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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 644 di martedì 5 giugno 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 31 maggio 2012.

I deputati in missione sono quarantasei.

Annunzio di petizioni.

GUIDO DUSSIN (LNP), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Svolgimento di interpellanze e di interrogazioni.

MARCO ROSSI DORIA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde alle interrogazioni Burtone n. 3-01837 e Granata n. 3-01878, entrambe vertenti sulle problematiche riguardanti l'assegnazione di incarichi dirigenziali nelle istituzioni scolastiche in Sicilia (vedi resoconto stenografico pag. 3). - Replicano i deputati GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), il quale si dichiara insoddisfatto per una risposta che giudica di stampo burocratico, invitando il Governo a disporre un'ispezione presso l'ufficio scolastico regionale della Sicilia al fine di chiarire una vicenda che suscita profonda amarezza, e BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), che si dichiara anch'egli insoddisfatto della risposta, auspicando che eventuali iniziative ispettive del Governo presso la struttura scolastica evocata nell'atto ispettivo siano finalizzate a fissare criteri oggettivi nella procedura di assegnazione degli incarichi dirigenziali.

MARCO ROSSI DORIA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interrogazione Burtone n. 3-02216, concernente chiarimenti in merito all'esclusione disposta dal decreto ministeriale n. 211 del 2010 degli scrittori dell'Italia meridionale dal quadro degli autori di letteratura italiana del XX secolo compresi nei piani di studio dei licei (vedi resoconto stenografico pag. 6). - Replica il deputato GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), che, pur apprezzando la sensibilità dimostrata dal sottosegretario, ritiene che il Ministro pro tempore Gelmini non abbia tenuto nel debito conto il valore degli autori meridionali. Invita pertanto il Governo a garantire al riguardo un indirizzo univoco.

FABIO GAVA (Misto-LI-PLI). Illustra la sua interpellanza n. 2-01299, concernente chiarimenti in ordine alla richiesta della prefettura di Treviso relativa alla locazione di un immobile di proprietà del comune di Conegliano (Treviso).

CARLO DE STEFANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 9). - Replica il deputato FABIO GAVA (Misto-LI-PLI), che si dichiara soddisfatto dell'avvenuta autorizzazione a dare seguito alla richiesta evocata nell'atto ispettivo.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Illustra la sua interpellanza n. 2-01333, concernente elementi e iniziative in relazione a lettere anonime riguardanti alcuni amministratori del comune di Fuscaldo (Cosenza).

Pag. VI

CARLO DE STEFANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 13). - Replica il deputato MARIO TASSONE (UdCpTP), che, pur ringraziando il sottosegretario per la cortesia dimostrata, si dichiara insoddisfatto di una risposta inaccettabile, manifestando preoccupazione per l'assenza di uno sforzo adeguato finalizzato ad accertare le responsabilità relative ai fatti evocati nell'atto ispettivo.

CARLO DE STEFANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interrogazione Fiano n. 3-01991, sulle iniziative in relazione alla pubblicazione su un sito Internet contenente materiale a sfondo razzista di una lista di personalità che sostengono iniziative solidali o antirazziste (vedi resoconto stenografico pag. 15). - Replica il deputato EMANUELE FIANO (PD), che, nel ringraziare il sottosegretario per le informazioni relative al contrasto dei fenomeni di antisemitismo, si dichiara insoddisfatto della risposta, lamentando l'assenza di strumenti giuridici idonei ad impedire la diffusione su Internet di materiale di stampo discriminatorio e razzista.

La seduta, sospesa alle 12,55, è ripresa alle 15,10.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquanta.

Modifica nella composizione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Linda Lanzillotta ha dichiarato di dimettersi dalla componente politica Alleanza per l'Italia, continuando ad aderire al gruppo parlamentare Misto.

Relazione conclusiva della Commissione di indagine richiesta dal deputato Antonio Mazzocchi.

PRESIDENTE. Avverte che l'onorevole Rosy Bindi, presidente della Commissione di indagine costituita ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento e richiesta dal deputato Antonio Mazzocchi, darà lettura della relazione conclusiva della medesima Commissione.

ROSY BINDI (PD). Dà lettura della relazione conclusiva della Commissione di indagine da lei presieduta (vedi resoconto stenografico pag. 18).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che la seduta sarà ora sospesa anche per consentire la riunione dell'Ufficio di Presidenza.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede, a nome del suo gruppo, che la seduta riprenda tra venti minuti e che la riunione dell'Ufficio di Presidenza si tenga eventualmente nella serata.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Invita la Presidenza a prevedere una sospensione della seduta consona a consentire successivamente una proficua prosecuzione dei lavori.

PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 16,30.

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,30.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Invita la Presidenza a garantire che siano evitati atteggiamenti dilatori nel corso dell'esame del provvedimento in materia di Pag. VIIlotta alla corruzione, ricordando peraltro che il suo gruppo era contrario a sospendere la seduta fino alle 16,30.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Quartiani, precisando che la decisione del Presidente di turno Leone di sospendere la seduta fino alle 16,30 è stata dettata da motivazioni oggettive legate alla riunione dell'Ufficio di Presidenza.

MANLIO CONTENTO (PdL). Giudicato politicamente non condivisibile e paradossale il comportamento assunto dal Ministro della giustizia in sede di Comitato dei diciotto, invita la Presidenza ad attivarsi affinché il predetto rappresentante del Governo esprima nella medesima sede il proprio parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 13 del provvedimento in tema di lotta alla corruzione.

PRESIDENTE. Precisa che nessuna disposizione regolamentare prevede che il rappresentante del Governo sia tenuto ad esprimere il proprio parere in sede di Comitato dei nove.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Ritiene che il Governo stia assumendo un atteggiamento dilatorio nel corso dell'iter del provvedimento in materia di lotta alla corruzione, che forse prelude l'intenzione di porre la questione di fiducia.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Giudica sostanzialmente condivisibili le preoccupazioni espresse dal deputato Contento, ritenendo che alcune proposte emendative che saranno esaminate nel prosieguo della seduta presuppongono la conoscenza del parere da parte del Governo.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Ritiene che il Governo debba esprimersi nel merito di alcuni aspetti essenziali del provvedimento in materia di lotta alla corruzione, del quale sottolinea la straordinaria rilevanza politica, al fine di consentire un razionale andamento del relativo iter.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, sottolinea l'opportunità di proseguire nell'iter del provvedimento, affrontando le problematiche sollevate dai deputati intervenuti nel momento in cui verrà esaminato l'articolo 13.

MARIA GRAZIA SILIQUINI (PT). Ritiene che il Governo avrebbe già dovuto esprimersi nel merito dell'articolo 13 del provvedimento in materia di lotta alla corruzione in sede di Comitato dei diciotto.

PRESIDENTE. Ricorda di aver già precisato che il Governo non è tenuto ad esprimere il proprio parere in sede di Comitato dei diciotto.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di un disegno di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa del disegno di legge n. 4716, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.

(Così rimane stabilito).

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2156: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (approvato dal Senato) (A.C. 4434-A ed abbinate).

Nella seduta del 31 maggio 2012 sono iniziati gli interventi sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 5.

PRESIDENTE. Avverte che sono in distribuzione un'ulteriore nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 4.0600 del Governo e una nuova formulazione dell'emendamento 5.600 del Governo, nonché il subemendamento Favia 0.4.0600.3. Pag. VIII
Avverte inoltre che, prima dell'inizio della seduta, sono state ritirate dai presentatori le seguenti proposte emendative: Ferranti 9.06 e 10.259, Mariani 9.07 e 9.08, Ria 10.251, Giovanelli 10.026, 10.027, 10.06, 10.09 e 10.07.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta l'intenzione del suo gruppo di fare proprie le proposte emendative che sono state ritirate.

PRESIDENTE. Ricorda che, secondo la prassi costante, le proposte emendative ritirate prima dell'inizio della seduta non possono essere fatte proprie.

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Propone di riprendere l'esame dell'articolo 5 e degli emendamenti allo stesso riferiti.

(Ripresa esame dell'articolo 5)

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Accetta l'emendamento 5.600 (Nuova formulazione) del Governo ed esprime parere favorevole sull'emendamento Sisto 5.250, purché riformulato.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Concorda.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 5.250, del quale richiama le finalità.

CINZIA CAPANO (PD). Dichiara il voto favorevole sull'emendamento Sisto 5.250, nel testo riformulato.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Sisto 5.250, nel testo riformulato, e 5.600 (Nuova formulazione) del Governo.

SALVATORE VASSALLO (PD). Richiamate le apprezzabili finalità perseguite dall'articolo 5, che, tutelando il pubblico dipendente che denunzia condotte illecite, dà chiara ed equilibrata attuazione ad una disposizione contenuta nella Convenzione civile sulla corruzione del Consiglio d'Europa, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

LORENZO RIA (UdCpTP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 5, esprime apprezzamento per l'apporto migliorativo del Governo e in particolare del Ministro Patroni Griffi, che ha reso più organiche e coerenti le disposizioni in esame in materia di contrasto alla corruzione.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Manifesta apprezzamento per l'equilibrata norma recata dall'articolo in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 5, il cui testo equilibrato realizza una condivisibile tutela dei dipendenti pubblici che forniscono notizie relative ad illeciti commessi.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Rileva la portata innovativa, anche di ordine culturale, dell'articolo 5, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 6)

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Esprime parere Pag. IXfavorevole sull'emendamento Melchiorre 6.251 e parere contrario sui restanti emendamenti.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Concorda.

