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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 628 di martedì 8 maggio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 3 maggio 2012.

I deputati in missione sono cinquantasette.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 5178, di conversione del decreto-legge n. 29 del 2012, concernente disposizioni urgenti recanti integrazioni al decreto-legge n. 1 del 2012 e al decreto-legge n. 201 del 2011.
Il disegno di legge è stato assegnato alla VI Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede che il Governo riferisca sollecitamente alla Camera sull'attentato di cui è stato vittima l'ingegner Adinolfi.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Si associa, a nome del suo gruppo, alla richiesta formulata dal deputato Giachetti, sottolineando la necessità di condannare con fermezza qualsiasi atto di violenza perpetrato nel Paese.

ROBERTO CASSINELLI (PdL). Espressa profonda solidarietà all'ingegner Adinolfi, manifesta, a nome del suo gruppo, una ferma condanna dell'atto di violenza di cui è stato vittima. Si associa, quindi, alla richiesta formulata dai deputati Giachetti ed Evangelisti.

PRESIDENTE. Preannunzia che il Governo renderà l'informativa richiesta nella mattinata di domani, in orario da definire.

Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi (A.C. 4003 ed abbinate-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MELANIA DE NICHILO RIZZOLI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del testo unificato in discussione, volto a consentire, in deroga al divieto di cui all'articolo 5 del codice civile, il trapianto parziale a titolo gratuito di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi, rilevando che gli interventi delineati non comporteranno oneri per la finanza pubblica. Sottolinea quindi l'importanza di disposizioni che rappresentano una positiva evoluzione nel settore dei trapianti, segnatamente per la cura di alcune patologie pediatriche. Ricorda infine l'ampia convergenza parlamentare registratasi sulle Pag. VIfinalità del provvedimento in esame, auspicandone l'approvazione unanime da parte dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Sottolineata la centralità dei vincoli familiari sancita dal testo unificato in discussione, volto a consentire, tra l'altro, il trapianto di parti di polmone tra persone viventi, segnatamente a favore dei bambini, rileva che il provvedimento permetterà di implementare la ricerca scientifica, i cui progressi hanno già consentito di ridurre drasticamente i casi di rigetto acuto. Nell'evidenziare, quindi, la rilevanza del consenso informato nell'ambito della donazione di organi, ritiene necessario garantire livelli adeguati di assistenza medica anche nella fase successiva al trapianto, auspicando infine l'approvazione del testo unificato, che giudica un importante atto di civiltà.

DOMENICO DI VIRGILIO (PdL). Osservato preliminarmente che il trapianto rappresenta la massima espressione della condivisione della vita umana, ricorda i dati che confermano il crescente aumento del ricorso a tale terapia, anche se permangono ancora elevati i tempi di attesa e gli squilibri presenti nel Servizio sanitario nazionale tra diverse aree del Paese. Richiamati quindi i principali aspetti delle norme recate dal testo unificato in discussione, del quale auspica la sollecita approvazione, manifesta un orientamento favorevole ad un provvedimento che intende colmare il divario esistente tra norma e progresso scientifico, in deroga al divieto di cui all'articolo 5 del codice civile.

PAOLO FONTANELLI (PD). Espresso apprezzamento per i contenuti del testo unificato in discussione, che auspica venga approvato all'unanimità, sottolinea l'eccellenza di alcune regioni italiane nell'ambito delle strategie organizzative specifiche per trapianto da cadavere, manifestando tuttavia preoccupazione per l'aumento dell'età media dei donatori. Nel ritenere, quindi, indispensabile che il Paese si adegui agli standard internazionali con riguardo al trapianto tra persone viventi, evidenzia l'esigenza di un ulteriore sviluppo della cultura della donazione, giudicando opportuno riflettere sulle differenze qualitative tra i centri presenti nel territorio nazionale, nonché affrontare il tema della riorganizzazione della spesa sanitaria prescindendo dalla logica dei tagli lineari.

