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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 733 di mercoledì 12 dicembre 2012

Pag. VII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Interviene per sollecitare la risposta a suoi atti di sindacato ispettivo il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 10,15.

Seguito della discussione della proposta di legge: Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione (A.C. 5603-A).

Nella seduta dell'11 dicembre 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

PRESIDENTE. Comunica, che in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Misto, per la componente politica Minoranze linguistiche, è stato invitato a segnalare i sei emendamenti da porre comunque in votazione.
Avverte altresì che la Presidenza non ritiene ammissibile l'articolo aggiuntivo Calderisi 19.020.
Dà quindi conto delle proposte emendative ritirate prima dell'inizio della seduta (vedi resoconto stenografico pag. 2).
Avverte infine che la Commissione ha presentato gli emendamenti 5.200, 6.200, 10.200, 16.200, 18.200 e 18.201, in relazione ai quali risulta alla Presidenza che tutti i gruppi abbiano rinunciato ai termini per la presentazione di subemendamenti.

(Votazione dell'articolo 1)

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 2)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.100 della Commissione.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Lo accetta.

Pag. VIII

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 2.100 della Commissione e l'articolo 2, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 3)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 4)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.100 della Commissione.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Lo accetta.

FABIO GARAGNANI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'impossibilità di esprimere il proprio voto a causa del malfunzionamento del dispositivo elettronico.

PRESIDENTE. Assicura che si terrà conto dell'esigenza rappresentata dal deputato Garagnani.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 4.100 della Commissione e l'articolo 4, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 5)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 5.200 della Commissione ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Ritira i suoi emendamenti 5.20 e 5.21.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 5.200 della Commissione e l'articolo 5, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 6)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 6.200 della Commissione ed invita al ritiro dell'emendamento Bressa 6.20, esprimendo altrimenti parere contrario.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Ritira il suo emendamento 6.20.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 6.200 della Commissione e l'articolo 6, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 7)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 7, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 8)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 8, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 9)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 9.100 della Commissione, esprime parere favorevole, purché riformulato, sull'emendamento Zeller 9.21 ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.

Pag. IX

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Ritira il suo emendamento 9.20 ed accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 9.21.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Ritira il suo emendamento 9.22 e dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Zeller 9.21.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 9.100 della Commissione e Zeller 9.21, nel testo riformulato.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Nel reputare migliorative le modifiche apportate al testo dell'articolo 9, che nell'attuale formulazione appare più rispettoso dell'autonomia degli enti locali, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 9, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 10)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10.200 della Commissione.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Lo accetta.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 10.200 della Commissione e l'articolo 10, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 11)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 11, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 12)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Ritira gli emendamenti Zeller 12.21, 12.3 e 12.20.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 12.

(Votazione dell'articolo 13)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 13, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 14)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 14, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 15)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 15.100 e 15.101 della Commissione ed invita al ritiro dell'emendamento Baretta 15.20, esprimendo altrimenti parere contrario.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Baretta 15.20.

Pag. X

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 15.100 e 15.101 della Commissione, nonché l'articolo 15, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 16)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 16.200 della Commissione ed invita al ritiro dell'emendamento Contento 16.20, esprimendo altrimenti parere contrario.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

MANLIO CONTENTO (PdL). Ritira il suo emendamento 16.20.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 16.200 della Commissione e l'articolo 16, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 17)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Invita al ritiro degli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Esprime parere contrario.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro degli emendamenti Baretta 17.10 e 17.11.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 17.

(Esame dell'articolo 18)

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Prospetta l'opportunità di una breve sospensione della seduta per consentire l'eventuale presentazione di un emendamento della Commissione vertente sulla materia oggetto del suo articolo aggiuntivo 19.020, dichiarato inammissibile dalla Presidenza.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Pur giudicando parzialmente condivisibili i rilievi formulati dal deputato Calderisi, ritiene, anche alla luce dei tempi ristretti per l'approvazione del provvedimento in esame, che non sussistano le condizioni per accedere alla richiesta da lui formulata.

