XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 576 di mercoledì 25 gennaio 2012
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI
La seduta comincia alle 14,55.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 23 gennaio 2012.
I deputati in missione sono cinquantotto.
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-02036, sulle misure per garantire un adeguato servizio di trasporto ferroviario con riferimento al territorio della Puglia.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 1). - Replica il deputato PINO PISICCHIO (Misto-ApI), che, pur apprezzando l'attenzione mostrata dal Governo, rileva come sia tuttora irrisolto il problema delle drammatiche condizioni in cui versano i collegamenti ferroviari nel Meridione, reputando opportuna una maggiore concorrenza in tale settore.
CARMELO BRIGUGLIO (FLpTP). Illustra l'interrogazione Granata n. 3-02037, sulle iniziative del Governo in merito all'applicazione dell'articolo 37 dello Statuto della regione siciliana, anche con riferimento alle agitazioni in atto in Sicilia.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 3). - Replica il deputato CARMELO BRIGUGLIO (FLpTP), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, invita il Governo a porre in essere ogni iniziativa utile al fine di dare piena attuazione all'articolo 37 dello Statuto della regione siciliana.
GABRIELE CIMADORO (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-02038, sulle problematiche concernenti l'ipotesi di cessione della gestione della rete da parte dell'azienda di telecomunicazioni Wind.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 6). - Replica il deputato GABRIELE CIMADORO (IdV), che, manifestata preoccupazione per le scelte strategiche di esternalizzazione di talune attività attuate dall'azienda di telecomunicazioni Wind, ribadisce l'esigenza di tutelare i relativi dipendenti il cui posto di lavoro è a rischio.
RENZO LUSETTI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02039, sulle iniziative per garantire un efficiente servizio di consegna della posta da parte di Poste italiane.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 7). - Replica il deputato RENZO LUSETTI (UdCpTP), che manifesta apprezzamento per l'impegno assunto dal Ministro nella risposta, auspicando un corretto e regolare servizio di consegna della posta ai cittadini.
Pag. VIANTONIO MISIANI (PD). Illustra l'interrogazione Boccia n. 3-02040, sugli intendimenti del Governo per il superamento della situazione dei ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 9). - Replica il deputato PAOLA DE MICHELI (PD), che, apprezzata la disponibilità del Ministro, esprime soddisfazione per le misure adottate dal Governo al fine di intervenire sulla questione del ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, evidenziando l'incidenza di tale fenomeno sull'intera economia nazionale.
FABIO MERONI (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-02041, sulle iniziative per liberalizzare i settori bancario, assicurativo, dei trasporti e dell'energia.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 11). - Replica il deputato FABIO MERONI (LNP), che esprime un giudizio fortemente negativo sull'operato del Governo, sottolineando che l'attuazione del federalismo garantirebbe servizi più efficienti ai cittadini.
VINCENZO GAROFALO (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02042, sulle iniziative in merito alla protesta degli autotrasportatori in atto.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 12). - Replica il deputato VINCENZO GAROFALO (PdL), che, nel sottolineare come le misure preannunziate dal Ministro confermino le politiche avviate dal precedente Esecutivo, manifesta apprezzamento per l'operato del Governo, che invita a prestare la dovuta attenzione al settore dell'autotrasporto.
GIUSEPPE RUVOLO (PT). Illustra l'interrogazione Moffa n. 3-02043, sulle iniziative per la rilocalizzazione degli interventi di cui al programma straordinario di edilizia residenziale da concedere in locazione ai dipendenti delle amministrazioni dello Stato di cui al decreto-legge n. 152 del 1991.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 14). - Replica il deputato GIUSEPPE RUVOLO (PT), che manifesta insoddisfazione per la risposta, invitando il Governo a tenere conto delle soluzioni prospettate dalla sua parte politica in merito alle problematiche oggetto dell'atto ispettivo.
La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.
