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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 694 di lunedì 1 ottobre 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 10.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 27 settembre 2012.

I deputati in missione sono quarantacinque.

Discussione della proposta di legge costituzionale S. 3057: Modifica dell'articolo 13 dello Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia (approvata, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 5148 ed abbinata).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, illustra la proposta di legge costituzionale in discussione, di iniziativa del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, che prevede la riduzione dei consiglieri della medesima regione al fine di garantire una maggiore efficienza del sistema, adottando, in particolare, un nuovo rapporto di determinazione del numero dei consiglieri regionali nella misura di uno ogni 25 mila abitanti, anziché ogni 20 mila come previsto dall'attuale Statuto. Ricorda, infine, che nel corso dell'iter in sede referente non si è ritenuto di apportare modifiche al testo trasmesso dal Senato.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Richiamato il contenuto della proposta di legge costituzionale in discussione, rileva il senso di responsabilità che ha connotato l'operato di tutti i gruppi consiliari del Friuli-Venezia Giulia, auspicando un celere iter di un provvedimento che viene incontro alle esigenze di riduzione dei costi della politica. Osservato altresì che la predetta regione a statuto speciale rappresenta un modello positivo, peraltro ulteriormente migliorabile sul fronte dell'abbattimento della spesa pubblica, sottolinea la necessità di una generalizzata riduzione dei costi di funzionamento di tutte le autonomie locali, paventando il rischio che modifiche anche migliorative del testo in esame possano compromettere la sollecita entrata in vigore delle importanti disposizioni in esso contenute.

IVANO STRIZZOLO (PD). Nel sottolineare l'esigenza di salvaguardare il principio di rappresentanza democratica, pur in presenza di una grave crisi economica e di un clima contrario al ruolo della politica e dei partiti, auspica, a nome del suo gruppo, l'approvazione della proposta di legge costituzionale in discussione, pur richiamando la necessità che, immediatamente dopo, la regione modifichi la propria normativa in modo da correggere le discrasie applicative che potranno essere generate dal meccanismo di determinazione del numero dei consiglieri regionali fissato dal testo in esame. Rilevata altresì l'esigenza di diminuire i costi degli apparati amministrativi regionali senza scardinare Pag. VIil funzionamento delle istituzioni democratiche, sottolinea che sussistono valide ragioni perché il Friuli-Venezia Giulia mantenga la configurazione di regione a statuto speciale, con particolare riferimento alla tutela delle lingue minoritarie.

MANUELA DI CENTA (PdL). Osservato che il Friuli-Venezia Giulia ha sempre considerato l'autonomia speciale un fatto che genera maggiori responsabilità nella gestione regionale, secondo i principi di sussidiarietà e in linea con le affermazioni rese dal Presidente De Gasperi in merito agli aspetti positivi inerenti l'introduzione delle autonomie speciali, ricorda i dati che confermano l'efficiente operato degli apparati di governo del predetto ente territoriale, che ha già provveduto a ridurre la spesa pubblica regionale e a tagliare i costi superflui della politica. Sottolineata quindi la necessità di promuovere la cultura della responsabilità nella gestione degli enti locali, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo alla proposta di legge costituzionale in discussione, della quale auspica una celere e definitiva approvazione.

DAVID FAVIA (IdV). Nel sottolineare che la specialità della regione Friuli-Venezia Giulia può essere garantita da apposite previsioni statutarie, considerata l'esigenza imprescindibile di ridurre i costi della politica, preannunzia la presentazione da parte del suo gruppo di emendamenti al testo della proposta di legge costituzionale in discussione volti a rivedere il meccanismo di determinazione del numero di consiglieri regionali in rapporto al numero di abitanti, manifestando perplessità anche per quanto attiene alla rilevazione annuale dell'Istat. Richiamata altresì l'esigenza di snellire gli apparati amministrativi regionali, pur guardando con favore ad ogni proposta volta a tagliare i costi della politica, dichiara che il suo gruppo si riserva di manifestare il proprio orientamento sul provvedimento in discussione all'esito dell'esame degli emendamenti, giudicandolo altrimenti un intervento debole e confuso.

