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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 591 di giovedì 23 febbraio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 10,45.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono quarantasei.

Modifica nella composizione della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Partito Democratico, onorevole Dario Franceschini, nel rassegnare, con lettera in data 16 febbraio 2012, le sue dimissioni da membro effettivo della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, ha chiesto di essere sostituito dall'onorevole Gianni Farina, attualmente membro supplente della medesima delegazione.
Con la stessa lettera, il presidente Franceschini ha altresì chiesto che l'onorevole Marco Minniti sia nominato membro supplente della predetta delegazione, in sostituzione dell'onorevole Gianni Farina.
Se non vi sono obiezioni, la Presidenza procederà in tal senso secondo la costante prassi applicativa dell'articolo 56, comma 4, del Regolamento.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede alla Presidenza di verificare che la composizione dei diversi organi parlamentari rispecchi l'attuale articolazione dei gruppi.

PRESIDENTE. Nell'assicurare che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Evangelisti, avverte che, non essendovi obiezioni, si procederà secondo quanto richiesto dal deputato Franceschini.
(Così rimane stabilito).

Sull'ordine dei lavori.

UGO SPOSETTI (PD). Chiede alla Presidenza della Camera che vengano esaminati i bilanci dei partiti, sottolineando, in qualità di rappresentante legale del Partito Democratico, l'assoluta conformità del bilancio di quest'ultimo alla normativa vigente.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la richiesta avanzata dal deputato Sposetti.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 216 del 2011: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini relativi all'esercizio di deleghe legislative (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4865-B).

Nella seduta del 22 febbraio 2012 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ITALO TANONI (Misto-LD-MAIE). Nel sottolineare la rilevanza assunta nel corso Pag. VIdegli anni dai provvedimenti di proroga termini, che rappresentano un'anomalia nel procedimento legislativo, evidenzia i positivi risultati fin qui conseguiti, anche a livello internazionale, dall'Esecutivo in carica, che lo inducono, a nome della sua componente politica, a confermare la fiducia al Governo.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Dichiara che la sua componente politica negherà la fiducia al Governo, ritenendo che non abbia adottato misure idonee a risolvere i problemi del Paese, con particolare riferimento al Mezzogiorno.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Nel dichiarare che la sua componente politica confermerà convintamente la fiducia all'Esecutivo, che sta ottenendo risultati estremamente positivi sotto il profilo del recupero di autorevolezza, credibilità e reputazione dell'Italia a livello internazionale, esprime particolare apprezzamento per le iniziative assunte dal Governo in materia di crescita ed opportunità di lavoro. Invita, quindi, l'Esecutivo ad essere ancora più determinato nella difesa dei propri atti a fronte di autolesionistici comportamenti parlamentari, portatori di interessi clientelari, auspicando che continuino ad essere perseguiti gli obiettivi dell'equità, del merito, della concorrenza e della trasparenza.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel dichiarare di condividere la linea politica dell'Esecutivo, nonché di avvertire la necessità di prorogare taluni termini, in scadenza prevalentemente a causa di inefficienze della pubblica amministrazione, reputa di fondamentale importanza le disposizioni concernenti le verifiche sismiche in alcune aree, necessarie per garantire la sicurezza del patrimonio edilizio del nostro Paese. Nel giudicare altresì di portata piuttosto limitata le modifiche introdotte dal Senato, ad eccezione della riorganizzazione di taluni uffici giudiziari, esprime un giudizio positivo sulle disposizioni recate dagli articoli 1, 5 e 6 concernenti gli inceneritori, il mercato del lavoro e l'ANAS; dichiara quindi che la sua componente politica accorderà la fiducia al Governo.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Lamentato il reiterato ricorso alla questione di fiducia, che a suo avviso rappresenta un grave elemento distorsivo della dialettica parlamentare e dei principi costituzionali, dichiara, quindi, che il suo gruppo negherà la fiducia all'Esecutivo. Espresso, inoltre, un giudizio fortemente critico sull'azione fin qui intrapresa dal Governo, ritiene che il decreto-legge in esame, sul quale preannunzia un voto contrario, denoti il fallimento delle modalità di legiferare, essendo, tra l'altro, caratterizzato dalla mancanza di misure indispensabili e doverose e dalla presenza di disposizioni assolutamente peggiorative introdotte nel corso dell'iter al Senato.

