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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 682 di lunedì 10 settembre 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 settembre 2012.

I deputati in missione sono quarantadue.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 129 del 2012: Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto (A.C. 5423).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore per la VIII Commissione. Illustra le parti di competenza dell'VIII Commissione del decreto-legge in discussione, recante disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto, osservando che tale area era stata inserita tra i siti di bonifica di interesse nazionale e che il Governo, tramite il Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale, aveva provveduto all'individuazione degli interventi giudicati di interesse nazionale ed ammessi a beneficiare del concorso pubblico di finanziamenti per la loro realizzazione. Ricorda quindi che il Protocollo di intesa per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, sottoscritto il 26 luglio 2012, si prefigge come obiettivo la revisione della complessiva strategia di bonifica del predetto sito, lo sviluppo di interventi infrastrutturali complementari alla bonifica, l'individuazione di misure volte al mantenimento dei livelli occupazionali e di incentivi per l'attrazione di investimenti, nonché la realizzazione di studi relativi agli impatti su ambiente e salute al fine di porre in essere interventi di mitigazione. Sottolinea inoltre che l'articolo 1, comma 1, del decreto-legge in esame demanda ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la nomina di un commissario straordinario per l'attuazione dei previsti interventi.

LUDOVICO VICO (PD), Relatore per la X Commissione. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione per le parti rientranti nella competenza della X Commissione, che reca misure urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto, allo scopo di fronteggiare l'emergenza ambientale e sanitaria, nonché di dare attuazione agli interventi di bonifica e riqualificazione previsti dal Protocollo d'intesa del 26 luglio 2012. Nel ricordare altresì la vicenda relativa alla situazione dell'ILVA di Taranto, dà conto degli stanziamenti individuati per gli interventi di bonifica dei territori interessati, soffermandosi in particolare sull'articolo 2 del provvedimento d'urgenza, che riconosce l'area industriale di Taranto quale area in situazione di crisi industriale complessa ai fini dell'applicazione dell'articolo 27 del decreto-legge n. 83 del 2012. Sottolineata pertanto l'urgenza del decreto-legge in discussione, del quale auspica la sollecita conversione in legge, invita l'Esecutivo ad avviare strumenti che consentano di predisporre un piano di risanamento ambientale delle aree interessate.

Pag. IV

CORRADO CLINI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Nel ringraziare i relatori per gli esaustivi interventi svolti, ricorda che il risanamento del territorio di Taranto rappresenta un intervento di interesse nazionale, volto a salvaguardare i livelli occupazionali e ad incentivare lo sviluppo dell'economia italiana in un settore strategico, rilevando altresì come tali disposizioni siano in linea con le strategie europee finalizzate alla promozione di uno sviluppo sostenibile.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Giudica il provvedimento d'urgenza tardivo, inutile e corredato da risorse insufficienti ad affrontare la grave situazione di Taranto , a suo giudizio emblematica del fallimento della politica industriale del Paese. Sottolinea quindi le inadempienze e le violazioni di legge che hanno caratterizzato la vicenda relativa all'ILVA, lamentando al riguardo l'assenza di incisivi interventi da parte dello Stato. Giudicato altresì esemplare l'operato della magistratura in relazione alla medesima vicenda, ritiene indispensabile l'avvio di un'azione di risanamento pubblico con l'obiettivo di riqualificare i lavoratori da impiegare in processi di bonifica e di un nuovo programma di sviluppo dei territori interessati, reputando altresì necessari controlli improntati alla massima trasparenza sull'erogazione dei finanziamenti stanziati.

VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD). Ricordate le preoccupazioni crescenti dei cittadini di Taranto per la tutela della salute e per la salvaguardia dei livelli occupazionali, rileva gli effetti deleteri che potrebbero derivare dalla chiusura dell'ILVA, sottolineando la necessità di garantire il risanamento ambientale e di mantenere, al contempo, la competitività del sito industriale. Rilevato quindi il corretto operato della magistratura sulla vicenda inerente le problematiche del polo siderurgico, richiama alcuni aspetti delle norme recate dal decreto-legge in esame, volto a riqualificare il territorio di Taranto.

