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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di martedì 7 luglio 2009

TESTO AGGIORNATO AL 14 LUGLIO 2009

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 7 luglio 2009.

Alessandri, Angelino Alfano, Aprea, Balocchi, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Boniver, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Caparini, Capitanio Santolini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Conte, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Amico, De Biasi, Evangelisti, Fitto, Gregorio Fontana, Frassinetti, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, Goisis, Guzzanti, Jannone, La Russa, Leone, Lo Monte, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzarella, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Milanato, Molgora, Mura, Nucara, Leoluca Orlando, Pecorella, Pescante, Prestigiacomo, Rigoni, Rivolta, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Vegas, Vito.

Annunzio di una proposta di legge.

In data 6 luglio 2009 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
GARAGNANI: «Modifica degli articoli 403 e 404 del codice penale, concernenti l'offesa ai simboli più significativi delle confessioni religiose» (2584).

Sarà stampata e distribuita.

Ritiro di proposte di legge.

Il deputato Lucà ha comunicato di ritirare le seguenti proposte di legge:
LUCÀ: «Norme per il riconoscimento della guarigione e per la piena cittadinanza e l'integrazione sociale delle persone affette da epilessia» (1376);
LUCÀ: «Norme in materia di dispersione e di conservazione delle ceneri» (1622).

Le proposte di legge saranno pertanto cancellate dall'ordine del giorno.

Assegnazione di un progetto di legge a Commissione in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:

II Commissione (Giustizia):
JANNONE: «Introduzione dell'articolo 544-septies del codice penale, concernente il traffico illegale degli animali da compagnia» (2499) Parere delle Commissioni I, IX e XII.

Trasmissioni dalla Corte dei conti.

La Corte dei conti - sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato - con lettera in data 2 luglio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 13 del 2009, emessa dalla sezione stessa nell'adunanza del 12 giugno 2009, e la relativa relazione concernente il funzionamento e le risorse utilizzate dall'Istituto per la produzione industriale (IPI).

Questa documentazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).
La Corte dei conti - sezione del controllo sugli enti - con lettera in data 6 luglio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relativa relazione riferita al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza degli psicologi (ENPAP), per l'esercizio 2007. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (doc. XV, n. 104).

Questo documento - che sarà stampato - sarà trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal ministro della giustizia.

Il ministro della giustizia, con lettera in data 6 luglio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 294 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, la relazione sull'applicazione della normativa in materia di patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti civili, relativa al periodo dal 1o gennaio 2007 al 31 dicembre 2008 (doc. XCVI, n. 1).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla II Commissione (Giustizia).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

Il Ministero dell'interno, con lettera in data 2 luglio 2009, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dei decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Tropea (Vibo Valentia), Terzigno (Napoli) e Irsina (Matera).

Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal consiglio regionale della Valle d'Aosta.

Il presidente della regione autonoma Valle d'Aosta, con lettera in data 1o luglio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19-bis, comma 5, della legge 11 febbraio 1992, n. 157, e successive modificazioni, la relazione sullo stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE, riferita alla stagione venatoria 2008/2009.

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con lettera in data 3 luglio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge 20 luglio 2004, n. 215, la relazione sullo stato delle attività di controllo e vigilanza in materia di conflitti di interessi svolte dalla medesima Autorità nel primo semestre 2009 (doc. CLIII, n. 3).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Il presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, con lettera in data 3 luglio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 7, lettera h), del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la relazione sull'attività svolta dall'Autorità stessa nell'anno 2008 (doc. XLIII, n. 2).
Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla VIII Commissione (Ambiente).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

PROGETTO DI BILANCIO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI PER L'ANNO FINANZIARIO 2009 (DOC. VIII, N. 4)

Doc. VIII, n. 4 - Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,
premesso che:
una politica diretta a contenere i costi per il funzionamento delle istituzioni democratiche, esigenza molto avvertita dall'opinione pubblica, comporta, per le assemblee elettive, anche la necessità di assicurare una crescente efficienza dei propri apparati amministrativi;
tale obiettivo va perseguito riducendo nel complesso la spesa corrente, compresa quella per il personale dipendente, elevando al contempo la qualità delle prestazioni rese al servizio dell'istituzione parlamentare;
ogni qual volta un deputato deposita un atto di sindacato ispettivo o una proposta di legge, viene poi ricopiato al computer, ossia ribattuto integralmente; ciò comporta un costo elevato all'interno del Parlamento;
una quantità di carta dalla casella della posta dei deputati finisce immediatamente buttata via; sarebbe molto più conveniente e meno dispendioso inviare gli atti di sindacato ispettivo e le proposte di legge mediante posta elettronica in formato word, al fine di non essere ricopiato, ma semplicemente revisionato,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a prevedere, ai fini del contenimento dei costi, eliminando il lavoro di reintroduzione a computer dei supporti cartacei, che le procedure relative agli atti di sindacato ispettivo nonché alle proposte di legge abbiano inizio dal file formato word che li contiene e che deve essere trasmesso all'ufficio a cura del deputato primo firmatario.
9/Doc. VIII, n. 4/1. Borghesi, Mura.

