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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 635 di lunedì 21 maggio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 15,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 16 maggio 2012.

I deputati in missione sono ventiquattro.

Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Modifiche all'articolo 191 del codice civile e all'articolo 3 della legge n. 898 del 1970, in materia di scioglimento del matrimonio e della comunione tra i coniugi (A.C. 749 ed abbinate-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Richiamata l'evoluzione legislativa nazionale in materia di scioglimento di matrimoni, illustra il contenuto del testo unificato in discussione, volto a ridurre ad un anno, o a due anni in presenza di figli minori, il periodo di separazione necessario per ottenere il divorzio, non ritenendo fondate le tesi secondo le quali tale differenziazione di termini temporali violi il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione. Ricordati altresì i dati inerenti il numero dei matrimoni, delle separazioni e dei divorzi nel Paese, rileva l'ampio consenso parlamentare registratosi nel corso dell'iter in sede referente su disposizioni che, tra l'altro, tendono ad anticipare la cessazione della comunione tra i coniugi in presenza di una pronunzia di separazione. Manifesta infine disponibilità a valutare eventuali modifiche migliorative del testo.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione, osserva che il Governo condivide il testo unificato in discussione, volta a modernizzare il nostro sistema in materia di scioglimento del matrimonio, tenendo conto della cronica lentezza dei tempi della giustizia.

BARBARA SALTAMARTINI (PdL). Nel ringraziare il relatore per il proficuo lavoro svolto, sottolinea la necessità di sostenere adeguatamente la famiglia, l'unico ammortizzatore sociale che ha consentito di contrastare la crisi in atto nel Paese, reputando peraltro opportuno avviare un'approfondita riflessione sul valore del matrimonio e sull'istituto del divorzio. Espresso quindi un orientamento contrario alle disposizioni contenute nel testo unificato in discussione, lamenta, in particolare, la proposta di ridurre ulteriormente il periodo necessario per ottenere il divorzio, che, a suo avviso, non rappresenta una norma di civiltà, giudicando invece del tutto prioritario potenziare i servizi sociali indirizzati alla risoluzione delle problematiche di carattere familiare.

DORIS LO MORO (PD). Nel rivolgere un ringraziamento al relatore ed al sottosegretario Mazzamuto per le considerazioni svolte, sottolinea che il testo unificato in discussione tende a conferire un carattere meno afflittivo alle cause di Pag. IVseparazione, agevolando un percorso più rispondente alla realtà e basato su regole di civiltà e di coesione, nonché evitando sperequazioni rispetto alla legislazione vigente in altri Paesi europei. Auspica, quindi, che il Parlamento compia una scelta coraggiosa e non ideologica, senza indulgere in facili ipocrisie.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Evidenziato preliminarmente l'intendimento del Governo di trattare problematiche di natura sostanzialmente politica, richiama i dati inerenti i drammatici costi, in termini economici e sociali, connessi all'istituto del divorzio, che considera un'eccezione giuridica, sottolineando la necessità di interventi concreti a favore della famiglia. Nel ritenere altresì che le misure contenute nel testo unificato in discussione rischino di minare la solidità della comunione tra i coniugi, ricorda le proposte soppressive del testo presentate dal suo gruppo nel corso dell'iter in sede referente, reputando peraltro opportuno promuovere l'uscita dalla crisi in atto nel Paese attraverso il riconoscimento del valore della famiglia.

La seduta, sospesa alle 16,45, è ripresa alle 16,50.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

FLAVIA PERINA (FLpTP). Nel ringraziare, a nome del suo gruppo, il relatore ed i componenti la Commissione, osserva che dal punto di vista statistico i tempi lunghi per lo scioglimento del matrimonio alimentano il conflitto e non la riappacificazione tra i coniugi, richiamando la legislazione esistente in materia negli altri Paesi europei. Auspica, quindi, che il testo unificato in discussione sia sollecitamente approvato e che non si verifichi in Parlamento un conflitto ideologico su un provvedimento volto a semplificare e migliorare la vita dei cittadini.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP). Evidenzia come le disposizioni in esame si pongano l'obiettivo di una decisa riduzione dei tempi per ottenere il divorzio e lo scioglimento del regime di comunione tra coniugi, richiamando l'attenzione sulle serie conseguenze che da esse potranno derivare per la società italiana. Nel reputare che, nel momento attuale, tali interventi in materia di divorzio appaiono inappropriati e pericolosi, atteso che, a suo avviso, si rendono invece opportuni provvedimenti di sostegno alle famiglie tradizionali, che andrebbero aiutate a superare le difficoltà connesse alla responsabilità di crescere i propri figli, respinge l'accusa che tale opinione sia dovuta ad un approccio ideologico ed oscurantista. Richiamata quindi l'importanza di un giusto riconoscimento del valore sociale del matrimonio e della famiglia, costituzionalmente sancito, ricorda le numerose fonti, anche giurisprudenziali, che incentivano la stabilità di tali istituti.

