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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 11 settembre 2012

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta dell'11 settembre 2012.

  Albonetti, Bindi, Bratti, Brugger, Buonfiglio, Caparini, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Commercio, Gianfranco Conte, D'Alema, Dal Lago, De Girolamo, Della Vedova, Donadi, Dozzo, Fallica, Renato Farina, Fava, Gregorio Fontana, Tommaso Foti, Franceschini, Galletti, Giancarlo Giorgetti, Guzzanti, Iannaccone, Jannone, Leone, Lombardo, Lucà, Lupi, Maran, Mazzocchi, Mecacci, Melchiorre, Migliavacca, Migliori, Milanato, Misiti, Moffa, Mosca, Mura, Nucara, Pecorella, Pisacane, Pisicchio, Razzi, Rigoni, Romani, Stefani, Stucchi, Togni, Valducci, Vitali, Volontè.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Albonetti, Bindi, Bongiorno, Bratti, Brugger, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Commercio, Gianfranco Conte, D'Alema, Dal Lago, De Girolamo, Della Vedova, Donadi, Dozzo, Fallica, Renato Farina, Fava, Gregorio Fontana, Tommaso Foti, Franceschini, Galletti, Giancarlo Giorgetti, Guzzanti, Iannaccone, Jannone, La Loggia, Leone, Lombardo, Lucà, Lupi, Maran, Mazzocchi, Mecacci, Melchiorre, Migliavacca, Migliori, Milanato, Misiti, Moffa, Mosca, Mura, Nucara, Palumbo, Pecorella, Pisacane, Pisicchio, Razzi, Rigoni, Romani, Paolo Russo, Stefani, Stucchi, Togni, Valducci, Vitali, Volontè.

Annunzio di una proposta di legge.

  In data 10 settembre 2012 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
  PIANETTA e CASSINELLI: «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador in materia di cooperazione nel campo della difesa, fatto a Roma il 18 novembre 2009 e a Quito il 20 novembre 2009» (5429).

  Sarà stampata e distribuita.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   IV Commissione (Difesa):
  S. 3157. – Senatori SACCOMANNO ed altri: «Modifica dell'articolo 1 della legge 31 luglio 2002, n. 186, concernente l'istituzione della “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”» (approvata dalla 4a Commissione permanente del Senato) (5428) Parere delle Commissioni I e V.

   VII Commissione (Cultura):
  PICIERNO ed altri: «Modifiche all'articolo 7 del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49, concernenti l'applicazione dei limiti per le spese di personale e per le spese per indebitamento degli atenei» (5384) Parere delle Commissioni I, V e XI.

   X Commissione (Attività produttive):
  LULLI ed altri: «Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, concernente il piano territoriale degli orari di apertura degli esercizi commerciali e artigianali» (5315) Parere delle Commissioni I, V, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XII Commissione (Affari sociali):
  FIORONI ed altri: «Istituzione del Fondo per la non autosufficienza» (5319) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 5 settembre 2012, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 8-ter del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dal comune di Monteforte d'Alpone (Verona), a valere sul contributo concesso nel 2007, per l'esecuzione di opere complementari di restauro dell'apparato parietale del Palazzo vescovile.

  Tale comunicazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

  Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 3 settembre 2011, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, della legge 4 agosto 1990, n. 240, la relazione sullo stato di attuazione del Piano quinquennale degli interporti, aggiornata al 31 dicembre 2011.
  Questa documentazione sarà trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 10 settembre 2012, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Progetto di relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull'attuazione di un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù per il 2012 (strategia dell'Unione europea per la gioventù 2010-2018) (COM(2012)495 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Comunicazioni di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 5 e 10 settembre 2012, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4, 5-bis e 10 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:

  alla VII Commissione (Cultura) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca:
   alla dottoressa Sabrina Bono, l'incarico di funzione dirigenziale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
   al dottor Luciano Chiappetta, l'incarico di direttore della direzione generale per il personale scolastico, nell'ambito del dipartimento per l'istruzione;
   al dottor Francesco De Sanctis, l'incarico di direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Piemonte;
   al dottor Marco Ugo Filisetti, l'incarico di direttore della direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio, nell'ambito del dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali;
   al dottor Franco Inglese, l'incarico di direttore dell'ufficio scolastico regionale per la Basilicata;
   alla dottoressa Maria Maddalena Novelli, l'incarico di direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Lazio;

  alla VIII Commissione (Ambiente) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti:
   all'ingegner Francesco Lucio Errichiello, l'incarico di consulenza, studio e ricerca presso il provveditore interregionale per le opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria;

  alla IX Commissione (Trasporti) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti:
   alla dottoressa Maria Teresa Di Matteo, l'incarico di consulenza, studio e ricerca nell'ambito del dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici.

Richiesta di un parere parlamentare su atti del Governo.

  Il ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 1° agosto 2012; ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 02, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente una variazione compensativa relativa allo stato di previsione del Ministero degli Affari esteri (504).

  Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 26 settembre 2012.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B  al resoconto della seduta odierna.

Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.

  Sono pervenute alla Presidenza dai competenti Ministeri risposte scritte ad interrogazioni. Sono pubblicate nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

A) Interrogazione

Elementi in merito alla crisi aziendale dell'ospedale Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie e iniziative volte ad assicurarne il funzionamento – 3-02221

   COLUCCI. – Al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. – Per sapere – premesso che:
   la crisi aziendale dell'ospedale «Casa della Divina Provvidenza», ente ecclesiastico-onlus, con sede legale a Bisceglie, nella provincia di Barletta-Andria-Trani (Bat) ed ulteriori sedi operative a Foggia e Potenza, ha determinato una grave situazione di disagio economico e sociale per il personale medico e paramedico (nel complesso circa 2000 dipendenti che vi prestano servizio) e per gli abitanti dei comuni che fanno parte dell'ampio bacino di utenza sociosanitaria nel territorio di riferimento;
   la posizione debitoria accumulatasi nel corso di svariati anni di gestione del bilancio aziendale, determinata essenzialmente dalla mancata attuazione da parte della regione Puglia delle delibere adottate in materia, rischia ora di compromettere qualunque prospettiva di sopravvivenza ed ulteriore sviluppo dell'ente, con serissime conseguenze per quanto concerne la tutela dell'occupazione e la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie a livello locale e regionale;
   la regione Puglia, infatti, non ha ancora espressamente manifestato un chiaro indirizzo politico ed amministrativo di lungo periodo in merito al ruolo dell'ospedale «Casa della Divina Provvidenza» di Bisceglie nell'ambito del piano sanitario regionale e non ha provveduto ad aggiornare e rivalutare le rette, limitandosi ad interventi, ad avviso dell'interrogante, estemporanei del tutto inadeguati rispetto alle esigenze di riforma strutturale necessarie a garantire la continuità e l'alta qualità delle prestazioni sanitarie da esso erogate;
   i pazienti dell'ospedale, ad oggi circa 1800, in gran parte affetti da gravissime patologie oncologiche e neurodegenerative, rischiano di subire per primi le più gravi conseguenze del dissesto finanziario dell'ente, fino a perdere anche le minime garanzie di cui godono attualmente, con pesanti conseguenze economiche e sociali per le famiglie di appartenenza;
   una crisi definitiva ed irreversibile dell'ospedale comporterebbe anche preoccupanti conseguenze recessive sull'economia locale e regionale, tenendo conto del rilevante indotto occupazionale (altri circa 1500 dipendenti) nell'attuale fase di crisi economica ed occupazionale, rispetto alla quale le esigenze di rigore economico-finanziario, di cui sono espressione le più recenti iniziative adottate dal Governo, in conformità con gli indirizzi espressi dall'Unione europea, devono essere conciliate con i compiti di promozione sociale e della persona umana che la Costituzione assegna espressamente all'azione dei poteri pubblici –:
   di quali elementi disponga il Governo in merito alla situazione venutasi a determinare a seguito della crisi aziendale dell'ospedale «Casa della Divina Provvidenza» di Bisceglie, se tali criticità siano riconducibili alle esigenze di razionalizzazione della spesa imposte dal piano di rientro dai disavanzi sanitari e quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire la necessaria continuità dei livelli essenziali di assistenza e le essenziali prospettive di sviluppo per questa importante struttura sanitaria di riferimento per la Puglia e per l'intera area circostante dell'Italia meridionale.
(3-02221)