La Camera,
premesso che:
il contenimento dei costi della politica e della spesa pubblica in generale è un tema fortemente sentito dai cittadini italiani e dall'opinione pubblica, soprattutto in un momento nel quale tutti sono chiamati a fare sacrifici a causa di una gestione irrazionale della spesa pubblica nei decenni che ci hanno preceduto e della situazione economica generale del Paese che trova grosse difficoltà in un mercato sempre più globalizzato e sempre più aggressivo;
ogni qual volta si esamina il bilancio emerge sempre che la spesa aumenta nei capitoli relativi al trattamento dei deputati cessati dal mandato;
ogni anno tra Camera e Senato si spendono più di 200 milioni di euro per assegni vitalizi degli ex parlamentari e la cifra continuerà a salire;
è ingiusto sottrarre soldi in futuro a chi fatica ad arrivare alla fine del mese, mentre ancora sulle «pensioni» dei parlamentari non si è fatto niente;
per i nuovi eletti di questa legislatura, vi sono regole più restrittive, ossia è necessario fare 5 anni pieni per poter ricevere l'assegno vitalizio; le nuove regole dovrebbero valere anche per chi è già ex parlamentare e fruisce dell'assegno;
la Corte Costituzionale ha già sancito che non si tratta di vera e propria pensione, ma di vitalizio, come tale modificabile in qualunque momento;
ogni ex parlamentare si basa sulle regole esistenti al momento in cui ha lasciato il Parlamento,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a valutare l'estensione agli ex parlamentari, eletti successivamente al 31 dicembre 1993, dei criteri di calcolo dell'assegno vitalizio così come determinati per i parlamentari in carica dall'Ufficio di Presidenza, con la delibera n. 73 del 23 luglio 2007.
9/Doc. VIII, n. 4/2. Borghesi, Mura.

La Camera,
premesso che:
il contenimento dei costi della politica e della spesa pubblica in generale è un tema fortemente sentito dai cittadini italiani e dall'opinione pubblica, soprattutto in un momento nel quale tutti sono chiamati a fare sacrifici a causa di una gestione irrazionale della spesa pubblica nei decenni che ci hanno preceduto e della situazione economica generale del Paese che trova grosse difficoltà in un mercato sempre più globalizzato e sempre più aggressivo;
in sede di esame del bilancio interno, rilevata la necessità di procedere ad una consistente riduzione delle spese a carico del bilancio della Camera dei deputati, in linea con quanto già previsto da altre rilevanti istituzioni della Repubblica italiana;
il contenimento dei costi a carico del bilancio della Camera richiede una più razionale e rigorosa gestione finanziaria dell'Istituzione, che deve interessare anche alcuni servizi e beni accessori finora previsti a beneficio degli ex deputati; a tal proposito ai deputati cessati dal mandato vengono garantiti:
a) in misura illimitata gli spostamenti ferroviari sul territorio nazionale fino alla categoria «intercity»;
b) i trasferimenti aerei e i supplementi ferroviari nei limiti di un plafond variabile in base alla durata del mandato esercitato se hanno esercitato il mandato per almeno una legislatura completa;
c) i pedaggi autostradali in misura illimitata, con la sola opzione alternativa fra «telepass» o tessera «via card»,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a procedere all'abolizione o, quanto meno, alla riduzione dei rimborsi spese nelle loro varie fattispecie per i deputati cessati dal mandato parlamentare.
9/Doc. VIII, n. 4/3. Borghesi, Mura.

La Camera,
premesso che:
l'opera di razionalizzazione dei costi delle istituzioni (centrali e periferiche) non solo si rivela urgente sotto il profilo strettamente «contabile», ma si rende assolutamente necessaria per tentare di riavvicinare i cittadini alle istituzioni, conformandole all'andamento della vita economica del Paese;
proprio attraverso i bilanci delle Camere rappresentative si possono snidare rendite e privilegi ancora vigenti che minano, agli occhi della pubblica opinione, la credibilità delle nostre istituzioni;
viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della legge n. 1261 del 1965, una somma forfetaria pari a 4.003,11 euro mensili;
sembra quanto mai doveroso, nel momento in cui si chiedono nuovi sacrifici al Paese, dare il segno di un'inversione di tendenza anche da parte dei massimi organi costituzionali;
conteggiare in maniera diversa i costi di soggiorno, ovvero sostituire all'attuale sistema forfetario una rendicontazione documentata, che attesti l'importo e la finalità della spese, sarebbe un segnale di rispetto verso le risorse pubbliche che appartengono ai cittadini;

impegna l'Ufficio di Presidenza

a valutare il rimborso delle spese di cui all'articolo 2 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, sulla base dei costi effettivamente sostenuti e documentati.
9/Doc. VIII, n. 4/4. Borghesi, Mura, Bachelet.

La Camera,
premesso che:
Palazzo Marini è sede degli uffici e dei locali messi a disposizione dalla Camera ai deputati, secondo modalità di gestione di servizi affidati alla società Milano 90 srl definite attraverso contratti di locazione e servizi stipulati a partire dal 30 aprile 1997;
a far data dal 2015 è prevista la scadenza dei contratti di locazione degli spazi siti all'interno di Palazzo Marini;
la Camera, oltre a Palazzo Marini, ha diverse altre sedi in affitto destinate ai servizi parlamentari,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
a procedere ad una attenta verifica del reale utilizzo e dei costi di affitto di tutti gli spazi di Palazzo Marini e delle altre sedi Camera destinati alle attività parlamentari, individuando quelli che non sono utilizzati o lo sono solo in parte, al fine di addivenire ad una razionalizzazione degli spazi stessi, dei servizi da destinare alla attività parlamentare e dei costi di gestione e di affitto;
a completare, anche d'intesa con l'Agenzia del demanio, l'istruttoria per l'acquisizione di nuove sedi al fine di ridurre i costi degli affitti per la Camera e di una utile razionalizzazione degli spazi.
9/Doc. VIII, n. 4/5. Quartiani, Giachetti, Rosato.