IGNAZIO ABRIGNANI (PdL). Sottolinea che il provvedimento d'urgenza in discussione è volto a fronteggiare l'emergenza sanitaria ed ambientale del territorio della città di Taranto, individuato come sito di interesse pubblico, dando altresì attuazione agli interventi di bonifica e riqualificazione previsti dal Protocollo d'intesa del luglio 2012. Evidenziata inoltre la valenza strategica del settore siderurgico per il Paese, ricorda che il Governo si è già attivato al fine di predisporre investimenti per la riqualificazione ambientale, invitando l'Esecutivo a coniugare il diritto alla salute con le esigenze occupazionali, nonché a procedere ad effettivi controlli sull'impiego dei fondi pubblici e privati. Preannunzia, infine, l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in discussione, del quale auspica la sollecita conversione in legge.

GABRIELLA MONDELLO (UdCpTP). Sottolineata preliminarmente la necessità di tutelare adeguatamente i livelli occupazionali e l'ambiente, ricorda gli effetti deleteri che potrebbero derivare dalla chiusura dell'ILVA, ribadendo altresì piena fiducia nell'operato della magistratura. Richiamato quindi l'invito del Presidente della Repubblica a ricercare, nel pieno rispetto dell'autonomia degli organi inquirenti, una soluzione alla vicenda del sito industriale, ringrazia il Ministro Clini per il proficuo lavoro svolto, invitando peraltro il Governo a modificare le modalità di reperimento delle risorse finanziarie sottese all'adozione del decreto-legge in esame. Esprime, infine, a nome del suo gruppo, soddisfazione per il contenuto di un provvedimento d'urgenza volto a risanare e riqualificare il territorio della città di Taranto.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Giudica il provvedimento d'urgenza in discussione, malgrado i limiti che presenta in particolare per quanto attiene agli stanziamenti previsti, necessario e inderogabile, ritenendo peraltro indispensabile la revisione delle scelte che hanno determinato la Pag. Vgrave situazione dell'ILVA di Taranto, il cui impianto va completamente adeguato e riqualificato al fine di riprendere la produzione nel rispetto delle norme di tutela ambientale. Nel reputare pertanto necessario l'avvio di una nuova fase di risanamento ambientale delle aree industriali, che ponga fine alle logiche clientelari seguite nel passato, auspica, a nome del suo gruppo, la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame.

ROBERTO MORASSUT (PD). Pur condividendo l'attività del Governo, finalizzata a fronteggiare l'emergenza connessa all'arresto dell'attività degli stabilimenti ILVA di Taranto ed all'avvio delle necessarie operazioni di bonifica dell'area interessata, ritiene doveroso sollevare taluni interrogativi in relazione al citato problema che trae origine dal perdurante e colpevole disinteresse della politica. Evidenzia quindi come, unitamente allo sforzo economico pubblico, sia necessario incentivare un adeguato coinvolgimento degli investitori privati nell'azione di rilancio e riqualificazione della predetta area. Nel ricordare quindi che l'Esecutivo ha fatto ricorso a risorse destinate alla prevenzione del rischio idrogeologico, richiama la necessità di ripristinare tali fondi onde consentire di affrontare nuove possibili emergenze. Invita infine il Governo a non esaurire la propria azione con il provvedimento oggi in discussione e ad avviare un percorso di rinnovamento in grado di coniugare il diritto alla salute con le prospettive occupazionali.