B) Interrogazione

Elementi in merito al coinvolgimento di un rappresentante dell'Arma dei carabinieri in un filmato trasmesso nel programma televisivo Le Iene – 3-02222

   LIBÈ, DIONISI. – Al Ministro della difesa. – Per sapere – premesso che:
   nel corso della trasmissione «Le Iene» di mercoledì 18 aprile 2012, su l'emittente Italia Uno, è stato mandato in onda un filmato che vede coinvolto un rappresentante dell'Arma dei carabinieri convocato in un ristorante dal noto personaggio pubblico Fabrizio Corona;
   nel filmato il comandante dei carabinieri Guastini viene invitato telefonicamente da Corona a recarsi in divisa in un ristorante ove si trovava allo scopo solamente di spiegare agli inviati della trasmissione il proprio parere sulla situazione di Corona nei confronti di una denuncia per appropriazione indebita;
   il comandante prontamente si presentava al ristorante pochi minuti dopo e assisteva tranquillo alle intemperanze di Corona verso l'operatore ed il giornalista della trasmissione, premurandosi di ribadire il proprio convincimento sull'estraneità di Corona;
   appare inaccettabile l'atteggiamento di accondiscendenza del graduato verso un cittadino, oltretutto noto per episodi spesso non positivi, sia nei confronti dell'intera comunità che nei confronti dell'intero Corpo dei carabinieri che dedica la propria vita alla difesa della legalità;
   non sembra, inoltre, una prassi normale che un cittadino possa convocare a proprio piacimento un carabiniere, oltretutto di grado elevato, per rappresentare le proprie ragioni –:
   quali immediate ed opportune iniziative il Ministro interrogato intenda assumere in relazione all'episodio citato e, in particolare, se la condotta del comandante dei carabinieri sia rispondente alle norme che regolano l'attività dei graduati dell'Arma e, in caso contrario, quali iniziative intenda assumere. (3-02222)


C) Interrogazione

Iniziative a tutela delle donne vittime di violenze e di persecuzioni – 3-02155

   ZAMPA, GHIZZONI, PES, LENZI, BOSSA, MADIA, COSCIA, SCHIRRU, DE PASQUALE, MOTTA, VILLECCO CALIPARI, RUBINATO, AMICI, CENNI, D'ANTONA, PERINA, CARFAGNA, CONCIA, SBROLLINI, PICIERNO, SAMPERI, LO MORO, CARLUCCI, LIVIA TURCO, D'INCECCO, VELO, BONGIORNO, FRONER, MELANDRI, MURER, DI GIUSEPPE, MIOTTO, GNECCHI, ROSSA, SERVODIO e POLLASTRINI. – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che:
   anche i recenti fatti di cronaca confermano che la violenza contro le donne è un fenomeno allarmante e in costante crescita;
   le donne subiscono più forme di violenze e da diverse autori: amici, parenti, datori e colleghi di lavoro, conoscenti e sconosciuti;
   i partner sono responsabili nella maggioranza degli stupri e le violenze domestiche sono in maggioranza gravi o molto gravi;
   secondo i dati forniti dalla ricerca Istat 2006 «La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia», sono più di 2 milioni le donne che hanno subito comportamenti persecutori (stalking), più di 7 milioni le donne che hanno subito violenza psicologica e più di 1 milione le donne che hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni;
   nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate, fenomeno imputabile anche a fattori di tipo culturale. È, infatti, ormai noto che l'autocensura da parte delle donne aggrava le spirali di violenza che possono raggiungere livelli aberranti e criminali;
   spetta alle istituzioni favorire e sostenere la scelta della denuncia e promuovere tutte le azioni necessarie per educare le nuove generazioni alla cultura dei diritti della persona e alla non violenza;
   non si comprendono le ragioni per le quali, ad esempio, la Rai continua a non programmare la proiezione del tv-movie, prodotto da Rai Fiction e Claudia Mori, Troppo amore, diretto da Liliana Cavani, che affronta il delicato tema della violenza sulle donne e che rappresenta il primo di una collana di quattro episodi dal titolo Mai per amore. Questa proiezione, dedicata al tema della violenza su una giovane donna, potrebbe, infatti, contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica su questo drammatico fenomeno. Questa collana di episodi, già presentata in anteprima in diverse rassegne cinematografiche, attende di essere messa in onda da diversi mesi e la sua programmazione era, come più recente ipotesi, prevista per il gennaio 2012;
   secondo le interroganti sarebbe stato utile e necessario trasmettere questo tv-movie in occasione dell'8 marzo, giornata dedicata alla parità dei diritti tra donne e uomini –:
   quali azioni si intendano intraprendere per promuovere una maggiore conoscenza degli strumenti anche normativi, legge n. 38 del 2009, a tutela delle donne vittime di violenze e di persecuzioni;
   come si intenda favorire presso le giovani generazioni la cultura del rispetto dei diritti delle persone. (3-02155)


E) Interpellanze e interrogazione

Elementi in merito alla morte di Daniele Franceschi, deceduto nel carcere di Grasse, in Francia – 2-00857, 2-01471, 3-01283