SABINA FABI (LNP). Ricordato come il perfezionamento delle tecniche chirurgiche e le acquisizioni scientifiche abbiano reso possibile il trapianto parziale di organi tra persone viventi, mantenendo un ridottissimo rischio di morbilità e mortalità del soggetto donante, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al testo unificato in discussione, auspicando altresì l'avvio di una fase di sensibilizzazione e informazione in materia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ADELFIO ELIO CARDINALE, Sottosegretario di Stato per la salute. Manifestato l'orientamento favorevole del Governo al testo unificato in discussione, di cui sottolinea la validità dei principi ispiratori dal punto di vista clinico e scientifico, ritiene necessario promuovere ulteriormente la cultura della donazione, evidenziando l'elevato standard di qualità che sarà richiesto ai centri che effettueranno i trapianti tra persone viventi.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Discussione delle mozioni Moffa n. 1-00978 e Lenzi n. 1-00955: Iniziative in materia di governance dell'INPS.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Pag. VII

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

SILVANO MOFFA (PT). Illustra la sua mozione n. 1-00978, derivata dalla necessità di assicurare una soluzione stabile, duratura e credibile alla governance degli enti previdenziali e assicurativi, che faccia da volano ad una riforma volta ad integrare tali istituti nei settori della salute e della sicurezza. Sottolineata, quindi, la necessità di superare la natura monocratica degli organi dei predetti enti, invita il Governo a garantire una puntuale vigilanza sul rispetto delle garanzie amministrative di trasparenza, correttezza, buon andamento ed economicità nella gestione degli interessi pubblici a carattere previdenziale e nella valorizzazione del patrimonio immobiliare.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Illustra la mozione Lenzi n. 1-00955, sottolineando la rilevanza dell'argomento in discussione, in relazione al quale auspica un voto unitario e ritiene necessario riaffermare il ruolo di garanzia del Parlamento. Richiamato, quindi, il decreto-legge n. 201 del 2011, che ha disposto la soppressione dell'INPDAP e dell'ENPALS ed ha attribuito le relative funzioni all'INPS, giudica singolare la gestione monocratica di quest'ultimo, ricordando le perplessità manifestate in proposito dalla Corte dei Conti. Nell'evidenziare, inoltre, che la gestione patrimoniale dell'istituto in questione è apparsa su alcuni media non rispondente ai criteri di economicità ed efficienza, invita il Governo ad intervenire tempestivamente al fine di garantire una governance dell'ente equilibrata, collegiale e trasparente.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Evidenziata la rilevanza della materia oggetto delle mozioni in discussione, tra l'altro già affrontata in un ordine del giorno presentato in occasione dell'esame del decreto-legge cosiddetto salva Italia e accettato dal Governo, auspica l'adozione di un documento di indirizzo unitario. Nell'invitare, quindi, l'Esecutivo a compiere atti di verifica e di controllo affinché l'attuale modello di governance sia pienamente consono alla finalità di assicurare il miglior governo di compiti articolati e complessi come quelli affidati all'INPS in seguito all'incorporazione dell'INPDAP e dell'ENPALS, sottolinea la necessità di assicurare una gestione duale, nella quale sia garantito un potere più incisivo al consiglio di indirizzo e vigilanza.

GIULIO SANTAGATA (PD). Sottolineate le dimensioni abnormi assunte dall'INPS a seguito dell'assorbimento delle funzioni di INPDAP ed ENPALS, rileva la mancanza di un piano industriale che indichi le modalità di razionalizzazione per ottenere i risparmi previsti. Nel manifestare, quindi, perplessità sulla governance del nuovo istituto, affidata ad una carica monocratica rappresentata dal presidente dell'INPS, evidenzia i problemi relativi alla gestione patrimoniale dell'ente. Invita, infine, l'Esecutivo a garantire una nuova governance dell'istituto caratterizzata da una gestione duale, nonché a favorire l'adozione di un piano industriale condiviso dalle forze parlamentari e sociali.

EMANUELA MUNERATO (LNP). Manifestata forte preoccupazione per le ricadute sull'intero sistema previdenziale derivanti dal carattere monocratico della nuova governance dell'INPS, invita il Governo a garantire una gestione collegiale e trasparente di tale ente, la cui azione deve essere ispirata al rispetto del principio di economicità.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, richiama le convergenti osservazioni critiche formulate nei confronti dell'attuale governance dell'INPS, anche a seguito dell'incorporazione di INPDAP e ENPALS, sottolineando la Pag. VIIInecessità di avviare un'approfondita analisi sui ruoli e sulle competenze relative al funzionamento del predetto istituto, nonché favorire la trasparenza assoluta e l'innovazione nei rapporti tra gli enti pubblici e i cittadini. Preannunzia quindi l'intendimento del Governo di formulare quanto prima una proposta di modifica della governance dell'INPS, senza adottare soluzioni estemporanee, ma ricorrendo all'apporto di una specifica commissione composta da professionalità provenienti dalla magistratura contabile, dal Consiglio di Stato e dal mondo accademico.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIUSEPPE GIULIETTI (Misto) e SILVANO MOFFA (PT).

