XVI LEGISLATURA
TESTO AGGIORNATO AL 2 OTTOBRE 2012
COMUNICAZIONI
Missioni valevoli nella seduta del 1o ottobre 2012.
Albonetti, Barbi, Barbieri, Bergamini, Bocchino, Brugger, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Cicchitto, Colucci, Commercio, Gianfranco Conte, Corsini, D'Alema, D'Amico, De Girolamo, Della Vedova, Donadi, Dozzo, Renato Farina, Franceschini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guzzanti, Iannaccone, Leo, Mecacci, Melchiorre, Migliori, Milanato, Misiti, Moffa, Mogherini Rebesani, Mosca, Nucara, Pisicchio, Rigoni, Stefani, Stucchi, Tenaglia, Valducci, Vernetti, Vitali, Volontè.
(Alla ripresa pomeridiana della seduta).
Barbi, Bergamini, Bocchino, Brugger, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Cicchitto, Colucci, Commercio, Gianfranco Conte, Corsini, D'Alema, D'Amico, De Girolamo, Della Vedova, Donadi, Dozzo, Gianni Farina, Renato Farina, Franceschini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guzzanti, Iannaccone, Leo, Leone, Mecacci, Melchiorre, Migliavacca, Migliori, Milanato, Misiti, Moffa, Mogherini Rebesani, Mosca, Nucara, Pisicchio, Rigoni, Stefani, Stucchi, Tenaglia, Valducci, Vernetti, Vitali, Volontè, Zeller.
Annunzio di proposte di legge.
In data 27 settembre 2012 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
BRANDOLINI ed altri: «Sospensione delle azioni di recupero dei crediti fiscali, contributivi e per sanzioni nonché delle procedure esecutive relative a crediti bancari nei riguardi delle imprese agricole per la promozione di accordi di ristrutturazione del debito con le banche» (5475);
SCHIRRU ed altri: «Modifica all'articolo 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118, concernente l'assegno mensile in favore degli invalidi civili» (5476);
ROSSO: «Abrogazione dei commi 16 e 17 dell'articolo 23 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di elezione degli organi di governo delle province» (5477);
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MARONI ed altri: «Modifica all'articolo 75 della Costituzione, concernente l'ammissibilità del referendum abrogativo sulle leggi tributarie e di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali» (5478);
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MARONI ed altri: «Modifiche agli articoli 116, 117 e 119 della Costituzione, concernenti l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni e l'istituzione delle Comunità autonome con attribuzione alle medesime di una quota non inferiore al 75 per cento del gettito tributario prodotto nel loro territorio, nonché disposizione transitoria riguardante il trasferimento delle funzioni amministrative ai Comuni e alle Regioni» (5479);
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MARONI ed altri: «Indizione di un referendum di indirizzo sulla rifondazione di un'Unione europea democratica e federale basata sui popoli e sulle regioni, sulla definizione dell'area Euro limitata ai territori che rispettano il pareggio di bilancio e sull'introduzione di norme costituzionali che prevedano la partecipazione del popolo nelle procedure di approvazione dei trattati europei» (5480);
CONTENTO: «Abrogazione dei commi 3 e 4 dell'articolo 104 del codice di procedura penale, concernenti il differimento dei colloqui del difensore con l'imputato sottoposto a custodia cautelare» (5481);
PISICCHIO ed altri: «Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alle leggi 8 febbraio 1948, n. 47, e 3 febbraio 1963, n. 69, in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante, nonché di istituzione del Giurì per la correttezza dell'informazione» (5482);
PAGANO e SANTELLI: «Soppressione dell'ICE – Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e trasferimento delle sue funzioni alla società SIMEST Spa» (5483).