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   la salma di Daniele Franceschi, arrestato in Francia per la presunta falsificazione di una sola carta di credito irregolare e morto in circostanze poco chiare non si sa bene ancora in quale giorno, il 25 o il 26 agosto 2010, in una cella del carcere francese di Grasse, vicino a Cannes, è giunta il 14 ottobre 2010 all'aeroporto di Pisa con un C-130 dell'Aeronautica militare italiana;
   sull'aereo viaggiava anche la madre di Franceschi, Cira Antignano, che mercoledì 13 ottobre 2010 – a quanto si appende dalla stampa – davanti al carcere di Grasse, durante una colluttazione avuta con alcuni gendarmi che le volevano strappare un cartello di protesta recante la scritta: «Me lo avete ucciso due volte», ha riportato lesioni a tre costole;
   la salma di Franceschi è stata portata all'obitorio dell'ospedale di Viareggio. La procura di Lucca ha autorizzato, su richiesta della famiglia, lo svolgimento di un'autopsia di parte e l'esame che è stato eseguito dovrà stabilire se sul corpo possa essere eseguita una seconda autopsia, dopo quella effettuata in Francia, mentre l'avvocato della famiglia ha dichiarato: «Speriamo che sia possibile effettuare l'esame autoptico e speriamo che le autorità francesi abbiamo mantenuto la promessa di mantenere il corpo nelle condizioni idonee, altrimenti sarebbe tutto inutile»;
   la famiglia di Daniele è convinta che la morte del giovane non sia da attribuire a «cause naturali», come sostengono le autorità francesi, e dichiarano di averlo saputo solo due giorni dopo la morte. Nel certificato di morte, firmato dal medico del carcere alle 17,30, sembra si parli genericamente di arresto cardiaco, mentre, secondo il racconto dei familiari, Daniele avrebbe chiesto aiuto alle guardie che lo avevano accompagnato in infermeria, ma dopo un elettrocardiogramma lo avevano chiuso nuovamente nella sua cella da solo;
   se un cittadino straniero fosse stato trattato alla stessa stregua in Italia, si sarebbe rischiato un incidente diplomatico ed è, quindi, necessario che sia fatta piena e completa chiarezza sulle cause del decesso;
   nel comportamento delle autorità francesi nei confronti della madre del deceduto si rilevano, ad avviso dell'interpellante, elementi di violazione della tutela di una cittadina italiana –:
   quali iniziative i Ministri interpellati intendano assumere per chiarire le cause della morte del nostro connazionale, tuttora oscure, affinché sia fatta chiarezza al più presto sul grave episodio, e le ragioni per le quali le autorità francesi, nonostante le rassicurazioni al nostro consolato, non sembrerebbero aver conservato il corpo di Franceschi in maniera adeguata per la seconda autopsia.
(2-00857) «Evangelisti».


