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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 671 di martedì 24 luglio 2012

Pag. 1

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10,05.

DONATO LAMORTE, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.
(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bocci, Bongiorno, Gregorio Fontana, Leone, Lucà, Mazzocchi, Migliavacca, Palumbo, Pescante e Valducci sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
Pertanto i deputati in missione sono complessivamente quarantotto, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.
Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese (A.C. 5312-A/R).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese, nel nuovo testo approvato dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea (Per l'articolo unico del disegno di legge di conversione nel testo delle Commissioni come ulteriormente modificato e per le proposte emendative presentate riferite agli articoli del decreto-legge, nel testo recante le modificazioni apportate dalle Commissioni vedi l'allegato A - A.C. 5312-A/R).
Ricordo che nella seduta di ieri il provvedimento è stato rinviato in Commissione.
Ha chiesto di parlare il presidente della VI Commissione (Finanze), onorevole Gianfranco Conte, che illustrerà le modifiche apportate dalle Commissioni al testo del provvedimento. Ne ha facoltà.

GIANFRANCO CONTE, Presidente della VI Commissione. Signor Presidente, segnalo che, a seguito del rinvio in Commissione del disegno di legge n. 5312-A di conversione del decreto-legge n. 83 del 2012, recante misure urgenti per la crescita del Paese, le Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive) nella seduta di questa mattina hanno approvato una serie di emendamenti dei relatori, che recepiscono le condizioni formulate dalla V Commissione (Bilancio) nel parere approvato ieri sul provvedimento, senza comunque riaprire il dibattito su tutti gli altri aspetti del testo.
Inoltre, le Commissioni hanno approvato le seguenti correzioni di forma al testo dell'A.C. 5312-A: a pagina 253, capoverso comma 1, le parole «della legge di conversione» sono state soppresse; a pagina 301, comma 5-bis, capoverso comma 2-bis, dopo le parole «non aventi titoli» sono state aggiunte le seguenti: «rappresentativi del capitale»; a pagina 307, comma 8, dopo le parole «non emittenti strumenti finanziari» sono state aggiunte le seguenti: «rappresentative del capitale». Pag. 2
Infine, le Commissioni hanno nuovamente conferito il mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo come modificato dagli emendamenti approvati.

PRESIDENTE. Prendo atto delle modifiche introdotte dalle Commissioni.

(Posizione della questione di fiducia - Articolo unico - A.C. 5312-A/R)

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Ministro per i rapporti con il Parlamento, professor Dino Piero Giarda. Ne ha facoltà.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, a nome del Governo pongo la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione al decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese, nel nuovo testo approvato dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea.

MAURIZIO FUGATTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MAURIZIO FUGATTI. Signor Presidente, non interveniamo nemmeno più criticando la scelta di porre la questione di fiducia, perché ormai è prassi. È prassi che questo Governo dagli ampi numeri decida di arrivare in Aula e porre la questione di fiducia. Stigmatizziamo solo il fatto che le Aule parlamentari ormai non servano più a nulla. Riconosciamo che il lavoro nelle Commissioni è stato fatto, e il ringraziamento va ai relatori e ai presidenti, però l'Aula, ormai, sui temi importanti, con questo Governo, non conta più nulla.

FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, al pari del collega Fugatti non dico più nulla sul Governo e su questa prassi ormai troppo consolidata di porre continuamente la questione di fiducia ogni qual volta arriva un provvedimento in quest'Aula. Tuttavia, mi rivolgo a lei, signor Presidente. Credo che davvero lei a questo punto debba tutelare la funzione di ciascun deputato e di ciascun gruppo di poter essere in qualche modo protagonisti e partecipi del procedimento legislativo.
In questo modo, chi non fa parte della V Commissione (Bilancio) o della Commissione di merito, non ha alcuna possibilità, di fatto, di intervenire nel procedimento legislativo. Quando si arriva in Assemblea tutto è tagliato in virtù della posizione della questione di fiducia. Credo che questo possa addirittura configurarsi come uno sfregio a questa istituzione. Pertanto, la prego, signor Presidente, di riflettere su questa modalità.
Recentemente vi è stato anche un intervento autorevolissimo del Capo dello Stato, che ha parlato delle modalità con cui veniva continuamente posta la questione di fiducia. Forse è bene riprendere quella lettura, che non si riferiva soltanto della maniera impropria in cui si emendavano alcuni testi e li si sottoponevano ad un voto di fiducia.
Le ripeto, non è una questione mia personale né del mio gruppo. È proprio per l'istituzione, che lei al più alto grado rappresenta, che le chiedo di intervenire in questa direzione.

