XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 197 di lunedì 6 luglio 2009
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
La seduta comincia alle 16,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 15 giugno 2009.
I deputati in missione sono cinquanta.
Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il senatore Andrea Pastore, in sostituzione del senatore Carlo Vizzini, dimissionario.
Discussione congiunta del conto consuntivo della Camera dei deputati per il 2008 e del progetto di bilancio della Camera dei deputati per il 2009 (Doc. VIII, nn. 3 e 4).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che il termine per la presentazione degli ordini del giorno riferiti al progetto di bilancio è fissato per oggi alle 18.
Dichiara aperta la discussione congiunta.
FRANCESCO COLUCCI (PdL), Questore. Illustra il contenuto dei documenti di bilancio all'ordine del giorno, osservando come gli stessi si collochino in una linea di piena continuità con quelli approvati nei precedenti esercizi, al fine di perseguire una politica di rigore finanziario appropriata all'attuale congiuntura economica, e sottolineando come in conseguenza di una proficua razionalizzazione dei fattori di costo si sia reso possibile fissare ad un livello pari a zero la crescita della dotazione finanziaria della Camera per i prossimi due anni, con un risparmio per il bilancio dello Stato pari a circa 45 milioni di euro. Nel precisare quindi che nei documenti di bilancio in discussione sono state individuate le risorse necessarie per far fronte agli indispensabili progetti di sviluppo a breve e medio termine, evidenzia come l'incremento della spesa effettiva sia stato fissato al tasso più basso dell'ultimo decennio (pari all'1,3 per cento), ricordando le misure adottate a tal fine e segnatamente il blocco quinquennale dell'indennità parlamentare e il blocco selettivo del turn over del personale alle dipendenze dell'Amministrazione della Camera, chiamata a sua volta ad ottimizzare i propri moduli organizzativi e produttivi. Dà quindi conto della relazione del Collegio dei questori sul progetto di bilancio per il 2009, sul progetto del bilancio triennale, sul conto consuntivo per il 2008, nonché sull'attuazione data agli ordini del giorno approvati nel corso dell'esame del bilancio per il 2008. Rivolto infine un ringraziamento al Segretario generale ed al personale della Camera per l'impegno profuso nella loro attività, auspica si registri il più ampio consenso sui documenti di bilancio in discussione.
Pag. IVERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nel ringraziare il Collegio dei questori per il proficuo lavoro svolto, esprime apprezzamento per l'impianto complessivo dei documenti di bilancio in discussione, ispirati ad un serio e rigoroso contenimento dei costi delle istituzioni parlamentari, auspicando, al riguardo, una sostanziale sintonia dei due rami del Parlamento. Richiamati, quindi, gli aspetti maggiormente condivisibili recati dalla relazione predisposta, che, in linea con i bilanci approvati nelle precedenti legislature, prosegue l'opera di razionalizzazione della spesa fornendo risposte certe ai cittadini, ritiene tuttavia necessario salvaguardare la funzione e l'autonomia parlamentare da critiche gratuite e qualunquiste rivolte in modo assolutamente generico alle istituzioni democratiche del Paese. Giudicato altresì opportuno potenziare le attività parlamentari di controllo e, al contrario, ridurre le consulenze esterne e i costi amministrativi inerenti il patrimonio edilizio, rivolge un ringraziamento al Segretario generale e a tutto il personale della Camera per la meritoria attività svolta, preannunziando il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di bilancio in esame.
SIMONE BALDELLI (PdL). Ringraziato preliminarmente il Collegio dei questori per l'attività svolta, di cui evidenzia l'efficace opera di contenimento delle spese, condotta con sobrietà, nonostante un clima a volte qualunquista, sottolinea l'importanza, la complessità e la molteplicità della irrinunciabile attività della Camera, il cui livello qualitativo è rimasto elevato nonostante la razionalizzazione delle istituzioni abbia imposto il blocco del turn over del personale. Manifestata quindi soddisfazione per i numerosi servizi resi ai cittadini, a partire dalle visite programmate dei Palazzi, che hanno il pregio di rendere più trasparente l'istituzione Camera, ringrazia il Presidente e l'Ufficio di Presidenza per la scelta di introdurre un innovativo sistema di espressione del voto, che, sebbene perfezionabile, ha consentito di far dimenticare all'opinione pubblica la deprecabile figura del deputato «pianista». Nel preannunciare infine il voto favorevole del suo gruppo sui documenti in discussione, rivolge un ringraziamento al personale della Camera, a partire dai vertici, per l'apprezzabile attività svolta.