In data 28 settembre 2012 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
ZAMPA ed altri: «Concessione di un contributo straordinario al Teatro comunale di Bologna in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della sua fondazione» (5487);
BUCCHINO ed altri: «Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernenti l'introduzione del voto di preferenza e la parità tra i sessi nella composizione delle liste elettorali» (5488);
MOGHERINI REBESANI: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011» (5489);
MURGIA: «Modifica dell'articolo 595 del codice penale, concernente il reato di diffamazione» (5490);
BOSI: «Disposizioni concernenti la vendita e la determinazione dei canoni di locazione e di cessione in usufrutto degli alloggi di servizio del Ministero della difesa ritenuti non più utili» (5491);
ZAZZERA: «Disposizioni per il consolidamento, il restauro, la conservazione e la valorizzazione della chiesa di Santa Maria del Suffragio in Monopoli» (5492).
Saranno stampate e distribuite.
Adesione di un deputato a una proposta di legge.
La proposta di legge PANIZ: «Modifiche agli articoli 640 e 640-quater del codice penale, in materia di truffa nelle competizioni sportive, e all'articolo 5 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, concernente la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche» (5045) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Carlucci.
Trasmissioni dal Senato.
In data 27 settembre 2012 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza i seguenti progetti di legge:
S. 852. – Senatori LI GOTTI ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno» (approvata dal Senato) (5484);
S. 2942. – «Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Convenzione sulla protezione fisica dei materiali nucleari del 3 marzo 1980, adottati a Vienna l'8 luglio 2005, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno» (approvato dal Senato) (5485);
S. 851. – Senatori LI GOTTI ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per la repressione di atti di terrorismo nucleare, adottata dalle Nazioni Unite a New York il 13 aprile 2005, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno» (approvata dal Senato) (5486).
Saranno stampati e distribuiti.
Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.
A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
I Commissione (Affari costituzionali):
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GALLI: «Istituzione della regione dei Laghi» (5410) Parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
DI PIETRO e FAVIA: «Modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, nonché disposizione per l'adeguamento alla media europea del trattamento economico dei titolari di cariche di rappresentanza politica e di governo nazionali e locali» (5433) Parere delle Commissioni V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE COSTA ed altri: «Soppressione dello status giuridico di regione a statuto speciale e di provincia autonoma» (5442) Parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
DOZZO ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'esistenza di trattative tra esponenti delle istituzioni e organizzazioni criminali negli anni 1992 e 1993 e sulla diffusione del contenuto di intercettazioni telefoniche relative alle indagini su tale oggetto» (5456) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V.
II Commissione (Giustizia):
BARBIERI: «Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di disciplina del contratto di convivenza e solidarietà» (5427) Parere delle Commissioni I, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, X, XII e XIV.
XII Commissione (Affari sociali):
FARINA COSCIONI ed altri: «Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione» (5425) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Trasmissione dal viceministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, in data 1° ottobre 2012, ha trasmesso il programma delle infrastrutture strategiche, aggiornato al mese di settembre 2012, predisposto ai sensi dell'articolo 1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443 (Doc. LVII, n. 5-bis - Allegato II).
Questo documento - che sarà stampato come allegato alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012 (Doc. LVII, n. 5-bis) - è stato trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e a tutte le altre Commissioni permanenti, nonché alla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Trasmissione dal Comitato interministeriale per la programmazione economica.
La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 28 settembre 2012, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, le seguenti delibere CIPE, che sono trasmesse alle Commissioni sottoindicate:
n. 77/2012 dell'11 luglio 2012, concernente «Piano nazionale di edilizia abitativa. Accordi di programma fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le regioni Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009)» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente);
n. 80/2012 dell'11 luglio 2012, concernente «Sistema conti pubblici territoriali. Attribuzione della seconda e della terza tranche delle risorse assegnate con la delibera CIPE n. 19/2008» – alla V Commissione (Bilancio);
n. 81/2012 del 23 marzo 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione. Assegnazione per il completamento del Palazzo del Governo nella città di L'Aquila (Ricostruzione post-terremoto dell'aprile 2009 nella regione Abruzzo)» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).
Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.