Discussione delle mozioni Franceschini n. 1-00800, Cicchitto n. 1-00802, Cambursano n. 1-00818, Mecacci n. 1-00821, Donadi n. 1-00822 e Antonione n. 1-00823 sulla politica europea dell'Italia.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 24 gennaio 2012.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Reguzzoni n. 1-00824 e Misiti n. 1-00825 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Avverte altresì che la mozione Franceschini n. 1-00800 (Nuova formulazione) è stata ulteriormente riformulata e, con l'accordo dei presentatori, deve intendersi a firma Cicchitto, Franceschini, Galletti, Della Vedova, Pisicchio ed altri. La mozione Cicchitto n. 1-00802 è stata contestualmente ritirata.
PAOLA GOISIS (LNP). Chiede di parlare sull'ordine dei lavori per richiamare l'attenzione sulla grave situazione del sistema imprenditoriale.
PRESIDENTE. Rileva che il deputato Goisis potrà più opportunamente svolgere il proprio intervento al termine della seduta.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
SANDRO GOZI (PD). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-00800 (Ulteriore nuova formulazione), con la quale si intende dare un segnale forte al fine di sostenere l'azione del Governo nei negoziati per un nuovo Trattato europeo, sottolineando inoltre l'esigenza di porre al centro della riflessione le problematiche dello sviluppo e della crescita, con l'obiettivo di contrastare le diseguaglianze sociali. Rileva, infine, l'opportunità di riaprire il processo costituente verso un'unione politica dei popoli europei.
ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL). Nel ribadire come la mozione unitaria Cicchitto n. 1-00800 (Ulteriore nuova formulazione) rappresenti la volontà del Parlamento di sostenere con forza l'azione del Governo in sede europea, rileva come sia fondamentale in questa fase che le istituzioni comunitarie sappiano ritrovare il proprio slancio nell'individuare strumenti comuni utili per fronteggiare l'attuale crisi economica e finanziaria internazionale. Nel manifestare quindi la propria contrarietà ad ogni politica decisa in ambito comunitario da un numero ristretto di Paesi membri, rilevando come ciò leda la sovranità nazionale dei singoli Stati, richiama l'attenzione sul ruolo eccessivo assunto dalla Corte di giustizia europea sulle politiche di bilancio dei singoli Paesi. Nel sottolineare quindi che il nostro Governo dovrebbe sostenere l'ipotesi di negoziare modifiche al Trattato di Lisbona, un ampliamento della governance europea e nuove politiche di bilancio, esprime un giudizio critico sul comportamento delle agenzie di rating.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la mozione Donadi n. 1-00822, sottolineando la necessità di rafforzare la crescita e lo sviluppo per garantire una più efficace tutela dell'euro, la cui debolezza deriva dai limiti insiti nel processo di costruzione dell'Unione europea. Invita pertanto il Governo a promuovere il coordinamento e la governance dell'unione economica e monetaria e a rafforzare il ruolo del Parlamento europeo.
FABIO GAVA (Misto-LI-PLI). Illustra la mozione Antonione n. 1-00823, ricordando come il nostro Paese si accinga a partecipare al prossimo vertice di Bruxelles potendo contare su una ritrovata credibilità; evidenzia quindi l'esigenza, tra l'altro, di rivedere i criteri di valutazione del debito pubblico dei singoli Stati, manifestando disponibilità a ritirare l'atto di indirizzo presentato dalla propria componente politica.
ROBERTO SIMONETTI (LNP). Illustra la mozione Reguzzoni n. 1-00824, nella quale si constata la fragilità della moneta unica e la gravità dell'attuale recessione economica, denunziando la perdita di sovranità nazionale, dimostrata anche negli ultimi provvedimenti economici presentati dal Governo su impulso degli organismi comunitari. Auspica inoltre la creazione di euro-regioni che includano territori tra loro omogenei.
GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Reputa opportuno che l'Assemblea sia informata sugli esiti del recente vertice Ecofin, nonché sull'evoluzione dei negoziati in vista di un nuovo trattato europeo, invitando il Presidente del Consiglio ad esporre le proprie valutazioni sugli strumenti di cui dispone l'Unione europea per intervenire con misure volte a garantire la crescita economica.
ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Preannunzia l'astensione della sua componente politica sulle mozioni in esame, in nessuna delle quali si evidenzia il fatto che alla base dell'attuale crisi Pag. VIIIeconomico-finanziaria vi è una concezione sbagliata dell'Europa. Auspica, inoltre, che il Governo si attivi al fine di promuovere politiche che consentano di superare il divario tra Nord e Sud dell'Italia.
FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Nel rilevare come l'unica soluzione per affrontare l'attuale crisi dei debiti sovrani sia quella di ripristinare un ruolo prioritario dell'Unione europea, ritiene necessario che l'iniziativa del Governo sia ispirata dalla volontà di conseguire una maggiore convergenza delle politiche di bilancio, nonché di recuperare uno spirito di solidarietà tra i Paesi membri. Nel reputare opportuno confermare la linea di rigore che ha ispirato gli impegni assunti dal nostro Paese nel corso del 2011, ritiene che il Presidente Monti, di cui condivide lo spirito convintamente europeista, dovrebbe porre con forza la questione della stabilizzazione dell'euro e dell'individuazione di idonee politiche comunitarie utili in funzione della crescita economica.
ROBERTO MENIA (FLpTP). Nel giudicare un forte e importante segnale una riflessione comune da parte del Parlamento sui temi connessi alle politiche europee, segnatamente nell'attuale fase di crisi economica e finanziaria, ritiene necessario un adeguamento delle istituzioni comunitarie in conseguenza dell'allargamento dell'Unione europea. Reputa infine indispensabile l'affermazione del metodo di cooperazione rafforzata ai fini della realizzazione di un'Europa federale.
ROBERTO OCCHIUTO (UdCpTP). Sottolineato il crescente prestigio dell'Italia in ambito europeo, anche a seguito delle riforme varate dal Governo, rileva che i documenti di indirizzo in discussione intendono sostenere la politica estera dell'Esecutivo, sollecitandolo altresì a svolgere un ruolo più incisivo in tale ambito al fine di fronteggiare adeguatamente la crisi finanziaria in atto. Nel giudicare peraltro opportuno riscoprire il metodo comunitario e adottare una politica fiscale comune, ritiene necessario rivedere il ruolo delle agenzie di rating e i meccanismi europei volti a contrastare le speculazioni internazionali, ribadendo infine piena fiducia nell'azione svolta dalla compagine governativa in Europa.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
La seduta, sospesa alle 17,05, è ripresa alle 17,15.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI
MARIO MONTI, Presidente del Consiglio dei Ministri. Nel ringraziare preliminarmente per la possibilità offerta al Governo di rafforzare il dialogo con il Parlamento sull'azione di politica europea, in relazione alla quale è essenziale per l'Esecutivo poter contare sull'appoggio delle forze politiche, in un contesto di partecipazione e di condivisione democratica, ritiene che il superamento della crisi economica in atto dipenda dalla volontà dei singoli Stati membri di attuare riforme strutturali che, tuttavia, per avere successo devono essere sostenute da decisioni assunte in sede di Unione europea. Sottolineato, inoltre, che nell'attuale fase il Governo persegue l'obiettivo di coniugare il rigore finanziario con la crescita e lo sviluppo e di ridurre il divario che rischia di crearsi tra i Paesi dell'area euro e quelli che non ne fanno parte, evidenzia che comincia ad intravvedersi una possibile via d'uscita dalla crisi, attuabile mediante il perfezionamento dei sistemi di disciplina delle finanze pubbliche, la definizione di strumenti di stabilizzazione utili per prevenire ed evitare il contagio finanziario, nonché il rilancio delle politiche per la crescita e l'occupazione. Auspica, altresì, una evoluzione della governance europea nel senso di una ragionevole riduzione dei tassi di interesse, considerato lo sforzo compiuto da Paesi, come l'Italia, che hanno chiesto pesanti sacrifici ai propri cittadini, nonché di una particolare attenzione Pag. IXal tema della crescita in occasione del Consiglio europeo di lunedì prossimo.
