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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 723 di lunedì 26 novembre 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 14,15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 14 novembre 2012.

I deputati in missione sono cinquantotto.

Discussione del testo unificato dei progetti di legge: Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2519 ed abbinati-B).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 20 novembre 2012.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Palomba n. 1, che, non essendo stata preannunziata in Conferenza dei presidenti di gruppo, sarà discussa e votata prima di passare all'esame degli articoli.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento in discussione, che rappresenta un importante passo avanti in termini di civiltà in direzione dell'effettiva equiparazione dei figli nati all'interno e al di fuori del matrimonio, invitando l'Assemblea a non modificare ulteriormente il testo licenziato dal Senato per evitare di comprometterne la definitiva approvazione.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

PASQUALE CIRIELLO (PD). Sottolineata preliminarmente la rilevanza del testo unificato in discussione, volto ad equiparare lo status dei figli legittimi e di quelli naturali, osserva che le norme ivi contenute danno compiuta attuazione al principio di uguaglianza e alle disposizioni recate dagli articoli 2 e 30 della Costituzione. Ricordata quindi l'evoluzione legislativa inerente il riconoscimento dei figli naturali, ritiene del tutto condivisibile la nuova formulazione dell'articolo 315 del codice civile definita dal provvedimento in esame anche tramite la delega conferita al Governo, auspicandone altresì una celere approvazione.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Ritiene che il provvedimento in discussione, sebbene perfettibile in alcune parti, sia necessario per dare attuazione a principi sanciti dalla Costituzione e da convenzioni internazionali, evitando ingiustificate disparità di trattamento tra i figli naturali e quelli nati all'interno del matrimonio. Manifesta pertanto l'orientamento favorevole del suo gruppo all'approvazione del testo unificato in esame, pur ricordando che la propria parte politica ha lasciato libertà di coscienza ai singoli deputati.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP). Sottolineata l'importanza di un provvedimento atteso da tempo, che rappresenta un atto doveroso nei confronti dei figli naturali, esprime tuttavia perplessità sulle gravi modifiche apportate al Pag. VItesto presso l'altro ramo del Parlamento in materia di figli nati da rapporti incestuosi, nonché preoccupazione per la prevista alterazione dei criteri di adottabilità, manifestando rammarico per il mancato ripensamento di tali disposizioni nel corso dell'iter in sede referente. Nel reputare quindi non urgente l'approvazione di un testo unificato che, alla luce delle predette modifiche, ritiene inadeguato ed inaccettabile, preannunzia la presentazione, da parte del suo gruppo, di proposte emendative di carattere soppressivo, auspicando che si possa ripristinare il testo licenziato in prima lettura dalla Camera.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Manifestato rammarico per il clima di sostanziale disinteresse nel quale si affrontano questioni di particolare rilevanza come quelle attinenti ai diritti dei bambini, ritiene inaccettabili talune modifiche introdotte durante l'iter al Senato, imputando a quest'ultimo l'eventuale impossibilità di migliorare il testo del provvedimento in esame. Rileva quindi la necessità di espungere dal testo le disposizioni relative al riconoscimento dei figli naturali nati da rapporti incestuosi, riguardo alle quali ricorda di aver presentato una questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità, e al trasferimento al giudice ordinario di competenze precedentemente attribuite al tribunale per i minorenni.

MARILENA SAMPERI (PD). Ricordato che il testo unificato in discussione costituisce un atteso segnale di civiltà da parte del legislatore nel riconoscere pieni diritti ai minori, si sofferma sulle controverse modifiche introdotte dal Senato, tra cui l'attribuzione ai giudici ordinari di competenze finora esercitate dai tribunali per i minorenni, reputando più opportuna, al riguardo, la previsione di un giudice unico per minorenni e famiglie, oggetto di uno specifico provvedimento attualmente all'esame dell'altro ramo del Parlamento. Osserva quindi che le misure in materia di riconoscimento dei figli nati da genitori incestuosi si pongono l'obiettivo di garantire piena tutela e dignità a tutti i figli, eliminando così insopportabili discriminazioni a carico di minori che non hanno colpe per il comportamento dei genitori, senza che ciò equivalga ad una forma di legittimazione dell'incesto.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Sottolineata la rilevanza del testo unificato in discussione, volto a garantire piena tutela ai diritti dei figli naturali, esaltando il valore della famiglia e promuovendo l'abolizione di qualsiasi forma di pregiudizio e di discriminazione, evidenzia il sostanziale stravolgimento della ratio del provvedimento a seguito dell'introduzione da parte del Senato delle norme sul riconoscimento dei figli nati da rapporti incestuosi, materia della quale auspica l'espunzione dal testo, preannunziando altresì l'intenzione del suo gruppo di chiedere la votazione segreta.

