi la necessità di scongiurare l'isolamento di importanti regioni meridionali dal resto d'Europa, evidenzia la sostanziale assenza di adeguate politiche volte a garantire un efficiente sistema infrastrutturale nel Paese, stigmatizzando altresì la riduzione dei servizi offerti da Ferrovie dello Stato italiane. Invita infine il Governo ad assumere tempestive iniziative in sede europea al fine di rivedere la rete transeuropea dei trasporti e a fornire chiarimenti sulla previsione del nuovo corridoio 5 Helsinki-La Valletta.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

GUIDO IMPROTA, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Ricorda che la Commissione europea ha proposto la creazione di un meccanismo volto a finanziare le infrastrutture prioritarie per l'intera Unione, anche attingendo al Fondo di coesione, con l'obiettivo di ammodernare la rete dei trasporti e creare i collegamenti mancanti. Osservato, quindi, che l'Esecutivo è consapevole dell'importanza di potenziare il sistema dei trasporti, auspica che dalla mozione Donadi n. 1-00807 venga espunto il riferimento al ponte sullo Stretto di Messina. Sottolinea, infine, che il Governo e le regioni sono impegnati a definire nuovi standard dei servizi di trasporto ferroviari tra il Nord ed il Sud del Paese.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Binetti n. 1-00780: Iniziative in materia di malattie rare.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Laura Molteni n. 1-00808 e Miotto n. 1-00809 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Illustra la sua mozione n. 1-00780, ricordando come il diritto alla salute sia garantito dalla Costituzione. Sottolineato, altresì, che l'arbitraria definizione di malattie rare non ha favorito il processo di ricerca e di attenzione sulle cause di tali patologie, che influenzano profondamente i rapporti sociali, evidenzia la necessità di una normativa adeguata a sostegno dei malati e delle loro famiglie, che garantisca, tra l'altro, un corretto equilibrio tra le autonomie locali ed il livello centrale, nonché un utilizzo mirato delle risorse pubbliche, anche mediante la previsione di forme di defiscalizzazione. Invita, infine, il Governo ad Pag. Vadottare urgentemente un provvedimento di aggiornamento dell'elenco delle malattie rare.

MARCO RONDINI (LNP). Illustra la mozione Laura Molteni n. 1-00808, rilevando che l'Italia è un Paese leader nella ricerca sulle malattie rare. Sottolineata, quindi, la necessità di potenziare ulteriormente la ricerca clinica, nonché di agevolare l'accesso ai farmaci, anche attraverso riduzioni dei prezzi, auspica l'incremento degli screening neonatali e prenatali. Invita, inoltre, il Governo a prevedere l'aggiornamento annuale dell'elenco delle malattie riconosciute come rare dal Servizio sanitario nazionale e ad adottare, d'intesa con le regioni, un piano strategico per le malattie rare finalizzato ad assicurare un equo accesso ai servizi sanitari presenti sul territorio nazionale garantendo ogni forma di prevenzione.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00809, invitando il Governo a prevedere per le persone affette da malattie rare il diritto all'esenzione dalla partecipazione alle spese per tutte le prestazioni sanitarie, ad aggiornare l'elenco di tali patologie, ad adottare iniziative per assicurare l'immediata disponibilità e gratuità delle prestazioni e dei farmaci, nonché a rafforzare le funzioni del Centro nazionale malattie rare, al fine di perfezionare il monitoraggio delle patologie e del funzionamento dei servizi. Evidenzia, inoltre, la necessità di garantire a tutti i cittadini affetti da malattie rare lo stesso livello di prestazioni, superando l'evidente disparità di trattamento esistente tra le diverse regioni.

ILEANA ARGENTIN (PD). Nell'esprimere apprezzamento per la presenza in Aula del Ministro della salute, osserva che la SLA non dovrebbe essere considerata una malattia rara, attesa la sua diffusione. Sottolineata, quindi, la necessità di garantire ai pazienti affetti da patologie rare livelli di assistenza uniformi sull'intero territorio nazionale, ritiene che i relativi costi dovrebbero gravare anche su capitoli di bilancio diversi da quello sanitario. Invita, infine, il Governo a prevedere l'aggiornamento annuale dell'elenco delle malattie riconosciute come rare dal Servizio sanitario nazionale, nonché ad assicurare adeguati livelli di prevenzione.

LUCIO BARANI (PdL). Nel ritenere che l'arbitraria e, a suo avviso, non soddisfacente definizione di malattie rare non abbia favorito il processo di ricerca e di attenzione sulle cause di tali patologie, lamenta il mancato aggiornamento dell'elenco di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 marzo 2008. Evidenziata, altresì, la grande difformità nell'accesso alle opportunità di cura nelle diverse aree del territorio nazionale, in netto contrasto con l'articolo 3, secondo comma, della Costituzione, auspica che il dibattito in corso sia alla Camera sia al Senato possa contribuire, con il fattivo intervento del Governo, alla soluzione dei tutte le problematiche connesse alla materia oggetto dei documenti di indirizzo in discussione, che potrebbero opportunamente confluire in un atto unitario.

