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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 590 di mercoledì 22 febbraio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,25.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantadue.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Discussione del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 216 del 2011: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini relativi all'esercizio di deleghe legislative (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4865-B).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD), Relatore per la I Commissione. Illustra le modifiche apportate dal Senato al provvedimento d'urgenza in discussione, per le parti di competenza della I Commissione, ricordando, tra l'altro, le disposizioni in materia di rappresentanza militare, gli interventi a tutela della qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura e le misure relative all'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento di alcune categorie di docenti per i quali è istituita una fascia aggiuntiva. Rileva, inoltre, che all'articolo unico del disegno di legge di conversione sono stati introdotti commi aggiuntivi recanti proroga per l'esercizio di deleghe legislative in materia di riordino degli enti vigilati dal Ministero della salute e di riorganizzazione e redistribuzione sul territorio di uffici giudiziari.

GIOACCHINO ALFANO (PdL), Relatore per la V Commissione. Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dall'altro ramo del Parlamento, illustra, per la parte di competenza della V Commissione, le modifiche apportate dal Senato al decreto-legge in discussione, con particolare riferimento a quelle in materia di compensi per gli amministratori di società non quotate direttamente controllate dal Ministero dell'economia e delle finanze, nonché in materia di fabbisogni standard di alcune delle funzioni fondamentali di comuni e province.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Sottolinea che il provvedimento d'urgenza in discussione reca disposizioni estranee alla materia trattata, tra le quali in particolare deroghe a norme vigenti, lamentando altresì il reiterato ricorso da parte del Governo alla questione di fiducia e la conseguente lesione delle prerogative del Parlamento, peraltro oggetto di rilievi del Presidente della Repubblica, ai quali tuttavia non hanno fatto seguito atti concreti. Giudica quindi inaccettabili, in particolare, le disposizioni relative alle dismissioni militari e la destinazione del relativo gettito al piano di rientro dal debito del comune di Roma, sottolineando che l'Esecutivo non tiene in alcun conto la necessità di superare i ritardi nei pagamenti da parte Pag. IVdelle pubbliche amministrazioni, che penalizzano gravemente il sistema imprenditoriale, e di contrastare con fermezza il fenomeno della contraffazione.

PRESIDENTE. Precisa, in riferimento a talune osservazioni del deputato Dal Lago, che il Presidente della Repubblica assolve con grande sensibilità istituzionale il proprio ruolo di garante del rispetto dei principi costituzionali.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ricordato il voto contrario espresso dal suo gruppo sul decreto-legge recante proroga di termini in occasione dell'esame in prima lettura alla Camera, ritiene che nel corso dell'iter al Senato il testo del provvedimento d'urgenza sia stato ulteriormente peggiorato. Manifestate, in particolare, perplessità sulla ricostituzione dei tre consorzi soppressi dal testo originario, sulle norme in materia di sanità privata, nonché sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari de L'Aquila, sottolinea il carattere clientelare che caratterizza talune delle modifiche introdotte, preannunziando l'orientamento contrario del suo gruppo al disegno di legge di conversione in discussione.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Evidenzia che le incisive modifiche apportate al decreto-legge in discussione nel corso dell'iter al Senato richiederebbero un dibattito più approfondito, che tuttavia risulterà impossibile a causa della ristrettezza dei tempi disponibili per la conversione in legge di un provvedimento d'urgenza comunque necessario; preannunzia pertanto che il suo gruppo esprimerà un voto favorevole per senso di responsabilità, pur rilevando che sarebbe stato opportuno apportare al testo talune modifiche migliorative. Osserva quindi come si imponga una seria revisione dello strumento della proroga di termini, di cui finora si è largamente abusato e che è divenuto occasione per l'adozione di misure non coerenti, microsettoriali e connotate da scarsa trasparenza. Rileva infine la necessità di un chiarimento circa le prospettive dell'azione di Governo, che consenta di proseguire nel percorso di positive riforme avviato nell'interesse del Paese, facendo affidamento su un corretto rapporto tra Parlamento ed Esecutivo.