PRESIDENTE. Avverte che la discussione sulle linee generali delle mozioni di cui al punto 3 dell'ordine del giorno avrà luogo al termine delle votazioni.

La seduta, sospesa alle 13,25, è ripresa alle 15,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessanta.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

DORIS LO MORO (PD). Chiede che il Governo si attivi in relazione all'inaccettabile ritardo con cui si stanno svolgendo le operazioni di scrutinio dei risultati elettorali nella città di Catanzaro.

PRESIDENTE. Ritiene che il rappresentante del Governo presente in Aula possa tenere conto dell'istanza rappresentata dal deputato Lo Moro.

La seduta, sospesa alle 15,10, è ripresa alle 15,30.

SIMONE BALDELLI (PdL). Ricorda la figura di don Gianni Baget Bozzo, nell'anniversario della sua scomparsa, richiamando il proficuo contributo da lui offerto alla vita politica del Paese.

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi (A.C. 4003 ed abbinate-A).

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo 1)

MELANIA DE NICHILO RIZZOLI (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Scilipoti 1.2.

ADELFIO ELIO CARDINALE, Sottosegretario di Stato per la salute. Esprime parere contrario sull'emendamento Scilipoti 1.2.

DOMENICO SCILIPOTI (PT). Insiste per la votazione del suo emendamento 1.2, del quale richiama le finalità, invitando il relatore ed il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso.

MELANIA DE NICHILO RIZZOLI (PdL), Relatore. Ribadisce il parere espresso sull'emendamento Scilipoti 1.2.

Pag. IX

PRESIDENTE. Prende atto che anche il Governo conferma il parere precedentemente espresso.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Ritiene pleonastico il contenuto dell'emendamento Scilipoti 1.2 alla luce dell'avanzata legislazione sui trapianti vigente in Italia.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Ricordato che le disposizioni recate dalla legge n. 458 del 1967 sono state ulteriormente rafforzate dal decreto ministeriale n. 116 del 2010, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento in esame.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene auspicabile che il presentatore dell'emendamento 1.2 lo ritiri al fine di poterne trasfondere il contenuto in un ordine del giorno.

DOMENICO SCILIPOTI (PT). Ritira il suo emendamento 1.2, preannunziando che ne trasfonderà il contenuto in un ordine del giorno.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1.

(Votazione dell'articolo 2)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ADELFIO ELIO CARDINALE, Sottosegretario di Stato per la salute. Accetta gli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale)

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Sottolineata l'elevata percentuale di pazienti molto giovani affetti da fibrosi cistica, rileva che il ricorso a donatori viventi consentirà di lenire in parte tale drammatica situazione. Dichiara, quindi, il voto favorevole della sua componente politica sul testo unificato in esame.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Evidenziate le apprezzabili finalità del provvedimento in discussione che, alla luce dei progressi della scienza medica, prevede ulteriori deroghe al divieto di cui all'articolo 5 del codice civile consentendo il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi, richiama il contenuto dell'ordine del giorno a sua firma accettato dal Governo. Nel dichiarare quindi il voto favorevole del suo gruppo, invita il Governo a profondere il massimo impegno al fine di omogeneizzare sul territorio, secondo idonei standard di sicurezza e di consistenza numerica degli interventi effettuati, i centri specializzati nel trapianto di organi.

CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP). Ricordata la normativa vigente in materia di trapianti di organi tra persone viventi, la cui portata viene ampliata dal provvedimento in esame, che consente all'Italia di competere con gli altri Paesi che già usufruiscono di analoga legislazione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato, del quale auspica la sollecita approvazione anche da parte dell'altro ramo del Parlamento.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Ricordata l'ampia convergenza parlamentare registratasi sul provvedimento in esame, rileva con soddisfazione i progressi scientifici compiuti nel settore dei trapianti, ritenendo peraltro necessario garantire livelli adeguati di assistenza medica anche nella fase successiva all'intervento. Richiama quindi i principi ispiratori delle disposizioni recate dal testo unificato in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