LUCIANA PEDOTO (PD). Rilevato che le malattie rare colpiscono 30 milioni di persone in tutta Europa, sottolinea le difficoltà che le caratterizzano dal punto di vista diagnostico e terapeutico, nonostante l'importante contributo fornito, negli ultimi anni, dalle associazioni di malati. Nell'auspicare, quindi, l'unanime approvazione delle mozioni in discussione, ritiene urgente concludere l'esame parlamentare dei diversi progetti di legge presentati in materia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Nel sottolineare l'importanza assunta dal dibattito sui documenti di indirizzo in esame, quale elemento di spunto per un approfondimento circa il delicato tema delle malattie rare, richiama l'esigenza di introdurre strumenti normativi idonei a Pag. VIgarantire un'adeguata ed efficace assistenza sanitaria per i soggetti affetti dalle predette patologie, intervenendo in particolare sul versante del sostegno alla ricerca industriale di nuovi farmaci. Evidenziata infine la necessità di coniugare l'autonomia regionale nell'erogazione dei servizi sanitari con un indirizzo di carattere nazionale necessario per garantire particolari percorsi assistenziali, esprime l'auspicio che si pervenga alla predisposizione di un documento di indirizzo unitario, confermando l'impegno del Governo a varare con sollecitudine il Piano nazionale delle malattie rare.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge S. 2124: Modifiche dei circondari dei tribunali di Pesaro e Rimini (approvata dal Senato) (A.C. 4130-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), Relatore. Illustra la proposta di legge in esame, di cui richiama gli aspetti salienti, rilevando, in particolare, che l'intervento legislativo si è reso necessario per adeguare l'attuale assetto delle circoscrizioni giudiziarie alla mutata situazione territoriale dei comuni aggregati alla regione Emilia Romagna dalla legge n. 117 del 2009 a seguito di referendum. Osserva, quindi, che durante l'iter in sede referente è stata cancellata la modifica introdotta in prima lettura al Senato in ordine al comune di Montecoprolo, dove peraltro è prevista la celebrazione di un referendum popolare. Prospetta, infine, l'opportunità di approvare una specifica modifica del titolo del provvedimento volta a ricomprendere anche il circondario di Urbino tra gli oggetti dell'intervento legislativo.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Richiamata la necessità di garantire in tempi brevi la riorganizzazione dei circondari dei tribunali risiedenti nelle province di Marche ed Emilia Romagna interessate dal passaggio di comuni tra le due regioni, richiama le rilevanti modifiche apportate al testo approvato dal Senato nel corso dell'iter in sede referente. Auspica, infine, una celere approvazione definitiva della proposta di legge in esame, al fine di garantire ai cittadini interessati una corretta erogazione dei servizi connessi alla giustizia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia quindi il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Reguzzoni n. 1-00803: Cooperazione con il Governo libico per la gestione dei flussi migratori originati dalla Libia durante il recente conflitto.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Leoluca Orlando n. 1-00805, Cicchitto n. 1-00806, Pezzotta n. 1-00810 e Amici n. 1-00811 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

Pag. VII

CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra la mozione Reguzzoni n. 1-00803, rilevando preliminarmente che, anche in considerazione di legami storici, economici e politici, nonché per collocazione geografica, l'Italia ha subito maggiormente, tra i Paesi europei, l'impatto dell'afflusso di cittadini extracomunitari a seguito della grave crisi del Maghreb. Segnala, in particolare, che il conflitto libico ha determinato, con la sospensione degli apprezzabili ed efficaci trattati bilaterali tra Italia e Libia per la gestione dei flussi migratori, una grave emergenza umanitaria e sociale relativamente agli incontrollabili sbarchi di clandestini che, avendo per la gran parte presentato domanda di asilo allo Stato italiano, sono stati smistati e ospitati, con pesanti e insostenibili oneri economici e sociali, sull'intero territorio nazionale sulla base di un accordo al riguardo tra il Ministero dell'interno e le regioni. Evidenziata, nello specifico, la gravità della situazione dei clandestini minori non accompagnati, per i quali non è possibile, giuridicamente, avviare le procedure di rimpatrio, invita il Governo ad attivarsi con sollecitudine presso la controparte libica per addivenire al più presto ad una soluzione efficace delle urgenti questioni di carattere umanitario, sociale e finanziario.