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 18.100, 18.101, 18.200 e 18.201 della Commissione.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Li accetta.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 18.100, 18.200, 18.101 e 18.201 della Commissione, nonché l'articolo 18, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 19)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 19, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 20)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Invita al ritiro degli identici emendamenti Contento 20.2 e Bressa 20.20, esprimendo altrimenti parere contrario, ed esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 20.21.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD) e MANLIO CONTENTO (PdL). Ritirano i rispettivi emendamenti 20.20 e 20.2.

Pag. XI

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Contento 20.21 e l'articolo 20, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 21)

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 21.100 della Commissione.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Lo accetta.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 21.100 della Commissione e l'articolo 21, nel testo emendato.

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore. Invita al ritiro degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 21, esprimendo altrimenti parere contrario.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Ritira i suoi articoli aggiuntivi 21.021, 21.01 e 21.020.

(Trattazione degli ordini del giorno)

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel ritenere preferibile introdurre forme alternative al principio del pareggio di bilancio quali strumenti costituzionali per garantire l'equilibrio della finanza pubblica, dichiara voto di astensione sul provvedimento in esame.

LUIGI FABBRI (Misto-ApI). Nel giudicare la proposta di legge in esame fondamentale al fine di assolvere gli impegni assunti dal nostro Paese in ambito europeo, atteso che esso garantisce maggiore trasparenza, efficienza e responsabilità nel processo di controllo dei conti pubblici, dichiara il voto favorevole della sua componente politica.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ricordato che il provvedimento in esame si è reso necessario per garantire la corretta attuazione del condivisibile principio del pareggio di bilancio, ritiene che l'adozione di tale meccanismo, comunque validato anche dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, fosse comunque indifferibile, stante la grave crisi economica e la scarsa virtuosità dei conti pubblici del nostro Paese. Dichiara quindi che il suo gruppo, per coerenza, esprimerà voto favorevole.

VINCENZO D'ANNA (PT). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge in esame, pur sottolineando l'inutilità di taluni vincoli di carattere contabile, rileva che i costi esorbitanti della burocrazia inducono a politiche di bilancio vessatorie nei confronti dei cittadini e delle imprese. Evidenzia, quindi, la necessità di ridefinire compiti ed attività dello Stato secondo criteri di economicità, efficienza e produttività.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Nel giudicare doveroso approvare con celerità le disposizioni recate dalla proposta di legge in esame, che assicurano una compiuta attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio, fondamentale per garantire l'equilibrio della finanza pubblica, osserva come il predetto testo consentirà al nostro Paese di tenere fede, con responsabilità, agli impegni assunti in sede europea, auspicando che tale equilibrio non sia intaccato da atteggiamenti propagandistici in campagna elettorale. Dichiara quindi il convinto voto favorevole del suo gruppo.

Pag. XII

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nel sottolineare l'esigenza che il nostro Paese rispetti gli impegni internazionali assunti sul versante del risanamento e del rigore finanziario, stante il costante aumento del debito pubblico, esprime apprezzamento per lo schema virtuoso di finanza pubblica seguito dall'attuale Esecutivo, come indicato dalle regole finanziarie contenute nel cosiddetto Fiscal compact. Stigmatizza inoltre la preannunziata intenzione di non procedere all'approvazione del provvedimento in esame da parte dell'altro ramo del Parlamento entro la fine della legislatura, con grave danno per la credibilità del nostro Paese a livello internazionale.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Nel ribadire l'impegno del proprio gruppo a perseguire l'equilibrio di bilancio degli enti locali, quale strumento per contrastare politiche assistenzialiste che hanno alimentato il debito pubblico in cambio di consenso elettorale, esprime soddisfazione per l'introduzione del principio del pareggio di bilancio in Costituzione. Lamentata altresì la sostanziale perdita di sovranità dell'Italia in ambito europeo, sottolinea l'esigenza che il rigore nei conti pubblici si applichi su tutto il territorio nazionale richiamando il contributo offerto dalla sua parte politica all'introduzione di un meccanismo premiale degli enti locali più virtuosi.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel sottolineare che l'approvazione delle disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio in esame rappresenta un importante atto di responsabilità della Camera dei deputati, rileva come con la proposta di legge in discussione si delinei una nuova cultura di bilancio, intesa come convinta, libera e necessaria scelta per l'abbattimento del debito pubblico e non come obbligo imposto dal dettato europeo. Richiamati gli aspetti salienti del testo in esame, esprime infine apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente.