Il dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 27 settembre 2012, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 3 e 19 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Con la medesima comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), nonché alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee (COM(2012)499 final), assegnata, in data 25 settembre 2012, in sede primaria alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XIV (Politiche dell'Unione Europea);
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Corpo volontario europeo di aiuto umanitario – EU Aid Volunteers (COM(2012)514 final), assegnata, in data 25 settembre 2012, in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 573/2007/CE, la decisione n. 575/2007/CE e la decisione 2007/435/CE del Consiglio al fine di aumentare il tasso di cofinanziamento del Fondo europeo per i rifugiati, del Fondo europeo per i rimpatri e del Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi per quanto riguarda talune disposizioni in materia di gestione finanziaria per alcuni Stati membri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà di stabilità finanziaria (COM(2012)526 final), assegnata, in data 24 settembre 2012, in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 574/2007/CE al fine di aumentare il tasso di cofinanziamento del Fondo per le frontiere esterne per alcuni Stati membri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà di stabilità finanziaria (COM(2012)527 final), assegnata, in data 24 settembre 2012, in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2001/110/CE del Consiglio concernente il miele (COM(2012)530 final), assegnata, in data 24 settembre 2012, in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura).
La Commissione europea, in data 27, 28 e 29 settembre 2012, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 111/2005 del Consiglio recante norme per il controllo del commercio dei precursori di droghe tra la comunità e i paesi terzi (COM(2012)521 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2012)267 final), che sono assegnati in sede primaria alle Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali);
comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – La politica estera dell'Unione europea in materia di aviazione – Affrontare le sfide future (COM(2012)556 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 273/2004 relativo ai precursori di droghe (COM(2012)548 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2012)278 final), che sono assegnati in sede primaria alle Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali);
relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo – Relazione intermedia relativa all'attuazione del Piano d'azione sui minori non accompagnati (COM(2012)554 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XII (Affari sociali);
proposta di decisione del Consiglio concernente la conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde relativo alla riammissione delle persone il cui soggiorno è irregolare (COM(2012)557 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
proposta di decisione del Consiglio concernente la conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde relativo alla facilitazione del rilascio dei visti per soggiorni di breve durata a cittadini della Repubblica del Capo Verde e dell'Unione europea (COM(2012)560 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
proposta di regolamento del Consiglio che istituisce un regime comunitario per la registrazione dei vettori di materiali radioattivi (COM(2012)561 final), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti).
Il Consiglio dell'Unione europea ha trasmesso, ai sensi del Trattato sull'Unione europea, la posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore della Georgia (5682/1/12 REV 1) e la relativa motivazione (5682/1/12 REV 1 ADD 1), che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Annunzio della trasmissione di atti alla Corte costituzionale.
Nel mese di settembre 2012 sono pervenute ordinanze emesse da autorità giurisdizionali per la trasmissione alla Corte costituzionale di atti relativi a giudizi di legittimità costituzionale.
Questi documenti sono trasmessi alla Commissione competente.
Atti di controllo e di indirizzo.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.
Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.
Sono pervenute alla Presidenza dai competenti Ministeri risposte scritte ad interrogazioni. Sono pubblicate nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.
ERRATA CORRIGE
Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 20 settembre 2012, a pagina 4, prima colonna, quartultima riga, la parola: «IX,» deve intendersi soppressa.