ALBERTO TORAZZI (LNP). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in discussione, oltre a non essere risolutivo delle problematiche connesse all'ILVA, è connotato da un palese carattere discriminatorio rispetto ad altri siti industriali ubicati nel Nord del Paese, evidenzia le pregresse responsabilità per le irregolarità che hanno caratterizzato il disordinato sviluppo urbanistico in prossimità della predetta azienda. Esprime inoltre un giudizio fortemente negativo sulla politica di sviluppo attuata del Governo, che ha penalizzato gravemente le attività produttive e i cittadini.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel giudicare opportuno e importante l'intervento legislativo urgente del Governo oggi in discussione, evidenzia le numerose difficoltà e complessità connesse con le operazioni di bonifica di siti industriali nel nostro Paese. Espresse peraltro perplessità sull'eccessivo ricorso alle gestioni commissariali in Italia, che a suo avviso sottraggono responsabilità agli enti locali, richiama la rilevanza per la nostra economia del settore manifatturiero ed in particolare di quello della produzione di acciaio, sottolineando come l'attività di perizia di cui si avvale la magistratura dovrebbe basarsi su istituti di comprovata affidabilità. Richiamati quindi i fondi stanziati dall'ILVA per le attività iniziali connesse all'intervento di bonifica dell'area interessata, che auspica possa proseguire senza intralci, garantendo al contempo la prosecuzione dell'attività produttiva dei predetti stabilimenti, ritiene che il disegno di legge di conversione in esame, sul quale preannunzia il voto favorevole della sua componente politica, rappresenti un primo importante passo al quale dovrebbero fare seguito ulteriori interventi, unitamente ad un'attività informativa del Governo nei confronti del Parlamento.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Nell'evidenziare che il provvedimento d'urgenza in discussione tratta problematiche non direttamente attinenti all'ILVA, lamenta lo stanziamento di risorse insufficienti per il risanamento ambientale dell'area interessata, evidenziando altresì la necessità di una revisione dell'intero sistema di intervento per garantire la regolare attività delle produzioni siderurgiche presenti nel Paese. Esprime quindi un giudizio critico sulla previsione di un commissario straordinario per l'attuazione delle misure contenute nel decreto-legge in esame.

MAURO PILI (PdL). Nel dare atto al Governo dell'adozione, a seguito delle indagini Pag. VIgiudiziarie in corso, di un provvedimento d'urgenza, comunque tardivo e con molti limiti, recante norme di contenimento delle negative ricadute occupazionali della crisi della società ILVA, lamenta l'inefficace gestione da parte dell'Esecutivo della vertenza Alcoa nel Sulcis, stigmatizzando in particolare, con indignazione e sconcerto, il ricorso a manovre dilatorie e a pratiche violentemente repressive nei confronti di un territorio nel quale si riscontrano gravi emergenze sociali e ambientali e in un settore strategico per la produzione di materie prime fondamentali per lo sviluppo industriale del Paese. Nel rilevare, inoltre, le indebite pressioni esercitate sulla gestione della predetta vertenza Alcoa dalla società ENEL, peraltro a suo avviso attraverso la predisposizione di documenti falsi e ingannevoli, prospetta l'opportunità di estendere il contenuto normativo del provvedimento d'urgenza in discussione all'individuazione di adeguate soluzioni legislative per la crisi industriale del Sulcis in Sardegna.

PRESIDENTE. Precisa che l'intervento del deputato Pili non era strettamente attinente al merito del provvedimento in esame.
Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 17,50, è ripresa alle 18.

Discussione della mozione Bersani n. 1-01118: Iniziative a favore della Calabria.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Misiti n. 1-01124, Angela Napoli n. 1-01125, Nucara n. 1-01126, Casini n. 1-01127, Cicchitto n. 1-01128 e Di Pietro n. 1-01129 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MARCO MINNITI (PD). Illustra la mozione Bersani n. 1-01118, sottolineando l'assoluta specificità della Calabria, debolissima economicamente e particolarmente esposta sul piano sociale, nonché caratterizzata dalla presenza di una potentissima organizzazione criminale che si è diffusa sull'intero territorio nazionale. Evidenziata, quindi, la drammatica situazione occupazionale ed infrastrutturale della predetta regione, che richiederebbe l'adozione di un intervento organico, invita il Governo a dare un segnale di inversione di tendenza rispetto all'attuale situazione.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-01124, esprime preliminarmente compiacimento per la presentazione di rilevanti e molteplici atti di indirizzo vertenti su iniziative a favore della regione Calabria, in relazione ai quali auspica una discussione ampia e condivisa, senza pregiudizi ideologici o condizionamenti politici. Sottolineata, in particolare, la straordinaria rilevanza strategica del porto di Gioia Tauro per lo sviluppo dell'intero Meridione d'Italia, nonché per le relazioni commerciali nazionali tra Nord e Sud del Paese ed intracomunitarie, evidenzia le ampie potenzialità di sviluppo dell'arretrata economia calabrese, giudicando in tal senso necessaria una severa azione di contrasto della 'ndrangheta. Nel richiamare, quindi gli specifici impegni contenuti nella parte dispositiva della sua mozione, auspica la predisposizione di un documento di indirizzo unitario.