RENATO BRUNETTA (PdL). Richiamata la fondamentale importanza delle disposizioni recate dal provvedimento in esame che, introducendo nuove regole economiche, completeranno il processo di integrazione avviato con il Trattato di Maastricht, rileva l'inadeguatezza di taluni organismi di controllo e vigilanza comunitari. Nel ribadire quindi che per superare l'attuale grave crisi economica è necessario un nuovo ruolo dell'Unione europea, ispirato a criteri federalisti, e migliori regole per la moneta unica, che ha esposto il nostro Paese ad attacchi speculativi, sottolinea come il testo in discussione ponga l'Italia all'avanguardia in ambito comunitario. Rivolge quindi un ringraziamento a tutte le forze politiche che ne hanno consentito l'approvazione, lamentando l'assenza dall'Aula del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'economia e delle finanze.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RENATO CAMBURSANO (Misto) e FRANCESCO BARBATO (IdV).

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Nel sottolineare l'importanza del provvedimento in esame, che richiede un equilibrio politico e tecnico non comune, esprime soddisfazione per il senso di responsabilità dimostrato da tutte le forze politiche e per il proficuo lavoro svolto in Commissione, auspicando pertanto che si pervenga alla definitiva approvazione della proposta di legge in discussione.

PRESIDENTE. Avverte che per l'approvazione della proposta di legge n. 5603-A è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva a maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea la proposta di legge n. 5603-A.

Pag. XIII

Sull'ordine dei lavori.

EMANUELE FIANO (PD). Ricorda che ricorre oggi l'anniversario della strage di piazza Fontana a Milano, che dette inizio alla strategia della tensione e agli anni di piombo, che costarono al nostro Paese numerose vittime.

Interviene per associarsi al ricordo della strage di piazza Fontana il deputato ENZO RAISI (FLpTP).

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 207 del 2012: Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale (A.C. 5617) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali).

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali Borghesi n. 1 e Dozzo n. 2.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Borghesi n. 1, sottolineando i profili di incostituzionalità che caratterizzano il decreto-legge in esame, che contrasta in particolare con gli articoli 32 e 41 della Costituzione. Rilevato, inoltre, che il provvedimento non è utile per i lavoratori dell'Ilva e per la città di Taranto e determinerà, peraltro, uno scontro tra poteri dello Stato, essendo essenzialmente finalizzato ad aggirare decisioni dell'autorità giudiziaria, preannuncia la presentazione da parte del suo gruppo di un emendamento volto a prelevare dalla Cassa depositi e prestiti risorse che non saranno stanziate dall'Ilva.

MANUELA LANZARIN (LNP). Illustra la questione pregiudiziale Dozzo n. 2, sottolineando anzitutto che il provvedimento d'urgenza in discussione non delinea una politica industriale valida per l'intero Paese ma è volto a garantire unicamente la continuità produttiva dell'impianto siderurgico dell'Ilva di Taranto, violando il principio di separazione tra i poteri dello Stato e ledendo l'autonomia dell'autorità giudiziaria. Manifesta infine netta contrarietà sull'istituzione del garante di cui all'articolo 3 del decreto-legge.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel ritenere che il decreto-legge in esame sia compatibile con il dettato costituzionale, non contrastando con gli articoli 32 e 41 della Costituzione, manifesta un orientamento contrario alle questioni pregiudiziali presentate.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Rileva che il provvedimento d'urgenza in esame realizza il bilanciamento tra il diritto alla salute, il diritto al lavoro e il diritto all'impresa, non ledendo peraltro il principio della separazione tra i poteri. Dichiara pertanto il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate, che ritiene espressione di irresponsabilità politica, preannunzia il voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, che non lede le prerogative della magistratura.