Pag. X

LAURA MOLTENI (LNP). Nel ritenere che il provvedimento in esame rappresenti un importante passo in avanti nel settore dei trapianti, segnatamente in campo pediatrico, sottolinea la necessità di scongiurare la pratica del traffico illecito di organi attraverso procedure ispirate alla massima trasparenza, che tengano conto dell'effettiva volontà dei soggetti interessati e siano poste in essere in centri dotati di adeguati standard qualitativi.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Sottolineata l'ampia condivisione parlamentare registratasi su un provvedimento di particolare importanza, ricorda la sostanziale insufficienza degli organi donati e le lunghe liste di attesa presenti nel Paese. Richiamati quindi gli aspetti salienti delle norme recate dal testo unificato in discussione, che, tra l'altro, promuove una nuova sensibilizzazione sul valore della donazione, invita il Governo a concedere con estrema cautela le autorizzazioni inerenti i centri trapianti presenti sul territorio nazionale; dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo.

GIUSEPPE PALUMBO (PdL). Evidenziato come il testo unificato in esame rappresenti un importante progresso della ricerca medica del nostro Paese, richiama i dati statistici che dimostrano l'elevata percentuale di successo dei trapianti tra persone viventi. Sottolineata, quindi, la necessità di incentivare la cultura della donazione di organi e la creazione di centri qualificati sull'intero territorio nazionale, ringrazia tutti coloro che hanno collaborato all'iter del provvedimento.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge n. 4003 ed abbinate-A.

Seguito della discussione del testo unificato dei progetti di legge: Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali (A.C. 3466 ed abbinati-A).

Nella seduta del 26 marzo 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato gli emendamenti 2.100 e 2.101.

(Esame dell'articolo 1)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato BARBARA POLLASTRINI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

BEATRICE LORENZIN (PdL), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

CECILIA GUERRA, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Si rimette all'Assemblea.

SILVANA MURA (IdV). Nel rilevare che gli emendamenti presentati dal suo gruppo perseguono la finalità di rafforzare la rappresentanza di genere nei consigli degli enti locali, illustra il contenuto del suo emendamento 1.20.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mura 1.20.

SILVANA MURA (IdV). Pur convenendo sulla validità degli obiettivi perseguiti dall'articolo 1, rileva l'esigenza di migliorarne il testo con l'introduzione del criterio dell'equilibrio nella presenza dei generi negli organi collegiali, come previsto dal suo emendamento 1.21.

Pag. XI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mura 1.21.

SILVANA MURA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.22.

SESA AMICI (PD). Evidenziato come l'emendamento Mura 1.22 risulti pleonastico, atteso che incide su materie di competenza degli statuti e regolamenti degli enti locali, ne auspica il ritiro, dichiarando altrimenti l'astensione del suo gruppo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Mura 1.22 ed approva l'articolo 1.

(Esame dell'articolo 2)

BEATRICE LORENZIN (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 2.100 e 2.101 della Commissione; esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Favia 2.20 e Vassallo 2.21; chiede quindi di accantonare l'esame degli emendamenti da Zeller 2.2 a Anna Teresa Formisano 2.4 ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si rimette all'Assemblea e che il deputato Amici accede all'invito al ritiro del suo emendamento 2.34.

ANNA TERESA FORMISANO (UdCpTP). Ritira i suoi emendamenti 2.4 e 2.8.

PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli emendamenti da Zeller 2.2 a Mura 2.25.

DORIS LO MORO (PD). Rileva che l'emendamento Amici 2.29 è finalizzato a garantire la presenza di entrambi i sessi anche nei consigli dei comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Amici 2.29.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Insiste per la votazione del suo emendamento 2.6.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Zeller 2.6 e Mura 2.26 ed approva l'emendamento 2.100 della Commissione, nonché gli identici emendamenti Favia 2.20 e Vassallo 2.21; respinge quindi l'emendamento Zeller 2.12.

SESA AMICI (PD). Manifesta disponibilità a ritirare il suo emendamento 2.30, purché il relatore acceda al principio di equilibrata presenza nell'ambito delle giunte.

SILVANA MURA (IdV). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Amici.

BEATRICE LORENZIN (PdL), Relatore. Pur apprezzando lo sforzo di collaborazione del deputato Amici, non ritiene di poter accedere alla sua proposta, confermando quindi il parere precedentemente espresso.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Mura 2.27 e Amici 2.30 ed approva l'emendamento 2.101 della Commissione; respinge quindi l'emendamento Amici 2.31.

SESA AMICI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 2.33.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Amici 2.33.