LORENZO RIA (Misto). Ricorda che il provvedimento in discussione, equiparando lo status di figlio legittimo a quello di figlio naturale, risponde alle mutate caratteristiche della società, garantendo in tal modo pari dignità e tutela a tutti i minori, anche se nati al di fuori del matrimonio. Nel reputare altresì condivisibili le disposizioni circa la dichiarazione dello stato di adottabilità, ritiene che il testo unificato, come risultante a seguito dell'esame da parte del Senato e sul quale esprime personalmente un orientamento favorevole, sia equilibrato e rispettoso delle varie esigenze emerse, sottolineando di aver ritirato alcune sue proposte emendative in materia di competenza dei giudici ordinari al fine di consentirne una rapida approvazione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Pag. VII

Discussione del testo unificato dei progetti di legge: Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2854 ed abbinati-B).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 20 novembre 2012.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ISIDORO GOTTARDO (PdL), Relatore. Nell'illustrare il contenuto del provvedimento in discussione, recante norme sulla partecipazione dell'Italia al processo di formazione e attuazione della normativa comunitaria, esprime soddisfazione per la stesura di un testo frutto di un lavoro complesso ed approfondito, auspicandone la sollecita approvazione. Richiamati quindi gli aspetti principali dell'importante riforma in esame, segnatamente il potenziamento del ruolo del Parlamento nel processo legislativo europeo, l'aumento dell'efficacia dello strumento del disegno di legge comunitaria e la modernizzazione dei meccanismi inerenti il contenzioso europeo, osserva che non sono stati presentati emendamenti al testo al fine di garantirne la celere approvazione, ricordando altresì che talune incongruenze segnalate anche nei pareri ripresi dalle Commissioni I e III potranno essere oggetto di successivi interventi di modifica.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO MORASSUT (PD). Nel chiedere al Governo chiarimenti riguardo alla vicenda occorsa a Roma circa lo sfratto esecutivo per morosità di una famiglia abitante in un immobile di proprietà del fondo pensioni della Banca di Roma, sollecita la calendarizzazione del seguito dell'esame delle mozioni riguardanti la vendita e il rinnovo dei contratti abitativi di immobili di proprietà di enti che intendono dismetterli, auspicando altresì un complessivo riordino della materia.

Si riprende la discussione.

NICOLA FORMICHELLA (PdL). Nel richiamare il carattere sistemico e la rilevanza del provvedimento di riforma in discussione, frutto di un proficuo lavoro svolto in un clima di costruttivo confronto tra le forze politiche, rileva che nel corso del prolungato iter al Senato non è stato sostanzialmente modificato l'impianto di un testo unificato che potenzia il ruolo del Parlamento nazionale e velocizza, nella fase di recepimento delle norme comunitarie, il processo di riduzione della procedure di infrazione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ricordato l'intendimento del suo gruppo di non presentare emendamenti al fine di garantire la sollecita approvazione del testo unificato in discussione, richiama gli aspetti qualificanti delle norme in esso contenute, segnatamente il potenziamento del ruolo del Parlamento nel processo decisionale europeo e la consultazione delle Camere su accordi in materia finanziaria e monetaria. Sottolineata quindi la necessità di non creare nuove strutture, anche allo scopo di contenere la spesa pubblica, manifesta l'orientamento favorevole della propria parte politica al provvedimento in esame.