VINCENZO D'ANNA (PT). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate, preannunziando il voto favorevole sul disegno di legge di conversione in discussione. Evidenzia altresì il comportamento omissivo ed opportunista della proprietà dell'Ilva.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali Borghesi n. 1 e Dozzo n. 2.

PRESIDENTE. Avverte che l'esame del provvedimento avrà luogo in altra seduta, che sarà stabilita dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

Pag. XIV

Discussione del disegno di legge S. 3533, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 179 del 2012: Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (Approvato dal Senato) (A.C. 5626) (Esame e votazione di una questione pregiudiziale)

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale Borghesi n. 1.

CARLO MONAI (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Borghesi n. 1, richiamando le criticità evidenziate dal Comitato per la legislazione, quali le disposizioni eccessivamente frammentarie e disomogenee recate dal provvedimento d'urgenza, nonché la presenza nel testo di misure di carattere ordinamentale, localistico e microsettoriale estranee all'impianto originario del decreto-legge, che peraltro risulta privo dei prescritti requisiti di necessità ed urgenza.

ANDREA LULLI (PD). Giudica del tutto infondata la questione pregiudiziale Borghesi n. 1, rilevato tra l'altro che il provvedimento d'urgenza in discussione reca misure volte a dare una risposta positiva ai problemi di crescita del Paese. Dichiara pertanto il voto contrario del suo gruppo sulla predetta questione pregiudiziale, preannunziando voto favorevole sul disegno di legge di conversione in discussione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale Borghesi n. 1.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD).

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato FILIPPO ASCIERTO (PdL).

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Lino Miserotti, già iscritto al gruppo parlamentare Popolo della Libertà, ha aderito al gruppo parlamentare Misto.

La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02650, sulle iniziative volte ad incrementare la presenza ed il controllo delle forze dell'ordine in particolare nel Nord del Paese, in considerazione dell'aumento dei furti nelle abitazioni e nelle aziende.

ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP), che, nel ringraziare il Ministro, si dichiara insoddisfatto e deluso della risposta, nonostante la previsione dell'incremento del numero degli operatori delle forze dell'ordine.

TERESA BELLANOVA (PD). Illustra l'interrogazione Damiano n. 3-02651, sulle iniziative per lo stanziamento delle risorse necessarie alla copertura del fabbisogno delle regioni in materia di ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013, nonché per la proroga della norma relativa all'aumento del trattamento di integrazione salariale dei contratti di solidarietà.

Pag. XV

ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47). - Replica il deputato CESARE DAMIANO (PD), che, pur ringraziando il Ministro, dichiara di non potersi ritenere del tutto soddisfatto della risposta, che giudica elusiva su taluni quesiti posti, ritenendo inoltre insufficiente il preannunziato rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.

GIORGIO HOLZMANN (PdL). Illustra l'interrogazione Cicu n. 3-02652, sulle iniziative normative per incrementare le risorse del fondo per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato GIORGIO HOLZMANN (PdL), che, nel ringraziare il Ministro, si dichiara soddisfatto della risposta, sottolineando tuttavia la necessità che al contingente italiano impiegato nel delicato teatro afghano siano fornite le risorse necessarie e invitando, inoltre, l'Esecutivo a proseguire nell'azione diplomatica a tutela dei due militari italiani trattenuti in India.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-02653, sulle problematiche riguardanti la liberalizzazione del mercato dell'intermediazione dei diritti connessi al diritto d'autore.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 50). - Replica il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV), che ritiene scandalosa l'inerzia dimostrata dal Governo nel dare piena attuazione al processo di liberalizzazione richiamato nell'atto ispettivo.

