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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 647 di lunedì 11 giugno 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 4 giugno 2012.

I deputati in missione sono venticinque.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 5263, di conversione del decreto-legge n. 74 del 2012, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo.
Il disegno di legge è stato assegnato alla VIII Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Modifica nella composizione di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Marilena Parenti, proclamato in data 7 giugno, ha aderito al gruppo parlamentare Partito Democratico.

Modifiche nella composizione di componenti politiche del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Carmelo Lo Monte ha dichiarato di dimettersi dalla componente politica Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud, continuando ad aderire al gruppo parlamentare Misto.
Comunica altresì che il deputato Gianni Vernetti ha dichiarato di dimettersi dalla componente politica Alleanza per l'Italia, continuando ad aderire al gruppo parlamentare Misto.

Annunzio di petizioni.

DONATO LAMORTE (FLpTP), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 2).

Sull'ordine dei lavori.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Nel denunziare l'imminente chiusura di due stabilimenti della società Italcementi, uno dei quali ubicato in Calabria, precisa di aver presentato al riguardo un atto di sindacato ispettivo, invitando la Presidenza ad attivarsi nei confronti del Governo in relazione a tale preoccupante situazione.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo, giudicando condivisibili le preoccupazioni espresse dal deputato Tassone.

Pag. IV

Discussione della proposta di legge di ratifica S. 849: Convenzione civile sulla corruzione (approvata dal Senato) (A.C. 3737 ed abbinata).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

RENATO FARINA (PdL), Relatore. Illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, ricordando che la Convenzione civile sulla corruzione, siglata a Strasburgo il 4 novembre 1999, impone a ciascuno Stato contraente di prevedere, ove necessario, nel proprio ordinamento giuridico efficaci rimedi in favore dei soggetti che hanno sofferto in conseguenza di atti di corruzione, sia sotto il profilo della tutela giudiziale dei loro diritti, sia sotto quello del risarcimento del danno. Osservato altresì che l'ordinamento italiano appare sostanzialmente conforme alle disposizioni recate dalla predetta Convenzione, rileva con favore l'ampia convergenza registratasi tra le forze politiche e il Governo circa la necessità di promuovere un'efficace lotta al fenomeno della corruzione, dando peraltro conto dei provvedimenti all'esame del Parlamento che perseguono analoghe finalità.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal relatore, sottolinea che la Convenzione in discussione, oltre ad assumere un alto valore simbolico, fornisce una base normativa che consentirà di riconsiderare i rimedi civilistici in caso di corruzione.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Lamentato il ritardo con il quale si perviene alla ratifica della Convenzione in discussione, sottolinea la necessità di introdurre forme di coordinamento tra gli Stati che consentano un contrasto organico della corruzione in ambito europeo, preannunziando il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Nel preannunziare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in discussione, rileva che il prossimo esame del disegno di legge di ratifica sulla corruzione penale sollecita la necessità di un maggior coordinamento normativo, ritenendo peraltro la legislazione italiana già conforme al contenuto della Convenzione in esame. Richiamati quindi gli aspetti salienti della proposta di legge in discussione, sottolinea l'obbligo morale di promuovere in modo efficace la lotta al fenomeno della corruzione.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel preannunziare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge in discussione, lamenta che il Governo non abbia assunto iniziative finalizzate alla ratifica delle Convenzioni penale e civile in materia di corruzione. Sottolinea, peraltro, l'importanza della Convenzione in esame, volta a tutelare sul piano giurisdizionale i cittadini lesi da atti corruttivi.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge: Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense (approvata, in un testo unificato, dal Senato) (A.C. 3900-A ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 7 giugno 2012.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

Pag. V

ROBERTO CASSINELLI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento in discussione, che reca un'importante ed attesa riforma della professione forense, sulla quale si è registrata un'ampia convergenza tra le forze politiche. Nel richiamare l'ampio e costruttivo dibattito svoltosi in Commissione, sottolinea le principali modifiche apportate nel corso dell'iter in sede referente alla proposta di legge in oggetto, anche per conformarne il testo sia ai principi generali emanati dal Governo in materia di libere professioni sia alla disciplina comunitaria del settore. Evidenzia quindi le principali linee di intervento del legislatore, che ha inteso perseguire gli obiettivi di tutela del diritto alla difesa dei cittadini utenti, di garanzia di indipendenza della figura dell'avvocato, per la quale viene peraltro predisposto uno specifico codice deontologico, nonché del buon funzionamento della giustizia nel nostro Paese. Ricorda, infine, le ulteriori novità introdotte dal testo, in particolare in materia di società tra avvocati e di obbligo di formazione continua, nonché la previsione del titolo di specialista in vari rami del diritto.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in sede di replica.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel sottolineare la delicatezza e la complessità della materia oggetto del provvedimento in discussione, manifesta apprezzamento per la volontà del Parlamento di disciplinare un tema di tale rilievo, del quale ricorda la valenza costituzionale. Richiamati quindi i principali profili di novità contenuti nel testo, segnatamente l'inserimento tra le attività riservate in esclusiva agli avvocati di quelle di consulenza legale e assistenza legale stragiudiziale, la nuova disciplina delle società tra avvocati, l'obbligo di formazione continua e di assicurazione per la responsabilità civile nonché la vincolatività dei minimi tariffari, sui quali esprime un giudizio complessivamente positivo, auspica che nel corso dell'iter in Assemblea siano approvate proposte ulteriormente migliorative del testo in esame.