   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   in merito alla morte di Daniele Franceschi, deceduto all'età di 36 anni nel carcere francese di Grasse il 25 agosto del 2010, il legale della famiglia Franceschi-Antignano, avvocato Aldo Lasagna, riassume in modo cronologico i momenti salienti della drammatica vicenda:
   25 agosto 2010, data ufficiale del decesso comunicata dalle autorità carcerarie ai familiari. Come ben noto, Daniele Franceschi era detenuto a Grasse da più di 5 mesi ed aveva inoltrato richieste pressanti di avere un colloquio col console italiano di Nizza, risultate purtroppo inevase dalle autorità francesi con motivazioni del tutto pretestuose; inoltre, il ragazzo aveva inviato alla madre numerose missive con cui denunciava una lunga serie di soprusi e patimenti subiti all'interno della struttura penitenziaria;
   31 agosto 2010, svolgimento della prima autopsia da parte dei medici legali francesi e contestuale rifiuto dell'ammissione di un medico italiano, peraltro già prescelto dal Ministero degli affari esteri e già presente sul territorio francese;
   13 ottobre 2010, decisione della madre di protestare davanti al carcere di Grasse con gesto simbolico di esposizione di uno striscione ed immediato arresto della sua persona operato da parte dei gendarmi francesi immediatamente accorsi su richiesta del direttore del carcere, intervento risolutivo del nostro massimo rappresentante dell'autorità consolare a Nizza, grazie al quale la signora Cira viene rimessa in libertà dopo essere stata ammanettata e percossa. Tale trattamento inferto dagli agenti di polizia determina la redazione di un successivo referto sottoscritto da medici italiani e francesi che hanno diagnosticato l'incrinatura di alcune costole a causa del brutale intervento operato dagli agenti;
   16 ottobre 2010, rimpatrio della salma all'aeroporto militare di Pisa e contestuale trasferimento della stessa presso l'obitorio dell'ospedale di Viareggio, dove è stata eseguita un'immediata ricognizione autoptica dal dottor Grazzini, medico legale dell'azienda sanitaria locale Versilia, che ha riconosciuto il pessimo stato di conservazione del corpo e la procedura assolutamente anomala di asportazione di gran parte degli organi interni;
   21 ottobre 2010, autopsia ad opera del dottor Varetto che conferma tutto quanto accertato nell'immediatezza dell'arrivo della salma all'obitorio dell'ospedale di Viareggio dal dottor Grazzini, integrando quanto da quest'ultimo acclarato con la definizione di «manovre (...) distruttive» eseguite precedentemente dai medici francesi e cagionando così una sostanziale impossibilità di procedere ad ulteriori accertamenti sullo stato del cadavere finalizzati ad individuare la sussistenza di eventuali lesioni interne in conseguenza di supposti atti di violenza;
   2 novembre 2010, colloquio della madre signora Cira Antignano in qualità di persona offesa ed alla presenza dei legali italiani e francesi, col console italiano a Nizza e col giudice istruttore francese Sandrine Andè incaricata di condurre un'istruttoria penale, al fine di ricercare le cause della morte di Daniele. In tale occasione la madre esterna tutti i suoi dubbi e le sue preoccupazioni sulla sorte del diario che il figlio custodiva in carcere che potrebbe fornire lumi sui tetri giorni della detenzione patita nel carcere francese;
   26 novembre 2010, lettera di Carla Bruni pubblicata su la Repubblica e fatta pervenire ai legali italiani (avvocato Aldo Lasagna e Mariagrazia Menozzi) in risposta all'epistola accorata della signora Cira Antignano, indirizzata alla stessa Premiere dame e pubblicata da la Repubblica. Ad una tale iniziativa, la stampa nazionale ed internazionale – compresi i nostri organi di informazione ed i telegiornali nazionali – hanno conferito ampio risalto. Nella lettera, Carla Bruni Sarkozy scrive «ho letto la sua lettera con grande emozione», si dice «commossa da questa testimonianza» ed esprime alla madre di Franceschi piena solidarietà. «Le sono vicina – spiega – nel suo dolore e nella sua pena per la tragica scomparsa di suo figlio Daniele. Ho pienamente fiducia nella giustizia francese», spiega nel messaggio Carla Bruni Sarkozy, certa che ci sarà presto una risposta positiva alle richieste della famiglia del trentaquattrenne viareggino. «Sono in corso contatti in questa direzione» precisa, lasciando intendere di essersi informata sulle procedure attivate;
   8 dicembre 2010, con comunicazione formale del procuratore di Grasse rilasciata ai legali francesi ed ai colleghi italiani che stanno seguendo il caso, il procuratore stesso ha dichiarato di non voler procedere ovvero di non dare ulteriore corso al procedimento intentato nei confronti della signora Cira Antignano, in occasione della protesta manifestata in terra francese ed a causa della quale la cittadina italiana viene accusata del reato di «oltraggio alle istituzioni francesi», per ragioni esclusivamente e meramente «umanitarie»;
   gennaio 2011, i legali italiani apprendono dell'intendimento del giudice Andrè di non consentire l'invio in Italia degli organi di Daniele Franceschi ancora preservati – a detta delle autorità francesi – presso differenti istituti di medicina legale e laboratori di analisi di varie città francesi. Segue comunicazione ufficiale dello stesso giudice inquirente ai legali francesi e, conseguentemente, agli stessi legali italiani;
   2 febbraio 2011, la signora Cira Antignano accompagnata da una rappresentanza delle istituzioni locali – presidente del consiglio provinciale di Lucca ed un assessore delegato dal sindaco di Viareggio – si reca presso la sede dell'ambasciata di Francia e viene ricevuta dal primo ministro della suddetta ambasciata;
   il 25 agosto 2011, nel primo anniversario della morte di Daniele Franceschi, sul Nuovo Corriere di Lucca e Versilia viene riportata la notizia della nuova manifestazione della madre, Cira Antignano, davanti all'Eliseo: «Cira Antignano, la madre di Daniele Franceschi, il giovane viareggino morto in un carcere francese, è oggi a Parigi, di fronte all'Eliseo, accompagnato dal legale, Aldo Lasagna, per cercare di riaccendere i riflettori sulla tragica fine del figlio. Franceschi, sposato, separato e padre di un bambino, morì il 25 agosto del 2010, a 36 anni, nel carcere francese di Grasse in circostanze ancoro da chiarire (in alcune lettere il giovane aveva denunciato maltrattamenti e assenza di cure per forti dolori al petto)». «Nonostante le rassicurazioni del ministro Frattini inviate anche a me personalmente – afferma la senatrice del Pd Manuela Granaiola – le autorità giudiziarie francesi non hanno provveduto a restituire gli organi del ragazzo, trattenuti, si afferma, per l'inchiesta giudiziaria in corso. Il consolato italiano e l'ambasciata italiana a Parigi mi hanno assicurato che daranno alla madre del ragazzo tutto il sostegno possibile per sensibilizzare le autorità francesi e sollecitare la conclusione delle indagini. La speranza è quella che sia fatta giustizia». La minaccia di mamma Cira è quella di incatenarsi se non otterrà quello che chiede;
   il 3 settembre 2011, a distanza di pochi giorni dalla seconda manifestazione davanti all'Eliseo, arriva la notizia di una perizia che accusa i medici del carcere di Grasse: «Sarebbero state ignorate le richieste di aiuto del 36enne viareggino – si legge in una nota dell’AdnKronos – La madre della vittima: “Si sgretola il muro di gomma delle autorità francesi”. Daniele è morto il 25 agosto 2010 in circostanze mai chiarite nel penitenziario di Grasse. Era detenuto con l'accusa di falsificazione e indebito utilizzo di carte di credito»;
   l'11 novembre 2011, Il Corriere della Sera dà la notizia della non archiviazione del caso: «La famiglia del giovane ha ricevuto venerdì dalla magistratura francese la richiesta di costitution de partie civile per homicide involontaire (il nostro omicidio colposo)». «Un atto importante – spiega l'avvocato Aldo Lasagna – che quasi certamente aprirà la strada al processo per avere una verità definitiva sulla morte di questo giovane connazionale».
   è da tenere presente la risposta che il Governo italiano diede il 27 ottobre 2010 all'interrogazione 5-03645 Ferranti sulla morte di Daniele Franceschi: «il Ministero degli affari esteri e il Ministro Frattini in prima persona seguono con la massima attenzione la vicenda di Daniele Franceschi»; (...) «Grazie all'intervento del console generale, la madre e alcuni familiari hanno potuto vedere il corpo di Daniele prima degli esami disposti d'ufficio dalle autorità carcerarie. Secondo quanto affermato nel primo referto medico francese, il corpo non presentava segni evidenti di lesione e appariva cianotico, “circostanza” – afferma il rapporto – “spesso legata all'arresto cardiaco”. (...) Il console generale a Nizza ha, quindi, chiesto alle autorità francesi che il corpo venisse mantenuto in condizioni tali da consentire un nuovo esame autoptico in Italia. Tale richiesta è stata ribadita dallo stesso Ministro Frattini in una lettera inviata al suo omologo francese Kouchner, il quale ha risposto facendo sapere di aver immediatamente interessato della questione il Ministro della Giustizia francese e di aver sottolineato la necessità di restituire la salma in maniera consona». «Nel referto della prima autopsia effettuata in Francia – comunicato al consolato generale a Nizza il 14 settembre 2010 – si affermava l'assenza di tracce di violenza fisica e si segnalava che gli organi interni erano ancora sottoposti ad esame presso