RENZO LUSETTI (UdCpTP). Richiamato il contenuto di un provvedimento che promuove la riduzione del numero dei consiglieri regionali del Friuli-Venezia Giulia ed impone una riflessione sui costi della politica locale, osserva come i recenti scandali abbiano alimentato un generalizzato sentimento di antipolitica fra i cittadini, ricordando altresì l'intendimento del Governo di accelerare l'iter del decreto-legge volto a ridurre il numero dei consiglieri e degli assessori, nonché l'entità delle indennità a favore dei gruppi consiliari. Sottolineata quindi la necessità di affrontare il problema dei costi superflui della politica, giudica opportuno avviare un'approfondita riflessione sulla revisione del Titolo V della Costituzione ed affrontare la specificità delle regioni a statuto speciale al fine di razionalizzare il funzionamento delle istituzioni locali.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il presidente della I Commissione rinunzia alla replica.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Precisa che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

PRESIDENTE. Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge costituzionale S. 2923-2991: Modifica degli articoli 15 e 16 dello Statuto speciale per la Sardegna, in materia di composizione ed elezione del Consiglio regionale (approvata, in un testo unificato, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 5149 ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

Pag. VII

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, illustra la proposta di legge costituzionale di iniziativa del Consiglio regionale della Sardegna, che prevede la riduzione da 80 a 60 del numero dei consiglieri regionali della Sardegna, pur affidando alla legge elettorale per l'elezione del Consiglio regionale l'eventuale compito di provvedere al fine di assicurare la rappresentanza di determinate aree territoriali della predetta regione, in modo da impedire che alla riduzione dei consiglieri consegua la sottorappresentazione di determinati territori regionali.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

GUIDO MELIS (PD). Nel ricordare la specificità e le problematiche inerenti il progetto autonomistico della Sardegna, rileva il senso di fallimento e la crisi di credibilità dell'istituto dell'autonomia speciale nella predetta regione, nonché la delusione che pervade i cittadini colpiti dalla grave crisi economica in atto nel Paese, come confermano i dati inerenti il tasso di disoccupazione regionale. Sottolineata quindi la necessità che la Sardegna sia solo ente di governo e limiti il ricorso alle consulenze, oramai fuori controllo, e ai contratti a tempo determinato, risani il settore della sanità e riformi la struttura burocratica interna, richiama il contenuto pienamente condivisibile della proposta di legge costituzionale in discussione, auspicandone una celere e definitiva approvazione.

DAVID FAVIA (IdV). Nel richiamare l'imprescindibile esigenza di ridurre i costi della politica, giudica debole l'intervento delineato nella proposta di legge costituzionale in discussione, ricordando peraltro che con il referendum svoltosi nel maggio scorso i cittadini sardi hanno chiesto di ridurre fino a 50 il numero dei consiglieri regionali. Ritiene quindi necessario un intervento più incisivo e coraggioso, che non comprometterebbe il principio della rappresentanza democratica.

ANTONIO MEREU (UdCpTP). Nel manifestare un orientamento favorevole alla proposta di legge costituzionale in discussione, volta tra l'altro a ridurre a 60 il numero dei consiglieri regionali della Sardegna, rileva che tali modifiche favoriranno maggiore trasparenza e responsabilità nell'operato della predetta istituzione locale, invitando altresì il Governo a prestare maggiore attenzione alla difficile situazione economico-sociale della regione. Giudica infine del tutto prioritario sostenere ed approvare il provvedimento in esame nei tempi costituzionalmente consentiti e senza apportare ulteriori modifiche al testo licenziato dal Senato.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il presidente della I Commissione rinunzia alla replica.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Ribadisce che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge costituzionale S. 3073: Modifiche all'articolo 3 dello Statuto della Regione siciliana, in materia di riduzione dei deputati dell'Assemblea regionale siciliana (approvata, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 5150 ed abbinata).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