SANDRO GOZI (PD). Manifesta soddisfazione per il lavoro svolto in Commissione, grazie anche al proficuo contributo del Governo, sul provvedimento in discussione, che giudica un'importantissima riforma di iniziativa parlamentare circa la definizione delle linee di politica europea del nostro Paese, con l'obiettivo di renderla più democratica ed efficace. Sottolinea Pag. VIIIpertanto le principali innovazioni introdotte dal testo unificato in discussione riguardo alla partecipazione rafforzata del Parlamento ai processi decisionali europei, anche per quanto concerne lo sdoppiamento della legge comunitaria, nonché il determinante ruolo del Ministro per gli affari europei. Ritiene infine che tali norme consentiranno, con la maggior partecipazione del Parlamento, di eliminare il grave deficit di legittimazione democratica alle decisioni dell'Unione europea.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Stigmatizzata preliminarmente l'incapacità delle istituzioni comunitarie di approvare il bilancio europeo, richiama l'importanza di un provvedimento volto ad adeguare la normativa interna alle previsioni del Trattato di Lisbona, rilevando peraltro la necessità di potenziare il dialogo tra i Parlamenti e i Governi degli Stati membri dell'Unione europea e a livello sovranazionale.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Nel ringraziare preliminarmente i componenti la Commissione di merito per il proficuo lavoro svolto sul testo unificato in discussione, esprime apprezzamento per la riforma in esame, volta a rendere più efficace la rappresentanza del nostro Paese in Europa. Nel sottolineare l'importanza della funzione di coordinamento svolta dal Ministro per gli affari europei, del rafforzamento della funzione di controllo del Parlamento sulle politiche europee, nonché della partecipazione regionale alla loro elaborazione, auspica, in prospettiva, un'ulteriore riforma del Titolo V della Costituzione, ritenendo che talune modifiche introdotte dal Senato, tra cui la soppressione dell'articolo 50, non abbiano migliorato il testo del provvedimento.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Sottolinea il rilievo della normativa recata dal provvedimento in discussione, che consentirà il riassetto sistemico della partecipazione italiana al processo di integrazione europea attraverso il rafforzamento delle relazioni interistituzionali e degli organismi specifici che interfacciano il nostro Paese con l'Unione. Nel richiamare, quindi, l'importanza della presenza italiana in Europa, manifesta apprezzamento per il testo unificato in esame, che persegue efficacemente gli obiettivi sia di riduzione delle violazioni delle norme europee e di un migliore e più tempestivo utilizzo dei fondi comunitari sia di una maggiore legittimazione democratica dell'Unione, anche attraverso un più stringente e costante collegamento tra Governo e Parlamento, con particolare riferimento alla regolare presenza dei Ministri competenti nelle Commissioni di merito, riguardo alla fase sia ascendente che discendente del diritto comunitario. Espressa, infine, soddisfazione per l'opportuno sdoppiamento della legge comunitaria nei due strumenti della legge di delegazione e della legge europea, giudica un significativo passo in avanti le disposizioni recate dal provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge S. 996: Disposizioni in materia di temporanea insequestrabilità delle opere d'arte (approvata dal Senato) (A.C. 4432-A ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

EMERENZIO BARBIERI (PdL), Relatore. Sottolinea che nel corso dell'iter in sede referente è stato elaborato, in accordo Pag. IXcon il Governo, un nuovo testo del provvedimento in discussione, volto a garantire l'insequestrabilità delle opere d'arte prestate all'Italia per esposizioni temporanee, manifestando tuttavia perplessità per il parere contrario espresso dalla II Commissione. Auspica, infine, una celere approvazione della proposta di legge in esame.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in sede di replica.

ENRICO PIANETTA (PdL). Richiama l'importanza della normativa in esame che consentirà di colmare una lacuna dell'ordinamento adeguando il quadro legislativo vigente in Italia, per quanto concerne l'esposizione di opere d'arte prestate da enti e istituzioni stranieri, alle normative più avanzate già adottate dai principali Paesi del mondo; rileva inoltre che il provvedimento contribuirà a rafforzare l'offerta culturale e la circolazione delle opere d'arte. Ne auspica, pertanto, la sollecita approvazione.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel rilevare che la proposta di legge in discussione è volta a colmare una lacuna normativa che non favorisce la circolazione delle opere d'arte e, più in generale, la diffusione della cultura, sottolinea che il provvedimento non si applica a beni che costituiscono corpo di reato.

MARIA COSCIA (PD). Nel manifestare apprezzamento per le modifiche migliorative apportate al testo del provvedimento in esame, sottolinea la valenza culturale della normativa in discussione che, in linea con le legislazioni straniere più avanzate, favorisce la circolazione delle opere d'arte e la diffusione della cultura. Nell'esprimere, quindi, il pieno sostegno del suo gruppo alla proposta di legge, ne auspica la sollecita approvazione.

LORENZO RIA (Misto). Richiamate le finalità della proposta di legge in discussione, manifesta contrarietà alla sua approvazione, in considerazione della prevista deroga a principi cardine dell'ordinamento penale.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP). Sottolinea il rilievo del provvedimento in discussione, che affronta la delicata materia della restituzione delle opere d'arte prestate da Stati ed enti stranieri, introducendo opportune e prudenti deroghe al diritto penale interno con riferimento alla sequestrabilità delle predette opere. Auspica, quindi, la sollecita approvazione della proposta di legge.