LORENZO RIA (UdCpTP). Nell'annettere grande importanza alla condivisibile riforma dell'ordinamento forense in discussione, osserva come il principale principio ispiratore del legislatore in questo delicato comparto sia quello di garantire la pienezza del diritto alla difesa dei cittadini. Nel richiamare quindi le numerose disposizioni vigenti sulle quali si rende necessario intervenire affinché la disciplina recata dal testo in discussione sia il più possibile organica e scevra da problematiche applicative, segnala taluni punti critici del provvedimento, segnatamente con riferimento al libero accesso alla categoria, sul quale auspica interventi correttivi al fine di salvaguardare la qualità ed il merito dei professionisti forensi. Illustra inoltre gli aspetti più qualificanti del testo in discussione, soffermandosi in particolare sulle novità in materia tariffaria, sulla nuova disciplina per le società tra avvocati, sull'introduzione dell'avvocato specialista nonché sulle nuove disposizioni concernenti la pratica da avvocato. Richiama, infine talune proposte emendative presentate dal suo gruppo, volte a migliorare il testo, sottolineando l'opportunità che la disciplina introdotta, non sia svincolata e disorganica rispetto alla più ampia riforma delle professioni.

MARIO CAVALLARO (PD). Nel ritenere che non debbano essere ignorati i segnali di inquietudine provenienti dalle associazioni di categoria, che hanno manifestato un grave disagio socio-economico all'interno della professionalità forense, peraltro con grandi differenze nell'ambito del territorio nazionale, giudica la risposta fornita con il provvedimento in discussione necessaria ma non sufficiente. Sottolineata, quindi, la necessità di una riforma del gratuito patrocinio e della difesa d'ufficio, nonché di solleciti interventi in materia di magistratura onoraria, ricorda che il suo gruppo ha proposto di introdurre un esame di Stato a livello nazionale Pag. VIper l'accesso alla professione forense, evidenziando l'obsolescenza dei corsi universitari di insegnamento giuridico.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Rileva che il provvedimento in esame reca una disciplina equilibrata e non corporativa della professione forense, intesa a rafforzare la competenza e l'indipendenza dell'avvocatura nel preminente interesse della giustizia e dei cittadini, favorendo l'accesso rapido ed utile dei giovani alla formazione e all'attività. Richiamati, quindi, gli aspetti salienti della normativa in discussione, ne sottolinea la valenza economica e sociale, evidenziando la necessità di collocare la nuova disciplina nell'ambito di una più complessiva riforma della giustizia e di più generali norme di liberalizzazione degli ordini professionali. Nel manifestare inoltre particolare apprezzamento per il ruolo determinante affidato al Parlamento dal comma 3 dell'articolo 1 del provvedimento in relazione al procedimento di attuazione dello stesso, auspica la più ampia convergenza delle forze politiche sul testo in esame, nonché l'approvazione di specifiche modifiche migliorative.

PAOLA FRASSINETTI (PdL). Sottolineato che il provvedimento in discussione reca disposizioni importanti ed innovative volte a restituire alla professione forense la giusta dignità professionale, richiama il fondamentale contributo fornito dalle associazioni di categoria nell'elaborazione del testo. Nel ricordare, quindi, gli aspetti salienti della proposta di legge, tra i quali l'obbligo di aggiornamento costante delle competenze professionali, volto alla tutela del cittadino, evidenzia la sensibilità dimostrata dalla sua parte politica nell'evitare eccessive liberalizzazioni dell'attività forense, che sarebbero state nocive per il decoro e l'indipendenza della categoria.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 5273, di conversione del decreto-legge n. 52 del 2012, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica.
Il disegno di legge è assegnato alle Commissioni riunite I e V in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 12 giugno 2012, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 36).

La seduta termina alle 18.