CATIA POLIDORI (PT). Nel ricordare che il suo gruppo ha da tempo caldeggiato misure che pongano un freno alla spesa pubblica, agli sprechi ed ai costi della politica, giudica fondamentale per garantire la crescita del Paese il provvedimento in materia di liberalizzazioni, che considera doveroso nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

CATIA POLIDORI (PT). Sottolineate, inoltre, talune criticità presenti nel provvedimento d'urgenza in esame, esprime perplessità sulle modifiche apportate dal Senato, invitando il Governo a garantire un iter parlamentare improntato a maggiore coerenza e scevro da valutazioni difformi dalle proposte avanzate dai due rami del Parlamento. Manifestato, altresì, apprezzamento per le disposizioni recate dall'articolo 26-bis, nonché per l'accoglimento delle istanze dell'ANCI, auspica che l'Esecutivo tenga in sempre maggiore considerazione le indicazioni fornite dalle Pag. VIIparti sociali, preannunziando il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.

GIORGIO CONTE (FLpTP). Nell'osservare preliminarmente che lo strumento della proroga di termini dimostra l'inadeguatezza dell'apparato burocratico statale, rileva con soddisfazione come il decreto-legge in esame costituisca una parziale inversione di tendenza rispetto al passato, ribadendo comunque come tale tipologia di interventi dovrebbe essere demandata a specifici provvedimenti legislativi. Nel sottolineare altresì che le misure più delicate e controverse, ma comunque necessarie, quali le disposizioni in materia fiscale, non dovranno tradursi in un allentamento del rigore nella gestione della finanza pubblica, esprime apprezzamento per gli interventi in materia previdenziale, nonché per l'accoglimento di talune proposte della sua parte politica, che pertanto confermerà convintamente la fiducia al Governo, invitandolo nel contempo ad affrontare in maniera organica la questione delle affissioni politiche abusive.

ENZO CARRA (UdCpTP). Pur manifestando perplessità sul reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza e a provvedimenti recanti proroghe di termini, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, auspicando che l'azione di quest'ultimo non sia influenzata, nell'adozione dei futuri provvedimenti, da logiche compromissorie e da interessi di singole categorie, bensì dalla ricerca di un ampio consenso per per realizzare le riforme necessarie a superare i problemi del Paese.

MATTEO BRAGANTINI (LNP). Stigmatizzato il reiterato ricorso alla questione fiducia da parte di un Esecutivo sostenuto da un'ampia maggioranza, ma non sufficientemente presente sul territorio per conoscere le reali esigenze dei cittadini, lamenta lo stampo clientelare delle misure previste dal provvedimento d'urgenza in esame. Manifestate, in particolare, perplessità sulla proroga del compenso ai presidenti degli enti parco, nonché sulla mancata previsione di un tetto agli stipendi di quanti rivestono incarichi in società controllate dal Ministero dell'economia e delle finanze, esprime un giudizio fortemente negativo sull'operato del Governo, che non applica il federalismo fiscale e non adotta misure in grado di diminuire il costo del lavoro e gli sprechi, che potrebbero essere ad esempio contenuti limitando il numero dei dipendenti pubblici di taluni enti locali al Sud. Nell'auspicare, inoltre, la reintroduzione della tassa sul rinnovo del permesso di soggiorno, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia all'Esecutivo.

ALESSANDRO NACCARATO (PD). Sottolinea l'esigenza di evitare che decadano talune importanti e condivisibili disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame, del quale riconosce comunque l'anomalia, che auspica sia possibile risolvere anche grazie a riforme costituzionali che consentano di superare il bicameralismo perfetto. Esprime quindi apprezzamento per talune misure, quali la proroga di termini in materia di tracciabilità dei rifiuti e di adeguamento alla normativa antisismica, nonché quelle concernenti il settore previdenziale e i lavoratori a rischio. Nell'evidenziare altresì come tali misure si siano rese necessarie a causa dei gravi errori commessi e dell'incapacità del precedente Esecutivo, sostenuto anche dalla Lega Nord, dichiara che la sua parte politica accorderà con lealtà e convinzione la fiducia al Governo, del quale evidenzia la validità delle politiche fin qui attuate.