ERICA RIVOLTA (LNP). Espressa soddisfazione per il proficuo lavoro svolto in Commissione, che ha consentito di migliorare il testo della proposta di legge in discussione, ne auspica la sollecita approvazione.

ROBERTO ROSSO (PdL). Nell'auspicare la sollecita e definitiva approvazione della normativa in discussione, ne sottolinea la straordinaria rilevanza sociale e culturale al fine di favorire e promuovere l'accessibilità delle opere d'arte, in linea con i valori costituzionali e con le più avanzate legislazioni straniere, colmando finalmente una lacuna dell'ordinamento giuridico.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 17,35, è ripresa alle 18,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Seguito della discussione del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per il 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015 (A.C. 5535-A); Nota di variazioni (A.C. 5535-bis).

Nella seduta del 22 novembre 2012 è stato approvato il disegno di legge di stabilità e il Governo ha presentato la Nota di variazioni, di cui la V Commissione ha concluso l'esame nella seduta odierna.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Pag. X

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Rileva che la V Commissione ha giudicato la Nota di variazioni coerente con le tabelle rimodulate e l'ha valutata favorevolmente.

PRESIDENTE. Per consentire l'ulteriore decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 18,10, è ripresa alle 18,30.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la Nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato (5535-bis).

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che gli ordini del giorno Galli 9/5535-A/1 e Gidoni 9/5535-A/6 sono stati ritirati.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Agostini 9/5535-A/3 e Duilio 9/5535-A/7 ed accetta, purché riformulati, i restanti documenti di indirizzo.

(Gli ordini del giorno per i quali il Governo ha proposto una riformulazione, in assenza di opposizioni, si intendono riformulati in conformità al parere espresso dal rappresentante del Governo).

(Dichiarazioni di voto finale)

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di bilancio in esame, coerentemente con la posizione già assunta in riferimento al disegno di legge di stabilità, sottolineando la deleteria assenza nell'azione di Governo di qualsiasi efficace contrasto all'evasione fiscale, che si traduce in un insostenibile aggravio della pressione fiscale sui contribuenti onesti. Evidenziato, quindi, il peggioramento dei principali parametri macroeconomici del Paese, lamenta l'impatto recessivo sull'economia nazionale delle politiche di rigore finanziario attuate dall'Esecutivo.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Ricordato che la manovra di bilancio per il 2013, nonostante le modifiche subite, reca saldi finanziari sostanzialmente invariati, precisa le ragioni che hanno determinato un ritardo nell'iter del disegno di legge di bilancio, sottolineando peraltro che la riclassificazione di due voci di bilancio relative alla compartecipazione delle regioni alle entrate derivanti dalle accise sui carburanti e ad un nuovo fondo per il trasporto pubblico locale hanno lasciato, di fatto, immutato lo schema generale dei conti pubblici. Rileva, quindi, che è stato commesso un errore riguardante il rifinanziamento di interventi forestali in Calabria.

MAINO MARCHI (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, auspica opportune modifiche migliorative della manovra finanziaria del Governo durante il successivo iter presso il Senato, con particolare riferimento al necessario allentamento del Patto di stabilità interno al fine di consentire, tra l'altro, investimenti nell'edilizia scolastica e nella sicurezza del territorio, nonché più tempestivi pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Lamenta, quindi, la gravità degli errori di classificazione contenuti nella versione originaria della Nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato. Evidenzia, quindi, Pag. XIcome nell'ambito degli obiettivi di finanza pubblica sia necessario passare dai tagli lineari, particolarmente penalizzanti per gli enti locali e per la salvaguardia dello Stato sociale, ad una efficace e selettiva riduzione delle spese improduttive attraverso il processo di spending review avviato dall'Esecutivo.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 5535-A.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato LUDOVICO VICO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Dopo precisazioni del PRESIDENTE, intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati FRANCESCO LARATTA (PD), SOUAD SBAI (PdL), CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP), MARIO TASSONE (UdCpTP), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE, MARIO LOVELLI (PD), FRANCESCO BARBATO (IdV), RAFFAELLO VIGNALI (PdL) e PIERFELICE ZAZZERA (IdV).

Modifica nella denominazione di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di centro-ADC, Democrazia Cristiana), ha reso noto che il gruppo ha modificato la propria denominazione in «Popolo e Territorio (Noi Sud- Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-ADC, Intesa Popolare)».

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 27 novembre 2012, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 56).

La seduta termina alle 19,25.