ALFREDO MANTOVANO (PdL). Richiama le ragioni che lo inducono a proporre la soppressione dell'articolo 6, come previsto dal suo emendamento 6.250, del quale raccomanda l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mantovano 6.250.

MANLIO CONTENTO (PdL). Richiamate le finalità dell'emendamento Vitali 6.1, volto a rendere più efficaci i controlli sulle attività delle imprese a rischio di infiltrazione mafiosa, manifesta disponibilità a ritirare la predetta proposta emendativa ove i firmatari degli altri emendamenti di identico contenuto assumano analoga decisione.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Manifesta perplessità, anche a nome del suo gruppo, riguardo al parere contrario espresso sull'emendamento Barbaro 6.252, identico agli emendamenti Vitali 6.1 e Rao 6.253, recanti misure in materia di contrasto all'infiltrazione mafiosa nell'attività di impresa.

ROBERTO RAO (UdCpTP). Richiamate le rilevanti finalità del suo emendamento 6.253, identico agli emendamenti Vitali 6.1 e Barbaro 6.252, prospetta l'opportunità di accantonarne l'esame.

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Manifesta un orientamento favorevole all'ipotesi di accantonare l'esame degli identici emendamenti in esame.

PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli identici emendamenti Vitali 6.1, Barbaro 6.252 e Rao 6.253, nonché del successivo emendamento Melchiorre 6.251.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Ritiene ingiustificato accantonare anche l'esame del suo emendamento 6.251.

PRESIDENTE. Precisa che, essendo stati accantonati emendamenti interamente sostitutivi dell'articolo 6, deve intendersi accantonato anche il successivo emendamento Melchiorre 6.251, unitamente alla votazione dell'articolo 6.

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Chiede di accantonare l'esame dell'articolo 7 e dell'unico emendamento ad esso riferito.

PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, la proposta di accantonamento formulata dal relatore per la I Commissione si intende accolta.

(Esame dell'articolo 8)

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Accetta l'emendamento 8.600 del Governo e invita al ritiro delle restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Concorda.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Ritira tutti i suoi emendamenti riferiti all'articolo 8.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 8.600 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 8.

(Esame dell'articolo 9)

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Esprime parere favorevole, Pag. Xpurché riformulato, sull'emendamento Sisto 9.252 e invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Concorda.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Vassallo 9.250.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nell'annettere grande importanza alle misure recate dall'emendamento Vassallo 9.250, manifesta, a nome del suo gruppo, l'intenzione di farlo proprio, nella convinzione dell'esigenza di prevedere un controllo della Corte dei conti anche sulle società partecipate pubbliche.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, rileva che, nel fare propri gli emendamenti ritirati dai presentatori, il gruppo Italia dei Valori deve altresì ritirare in egual numero proprie proposte emendative, in ossequio al regime di cui all'articolo 85-bis del Regolamento.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel riconoscere la correttezza delle osservazioni del deputato Giachetti, ritira il suo emendamento 10.260.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Chiarisce le motivazioni del parere contrario espresso dal Governo sull'emendamento Vassallo 9.250, fatto proprio dal gruppo Italia dei Valori.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vassallo 9.250, fatto proprio dal gruppo Italia dei Valori.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Illustrato il contenuto del suo emendamento 9.251, volto ad evitare eventuali rilievi di incostituzionalità circa la presunzione dell'entità del danno e l'inversione dell'onere della prova, accede, tuttavia, all'invito al ritiro del predetto emendamento, accettando altresì la riformulazione proposta del suo successivo emendamento 9.252.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Sisto 9.252, nel testo riformulato, e l'articolo 9, nel testo emendato.

DAVID FAVIA (IdV). Chiede che si proceda con l'esame dell'emendamento Di Pietro 2.280, precedentemente accantonato.

PRESIDENTE. Prende atto che le Commissioni ritengono di proseguire i lavori secondo quanto stabilito.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Chiede precisazioni in ordine all'accantonamento del suo emendamento 2.280.

PRESIDENTE. Atteso che l'emendamento Di Pietro 2.280 risulta ancora accantonato, ribadisce che si procederà secondo quanto indicato dal relatore.