GABRIELE TOCCAFONDI (PdL). Nel ritenere che lo strumento del decreto-legge recante proroghe di termini presenti evidenti limiti strutturali, sottolinea la necessità di avviare una riflessione che garantisca una migliore qualità della legislazione, volta ad assicurare soluzioni stabili e durature e non solo rimedi a situazioni di emergenza. Richiamato, quindi, il costruttivo contributo fornito dalla propria parte politica nel corso dell'iter in sede Pag. VIIIreferente, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

Le seduta, sospesa alle 12,15, è ripresa alle 12,25.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
INDI
DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 559
Votanti 552
Astenuti 7
Maggioranza 277
Hanno risposto 477
Hanno risposto no 75
(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 14,55.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantanove.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Interviene per illustrare il suo ordine del giorno n. 39 il deputato DAVIDE CAPARINI (LNP).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Interviene inoltre per illustrare il suo ordine del giorno n. 73 il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV).

LUCA VOLONTÈ (UdCpTP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di censurare le espressioni ingiuriose usate dal deputato Barbato.

Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GIUSEPPE PALUMBO (PdL), LUIGI FABBRI (Misto-ApI), FRANCESCA MARTINI (LNP), ERALDO ISIDORI (LNP), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), GIANLUCA FORCOLIN (LNP), NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP), LAURA MOLTENI (LNP) e GIAN CARLO DI VIZIA (LNP).

GIAMPAOLO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Accetta gli ordini del giorno Fiano n. 4, Causi n. 30, Chiappori n. 43, Gidoni n. 44, Di Vizia n. 53, Isidori n. 54, Mura n. 57, Di Giuseppe n. 59, Di Pietro n. 65, Aniello Formisano n. 68, Evangelisti n. 71, Barbato n. 73 e Favia n. 75.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

GIAMPAOLO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Martini n. 55, Messina n. 72 e Donadi n. 74. Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Rossa n. 26 e Caparini 39. Pag. IX
Invita al ritiro degli ordini del giorno Cazzola n. 3, Antonino Russo n. 21, Laffranco n. 23, Cicu n. 31 e Laganà Fortugno n. 78.
Non accetta gli ordini del giorno Bragantini n. 32, Consiglio n. 33, Vanalli n. 34, Volpi n. 40, Goisis n. 45, Rivolta n. 46, Torazzi n. 47, Comaroli n. 49, Fedriga n. 50, Bitonci n. 51, Simonetti n. 52, Montagnoli n. 56, Borghesi n. 58, Zazzera n. 60, Cimadoro n. 62, Piffari n. 64, Leoluca Orlando n. 66, Monai n. 67, Rota n. 76, Palomba n. 77 e Galli n. 79.
Accetta, quindi, purché riformulati, i restanti ordini del giorno.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Preannunzia l'accettazione delle riformulazioni degli ordini del giorno presentati dal suo gruppo.

Dimissioni del deputato Luigi Nicolais.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata alla Presidenza nella quale il deputato Luigi Nicolais annunzia di voler rassegnare le dimissioni dal mandato parlamentare (vedi resoconto stenografico pag. 41).
Avverte altresì che la votazione sulle dimissioni del deputato Nicolais avrà luogo a scrutinio segreto mediante procedimento elettronico.

LUIGI NICOLAIS (PD). Rivolge un sentito ringraziamento a tutti i colleghi, con particolare riferimento ai componenti la VII Commissione, indipendentemente dall'appartenenza politica, per il proficuo confronto parlamentare avuto durante l'esercizio del mandato, nonché per le qualità politiche e umane riscontrate.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Rivolge, a nome del suo gruppo, un sentito ringraziamento al deputato Nicolais per il contributo da lui offerto alla politica, al servizio dello Stato.