Pag. VIII

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto della proposta di legge costituzionale in discussione, di iniziativa dell'Assemblea regionale siciliana, che prevede la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 90 a 70, con l'obiettivo di dare un significativo segnale al fine di garantire un contenimento della spesa per il funzionamento degli organi politici. Rileva peraltro che la nuova disciplina non potrà comunque essere applicata in occasione delle prossime elezioni previste per il 28 ottobre.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

DAVID FAVIA (IdV). Nel ricordare come nella regione Sicilia si registri un alto livello di sprechi di denaro pubblico, sottolinea con rammarico che la doverosa riduzione del numero dei consiglieri regionali non potrà decorrere a partire dalle imminenti elezioni regionali, auspicando che le disposizioni in esame siano accompagnate da un recupero dell'etica nelle amministrazioni locali.

RENZO LUSETTI (UdCpTP). Nel richiamarsi alle osservazioni svolte sui precedenti provvedimenti con riferimento ai costi della politica e alla necessità di ridurre il numero dei consiglieri regionali, esprime rammarico per l'impossibilità di applicare la nuova disciplina recata dalla proposta di legge costituzionale in discussione già a partire dalle prossime elezioni regionali in Sicilia, auspicandone comunque l'approvazione nel testo licenziato dal Senato.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il presidente della I Commissione rinunzia alla replica.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Ribadisce che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione congiunta del disegno di legge: Legge comunitaria 2012 (A.C. 4925-A) e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2011 (Doc. LXXXVII, n. 5).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali.

SANDRO GOZI (PD), Relatore sul disegno di legge n. 4925-A. Esprime soddisfazione per la tempestività con la quale, in maniera innovativa, il Governo ha presentato la legge comunitaria per l'anno in corso, pur sottolineando come si imponga una revisione delle norme che regolano l'esame di tali atti da parte del Parlamento, anche alla luce del ritardo con il quale al Senato sta procedendo l'iter dell'analogo provvedimento relativo all'anno precedente. Illustra quindi il contenuto del disegno di legge comunitaria, evidenziando come la partecipazione dell'Italia alle Comunità europee comporti un miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini; richiama, al riguardo, i contenuti delle principali direttive recepite nel nostro ordinamento, come quella in materia di assistenza sanitaria per i pazienti transfrontalieri, la direttiva volta a garantire una maggiore sicurezza nella gestione delle scorie radioattive, nonché quelle relative alla tutela del diritto d'autore e alla vigilanza sulle imprese finanziarie. Sottolinea, infine, le modifiche introdotte nell'ordinamento italiano per garantire un maggiore coinvolgimento del Parlamento nel processo decisionale delle politiche europee, auspicando che sia colmato il ritardo accumulato dal nostro Paese nell'attuazione degli obblighi comunitari.

Pag. IX

BENEDETTO FRANCESCO FUCCI (PdL), Relatore sul Doc. LXXXVII, n. 5. Nel rinviare alla relazione scritta, osserva che il contenuto della Relazione in discussione corrisponde solo parzialmente al dettato dell'articolo 15 della legge n. 11 del 2005, atteso che si basa su criteri redazionali eterogenei, non evidenziando il seguito dato dal Governo agli atti di indirizzo approvati dalle Camere. Precisa, pertanto, di aver predisposto una risoluzione volta a garantire il puntuale adempimento degli obblighi previsti dagli articoli 5-bis e 15 della predetta legge n. 11 del 2005.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ANTONIO RAZZI (PT). Sottolineato che il disegno di legge comunitaria in discussione consentirà un più sollecito recepimento, da parte del nostro Paese, delle direttive europee, con riferimento ad alcune delle quali sono state avviate procedure di infrazione, lamenta il ritardo con cui si procede all'esame della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea. Auspica pertanto una celere modifica della legge n. 11 del 2005, che garantisca tempi certi all'iter parlamentare sia della predetta Relazione sia del disegno di legge comunitaria. Sottolinea infine che il suo gruppo considera un obiettivo irrinunciabile dare vita ad un'Europa dei popoli che consenta di superare gli egoismi nazionali.

