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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 676 di giovedì 2 agosto 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquanta.

Sull'ordine dei lavori.

WALTER VERINI (PD). Ricorda che ricorre oggi l'anniversario della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, nella quale si registrarono 85 vittime e numerosi feriti, ritenendo doveroso rendere loro omaggio. Nel sottolineare quindi come l'attività giudiziaria abbia svelato la natura eversiva e neofascista di tale strage, tesa a sovvertire il legittimo ordine democratico del nostro Paese, auspica che sulla vicenda sia rimosso il segreto di Stato, al fine di accertarne anche la verità politica.

PRESIDENTE. Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Verini.

Discussione del disegno di legge S. 3396, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 95 del 2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (approvato dal Senato) (A.C. 5389).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ROLANDO NANNICINI (PD), Relatore. Illustra gli aspetti salienti del disegno di legge di conversione in discussione, esprimendo preliminarmente rammarico perché i ristretti tempi di esame del provvedimento non consentono di tenere adeguatamente conto degli apprezzabili rilievi formulati dal Comitato per la legislazione circa l'eterogeneità di contenuto del decreto-legge. Rileva, quindi, che il provvedimento d'urgenza, sul quale esprime un giudizio positivo, non prevede alcuna manovra finanziaria aggiuntiva, ma persegue obiettivi di risparmio pubblico intervenendo esclusivamente sul lato delle spese, in linea con le finalità di crescita economica, risanamento della finanza pubblica e riduzione della pressione fiscale perseguite dal Governo, anche per evitare l'imminente aumento dell'IVA ed introdurre, invece, misure di razionalizzazione e di riduzione della spesa. Richiamati, inoltre, i rischi finanziari corsi dal Paese in relazione alla crisi del debito sovrano, dà conto delle norme introdotte nel testo durante l'iter presso il Senato, con particolare riferimento alle modifiche al codice degli appalti pubblici; richiama altresì le disposizioni di carattere sostanziale e procedurale volte alla razionalizzazione dei processi di spesa delle amministrazioni centrali e degli enti territoriali, segnatamente al rafforzamento della funzione statistica e di monitoraggio dei conti pubblici previsto dall'articolo 6. Evidenzia, inoltre, la particolare rilevanza, nell'ambito della contabilità del settore pubblico allargato, dell'incremento della spesa previdenziale negli altri anni, dando atto al Governo della necessaria riforma recentemente varata in materia.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

Pag. IV

LINDA LANZILLOTTA (Misto). Nel richiamare la rilevanza e la complessità del decreto-legge in esame, lamenta la prassi recentemente instauratasi di procedere ad un compiuto esame dei provvedimenti governativi in un solo ramo del Parlamento. Evidenzia quindi come il nostro Paese risenta da tempo di un problema di spesa pubblica inefficiente, non in grado peraltro di generare crescita. Espressa altresì soddisfazione per il ricorso a tagli alle spese ispirati ad un criterio di natura non lineare e commisurati agli sprechi fatti registrare da singoli enti locali, introducendo così una maggiore responsabilizzazione dei loro amministratori, reputa un errore la possibile sovrapposizione di funzioni tra Consip e Agenzia per l'innovazione digitale causata dalle misure per la razionalizzazione della spesa di natura informatica. Rilevata inoltre l'esigenza di chiarire maggiormente le funzioni delle province, evidenzia l'opportunità di migliorare le disposizioni concernenti il ruolo dei comuni nell'ambito delle attività connesse al fondo per la dismissione del patrimonio immobiliare. Esprime infine l'orientamento favorevole della sua componente politica al provvedimento d'urgenza in esame.

MASSIMO BITONCI (LNP). Pur condividendo l'obiettivo di razionalizzazione della spesa pubblica, che avrebbe dovuto essere perseguito ricorrendo al criterio dei costi standard in un'ottica federalista, esprime un giudizio estremamente negativo sui contenuti del provvedimento d'urgenza in discussione, che prevede tagli generalizzati e non produce un'effettiva riduzione della spesa pubblica. Sottolineato, quindi, che il Patto di stabilità interno ha ridotto la possibilità di investimento per i comuni mettendo in crisi l'intero sistema produttivo, ritiene che dovrebbero essere introdotti nella relativa disciplina parametri di virtuosità effettiva degli enti locali e criteri basati sulla cassa anziché sulla competenza, evidenziando la necessità di superare le sperequazioni tra le diverse aree del Paese in relazione al numero di dipendenti pubblici. Nel ringraziare, inoltre, il relatore per l'onestà intellettuale dimostrata, manifesta rammarico per il mancato recepimento di rilevanti proposte emendative presentate dal suo gruppo nel corso dell'iter del provvedimento.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in discussione presenti profili di illegittimità costituzionale, segnatamente con riferimento all'articolo 77 della Costituzione, lamenta il reiterato ricorso da parte del Governo alla questione di fiducia che, tra l'altro, non appare assolutamente giustificato da comportamenti ostruzionistici dell'opposizione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Pur considerando, inoltre, necessario un intervento di razionalizzazione della spesa pubblica, rileva come il risultato perseguito dal decreto-legge in esame sia assolutamente deludente e connotato in primo luogo da tagli lineari, mentre sarebbe stato più opportuno prevedere misure più incisive in materia di tagli ai costi della politica, eliminazione degli enti inutili e abolizione delle province.