La Camera,
premesso che:
alla società Milano 90 s.r.l. è affidata la gestione dei servizi di pulizia, distribuzione, posta e vigilanza presso Palazzo Marini, sede degli uffici e dei locali messi a disposizione dalla Camera ai deputati;
le modalità di gestione dei servizi sono state definite attraverso contratti di locazione e servizi stipulati a partire dal 30 aprile 1997,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
a valutare l'opportunità di verificare la qualità dei servizi di pulizia, distribuzione, posta e vigilanza presso Palazzo Marini, sede degli uffici e dei locali messi a disposizione dei singoli deputati;
a valutare, altresì, a parità di spesa, l'opportunità di rendere accessibili ai deputati gli uffici, i locali e le sale riunioni di Palazzo Marini, garantendone al contempo ogni utile servizio attraverso una riorganizzazione del lavoro del personale, anche nelle fasce orarie non coincidenti con i lavori delle Commissioni permanenti o dell'Assemblea, consentendo in tal modo una piena fruibilità della struttura e dei servizi.
9/Doc. VIII, n. 4/6. Giachetti, Quartiani, Rosato.

La Camera,
premesso che:
l'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 5 dicembre 2006, ha approvato la graduatoria finale del concorso a 40 posti di segretario parlamentare di II livello, composta da 79 candidati che hanno conseguito l'idoneità, ed ha deliberato la chiamata in servizio dei primi 56 candidati idonei con effetto dal 1o febbraio 2007;
l'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 22 febbraio 2007, ha deliberato la chiamata in servizio di altri 4 candidati idonei a decorrere dal 1o aprile 2007, anche a seguito del passaggio di professionalità di altrettante unità interne, risultate vincitrici del concorso di documentarista;
negli anni 2007 e 2008, si è verificato il collocamento a riposo di un consistente numero di segretari parlamentari, mentre altri hanno presentato domanda di pensionamento che si tradurrà entro la fine dell'anno 2009 in un ulteriore depauperamento delle risorse umane con gravi ripercussioni sulla funzionalità di alcuni servizi, senza considerare che almeno altri 30 segretari ancora in attività di servizio hanno maturato il periodo massimo di anzianità anagrafica o di servizio;
la carenza di organico nella professionalità dei segretari è stata più volte rappresentata dalle organizzazioni sindacali, sia alla Amministrazione che alla parte politica, ed è stata oggetto di discussione nel corso di alcune sedute dell'Ufficio di Presidenza, anche nella scorsa legislatura;
la disponibilità di un organico di adeguata consistenza, in particolare in alcuni servizi di importanza nevralgica, costituisce condizione imprescindibile per garantire il corretto funzionamento dell'attività legislativa;
la graduatoria, ancora vigente, comprende n. 19 idonei, di cui n. 3 unità sono già dipendenti della Camera con la qualifica di assistente parlamentare di II livello;
il piano di reclutamento del personale della Camera dei deputati, anche a causa del blocco selettivo del turn over, non prevede l'espletamento di nuovi concorsi nella professionalità dei segretari parlamentari, per cui l'unico mezzo per coprire celermente le impellenti esigenze di personale in precedenza evidenziate è rappresentato dal conseguente scorrimento della graduatoria in questione,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
a deliberare, all'atto della scadenza, la proroga della validità della graduatoria de qua sino al suo esaurimento;
ad avviare le necessarie procedure per lo scorrimento della graduatoria del concorso per segretari e la graduale assunzione delle n. 19 unità.
9/Doc. VIII, n. 4/7. Osvaldo Napoli, Cirielli, Vannucci, Tassone, Abrignani, Barani, Concia, Delfino, Garofani, Laboccetta, Landolfi, Lisi, Moles, Patarino, Saltamartini, Piffari.

La Camera,
premesso che:
l'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 5 dicembre 2006, ha approvato la graduatoria finale del concorso a 40 posti di segretario parlamentare di II livello, composta da 79 candidati che hanno conseguito l'idoneità, ed ha deliberato la chiamata in servizio dei primi 56 candidati idonei con effetto dal 1o febbraio 2007;
l'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 22 febbraio 2007, ha deliberato la chiamata in servizio di altri 4 candidati idonei a decorrere dal 1o aprile 2007, anche a seguito del passaggio di professionalità di altrettante unità interne, risultate vincitrici del concorso di documentarista;
negli anni 2007 e 2008, si è verificato il collocamento a riposo di un consistente numero di segretari parlamentari, mentre altri hanno presentato domanda di pensionamento che si tradurrà entro la fine dell'anno 2009 in un ulteriore depauperamento delle risorse umane con gravi ripercussioni sulla funzionalità di alcuni servizi, senza considerare che almeno altri 30 segretari ancora in attività di servizio hanno maturato il periodo massimo di anzianità anagrafica o di servizio;
la carenza di organico nella professionalità dei segretari è stata più volte rappresentata dalle organizzazioni sindacali, sia alla Amministrazione che alla parte politica, ed è stata oggetto di discussione nel corso di alcune sedute dell'Ufficio di Presidenza, anche nella scorsa legislatura;
la disponibilità di un organico di adeguata consistenza, in particolare in alcuni servizi di importanza nevralgica, costituisce condizione imprescindibile per garantire il corretto funzionamento dell'attività legislativa;
la graduatoria, ancora vigente, comprende n. 19 idonei, di cui n. 3 unità sono già dipendenti della Camera con la qualifica di assistente parlamentare di II livello;
il piano di reclutamento del personale della Camera dei deputati, anche a causa del blocco selettivo del turn over, non prevede l'espletamento di nuovi concorsi nella professionalità dei segretari parlamentari, per cui l'unico mezzo per coprire celermente le impellenti esigenze di personale in precedenza evidenziate è rappresentato dal conseguente scorrimento della graduatoria in questione,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
a deliberare, all'atto della scadenza, la proroga della validità della graduatoria de qua sino al suo esaurimento;
a valutare la possibilità di avviare le necessarie procedure per lo scorrimento della graduatoria del concorso per segretari, ai fini delle relative assunzioni.
9/Doc. VIII, n. 4/7.(Testo modificato nel corso della seduta)Osvaldo Napoli, Cirielli, Vannucci, Tassone, Abrignani, Barani, Concia, Delfino, Garofani, Laboccetta, Landolfi, Lisi, Moles, Patarino, Saltamartini, Piffari.