RELAZIONE CONSUNTIVA SULLA PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA ALL'UNIONE EUROPEA PER L'ANNO 2011 (DOC. LXXXVII, N. 5)
Risoluzioni
La Camera,
esaminata la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII, n. 5);
considerato che:
a) il documento in esame costituisce la seconda relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea presentata ai sensi del nuovo testo dell'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11 (Norme generali sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea), novellato dall'articolo 8 della legge comunitaria 2009 (legge n. 96 del 2010);
b) in coerenza con l'impostazione del nuovo articolo 15 della legge n. 11 del 2005, la relazione consuntiva dovrebbe fornire alle Camere gli elementi utili a valutare i principali sviluppi del processo di integrazione europea e delle politiche e della normativa dell'UE, nonché l'efficacia dell'azione del Governo nelle sedi decisionali europee e la sua coerenza con gli indirizzi definiti dal Parlamento;
c) la relazione in esame è stata trasmessa alla Camera il 22 marzo 2012, con oltre un mese di ritardo rispetto al termine del 31 gennaio entro cui essa avrebbe dovuto essere presentata ai sensi del richiamato articolo 15 della legge n. 11 del 2005. Si tratta certamente di un ritardo più contenuto rispetto a quello degli anni precedenti e in particolare dello scorso anno, primo anno in cui la relazione veniva presentata separatamente da quella preventiva, quando fu presentata con quasi quattro mesi di ritardo rispetto al termine di scadenza;
d) l'esigenza di una presentazione tempestiva è stata sempre sollecitata dalle Commissioni della Camera al fine di poter partecipare in modo costruttivo alla definizione della partecipazione dell'Italia all'Unione europea;
e) il ritardo accumulato anche quest'anno è cresciuto ulteriormente, poiché la relazione giunge all'esame dell'Assemblea della Camera dopo sei mesi di esame nelle Commissioni di merito e consultive;
f) il ritardo complessivamente accumulato vanifica l'utilità e l'efficacia dell'esame parlamentare dell'azione svolta dal Governo a livello europeo nell'anno 2011;
g) va pertanto ribadita, ancora una volta, così come faceva la risoluzione approvata dalla Camera sulla relazione consuntiva relativa all'anno 2010, l'urgenza di una rapida approvazione delle modifiche alla disciplina della legge comunitaria, prospettata dal testo di riforma della legge n. 11 del 2005 (C. 2854 e abbinate), approvato all'unanimità dalla Camera il 23 marzo 2011 ed all'esame del Senato (S. 2646) da ben 18 mesi. Al Senato, l'esame del testo in Commissione è terminato soltanto il 25 settembre 2012 e, considerando che la legislatura XVI è prossima al suo termine naturale, vi è il rischio – probabile più che possibile – che non lo si approvi per tempo in via definitiva, considerando che dovrà tornare alla Camera in terza lettura e non è scongiurato anche un ulteriore successivo passaggio al Senato. Si tratterebbe di un fatto di inaudita gravità, perché dimostrerebbe che il nostro sistema istituzionale, per inerzia del Parlamento, non si è ancora adeguato alle novità introdotte dal trattato di Lisbona. Va assicurato un accordo tra Camera e Senato, con l'intermediazione del Governo se necessario, perché la riforma venga approvata;
h) l'aspetto principale della riforma della legge n. 11 del 2005 riguarda il rafforzamento del raccordo tra Parlamento e Governo nella formazione della posizione italiana nei processi decisionali dell'UE, prevedendo nuovi o più articolati obblighi di informazione del Governo alle Camere, ribadendo l'obbligo del Governo di assicurare la coerenza delle posizioni assunte in sede europea con gli atti di indirizzo delle Camere e precisando meglio i presupposti per l'attivazione della riserva di esame parlamentare;
i) l'approvazione delle modifiche alla disciplina della legge comunitaria, consentirà in tempi rapidi la modifica dei regolamenti parlamentari, al fine di garantire tempi di esame certi per il disegno di legge comunitaria e per la relazione consuntiva;
l) la Relazione consuntiva del 2011, seguendo lo schema di cui all'articolo 15, comma 2, lettere da a) a f), della legge n. 11 del 2005, si divide in quattro parti, ciascuna divisa in capitoli e paragrafi, più 12 allegati;
m) nella Parte II, capitolo I, paragrafo 3, della Relazione, relativa agli adempimenti di natura informativa di competenza del Governo e dei suoi uffici operativi, si attesta che essi sono finalizzati a consentire al Parlamento, alle Regioni e alle Province autonome, agli enti locali nonché alle parti sociali ed alle categorie produttive di partecipare alle decisioni relative alla formazione della posizione italiana in merito agli atti europei («fase ascendente»).
