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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 666 di lunedì 16 luglio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 12.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 12 luglio 2012.

I deputati in missione sono trenta.

In morte dell'onorevole Luigi Sandirocco.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Luigi Sandirocco, recentemente scomparso.

Discussione del disegno di legge S. 3349, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 73 del 2012: Disposizioni urgenti in materia di qualificazione delle imprese e di garanzia globale di esecuzione (approvato dal Senato) (A.C. 5341).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

TINO IANNUZZI (PD), Relatore. Illustra il contenuto del decreto-legge in discussione, che interviene su alcune disposizioni del regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice dei contratti pubblici, al fine di prorogare l'entrata in vigore delle norme che disciplinano la qualificazione delle imprese esecutrici di lavori pubblici e la garanzia globale di esecuzione, con l'obiettivo di evitare il blocco delle gare per l'affidamento degli appalti di progettazione ed esecuzione dei lavori relativi, in particolare, alle grandi opere di importo superiore ai 75 milioni di euro; osserva inoltre che la proroga non comporta una riduzione del livello di garanzia della pubblica amministrazione negli appalti, giudicando altresì del tutto prioritario ed urgente evitare penalizzazioni per il mondo delle imprese, in condizioni di forte crisi economica. Nel dare infine conto delle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter al Senato, nonché del proficuo lavoro svolto in sede referente, preannunzia la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo ad adottare un provvedimento organico di revisione della disciplina in materia di appalti e lavori pubblici.

GUIDO IMPROTA, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Sottolinea che il provvedimento d'urgenza in discussione prevede, tra l'altro, alcune proroghe di termini al fine di rendere più agevole per le imprese e le pubbliche amministrazioni l'effettuazione dei lavori concessi in appalto.

ROBERTO MORASSUT (PD). Sottolinea che il complesso provvedimento d'urgenza in discussione, disponendo la proroga dell'entrata in vigore della normativa in materia di qualificazione delle imprese esecutrici di lavori pubblici e garanzia globale di esecuzione, risponde all'obiettivo di evitare la paralisi del settore dei lavori pubblici, consentendo, peraltro, alle banche di mantenere le garanzie prestate. Richiamato, altresì, il parere espresso dal Comitato per la legislazione sul decreto-legge in discussione, giudica indispensabile procedere ad una revisione organica del Regolamento di esecuzione ed attuazione Pag. IVdel decreto legislativo n. 163 del 2006, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, in attuazione delle direttive europee emanate in materia.

GUIDO DUSSIN (LNP). Nel ritenere preliminarmente che sarebbe stato opportuno avviare in sede legislativa la discussione del provvedimento d'urgenza in esame, ne richiama il contenuto estremamente tecnico, sottolineando l'importanza di disposizioni che intendono tutelare le imprese che eseguono appalti pubblici, anche in considerazione dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione nei confronti del mondo imprenditoriale nazionale. Nel ricordare altresì le proposte emendative migliorative del testo presentate dal suo gruppo, manifesta un orientamento favorevole alle norme recate dal decreto-legge in discussione, preannunziando peraltro che la sua parte politica presenterà specifici ordini del giorno e valuterà l'atteggiamento che il Governo assumerà nel prosieguo del dibattito.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Pur ritenendo necessario l'intervento normativo attuato con il provvedimento d'urgenza in discussione, soprattutto al fine di risollevare le imprese esecutrici di lavori pubblici in grave difficoltà, rileva che esso risulta dettato da una situazione emergenziale, stigmatizzando peraltro le soluzioni individuate, pur necessarie per porre fine alla situazione di evidente instabilità del settore dei lavori pubblici. Espresso altresì rammarico per la dichiarazione di inammissibilità di talune proposte emendative presentate dalla sua parte politica, auspica un rapido intervento del Governo in materia di appalti e lavori pubblici.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

TINO IANNUZZI (PD), Relatore. Nel prendere atto degli interventi svolti nel corso dell'odierna discussione, ritiene che nella giornata di domani l'Assemblea sia in grado di assicurare la conversione in legge del decreto-legge in esame.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo rinunzia alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Annunzio di petizioni.

GUIDO DUSSIN (LNP), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 14).