RENZO LUSETTI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02654, sulle iniziative per l'operatività del sistema di certificazione dei crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52). - Replica il deputato RENZO LUSETTI (UdCpTP), che sollecita il Governo ad attivarsi per rendere al più presto operativi i sistemi di certificazione e la piattaforma elettronica del Ministero dell'economia e delle finanze, manifestando preoccupazione per le allarmanti condizioni del tessuto imprenditoriale del Paese a seguito dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-LI-PLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-02655, sugli effetti conseguenti ad un eventuale mancato rispetto degli impegni di carattere finanziario derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-LI-PLI), che, pur ringraziando il Ministro, giudica la risposta poco chiara e non esaustiva del quesito posto nell'atto ispettivo.

SILVANO MOFFA (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02656, sulle iniziative per evitare la chiusura dello stabilimento della multinazionale Schneider electric a Rieti.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55). - Replica il deputato SILVANO MOFFA (PT), che, nel manifestare apprezzamento per l'attenzione con cui il Dicastero competente sta seguendo la vertenza oggetto dell'atto ispettivo, auspica peraltro l'adozione di concrete misure risolutive nell'ambito del tavolo di confronto aperto con le parti interessate.

GIANFRANCO PAGLIA (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02657, sulle iniziative in merito alla crisi dell'azienda Oma Sud di Capua (Caserta), Pag. XVIcon particolare riferimento all'erogazione dei finanziamenti richiesti dalla stessa.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato GIANFRANCO PAGLIA (FLpTP), che confida in un risolutivo intervento da parte del Ministero dello sviluppo economico.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,10.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasei.

Assegnazione a Commissione in sede legislativa di un progetto di legge.

PRESIDENTE. Comunica che, secondo quanto convenuto nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, la Presidenza, derogando al termine di cui al comma 1 dell'articolo 92 del Regolamento, propone direttamente l'assegnazione in sede legislativa alla VII Commissione del progetto di legge n. 5613, recante modifica della disciplina transitoria del conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali.

(Così rimane stabilito).

Per consentire alla Commissione di procedere all'abbinamento richiesto dall'articolo 77 del Regolamento, sono trasferite alla VII Commissione, in sede legislativa, anche le proposte di legge nn. 4547 e 4818, vertenti sulla stessa materia.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che la VI Commissione ha chiesto, a norma del comma 6 dell'articolo 92 del Regolamento, il trasferimento in sede legislativa della proposta di legge n. 5407, recante divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione, commercio, trasporto e deposito di mine antipersona ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo.
Secondo quanto convenuto nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, la Presidenza, derogando al termine di cui al comma 1 dell'articolo 92 del Regolamento, ne propone l'assegnazione in sede legislativa alla medesima Commissione.

(Così rimane stabilito).

Discussione del disegno di legge S. 3533, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 179 del 2012: Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (Approvato dal Senato) (A.C. 5626).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

SILVIA VELO (PD), Relatore per la IX Commissione. Sottolinea preliminarmente che il provvedimento d'urgenza in discussione, considerata la ristrettezza dei tempi e la prioritaria esigenza di conseguirne la conversione in legge, non è stato modificato rispetto al testo licenziato dal Senato, pur presentando profili che necessiterebbero di alcuni correttivi, dei quali lo stesso Esecutivo sembra essere consapevole. Evidenzia, in particolare, il quadro normativo incerto generato dalle disposizioni relative all'obbligo di utilizzo di pneumatici invernali. Illustra quindi gli aspetti più qualificanti dell'articolato, per le parti di competenza della IX Commissione, con particolare riferimento alle misure volte ad agevolare l'utilizzo di strumenti telematici, informatici e digitali, segnatamente nella pubblica amministrazione, al fine di semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici Pag. XVIIrichiesti ai cittadini e alle imprese e di colmare il divario digitale tra il nostro Paese ed altri Stati.