laboratori di Marsiglia e Tolosa. Secondo le procedure locali, la famiglia avrebbe a quel punto potuto chiedere l'effettuazione di una seconda autopsia in Francia. Tuttavia, la madre di Daniele, non potendo contare sulla presenza di un medico di sua fiducia, ha chiesto il rimpatrio della salma per procedere ad un esame autoptico in Italia, richiesta ribadita anche a fronte della segnalazione delle autorità francesi che gli organi interni erano ancora sotto esame e sarebbero stati resi disponibili solo a dicembre. Il giudice istruttore francese ha quindi disposto che il corpo, privo degli organi interni, venisse conservato in adeguate condizioni. Avendo appreso, sia pure informalmente nella fase di definizione del volo di rimpatrio, che la salma – scongelata per la prima autopsia – era stata conservata ad una temperatura non inferiore a zero gradi, il consolato generale a Nizza è intervenuto sulle autorità francesi per ottenere delucidazioni al riguardo». (...) «La Farnesina ha continuato a seguire la vicenda anche dopo l'arrivo del corpo in Italia. In particolare, è stato effettuato un intervenuto sull'ambasciata francese a Roma, chiedendo a nome del Ministro Frattini che fosse disposta un'approfondita verifica sull'accaduto. Parallelamente la nostra ambasciata a Parigi ha evidenziato ai locali Ministeri degli esteri e della giustizia il vivo auspicio che si giunga presto a conclusioni certe sulle cause della morte del connazionale. A fronte delle preoccupazioni della famiglia, il console generale a Nizza ha reiterato la richiesta al procuratore di Grasse che gli organi siano mantenuti in condizioni tali da permettere un ulteriore esame in Italia e che siano restituiti alla famiglia il più celermente possibile.» (...) «Ricevendo lo scorso 20 ottobre la signora Antignano – accompagnata dal fratello, dal sindaco di Viareggio, dalla senatrice Granaiola e dall'onorevole Bergamini – il Ministro Frattini ha confermato la grandissima attenzione con cui segue personalmente il caso, assicurando che la Farnesina continuerà ad essere a fianco della famiglia affinché sia accertata la verità sull'accaduto. Egli ha quindi sottolineato che è in corso un'indagine della magistratura francese per fare piena chiarezza sulle circostanze della morte di Daniele e ha riferito le assicurazioni ricevute in questo senso da Parigi»;
   il Ministero degli esteri francese ha affermato, anche in un comunicato stampa, che gli organi mancanti sono stati prelevati per esami tossicologici e anatomopatologici tuttora in corso e che, poiché era stata preannunciata una seconda autopsia, il corpo è stato conservato ad una temperatura di zero gradi. Secondo i medici legali francesi, la congelazione a meno 18 gradi avrebbe, infatti, impedito un ulteriore esame. Dall'autopsia eseguita a Viareggio il 21 ottobre 2010, di cui si attende il verbale ufficiale, risulterebbe l'assenza di lesioni traumatiche. Sarà compito della magistratura francese fornire comunque precisi riscontri sulla dinamica della vicenda che, come ribadito dal Ministro Frattini alla famiglia, continuerà ad essere attentamente monitorata dal Governo italiano;
   il quotidiano La Nazione del 24 aprile 2012 – edizione Viareggio – riporta la notizia degli ulteriori sviluppi della vicenda di Daniele Franceschi; in particolare, a pagina 4, nella cronaca di Viareggio, con il titolo «Mamma Cira tornerà presto in Francia: “Voglio la verità sulla morte di mio figlio”» si legge: Viareggio, 24 aprile 2012 – Non vuole darsi per vinta Cira Antignano, non permetterà che la morte di suo figlio Daniele Franceschi, avvenuta nell'agosto del 2010 nel carcere francese di Grasse dove era detenuto, finisca nel dimenticatoio. Per questo è intenzionata a tornare a Parigi per far sentire la sua voce e magari dare vita a una clamorosa protesta proprio adesso che l'attenzione di tutti è volta al ballottaggio. Ai primi di maggio, poco prima del turno elettorale che eleggerà il nuovo presidente. Cira Antignano, difesa dall'avvocato Aldo Lasagna, volerà nuovamente sotto la Tour Eiffel per chiedere giustizia per suo figlio, per sapere a che punto è l'inchiesta della magistratura, che fine hanno fatto gli organi mai restituiti di suo figlio che furono oggetto dell'autopsia. Intanto prima di tornare nuovamente in Francia, Cira Antignano parlerà domani a Roma nell'ambito delle manifestazioni organizzate per il 25 aprile dai radicali. È stata direttamente invitata da Marco Pannella, visto che la manifestazione è stata organizzata per sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti dei detenuti e sulle morti in carcere. Quelle che avvengono in Italia, ma anche all'estero. In Francia appunto, dove perse la vita Daniele Franceschi. Cira Antignano, la madre che da sempre si batte per conoscere la verità sulla morte di suo figlio e per ottenere giustizia dalle autorità francesi, è decisa a tenere alta l'attenzione perché da diversi mesi non si hanno più notizie importanti dalla Francia. Al momento si sa che la procura transalpina ha indagato per omicidio colposo quattro o cinque persone, presumibilmente i medici del carcere di Grasse che quantomeno sottovalutarono i sintomi manifestati da Daniele e le sue ripetute richieste di aiuto. Nel registro degli indagati forse anche qualche dirigente della struttura, ma il condizionale è d'obbligo perché neppure l'avvocato francese cui si è rivolta la famiglia Franceschi-Antignano è riuscito a sapere qualche informazione in più. L'unica novità rispetto a questo è che l'ambasciata francese a Roma ha contattato recentemente Cira Antignano per comunicarle che gli organi di suo figlio «sono meri reperti» e che quindi non le saranno mai restituiti. Fanno parte, insomma, del fascicolo dell'inchiesta. Andrà, invece, probabilmente verso l'archiviazione l'inchiesta parallela che, a suo tempo, era stata avviata dalla procura di Lucca sempre sulla morte di Daniele. I magistrati non hanno però una documentazione sufficiente per arrivare a delle conclusioni. Ecco perché Cira Antignano non vuole adesso abbassare la guardia e intende sfruttare il momento del possibile cambiamento politico in Francia per portare all'attenzione generale quanto accaduto a suo figlio nell'estate di due anni fa. Come si ricorderà la diplomazia italiana e i parlamentari si attivarono per fare pressioni sulla magistratura francese. La vicenda ebbe una grande eco mediatica a livello nazionale, ma a tutt'oggi non ci sono sviluppi significativi;
   26 aprile 2012, il quotidiano La Nazione dà la notizia di quanto riferito dalla madre di Daniele Franceschi: «non morì a Nizza ma a Grasse. Ci hanno dunque mentito anche sul luogo della morte». Parole pesanti quelle di Cira Antignano, la madre di Daniele Franceschi, il ragazzo morto a 36 anni in cella in Francia. Il ragazzo morì il 25 agosto 2010. Era stato fermato perché secondo le accuse aveva usato una carta di credito falsa per giocare al casinò. Sulla vicenda ci sono attualmente tre indagati, un medico e due infermieri; il ragazzo sarebbe morto di infarto ma secondo i giudici francesi i sintomi furono sottovalutati. Medico e infermiere sono indagati per omicidio involontario, il nostro omicidio colposo. Da ricordare, inoltre, che in Francia l'essere indagati equivale alla richiesta di rinvio a giudizio. «Ci devono spiegare perché finora ci avevano nascosto il vero luogo della sua morte – continua la donna, raggiunta da TMNews – questo dettaglio dovrebbe essere sufficiente a far capire quante cose strane devono esserci dietro la fine di mio figlio». Cira Antignano ha appreso questa ulteriore novità dall'avvocato Maria Grazia Menozzi, che segue il caso sul versante francese –:
   quale sia, dopo più di venti mesi, la ricostruzione che i Ministri interpellati possano fare della vicenda;
   se i Ministri interpellati siano tenuti costantemente informati sulla vicenda dalle nostre rappresentanze diplomatiche in Francia che seguono il caso del nostro connazionale deceduto nella prigione di Grasse;
   come mai, nonostante le rassicurazioni, il corpo del giovane Daniele Franceschi sia rientrato in Italia in pessimo stato di conservazione e privo degli organi interni;
   cosa sia in grado di dire il Ministro degli affari esteri sulla circostanza per la quale alla fine di ottobre 2010 le autorità francesi affermavano che gli organi interni fossero ancora sotto esame e che sarebbero stati resi disponibili solo a dicembre 2010;
   quale sia la ragione per la quale gli organi espiantati di Daniele Franceschi non siano stati ancora restituiti alla madre dopo più di venti mesi dal tragico evento;
   se corrisponda al vero il fatto che l'ambasciata francese a Roma abbia contattato recentemente la signora Cira Antignano per comunicarle che gli organi di suo figlio «sono meri reperti» e che, quindi, non le sarebbero mai stati restituiti;
   se siano in grado di dire in quale ospedale sia morto il giovane Daniele Franceschi;
   cosa abbiano intenzione di fare per ottenere dalle autorità francesi spiegazioni convincenti rispetto alle contraddittorie risposte fin qui ottenute;
   quali iniziative intendano mettere in atto per supportare la madre di Daniele Franceschi nella drammatica ricerca della verità sulle cause della morte del figlio.
(2-01471) «Bernardini, Beltrandi, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti, Paglia, Ginoble, Mantini, Laratta, Realacci, Bocci, De Angelis, Bellotti, Bonciani, Calgaro, Giachetti, Melis, Boccuzzi, Verini, Fiano, Cenni, Rossa, Servodio, Fontanelli, Narducci, Froner, Delfino, Villecco Calipari».