La seduta, sospesa alle 13,05, è ripresa alle 14,10.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono trenta.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 89 del 2012: Proroga di termini in materia sanitaria (A.C. 5323-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, recante la proroga di alcuni termini in materia sanitaria, con particolare riferimento alla facoltà di utilizzare gli studi privati per l'esercizio di attività libero-professionale intramuraria e alla durata in carica degli organi collegiali operanti presso il Ministero della salute, al fine di garantirne la riorganizzazione in vista di una maggiore efficienza. Nel giudicare sussistenti i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, esprime un giudizio complessivamente positivo sul decreto-legge in esame, pur manifestando talune riserve circa l'opportunità di riservare al Consiglio superiore di sanità un trattamento diverso da quello previsto per altri organismi.

Pag. V

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Nel sottolineare come la complessità del meccanismo per l'esercizio dell'attività medica libero-professionale intramuraria ha, di fatto, imposto un'ulteriore proroga dei termini per lo svolgimento straordinario della predetta attività presso gli studi dei medici interessati, evidenzia l'esigenza di creare le condizioni affinché i pazienti possano usufruire di cure continuative di qualità anche presso le strutture pubbliche, reputando necessario, a tal fine, introdurre un idoneo rapporto etico tra pazienti e medici, con una corretta gestione del sistema dell'intramoenia da parte delle aziende sanitarie. Auspica quindi un deciso intervento del Governo per razionalizzare le spese sanitarie e garantire così una migliore tutela della salute. Nel ricordare inoltre che il testo in discussione reca anche la proroga della durata degli organi collegiali e dei numerosi organismi operanti presso il Ministero della salute, evidenzia come sia importante procedere alla razionalizzazione dell'attività delle predette strutture, sempre nell'ottica di una migliore tutela dei diritti del malato.

LUCIANA PEDOTO (PD). Richiamati gli aspetti salienti del decreto-legge in discussione, evidenzia come le disposizioni relative alla possibilità di esercitare negli studi privati l'attività libero-professionale intramuraria trovino difficile attuazione in talune regioni. Nel sottolineare, quindi, la necessità che il futuro provvedimento sul riordino dell'attività libero-professionale intramuraria dei medici sia tempestiva, evidenzia l'esigenza che la razionalizzazione delle Commissioni operanti presso il Ministero sia coerente con le priorità della sanità italiana; preannunzia quindi la presentazione da parte del suo gruppo di un ordine del giorno volto a garantire la specificità dei dispositivi medici per determinate situazioni, prospettando l'opportunità di modificare il provvedimento istitutivo del Consiglio superiore di sanità con riferimento ai componenti di diritto di tale organismo. Manifesta, infine, l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame.

MARCO RONDINI (LNP). Nell'esprimere la netta contrarietà del suo gruppo all'ennesima proroga della cosiddetta intramoenia allargata, lamenta i gravi e colpevoli ritardi da parte di molte regioni nell'assicurare, a fronte dei cospicui stanziamenti previsti a carico dello Stato centrale, il completamento degli interventi di ristrutturazione edilizia da effettuarsi presso le strutture sanitarie locali. Nel ritenere, quindi, che sarebbe preferibile, anziché prevedere deroghe e proroghe, perseguire efficacemente le responsabilità delle amministrazioni regionali inerti e inefficienti, evidenzia quale conseguenza di tale situazione il continuo spostamento dei pazienti dalle strutture pubbliche verso studi e cliniche privati.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Evidenziati gli elementi di criticità presenti nel provvedimento d'urgenza in discussione, ritiene che sarebbe stato necessario accorpare gli enti inutili, anche per consentire opportuni risparmi di spesa, lamentando l'attribuzione al Ministro della salute della facoltà di nominare il presidente del Consiglio superiore di sanità. Stigmatizzata, quindi, la ristrettezza dei tempi riservati all'esame del decreto-legge, che costituisce una mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento, preannunzia la presentazione da parte del suo gruppo di proposte emendative volte a modificare un testo che giudica non condivisibile.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Nel manifestare apprezzamento per la puntuale ed articolata relazione svolta e per l'ampia discussione testé conclusasi, conferma gli impegni assunti dal Governo Pag. VIal fine di una tempestiva definizione di un assetto stabile dell'intera materia dell'attività libero-professionale intramoenia che ne assicuri serietà, tracciabilità e integrazione con la programmazione delle aziende sanitarie locali. Evidenzia, altresì, che la proroga dei rilevanti organismi operanti presso il Ministero della salute risponde alla essenziale finalità di evitare le deleterie conseguenze della loro inerzia ed inattività.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 17 luglio 2012, alle 12,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 30).

La seduta termina alle 15,15.