MICHAELA BIANCOFIORE (PdL). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-00806, sottolineando la rilevanza di una corretta gestione dei crescenti flussi migratori che interessano particolarmente il nostro Paese a causa della sua strategica posizione geografica. Evidenzia, quindi, la necessità che tutte le forze politiche pervengano ad una posizione comune che consenta all'Esecutivo di intervenire con forza in sede europea per chiedere, in linea di continuità con l'operato del precedente Governo, un adeguato supporto, anche logistico, necessario per far fronte alle diverse emergenze umanitarie in atto, in particolare nel Nord Africa. Rilevata, inoltre, la correttezza delle motivazioni che hanno indotto il Governo Berlusconi a sottoscrivere il Trattato di amicizia con la Libia, invita l'Esecutivo a definire con le autorità libiche un idoneo piano di rimpatri dei soggetti ai quali non può essere riconosciuto lo status di rifugiati.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Illustra la mozione Leoluca Orlando n. 1-00805, evidenziando anzitutto la particolare rilevanza dell'imminente visita del Presidente del Consiglio a Tripoli ai fini di una chiara definizione delle relazioni con la Libia volta, tra l'altro, ad ottenere sul piano politico-diplomatico la ratifica, da parte del predetto Paese, della Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati e un più efficiente controllo dei flussi di immigrazione, nell'assoluto rispetto degli accordi bilaterali e internazionali, con particolare riferimento alla tutela dei diritti fondamentali. Osserva, quindi, che l'atto di indirizzo è altresì volto ad aprire i CIE esistenti al monitoraggio da parte di tutte le organizzazioni internazionali umanitarie, migliorando le condizioni dei migranti attualmente ospitati in tali strutture. Invita, infine, il Governo ad attivarsi nelle competenti sedi comunitarie affinché la materia dei flussi migratori riceva una più completa cornice giuridica europea.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Illustra la mozione Pezzotta n. 1-00810, richiamando preliminarmente la delicatezza e la complessità del tema affrontato dai documenti di indirizzo in discussione; reputa pertanto necessario attuare una politica di integrazione dei migranti decisa a livello comunitario e rifiutare il ricorso ai cosiddetti respingimenti. Nel ricordare come il Trattato di amicizia italo-libico abbia conseguito risultati solo parzialmente positivi, evidenzia l'opportunità che il Governo italiano avvii un'attività di cooperazione con la Libia in materia di immigrazione, sollecitando altresì il Paese nordafricano a ratificare la Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiati. Prospettata, infine, l'esigenza di individuare una linea comune a livello europeo improntata ad una maggiore solidarietà sui temi dell'immigrazione, riterrebbe preferibile pervenire alla predisposizione di un documento di indirizzo Pag. VIIIunitario, manifestando, in tal senso, la disponibilità del suo gruppo.

FABIO PORTA (PD). Illustra la mozione Amici n. 1-00811, richiamando preliminarmente le radicali trasformazioni politiche e culturali intervenute nell'area del Maghreb a seguito della cosiddetta primavera araba, a suo avviso sottovalutate dal Governo italiano a causa di un'eccessiva e monotematica attenzione al contenimento dei flussi migratori e alle inevitabili ricadute in termini di sicurezza pubblica. Evidenzia, invece, la strategica rilevanza economica e culturale di un maggior impegno politico e diplomatico del nostro Paese a sostegno della stabilizzazione dei nuovi regimi nati nell'area, con particolare riferimento alla Libia, in ordine alla quale ritiene necessaria anzitutto un'incisiva azione a supporto della privilegiata presenza di aziende italiane operanti in quel Paese. Rileva, infine, come il miglioramento delle relazioni tra Italia e Libia riguardo alla cooperazione in materia di sicurezza e di gestione di flussi migratori debba ottenersi nel pieno rispetto degli standard internazionali di tutela dei diritti individuali e nel quadro di innovative politiche comuni sull'immigrazione.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Nel ricordare che l'azione dell'Europa dinanzi ai movimenti riconducibili alla cosiddetta primavera araba è apparsa inadeguata e che il nostro Paese è stato lasciato spesso da solo nell'affrontare le emergenze umanitarie come quella libica, reputa solo parzialmente condivisibile il contenuto delle mozioni in discussione, sottolineando in particolare l'inopportunità di demandare all'imminente vertice bilaterale italo-libico l'approfondimento di temi quali i rimpatri, atteso che si dovrebbe invece procedere ad una più compiuta analisi delle politiche da seguire per restituire una prospettiva di ricostruzione al martoriato Paese nordafricano. Manifesta, infine, la disponibilità del suo gruppo a dialogare con le altre forze politiche su tali importanti tematiche.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 17 gennaio 2012, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 46).

La seduta termina alle 19,45.