MARIO PESCANTE (PdL). Ricordato come i disegni di legge comunitaria siano stati sinora caratterizzati da un iter complesso e spesso conclusosi con ritardo, evidenzia l'esemplare tempestività con la quale il Governo ha provveduto alla presentazione del provvedimento in esame, il cui iter è stato a suo avviso inopinatamente ritardato dalla situazione di stallo verificatasi presso il Senato con riferimento alla legge comunitaria 2011. Richiama quindi l'esigenza di modificare le procedure parlamentari connesse all'esame dei predetti provvedimenti, adeguandole alla nuova architettura europea, al fine di garantire una tempestiva attuazione da parte del nostro Paese degli obblighi comunitari e ridurre così il tuttora elevato numero di procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia.

MARCO MAGGIONI (LNP). Nel lamentare il ritardo con il quale si procede all'esame della legge comunitaria 2012, che, a suo avviso, non dovrebbe essere un mero provvedimento tecnico ma un valido strumento per recepire tempestivamente le direttive europee, sottolinea come spesso queste ultime siano in realtà dei regolamenti mascherati, evidenziando altresì le numerose procedure di infrazione a cui è sottoposto il nostro Paese a causa dei suddetti ritardi. Giudicata, quindi necessaria una maggiore tutela a favore delle piccole e medie imprese nazionali, segnatamente manifatturiere, rileva che l'Unione europea protegge esclusivamente i grandi poteri finanziari, auspicando che in futuro i Parlamenti nazionali possano incidere maggiormente sui processi decisionali europei.

MARIO ADINOLFI (PD). Richiamata la rilevanza della materia comunitaria, manifesta soddisfazione per la corretta tempistica del Governo in carica nella presentazione annuale del disegno di legge comunitaria, nonché per il contenuto «proprio» del provvedimento, esprimendo invece rammarico per la tardiva calendarizzazione del relativo esame in Aula. Sottolinea, quindi, l'impegno da sempre profuso dalla sua parte politica a sostegno della costruzione europea intesa quale orizzonte politico in grado di alimentare la fiducia, la solidarietà e la stabilità democratica dei popoli, vincendo le resistenze dei perduranti localismi e nazionalismi. Evidenzia, infine, il contributo emendativo offerto dal suo gruppo al miglioramento del testo, segnatamente in riferimento all'articolo 5 del disegno di legge comunitaria, al cosiddetto gold-plating e alla definizione dello status di soggiornanti di lungo periodo in attuazione delle indicazioni dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

GAETANO PORCINO (IdV). Nel ringraziare il presidente Pescante per aver riconosciuto Pag. Xil costruttivo contributo di tutti i gruppi sul provvedimento in discussione, ricorda che non è stato ancora concluso al Senato l'iter del disegno di legge comunitaria 2011, sottolineando in proposito la necessità di modificare la legge n. 11 del 2005. Evidenziata, quindi, l'esigenza di una tempestiva presentazione della Relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, atteso che ogni ritardo vanifica l'utilità e l'efficacia dello strumento, auspica che il Governo si attivi per una celere modifica della legge n. 11 del 2005.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Avverte che sono state presentate le risoluzioni Borghesi n. 6-00112, Fucci n. 6-00113 e Maggioni n. 6-00114, riferite alla Relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2011, sulle quali l'Assemblea sarà chiamata a deliberare dopo la votazione finale sul disegno di legge comunitaria.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15,30.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantasette.

In morte dell'onorevole Piero Melograni.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Piero Melograni, recentemente scomparso.

Su un lutto del deputato Rita Bernardini.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Rita Bernardini, colpita da un grave lutto: la perdita del fratello.

Discussione congiunta del conto consuntivo della Camera dei deputati per il 2011 e del progetto di bilancio della Camera dei deputati per il 2012 (Doc. VIII, nn. 9 e 10).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Ricorda che il termine per la presentazione degli ordini del giorno riferiti al progetto di bilancio è fissato alle 17 di oggi.
Dichiara aperta la discussione congiunta.