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Vassallo 9.0250, esprimendo altrimenti parere contrario.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Concorda.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'articolo aggiuntivo Vassallo 9.0250.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta l'intenzione, a nome del suo gruppo, di fare proprio l'articolo aggiuntivo Vassallo 9.0250, riservandosi di comunicare successivamente la proposta emendativa che il gruppo Italia dei Valori ritirerà.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Vassallo 9.0250 fatto proprio dal gruppo Italia dei Valori. Pag. XI

(Esame dell'articolo 10)

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Melchiorre 10.253, Lanzillotta 10.254 e Ferranti 10.258, nonché sugli emendamenti Favia 10.267, Di Pietro 10.263 e Ria 10.252; manifesta l'opportunità di accantonare l'emendamento Mantini 10.250 ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti alla Presidenza circa la possibilità del proprio gruppo di fare propri emendamenti segnalati.

DAVID FAVIA (IdV). Precisa che il suo emendamento 10.9 deve intendersi non segnalato.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Il Governo concorda con il relatore, rimettendosi all'Assemblea sugli identici emendamenti Melchiorre 10.253, Lanzillotta 10.254 e Ferranti 10.258 nonché sull'emendamento Favia 10.267.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta perplessità circa l'atteggiamento del Governo sul suo emendamento 10.10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Osserva quindi come non appaia eticamente e moralmente opportuno consentire la candidabilità alla carica di parlamentare di soggetti condannati con sentenza definitiva per delitti non colposi e, qualora già eletti, non prevederne la decadenza dalla carica.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Nel dichiarare di voler sottoscrivere, a nome del suo gruppo, gli emendamenti Di Pietro 10.11 e 10.13, sui quali manifesta il convinto voto favorevole, giudica non condivisibile il contenuto dell'emendamento Di Pietro 10.10.

DONATELLA FERRANTI (PD). Pur condividendo i principi ispiratori della proposta emendativa in esame, ritiene che le disposizioni recate dall'articolo 10 rappresentino una positiva soluzione, frutto di un ampio lavoro svolto nelle Commissioni, alla complessa problematica dell'incandidabilità e del divieto di ricoprire cariche elettive in caso di condanna per delitti non colposi; dichiara pertanto di non poter votare l'emendamento Di Pietro 10.10.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Auspica una soluzione unitaria da parte dell'Assemblea su un tema così delicato quale quello dell'incandidabilità affrontato dall'articolo 10 del provvedimento in esame.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Nel sottolineare l'irrinunciabilità del principio, costituzionalmente sancito, secondo il quale ogni cittadino deve ritenersi innocente fino a condanna definitiva passata in giudicato, ritiene inaccettabile e paradossale la formulazione dell'emendamento Di Pietro 10.10, sul quale dichiara il voto contrario del suo gruppo.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DONATA LENZI (PD), LUIGI MURO (FLpTP) e DAVID FAVIA (IdV), che prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'emendamento Di Pietro 10.10.

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Ritiene che si possa procedere con l'esame dell'emendamento Di Pietro 10.10.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Giudica condivisibile l'accantonamento dell'emendamento Di Pietro 10.10 e, conseguentemente, dell'articolo 10.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Evidenzia che, qualora Pag. XIIvi fosse accordo sull'ipotesi di accantonare l'intero esame dell'articolo 10, si dovrebbe passare all'esame dell'articolo 11 e quindi sospendere i lavori sul provvedimento.

PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'articolo 10 e dei relativi emendamenti deve intendersi accantonato.
Avverte altresì che si procederà secondo quanto indicato dal presidente della I Commissione.

(Votazione dell'articolo 11)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 11, al quale non sono riferiti emendamenti.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta e ritiene che, con l'assenso dei gruppi, si possa procedere alla trattazione del successivo punto all'ordine del giorno.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene che si possano proseguire i lavori passando al successivo punto all'ordine del giorno ove nella giornata di domani si riprenda prioritariamente l'esame del disegno di legge n. 4434-A.

SIMONE BALDELLI (PdL). Ritiene opportuno sospendere i lavori dell'Assemblea per riprendere l'esame del provvedimento in materia di lotta alla corruzione nella parte pomeridiana della seduta di domani, in coerenza con le determinazioni assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Prende atto che a questo punto non resta che sospendere i lavori dell'Assemblea.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Si associa alle considerazioni del deputato Giachetti.

PRESIDENTE. Preso atto dell'orientamento dei gruppi, ritiene di sospendere i lavori dell'Assemblea.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIULIANO CAZZOLA (PdL), MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD) e SOUAD SBAI (PdL), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati ANTONINO LO PRESTI (FLpTP), LUCIANA PEDOTO (PD) e FABIO EVANGELISTI (IdV).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 6 giugno 2012, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 58).

La seduta termina alle 18,50.