FABIO MERONI (LNP). Nel giudicare di stampo clientelare e connotate da evidenti criticità le disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, manifesta particolare perplessità sulle modifiche apportate agli articoli 29 e 15. Sottolineata, quindi, l'importanza del ruolo svolto dalle province, ritiene un attentato alla Costituzione prevedere la loro soppressione, giudicando infine insufficienti le misure introdotte dal Senato per tutelare i produttori dalla contraffazione.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Nel rilevare come le numerose modifiche apportate al provvedimento d'urgenza in esame nel corso dell'iter al Senato, la cui congruità appare dubbia rispetto all'impianto originario, pongano al legislatore talune problematiche di carattere costituzionale sulla necessità di superare il cosiddetto bicameralismo perfetto, manifesta fiducia nell'attività dell'Esecutivo, evidenziando la particolarità della situazione nella quale quest'ultimo è stato chiamato ad operare. Sottolinea quindi come talune proroghe recate dal decreto-legge in discussione siano connotate anzitutto da una mancanza di chiarezza in ordine alle prospettive di carattere politico ad esse conseguenti, e segnatamente la proroga di taluni organismi della rappresentanza militare, il cui istituto andrebbe complessivamente rivisto nell'ambito di una organica riforma del comparto militare del nostro Paese.

ERICA RIVOLTA (LNP). Rilevata preliminarmente la necessità di riformare le norme regolamentari in modo da rendere più omogenei i lavori tra i due rami del Parlamento, sottolinea che le modifiche apportate dal Senato al provvedimento d'urgenza in esame dimostrano l'incapacità dell'Esecutivo di procedere nella sua azione nei tempi stabiliti e di rispettare determinate scadenze, operando peraltro senza prestare alcuna attenzione ai cittadini, agli enti locali e al sistema delle imprese e penalizzando Pag. V fortemente soprattutto il Nord del Paese. Nel lamentare l'assenza di elasticità mentale che connota i componenti l'attuale Governo tecnico, ribadisce il proficuo contributo offerto dalla Lega Nord nel corso dell'iter in Commissione, nel tentativo di apportare modifiche migliorative al testo del decreto-legge in discussione.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Espressi preliminarmente forti dubbi sulla validità dello strumento della proroga termini, evidenzia che nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in discussione al Senato sono state introdotte disposizioni non attinenti alle finalità originarie del predetto decreto-legge; osservato inoltre come tale situazione sia imputabile anche ad un mutato atteggiamento da parte del Governo, manifesta apprezzamento per l'attenzione prestata alle esigenze di particolari categorie di lavoratori a rischio.

PAOLA GOISIS (LNP). Nel giudicare inadeguata la reiterata proroga di talune disposizioni contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, si sofferma in particolare sull'articolo 1, di competenza della VII Commissione, che proroga il termine per procedere all'assunzione di personale a tempo indeterminato già autorizato. Lamenta altresì la reiezione, nel corso dell'iter in sede referente, di proposte emendative migliorative del testo presentate dal suo gruppo. Auspica infine che il Governo provveda ad affrontare con un concorso la questione relativa all'inserimento delle graduatorie ad esaurimento.

SILVANA MURA (IdV). Rileva che la probabile posizione della questione di fiducia sul provvedimento d'urgenza in esame rappresenta l'ennesimo episodio di un metodo legislativo inappropriato seguito dal Governo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

SILVANA MURA (IdV). Espresso altresì disappunto per il fatto che non siano state compiutamente valutate le proposte di modifica presentate dalla propria parte politica in entrambi i rami del Parlamento, osserva che l'Esecutivo ha commesso un incomprensibile errore non prevedendo la proroga del termine per la tassazione dei capitali illegalmente esportati. Esprime quindi un giudizio critico sulle disposizioni concernenti, tra l'altro, il pensionamento per talune categorie di lavoratori, la proroga di termini nel settore delle frequenze televisive, i rimborsi per consultazioni elettorali e i finanziamenti all'editoria di partito, preannunziando la presentazione di ordini del giorno vertenti sui predetti argomenti; manifesta infine il dissenso del suo gruppo dalla politica attuata dal Governo.

