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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 710 di lunedì 29 ottobre 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 16.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 23 ottobre 2012

I deputati in missione sono quarantasette.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali il deputato Luciana Pedoto, in sostituzione del deputato Maria Grazia Laganà Fortugno, dimissionario.

In morte dell'onorevole Vincenzo Baldassi.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Vincenzo Baldassi, recentemente scomparso.

Discussione del disegno di legge S. 2156-B: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (approvato dal Senato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato) (A.C. 4434-B).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 25 ottobre 2012.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Nel ricordare preliminarmente che il provvedimento in discussione, risultante da due letture del Senato ed una prima lettura della Camera dei deputati, appare profondamente modificato rispetto alla versione originaria, illustra le disposizioni riconducibili agli ambiti di competenza della I Commissione, rilevando che il disegno di legge reca misure volte a prevenire e reprimere la corruzione e l'illegalità nella pubblica amministrazione. Nel dare quindi conto delle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter al Senato, segnatamente le norme inerenti gli arbitrati negli appalti pubblici e le incompatibilità per i dipendenti pubblici, sottolinea che il provvedimento individua nella Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) l'Autorità nazionale anticorruzione, dettando una più stringente disciplina delle incompatibilità e del cumulo di incarichi e delegando il Governo all'adozione entro un anno di un testo unico in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo a seguito di condanne definitive per delitti non colposi.

Pag. IV

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Illustra il contenuto del provvedimento in discussione, per le parti rientranti negli ambiti di competenza della II Commissione, richiamando in particolare la disciplina introdotta dal Senato in tema di collocamento fuori ruolo in magistratura ed in riferimento ai reati di traffico di influenze illecite e di corruzione tra privati.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolinea che dalla pur pregevole relazione svolta dal deputato Angela Napoli non emerge che, in tema di collocamento fuori ruolo, il testo trasmesso dal Senato appare peggiorativo rispetto a quello precedentemente approvato dalla Camera.

PRESIDENTE. Precisa che eventuali ulteriori chiarimenti potranno essere forniti nelle successive fasi del dibattito.

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Pur giudicando innovativi i contenuti del provvedimento in discussione, ritiene incomplete le norme manifesto di un testo che rappresenta un'occasione mancata in direzione di un effettivo rafforzamento del contrasto al fenomeno corruttivo presente nel Paese, osservando che la promiscuità fra politica e malaffare incide negativamente sullo sviluppo nazionale. Richiamata quindi la ratio di un provvedimento che non presenta alternative, rileva la scarsa incisività delle disposizioni relative ai reati di concussione e di traffico di influenze illecite, stigmatizzando altresì la mancata introduzione dei reati di voto di scambio e falso in bilancio. Ricorda, infine, la presentazione da parte del suo gruppo di un progetto di codice etico nella predisposizione delle liste elettorali, votato all'unanimità dalla Commissione antimafia, auspicando che il Governo attui quanto prima la delega in materia di incandidabilità.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizzata la preannunziata intenzione da parte del Governo di porre la questione di fiducia, che impedirà un approfondito dibattito su un provvedimento a suo avviso assolutamente insufficiente, poco coraggioso e per alcuni aspetti persino controproducente, lamenta la mancata previsione del reato di autoriciclaggio e l'assenza di disposizioni relative al falso in bilancio, rilevando altresì che si sarebbe dovuta rafforzare la disciplina in materia di traffico di influenze illecite, troppo generica e corredata da sanzioni eccessivamente blande. Preannunzia pertanto che il suo gruppo negherà la fiducia all'Esecutivo ed esprimerà voto contrario sul disegno di legge in discussione.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Nel ringraziare i relatori ed il Governo per il proficuo lavoro svolto, sottolinea la rilevanza di un disegno di legge che rappresenta un importante punto di partenza nella lotta al fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione e nel rafforzamento delle politiche volte a promuovere la legalità nel Paese, giudicando peraltro con favore l'intendimento del Governo di porre la questione di fiducia. Ricordato altresì il giudizio positivo espresso da taluni rappresentanti di Confindustria su un provvedimento innovativo che promuove le attività di prevenzione dei fenomeni corruttivi, sottolinea la necessità di varare prima delle prossime elezioni politiche i decreti delegati relativi alle norme sull'incandidabilità, reputando infine del tutto prioritario favorire i processi volti alla trasparenza e alla semplificazione amministrativa ed istituzionale.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Nel preannunziare che il suo gruppo, pur negando la fiducia che sarà presumibilmente posta dal Governo, esprimerà voto favorevole sul disegno di legge in discussione, che presenta alcuni aspetti positivi in direzione della lotta alla corruzione ma appare nel complesso scarsamente incisivo, segnatamente in materia di autoriciclaggio, manifesta apprezzamento per la Pag. Vprevisione del reato di corruzione tra privati nonché per l'inasprimento delle pene riferite a talune fattispecie, auspicando che le norme relative al collocamento fuori ruolo dei magistrati formi oggetto in futuro di una disciplina più puntuale. Ritiene, infine, che in realtà lo strumento che consentirebbe un'effettiva lotta alla corruzione sia individuabile nella garanzia di una maggiore trasparenza.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Rilevato che il disegno di legge in discussione reca misure innovative complessivamente condivisibili, volte a contrastare il dilagante fenomeno della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, esprime particolare apprezzamento per l'introduzione di norme improntate alla trasparenza nel settore degli appalti pubblici, nonché per l'istituzione della CIVIT. Precisato, quindi, che avrebbe ritenuto più opportuno introdurre una disciplina più stringente e di immediata efficacia in materia di incompatibilità ed incandidabilità, manifesta riserve su talune delle modifiche introdotte dal Senato. Preannunzia, quindi, l'orientamento favorevole della sua componente politica sia all'approvazione del disegno di legge in discussione sia ad un'eventuale questione di fiducia che il Governo dovesse porre sul testo.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel ricordare il fattivo contributo fornito dal suo gruppo durante l'iter di un provvedimento che, sebbene carente su taluni aspetti, costituisce un passo in avanti nella lotta alla corruzione, che rappresenta un fenomeno assai diffuso in Italia e che occorre combattere sia con politiche repressive sia attraverso interventi preventivi, esprime rammarico per l'impossibilità di allungare i termini di prescrizione previsti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