GIAMPAOLO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Esprime parere contrario sulla mozione Reguzzoni n. 1-00824 e parere favorevole sulle mozioni Cicchitto n. 1-00800 (Ulteriore nuova formulazione), Cambursano n. 1-00818 e Mecacci n. 1-00821 (Nuova formulazione), nonché sui restanti documenti di indirizzo, purché riformulati.
(Dichiarazioni di voto)
CALOGERO MANNINO (Misto-R-A). Espresso apprezzamento per i contenuti dell'intervento del Presidente del Consiglio, sottolinea la necessità di procedere nella direzione della costruzione di una Europa più forte, anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle Nazioni che non fanno parte dell'area euro.
ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-NPSud). Nel dichiarare l'astensione della sua componente politica sulle mozioni in esame, rileva che le misure poste in atto, anziché rilanciare lo sviluppo complessivo del Paese, sempre più succube delle aree più forti dell'Europa, sono particolarmente penalizzanti per il Meridione, paventando il rischio di allarmanti tensioni sociali in assenza di specifiche politiche per il Mezzogiorno basate sulla fiscalità di vantaggio.
SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Nel ritenere essenziale il sostegno dell'Europa all'azione intrapresa dal Governo, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione Cicchitto n. 1-00800 (Ulteriore nuova formulazione).
GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Esprime soddisfazione per l'ampio sostegno manifestato dalle forze politiche per una rafforzata e condivisa azione di politica estera posta in essere dal Governo nelle competenti sedi comunitarie, volta a valorizzare il crescente senso di responsabilità e la maggiore affidabilità dell'Italia, anche al fine di accrescere l'integrazione europea e la solidale governance economica dell'area.
ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Nel ritenere essenziale una evoluzione dell'Unione europea nel senso di una maggiore solidarietà e di un più incisivo sostegno alle aree più deboli, anche attraverso adeguate politiche fiscali, reputa necessario proseguire nell'azione di risanamento finanziario, perseguendo al contempo la crescita e lo sviluppo del Paese.
ANDREA RONCHI (Misto-FCP). Manifesta condivisione e apprezzamento per le proposte avanzate dal Governo italiano nelle competenti sedi per un rafforzamento dell'integrazione europea e del metodo comunitario, nell'interesse della Nazione e al fine di superare la difficile e pericolosa crisi economica in atto.
ROBERTO ANTONIONE (Misto-LI-PLI). Nel ritenere cruciale il prossimo Consiglio d'Europa per definire la nuova governance europea, esprime apprezzamento per le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio in ordine al coinvolgimento dell'istituzione parlamentare nell'azione governativa di politica europea. Nel dichiarare che la sua componente politica sosterrà i documenti di indirizzo su cui il Governo si è espresso favorevolmente, ribadisce la necessità di tenere in grande considerazione i temi della solidarietà e della crescita per il superamento della crisi in atto.
GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Manifestato apprezzamento per l'intervento del Presidente del Consiglio e per la convergenza delle principali forze politiche su un tema di tale rilevanza, auspica l'adozione in sede europea della cosiddetta Tobin Tax. Sottolinea, inoltre, la rinnovata credibilità del Governo italiano in ambito europeo, che consentirà un'azione più incisiva per il superamento della crisi in atto.
Pag. XAURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Manifestata preliminarmente soddisfazione per il parere favorevole espresso dal Governo sulla sua mozione n. 1-00825, dichiara il voto favorevole della propria componente politica su tutti gli atti di indirizzo accolti dall'Esecutivo. Nel giudicare altresì condivisibili le posizioni sostenute dal Governo italiano per il superamento della logica intergovernativa e l'approfondimento del metodo comunitario e dell'integrazione europea, sottolinea la rilevanza di adottare nelle competenti sedi comunitarie misure atte a rilanciare la crescita, con particolare riferimento alla fiscalità di vantaggio per le aree sottoutilizzate. Invita inoltre il Governo ad adoperarsi in occasione del vertice del 30 gennaio prossimo per una estensione a tutti i Paesi dell'Unione dell'obbligo di costituzionalizzazione del pareggio di bilancio.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Evidenziata la necessità di rafforzare la credibilità ed il ruolo del nostro Paese per perseguire il superamento della crisi, esprime apprezzamento per l'azione del Presidente del Consiglio volta ad un coinvolgimento dei Paesi non facenti parte dell'area euro. Sottolineata, altresì, l'esigenza di un forte impegno per garantire la crescita, la competitività e la coesione sociale, manifesta compiacimento per l'accettazione, da parte del Governo, della proposta, contenuta nella mozione presentata dal suo gruppo, di istituire un'agenzia europea dei beni comuni.
