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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 48 di martedì 5 agosto 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 14,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 21 luglio 2008.

I deputati in missione sono cinquantacinque.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008: Sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 1386-B).

Nella seduta del 4 agosto 2008 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Nel dichiarare che la sua componente politica accorderà con convinzione la fiducia al Governo sulla manovra economica, che reputa opportunamente volta a conseguire il risanamento della finanza pubblica, giudica non condivisibili le critiche dell'opposizione all'operato dell'Esecutivo, che invita tuttavia ad affrontare tempestivamente le emergenze economico-sociali che affliggono le aree più disagiate del Paese.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Sottolineata l'importanza di un decreto-legge che si inscrive nel quadro dei provvedimenti in cui si articola l'intera manovra economica che stabilizza i conti pubblici in un'ottica triennale, ritiene che la difficile situazione finanziaria in cui versa il Paese richieda un'attività legislativa straordinaria del Parlamento, segnatamente tramite una riforma costituzionale che superi l'attuale bicameralismo perfetto. Nel reputare quindi necessario il ricorso alla questione di fiducia, manifesta soddisfazione per l'accoglimento di alcuni ordini del giorno presentati dalla sua componente politica, di cui auspica l'effettiva attuazione. Prende infine atto delle garanzie fornite dal Governo riguardo agli impegni elettorali assunti nei confronti del Mezzogiorno, in particolare per quanto concerne il sistema infrastrutturale, la fiscalità di vantaggio e l'istituzione della Banca del Sud.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizzato, preliminarmente, il modo pasticciato ed affrettato di procedere del Governo, gravemente lesivo delle prerogative parlamentari, nonché emblematico dell'intendimento del Presidente del Consiglio di assumere, unitamente al Ministro dell'economia e delle finanze, un ruolo di supremazia all'interno dell'Esecutivo, rileva il carattere recessivo della manovra, che determinerà un'ulteriore riduzione dei consumi. Evidenziata, quindi, la diminuzione delle entrate dello Stato dovute all'IVA, segno evidente di una ripresa dell'evasione fiscale, sottolinea che la cosiddetta Robin Hood tax, i cui oneri saranno inevitabilmente traslati sui consumatori, contribuirà all'aumento dell'inflazione. Nel giudicare, infine, non migliorative le modifiche apportate al provvedimento d'urgenzaPag. IVnel corso dell'iter al Senato, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

BRUNO TABACCI (UdC). Espressa riprovazione per la scelta del Governo di porre la questione di fiducia sul provvedimento d'urgenza in esame malgrado non se ne ravvisasse l'effettiva necessità, sottolinea gli errori non meramente materiali commessi dall'Esecutivo nella definizione del contenuto della manovra economica, i quali hanno reso necessaria un'ulteriore lettura da parte della Camera. Nel lamentare, inoltre, l'atteggiamento di sudditanza del Governo verso i cosiddetti «poteri forti», esprime perplessità e contrarietà a diverse misure previste nel decreto-legge in esame, segnatamente in relazione ai previsti tagli lineari della spesa pubblica, che reputa pregiudizievoli per gli investimenti e quindi per il futuro sviluppo del Paese. Stigmatizzata infine l'indisponibilità del Ministro dell'economia e delle finanze a riferire alla Camera sulla vicenda Alitalia, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, che invita a dimostrare in futuro maggiore rispetto per il Parlamento e le sue procedure.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Manifestato preliminarmente apprezzamento per il complesso dei provvedimenti in cui si articola la manovra di finanza pubblica, giudica del tutto pretestuose e strumentali le critiche rivolte all'attuale Esecutivo in relazione al presunto taglio della spesa pubblica, ritenendo ben più incisivo quello operato dalle forze politiche che sostenevano l'attività del precedente Governo di centrosinistra. Osservato quindi che la pressione fiscale potrà diminuire solo in presenza di un aumento del prodotto interno lordo, rileva che il futuro confronto sul federalismo fiscale potrà chiarire il reale intendimento dei gruppi parlamentari di abbassare i livelli di imposizione. Respinge quindi le critiche rivolte alle scelte politiche compiute dalla Lega Nord nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame, con particolare riferimento alle questioni dei servizi pubblici locali, dei contratti a tempo determinato e dell'assegno sociale, in relazione al quale ritiene peraltro prioritario tutelare gli interessi dei cittadini italiani; ricorda infine i provvedimenti varati dal Governo a favore delle fasce più deboli della popolazione, quali, tra l'altro, l'abolizione dell'ICI sulla prima casa e la detassazione degli straordinari.