La Camera,
premesso che:
l'attuale periodo di crisi economica internazionale, che sta avendo pesanti ripercussioni anche sul nostro Paese, sia sotto il profilo occupazionale che nei confronti del mondo produttivo, suggerisce un'attenzione maggiore per tutte le spese dello Stato al fine di evitare ogni spreco ed ogni spesa superflua;
l'opera di razionalizzazione dei costi delle istituzioni (centrali e periferiche) è oggi urgente sia per liberare risorse in funzione anticrisi, sia per arginare l'allontanamento dei cittadini dalle istituzioni ed il loro disamore per la politica;
i costi delle nostre istituzioni democratiche e rappresentative, troppo spesso non riconducibili all'efficienza dell'azione amministrativa, costituiscono un freno allo sviluppo dell'intero Paese;
attraverso la riduzione dei cosiddetti «costi della politica» è possibile liberare risorse per obiettivi inderogabili quali il finanziamento degli ammortizzatori sociali, la sicurezza e la giustizia;
pur riconoscendo che le istituzioni per ragioni di operatività e di rappresentanza abbiano dei costi intrinseci di gestione, esse non dovrebbero mai diventare fucina di sprechi, di privilegi nascosti o di inefficienze;
i quasi duemila dipendenti della Camera costano in media circa 120 mila euro ciascuno,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
a proseguire nella politica di blocco del turnover per tutte le categorie di dipendenti della Camera dei deputati;
a rendere pubblico, tramite il sito web «Camera.it», un chiaro prospetto retributivo del personale interno della Camera dei deputati.
9/Doc. VIII, n. 4/8. Brigandì, Stefani, Fava.

La Camera,
premesso che:
le difficoltà economiche dell'attuale congiuntura richiedono uno sforzo ancora maggiore che in passato ai fini del rispetto delle compatibilità di bilancio, in coerenza con l'obiettivo del contenimento della spesa che è la linea ispiratrice anche dell'azione del Governo;
alcune funzioni tradizionalmente svolte all'interno della Camera hanno subito evoluzioni in conseguenza di innovazioni tecnologiche: ne è esempio la funzione degli stenografi d'aula, i cui compiti sono oggi sostituiti da un'operazione di registrazione e successivo sbobinamento;
appare quindi opportuna una verifica generale dei compiti e delle funzioni interne svolte dai diversi dipendenti per verificare eventuali eccedenze di alcune figure e alcuni ruoli a discapito di altri,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
a porre in essere la verifica generale dei compiti e delle funzioni interni citata in premessa anche modificando, ove necessario, la pianta organica, dando copertura a Servizi oggi carenti, senza ricorrere a personale esterno;
a conseguire un livello significativamente più basso, rispetto a quello previsto nel bilancio 2008, nel rapporto tra spesa complessiva per il personale (comprensiva del trattamento retributivo, del trattamento previdenziale e pensionistico, nonché degli oneri indiretti) e spesa complessiva iscritta nel bilancio di previsione per il 2009.
9/Doc. VIII, n. 4/9. Fava, Stefani.

La Camera,
premesso che:
le difficoltà economiche dell'attuale congiuntura richiedono uno sforzo ancora maggiore che in passato ai fini del rispetto delle compatibilità di bilancio, in coerenza con l'obiettivo del contenimento della spesa che è la linea ispiratrice anche dell'azione del Governo;
le istituzioni per prime devono impegnarsi sul fronte del risparmio e del taglio delle spese, per inviare un messaggio chiaro ai cittadini e contrastare i pessimi stereotipi costruiti intorno ai privilegi della «casta»;
è necessario, oltre che eticamente doveroso, procedere senza esitazione all'eliminazione di tutti i costi del bilancio della Camera che non siano direttamente funzionali ed indispensabili allo svolgimento dell'attività parlamentare,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

ad adottare i provvedimenti necessari al fine di sopprimere il servizio interno di barberia di Montecitorio.
9/Doc. VIII, n. 4/10. Stefani, Fava.