CATIA POLIDORI (PT). Nel manifestare preoccupazione per l'acuirsi di ormai sistemiche tensioni finanziarie sui debiti sovrani dei Paesi dell'area euro, ne evidenzia le gravi ricadute sull'economia del nostro Paese, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese e al Mezzogiorno, auspicando che le risposte alla crisi concordate in sede europea agevolino l'erogazione del credito alle aziende e la ripresa dello sviluppo e dell'occupazione. Giudicato in tal senso necessario evitare ulteriori irrigidimenti delle regole di bilancio e inasprimenti delle procedure sanzionatorie, reputa condivisibili gli impegni contenuti in tutti gli atti di indirizzo in esame, sottolinendo che la mozione sottoscritta dal suo gruppo intende valorizzare e rafforzare il ruolo del Parlamento europeo nella costruzione dell'identità europea. Ritiene, infine, che l'Italia debba farsi promotrice di misure volte a ridefinire il ruolo delle agenzie di rating.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Evidenziata l'importanza dell'Unione europea e della moneta unica per la stabilità degli Stati membri, sottolinea la necessità di una maggiore integrazione tra questi ultimi per superare la crisi in atto. Auspica, quindi, l'avvio di un nuovo processo costituente europeo, che privilegi una prospettiva di unione economica e fiscale, al cui perseguimento l'azione del Governo italiano sta contribuendo in misura determinante, anche grazie all'ampio sostegno delle forze politiche sul quale può contare.
ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Rileva che la speculazione internazionale contro l'euro, ove determinasse lo sfaldamento dell'unione economica e monetaria, non restituirebbe sovranità agli Stati nazionali ma, al contrario, li renderebbe oggetto delle decisioni di poteri forti e globali, producendo effetti devastanti per il benessere dei cittadini attraverso una rovinosa inflazione e un disastroso aumento della disoccupazione. Sottolineato l'atto di assunzione di responsabilità delle principali forze politiche, che hanno consentito la formazione del Governo Monti nel superiore interesse del Paese, esprime apprezzamento per l'operato del nuovo Esecutivo, che ha restituito almeno in parte credibilità internazionale al Paese e fiducia agli investitori. Nell'auspicare, quindi, la necessaria continuità politica dei successivi Governi sui versanti del rigore finanziario e della regola del pareggio di bilancio, sottolinea la cruciale importanza di rilanciare crescita e sviluppo.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Stigmatizzati preliminarmente i risultati ottenuti da Pag. XIun Governo che ha varato misure penalizzanti soprattutto per le classi meno abbienti, osserva come il Fondo monetario internazionale abbia confermato che l'Italia nel 2012 sarà in recessione, lamentando altresì il declassamento del Paese da parte delle agenzie di rating. Richiamati quindi gli effetti negativi inerenti le modalità di costruzione delle istituzioni europee, rileva che l'unica possibilità di riformare la spesa pubblica e ridurre il debito nazionale consiste nell'attivare le riforme di carattere federale avviate dal precedente Esecutivo. Sottolinea infine la necessità di promuovere il lavoro e lo sviluppo attraverso un adeguato sostegno all'attività imprenditoriale.