n) nello stesso capitolo è evidenziato che dalle Camere sono pervenuti al Governo un totale complessivo di n. 108 atti di indirizzo, risoluzioni e pareri, mentre dalle Regioni e dagli enti locali sono giunte n. 14 osservazioni;
o) la Relazione, particolarmente voluminosa, pur se esaustiva sotto alcuni profili, risulta inadempiente relativamente al seguito dato dal Governo ai pareri, alle osservazioni e agli atti di indirizzo delle Camere nella cosiddetta «fase ascendente»;
p) essa si limita a ricordare che i documenti sono stati inviati all'Amministrazione con competenza prevalente per materia «affinché se ne possa tenere conto nella definizione della posizione italiana»;
q) l'accresciuto ruolo dei parlamenti nazionali nella fase di formazione degli atti normativi dell'Unione, accanto ai governi nazionali, è uno dei tratti salienti del Trattato di Lisbona;
r) il Parlamento, istituzione eponima della democrazia, ha il dovere di controllare in fase di consuntivo come e quanto il Governo abbia rispettato le sue determinazioni e le eventuali ragioni per le quali se ne è discostato, nel rispetto del patto di fiducia che regge il rapporto tra il potere legislativo e quello esecutivo;
s) nella Relazione, invece, è assente un capitolo o una sezione che a norma dell'articolo 15, comma 2, lettera e), della legge n. 11 del 2005 dia atto del «seguito dato e le iniziative assunte in relazione ai pareri, alle osservazioni e agli atti di indirizzo delle Camere, nonché alle osservazioni della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza dei presidenti dell'Assemblea, dei Consigli regionali e delle province autonome»,
impegna il Governo:
ad assicurare che le prossime relazioni consuntive annuali sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea:
siano presentate improrogabilmente entro la scadenza del 31 gennaio di ogni anno, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 15 della legge n. 11 del 2005;
diano adeguatamente e specificamente conto del seguito dato dal Governo ai singoli atti di indirizzo approvati dalle Camere, dalle Regioni, dalle Province autonome, dagli enti locali nonché dalle parti sociali, in merito alla formazione delle politiche e della normativa dell'Unione europea, nonché dei casi di apposizione della riserva di esame parlamentare ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 11 del 2005;
indichino in quali casi e in quali materie il Governo abbia ritenuto di non doversi conformare agli indirizzi parlamentari e degli altri soggetti istituzionali;
a favorire, per quanto di competenza, un rapido iter del disegno di legge d'iniziativa governativa e parlamentare, recante «Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea», che sostituirebbe la legge 4 febbraio 2005, n. 11.
(6-00112) «Borghesi, Porcino».
La Camera,
esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011;
considerato che:
a) il documento in esame costituisce la seconda Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea presentata ai sensi dell'articolo 15 legge 4 febbraio 2005, n. 11, (Norme generali sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea), novellato dall'articolo 8 della legge comunitaria 2009 (legge n. 96/2010);
b) in coerenza con il dettato del nuovo articolo 15 della legge n. 11 del 2005 la Relazione consuntiva dovrebbe fornire alle Camere gli elementi utili a valutare i principali sviluppi del processo di integrazione europea e delle politiche e della normativa dell'UE, nonché l'efficacia dell'azione del Governo nelle sedi decisionali europee e la sua coerenza con gli indirizzi definiti dal Parlamento;
c) la Relazione è giunta all'attenzione dell'assemblea della Camera con un forte ritardo rispetto al momento della sua trasmissione, in ragione del suo iter congiunto con il disegno di legge comunitaria 2012;
d) tale ritardo pregiudica in misura significativa l'utilità dell'esame parlamentare del documento, rendendo poco efficace la valutazione dell'azione svolta dal Governo a livello europeo nell'anno 2011;
e) va ribadita, pertanto, l'esigenza di una rapida approvazione delle modifiche alla disciplina della legge comunitaria prospettate dal disegno di legge di riforma della legge n. 11 del 2005, approvato dalla Camera in prima lettura il 23 marzo 2011, che potrebbero garantire tempi di esame certi anche per la relazione consuntiva;