   FERRANTI. – Al Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:
   notizie giornalistiche adombrano sospetti sulla mancata prontezza dei soccorsi e sulla morte di Daniele Franceschi avvenuta il 25 agosto 2010 nel carcere francese di Grasse e sulle modalità di conservazione e trasporto della salma, che è stata restituita alla famiglia in ritardo, senza organi ed in uno stato di avanzata decomposizione che rende difficoltosa un'autopsia in territorio italiano;
   fonti giornalistiche riferiscono, inoltre, che nel corso di una protesta contro le autorità francesi per i continui ritardi e dinieghi, la madre del giovane è stata fermata, trattenuta e, da quanto si apprende, malmenata dalle guardie carcerarie riportando gravi lesioni –:
   di quali informazioni dispongano in ordine alle modalità di soccorso e alle cause della morte di Daniele Franceschi, al trattamento, ai tempi e alla conservazione della salma e quali iniziative abbiano assunto o intendano assumere per fare piena luce su questi accadimenti e sulle violenze subite dalla madre. (3-01283)


DISEGNO DI LEGGE: CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 7 AGOSTO 2012, N. 129, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI PER IL RISANAMENTO AMBIENTALE E LA RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO DELLA CITTÀ DI TARANTO (A.C. 5423)

A.C. 5423 – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.

A.C. 5423 – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE.

  Sul testo del provvedimento elaborato dalle Commissioni di merito:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

  All'articolo 1, comma 1, primo periodo, sostituire le parole: senza altri oneri con le seguenti: senza nuovi o maggiori oneri;

  All'articolo 1, comma 3, dopo le parole: disponibili aggiungere le seguenti: , comprese le somme iscritte nel conto dei residui quali residui di stanziamento,;

  All'articolo 1, comma 6, primo periodo, sostituire le parole: senza altri oneri con le seguenti: senza nuovi o maggiori oneri;

  sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

  sugli emendamenti 1.10, 1.20, 1.28, 1.30, 1.31, 1.40, 1.42, 1.47, 1.69, 1.71, 1.72, 1.73, 1.74 e 2.1 e sugli articoli aggiuntivi 1.02 e 2.040, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

  sulle restanti proposte emendative.

A.C. 5423 – Articolo unico

ARTICOLO UNICO DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

  1. È convertito in legge il decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, recante disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto.
  2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE NEL TESTO DEL GOVERNO

Art. 1.

  1. Per assicurare l'attuazione degli interventi previsti dal Protocollo d'intesa del 26 luglio 2012, di seguito denominato: «Protocollo», compresi quelli individuati per un importo complessivo pari ad euro 110.167.413 dalle delibere CIPE del 3 agosto 2012, afferenti a risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione già assegnate alla regione Puglia e ricomprese nel predetto Protocollo, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, è nominato, senza diritto ad alcun compenso e senza altri oneri per la finanza pubblica, un Commissario straordinario, di seguito denominato: «Commissario» autorizzato ad esercitare i poteri di cui all'articolo 13 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, e successive modificazioni. Il Commissario resta in carica per la durata di un anno, prorogabile con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  2. Restano fermi gli interventi di carattere portuale previsti dal Protocollo con oneri propri della relativa Autorità portuale. A tale fine, è assicurato il coordinamento fra il Commissario di cui al comma 1 ed il commissario straordinario dell'Autorità portuale di Taranto.
  3. All'attuazione degli altri interventi previsti nel Protocollo sono altresì finalizzate, nel limite di 20 milioni di euro, le risorse disponibili nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'esercizio finanziario 2012, destinate a trasferimenti alle regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico, ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
  4. Le risorse di cui alle delibere indicate nel comma 1 e quelle di cui al comma 3 sono trasferite alla regione Puglia per essere destinate al Commissario, cui è intestata apposita contabilità speciale aperta presso la tesoreria statale.
  5. Il Commissario è altresì individuato quale soggetto attuatore per l'impiego delle risorse del Programma operativo nazionale ricerca e competitività dedotte nel Protocollo, e pari ad euro 30 milioni, da utilizzare mediante gli ordinari ed i nuovi strumenti di programmazione negoziata, nonché del Programma operativo nazionale reti e mobilità, per un importo pari ad euro 14 milioni.
  6. Per la realizzazione degli interventi di cui ai commi 1 e 3, e per ogni adempimento propedeutico o comunque connesso, il Commissario può avvalersi, tramite delega di funzioni, di un soggetto attuatore, anch'esso senza diritto ad alcun compenso e senza altri oneri per la finanza pubblica, e può in ogni caso avvalersi degli uffici e delle strutture di amministrazioni pubbliche, centrali, regionali e locali, nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il Commissario può altresì avvalersi di organismi partecipati, nei termini previsti dall'articolo 4, comma 2, del Protocollo. Alle spese di funzionamento degli organismi di cui al comma 1 dell'articolo 4 del Protocollo si provvede nell'ambito delle risorse delle Amministrazioni sottoscrittrici già disponibili a legislazione vigente.
  7. Ai fini dell'attuazione del presente articolo si applicano le disposizioni di cui all'articolo 2, commi 2-septies e 2-octies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n.  10, e successive modificazioni.
  8. I finanziamenti a tasso agevolato di cui all'articolo 57, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, possono essere concessi, secondo i criteri e le modalità previsti dallo stesso articolo 57, anche per gli interventi di ambientalizzazione e riqualificazione ricompresi nell'area definita del Sito di interesse nazionale di Taranto. A tale fine, nell'ambito del Fondo istituito con l'articolo 1, comma 1110, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è destinata una quota di risorse fino ad un massimo di 70 milioni di euro.

Art. 2.

  1. L'area industriale di Taranto è riconosciuta quale area in situazione di crisi industriale complessa ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83.

Art. 3.

  1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

A.C. 5423 – Proposte emendative

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AGLI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE

ART. 1.

  Sopprimerlo.
* 1. 24. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco.

  Sopprimerlo.
* 1. 48. Montagnoli.

  Sopprimere i commi da 1 a 7.
1. 49. Vanalli.

  Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole da: compresi quelli fino alla fine del comma con le seguenti: , limitatamente al perseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 2, lettere a) ed f), e alla messa in sicurezza d'emergenza della falda acquifera di Taranto, da realizzarsi secondo procedure di attuazione ordinarie, sono assegnate le risorse individuate all'articolo 6 del Protocollo stesso.

  Conseguentemente, sostituire i commi da 2 a 8 con il seguente:

  2. Restano fermi gli interventi di carattere portuale previsti dal Protocollo con oneri propri della relativa Autorità portuale.
1. 28. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco.

  Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole da: compresi quelli fino alla fine del comma con le seguenti: , con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, è nominato, senza diritto ad alcun compenso e senza altri oneri per la finanza pubblica, un Commissario straordinario, di seguito denominato: «Commissario» autorizzato ad esercitare i poteri di cui all'articolo 13 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, e successive modificazioni. Il Commissario resta in carica per la durata di un anno.