MARIA TERESA ARMOSINO (PdL). Evidenzia come il provvedimento d'urgenza in discussione risulti immodificabile, attesa l'intenzione del Governo di porre su di esso la questione di fiducia. Sottolineata, quindi, la necessità di maggiore coerenza nelle iniziative assunte dall'Esecutivo, ritiene che le province dovrebbero essere abolite piuttosto che essere trasformate in enti di secondo grado ai quali sottrarre una quantità di risorse tale da ridurli al dissesto, impedendo tra l'altro l'erogazione di servizi essenziali, quali quelli relativi alla sicurezza scolastica. Esprime, quindi, un giudizio estremamente negativo sul provvedimento d'urgenza in discussione che, tra l'altro, mette a rischio la riapertura a settembre delle scuole superiori.

Pag. V

MARCO CALGARO (UdCpTP). Nell'evidenziare il carattere frammentario ed eterogeneo del provvedimento d'urgenza in discussione, che si pone l'ambizioso obiettivo di contenere, in tempi rapidi, la spesa pubblica del nostro Paese, evidenzia come l'attuale difficile fase economica sia dovuta alle conseguenze della globalizzazione e alla mancanza di regole nei mercati finanziari. Osservato, quindi, come l'Italia sia caratterizzata da un elevato debito pubblico e da una illegalità diffusa, giudica positivamente il dichiarato obiettivo di ridurre gli sprechi di denaro pubblico, reputando tuttavia fondamentale allontanare il rischio che siano ridotti i servizi essenziali erogati ai cittadini. Manifesta quindi perplessità sull'adeguatezza delle misure di contenimento della spesa sanitaria, sulla privatizzazione delle società in house e sulla razionalizzazione del sistema delle province e città metropolitane, invitando l'Esecutivo, al quale la sua parte politica conferma il proprio sostegno, a prestare maggiore attenzione, nella condivisibile politica di risanamento, al problema dei cosiddetti lavoratori esodati e ad insistere ulteriormente sulla dismissione del patrimonio immobiliare.

MAINO MARCHI (PD). Nel rilevare che la compressione dei tempi parlamentari di esame dei disegni di legge presentati dal Governo, tendenza riscontrata sin dall'inizio della legislatura, ha conosciuto nell'ultimo anno un'accelerazione imposta dalla grave emergenza economica, esprime, tuttavia, il complessivo apprezzamento del suo gruppo su un provvedimento che, pur paventando luci ed ombre, necessita di essere approvato, proseguendo l'efficace azione intrapresa dal Governo per il risanamento delle finanze pubbliche e il rilancio della crescita. Manifesta, tuttavia, talune riserve, in particolare in materia di tasse universitarie e di riduzione delle province, nonché in riferimento alla selettività e all'incisività dei tagli alla spesa pubblica, segnatamente a quella, anche sanitaria, degli enti territoriali, prevista senza alcun allentamento dei vincoli del Patto di stabilità interno; paventa, al riguardo, il rischio di deleteri e insostenibili effetti sui servizi essenziali offerti ai cittadini e sull'attuazione effettiva della legge n. 42 del 2009 sul federalismo fiscale. Ritiene invece condivisibili il rinvio dell'aumento dell'IVA, l'estensione della platea dei beneficiari delle norme a favore dei cosiddetti lavoratori esodati e gli interventi in materia di calamità naturali, con particolare riferimento al recente sisma che ha colpito l'Emilia Romagna. Rileva, infine, che non si è fatto ricorso ad ulteriori inasprimenti della pressione fiscale.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Nel richiamare l'importanza e la complessità delle misure di razionalizzazione della spesa pubblica in discussione, giudica complessivamente condivisibile l'obiettivo di ridurre la spesa per l'acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni centrali, nonché le misure di razionalizzazione del sistema di province e comuni e di riduzione degli organici nonché la riduzione delle spese sostenute per i buoni pasto del personale pubblico e per le auto di servizio. Manifesta, invece, forti perplessità sulle disposizioni concernenti le spese degli enti territoriali, paventando il rischio di una riduzione dei servizi erogati ai cittadini. Richiamati, infine, i positivi provvedimenti di dismissione del patrimonio mobiliare pubblico, esprime un giudizio positivo sul provvedimento d'urgenza in discussione.

ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Nel reputare necessaria e condivisibile una incisiva revisione della elevatissima spesa pubblica riguardante tutti gli apparati istituzionali centrali e locali e degli enti territoriali, rileva, tuttavia, che il provvedimento d'urgenza in discussione, difformemente da autorevoli dichiarazioni pubbliche rese dal Presidente del Consiglio, integra, di fatto e surrettiziamente, una manovra finanziaria aggiuntiva almeno per regioni ed enti locali, determinando un'insostenibile contrazione dei servizi pubblici offerti ai cittadini. Manifestata, in particolare, profonda preoccupazione per il profilarsi di un clima di Pag. VIcrescente ostilità verso le autonomie speciali, lamenta, tra l'altro, gli ingenti tagli di risorse disposti dal decreto-legge in esame in relazione alla regione Valle d'Aosta, a suo avviso in palese violazione del percorso procedurale di codecisione stabilito dalla legge n. 42 del 2009 e delle norme statutarie della stessa regione. Nel sottolineare, quindi, la straordinaria rilevanza dei servizi pubblici assicurati dalla predetta regione, preannunzia il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in discussione.

GIANNI MANCUSO (PdL). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Nel giudicare fallimentari le politiche finora attuate dall'Esecutivo, che hanno gravemente penalizzato i cittadini, segnatamente del Mezzogiorno, osserva che il decreto-legge in discussione, che contiene misure paradossali e discriminatorie nei confronti degli studenti universitari fuori corso, non è volto a perseguire l'interesse nazionale. Stigmatizzati, quindi, i tagli lineari previsti, con particolare riferimento alla spesa sanitaria ed agli enti locali, preannunzia la presentazione di una proposta emendativa volta a sancire il principio di autodeterminazione dei cittadini in caso di soppressione o accorpamento di province, nonché il voto contrario della sua componente politica su un provvedimento inutile, iniquo e dannoso.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Nell'evidenziare come la politica attuata dal Governo palesi un'impostazione fortemente centralista, dimostrata, tra l'altro, dalla introduzione dell'IMU e dalla cancellazione della compartecipazione degli enti locali al gettito IVA, sottolinea che il provvedimento di riorganizzazione delle province comporterà una lesione delle diverse identità territoriali. Rilevato, altresì, che l'utilizzo delle risorse continua a privilegiare gli enti non virtuosi, osserva come si incrementi il debito pubblico per sostenere il Monte dei Paschi di Siena. Nel ritenere, inoltre, che con un più rigoroso taglio delle spese inutili si sarebbe potuto ampliare la platea dei beneficiari delle norme in materia di cosiddetti lavoratori esodati, manifesta un orientamento contrario al provvedimento d'urgenza in discussione, che reca interventi di facciata anziché rendere più efficiente lo Stato.

La seduta, sospesa alle 13,10, è ripresa alle 13,30.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquanta.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Nel richiamare in particolare le misure del provvedimento d'urgenza in discussione in materia di sanità, evidenzia come gli obiettivi di forte riduzione delle spese sostenute nel predetto settore nel periodo 2012-2015 dovranno essere decise in tempi strettissimi relativamente agli obiettivi per l'anno in corso. Paventa, quindi, gravi conseguenze per la salute dei cittadini qualora gli interventi sui servizi sanitari di base comportassero una riduzione della qualità dell'assistenza garantita ai pazienti. Ritiene inoltre che le disposizioni in tema di riduzione delle spese per dispositivi medici rischiano di privare le strutture sanitarie di strumenti essenziali per le terapie, per l'assistenza e per la diagnostica. Rileva quindi l'esigenza di valutare più attentamente gli interventi per la riduzione del tasso di ospedalizzazione e delle spese per il personale nonché per l'erogazione di terapie farmacologiche negli ospedali, condividendo invece le disposizioni volte a tutelare i pazienti affetti da malattie rare. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