FRANCESCO COLUCCI (PdL), Questore. Illustra il contenuto dei documenti di bilancio all'ordine del giorno, che si collocano in un contesto caratterizzato da decisioni impegnative e di grande rilievo strategico per l'istituzione parlamentare, nella direzione del contenimento e della razionalizzazione delle spese, sottolineando in particolare la decisione di ridurre la dotazione della Camera nella misura di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015. Ricordato, oltre alla riduzione dell'indennità parlamentare, il nuovo sistema previdenziale per i deputati cessati dal mandato, che ha sostituito l'istituto dell'assegno vitalizio, e per quelli che entreranno in carica per la prima volta nella prossima legislatura, richiama la nuova disciplina relativa all'erogazione e alla rendicontazione del contributo versato ai gruppi, il cui ammontare complessivo è sceso del 10 per cento, nonché i meccanismi individuati per contenere la dinamica relativa alle spese per il personale, con il responsabile contributo delle organizzazioni sindacali. Rilevato, inoltre, che è stato contemporaneamente perseguito l'obiettivo di mantenere il più alto livello qualitativo dei servizi resi all'istituzione, Pag. XIevidenzia i risultati positivi conseguiti nel settore della ristorazione in appalto e il processo di costante adeguamento dell'ordinamento interno a quello europeo e nazionale in tema di contratti pubblici. Rivolto, quindi, un ringraziamento al Segretario generale ed al personale della Camera per l'impegno profuso anche in vista della predisposizione dei documenti di bilancio, osserva conclusivamente che la politica di contenimento e riqualificazione della spesa perseguita dall'Ufficio di Presidenza e dal Collegio dei Questori ha consentito di raggiungere, salvaguardando la centralità democratica dell'istituzione, un difficile e apprezzabile equilibrio tra le esigenze di rigore e sobrietà e la necessità di preservare la funzionalità del Parlamento, offrendo un rilevante contributo alla generale politica di stabilizzazione e rilancio dell'economia del Paese.

GUIDO DUSSIN (LNP). Nel rivolgere un ringraziamento al Collegio dei Questori e all'intera Amministrazione per la positiva e doverosa operazione di contenimento della spesa portata avanti dalla Camera dei deputati, che consentirà, in continuità con quanto avviene da alcuni anni, di restituire al bilancio dello Stato parte della dotazione finanziaria annuale, giudica importante, nell'attuale difficile momento per il Paese, operare un percorso di razionalizzazione dei servizi, pur essenziali, che costituisce un segnale di buona volontà nella direzione di un razionale utilizzo delle risorse prelevate ai cittadini. Ritiene inoltre che la già valida operazione di contenimento delle spese potrebbe essere migliorata nei settori del personale, intervenendo sulle piante organiche, e dei costi per arredi, nonché attraverso un più ampio utilizzo delle nuove tecnologie informatiche.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Rivolge preliminarmente un ringraziamento al Collegio dei Questori e all'Ufficio di Presidenza per il lavoro svolto, che ha consentito, in continuità con gli indirizzi assunti negli esercizi precedenti, l'attuazione di apprezzabili istanze riformatrici, volte ad una complessiva e cospicua riduzione della dotazione della Camera dei deputati, nonché all'adozione di più stringenti meccanismi di controllo e di trasparenza dell'attività parlamentare. Nel richiamare le più significative misure introdotte al riguardo, esprime soddisfazione, in particolare, per il meccanismo di voto basato sulle impronte digitali e per il varo della recente riforma in ordine alla certificazione interna ed esterna dei bilanci dei gruppi, nonché per la disdetta di numerosi contratti di locazione immobiliare e per il contenimento strutturale della spesa per il personale, anche a seguito della riduzione dei relativi organici. Sottolineata, infine, la necessità di un cambio di passo della politica nell'attuale condizione di diffusa corruzione a vari livelli di governo del Paese, richiama il significativo contributo offerto dalla propria parte politica al contenimento dei costi della Camera dei deputati.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Rivolto preliminarmente un ringraziamento al Collegio dei Questori per il lavoro svolto, ritiene che, dal punto di vista politico, non si sia fatto abbastanza in termini di riduzione dei costi della Camera, anche alla luce della situazione di forte recessione in cui versa il Paese, lamentando che non siano stati attuati incisivi interventi né sui vitalizi per i deputati né sul trattamento economico e previdenziale dei dipendenti dell'Amministrazione. Giudica inoltre scarsamente incisiva la riduzione delle spese correnti, tra cui, in particolare, quelle attinenti la pubblicazione degli atti parlamentari, preannunziando, al riguardo, la presentazione di un ordine del giorno.