ANGELA NAPOLI (FLpTP). Illustra la sua mozione 1-01125, rilevando come la grave congiuntura economico-finanziaria che sta attraversando l'area dell'euro stia determinando un significativo impatto sul Pag. VIItessuto economico e produttivo delle singole regioni italiane. Sottolineata, quindi, la situazione estremamente drammatica e preoccupante in cui versa la regione Calabria, considerato il contesto socio-economico, dovuto anche alla forte presenza della criminalità organizzata e della corruzione, che appare caratterizzato da un evidente deficit infrastrutturale e da una notevole precarietà in ambito occupazionale ed ambientale, invita il Governo a prevedere selezionati investimenti che favoriscano lo sviluppo produttivo della predetta regione, garantendone la competitività, e ad avviare un tavolo di confronto pubblico-privato al fine di predisporre un programma strategico e condiviso di sviluppo e crescita territoriale.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Illustra la mozione Nucara n. 1-01126, sottolineando preliminarmente l'esigenza di garantire un più idoneo ed efficace utilizzo dei fondi comunitari nelle aree maggiormente svantaggiate del Paese. Nell'esprimere altresì l'auspicio che sia possibile pervenire alla presentazione di un atto di indirizzo unitario sulle iniziative che il Governo dovrebbe assumere in favore della regione Calabria, ribadisce l'importanza della presenza dello Stato in un'area in cui è necessario garantire un efficace contrasto alla criminalità organizzata, la realizzazione di un'adeguata rete infrastrutturale, lo sviluppo dell'area portuale, una migliore tutela del patrimonio storico e l'istituzione di una zona a fiscalità di vantaggio.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Illustra la mozione Casini n. 1-01127, richiamando le pregresse ragioni, anche di carattere politico, che hanno determinato l'attuale situazione di arretratezza della Calabria, il cui sviluppo è stato frenato dalla forte presenza della criminalità organizzata. Invita quindi il Governo ad avviare un tavolo di concertazione al fine di annullare il divario esistente con le altre regioni, adottando altresì iniziative utili a ristabilire condizioni di accesso paritarie nel mercato del credito.

GIUSEPPE GALATI (PdL). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-01128, evidenziando in premessa come il dibattito odierno mostri una comune attenzione alle problematiche relative alla Calabria, alla quale è necessario, a suo avviso, restituire una prospettiva di sviluppo soprattutto economico. Nell'auspicare anch'egli la presentazione di una mozione unitaria, richiama taluni indicatori economici che evidenziano le particolari difficoltà della predetta regione, considerando necessaria l'adozione di misure finalizzate alla realizzazione di un'adeguata rete infrastrutturale e di trasporti ferroviari ed aerei, nonché al completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Nel reputare, quindi, indispensabile che il contrasto alla criminalità organizzata si realizzi anche attraverso un'adeguata distribuzione dei tribunali sul territorio, ritiene che per restituire un futuro ai giovani cittadini calabresi sia fondamentale adottare efficaci politiche di innovazione, incentivare il turismo ed introdurre forme di sperimentazione di aree a fiscalità di vantaggio.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra la mozione Di Pietro n. 1-01129, sottolineando preliminarmente che le situazioni di crisi non dovrebbero essere affrontate con strategie di carattere repressivo. Ritiene, quindi, necessario rompere l'isolamento della Calabria, anche per utilizzarne le potenzialità al fine di riavviare l'economia, invitando il Governo a promuovere un'inversione di tendenza rispetto alle scelte compiute nel passato che hanno determinato il declino della medesima regione. Chiede, inoltre, che l'Esecutivo attivi uno specifico tavolo per la Calabria, aperto al contributo della società civile e mirato a favorire politiche basate sul rilancio del porto di Gioia Tauro, sulla fiscalità di vantaggio, nonché sulla definitiva rinuncia al ponte sullo Stretto di Messina.