ENZO RAISI (FLpTP), Relatore per la X Commissione. Illustra la parte di competenza della X Commissione del provvedimento d'urgenza in discussione, auspicando che il Governo tenga conto, in sede di attuazione delle relative norme, dei rilievi formulati delle competenti Commissioni in sede consultiva. Richiama quindi, tra l'altro, le disposizioni in tema di concorrenza nel mercato assicurativo, di definizione di start up innovativa, di piano strategico di sviluppo del turismo in Italia e di sportello unico per l'attrazione degli investimenti esteri.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

FULVIO BONAVITACOLA (PD). Ritiene che le disposizioni oggetto del decreto-legge in discussione, rientranti nel più ampio capitolo della crescita economica, siano viziate in origine anche dal ricorso alla decretazione d'urgenza che ne ha favorito, tra l'altro, l'eterogeneità dei contenuti. Nel sottolineare altresì che l'Esecutivo appare aver conseguito buoni risultati esclusivamente sui versanti del risanamento e del rigore nei conti pubblici nonché del recupero di credibilità internazionale, avendo fallito, a suo avviso, nell'obiettivo di conseguire equità e crescita del Paese, esprime apprezzamento per le misure di alleggerimento della pressione fiscale sugli investimenti. Preannunzia quindi, pur con le predette riserve, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

ANTONIO MEREU (UdCpTP). Manifestato rammarico per la sostanziale impossibilità da parte della Camera di modificare il provvedimento d'urgenza in esame, ne richiama gli aspetti più condivisibili, tra i quali la proroga di cinque anni delle concessioni demaniali balneari, l'ampliamento della platea delle start up innovative e la proroga di un anno della concessione relativa alla miniera del Sulcis, esprimendo inoltre soddisfazione per l'impegno assunto dal Governo a rivedere la norma relativa alle manifestazioni atmosferiche rilevanti.

GIAN CARLO DI VIZIA (LNP). Nel manifestare l'orientamento contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, esprime netto dissenso sull'operato di un Governo che ha determinato la diminuzione del prodotto interno lordo, della produzione industriale e dei consumi, a fronte di un preoccupante aumento della disoccupazione. Osservato altresì come la politica recessiva dell'Esecutivo abbia penalizzato i cittadini e le imprese nonché le autonomie locali, senza incidere sulla spesa pubblica improduttiva, giudica del tutto prioritario completare in ogni regione il ciclo dei rifiuti, anche tramite la costruzione di impianti di termovalorizzazione.

MAURO PILI (PdL). Nel ritenere che il Governo non abbia adottato alcun provvedimento per garantire la crescita, l'equità e lo sviluppo, palesando la mancanza di una visione strategica, lamenta la scelta dilatoria compiuta in riferimento alla miniera del Sulcis nonché l'intento di penalizzare le compagnie aeree low cost. Preannunzia pertanto che negherà la fiducia all'Esecutivo.

CARLO MONAI (IdV). Espresse perplessità sull'utilità delle norme recate dal decreto-legge in discussione, giudica tuttavia positive alcune specifiche disposizioni ivi contenute, segnatamente in materia di agenda digitale, osservando altresì che la mancanza di investitura popolare ha inciso negativamente sull'operato di un Governo che, attraverso manovre di carattere recessivo, ha determinato la diminuzione del prodotto interno lordo e dei consumi interni, senza peraltro promuovere la crescita. Auspica, quindi, che il futuro Esecutivo adotti politiche innovative in un contesto di maggiore equità.

Pag. XVIII

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Richiamati i capisaldi del provvedimento d'urgenza in discussione, con il quale si prosegue l'azione intrapresa dal Governo per garantire la crescita del Paese attraverso misure volte, tra l'altro, a favorire un migliore funzionamento della pubblica amministrazione, a creare nuova occupazione e ad assicurare un processo di liberalizzazione, in particolare nel settore assicurativo, ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all'iter del decreto-legge, del quale auspica la sollecita conversione in legge.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della posizione della questione di fiducia, secondo quanto convenuto all'unanimità in occasione dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, in deroga al termine di cui all'articolo 116, comma 3, del Regolamento, le dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto avranno luogo, con ripresa televisiva diretta, a partire dalle 18. Seguirà la votazione per appello nominale.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e ANGELO CERA (UdCpTP).

La seduta, sospesa alle 17,40, è ripresa alle 18,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ARTURO IANNACCONE (Misto-ASud). Dichiara che la sua componente politica non voterà la fiducia all'Esecutivo, esprimendo un giudizio assolutamente negativo sull'azione del Governo, che ha determinato gravi effetti recessivi sull'economia nazionale, con particolare riferimento al Sud del Paese, pregiudicando gli interessi nazionali anche a seguito di una inadeguata ed inefficace rappresentanza a tutela degli stessi in sede europea.

