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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 643 di lunedì 4 giugno 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 18.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 28 maggio 2012.

I deputati in missione sono ventiquattro.

Nella giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto in Emilia.

PRESIDENTE. Ricordato che oggi è stato proclamato il lutto nazionale per le vittime del terremoto in Emilia, ribadisce il più profondo cordoglio per i familiari di coloro che hanno perso la vita e la più viva solidarietà per tutti quelli che sono stati colpiti dal sisma che ha martoriato, e purtroppo continua a martoriare, l'Emilia e le regioni limitrofe.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 57 del 2012: Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese (A.C. 5194-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

ANTONIO BOCCUZZI (PD), Relatore per la XI Commissione. Illustra il contenuto del decreto-legge in discussione, volto a colmare una pericolosa lacuna normativa derivante dalla decorrenza dei termini per l'emanazione dei regolamenti di delegificazione previsti dal decreto legislativo n. 81 del 2008, la cui mancanza, in assenza di una proroga della disciplina vigente, avrebbe creato un caos normativo in materia di tutela della salute nel settore dei trasporti. Nel dare conto quindi delle modifiche apportate al testo dalle Commissioni riunite XI e XII, volte anche a recepire taluni fondati rilevi del Comitato per la legislazione, osserva come il Governo abbia manifestato disponibilità ad accogliere due ordini del giorno finalizzati, rispettivamente, a prevedere tempi rapidi per l'iter di un disegno di legge delega vertente sulla materia e per l'emanazione dei relativi decreti attuativi, nonché a far fronte ai rilievi formulati dalla Commissione europea, che ha avviato una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese per un non corretto recepimento della normativa in materia di autocertificazione della valutazione del rischio nelle microimprese. Auspica infine l'approvazione del testo in discussione.

ANDREA SARUBBI (PD), Relatore per la XII Commissione. Lamentato il ritardo con il quale il Governo ha presentato il provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea che il proficuo lavoro svolto in sede referente ha consentito di superare talune criticità presenti nel testo, che a suo avviso costituisce un buon punto di equilibrio in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro tra le esigenze di tutela e quelle di ridurre il peso della burocrazia.

CECILIA GUERRA, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Sottolineata la rilevanza della materia oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione, condivide le considerazioni svolte dai relatori, rivolgendo un ringraziamento alle Commissioni riunite per il proficuo lavoro svolto, che ha consentito Pag. IVdi migliorare il testo presentato dal Governo.

FIORELLA CECCACCI RUBINO (PdL). Nel richiamare la drammaticità della situazione della sicurezza nel mondo del lavoro, evidenzia gli aspetti più qualificanti del testo in esame, che si pone l'apprezzabile obiettivo di prorogare i termini per l'emanazione dei regolamenti di delegificazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese, la cui mancanza avrebbe creato numerosi problemi di applicazione della nuova normativa recata dal decreto legislativo n. 81 del 2008. Ricordato inoltre che si è reso necessario intervenire anche con riferimento alle norme che regolano le procedure di autocertificazione della valutazione del rischio al fine di superare i rilievi formulati dalla Commissione europea, esprime, a nome del suo gruppo, apprezzamento per l'impegno profuso dal Governo sulla materia e preannunzia l'adesione ad un ordine del giorno vertente sul predetto problema, con l'obiettivo di tutelare i lavoratori senza peraltro appesantire burocraticamente l'attività delle imprese.

MARCO RONDINI (LNP). Richiamate le misure recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, che giudica un atto dovuto, ritiene sia fondamentale salvaguardare la specificità di taluni settori produttivi, affinché le attività delle singole aziende non siano ostacolate da oneri burocratici che ne pregiudichino il corretto svolgimento. Manifestato, quindi, l'orientamento favorevole del suo gruppo al testo in esame, invita il Governo ad adottare al più presto una disciplina a regime della materia.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Esprime preliminarmente cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito un territorio produttivo per eccellenza, operoso ed essenziale per l'economia del Paese, ricordando come al concetto largo di sicurezza nei luoghi di lavoro vada collegato anche quello della stabilità delle costruzioni nelle quali il lavoro viene svolto. Richiamati i dati forniti dall'ISTAT soprattutto in riferimento all'aumentata disoccupazione giovanile e femminile nel Sud, ritiene che la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro non debba tradursi solo in oneri aggiuntivi a carico delle imprese. Ribadisce, quindi, la necessità di investire nella formazione e nella tutela della salute nei luoghi di lavoro per promuovere una autentica cultura della sicurezza, che abbia innanzitutto nella prevenzione il suo fondamento storico. Rileva, infine, come il decreto-legge in discussione intervenga opportunamente per ovviare ai possibili problemi di applicazione della normativa recata dal decreto-legislativo n. 81 del 2008, nonché con riferimento alle disposizioni che regolano le procedure di autocertificazione della valutazione del rischio nelle microimprese.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiama le finalità del decreto-legge in discussione, che, senza recare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, è volto a correggere talune lacune connesse all'emanazione del decreto legislativo n. 81 del 2008, la cui disciplina, se applicata in assenza dei previsti regolamenti di delegificazione per la cui emanazione con il provvedimento in esame si dispone una proroga, avrebbe dato luogo a numerose problematiche, anche di natura tecnica, in tema di sicurezza dei lavoratori del settore dei trasporti e delle microimprese. Sottolinea, inoltre, come si renda necessario correggere la disciplina che prevede la possibilità per le microimprese di ricorrere all'autocertificazione della valutazione del rischio, ricordando che un non corretto recepimento della direttiva europea in materia ha esposto il nostro Paese ad una procedura di infrazione comunitaria. Auspica, infine, che le disposizioni in esame consentano di fare chiarezza nella disciplina relativa ad una materia particolarmente delicata come la sicurezza sul lavoro.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Sottolineata l'importanza dell'attività di prevenzione Pag. Vin materia di tutela dalla salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che deve essere garantita da adeguata competenza normativa, manifesta perplessità sull'autocertificazione nella valutazione del rischio. Lamentato, inoltre, il ricorso alla decretazione d'urgenza per disciplinare una materia così complessa, auspica che il provvedimento d'urgenza in discussione consenta di migliorare la disciplina vigente.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Moffa n. 1-01034: Iniziative a tutela dei lavoratori esposti all'amianto nello stabilimento Goodyear di Cisterna di Latina e dei familiari delle vittime.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che il deputato Fedriga ha ritirato la propria sottoscrizione dalla mozione Moffa n. 1-01034 ed ha presentato la mozione n. 1-01067 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