BEATRICE LORENZIN (PdL), Relatore. Ritiene opportuno procedere all'esame degli emendamenti precedentemente accantonati, sui quali formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario.

Pag. XII

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si rimette all'Assemblea.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zeller 2.2.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Rileva che l'emendamento Mura 2.22 è volto a garantire la presenza paritaria di entrambi i sessi nelle giunte.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mura 2.22.

SILVANA MURA (IdV). Evidenzia come il suo emendamento 2.23, identico all'emendamento Amici 2.35, persegua l'obiettivo della parità di genere con una formulazione attenuata rispetto a quella del suo emendamento 2.22.

BARBARA POLLASTRINI (PD). Auspica l'approvazione degli identici emendamenti in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mura 2.23 e Amici 2.35.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Amici 2.36.

SILVANA MURA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 2.24, identico all'emendamento Amici 2.28.

DORIS LO MORO (PD). Auspica l'approvazione dell'emendamento Amici 2.28.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Mura 2.24 e Amici 2.28, nonché l'emendamento Mura 2.25, ed approva l'articolo 2, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 3)

BEATRICE LORENZIN (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Amici 3.20.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si rimette all'Assemblea.

SESA AMICI (PD). Insiste per la votazione del suo emendamento 3.20, ricordando come permanga di competenza dello Stato la definizione di principi e orientamenti generali in materia di leggi elettorali regionali, che ritiene debbano essere adeguati alle nuove esigenze di rappresentanza equilibrata dei generi.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Amici 3.20 ed approva l'articolo 3.

(Esame dell'articolo 4)

BEATRICE LORENZIN (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Mura 4.20, esprimendo altrimenti parere contrario.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si rimette all'Assemblea.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Rileva che l'emendamento Mura 4.20 è volto a garantire che i partiti politici assicurino la presenza paritaria di candidati e candidate nei programmi di comunicazione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Mura 4.20 ed approva l'articolo 4.

(Votazione dell'articolo 5)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

CECILIA GUERRA, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Accetta l'ordine del giorno Di Stanislao n. 1, purché riformulato.

Pag. XIII

PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Di Stanislao n. 1.

(Dichiarazioni di voto finale)

DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che ritiene opportuno e pienamente condivisibile, sebbene eccessivamente prudente, esprimendo pertanto rammarico per la mancata approvazione di proposte emendative presentate dalla propria parte politica. Sottolinea comunque l'importanza della disposizione che introduce la cosiddetta doppia preferenza di genere, auspicando che analoga norma sia prevista anche per gli esecutivi.

CHIARA MORONI (FLpTP). Sottolineata la rilevanza del riequilibrio della rappresentanza di genere per la complessiva tenuta democratica del Paese in una fase di grave crisi del sistema politico dei partiti, evidenzia la necessità di un profondo cambiamento culturale al fine di assicurare effettiva parità di accesso ai pubblici uffici e ai maggiori centri decisionali della vita istituzionale, produttiva e sociale della Nazione. Nell'auspicare, quindi, la futura attuazione di politiche pubbliche di sostegno alla rappresentanza femminile nelle istituzioni, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in discussione.

ANNA TERESA FORMISANO (UdCpTP). Esprime soddisfazione per il contenuto del provvedimento in esame, che migliora la qualità della democrazia politica nel Paese, manifestando altresì apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione. Lamentato inoltre il ritardo dell'Italia sotto il profilo di una equilibrata rappresentanza di genere nelle istituzioni e nella politica, sottolinea il positivo messaggio sotteso al provvedimento in esame, atteso che una maggiore presenza femminile nella vita politica rappresenta un buon viatico per riavvicinare i cittadini alle istituzioni.

MARIA PIERA PASTORE (LNP). Nel rilevare la parzialità dell'intervento legislativo in esame, che non reca una regolamentazione complessiva della materia in riferimento a tutte le sedi e le istituzioni della politica, manifesta la contrarietà del suo gruppo, già espressa attraverso il voto sull'articolo 2 del provvedimento, all'introduzione di quote volte a imporre forzosamente la presenza femminile nelle assemblee elettive e negli organi politici esecutivi. Nel precisare, quindi, che la sua parte politica è, invece, favorevole all'adozione di più ampi provvedimenti volti a favorire con altri strumenti, anzitutto culturali ed educativi, la valorizzazione della partecipazione femminile alla vita politica della Nazione, dichiara il voto di astensione del suo gruppo.