CESARE MARINI (PD). Manifestata condivisione per le considerazioni espresse dal deputato Minniti, rileva che il peggioramento Pag. VIIIdegli indicatori economici e sociali della Calabria, oltre che alle dimensioni della crisi economico-finanziaria che ha investito il Paese intero, è da ricondursi particolarmente alle devastanti ricadute delle politiche di tagli, a suo avviso antimeridionaliste, attuate dal precedente Governo di centrodestra, nonché al condizionamento esercitato dalla diffusa criminalità organizzata locale e ai conflitti interni alla magistratura calabrese. Manifestato, quindi, apprezzamento per i contenuti della mozione Bersani n. 1-01118, evidenzia la rilevanza strategica del territorio della Calabria nel quadro geopolitico del Mediterraneo, con particolare riferimento alle modificazioni delle rotte internazionali indotte dalla globalizzazione economica, giudicando necessaria, a tal fine, una pervasiva opera di infrastrutturazione della regione.

FRANCESCO LARATTA (PD). Nel lamentare che le scelte effettuate dal precedente Governo hanno azzerato i finanziamenti previsti per la regione Calabria, richiama gli aspetti salienti della mozione Bersani n. 1-01118, giudicando indispensabile sbloccare le risorse finanziarie a favore della medesima regione. Invita, quindi, l'Esecutivo ad istituire un tavolo tecnico volto a garantire i necessari miglioramenti infrastrutturali e la riqualificazione dei centri storici, abbandonando definitivamente il progetto del ponte sullo Stretto di Messina.

DORIS LO MORO (PD). Manifestato apprezzamento per le considerazioni espresse dai deputati intervenuti, esprime compiacimento per l'attenzione rivolta alla Calabria dai documenti di indirizzo in esame, sottolineando la rilevanza del disegno di legge anti-corruzione, il cui esame pende dinanzi alle Camere, per il contrasto alla criminalità diffusa presente nella predetta regione nonché, di conseguenza, per lo sviluppo economico e la moralizzazione della stessa. Nel dare atto, quindi, dei cambiamenti di mentalità e di classe politica necessari allo sviluppo della Calabria, ritiene tuttavia prioritaria la presenza dello Stato sul territorio, con particolare riferimento al rafforzamento degli uffici giudiziari, nonché l'impegno dello stesso nei confronti della condizione dei giovani.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Sottolineato il ridimensionamento del ruolo dell'agricoltura nell'economia della regione Calabria, invita il Governo ad adottare adeguate misure a favore di tale comparto ed a sostenere, nell'ambito dei negoziati per la riforma della politica agricola comune, interventi volti a contenere i costi di produzione ed a ridurre il prezzo del gasolio agricolo. Chiede, inoltre, all'Esecutivo di attivarsi per fronteggiare la grave crisi del settore ittico calabrese.

MARIA GRAZIA LAGANÀ FORTUGNO (PD). Manifestata profonda preoccupazione per le condizioni di sottosviluppo, isolamento e marginalità della Calabria rivelate dai principali indicatori macroeconomici della regione, considera un atto di responsabilità politica la presentazione da parte dei deputati del Partito Democratico della mozione Bersani n. 1-01118 al fine di fronteggiare quella che ritiene la principale emergenza del Paese, riconducibile anche alla sterile politica di annunci del precedente Governo. Rileva quindi la necessità di attuare interventi di infrastrutturazione del territorio, con particolare riferimento ai collegamenti con il porto di Gioia Tauro, per creare condizioni favorevoli agli investimenti nazionali ed esteri, nonché di assicurare sufficienti condizioni di legalità soprattutto nel territorio della Locride, vero prerequisito per lo sviluppo della Calabria.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Auspica che si creino i presupposti per un processo di sviluppo economico e sociale della regione Calabria, la cui situazione appare particolarmente critica nell'ambito dello stesso Mezzogiorno, come reso evidente dal tasso di disoccupazione, segnatamente femminile. Sottolinea, quindi, la necessità di effettuare maggiori investimenti a favore del sistema formativo e culturale della regione.

Pag. IX

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD) e PIERFELICE ZAZZERA (IdV).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 11 settembre 2012, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 61).

La seduta termina alle 20,20.