ANIELLO FORMISANO (IdV). Pur manifestando apprezzamento per il gesto di grande sensibilità compiuto dal deputato Nicolais, dichiara l'astensione del suo gruppo sulle dimissioni del medesimo deputato: ritiene infatti che il subentrante designato non abbia titolo per nobilitare l'Assemblea parlamentare.

La Camera, con votazione segreta elettronica, approva le dimissioni del deputato Nicolais.

Proclamazione di un deputato subentrante.

PRESIDENTE. Avverte che, dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito dell'accettazione delle dimissioni dell'onorevole Nicolais, la Giunta delle elezioni ha accertato che il candidato che, nell'ordine progressivo della lista n. 8 - Partito Democratico nella XIX Circoscrizione Campania 1, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Giuseppe Ossorio.
Dà atto alla Giunta di questo accertamento e proclama deputato, per la XIX Circoscrizione Campania 1, Giuseppe Ossorio.

Commemorazione dell'onorevole Ugo Spagnoli.

PRESIDENTE (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed il rappresentante del Governo). Esprime, anche a nome dell'Assemblea, partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Ugo Spagnoli, recentemente scomparso, del quale ricorda la figura di insigne protagonista della vita politica ed istituzionale del Paese, che seppe coniugare militanza politica e coscienza sociale, con l'obiettivo, tra l'altro, di riaffermare i diritti civili e di tutelare i lavoratori.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Interviene per associarsi al ricordo dell'onorevole Spagnoli il deputato ANNA ROSSOMANDO (PD).

Pag. X

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Si riprende la discussione.

Intervengono i deputati ANTONINO RUSSO (PD) e PIERFELICE ZAZZERA (IdV).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Antonino Russo n. 21.

Intervengono il deputato MARCO MARSILIO (PdL) e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che accetta l'ordine del giorno Marsilio n. 22.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bragantini n. 32.

Interviene il deputato NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Consiglio n. 33 e Vanalli n. 34.

Interviene il deputato DAVIDE CAPARINI (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Caparini n. 39.

Interviene il deputato RAFFAELE VOLPI (LNP).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Volpi n. 40 e Goisis n. 45.

Interviene il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rivolta n. 46.

Interviene il deputato ALBERTO TORAZZI (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Torazzi n. 47.

Intervengono i deputati MAURIZIO FUGATTI (LNP), che non accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 48, e PAOLO ROMANI (PdL), nonché il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che accetta l'ordine del giorno Fugatti n. 48.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Comaroli n. 49, Fedriga n. 50, Bitonci n. 51, Simonetti n. 52 e Montagnoli n. 56.

Intervengono il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV), il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che propone una riformulazione dell'ordine del giorno Borghesi n. 58, accettata dal presentatore, e i deputati PIERGUIDO VANALLI (LNP), MATTEO BRAGANTINI (LNP) e PIERFELICE ZAZZERA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Zazzera n. 60.

Interviene il deputato GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cimadoro n. 62.

Interviene il deputato SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Piffari n. 64. Pag. XI

Interviene il deputato LEOLUCA ORLANDO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Leoluca Orlando n. 66.

Intervengono il deputato CARLO MONAI (IdV), il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Monai n. 67, i deputati ILEANA ARGENTIN (PD) e IGNAZIO MESSINA (IdV) e nuovamente il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che propone una riformulazione dell'ordine del giorno Messina n. 72, accettata dal presentatore.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rota n. 76.

Intervengono i deputati FEDERICO PALOMBA (IdV), che ritira il suo ordine del giorno n. 77, DANIELE GALLI (PdL) e ALBERTO TORAZZI (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Galli n. 79.

PRESIDENTE. Ricorda che le dichiarazioni di voto finale, con ripresa televisiva diretta, sono previste per le 17,30.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIANCARLO MAZZUCA (PdL), SANDRA ZAMPA (PD), GIUSEPPE GIULIETTI (Misto), cui rende precisazioni il PRESIDENTE, nonché i deputati FRANCESCO BARBATO (IdV) e FABIO GARAGNANI (PdL).