SESA AMICI (PD). Sottolinea l'importanza dello spirito sotteso al provvedimento in esame, frutto di un proficuo lavoro svolto in Commissione, che giudica un atto coraggioso ed una sorta di risarcimento da parte del mondo della politica nei confronti delle donne, finora escluse dai livelli decisionali, a partire dalla rappresentanza nei consigli degli enti locali. Esprime tuttavia rammarico per la mancata approvazione di emendamenti volti a estendere il principio di pari rappresentanza anche alle giunte.

BARBARA SALTAMARTINI (PdL). Giudica l'approvazione del testo unificato in discussione, di iniziativa parlamentare e ampiamente condiviso, un importante passo in avanti in direzione di una maggiore inclusione delle donne nella vita istituzionale della Nazione attraverso una più piena partecipazione alla vita politica e una più equilibrata selezione della classe dirigente da parte del sistema partitico. Evidenziata, quindi, la valenza democratica della normativa in esame, ne auspica la sollecita e unanime approvazione, rivolgendo un particolare ringraziamento alla relatrice per la determinazione dimostrata nel sostenere il provvedimento.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANDREA ORSINI (PT), Pag. XIVFABIO GARAGNANI (PdL), MARIO TASSONE (UdCpTP) e DANIELE GALLI (FLpTP).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato dei progetti di legge n.3466 ed abbinati-A.

Discussione delle mozioni Vernetti n. 1-00996, Misiti n. 1-01023 e Calabria n. 1-01024: Iniziative per la tutela dei diritti umani e politici in Ucraina, con particolare riferimento alla vicenda dell'ex Primo ministro Yulia Tymoshenko e di altri esponenti politici.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Evangelisti n. 1-01025, Allasia n. 1-01026 e Guzzanti n. 1-01027 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Avverte altresì che è stata presentata una nuova formulazione della mozione Calabria n. 1-01024.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00996, sottolinea anzitutto la pretestuosità dei capi di accusa rivolti alle personalità politiche del precedente Esecutivo ucraino rinchiuse in carcere sulla base dell'applicazione di inaccettabili articoli del codice penale, che pongono l'Ucraina fuori dalla legalità internazionale. Evidenziate, quindi, le drammatiche condizioni in cui le stesse persone si trovano detenute, con particolare riferimento all'ex Primo ministro Yulia Tymoshenko, invita il Governo ad intraprendere incisive azioni volte ad ottenerne il sollecito rilascio.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la sua mozione n. 1-01023, rilevando che sarebbe auspicabile la presentazione di un documento di indirizzo unitario, considerato che tutte le mozioni presentate sono opportunamente volte ad impegnare il Governo a richiedere alle autorità ucraine l'immediato rilascio dell'ex Primo ministro Yulia Tymoshenko e di altri esponenti politici.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-01025, richiamando lo storico e centrale ruolo svolto dall'ex Primo ministro Yulia Tymoshenko nell'ambito della cosiddetta rivoluzione arancione e dell'emancipazione dell'Ucraina dall'orbita di influenza russa. Rileva, quindi, che il successivo ritorno del Paese nell'area di influenza russa è alla base delle pretestuose accuse giudiziarie che hanno portato alla condanna del leader Tymoshenko e di altri esponenti del precedente Esecutivo ucraino, manifestando preoccupazione per le paventate violenze, anche fisiche, perpetrate ai loro danni. Precisa quindi che la mozione presentata dalla propria parte politica, di cui auspica l'approvazione, impegna il Governo, tra l'altro, ad adoperarsi per ottenere l'immediata liberazione delle suddette personalità politiche ucraine e ad attivarsi, di concerto con le istituzioni comunitarie, per assicurare, nell'ambito del partenariato tra l'Unione europea e l'Ucraina, il raggiungimento in tale Stato di sufficienti standard di democrazia e di tutela dei diritti umani.

ANNAGRAZIA CALABRIA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-01024 (Nuova formulazione), ricordando che la propria parte politica ha sempre seguito con attenzione le vicende connesse con le violazioni dei diritti umani, segnatamente attraverso talune proposte dell'allora Presidente Berlusconi finalizzate a facilitare la liberazione dell'ex Primo ministro ucraino Tymoshenko e di altri componenti del Pag. XVprecedente Esecutivo, sottoposti a misure di reclusione a seguito di procedimenti giudiziari carenti, che hanno evidenziato, tra l'altro, assenza di indipendenza della magistratura. Richiamato quindi l'aggravamento delle condizioni di salute di Yulia Tymoshenko, evidenzia la condanna da parte delle istituzioni europee dell'atteggiamento dell'ex Repubblica sovietica, auspicando che il Governo italiano si impegni in favore di una positiva soluzione della citata vicenda e solleciti altresì l'Unione europea a porre in essere un'efficace azione diplomatica finalizzata ad una piena stabilizzazione democratica dell'Ucraina.