La Camera,
premesso che:
le difficoltà economiche dell'attuale congiuntura richiedono uno sforzo ancora maggiore che in passato ai fini del rispetto delle compatibilità di bilancio, in coerenza con l'obiettivo del contenimento della spesa che è la linea ispiratrice anche dell'azione del Governo;
le istituzioni per prime devono impegnarsi sul fronte del risparmio e del taglio delle spese, per inviare un messaggio chiaro ai cittadini e contrastare i pessimi stereotipi costruiti intorno ai privilegi della «casta»;
è necessario, oltre che eticamente doveroso, procedere senza esitazione all'eliminazione di tutti i costi del bilancio della Camera che non siano direttamente funzionali ed indispensabili allo svolgimento dell'attività parlamentare,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

a valutare la possibilità di nuove modalità per l'organizzazione del servizio barberia compatibili con le esigenze richiamate in premessa.
9/Doc. VIII, n. 4/10.(Testo modificato nel corso della seduta)Stefani, Fava.

La Camera,
premesso che:
ai deputati cessati dal mandato vengono garantiti:
a) in misura illimitata gli spostamenti ferroviari sul territorio nazionale fino alla categoria «intercity»;
b) i trasferimenti aerei nei limiti di un plafond variabile in base alla durata del mandato esercitato se hanno esercitato il mandato per almeno una legislatura completa; i pedaggi autostradali in misura illimitata con la sola opzione alternativa fra telepass o tessera via card; nonché i trasporti navali,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a deliberare sulla cessazione di tali privilegi, garantendo che la libera circolazione autostradale, ferroviaria, aerea e navale sul territorio nazionale termini con il cessare del mandato parlamentare.
9/Doc. VIII, n. 4/11. Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi.

La Camera,
premesso che:
ai deputati cessati dal mandato vengono garantiti:
a) in misura illimitata gli spostamenti ferroviari sul territorio nazionale fino alla categoria «intercity»;
b) i trasferimenti aerei nei limiti di un plafond variabile in base alla durata del mandato esercitato se hanno esercitato il mandato per almeno una legislatura completa; i pedaggi autostradali in misura illimitata con la sola opzione alternativa fra telepass o tessera via card; nonché i trasporti navali,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a deliberare sulla riduzione dei rimborsi indicati in premessa.
9/Doc. VIII, n. 4/11. (Testo modificato nel corso della seduta)Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti.

La Camera,
premesso che:
al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, a titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, erogato tramite il gruppo parlamentare di appartenenza,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a deliberare sulla obbligatorietà di documentare tali spese, che saranno rimborsate, con cadenza mensile, direttamente al deputato, nei limiti del budget annuo e rese pubbliche sul sito internet della Camera dei deputati.
9/Doc. VIII, n. 4/12. Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi.

La Camera,
premesso che:
i deputati dispongono di una somma annua per le spese telefoniche;
nel caso i consumi superino l'ammontare messo a disposizione, è a carico del deputato la differenza;
nel caso i consumi risultino inferiori all'ammontare messo a disposizione, viene accreditata al deputato, a gennaio e a luglio, la somma non utilizzata;
tale «rimborso» non è assoggettato ad imposizione fiscale,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a deliberare che il rimborso spese telefoniche, nel limite del budget annuo, sia effettuato a fronte di fatture relative a un massimo di due utenze fisse e due utenze mobili, purché intestate al deputato stesso.
9/Doc. VIII, n. 4/13. Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi.

La Camera,
premesso che:
per il deputato oltre ad essere riconosciuta la gratuita circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti nazionali, è previsto un rimborso spese trimestrale per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio;
tale rimborso forfetario non è assoggettato all'imposizione fiscale,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a deliberare sull'inserimento di tale rimborso nella base imponibile e sul mancato riconoscimento a chi dispone di auto di servizio.
9/Doc. VIII, n. 4/14. Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi.

La Camera,
premesso che:
in Aula il conto consuntivo dell'anno precedente e il progetto di bilancio interno della Camera dei deputati per l'anno in corso e per il triennio vengono portati in una fase avanzata dell'anno;
non vengono forniti allegati analitici dei capitoli di bilancio oltre la relazione,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

a portare in Aula i documenti di bilancio unitamente agli allegati analitici entro il mese di marzo al fine di evitare di dover gestire a lungo il bilancio in regime di esercizio provvisorio e, ai fini di garantire la trasparenza dell'Istituzione, a pubblicare anche gli allegati sul sito internet.
9/Doc. VIII, n. 4/15. Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi.

La Camera,
premesso che:
la piena conoscibilità dell'attività degli eletti è elemento essenziale in democrazia;
il nuovo sito Internet della Camera dei deputati offre, molto più che in passato, la possibilità ai cittadini di conoscere sia l'attività degli eletti che la documentazione degli atti istituzionali;
i provvedimenti necessari per portare a compimento questo processo di innovazione sono quelli di aggiornare ed ampliare il portale della Camera dei deputati rendendo accessibili tramite formati aperti, liberi e standardizzati (esempio XML) i seguenti dati:
bilancio interno della Camera dei deputati con allegati;
composizione dell'Istituzione;
presenze e comportamento di voto dei deputati (anche in Commissione);
atti presentati in tutte le articolazioni dell'attività parlamentare (compresi gli emendamenti a proposte di legge in esame);
iter e loro conclusione;
atti adottati dalle singole articolazioni dell'Istituzione (Gruppi e Commissioni);
diretta audio/video e archiviazione con indicizzazione di tutte le sedute d'Aula;
registrazione e archiviazione con indicizzazione di tutte le sedute delle Commissioni;
incarichi elettivi ricoperti nel tempo da ogni singolo deputato;
dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari (anagrafe patrimoniale) di ogni singolo deputato;
dichiarazione dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile di ogni singolo deputato;
registro delle spese oggetto di rimborso forfettario o documentato (staff, telefoniche, ufficio, viaggi, dotazioni informatiche, eccetera)
spese elettorali sostenute e rimborsi elettorali ricevuti;
spese e contributi dei Gruppi parlamentari;
email, numero di telefono e di fax dell'ufficio del deputato,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

a ampliare e rendere fruibili le informazioni suddette anche agli utenti esterni con particolare riguardo all'attività degli eletti.
9/Doc. VIII, n. 4/16. Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi, Quartiani, Sarubbi.