MAURO PILI (PdL). Rilevato che il decreto-legge in discussione costituisce l'ennesimo provvedimento recante tagli indiscriminati Pag. VIIalla spesa pubblica senza alcuna valutazione ex ante degli effetti recessivi e prociclici degli stessi, lamenta il perdurante perseguimento di politiche incidenti sul disavanzo annuale anziché sullo stock del debito pubblico, evidenziando, al riguardo, l'inadeguatezza della strategia di politica economica attuata dal Governo al fine di tutelare l'Italia dagli attacchi speculativi dei mercati internazionali. Manifestata, quindi, profonda preoccupazione per il deterioramento dei dati macroeconomici del Paese, stigmatizza gli insostenibili tagli di trasferimenti alle casse della regione Sardegna e dei comuni delle province sarde, a suo avviso lesivi dell'autonomia speciale costituzionalmente riconosciuta al predetto ente territoriale anche in considerazione della insularità del territorio. Evidenziato, a tale riguardo, che dalle previsioni recate dall'articolo 6 potranno discendere conseguenze negative per la continuità territoriale della Sardegna e la coesione nazionale, preannunzia il proprio voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame.

LAURA FRONER (PD). Manifesta condivisione, anche a nome del suo gruppo, sul complesso delle misure contenute nel corposo provvedimento d'urgenza in discussione, volte alla revisione e riqualificazione della spesa pubblica al fine di reperire risorse da destinare alla crescita economica e alla coesione sociale, nonché alla ricostruzione dei territori colpiti dal recente terremoto, auspicando che si prosegua nella strada intrapresa in direzione dell'eliminazione degli sprechi e dell'affermazione della cultura della buona amministrazione. Richiamate le disposizioni di competenza della X Commissione, tra le quali, in particolare, l'articolo 23-bis, che attribuisce alla Cassa depositi e prestiti il diritto di opzione per l'acquisto di partecipazioni azionarie detenute dallo Stato, manifesta perplessità per le disposizioni relative alle spese degli enti territoriali e sottolinea l'esigenza di tenere conto delle prerogative delle autonomie speciali, in particolare della regione Trentino Alto-Adige.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Nel ritenere che il decreto-legge in discussione determinerà effetti limitati sui saldi di bilancio e gravi conseguenze sul piano della coesione territoriale, lamenta la concessione di finanziamento al Monte dei Paschi di Siena senza chiedere in cambio alcuna forma di garanzia, esprimendo altresì perplessità sull'effettiva redditività dell'alienazione di beni immobiliari pubblici. Nel sottolineare altresì la carenza di disposizioni a favore della ricerca farmaceutica nonché l'incentivazione all'uso di medicinali di provenienza non italiana, invita il Governo a porre rimedio alle gravi penalizzazioni per il volontariato sociale derivanti dalle norme di cui all'articolo 4. Manifesta, infine, l'orientamento contrario del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Evidenziate le criticità che hanno determinato un incremento della spesa sanitaria, sottolinea l'imprescindibile necessità di ridurre il debito pubblico attraverso l'eliminazione degli sprechi, la riduzione delle presenze dello Stato nell'economia e la vendita del patrimonio pubblico immobiliare non più utilizzato e la riorganizzazione della pubblica amministrazione, al fine di renderla più efficiente; osserva inoltre che la razionalizzazione della spesa pubblica consentirà anche la riduzione della pressione fiscale. Richiamati, quindi, gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza in discussione, manifesta perplessità relativamente all'aumento generalizzato delle tasse universitarie, al taglio dei trasferimenti agli enti locali e all'operazione di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena. Manifesta, infine, pieno sostegno all'azione politica intrapresa dal Governo per affrontare la grave crisi economica in atto.