MARIO PEPE (PdL). Rilevato preliminarmente che la esaustiva relazione del Questore Colucci testimonia la politica di rigore posta in essere negli ultimi anni dalla Camera ed attuata anche attraverso la dolorosa scelta del blocco del turn over, tesa a conciliare l'esigenza di contenere le spese con la necessità di mantenere una elevata funzionalità dell'istituzione parlamentare, invita il Collegio dei questori a prevedere ulteriori forme di risparmio che non intacchino il trattamento degli ex parlamentari e a dotare ogni piano di Palazzo Montecitorio di defibrillatori automatici che consentano una più efficace e tempestiva assistenza sanitaria. Sottolinea, infine, la necessità di procedere al più presto ad una riforma del Parlamento e del sistema dei partiti scevra da interessi di parte e improntata alla massima democraticità.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Nel ringraziare preliminarmente il Collegio dei questori per il proficuo lavoro svolto, esprime apprezzamento per la filosofia del contenimento dei costi dell'istituzione parlamentare fin qui seguita, segnatamente attraverso il blocco del turn over del personale. In proposito, dà atto al Collegio dei questori di aver dato piena attuazione ad un suo ordine del giorno presentato al precedente progetto di bilancio in tema di risparmio energetico. Rivolge inoltre un ringraziamento a tutto il personale della Camera dei deputati per l'elevata professionalità dimostrata nel lavoro svolto al servizio del Paese e dell'istituzione parlamentare. Nel ritenere che altre forme di risparmio possano essere conseguite con interventi relativi alle prerogative dei parlamentari in carica, in sintonia con il Senato della Repubblica per evitare sperequazioni tra i due rami del Parlamento, sottolinea infine che nella giornata odierna Pag. Vnon è possibile per i comuni cittadini visionare su Internet i testi dei documenti di bilancio all'ordine del giorno, rilevando che tale circostanza contraddice la volontà di improntare sempre alla massima trasparenza il lavoro svolto dal Parlamento.
SILVANA MURA (IdV). Rivolto preliminarmente il proprio ringraziamento al Collegio dei questori e al personale della Camera, dà atto del raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione e contenimento delle spese, che giudica particolarmente positivi per l'immagine e la dignità dell'istituzione dinanzi all'opinione pubblica, sovente indignata per gli eccessivi privilegi e gli elevati costi della politica.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
SILVANA MURA (IdV). Nell'esprimere particolare apprezzamento per il risparmio conseguito con il blocco quinquennale degli aumenti della indennità parlamentare, prospetta l'opportunità che si riducano, con effetti retroattivi, i vitalizi già maturati dai deputati nelle precedenti legislature, ritenendo la natura dei predetti vitalizi non assimilabile ai trattamenti pensionistici. Ritiene, inoltre, ingiustificata la previsione di rimborsi delle spese di viaggio dei deputati cessati dal mandato e ne auspica la soppressione. Nel preannunziare infine, a nome del suo gruppo, la presentazione di appositi ordini del giorno, con particolare riferimento ai vitalizi e al calcolo della diaria dei parlamentari, ritiene necessario accertare le cause del perdurante incremento delle spese per l'attività dei gruppi parlamentari, pur a fronte di una significativa riduzione del numero degli stessi.
RITA BERNARDINI (PD). Nel lamentare la scarsa attenzione rivolta alla discussione dei documenti di bilancio, considerata la loro calendarizzazione nella giornata del lunedì, in cui la presenza dei deputati è generalmente limitata, invita il Collegio dei questori a garantire che il sito Internet della Camera fornisca ulteriori informazioni relativamente all'attività parlamentare, con particolare riferimento a quella delle Commissioni. Ricordata, altresì, la proposta dei deputati Radicali, volta all'istituzione di una sorta di anagrafe pubblica degli eletti, che consenta di conoscere l'attività, le dichiarazioni dei redditi e gli interessi finanziari dei deputati, auspica una maggiore considerazione, anche in termini di trattamento economico, dei lavoratori esterni che svolgono la loro attività all'interno dei palazzi della Camera. Esprime, infine, vivo apprezzamento per l'introduzione del nuovo sistema di voto, attraverso il quale si garantisce finalmente l'effettiva regolarità e la trasparenza delle votazioni.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta.