La Camera,
premesso che:
la piena conoscibilità dell'attività degli eletti è elemento essenziale in democrazia;
il nuovo sito Internet della Camera dei deputati offre, molto più che in passato, la possibilità ai cittadini di conoscere sia l'attività degli eletti che la documentazione degli atti istituzionali;
i provvedimenti necessari per portare a compimento questo processo di innovazione sono quelli di aggiornare ed ampliare il portale della Camera dei deputati rendendo accessibili tramite formati aperti, liberi e standardizzati (esempio XML) i seguenti dati:
bilancio interno della Camera dei deputati con allegati;
composizione dell'Istituzione;
presenze e comportamento di voto dei deputati (anche in Commissione);
atti presentati in tutte le articolazioni dell'attività parlamentare (compresi gli emendamenti a proposte di legge in esame);
iter e loro conclusione;
atti adottati dalle singole articolazioni dell'Istituzione (Gruppi e Commissioni);
diretta audio/video e archiviazione con indicizzazione di tutte le sedute d'Aula;
registrazione e archiviazione con indicizzazione di tutte le sedute delle Commissioni;
incarichi elettivi ricoperti nel tempo da ogni singolo deputato;
dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari (anagrafe patrimoniale) di ogni singolo deputato;
dichiarazione dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile di ogni singolo deputato;
registro delle spese oggetto di rimborso forfettario o documentato (staff, telefoniche, ufficio, viaggi, dotazioni informatiche, eccetera)
spese elettorali sostenute e rimborsi elettorali ricevuti;
spese e contributi dei Gruppi parlamentari;
email, numero di telefono e di fax dell'ufficio del deputato,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

a rendere fruibili sul sito internet tutte le informazioni relative all'attività, alla condizione patrimoniale dei deputati in vista della formazione di una sorta di anagrafe dei deputati, compatibilmente con il rispetto delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
9/Doc. VIII, n. 4/16.(Testo modificato nel corso della seduta) Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi, Quartiani, Sarubbi, Bachelet, Touadi, Quartiani, Sarubbi.

La Camera,
premesso che:
nella scorsa legislatura erano state rese note le procedure avviate per eliminare o almeno ridurre le locazioni immobiliari;
nella previsione triennale tale onere persiste ed è in crescita,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

a perseguire la scelta delle acquisizioni in luogo delle locazioni.
9/Doc. VIII, n. 4/17. Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi, Mecacci, Zamparutti, Bachelet, Touadi.

La Camera,
premesso che:
il progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2009, così come deliberato dall'Ufficio di Presidenza, stanzia la somma di 31.700.000,00 euro - titolo 1, spese correnti - come rimborso spese di segreteria nell'ambito del rimborso delle spese sostenute dai deputati per l'esercizio del mandato parlamentare (cap. 5);
tale somma corrisponde ad un rimborso mensile elargito al singolo deputato pari alla somma di 4.190,00 euro;
ad oggi la Camera dei deputati non richiede al singolo deputato alcuna certificazione che attesti l'effettivo utilizzo della somma di cui sopra allo scopo definito in bilancio;
è frequente che il rimborso spese di segreteria al deputato, oltre che ad altre spese sostenute dallo stesso nell'ambito della sua attività, venga in parte utilizzato per retribuire personale esterno all'amministrazione della Camera dei deputati che, a titolo di collaborazione, coadiuva il deputato nelle attività connesse all'esercizio delle funzioni inerenti il proprio mandato;
la mancanza di un effettivo vincolo di spesa ha fatto sì che il rimborso per spese di segreteria fosse utilizzato in maniera difforme tra i deputati, specie in materia di retribuzione dei propri collaboratori parlamentari;
la mancanza di riferimenti normativi certi che consentano di regolare e disciplinare in maniera univoca il rapporto giuridico tra «collaboratore» e parlamentare ha prodotto fenomeni di sfruttamento e di lavoro nero,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
a regolamentare il riconoscimento del rimborso spese ispirandolo ai seguenti criteri:
1. rendicontazione delle spese;
2. riconoscimento delle definite tipologie contrattuali a cui il deputato può ricorrere nel disciplinare il rapporto di lavoro fiduciario con il proprio collaboratore;
3. fissazione dell'ammontare minimo retributivo per ogni singola figura contrattuale;
4. più in generale, adozione di un modello analogo a quello attualmente in vigore al Parlamento Europeo.
9/Doc. VIII, n. 4/18. Bachelet, Sarubbi, Siragusa, Picierno, Nicolais, De Torre, Madia, Codurelli, Melis, Touadi, Mecacci, Pes, Porta, Bernardini, Mogherini Rebesani, Borghesi.