La seduta, sospesa alle 17,20, è ripresa alle 17,30.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto finale)

AMERICO PORFIDIA (Misto-NPSud). Richiamata l'allarmante situazione economica e sociale del Paese, dichiara il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, manifestando sfiducia nell'azione del Governo, che giudica particolarmente penalizzante per il Mezzogiorno e per le fasce più deboli della popolazione.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Dichiara che la sua componente politica esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, che trae origine dall'incapacità delle pubbliche amministrazioni di attuare le disposizioni legislative, auspicando l'avvio di un percorso riformatore che consenta di recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

ADOLFO URSO (Misto-FCP). Nel ritenere un atto dovuto la posizione della questione di fiducia sul disegno di legge di conversione in esame, richiama la difficile situazione economica del Paese, confermata dai crescenti fallimenti di imprese e dalla disoccupazione giovanile, giudicando necessario avviare con senso di responsabilità profonde riforme in campo economico e sociale.

ITALO TANONI (Misto-LD-MAIE). Espresso complessivamente apprezzamento per i contenuti del provvedimento d'urgenza in esame, del quale rileva, tuttavia, l'eterogeneità, manifesta talune riserve su alcune disposizioni, segnatamente in materia di proroga di conferimento in discarica di determinate tipologie di rifiuti, di perdurante commissariamento della Croce rossa e di adeguamento della normativa antisismica. Dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica, osservando peraltro che alcuni interventi Pag. XIInormativi richiederebbero il varo di misure organiche.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Espressa soddisfazione per il lavoro finora svolto dal Governo, grazie al quale l'Italia ha recuperato prestigio e credibilità in ambito internazionale, apprezzando in particolare l'efficace contrasto all'evasione fiscale e alla corruzione, auspica che i partiti e le forze sociali non condizionino negativamente l'azione dell'Esecutivo. Dichiara pertanto che la sua componente politica esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Evidenziato il crescente aumento del prestigio dell'Italia in ambito internazionale, riconducibile alla positiva azione posta in essere dal Governo, richiama le rilevanti misure contenute nel provvedimento d'urgenza in discussione, segnatamente le disposizioni inerenti la riforma dell'ANAS; dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica sul relativo disegno di legge di conversione.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Lamentata l'assenza in Aula del Presidente del Consiglio durante la votazione finale di un provvedimento sulla cui approvazione il Governo ha posto la questione di fiducia, ritiene che quest'ultima sia stata funzionale al superamento di dissensi interni alla maggioranza, che giudica fittizia, nonché alla tutela di interessi finanziari ed extraparlamentari. Stigmatizzata, quindi, la politica economica e sociale attuata dal Governo, segnatamente in materia di assegnazione delle frequenze televisive e di esercizio della professione medica, esprime indignazione per la perdita di centralità del Parlamento e di autorevolezza delle istituzioni di fronte ai prevaricanti poteri forti presenti nel Paese, reputando particolarmente deplorevole l'assenza di una politica specifica contro il dilagante fenomeno della corruzione.

SILVANO MOFFA (PT). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, del quale evidenzia alcuni aspetti positivi, in particolare gli aggiustamenti alla recente riforma previdenziale, pur ritenendo che permangano nel testo talune criticità, alle quali auspica che il Governo ponga rimedio in futuri provvedimenti. Lamentata altresì la perdita di centralità del Parlamento, reputa necessario un serio ed approfondito confronto parlamentare sulle complesse tematiche relative alla riforma del mercato del lavoro e alle liberalizzazioni, auspicando infine che nell'attuale fase di transizione i partiti rivedano la propria organizzazione interna al fine di recuperare il primato della politica.

GIORGIO CONTE (FLpTP). Giudicati di stampo demagogico gli interventi svolti da taluni deputati, esprime dubbi sullo strumento della proroga di termini, rilevando peraltro con soddisfazione come il provvedimento d'urgenza in esame costituisca una parziale inversione di tendenza rispetto al passato. Richiamate quindi le rigorose e responsabili disposizioni recate dal decreto-legge in esame, che rappresenta un'ulteriore tappa volta ad armonizzare la legislazione nazionale e a permettere al Paese di uscire dalla crisi, conferma il sostegno della sua parte politica all'operato di un Governo che affronta l'emergenza economica in atto con misure serie ed efficaci, invitandolo peraltro a proseguire nel varo di riforme finalizzate al risanamento culturale e morale, oltre che economico, dell'Italia. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