  Conseguentemente:
   sostituire i commi da 2 a 8 con il seguente:

  2. Restano fermi gli interventi di carattere portuale previsti dal Protocollo con oneri propri della relativa Autorità portuale;
   aggiungere la seguente rubrica: Attuazione del Protocollo d'intesa.
1. 67. Chiappori.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiungere le seguenti: , del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute.
1. 77. Fogliato.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiungere le seguenti: e del Ministro dello sviluppo economico.
1. 1. Consiglio.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiungere le seguenti: e del Ministro della salute.
1. 50. Martini.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiungere le seguenti: , previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
1. 51. Comaroli.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiungere le seguenti: e d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
1. 52. Crosio.

  Al comma 1, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole: d'intesa con la regione Puglia;.

  Conseguentemente, al medesimo comma, secondo periodo, aggiungere, in fine, le parole: d'intesa con la regione Puglia.
1. 29. Bocci, Benamati, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Mariani, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Colaninno, Fadda, Froner, Lulli, Marchioni, Martella, Mastromauro, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Federico Testa, Zunino.

  Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: un anno con le seguenti: sei mesi.
1. 2. Follegot.

  Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: un anno con le seguenti: diciotto mesi.
1. 53. Volpi.

  Al comma 1, secondo periodo, sopprimere le parole da: prorogabile con decreto fino alla fine del periodo.
1. 3. Dussin.

  Al comma 1, secondo periodo, aggiungere, in fine, le parole: sentite le competenti Commissioni parlamentari.
1. 33. Lulli, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Mariani, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Colaninno, Fadda, Froner, Marchioni, Martella, Mastromauro, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Federico Testa, Zunino.

  Al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il suddetto Commissario, a cadenza trimestrale, invia al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione del Protocollo e sulle risorse finanziarie allo scopo impegnate, sia per quanto riguarda le risorse di parte pubblica, sia quelle di parte privata.
1. 54. D'Amico.

  Sopprimere il comma 2.
1. 55. Laura Molteni.

  Al comma 2, sostituire il secondo periodo con il seguente: Tali interventi sono attuati dal Commissario straordinario dell'Autorità portuale di Taranto.
1. 5. Forcolin.

  Sopprimere il comma 3.

  Conseguentemente, dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:
  Art. 2-bis. – 1. Al fine di consentire una maggiore e più effettiva attuazione degli Accordi di programma relativi ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico di cui all'articolo 2, comma 240, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, sottoscritti dalle Regioni e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono finalizzate ai medesimi accordi di programma, nel limite di 20 milioni di euro, le risorse disponibili nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'esercizio finanziario 2012, destinate a trasferimenti alle regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico, ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
1. 47. Bitonci.
(Inammissibile
limitatamente alla parte consequenziale)

  Sopprimere il comma 3.
* 1. 9. Lanzarin.

  Sopprimere il comma 3.
* 1. 26. Vatinno, Mosella.

  Sostituire il comma 3 con il seguente:

  3. Per l'attuazione degli altri interventi previsti nel Protocollo sono altresì destinate risorse fino ad un massimo di 20 milioni di euro per l'anno 2012, cui si fa fronte mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, relativa al Fondo per lo sviluppo e la coesione con riferimento alla quota assegnata dal CIPE al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale ed allo scopo utilizzando le somme relative alla ripartizione dell'85 per cento delle risorse del predetto Fondo destinate alle regioni del Mezzogiorno.
1. 10. Grimoldi.

  Sostituire il comma 3 con il seguente:

  3. Per l'attuazione degli altri interventi previsti nel Protocollo è autorizzata la spesa massima di 20 milioni di euro per l'anno 2012. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze: per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
1. 46. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco.

  Sostituire il comma 3 con il seguente:

  3. All'attuazione degli altri interventi previsti nel Protocollo è altresì finalizzato il 50 per cento del limite di 20 milioni di euro delle risorse disponibili nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'esercizio finanziario 2012, destinate a trasferimenti alle regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico, ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Il rimanente 50 per cento del predetto limite di 20 milioni di euro è utilizzato per concorrere al finanziamento degli accordi di programma relativi ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico di cui all'articolo 2, comma 240, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, sottoscritti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con le Regioni interessate.
1. 68. Rivolta.
(Inammissibile
limitatamente al secondo periodo)

  Al comma 3, dopo le parole: degli altri interventi previsti nel Protocollo aggiungere le seguenti: , da individuarsi preventivamente con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
1. 56. Fabi.

  Al comma 3, sostituire le parole da: finalizzate fino alla fine del comma con le seguenti: destinati 20 milioni di euro per l'anno 2012. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per gli anni 2013 e 2014, dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
1. 30. Mariani, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Colaninno, Fadda, Froner, Lulli, Marchioni, Martella, Mastromauro, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Federico Testa, Zunino.

  Al comma 3, sostituire le parole da: disponibili fino alla fine del comma con le seguenti: derivanti dalla corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.
1. 40. Borghesi, Zazzera, Piffari, Cimadoro.

  Al comma 3, sostituire le parole da: disponibili fino alla fine del comma con le seguenti: derivanti dalla corrispondente riduzione, per l'anno 2012, del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.
1. 69. Torazzi.

  Al comma 3, sostituire le parole da: disponibili fino alla fine del comma con le seguenti: derivanti dalla corrispondente riduzione del Fondo per la crescita sostenibile, di cui all'articolo 23 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.
1. 42. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Tali risorse sono altresì finalizzate ad interventi di bonifica e messa in sicurezza delle aree oggetto di bonifica nel quartiere Tamburi di cui all'ordinanza sindacale n. 44 del 23 giugno 2010.
1. 44. Patarino, Di Biagio.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Sulla ripartizione delle risorse di cui al presente comma è acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti, da rendere entro venti giorni dalla richiesta.
1. 57. Cavallotto.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Sulla ripartizione delle risorse di cui al presente comma è acquisita l'intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano,
1. 58. Bragantini.

  Sopprimere il comma 4.
1. 59. Nicola Molteni.

  Al comma 4, sopprimere le parole: e quelle di cui al comma 3.
1. 15. Gidoni.

  Al comma 4, sostituire le parole da: alla regione Puglia per essere destinate fino alla fine del comma con le seguenti: direttamente al Commissario, cui è intestata apposita contabilità speciale aperta presso la tesoreria statale. Tali risorse non sono soggette ai vincoli del patto di stabilità.
1. 31. Lulli, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Mariani, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Colaninno, Fadda, Froner, Marchioni, Martella, Mastromauro, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Federico Testa, Zunino.

  Al comma 4, sostituire le parole: alla regione Puglia per essere destinate con la seguente: direttamente.
1. 41. Borghesi, Zazzera, Piffari, Cimadoro.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, le parole: , ai fini della prioritaria attuazione degli interventi strettamente connessi alla bonifica del SIN di Taranto, nell'ambito del Protocollo, diversi da quelli relativi al terminale contenitori.
1. 16. Fava.

  Sopprimere il comma 5.
1. 60. Munerato.

  Al comma 5, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il Commissario redige una relazione semestrale, da rendere pubblica, in cui sono indicati lo stato di avanzamento dei lavori e le modalità secondo le quali vengono impiegati i fondi messi a disposizione.
1. 43. Patarino, Di Biagio.