FRANCO GIDONI (LNP). Nel sottolineare preliminarmente che le dichiarazioni rilasciate da esponenti dell'Esecutivo appaiono espressione di un feroce classismo, giudica inadeguate, in particolare, le proroghe di cui ai commi 1 e 15 dell'articolo 29 del provvedimento d'urgenza in discussione, relative agli adempimenti tributari e contributivi per i soggetti interessati dalle recenti eccezionali avversità atmosferiche nonché ai fabbisogni standard per le funzioni fondamentali di comuni e province.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

FRANCO GIDONI (LNP). Lamentata inoltre la mancata previsione di adeguate misure a favore delle imprese italiane operanti in Libia, giudica contraddittoria, rispetto ad altre disposizioni varate dall'Esecutivo, la soppressione del Consorzio nazionale per i grandi laghi prealpini.

Sul grave incidente occorso ai militari italiani impegnati in Afghanistan.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Esprime, anche a nome dell'intera Pag. VI Assemblea, sentimenti di cordoglio e di partecipazione al dolore dei familiari dei tre militari italiani che, a causa di un incidente, hanno perso la vita nell'assolvimento del loro dovere nella difficile realtà afgana, rivolgendo altresì un augurio di pronto ristabilimento al loro commilitone rimasto ferito nella medesima circostanza.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio in memoria dei caduti (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Si riprende la discussione.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Chiede, ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento, la chiusura della discussione sulle linee generali.

Dopo un intervento contrario del deputato FRANCESCO BARBATO (IdV), la Camera, con votazione nominale elettronica, approva la richiesta di chiusura della discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Ricorda che, essendo stata deliberata la chiusura della discussione sulle linee generali, ha facoltà di parlare un deputato, fra gli iscritti non ancora intervenuti nella discussione, per ciascuno dei gruppi che ne facciano richiesta.

NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP). Stigmatizzata la chiusura della discussione sulle linee generali, nonché la presumibile posizione della questione di fiducia, osserva che il suo gruppo non condivide il contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, che giudica peraltro peggiorato dalle modifiche apportate dal Senato. Nel ritenere, quindi, urgente che l'Esecutivo si occupi della questione relativa all'eccessivo costo del carburante, sottolinea l'inefficacia delle misure adottate dal Governo in materia di crescita, accesso al credito, tempi della giustizia e carenze infrastrutturali.

PRESIDENTE. Prende atto che i relatori e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Comunica altresì che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Lega Nord Padania è stato invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, è convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo.

Sull'ordine dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Stigmatizzato l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo, richiama l'attenzione sulla mobilitazione di taluni dipendenti di una ditta che opera presso la Camera, il cui posto di lavoro è a rischio a causa di scelte non condivisibili sui tagli ai costi della politica.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Stigmatizza il reiterato ricorso alla posizione della questione di fiducia da parte di un Esecutivo sostenuto da un'ampia maggioranza, che lede gravemente le prerogative del Parlamento.

Pag. VII

Intervengono altresì i deputati BARBARA SALTAMARTINI (PdL), DOMENICO SCILIPOTI (PT), GIACOMO CHIAPPORI (LNP), LUDOVICO VICO (PD), GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), MASSIMO POLLEDRI (LNP), GIUSEPPE GIULIETTI (Misto), JEAN LEONARD TOUADI (PD), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), MARIO LANDOLFI (PdL), PINA PICIERNO (PD), JOLE SANTELLI (PdL) e VINCENZO D'ANNA (PT).

Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea e il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 49).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 23 febbraio 2012, alle 10,45.

(Vedi resoconto stenografico pag. 51).

La seduta termina alle 13,25.