MAURO LIBÈ (UdCpTP). Osserva che i profondi cambiamenti avviati nelle regole e negli usi della Nazione dall'innovativa e coraggiosa politica attuata dal Governo richiedono una svolta culturale e una assunzione collettiva di responsabilità da parte delle forze politiche nel sostenere l'azione dell'Esecutivo, che ha saputo recuperare l'autorevolezza e l'affidabilità dell'Italia in ambito internazionale e sul piano interno senza strumentali preoccupazioni di natura clientelare. Richiamato, Pag. XIIIquindi, il forte impegno profuso dalla sua parte politica per il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, invita il Governo a proseguire nell'azione di modernizzazione del Paese, con particolare riferimento all'infrastrutturazione, anche informatica, dello stesso e al perseguimento del fondamentale principio della certezza del diritto attraverso il varo di discipline efficaci, chiare e trasparenti.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Nel lamentare le vistose assenze nei banchi del Governo, nonché il reiterato ricorso alla questione di fiducia, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'eterogeneo provvedimento d'urgenza in esame, con il quale, oltre a proroghe di termini, si introducono anche norme di stampo clientelare, manifestando altresì rammarico per il mancato recepimento di proposte emendative presentate dalla propria parte politica. Giudica inoltre non condivisibili le scelte compiute dall'Esecutivo, tra cui l'affidamento ai comuni, attraverso l'IMU, della riscossione di un'imposta da devolvere in buona parte allo Stato e la mancata attuazione del federalismo fiscale.

MICHELE VENTURA (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, esprime un convinto apprezzamento sull'operato di un Governo che, tra l'altro, ha allontanato il Paese da gravi rischi economici ed ha aumentato la sua credibilità in ambito internazionale. Sottolineata quindi la proficua attività svolta dalla sua parte politica per migliorare i provvedimenti varati dall'Esecutivo, con particolare riferimento alle norme in materia pensionistica, osserva che il Parlamento rimane il detentore della sovranità popolare nel costante confronto con la compagine governativa, rilevando peraltro la necessità di approvare efficaci disposizioni in tema di liberalizzazioni e ricercare equilibrate soluzioni in materia di lavoro, al fine di fornire concrete risposte alle giovani generazioni.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Nell'esprimere un giudizio complessivamente positivo sull'azione del Governo, che ha conseguito importanti risultati economico-finanziari, nonché sul provvedimento d'urgenza in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, ne rileva la continuità di contenuto e di percorso parlamentare con l'analogo decreto-legge «milleproroghe» adottato dal precedente Esecutivo, richiamando l'autorevole denuncia allora posta in essere dal Presidente della Repubblica circa l'estraneità per materia delle norme ivi recate, e l'eccessivo ricorso alla posizione della questione di fiducia. Espresse, quindi, talune riserve su specifiche disposizioni del provvedimento d'urgenza, invita il Governo ad una più incisiva azione a tutela dei lavoratori esodati di aziende totalmente partecipate dallo Stato, dei lavoratori della scuola e dei settori ippico e della pesca. Nel confermare, inoltre, il
sostegno della sua parte politica all'Esecutivo, rileva che lo stesso è chiamato ora ad affrontare una fase di governo sempre più politica, che dovrà caratterizzarsi per il varo di provvedimenti di rilancio dello sviluppo di esclusiva competenza, nell'ambito europeo, degli Stati nazionali.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARIO VALDUCCI (PdL).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 4865-B.

Annunzio di una lettera del Presidente della Repubblica.

PRESIDENTE. Dà lettura di una lettera inviata dal Presidente della Repubblica ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio sul procedimento di conversione dei decreti-legge (vedi resoconto stenografico pag. 82).

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la I Commissione permanente Pag. XIV ha approvato, in sede legislativa, il disegno di legge n. 4569, concernente una modifica della legge 12 aprile 1995, n. 116, recante approvazione dell'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Unione cristiana evangelica battista d'Italia, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV), al quale il PRESIDENTE toglie la parola.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 24 febbraio 2012, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 84).

La seduta termina alle 19,15.