f) le varie sezioni della Relazione in esame risultano predisposte – analogamente alla Relazione consuntiva relativa al 2010 – secondo criteri redazionali non sempre omogenei, rendendo il documento di non agevole lettura;
g) le diverse sezioni tematiche del documento sono redatte secondo criteri non omogenei e in alcuni casi non sono concentrate su aspetti strettamente attinenti alla partecipazione italiana all'UE e all'azione svolta nelle sedi decisionali dal Governo;
h) la Relazione non indica in via sistematica, come espressamente previsto dall'articolo 15 della legge n. 11 del 2005, le iniziative assunte e i provvedimenti al Governo per dare attuazione ai numerosi atti di indirizzo approvati dalle Camere;
i) la mancata indicazione del seguito dato agli indirizzi delle Camere impedisce la verifica del puntuale adempimento dell'obbligo del Governo di assicurare – ai sensi dell'articolo 4-bis della legge n. 11 del 2005 – che la posizione rappresentata dall'Italia in sede di Consiglio dei Ministri dell'Unione europea ovvero nelle relazioni con altre istituzioni od organi dell'Unione europea tenga conto degli indirizzi definiti dalle Camere in esito all'esame di progetti, atti o questioni relativi all'Unione europea, dando tempestivamente alle Camere motivazioni appropriate della diversa posizione eventualmente assunta;
l) tale lacuna appare particolarmente grave alla luce del crescente intervento del Parlamento nella fase di formazione della normativa e delle politiche dell'UE e dell'importanza dei temi affrontati, soprattutto nell'attuale fase critica del processo di integrazione europea;
m) il Governo ha tenuto costantemente informate le Camere sulle grandi questioni all'esame delle Istituzioni dell'Unione europea, quali in particolare la governance economica e le misure di risposta alla crisi. Resta tuttavia da costruire un dialogo sistematico con il Governo su specifici progetti legislativi e questioni all'esame delle singole commissioni parlamentari;
n) il documento in esame in molti casi non riporta le posizioni che il Governo ha tenuto nell'esame di specifici provvedimenti e questioni e gli orientamenti generali in merito allo sviluppo del processo di integrazione europea nel suo complesso;
o) la relazione in esame precisa solo in pochi casi se ed in quale modo è stato realizzato un coordinamento tra l'azione del Governo e quella delle regioni e degli enti locali, delle parti sociali e delle categorie produttive ai fini della migliore tutela dell'interesse nazionale;
p) le prossime tappe del processo di integrazione, con la creazione di un'Unione bancaria, di un'Unione fiscale e di un Governo economico, in una prospettiva federale, prospettano ampie cessioni di sovranità nazionali in settori fondamentali che non potranno che essere operate con il pieno e sistematico coinvolgimento delle Camere in tutte le scelte politiche e normative dell'UE;
q) il riconoscimento ad alcuni Parlamenti nazionali, per effetto di disposizioni o prassi interne o pronunce delle corti costituzionali, del potere di opporsi all'adesione dei rispettivi Governi in merito a decisioni dell'UE di particolare importanza e delicatezza, può creare il rischio di un ulteriore disallineamento tra Stati membri e Parlamenti nazionali dell'Unione europea, in assenza di procedure per il raccordo preventivo tra Parlamento e Governo;
r) il consolidamento del raccordo tra Parlamento e Governo in materia europea non risponde, pertanto, soltanto all'esigenza di rispettare i principi costituzionali nazionali e la legislazione in vigore ma è funzionale ad uno sviluppo equilibrato del processo di integrazione, in cui il nostro Paese possa continuare a giocare un ruolo centrale;
s) a tal fine è necessario assicurare il pieno coinvolgimento delle Camere nelle decisioni dell'Ue soprattutto in materia economica e finanziaria, dando piena attuazione alle procedure vigenti e stabilendo apposite procedure per l'informazione e la consultazione preventiva;
t) più in generale, è essenziale che le Camere – anche mediante la revisione delle procedure e delle prassi vigenti – intervengano in modo più tempestivo ed efficace nella fase di formazione e di attuazione della normativa europea;