GABRIELE ALBONETTI (PD), Questore. Ringrazia, a nome del Collegio dei questori, i deputati intervenuti per il contributo offerto alla discussione, nonché il Segretario generale e il personale della Camera per l'elevato livello professionale sempre dimostrato. Rileva, quindi, come il bilancio interno della Camera non rappresenti più esclusivamente uno strumento di gestione e funzionamento della macchina amministrativa, ma costituisca, altresì, uno dei principali mezzi con cui l'opinione pubblica verifica l'impegno nella riduzione dei costi della politica, in una difficile congiuntura economica, e sia essenziale, quindi, per il prestigio del Parlamento e per la tenuta della democrazia rappresentativa, oggi sottoposta a molteplici critiche in ordine sia ai costi elevati della politica sia all'efficienza del lavoro legislativo. Atteso che molti obiettivi si potranno raggiungere solo attraverso un processo di riforme costituzionali, che esulano, quindi, dalla competenza del Collegio dei questori, prospetta l'opportunità di un maggiore e più proficuo equilibrio tra le competenze dell'Amministrazione interna della Camera, da rafforzare sul versante della capacità di controllo, e l'esternalizzazione di compiti finora affidati agli uffici. Nel Pag. VIricordare come la progressiva politica di rigore e razionalizzazione delle spese abbia avuto inizio già nel 2003 e abbia conosciuto uno snodo cruciale nel 2007, quando si è collegato l'aumento della dotazione della Camera al parametro dell'inflazione programmata, sottolinea che la forte riduzione dell'incremento delle spese negli ultimi anni è stata resa possibile dalla diminuzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi e soprattutto dal blocco quinquennale dell'incremento dell'indennità e dei vitalizi dei parlamentari, nonché dal blocco del turn over del personale dipendente. Prospettata, infine, l'opportunità di intese con il Collegio dei questori e l'Ufficio di presidenza del Senato per conseguire una maggiore uniformità nei trattamenti economici rispettivamente assicurati dai due rami del Parlamento, auspica la massima convergenza possibile tra le forze politiche nell'esame dei documenti contabili in discussione.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Avverte altresì che, secondo quanto concordato tra i gruppi, si procederà ora alla trattazione del punto 3 dell'ordine del giorno.
Discussione della proposta di modificazione degli articoli 12, 153-ter e 154 del Regolamento (Doc. II, n. 13).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
ANTONIO LEONE (PdL), Relatore. Richiamate le ragioni che hanno determinato la necessità di un'iniziativa di modifica regolamentare finalizzata ad una limitata, specifica e necessaria revisione dell'articolo 12, comma 6, del Regolamento, in materia di tutela giurisdizionale, per armonizzare il sistema di giurisdizione domestica con i principi enunciati nell'articolo 6, comma 1, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e prevedere una distinzione tra l'organo titolare del potere normativo interno e l'organo giurisdizionale competente in sede di appello, senza mettere in discussione il principio di autodichia, che costituisce un fondamentale strumento a tutela dell'autonomia e dell'indipendenza delle Camere, auspica la sollecita approvazione del documento in discussione, sul quale la Giunta per il Regolamento si è espressa all'unanimità.
ANNA ROSSOMANDO (PD). Preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo sul documento in discussione, sul quale si è registrata un'ampia condivisione da parte delle forze politiche; ricorda quindi le finalità delle modifiche al Regolamento in esso contenute, soffermandosi in particolare sul positivo obiettivo di coniugare l'esigenza di autonomia ed indipendenza dell'organo costituzionale con la previsione di un organismo giudicante imparziale. Auspica infine l'adozione di tale modello anche in altre istituzioni.