PIER LUIGI BERSANI (PD). Nel confermare il leale sostegno della sua parte politica al Governo di emergenza e di impegno nazionale guidato dal Presidente Monti, sottolinea l'irrinunciabilità anche etica dell'obiettivo storico dell'unità federale dell'Europa, auspicando il superamento dell'allarmante divisione tra aree forti e deboli dell'eurozona, che rischia di determinare la disastrosa fine di una straordinaria e positiva esperienza di integrazione politica e istituzionale. Richiamati, quindi, i principali meccanismi europei approntati per evitare il fallimento degli Stati e della moneta unica, sottolinea l'impegno della sua parte politica per costruire una piattaforma comune dei progressisti europei in difesa di un modello sociale di sviluppo, paventando il rischio che dinanzi al fenomeno della globalizzazione si disintegrino le integrazioni regionali, si riaccendano gli egoismi nazionali e si compromettano irrinunciabili vincoli di coesione sociale e di solidarietà tra i territori e i cittadini.
ANGELINO ALFANO (PdL). Nel ribadire che la mozione unitaria Cicchitto n. 1-00800 (Ulteriore nuova formulazione) recepisce l'esigenza di un sostegno unanime all'azione del Governo nel momento in cui è in gioco l'interesse nazionale, rileva l'incapacità del mercato e della moneta di costruire un popolo in ambito europeo, ringraziando peraltro il Presidente del Consiglio per gli attestati di merito rivolti alla politica estera posta in essere dal precedente Governo. Nel ritenere quindi che l'Italia non debba chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, pur completando il percorso riguardante le riforme istituzionali e sociali, invita l'Esecutivo ad avvalersi dell'ampia convergenza parlamentare registratasi sui documenti di indirizzo in esame nell'interesse nazionale, precisando infine che il Paese non è disposto a finanziare le campagne elettorali di alcuni leader europei.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RENATO CAMBURSANO (Misto), che ritira la sua mozione n. 1-00818.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Cicchitto n. 1-00800 (Ulteriore nuova formulazione), Mecacci n. 1-00821 (Nuova formulazione), Donadi n. 1-00822, nel testo riformulato e nelle parti non assorbite, e Antonione n. 1-00823, nel testo riformulato; respinge, quindi, la mozione Reguzzoni n. 1-00824 e approva, infine, la mozione Misiti n. 1-00825, nel testo riformulato.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 216 del 2011: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (A.C. 4865-A/R).
Nella seduta del 24 gennaio 2012 è stato deliberato il rinvio in Commissione del provvedimento.
PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 56).
DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo Pag. XIIunico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
PRESIDENTE. Avverte che, essendo stato acquisito l'assenso di tutti i gruppi, lo svolgimento delle dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia e la votazione per appello nominale avranno luogo nella seduta di domani, a partire dalle 12, in deroga al termine di cui all'articolo 116, comma 3, del Regolamento.
L'inizio della votazione per appello nominale è previsto alle 13,30.
Seguirà l'esame degli ordini del giorno, il cui termine di presentazione è fissato sempre per domani, alle 10.
Lo svolgimento delle dichiarazioni di voto, con ripresa televisiva diretta, e della votazione finale avrà invece luogo nella seduta di martedì 31 gennaio, a partire dalle 15.
Avverte altresì che, avendo il Governo posto la questione di fiducia, il dibattito proseguirà a norma dell'articolo 116 del Regolamento: gli interventi per l'illustrazione delle proposte emendative avranno luogo nella seduta di domani, a partire dalle 9,30.
Sull'ordine dei lavori e per richiami al Regolamento.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati FABIO EVANGELISTI (IdV), MASSIMO POLLEDRI (LNP), PAOLA GOISIS (LNP), PIERGUIDO VANALLI (LNP), ISIDORO GOTTARDO (PdL), FILIPPO ASCIERTO (PdL), PINA PICIERNO (PD), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), FRANCESCO BARBATO (IdV), SOUAD SBAI (PdL), ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud) e SIMONETTA RUBINATO (PD), nonché, per richiami al Regolamento, i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e PIERGUIDO VANALLI (LNP), cui rendono precisazioni il PRESIDENTE ed il presidente della V Commissione GIANCARLO GIORGETTI (LNP).
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 26 gennaio 2012, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 67).
La seduta termina alle 20,30.