EUGENIA ROCCELLA (PdL). Pur comprendendo l'obiettivo perseguito dal testo unificato in discussione, volto a facilitare la formazione di una nuova famiglia una volta terminato un precedente rapporto coniugale, ricorda che in Italia, a differenza di altri Paesi, si registra una maggiore tendenza alla stabilità e all'unione familiare, indice di una forte tenuta e coesione sociale. Nel ritenere, quindi, che il provvedimento in esame intacchi fortemente la certezza dei legami, sottolinea la necessità di valorizzare la cultura e la rilevanza sociale della famiglia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento in discussione, che auspica sia approvato nel rispetto, doveroso, a suo avviso, delle posizioni di tutti quando si affrontano questioni che incidono sui temi etici.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Rinunzia alla replica.

Pag. V

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Volontè n. 1-00922, Farina Coscioni n. 1-01016, Palagiano n. 1-01036 e Miotto n. 1-01038: Iniziative per la tutela del diritto all'obiezione di coscienza in campo medico e paramedico.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Stagno d'Alcontres n. 1-01042 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP). Illustra la mozione Volontè n. 1-01016, con la quale si impegna il Governo a garantire, in linea con una recente raccomandazione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, il pieno diritto ad esercitare l'obiezione di coscienza in materia di servizi sanitari e medici; ricordato altresì che gli Stati membri sono stati invitati a definire normative chiare e complete relativamente alla stessa tematica, auspica che l'esercizio del predetto diritto sia assicurato senza alcuna discriminazione o penalizzazione, atteso che esso non si configura come la negazione di leggi vigenti, bensì come un insopprimibile richiamo alla coscienza dell'individuo allorché entrano in gioco valori fondanti di una società, quale la sacralità della vita umana.

MAURIZIO TURCO (PD). Illustra la mozione Farina Coscioni n. 1-01016, ricordando che nel nostro Paese vi è una diffusa disinformazione, specie tra giovani, circa le tematiche connesse alla sessualità e alla contraccezione. Sottolineata, quindi, la necessità di promuovere campagne di sensibilizzazione in materia, invita il Governo a garantire la completa ed effettiva attuazione della raccomandazione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, a salvaguardare il diritto di sollevare obiezione di coscienza e, nel contempo, a garantire il diritto di ogni individuo di ricevere dallo Stato le cure mediche ed i trattamenti sanitari legali.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-01036, con particolare riferimento alla necessità di assicurare uguale e piena attuazione ai fondamentali diritti rispettivamente all'obiezione di coscienza degli operatori sanitari e all'interruzione della gravidanza da parte delle gestanti previsti dalla legge n. 194 del 1978, evitando che l'esercizio del primo diritto determini serie ripercussioni negative sulla salute delle donne. Sottolineata, quindi, la necessità di un ampliato quadro di applicazione del diritto all'obiezione di coscienza che segua l'evoluzione culturale e scientifica della società, con particolare riferimento alle nuove pratiche abortive, alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e al cosiddetto fine vita, invita, tra l'altro, il Governo ad assicurare la piena e uniforme applicazione sul territorio nazionale della legge n. 194 del 1978.

LIVIA TURCO (PD). Illustra la mozione Miotto n. 1-01038, sottolineando anzitutto che la drastica riduzione del ricorso all'aborto è stata ottenuta grazie alla legge n. 194 del 1978, il cui impianto normativo si fonda sull'equilibrio tra i diversi valori, come l'obiezione di coscienza e il diritto alla salute della donna, che deve essere garantito dalle politiche pubbliche. Rileva, pertanto, che con la predetta mozione si intende impegnare il Governo a promuovere un potenziamento dei servizi sanitari sul territorio e un'attività di informazione ed educazione alla salute, anche nelle scuole.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la mozione Stagno Pag. VID'Alcontres n. 1-01042, sottolineando la necessità di adeguare la pur avanzata legislazione italiana in materia di obiezione di coscienza, per la quale manifesta apprezzamento, all'ampliato quadro di tutele e diritti previsti, anche riguardo alle situazioni di fine vita e alla procreazione medicalmente assistita, dalla risoluzione n. 1763 dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Osservato, tuttavia, che l'attuazione del predetto diritto all'obiezione di coscienza deve svolgersi nel rigoroso rispetto di altri diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione, con particolare riferimento al diritto irrinunciabile alla tutela della propria salute attraverso un'adeguata assistenza sanitaria riconosciuta per legge, precisa che la suddetta mozione è volta a garantire un congruo bilanciamento tra tali diritti potenzialmente confliggenti.