La Camera,
premesso che:
la Costituzione italiana riconosce, agli articoli 4, 35 e 36, il diritto al lavoro, la tutela ad esso riservata ed adeguati riconoscimenti in materia di retribuzione e qualifica professionale;
in considerazione del fatto che ciascun deputato può disporre delle attività di due collaboratori parlamentari, presso la Camera dei deputati sono operativi profili, nella maggior parte dei casi, dalla consolidata esperienza, con un'ottima formazione accademica e professionale e che sono un valido supporto per le attività che il deputato deve svolgere quotidianamente;
sono state disposte nuove indicazioni in materia di accesso e regolarizzazione dei collaboratori parlamentari delle quali va verificata l'effettiva applicazione;
a livello di Unione europea, lo status di collaboratore parlamentare è stato identificato e tutelato con apposito quadro normativo;
nelle ultime settimane i Presidenti della Camera e del Senato hanno mostrato attenzione alle considerazioni sollevate dal gruppo dei collaboratori e molte iniziative sono state prese a sostegno della categoria, sotto il profilo organizzativo ed amministrativo;

impegna, per le rispettive competenze, il Consiglio di Presidenza ed il Collegio dei Questori

a valutare norme più rigorose ed idonee ad assicurare un trattamento adeguato e le opportune misure a tutela del profilo professionale del collaboratore parlamentare, fermo restando il rapporto fiduciario che lo lega al singolo deputato.
9/Doc. VIII, n. 4/19. Di Biagio, Cazzola, Angeli, Ceccacci Rubino, Berardi, Minasso.

La Camera,
premesso che:
gli impegni di lavoro dei dipendenti della Camera sono strettamente legati alla natura costituzionale dell'organo parlamentare; per tali motivi si pone assai di frequente la necessità di prolungare oltre il normale l'orario di lavoro;
il Comitato per le pari opportunità della Camera da tempo segnala la difficoltà di molti genitori lavoratori (dipendenti e non) a conciliare i ritmi parlamentari con gli obblighi di cura e di educazione dei figli in particolare nei primi anni di vita;
il Governo peraltro ha dimostrato grande sensibilità su questo tema, istituendo un apposito fondo per gli asili nido aziendali con le leggi finanziarie 2004 e 2005, proprio perché una scelta che per forza di cose debba essere esclusiva tra famiglia e lavoro si risolve o con l'abbattimento dei livelli di natalità o con la dolorosa esclusione della madre dal mondo del lavoro;
nel corso dell'esame del progetto di bilancio interno per gli anni 2004 e 2005 sono stati accolti diversi ordini del giorno che impegnavano l'Ufficio di Presidenza ad individuare le modalità di possibile risposta al problema sulla base di un progetto di massima di un Centro infanzia, elaborato dal Comitato per le pari opportunità e sottoposto al Collegio dei Deputati Questori,

impegna l'Ufficio di Presidenza

a procedere operativamente all'esecuzione del progetto di costituzione di un Centro infanzia presso la Camera dei deputati, individuando gli spazi e le risorse necessarie.
9/Doc. VIII, n. 4/20. Moroni, Di Biagio.

La Camera,
premesso che:
la funzione del controllo dell'attività di Governo ha costituito il nucleo iniziale dell'attività dei parlamenti nazionali: in sostanza questi organi avevano poteri legislativi attenuati ed erano originariamente delegati a controllare le spese del Re;
nel Parlamento nazionale parte rilevante di tale funzione si esercita tramite gli atti di sindacato ispettivo, il cui contenuto e la cui ammissibilità sono regolati, presso la Camera, dagli articoli 128-139-bis del Regolamento nonché da una serie di circolari, ultima delle quali datata 21 febbraio 1996; nella seduta del 24 settembre 1997 è stato altresì approvato l'articolo 139-bis che introduce nel Regolamento parti della citata circolare;
nei testi in questione si dichiara tra l'altro che «il Presidente valuta l'ammissibilità degli atti con riguardo...alla tutela della sfera personale e dell'onorabilità dei singoli...» (articolo 139-bis del Regolamento); che le premesse degli atti «sono ammesse nei limiti in cui siano strettamente funzionali alla identificazione dei quesiti posti al Governo..» e che pertanto sono inammissibili «..valutazioni o giudizi dei presentatori..»; che sono inammissibili (per intero) atti che contengono «..termini ironici, sarcastici o provocatori...» nonché quelli che rechino discredito attraverso connessioni ed allusioni; che non sono ammissibili atti che «contengano imputazioni di responsabilità o giudizi attinenti alla sfera individuale, se non quando derivino da fonti esterne al Parlamento, esattamente individuate..» (circolare del 21 febbraio 1996);
questo complesso di statuizioni, complessivamente valido, ed una interpretazione via via sempre più restrittiva, hanno condotto gli uffici preposti al controllo di ammissibilità da un lato ad un lavoro sempre più defatigante, dall'altro ad intromettersi sempre pesantemente in quelli che certamente sono atti controllo, ma anche atti politici dei quali il sottoscrittore si assume coscientemente piena responsabilità politica;
si arriva al paradosso che un deputato non possa imputare una responsabilità, cosa per la quale è disposto a pagare un prezzo politico, se questa non sia già stata imputata da fonte esterna (un giornale in genere); o che vengano poste in discussione le premesse (o i termini) di un atto, che invece appartengono in pieno al «fare» ed al «pensare» politico di ciascun parlamentare; peraltro la complessità della premessa spesso è in funzione della precisione della domanda o è volta ad impedire che il Governo risponda con argomenti già noti all'interrogante;
nel necessario contemperamento di esigenze contrapposte, la parte sopra evidenziata dei criteri di ammissibilità degli atti di sindacato ispettivo è stata forse eccessivamente calcata; prova ne sia che il Senato, il quale adotta regole appena più allentate, riceve e pubblica atti che la Camera ha rifiutato di pubblicare, in una sorta di «turismo parlamentare»,

impegna l'ufficio di Presidenza

a rivedere in termini di maggiore apertura, nelle forme indicate in premessa, le modalità di applicazione delle regole di ammissibilità degli atti di sindacato ispettivo.
9/Doc. VIII, n. 4/21. Marinello.