ANIELLO FORMISANO (Misto-DL). Giudicato preliminarmente incostituzionale il decreto-legge in discussione, stigmatizza il reiterato ricorso da parte del Governo alla questione di fiducia, che mortifica il Parlamento. Espresso quindi un giudizio negativo sulle disposizioni contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, dichiara che la sua componente politica negherà la fiducia all'Esecutivo ed esprimerà un voto contrario sul provvedimento.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica, giudica contraddittoria e di stampo elettoralistico la decisione repentina del Popolo delle Libertà di togliere il proprio sostegno politico al Governo, paventando il rischio di future alleanze dello stesso partito con forze antieuropee che isolerebbero il Paese, con gravi ricadute negative per l'economia nazionale, al cui sviluppo, invece, sono finalizzate le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Rilevato che non tutti i cittadini potranno cogliere le opportunità offerte dalle norme contenute nel decreto-legge Pag. XIXin discussione, esprime rammarico per la mancata semplificazione della struttura burocratica dello Stato nell'attuale legislatura. Sottolineata quindi l'importanza delle misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, dichiara che la sua componente politica voterà la fiducia al Governo.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Sottolineata la grave crisi che attanaglia il Paese, rileva la necessità di urgenti misure di rilancio dello sviluppo, giudicando complessivamente congrue ed efficaci le norme recate dal provvedimento d'urgenza in esame. Precisa, quindi, che la propria parte politica avrebbe preferito misure ancora più incisive in materia di banda larga, concessioni balneari e credito d'imposta per la realizzazione di nuove infrastrutture, nonché in riferimento agli incentivi fiscali alle start up innovative. Dichiara, infine, che la sua componente politica confermerà la fiducia al Governo.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Giudicate insufficienti le misure fin qui adottate dal Governo al fine di contrastare la crisi economica, finanziaria ed occupazionale in atto, reputa opportuno promuovere investimenti a favore delle piccole e medie imprese ed avviare la crescita del Paese. Sottolineata comunque l'importanza delle norme recate dal decreto-legge in esame, volte a stimolare lo sviluppo e a semplificare la burocrazia, dichiara che la sua componente politica confermerà con convinzione la fiducia all'Esecutivo, preannunziando altresì il voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Lamenta che le non condivisibili politiche attuate dall'Esecutivo sono riconducibili anche al potere di condizionamento ricattatorio esercitato dalla componente della maggioranza costituita dal Popolo della Libertà, a suo avviso culminato nella revoca della fiducia al Governo per motivi di dissenso in materia di politica della giustizia e di incandidabilità. Dichiara, quindi, che il suo gruppo negherà la fiducia all'Esecutivo, rivolgendo un appello al Capo dello Stato affinché rivolga la massima attenzione alla questione della rappresentatività; auspica inoltre che la conclusione della legislatura non vanifichi talune iniziative referendarie concernenti, tra l'altro, il diritto al lavoro.

CATIA POLIDORI (PT). Nel denunciare la mancanza di una progettualità politica tesa a rilanciare lo sviluppo del Paese, richiama i dati che confermano la grave crisi in atto, segnatamente l'aumento della disoccupazione, della pressione fiscale, dei licenziamenti e del ricorso agli ammortizzatori sociali. Pur esprimendo un complessivo apprezzamento per le norme recate dal decreto-legge in esame, giudica tuttavia le disposizioni ivi contenute insufficienti a rilanciare la crescita, anche in considerazione dell'esiguità delle risorse stanziate; dichiara, quindi, che il suo gruppo si asterrà sulla fiducia al Governo.