EMERENZIO BARBIERI (PdL). Giudicati non condivisibili i rilievi critici formulati dal deputato Borghesi sull'operato del Collegio dei Questori, ritiene che i sentimenti di avversione manifestati all'indirizzo della classe politica siano in realtà il portato di un attacco diretto alle istituzioni democratiche, lamentando la sostanziale Pag. XIIassenza sui mezzi di comunicazione di informazioni concernenti l'attività di riduzione dei costi relativi al funzionamento della Camera dei deputati. Rivolto quindi un ringraziamento al Collegio dei Questori, all'Ufficio di Presidenza, al Segretario Generale e al personale della Camera per il proficuo lavoro svolto, ricorda la fattiva politica di contenimento della spesa intrapresa dal suddetto organo costituzionale, con particolare riferimento alle competenze dei parlamentari, al servizio di ristorazione e alle locazioni di immobili, invitando peraltro il Collegio dei Questori a fornire un chiarimento sui riflessi di tali risparmi sul funzionamento della Camera e sull'operatività della nuova normativa per i contributi ai gruppi e a concentrare l'attività parlamentare su finalità di carattere istituzionale e di supporto all'operato dei deputati.

RITA BERNARDINI (PD). Nel lamentare preliminarmente che ai singoli deputati non vengono forniti adeguati strumenti di conoscenza dei bilanci, ricorda la proposta avanzata da tempo dai deputati radicali di istituire un'anagrafe pubblica degli eletti e dei «nominati», ritenendo fondamentale dotarsi di regole trasparenti che consentano ai cittadini di controllare l'operato di coloro che sono eletti. Nel preannunziare la presentazione di un ordine del giorno che preveda la restituzione delle somme accumulate negli anni nel fondo di solidarietà per i deputati, lamenta che nel Regolamento di amministrazione e contabilità recentemente modificato non siano state recepite le norme vigenti a livello europeo in materia di contabilità pubblica. Sottolineata altresì l'esigenza di rafforzare il sistema dei controlli, auspica l'approvazione della proposta di legge da lei presentata, volta a rendere obbligatoria l'anagrafe patrimoniale a tutti i livelli istituzionali.

RENZO LUSETTI (UdCpTP). Sottolinea preliminarmente i numerosi passi in avanti compiuti al fine di garantire maggiore trasparenza dell'azione e delle spese sostenute dalla Camera dei deputati, la cui autonomia e indipendenza deve comunque essere salvaguardata, come sancito dall'articolo 64 della Costituzione. Nel rivolgere, inoltre, un ringraziamento non formale al Collegio dei Questori per aver conseguito l'ambizioso obiettivo di garantire la funzionalità della Camera contribuendo nel contempo al processo di risanamento dei conti pubblici, anche grazie al fattivo contributo fornito dai dipendenti dell'Amministrazione e dalle loro organizzazioni sindacali, auspica che si prosegua, con serietà e coerenza, nello sforzo intrapreso di contenimento e razionalizzazione della spesa.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta e rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Proposta di trasferimento a Commissioni in sede legislativa di proposte di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento in sede legislativa alla I Commissione della proposta di legge n. 4568 ed abbinate, recante disposizioni per la ricerca delle persone scomparse, nonché alla VIII Commissione della proposta di legge n. 4913 ed abbinate, concernente le sedi dell'ente Parco nazionale Gran Paradiso, ed il testo unificato delle proposte di legge nn. 4258 e 4467, concernente il Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche e dell'Emilia-Romagna.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 2 ottobre 2012, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 67).

La seduta termina alle 17,40.