u) in particolare, occorre che le Camere assicurino il tempestivo adempimento degli obblighi normativi e giurisprudenziali derivanti dall'ordinamento dell'UE, procedendo all'approvazione delle leggi comunitarie annuali entro l'anno di riferimento e riducendo, più in generale, l'elevato numero di procedure di infrazione pendenti nei confronti dell'Italia;
v) l'approvazione del disegno di legge di riforma della legge n. 11 del 2005, approvato dalla Camera il 23 marzo 2011 e all'esame del Senato in seconda lettura, potrà offrire un importante contributo in questa direzione,
impegna il Governo:
a) a dare un puntuale e sistematico adempimento degli obblighi nei confronti delle Camere previsti della legge n. 11 del 2005, con particolare riferimento alle previsioni di cui all'articolo 4-bis, in base al quale la posizione rappresentata dall'Italia in sede di Consiglio dei Ministri dell'Unione europea ovvero nelle relazioni con altre istituzioni od organi dell'Unione europea deve tenere conto degli indirizzi definiti dalle Camere in esito all'esame di progetti, atti o questioni relativi all'Unione europea;
b) a garantire, in particolare nell'attuale fase di crisi, il sistematico e tempestivo coinvolgimento delle Camere nella formazione delle decisioni e accordi dell'UE in materia economica e finanziaria, dando piena attuazione alle procedure vigenti o in via di introduzione al riguardo;
c) ad assicurare che le prossime Relazioni consuntive annuali sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea:
1) siano presentate entro il termine del 31 gennaio, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 15 della legge n. 11 del 2005, e siano redatte secondo criteri più omogenei ed in forma più sintetica;
2) diano adeguatamente e specificamente conto del seguito dato dal Governo agli atti di indirizzo approvati dalle Camere in merito alla formazione delle politiche e della normativa dell'Unione europea, nonché dei casi di apposizione della riserva di esame parlamentare ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 11 del 2005;
3) indichino le posizioni che il Governo ha tenuto nell'esame di specifici provvedimenti e questioni e gli orientamenti generali in merito allo sviluppo del processo di integrazione europea nel suo complesso;
4) diano conto delle modalità in cui è stato realizzato un coordinamento tra l'azione del Governo e quella delle regioni e degli enti locali, delle parti sociali e delle categorie produttive ai fini della migliore tutela dell'interesse nazionale;
d) a rafforzare le strutture del Governo incaricate di definire e rappresentare la posizione italiana nelle sedi decisionali dell'Unione europea, con particolare riguardo al Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei (CIACE) e alla rappresentanza italiana presso l'Unione europea, rafforzandone le competenze e le risorse umane e finanziarie a disposizione.
(6-00113) «Fucci, Buttiglione, Gozi, Pescante, Razzi, Formichella».
La Camera,
esaminata la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011;
premesso che:
la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2011, come già avvenuto lo scorso anno, è stata esaminata insieme al disegno di legge comunitaria per il 2012;
la Relazione deve contenere, tra l'altro, elementi utili sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea con l'esposizione dei principi e delle linee caratterizzanti la politica italiana nei lavori preparatori e nelle fasi negoziali svolti in vista dell'emanazione degli atti legislativi dell'Unione;
la modifica introdotta dalla legge comunitaria 2009 (legge n. 96 del 2010) prevede che la Relazione annuale del Governo sulla partecipazione dell'Italia all'UE sia sdoppiata in due distinti documenti con contenuti e finalità complementari: una relazione programmatica che illustra le priorità dell'azione europea del Governo per l'anno successivo ed una relazione consuntiva, da presentare congiuntamente al disegno di legge comunitaria;
la logica di questo sdoppiamento era quella di rendere la Relazione consuntiva uno strumento per verificare in Parlamento, in modo sistematico, l'azione del Governo in materia europea e la sua corrispondenza agli indirizzi della Camere;