RENATO WALTER TOGNI (LNP). Nell'illustrare la mozione Allasia n. 1-01026, giudica non condivisibili molti degli impegni contenuti nelle altre mozioni presentate, evidenziando la necessità di una netta distinzione tra la collaborazione culturale ed economica del nostro Paese con la Repubblica ucraina e l'esigenza di una più avanzata tutela dei diritti civili e politici in tale Paese, da ottenersi di concerto con le istituzioni comunitarie nell'ambito dei rapporti di partenariato e degli accordi di associazione. Richiamati, quindi, i progressi già compiuti dall'Ucraina nella rivisitazione del proprio sistema giudiziario, sottolinea l'uso strumentale e politico che a suo avviso è stato fatto della giustizia anche in Italia, evidenziando peraltro la necessità di assumere ogni iniziativa, anche giudiziaria, per fare piena luce sui fatti denunziati dall'ex Premier Yulia Tymoshenko e per assicurare il raggiungimento di accettabili standard di tutela dei diritti umani, civili e politici nei Paesi candidati all'adesione all'Unione europea o in relazione di partenariato con la stessa.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Esprime perplessità riguardo alle considerazioni del deputato Togni, che ha impropriamente paragonato la situazione ucraina a quella italiana, dimenticando tra l'altro le numerose iniziative assunte nel nostro Paese per un maggiore rispetto dei diritti umani in Cina. Ricorda altresì le preannunziate iniziative di protesta che verranno intraprese in occasione dei prossimi campionati europei di calcio che si svolgeranno in Ucraina al fine di attirare l'attenzione sulla vicenda dell'ex Premier Yulia Tymoshenko, sottoposta a fermo giudiziario dopo un processo discutibile, che ha evidenziato le carenze di democrazia del predetto Paese e che, se non verranno colmate, ostacoleranno il processo di avvicinamento dell'Ucraina al contesto europeo. Ritiene infine che la mozione sottoscritta dal suo gruppo, sulla quale auspica si registri un'ampia convergenza, costituisce uno stimolo affinché il Governo italiano si attivi per garantire un buon esito della vicenda in oggetto, assumendo opportune iniziative anche in ambito comunitario.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MARTA DASSÙ, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Dato atto dei primi positivi esiti politici, riscontrati anche nella giornata odierna, seguiti all'attivazione internazionale per la sollecita liberazione di Yulia Tymoshenko e delle altre personalità politiche recluse, con particolare riferimento, tra l'altro, all'interruzione dello sciopero della fame da parte dello stesso ex Primo ministro Tymoshenko, esprime condivisione per la necessità di coniugare la tutela degli interessi economici della Nazione italiana e dell'Unione europea con l'azione intrapresa dal punto di vista umanitario precisando, peraltro, che l'Italia ha profuso ogni impegno, sia sul piano bilaterale sia nell'ambito dell'Unione europea, per risolvere positivamente la vicenda oggetto delle mozioni. Osserva, inoltre, che il Governo ritiene vi siano ancora margini di trattativa e di intervento prima dell'adozione di misure ultimative come l'eventuale decisione di non presenziare all'apertura dei prossimi campionati europei di calcio.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Pag. XVI

Proposta di trasferimento a Commissioni in sede legislativa di progetti di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento in sede legislativa alla I Commissione dei disegni di legge nn. 4517, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa meridionale, e 4518, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa apostolica in Italia; alla IX Commissione della proposta di legge n. 4989, recante disposizioni in favore dei familiari delle vittime e dei superstiti del disastro ferroviario di Viareggio; alla XII Commissione del disegno di legge n. 3703-B, recante istituzione del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari.

Annunzio di una informativa urgente del Governo.

PRESIDENTE. Avverte che nella seduta di domani avrà luogo, alle 12,30, un'informativa urgente del Governo sul grave attentato nei confronti dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 9 maggio 2012, alle 12,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 84).

La seduta termina alle 19,40.