SILVANO MOFFA (PT). Illustra la sua mozione n. 1-01034, sottolineandone il carattere unitario nonché l'urgenza, anche in considerazione del mancato esito dato dal Governo ad impegni parlamentari assunti, tra l'altro, con l'unanime approvazione della risoluzione n. 8-00089 presso la XI Commissione. Richiamata, quindi, la necessità di un sollecito adeguamento del quadro normativo vigente, inidoneo a risolvere le problematiche sanitarie legate all'emergenza amianto, precisa che l'atto di indirizzo in esame è volto a impegnare il Governo ad aprire immediatamente un tavolo di confronto istituzionale con tutti i soggetti coinvolti nella delicata vicenda dei lavoratori esposti all'amianto nello stabilimento Goodyear di Cisterna di Latina.

EMANUELA MUNERATO (LNP). Illustra la mozione Fedriga n. 1-01067, sottolineando che in Italia numerosi lavoratori hanno contratto gravi malattie derivanti dall'esposizione all'amianto, atteso che molte aziende, in violazione della normativa vigente, non hanno adottato le dovute precauzioni per sottrarre i propri dipendenti a tale rischio. Richiamata, in particolare, la vicenda della Goodyear, invita il Governo a monitorare tutte le questioni ancora irrisolte, individuando le aziende che non hanno provveduto alla corresponsione di quanto dovuto ai familiari delle vittime.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiama la vicenda imprenditoriale delle sedi italiane della società multinazionale Goodyear, caratterizzatasi per le inaccettabili condizioni di sicurezza sul lavoro, per la violazione delle norme a tutela degli operai, nonché per lo strumentale utilizzo di aiuti pubblici a fronte di un'assoluta carenza di dispositivi di protezione, individuali e collettivi, accertata dal giudice penale italiano, alla cui sentenza di condanna la predetta società non intende ottemperare. Evidenzia quindi la necessità che il Governo si adoperi immediatamente attivando un tavolo di confronto istituzionale con tutti i soggetti coinvolti, nonché salvaguardando i lavoratori che hanno subito danni alla salute ed i familiari delle vittime.

ANTONINO FOTI (PdL). Rilevato che il tema della sicurezza sul lavoro desta grave allarme sociale e deve essere affrontato con particolare urgenza, richiama la vicenda della Goodyear, osservando che gli eredi delle vittime sono ancora in attesa di risarcimento da parte della predetta società Pag. VImultinazionale. Ricordata, quindi, la risoluzione in materia approvata dalla XI Commissione, invita il Governo ad assumere ogni iniziativa idonea a salvaguardare i diritti dei lavoratori danneggiati, avviando anche un tavolo di confronto istituzionale con tutti i soggetti coinvolti.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Evidenziate le gravi violazioni delle norme in tema di sicurezza sul lavoro e di tutela della salute, nonché l'opportunistica localizzazione di sedi sul territorio italiano da parte della società multinazionale Goodyear, rileva l'incauta concessione di aiuti pubblici che ha consentito in passato l'insediamento di stabilimenti del predetto gruppo industriale, auspicando che il Governo si attivi, oltre che a tutela degli operai italiani danneggiati, anche per evitare che la predetta società, sottraendosi all'applicazione delle sentenze di condanna emesse dal giudice penale italiano e alle mutate condizioni economiche e amministrative del mercato in Italia, localizzi la produzione in Paesi che possiedono normative più deboli in materia di sicurezza sul lavoro.

SESA AMICI (PD). Sottolineata l'opportunità della risoluzione approvata dalla XI Commissione sulla materia oggetto degli atti di indirizzo in discussione, rileva che, nonostante la sentenza del tribunale di Latina del 2008, gli eredi delle vittime dell'amianto sono ancora in attesa dell'erogazione del risarcimento da parte della Goodyear. Nell'auspicare, quindi, un ampliamento del Fondo per le vittime dell'amianto, invita il Governo ad un forte impegno per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori danneggiati.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di un disegno di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa del disegno di legge n. 4716, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 5 giugno 2012, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 25).

La seduta termina alle 19,50.