ANDREA SARUBBI (PD). Nel sottolineare che la legge n. 194 del 1978 intende realizzare il difficile equilibrio tra la tutela del diritto ad esercitare l'obiezione di coscienza da parte del personale sanitario e il diritto all'interruzione volontaria della gravidanza da parte delle donne, ritiene riduttivo affrontare una materia così delicata riguardante due principi legittimi attraverso lo strumento degli atti di indirizzo, reputando al contrario opportuno che si svolga un dibattito più approfondito e complesso sulla tematica in questione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Donadi n. 1-00898 e Narducci n. 1-01037: Iniziative per la negoziazione di accordi bilaterali con Paesi non appartenenti all'Unione europea in materia di tassazione del risparmio, con particolare riferimento alla Confederazione elvetica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Miccichè n. 1-01039, Crosio n. 1-01040, Bernardo n. 1-01041 e Moffa n. 1-01043, che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la mozione Miccichè n. 1-01039, richiamando anzitutto il contenuto dispositivo della direttiva 2003/48/CE e le successive modifiche introdotte in materia di contrasto alla concorrenza fiscale. Evidenziata, quindi, l'accertata compatibilità con il diritto comunitario delle convenzioni bilaterali con la Svizzera sottoscritte in materia dalla Germania e dall'Inghilterra, nonché l'efficacia delle norme contenute in tali accordi, nel ricordare l'impegno internazionale che stanno profondendo in tale ambito il Governo italiano e l'Ecofin, osserva che la predetta mozione è volta ad impegnare l'Esecutivo a promuovere la sottoscrizione di un'analoga convenzione tra Italia e Svizzera.

JONNY CROSIO (LNP). Illustra la sua mozione n. 1-01040, con cui si intende impegnare il Governo a pervenire in tempi rapidi alla definizione dei negoziati tra Italia e Svizzera secondo gli stessi principi di quanto definito tra la Confederazione elvetica e la Germania, il Regno Unito e l'Austria; giudica altresì indispensabile assumere iniziative normative per fare in modo che i cosiddetti ristorni fiscali siano versati dal fisco svizzero direttamente ai comuni italiani di confine.

COSIMO VENTUCCI (PdL). Illustra la mozione Bernardo n. 1-01041, richiamando l'apprezzabile impegno internazionale dell'Italia per rendere trasparenti i mercati dei servizi finanziari e bancari, con particolare riferimento all'abolizione Pag. VIIdel segreto bancario e alla concorrenza fiscale, segnatamente nell'ambito delle relazioni con la Confederazione elvetica. Ricordato quindi l'intenso dibattito pubblico svoltosi in Italia già all'epoca del precedente Esecutivo circa l'opportunità di intraprendere iniziative analoghe a quelle sottostanti gli accordi bilaterali con la Svizzera siglati dalla Germania e dall'Inghilterra, precisa che la predetta mozione è volta ad impegnare il Governo a promuovere accordi bilaterali con la Confederazione elvetica e con i Paesi definiti «paradisi fiscali», assicurando in materia adeguati ed efficaci meccanismi informativi internazionali.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Illustra la mozione Narducci n. 1-01037 (Nuova formulazione), con la quale, sottolineata la necessità di una discussione in ambito europeo su un modello di effettiva armonizzazione fiscale, si intende impegnare il Governo ad avviare tempestivamente i negoziati tra Italia e Svizzera al fine di concludere una convenzione finalizzata, tra l'altro, ad evitare le doppie imposizioni sui redditi. Auspica inoltre che si possa pervenire ad un testo condiviso delle mozioni in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Annunzio di informative urgenti del Governo.

PRESIDENTE. Avverte che nella seduta di domani avranno luogo le seguenti informative urgenti del Governo: alle 9 sul grave attentato presso l'istituto professionale «Morvillo-Falcone» di Brindisi, che ha causato la morte di Melissa Bassi e il ferimento di altre cinque studentesse; alle 11,15 sul terremoto in Emilia.
Secondo le intese intercorse tra i gruppi, lo svolgimento degli altri punti all'ordine del giorno avrà luogo a partire dalle 15.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD) e GIUSEPPE GIULIETTI (Misto).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 22 maggio 2012, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 45).

La seduta termina alle 19,15.