DAVID FAVIA (IdV). Ricorda come la modifica regolamentare in discussione tragga origine dalla sentenza con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo, nel decidere su alcuni ricorsi pendenti, ha ravvisato la violazione dell'articolo 6 della Convenzione con riferimento all'imparzialità degli organi giudicanti, senza peraltro censurare né porre in discussione il fondamentale principio di autodichia degli organi costituzionali. Pur ritenendo opportuna la prevista incompatibilità tra l'incarico di membro dell'Ufficio di Presidenza e quello di componente degli organi di tutela giurisdizionale, sottolinea l'esigenza di un più incisivo intervento di modifica, estendendo l'incompatibilità ai presidenti di gruppo e di Commissione ed introducendo il metodo del sorteggio per la scelta dei membri degli organi di tutela giurisdizionale.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Ringrazia il relatore Leone per avere contribuito Pag. VIIall'individuazione di una soluzione che restituirà credibilità e prestigio all'istituzione parlamentare.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
ANTONIO LEONE (PdL), Relatore. Nel ringraziare coloro che sono intervenuti nella discussione, ribadisce, con particolare riferimento alle considerazioni del deputato Favia, la propria posizione circa l'incompatibilità, che deve impedire a chi esercita determinate funzioni politiche di far parte del collegio giudicante i ricorsi in appello.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del testo unificato dei progetti di legge: Disposizioni in materia di violenza sessuale (A.C. 574 ed abbinati-A).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 2 luglio 2009.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Premesso che il testo unificato in discussione rappresenta un tassello di un più ampio, unitario e coordinato disegno legislativo perseguito attraverso lo strumento della decretazione d'urgenza, per introdurre misure tampone a fronte di talune emergenze, e lo strumento legislativo ordinario, per apportare modifiche permanenti alla normativa di settore, illustra i contenuti del provvedimento in esame, che affronta un tema di grave allarme sociale e sul quale si registrano posizioni politiche trasversali, come risulta anche dal clima sereno e costruttivo che ha connotato il lavoro svolto in Commissione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Ricordato quindi che il provvedimento in esame introduce la nuova fattispecie di reato di molestie sessuali, prevedendo l'inasprimento e una più equilibrata graduazione delle sanzioni penali nonché nuove aggravanti, tra le quali la consumazione della violenza sessuale ai danni di una donna in stato di gravidanza, auspica la massima convergenza tra le forze politiche sul testo unificato in discussione.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel sottolineare preliminarmente il contributo costruttivo fornito dal suo gruppo nell'esame in Commissione del provvedimento in discussione, volto a contrastare più efficacemente il reato, particolarmente odioso, di violenza sessuale, che lascia segni indelebili sulle vittime che lo subiscono, evidenzia come il testo approvato in sede referente, pur in gran parte condivisibile, presenti taluni elementi di criticità, in ordine ai quali preannuncia la presentazione di significative proposte emendative. Rilevato inoltre che il suo gruppo condivide l'introduzione nell'ordinamento penale italiano del reato di molestia sessuale, sottolinea l'esigenza di prevedere un severo quadro sanzionatorio, soprattutto nell'attuale fase, in cui sembrano emergere un sempre minore rispetto del corpo della donna e dei bambini ed un modello di facile ricerca del piacere personale. Auspicata quindi l'introduzione di opportune forme di prevenzione, finalizzate al conseguimento di una maggiore consapevolezza delle situazioni di pericolo, rileva che l'orientamento positivo del suo gruppo in sede di voto finale sul provvedimento in discussione è subordinato alla introduzione del gravissimo reato di adescamento di minori. Evidenzia infine il sostanziale fallimento della politica posta in essere dal centrodestra in tema di sicurezza, richiamando Pag. VIIIin particolare i gravi episodi di violenza recentemente verificatisi nella città di Roma.
FULVIO FOLLEGOT (LNP). Richiamato preliminarmente il proficuo, attento e puntuale lavoro svolto in sede di Commissione, sottolinea come il testo unificato in discussione, sul quale si sono registrate posizioni condivise, adegui le vigenti disposizioni alle aspettative dei cittadini e alla diversa e maggiore sensibilità verso un reato considerato sempre più odioso in una società nella quale riveste un crescente peso il valore della parità tra uomo e donna. Ricorda, quindi, i principali contenuti del provvedimento, evidenziando in particolare l'inasprimento delle pene, la previsione di nuove aggravanti, una opportuna modifica alla disciplina della violenza di gruppo, nonché l'introduzione di nuove ipotesi di reato. Rilevato come il fenomeno della violenza sessuale non sia noto nella sua reale portata, prospetta la necessità di agevolare la denuncia di questi odiosi crimini, assicurando un più alto livello di certezza della pena e riducendo i tempi procedurali, nonché evitando l'adozione di forme di indulto. Sottolinea, inoltre, la necessità di una vasta campagna di sensibilizzazione e informazione, sia nelle istituzioni scolastiche sia attraverso i mass media, auspicando infine un approfondito esame del provvedimento in Assemblea.