LINO DUILIO (PD). Rilevato che il processo di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica è volto anche a consentire di ridurre l'insostenibile pressione fiscale, sottolinea positivamente la scelta di destinare i risparmi di spesa ad Pag. VIIIevitare l'aumento dell'IVA, manifestando perplessità sull'eterogeneità delle materie oggetto del decreto-legge in discussione, del quale tuttavia condivide la filosofia ispiratrice basata su interventi volti a rendere più efficiente ed efficace la spesa pubblica. Evidenziato, quindi, come la riduzione di spesa prevista per gli enti locali sia molto più significativa di quella richiesta alle amministrazioni centrali, esprime un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento d'urgenza.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiamata la portata delle disposizioni in discussione, equiparabili ad una vera e propria manovra economica, stigmatizza la grave mancanza di rispetto, da parte del Governo, delle prerogative e della centralità del Parlamento, ritenendo che nell'iter del decreto-legge in esame siano state disattese talune norme costituzionali in materia di procedimento legislativo e decretazione d'urgenza. Lamenta, al riguardo, come anche in questa occasione la Camera non abbia potuto esaminare compiutamente il predetto testo, peraltro in assenza di atteggiamenti ostruzionistici del suo gruppo, rilevando altresì come l'Esecutivo stia attuando politiche sconsiderate e deleterie per il Paese. Evidenziata, inoltre, l'assenza di una reale politica di riduzione degli sprechi, osserva come uno dei problemi del nostro Paese sia l'eccessivo peso della burocrazia, a suo avviso ulteriormente alimentato dal Governo in carica. Nel rilevare quindi l'inadeguatezza delle misure di revisione della spesa pubblica e l'assenza di una reale riduzione del debito pubblico, ritiene che le conseguenze delle predette disposizioni produrranno, in realtà, un aumento dei costi sostenuti dallo Stato.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ROLANDO NANNICINI (PD), Relatore. Nel ribadire il giudizio positivo sul provvedimento d'urgenza in esame, invita il Governo a tenere conto dei settori nei quali si è già registrata una riduzione di spesa.

PRESIDENTE. Precisa, in riferimento ad affermazioni rese da alcuni deputati intervenuti, che in Commissione si è svolto un iter formalmente ordinario del provvedimento d'urgenza in esame.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Rivolto un ringraziamento al relatore e a tutti i deputati per il proficuo e intenso confronto parlamentare che ha contraddistinto l'iter sollecito del disegno di legge di conversione in esame, manifesta particolare apprezzamento per l'alto senso di responsabilità e lo spirito di coesione nazionale dimostrato da tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, rappresentate in Parlamento nel consentire rapidità e certezza di tempi di esame del delicato e urgente decreto-legge in discussione, in una particolare fase della vita del Paese, nella quale il Governo è impegnato nelle competenti sedi internazionali al fine di salvare la moneta unica e la stabilità economica e democratica dei Paesi dell'eurozona dalle turbolenze finanziarie dei mercati. Fornisce, infine, talune precisazioni al relatore in ordine a dati contabili relativi all'andamento macroeconomico della spesa pubblica.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Giachetti rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-01614, sui tempi per l'adozione del decreto previsto dall'articolo 23-bis del decreto-legge n. 201 del 2011 relativo ai compensi per gli amministratori con deleghe delle società partecipate dal Ministero dell'economia e delle finanze e iniziative di competenza in relazione al compenso stabilito dal consiglio di amministrazione della RAI per il nuovo direttore generale.

Pag. IX

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 77). - Replica il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD), che, espresso apprezzamento per la decisione dei nuovi vertici della RAI di ridurre il proprio compenso, auspica che si proceda con tempestività al riordino generale della RAI, stigmatizzando i compensi eccessivamente elevati percepiti da alcuni esponenti dell'azienda.

ENZO RAISI (FLpTP). Illustra la sua interpellanza n. 2-01620, concernente elementi in merito a documenti o atti ufficiali relativi al rinvenimento della carta di identità e di un diario di una delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980.

SABATO MALINCONICO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 78). - Replica il deputato ENZO RAISI (FLpTP), che si dichiara estremamente soddisfatto della risposta, esprimendo compiacimento per l'attività di indagine che sta svolgendo la procura di Bologna.

ALESSANDRO PAGANO (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-01619, sulle iniziative volte a garantire l'omogeneo svolgimento presso i diversi atenei delle prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria per l'anno accademico 2012/2013.

MARCO ROSSI DORIA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 82). - Replica il deputato ALESSANDRO PAGANO (PdL), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, auspicando che il Governo riservi la massima attenzione alla problematica oggetto dell'atto ispettivo ed esprimendo apprezzamento per la preannunziata emanazione di una circolare del Ministero.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra la sua interpellanza n. 2-01601, concernente elementi in merito all'impiego del contingente italiano in Afghanistan nell'ambito di operazioni di bombardamento.

FILIPPO MILONE, Sottosegretario di Stato per la difesa. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 85). - Replica il deputato AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), che si dichiara soddisfatto della dettagliata risposta, evidenziando taluni aspetti contraddittori della presenza italiana in Afghanistan.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 6 agosto 2012, alle 14.

(Vedi resoconto stenografico pag. 88).

La seduta termina alle 17,10.