MARIO TASSONE (UdCpTP). Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalle Commissioni di merito in sede referente, ritiene che per un'efficace lotta alla corruzione non sia sufficiente una modifica normativa ma occorra una maggiore assunzione di responsabilità da parte della politica e delle istituzioni. Pur non considerando, quindi, esaustivo il provvedimento in discussione, che comunque contribuirà alla crescita civile del Paese, giudica innovative le disposizioni riguardanti la prevenzione della corruzione, preannunziando che il suo gruppo non presenterà proposte emendative.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Esprime apprezzamento per l'equilibrio e la ragionevolezza che hanno contraddistinto, pur nell'asprezza del dibattito parlamentare, l'iter del complesso disegno di legge in discussione, consentendo il raggiungimento della più ampia condivisione possibile sul testo, del quale, durante le varie letture in Parlamento, si sono mantenuti, con limitate modificazioni migliorative, i capisaldi dell'impianto normativo originario. Rileva quindi l'opportunità dell'introduzione della fattispecie della concussione per induzione, in linea sia con il mantenimento della fondamentale distinzione tra concussione e corruzione sia con le indicazioni autorevolmente espresse da importanti organismi internazionali. Richiamate, altresì, le ulteriori e attese nuove ipotesi di reato introdotte dal provvedimento in discussione, segnatamente la corruzione tra privati e il traffico di influenze illecite, esprime soddisfazione per l'equilibrato inasprimento sanzionatorio raggiunto, rilevando che misure in materia di prescrizione, falso in bilancio, voto di scambio e autoriciclaggio potranno più opportunamente essere contenute in uno specifico disegno di legge. Auspica, infine, la sollecita conclusione dell'iter del provvedimento in discussione.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.Pag. VINel ritenere che l'elemento maggiormente innovativo del disegno di legge in discussione sia la visione integrata di prevenzione e repressione del fenomeno della corruzione, ricorda che le disposizioni in materia di prevenzione attuano taluni obblighi e raccomandazioni internazionali. Assicura, quindi, il massimo impegno del Governo per una tempestiva adozione dei decreti attuativi in materia di incandidabilità, di incompatibilità dei dirigenti e di trasparenza, ringraziando inoltre la Camera ed il Senato per il proficuo lavoro svolto.
Pone infine la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo 1 del disegno di legge, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Evidenziato che l'inappropriato e reiterato ricorso da parte del Governo alla questione di fiducia rappresenta una violazione di norme di rango costituzionale che sottrae di fatto al Parlamento le proprie prerogative legislative, rileva che nel caso di specie il ricorso allo strumento fiduciario appare assolutamente ingiustificato, alla luce del limitato numero di proposte emendative presentate.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Nel ricordare il fondamentale apporto della Commissione affari costituzionali al provvedimento in discussione, ritiene del tutto ingiustificata la posizione della questione di fiducia da parte del Governo, atteso il ridottissimo numero di emendamenti presentati, prevalentemente dalla maggioranza.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente al prosieguo dell'iter del disegno di legge n. 4434-B ed all'articolazione dei lavori dell'Assemblea nella settimana in corso (vedi resoconto stenografico pag. 32)

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Preso atto che non vi sono richieste di intervento per illustrare gli emendamenti presentati, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato MARIO TASSONE (UdCpTP).

Per fatto personale.

Interviene per fatto personale il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

Calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di novembre 2012, predisposto a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 34).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 30 ottobre 2012, alle 18.

(Vedi resoconto stenografico pag. 38).

La seduta termina alle 18,55.