la Relazione non dà adeguatamente e specificamente conto del seguito dato dal Governo agli atti di indirizzo approvati dalle Camere in merito alla formazione delle politiche e della normativa dell'Unione europea, quindi la mancanza di tale indicazione non consente la verifica del puntuale adempimento dell'obbligo – posto in capo al Governo dall'articolo 4-bis della legge n. 11 del 2005 – di assicurare che la posizione rappresentata dall'Italia in sede europea tenga conto degli indirizzi definiti dalle Camere. Si tratta di un inadempimento di particolare gravità che, in buona parte, rende vano il crescente intervento del Parlamento nella fase di formazione della normativa e delle politiche dell'UE;
considerato che:
il disegno di legge di revisione della legge n. 11 del 2005 prevede modifiche al processo di formazione della posizione italiana nella fase di predisposizione degli atti dell'Unione europea (la c.d. fase ascendente), nonché modifiche volte a garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, incoerenza con gli articoli 11 e 117 della Costituzione, sulla base dei principi di attribuzione, di sussidiarietà, di proporzionalità, di leale collaborazione, di efficienza, di trasparenza e di partecipazione democratica (c.d. fase discendente);
l'importante riforma della legge n. 11 del 2005 consentirà a Parlamento e Governo di intervenire con decisioni più rapide e tempestive, soprattutto nella fase di formazione della normativa e delle politiche dell'UE;
il Trattato di Lisbona ha introdotto profonde innovazioni istituzionali che hanno rafforzato l'esigenza di un'azione sinergica di Parlamento e Governo nei processi decisionali europei al fine di assicurare la tutela dell'interesse italiano nella costituzione europea ed ha ulteriormente accentuato e valorizzato il ruolo dei Parlamenti nazionali;
rilevato che:
diversi ordinamenti, come quello francese, tedesco e di gran parte degli Stati che hanno aderito all'UE dopo il 2004, prevedono espressamente procedure e strumenti appropriati volti al riconoscimento dell'intervento del Parlamento nel processo decisionale europeo;
in gran parte degli Stati membri si sono consolidate, tra Governo e Parlamento, moduli di stretta cooperazione, come nel caso tedesco dove addirittura la legge sulla cooperazione tra Governo federale e Bundestag dispone la trasmissione a quest'ultimo delle istruzioni rivolte dai Ministri competenti alla Rappresentanza permanente in occasione delle riunioni del COREPER e di altri comitati e gruppi di lavoro del Consiglio,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative, anche normative, volte a prevedere, ferma restando l'autonomia delle Camere, una più incisiva partecipazione del Parlamento, analogamente a quanto avviene in Germania, dove il Bundestag ha la capacità di opporsi all'adesione del rispettivo Governo alle decisioni dell'UE di particolare importanza e delicatezza, in via sistematica ed in stretto raccordo con il Governo, al processo di formazione delle politiche e della normativa dell'Unione europea anche alla luce delle riforme istituzionali introdotte dal Trattato di Lisbona;
ad assicurare che le prossime Relazioni consuntive sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea diano conto del seguito dato dal Governo agli atti di indirizzo approvati dalle Camere di modo che gli atti che arrivano dall'Unione europea siano fortemente collegati a quanto vuole e a quanto chiede la gente, in quanto questo, fin dall'inizio, era l'obiettivo delle modifiche da apportare alla legge n. 11 del 2005, ovvero coinvolgere maggiormente il Parlamento nazionale, perché esso rappresenta la gente e la popolazione;
ad impegnarsi affinché le prossime Relazioni consuntive sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea diano conto delle modalità in cui è stato realizzato un coordinamento tra l'azione del Governo e quella delle regioni e degli enti locali, delle parti sociali e delle categorie produttive ai fini della migliore tutela dell'interesse nazionale;
a dare un tempestivo e preciso adempimento degli obblighi nei confronti delle Camere di cui all'articolo 4-bis della legge n. 11 del 2005, in base al quale la posizione rappresentata dall'Italia in sede di Consiglio dei Ministri dell'Unione europea, ovvero nelle relazioni con altre istituzioni od organi dell'Unione europea, deve tener conto degli indirizzi definiti dalle Camere in esito all'esame di progetti, atti o questioni relativi all'Unione europea.
(6-00114) «Maggioni, Stucchi, Pini, Consiglio».