La Camera,
premesso che:
le telefonate in uscita dai telefoni interni della Camera verso cellulari non consentono l'identificazione del soggetto chiamante, comparendo a display le parole «privato» o «utente sconosciuto»;
ciò non consente, in particolare ai parlamentari, di comprendere se la telefonata provenga dagli uffici della Camera o da qualunque altra persona che ha utilizzato la possibilità di non rivelare il numero chiamante,

impegna il Collegio dei Questori:

a verificare se sia possibile modificare l'avviso a display del ricevente, per le chiamate telefoniche provenienti dai numeri interni della Camera, sostituendolo, come per altre istituzioni, col numero di centralino, in modo che l'utente medesimo sia in grado di comprendere che la chiamata proviene dall'Istituzione.
9/Doc. VIII, n. 4/22. Baldelli.

La Camera,
premesso che:
nel luglio del 2008, l'Ufficio della rassegna stampa ha cessato di classificare per argomenti gli articoli della rassegna; da allora ogni ricerca deve essere eseguita sulle parole del titolo, con risultati troppo ristretti, o per parole sull'intero testo dell'articolo, con risultati ridondanti;
la decisione comporta una diminuzione delle capacità di ricerca dell'utenza, in quanto lo schema di classificazione, che ancora è utilizzabile per gli articoli precedenti al luglio 2008, consentiva di eseguire ricerche molto affidabili e complesse;
ciò comporta anche il rischio di aumentare il lavoro della struttura, dovendosi ricorrere all'Ufficio per tutte le ricerche complesse, molte delle quali potevano essere svolte direttamente dall'utenza,

impegna il Collegio dei Questori:

a reintrodurre la classificazione per argomenti degli articoli della rassegna stampa interna.
9/Doc. VIII, n. 4/23. Mario Pepe (PdL).

PROPOSTA DI MODIFICAZIONE DEGLI ARTICOLI 12, 153-TER E 154 DEL REGOLAMENTO (MODIFICA DELLA DISCIPLINA DEI RICORSI IN MATERIA DI TUTELA GIURISDIZIONALE) (DOC. II, N. 13)

Doc. II, n. 13 - Proposta di modificazione

MODIFICA PROPOSTA DALLA GIUNTA PER IL REGOLAMENTO

Art. 12.

Il comma 6 è sostituito dal seguente:
6. Con regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza sono istituiti gli organi interni di primo e di secondo grado che giudicano in via esclusiva sui ricorsi di cui alla lettera f) del comma 3. I componenti dell'Ufficio di Presidenza non possono fare parte di tali organi.

Dopo l'articolo 153-bis, è aggiunto il seguente:

Art. 153-ter.

1. Le modifiche all'articolo 12, comma 6, e all'articolo 154 entrano in vigore il giorno successivo a quello della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Art. 154.

Dopo il comma 7, è aggiunto il seguente:
8. In via transitoria, fino all'entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo 12, comma 6, i ricorsi di cui alla lettera f) del comma 3 dell'articolo 12 sono definiti sulla base delle disposizioni contenute nei regolamenti per la tutela giurisdizionale vigenti alla data di entrata in vigore della modifica del comma 6 dell'articolo 12.

PROPOSTE DI PRINCÌPI E CRITERI DIRETTIVI PER LA RIFORMULAZIONE DEL TESTO DELLA GIUNTA

Proposta n. 1

Riformulare l'articolo 12, comma 6, del Regolamento, nel senso di prevedere che l'incompatibilità dei membri degli organi di tutela giurisdizionale interna sia estesa ai Presidenti di Gruppo e ai Presidenti delle Commissioni permanenti e delle Commissioni speciali, bicamerali e d'inchiesta.
Favia, Borghesi.

Proposta n. 2

Riformulare l'articolo 12, comma 6, del Regolamento, nel senso di prevedere che i membri degli organi di tutela giurisdizionale interna vengano sorteggiati a partire da liste preparate dal Presidente della Camera dei deputati, dal Segretario generale e dalle organizzazioni sindacali del personale.
Borghesi, Favia.

Doc. II, n. 13 - Testo riformulato dalla Giunta

TESTO RIFORMULATO DALLA GIUNTA PER IL REGOLAMENTO

Art. 12.

Il comma 6 è sostituito dal seguente:
6. Con regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza sono istituiti gli organi interni di primo e di secondo grado che giudicano in via esclusiva sui ricorsi di cui alla lettera f) del comma 3. I componenti dell'Ufficio di Presidenza non possono fare parte di tali organi.

Dopo l'articolo 153-bis, è aggiunto il seguente:

Art. 153-ter.

1. Le modifiche approvate dalla Camera il 7 luglio 2009 entrano in vigore il giorno successivo a quello della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Art. 154.

Dopo il comma 7, è aggiunto il seguente:
8. In via transitoria, fino all'entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo 12, comma 6, i ricorsi di cui alla lettera f) del comma 3 dell'articolo 12 sono definiti sulla base delle disposizioni contenute nei regolamenti per la tutela giurisdizionale vigenti alla data di entrata in vigore della modifica del comma 6 dell'articolo 12.