ENZO RAISI (FLpTP). Richiamate le ragioni sottese alla formazione del Governo Monti, ravvisate nel fallimento della classe politica e nel collasso del sistema dei partiti, giudica pretestuose e di stampo elettoralistico le critiche rivolte all'Esecutivo che ha, invece, meritoriamente e responsabilmente assunto scelte politiche ed economiche urgenti ed efficaci, anche se impopolari, restituendo credibilità internazionale al Paese. Ritiene, quindi, equilibrate e utili a rilanciare la competitività le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, manifestando particolare apprezzamento per le norme in materia di agenda digitale e di incentivi alle start up innovative.

SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP). Ricordato preliminarmente che l'odierno dibattito si colloca in una delicata situazione politica, economica e sociale, rileva che il suo gruppo ha sostenuto lealmente l'Esecutivo nell'azione di risanamento e di recupero della credibilità internazionale, giudicando irresponsabili le forze politiche che hanno provocato l'attuale crisi di Governo. Pag. XXRichiamati quindi gli aspetti positivi di un decreto-legge che, seppur migliorabile, promuove la crescita e l'innovazione del Paese, dichiara che la sua parte politica confermerà la fiducia al Governo.

JONNY CROSIO (LNP). Nel rilevare la contraddizione insita nell'ennesimo ricorso alla questione di fiducia da parte di un Governo di fatto dimissionario nonché privo della legittimazione popolare, dichiara che la sua parte politica negherà la fiducia all'Esecutivo, del quale stigmatizza la complessiva politica economica incentrata su un insostenibile inasprimento fiscale. Lamenta, quindi, i ristretti tempi di esame del provvedimento d'urgenza in discussione, del quale evidenzia il contenuto omnibus, richiamando le pronunzie della Corte costituzionale in materia. Giudica, infine, non condivisibili e funzionali solo al rafforzamento del livello centrale di Governo del Paese le misure recate del decreto-legge in esame.

LAURA FRONER (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, ricorda come il provvedimento d'urgenza in esame abbia quale obiettivo prioritario il rilancio economico e la crescita del Paese, garantendo maggiori opportunità di lavoro, competitività e innovazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

LAURA FRONER (PD). Richiamati quindi gli aspetti salienti del decreto-legge, rileva che la sua parte politica, pur ritenendo opportuni taluni miglioramenti del testo, ha ritirato tutte le proposte emendative presentate, anche alla luce delle rassicurazioni fornite dal Ministro Passera, al fine di una sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame. Ribadisce infine la necessità di pervenire ad uno sviluppo solidale e di investire soprattutto sui giovani, sulle donne, sulla conoscenza e sulle energie alternative.

DEBORAH BERGAMINI (PdL). Rileva l'estrema eterogeneità delle norme contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, che reca a suo avviso disposizioni prive di reale efficacia, anche a causa degli eccessivi rinvii ad atti amministrativi successivi, nonché spesso contrastanti con principi cardine dell'ordinamento comunitario. Richiamati, quindi, i dati statistici diffusi da autorevoli istituzioni, che indicano il peggioramento di tutti i principali indicatori macroeconomici, manifesta, tuttavia, parziale apprezzamento per le disposizioni in materia di agenda digitale e di start up innovative, peraltro ampiamente preparate ed anticipate dall'impegno profuso al riguardo dal precedente Esecutivo. Nell'esprimere, infine, rammarico per la mancata introduzione nel testo di incisive misure in materia di commercio elettronico e alfabetizzazione digitale, dichiara che, con senso di responsabilità, il suo gruppo si asterrà nella votazione sulla fiducia.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIULIANO CAZZOLA (PdL).

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE INDI DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti 487
Votanti 373
Astenuti 114
Maggioranza 187
Hanno risposto 295
Hanno risposto no 78

(La Camera approva).

Pag. XXI

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV).

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, si è convenuto che l'esame del decreto-legge sull'Ilva avrà inizio martedì 18 dicembre, con votazioni a partire dalla seduta pomeridiana.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla X Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 5584, recante nuove disposizioni in materia di utilizzo dei termini «cuoio», «pelle» e «pelliccia» e di quelli da essi derivanti o loro sinonimi.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 13 dicembre 2012, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 103).

La seduta termina alle 20,25.