ANNA ROSSOMANDO (PD). Nell'esprimere perplessità sul quadro sanzionatorio delineato nel testo unificato in discussione, a suo giudizio inidoneo a contrastare il recrudescente fenomeno della violenza sessuale, sottolinea la necessità di un'adeguata attività di prevenzione, nonché di interventi a sostegno delle vittime in tutte le fasi del processo. Evidenzia quindi l'esigenza di un'attenta valutazione nell'attività di raccolta e conservazione delle prove, in ordine alla quale ritiene sussistano tuttora diversi profili di criticità, nonché la necessità di interventi volti al recupero di coloro che commettono reati di violenza sessuale, attraverso la previsione di adeguati percorsi riabilitativi. Nell'auspicare infine che sia data la più ampia diffusione al principio della pari dignità, preannuncia la presentazione di proposte emendative volte a migliorare il testo unificato in discussione, augurandosi che le stesse siano oggetto di attenta valutazione.
BEATRICE LORENZIN (PdL). Nel ringraziare preliminarmente il relatore per il lavoro svolto e il Governo per l'attenzione rivolta ad un tema di evidente rilevanza come quello della violenza sessuale, del quale ripercorre le principali tappe che hanno condotto ad un cambiamento socio-culturale volto alla piena affermazione dei diritti civili e della dignità della donna, sottolinea la necessità di una ulteriore sensibilizzazione culturale, affinché il rapporto tra uomo e donna sia sempre più improntato al reciproco rispetto. Richiamati, quindi, gli aspetti salienti del testo unificato in discussione, tra cui l'inasprimento delle pene e la previsione di nuove fattispecie di reato, auspica il recepimento di alcune proposte emendative ulteriormente migliorative del provvedimento.
ROBERTO RAO (UdC). Evidenziato che il suo gruppo valuta positivamente l'attenzione dimostrata dal Governo e dai componenti della II Commissione al grave fenomeno della violenza sessuale, che suscita particolare allarme sociale, sottolinea la necessità di una normativa che assicuri la certezza della pena e promuova una nuova cultura improntata alla non violenza, al rispetto della dignità della persona umana e alla inviolabilità del corpo della donna. Rileva, inoltre, che la sua parte politica assumerà un atteggiamento di piena collaborazione al miglioramento del testo, senza subalternità nei confronti della maggioranza.
DONATELLA FERRANTI (PD). Ricordato che sul testo unificato in discussione si è registrata un'ampia convergenza politica, essendo state recepite istanze provenienti da vari gruppi parlamentari, giudica convincenti le prescrizioni relative alle circostanze aggravanti del reato di Pag. IXviolenza sessuale; ritiene inoltre necessario specificare meglio, tra l'altro, le disposizioni relative a comportamenti che non si traducano in un contatto fisico con le vittime. Evidenzia altresì talune carenze insite nel provvedimento in esame, esprimendo perplessità per il disposto dell'articolo 6, concernente la possibilità di esibire le fotografie di latitanti nei mezzi di trasporto e negli edifici pubblici, che reputa non sia ispirata ad una corretta e moderna cultura della sicurezza; sottolinea inoltre la necessità di stanziare più congrue risorse finanziarie per garantire l'operatività dei centri antiviolenza e di prevedere una specifica attività di formazione rivolta alle Forze di polizia ed alla magistratura, anche al fine di garantire un adeguato supporto alle vittime del reato di violenza sessuale. Auspica infine l'accoglimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.
GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Nel ritenere che il percorso finalizzato a raggiungere una piena autodeterminazione della donna non sia ancora compiuto, reputa eccessivamente limitativo il giudizio critico secondo cui il testo unificato in discussione recherebbe esclusivamente un inasprimento delle pene relative ai reati di violenza sessuale. Nell'auspicare quindi che il Parlamento approvi all'unanimità un provvedimento di cui evidenzia la notevole importanza, preannunzia il proprio impegno personale affinché nel prosieguo dell'iter siano attentamente valutate tutte le proposte di modifica vertenti su problematiche meritevoli di attenzione.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 7 luglio 2009, alle 16.
(Vedi resoconto stenografico pag. 57).
La seduta termina alle 20,50.