PRESIDENTE. La questione posta dagli onorevoli Fugatti ed Evangelisti, come sanno i colleghi, è tanto complessa quanto antica - la Presidenza non ha nessuna difficoltà nel ricordarlo - e si pone in termini ancora più concreti e ancora più attuali e validi nello stesso momento in cui i Governi, avvalendosi delle prerogative costituzionali, decidono di porre la questione di fiducia in modo ripetuto e frequente.
Sono considerazioni già fatte in altra occasione, che ovviamente nulla tolgono al Pag. 3senso, che mi è ben chiaro, degli interventi degli onorevoli Fugatti ed Evangelisti.

ROCCO BUTTIGLIONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, lei ha anticipato alcune delle cose che volevo dire. Intervengo solo per ricordare a me stesso, come si usa dire, che la pratica deplorevole dell'apposizione continua di questioni di fiducia è antica. È una pratica che tutti hanno deplorato quando erano all'opposizione e tutti hanno praticato quando erano al Governo, non esclusi gli oratori che mi hanno preceduto. Tutti hanno praticato quando erano al Governo, concorrendo, gli uni con gli altri, nel peggiorare la situazione che si è progressivamente aggravata.

RAFFAELE VOLPI. Tutte le settimane la fiducia! Una a settimana!

ROCCO BUTTIGLIONE. Per quelli che non avessero letto i giornali di oggi, vorrei ricordare che se vi è un momento in cui effettivamente vi sono questioni urgenti - le quali impongono che alcuni provvedimenti vengano varati tempestivamente, in modo da dare al mondo un segnale chiaro sul fatto che l'Italia intende difendersi e non essere preda di mercati impazziti - per cui la posizione della questione di fiducia si giustifica, questo è il momento presente.

MAURIZIO FUGATTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Onorevole Fugatti, lei già ha parlato. Non può intervenire due volte sulla stessa questione.
A questo punto, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è immediatamente convocata al piano Aula, per definire l'articolazione del dibattito fiduciario. La seduta riprenderà al termine della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.
Sospendo la seduta.

La seduta, sospesa alle 10,15, è ripresa alle 10,40.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE (ore 10,40)

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunico che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stata stabilita la seguente articolazione dei lavori conseguente alla posizione della questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge n. 5312-A/R - Conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese (da inviare al Senato - Scadenza: 25 agosto 2012), nel testo da ultimo licenziato dalle Commissioni.

Le dichiarazioni di voto sulla fiducia avranno luogo a partire dalle ore 8,30 di domani, mercoledì 25 luglio. La votazione per appello nominale avrà dunque luogo a partire dalle ore 10,10 circa.

Seguirà l'esame degli ordini del giorno, il termine per la cui presentazione è fissato alle ore 17 di oggi.

Alle ore 19 di mercoledì 25 luglio avranno luogo le dichiarazioni di voto finale dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto, con ripresa televisiva diretta. Seguirà la votazione finale.

Alle ore 15 di mercoledì 25 luglio avrà luogo il previsto svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (question time).

Giovedì 26 luglio (antimeridiana) avrà luogo la discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 5369 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge Pag. 420 giugno 2012, n. 79, recante misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini, per assicurare la funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altre strutture dell'Amministrazione dell'interno, nonché in materia di Fondo nazionale per il Servizio civile. Differimento di termine per l'esercizio di delega legislativa (Approvato dal Senato - Scadenza: 19 agosto 2012); seguirà lo svolgimento di interpellanze urgenti.

Il seguito dell'esame di tale disegno di legge di conversione avrà luogo da martedì 31 luglio, a partire dalle ore 12 (e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna) (con votazioni).

Si ricorda che domani alle ore 18,15 il Presidente commemorerà in Aula la strage di Monaco del 1972, in cui sono stati uccisi 11 atleti della squadra olimpica israeliana.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

Mercoledì 25 luglio 2012, alle 8,30:

(ore 8,30 e ore 16)

1. - Seguito della discussione del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese (C. 5312-A/R).
- Relatori: Fluvi, per la VI Commissione; Vignali, per la X Commissione.

(ore 15)

2. - Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

La seduta termina alle 10,45.