  Sopprimere il comma 6.
1. 61. Reguzzoni.

  Al comma 6, sostituire le parole: ai commi 1 e 3 con le seguenti: al comma 1.
1. 17. Goisis.

  Al comma 6, sopprimere il secondo periodo.
1. 62. Rondini.

  Al comma 6, secondo periodo, dopo le parole: può altresì avvalersi aggiungere le seguenti: , tramite procedure ad evidenza pubblica,
1. 63. Desiderati.

  Al comma 6, secondo periodo, dopo le parole: avvalersi di organismi aggiungere le seguenti: pubblici.
1. 64. Fugatti.

  Sopprimere il comma 7.
1. 18. Lussana.

  Sopprimere il comma 8.
* 1. 19. Togni.

  Sopprimere il comma 8.
*1. 27. Vatinno, Mosella.

  Sostituire il comma 8 con il seguente:

  8. Per gli interventi di ambientalizzazione e riqualificazione ricompresi nell'area definita del Sito di interesse nazionale di Taranto sono destinate risorse fino ad un massimo di 70 milioni di euro cui si fa fronte mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, relativa al Fondo per lo sviluppo e la coesione con riferimento alla quota assegnata dal CIPE al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale ed allo scopo utilizzando le somme relative alla ripartizione dell'85 per cento delle risorse del predetto Fondo destinate alle regioni del Mezzogiorno.
1. 20. Polledri.

  Al comma 8, primo periodo, dopo le parole: possono essere concessi aggiungere le seguenti: , previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e sentite le Commissioni parlamentari competenti.
1. 66. Callegari.

  Al comma 8, primo periodo, dopo le parole: possono essere concessi aggiungere le seguenti: , previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
1. 65. Buonanno.

  Al comma 8, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole: , nonché per la bonifica e messa in sicurezza delle aree oggetto di bonifica nel quartiere Tamburi di cui all'ordinanza sindacale n. 44 del 23 giugno 2010.
1. 45. Patarino, Di Biagio.

  Al comma 8, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Gli interventi di cui al primo periodo possono riguardare anche misure di riconversione, di riadattamento produttivo o di risanamento aziendale delle imprese agricole e zootecniche operanti nel territorio di Taranto interessato dagli effetti inquinanti prodotti dalle attività industriali presenti nel predetto Sito di interesse nazionale di Taranto.
1. 70. Rainieri.

  Dopo il comma 8, aggiungere il seguente:

  8-bis. Ai fini dell'espletamento delle procedure per la messa in sicurezza e bonifica dei suoli contaminati del quartiere Tamburi e dell'accertamento della regolarità degli edifici ivi ubicati, il Commissario, anche avvalendosi degli uffici dell'amministrazione comunale, procede alla verifica dell'iscrizione al catasto degli edifici del medesimo quartiere e del relativo pagamento dell'IMU per l'anno 2012. Entro sei mesi dalla data dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Governo presenta al Parlamento una relazione con gli esiti della verifica effettuata.
1. 71. Pastore.

  Dopo il comma 8, aggiungere il seguente:

  8-bis. Ai fini dell'espletamento delle procedure per la messa in sicurezza e bonifica dei suoli contaminati del quartiere Tamburi e dell'accertamento della regolarità degli edifici ivi ubicati, il Commissario, anche avvalendosi degli uffici dell'amministrazione comunale, procede alla verifica degli edifici ivi realizzati a seguito del rilascio del permesso di costruire, di quelli che beneficiano di sanatoria e di quelli abusivi. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Governo presenta al Parlamento una relazione con gli esiti della verifica effettuata.
1. 72. Allasia.

  Dopo il comma 8, aggiungere il seguente:

  8-bis. Ai fini dell'espletamento delle procedure per la messa in sicurezza e bonifica dei suoli contaminati del quartiere Tamburi, e ad integrazione del Protocollo, il Governo, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, presenta al Parlamento un programma di delocalizzazione degli edifici di tale area urbanizzata, anche disponendo l'erogazione di appositi contributi, a valere sulle risorse del Protocollo medesimo, da assegnare ai proprietari degli edifici ad esclusione di quelli abusivi.
1. 73. Pini.

  Dopo il comma 8, aggiungere il seguente:

  8-bis. Ai fini dell'attuazione del Protocollo, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali mette in atto un programma di controlli costanti giornalieri allo scopo di accertare, attraverso gli organismi territorialmente competenti, che le imprese extraeuropee di gestione delle attività portuali osservino le condizioni di sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e gli orari di lavoro secondo la normativa italiana ed europea.
1. 74. Fedriga.

  Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
  Art. 1-bis. – 1. In relazione al perseguimento degli obiettivi previsti all'articolo 2, lettere a) ed f) del «Protocollo di intesa» ed altresì in relazione all'accelerazione di cui all'articolo 7 del suddetto Protocollo, si applica l'articolo 29-septies, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, mediante la prescrizione di misure supplementari particolari più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecnologie disponibili.
1. 01. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco.

  Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
  Art. 1-bis. – 1. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le parti che hanno sottoscritto il Protocollo d'intesa del 26 luglio 2012 stipulano accordi con i soggetti interessati o obbligati che individuino misure ulteriori di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale coerenti con gli obiettivi generali di risanamento ambientale e di riqualificazione socioeconomica, occupazionale ed industriale del territorio della città di Taranto.
1. 02. Di Biagio, Patarino.

ART. 2.

  Sopprimerlo.
2. 41. Maggioni.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Nell'ambito della definizione del Piano di Azione Coesione nell'utilizzo dei fondi strutturali 2007-2013, il Governo destina prioritariamente una quota non inferiore al 30 per cento delle risorse riprogrammate all'interno dei Programmi Operativi Nazionali a sostegno degli interventi in materia sviluppo nei siti inquinati di interesse nazionale ricadenti nelle Regioni dell'Obiettivo Convergenza.
2. 1. Mariani, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Boccia, Colaninno, Fadda, Froner, Lulli, Marchioni, Martella, Mastromauro, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Federico Testa, Zunino.

  Dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:
  Art. 2-bis. – 1. In deroga alle disposizioni recate dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, per i livelli del benzo(a)pirene nell'area urbana di Taranto, i commi 1, 2 e 3 dell'articolo 9 del predetto decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, si applicano con riferimento all'obiettivo di qualità definito e individuato dagli allegati II e IV del decreto del Ministro dell'ambiente in data 25 novembre 1994 benché abrogato ai sensi dell'articolo 21, comma 1, lettera n), del predetto decreto legislativo n. 155 del 2010. Per tale area la Regione Puglia adotta, in caso di superamento dell'obiettivo di qualità, un piano di risanamento, al quale si applicano le disposizioni contenute nel decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 1o ottobre 2002, n. 261, in deroga all'abrogazione disposta ai sensi dell'articolo 21, comma 1, lettera s), del predetto decreto legislativo n. 155 del 2010 e, in caso di rischio di superamento dell'obiettivo di qualità, un piano di azione ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, in deroga all'abrogazione disposta ai sensi dell'articolo 21, comma 1, lettera a), del medesimo decreto legislativo n. 155 del 2010.
2. 040. Negro.