MATTEO COLANINNO (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, rileva che la manovra in esame, che giudica anomala e frettolosa, appare inidonea ad offrire soluzioni adeguate ai reali problemi dei cittadini. Pur apprezzando, quindi, lo sforzo di continuità con il Governo Prodi per conseguire il pareggio di bilancio entro il 2011, reputa le misure recate dal decreto-legge insufficienti a stimolare la crescita, nonché a contrastare il rischio di una complessiva recessione del Paese. Stigmatizzati, inoltre, i tagli indiscriminati operati in settori delicati, quali la sanità e l'istruzione, invita il Governo e la maggioranza ad assumere, in futuro, un atteggiamento maggiormente improntato al dialogo con l'opposizione e rispettoso delle prerogative parlamentari.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ITALO BOCCHINO (PdL). Nel respingere le critiche dell'opposizione concernenti il metodo adottato dal Governo nel sottoporre alle Camere il testo della manovra economica, auspica una revisione dei Regolamenti parlamentari che consenta di deliberare in tempi certi e più brevi sui provvedimenti con cui il Governo attua il proprio programma. Nel giudicare quindi necessaria una riforma costituzionale volta a rafforzare i poteri del Presidente del Consiglio, invita l'opposizione ad assumere un atteggiamento maggiormente responsabile. Nel ribadire la portata innovativa di una manovra finanziaria di respiro triennale approvata anticipatamente, ne richiama il contenuto, elogiando il coraggio con cui il Governo attua unPag. Vserio contenimento della spesa pubblica senza far gravare sulle famiglie una maggiore tassazione. Dichiara quindi che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo ed esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
INDI
DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti 551
Maggioranza 276
Hanno risposto 312
Hanno risposto no 239

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati LAURA GARAVINI (PD), ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD), DONELLA MATTESINI (PD), GIULIO CALVISI (PD), GIUSEPPE BERRETTA (PD) e ALDO DI BIAGIO (PdL).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GINO BUCCHINO (PD) e FRANCESCO BARBATO (IdV).

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Lovelli n. 6, Messina n. 10 e Livia Turco n. 19, nonché l'ordine del giorno Di Biagio n. 23, purché riformulato; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Miotto n. 1, Vannucci n. 5, Fedi n. 11, Capodicasa n. 12, Burtone n. 13, Gatti n. 14, Baretta n. 15, Bocci n. 21, Narducci n. 24, nonché l'ordine del giorno Borghesi n. 7, limitatamente al dispositivo; accoglie altresì come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Calvisi n. 16 e Bobba n. 25; non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Invita il Governo a fornire chiarimenti relativamente al parere espresso su ordini del giorno presentati da deputati dell'opposizione.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Conferma il parere precedentemente espresso.

Interviene il deputato CESARE DAMIANO (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Damiano n. 2, Mattesini n. 3 e Berretta n. 4.

Interviene il deputato MASSIMO VANNUCCI (PD).

Pag. VI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Vannucci n. 5.

Interviene il deputato MARIO LOVELLI (PD).

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il Governo a chiarire quali iniziative intenda assumere nei confronti di coloro che non partecipano regolarmente ai lavori parlamentari.

Interviene il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Borghesi n. 7.

Interviene il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Barbato n. 8 e Cambursano n. 9.

Interviene il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di garantire la regolarità delle votazioni.

PRESIDENTE. Invita i deputati Segretari a procedere al controllo delle tessere di votazione (I deputati Segretari ottemperano all'invito del Presidente).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Messina n. 10.

Interviene il deputato MARIA GRAZIA GATTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Gatti n. 14.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, segnala irregolarità nelle votazioni nei banchi dell'opposizione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Fluvi n. 17.

Intervengono i deputati GINO BUCCHINO (PD) e SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD), che dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Bucchino n. 18.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bucchino n. 18.

Interviene il deputato LIVIA TURCO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Viola n. 20.

Intervengono il deputato ROBERTO ZACCARIA (PD) ed il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, GIUSEPPE VEGAS, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Zaccaria n. 22.

(Dichiarazioni di voto finale)

FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, finalizzato principalmente alla stabilizzazione della finanza pubblica e al conseguimento del pareggio di bilancio, sottolinea che la manovra presentata dal Governo reca importanti misure per lo sviluppo economico ed è volta a soddisfare, in particolare, sulla base di un corretto principio di equità, le esigenze dei ceti più deboli.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Pur comprendendo le ragioni che hanno indotto il Governo a ricorrere alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia, ritiene necessarioPag. VIIpromuovere un serio e costruttivo confronto parlamentare su tematiche di particolare rilievo, come l'esigenza di rivolgere maggiore attenzione allo sviluppo del Mezzogiorno e del suo sistema infrastrutturale, anche attraverso la previsione di un sistema di fiscalità di vantaggio. Nel preannunziare, quindi, un'attenta vigilanza sul rispetto degli impegni assunti dall'Esecutivo in tal senso, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Lamentata preliminarmente l'assenza del Presidente del Consiglio, dichiara il voto convintamente contrario del suo gruppo su una manovra che, contrariamente agli annunci propagandistici che ne hanno accompagnato l'iter parlamentare, toglie ai poveri per dare ai ricchi. Pur giudicando in linea di principio giusto e condivisibile il perseguimento di una politica dei conti pubblici improntata a maggiore rigore, osserva che questa non può prescindere da meccanismi di selezione e di qualificazione delle spese. Nel sottolineare, quindi, la necessità che il Capo del Governo riferisca al Parlamento in merito alla vicenda Alitalia, manifesta netta contrarietà ai tagli apportati alle risorse destinate alle forze dell'ordine, alla scuola pubblica, nonché alle disposizioni in tema di lavoro precario, ascrivibili, a suo avviso, alle decisioni schizofreniche e contraddittorie del Presidente del Consiglio e alla sua propensione ad allentare, anziché a rendere più efficaci, i controlli di legalità.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Nell'esprimere preliminarmente perplessità sul metodo seguito dal Governo, che non ha consentito un compiuto esame parlamentare del provvedimento d'urgenza in esame, giudica non condivisibile l'ottimismo del Presidente del Consiglio sulla situazione economica, che ritiene invece preoccupante. Ricordato quindi che la manovra economica non contiene misure idonee a fronteggiare la crisi del Paese e non affronta adeguatamente le questioni della crescita e dello sviluppo né i problemi delle famiglie italiane, per le quali si dovrebbero adottare misure di sostegno basate anche sul meccanismo del quoziente familiare, lamenta la scarsa attenzione rivolta dall'Esecutivo alla vicenda Alitalia e la mancata riduzione della pressione fiscale. Nello stigmatizzare infine l'assenza di un piano dettagliato per la crescita del Mezzogiorno e l'inadeguatezza dei fondi stanziati per il comparto sanità, pur condividendo una politica di rigore nelle spese, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

ROBERTO COTA (LNP). Nel ritenere che la manovra economica in esame tagli opportunamente la spesa pubblica improduttiva, rileva che la sua parte politica intende farsi garante dell'impegno assunto con gli elettori a non incrementare la pressione fiscale. Giudica, inoltre, pienamente condivisibili le modifiche introdotte dal Senato agli articoli 20 e 21, nonché la previsione della cosiddetta Robin Hood Tax. Sottolinea, infine, il carattere prioritario della riforma dell'ordinamento statuale in senso federale.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Invita l'Esecutivo ad assumersi le proprie responsabilità anziché a deprimere strumentalmente l'opinione pubblica, costretta a fare i conti con una realtà drammaticamente diversa da quella evocata dal centrodestra durante la campagna elettorale. Ritiene, quindi, che la manovra in esame - peraltro attuata con un metodo arrogante che ha espropriato il Parlamento delle sue prerogative - accentui le difficoltà e le disuguaglianze e non sia idonea a restituire al Paese la fiducia e lo slancio di cui esso necessiterebbe per fronteggiare una situazione connotata da un notevole calo della produzione e dei consumi, dalla recrudescenza dell'evasione fiscale, nonché da inflazione e disoccupazione crescenti; rilevato altresì che tale situazione avrebbe richiesto prioritari interventi volti a mitigare la condizione di sofferenza in cui versano le famiglie e le fasce più deboli della popolazione, ribadisce che la suaPag. VIIIparte politica, per senso di responsabilità nei confronti degli elettori, intende contrastare ogni ulteriore attacco di cui sarà fatto oggetto lo Stato di diritto ma, nel contempo, è disponibile a collaborare ad ogni riforma atta a fare dell'Italia un Paese più moderno, più europeo e più giusto.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Rivendicato preliminarmente al Governo il merito del superamento dell'emergenza rifiuti, ricorda l'impegno dei militari italiani per garantire la sicurezza del Paese, respingendo con fermezza le critiche strumentali sul loro impiego. Richiamate quindi alcune prioritarie misure di politica economica adottate dall'Esecutivo, segnatamente l'abolizione dell'ICI sulla prima casa e la detassazione degli straordinari, evidenzia le disposizioni volte a rendere più efficiente la pubblica amministrazione. Sottolineato inoltre il carattere di equità della cosiddetta Robin Hood tax, esprime apprezzamento per alcune misure in materia di Stato sociale finalizzate al sostegno alle fasce più deboli della popolazione. Richiamata altresì l'impossibilità di procedere - al momento - ad una sostanziale riduzione della pressione fiscale, nel rispetto dell'obiettivo del pareggio del bilancio nel 2011 e dei parametri comunitari, ricorda l'importanza del taglio della spesa pubblica, pur migliorata nella qualità, e dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

Sul rilascio dei due cittadini italiani sequestrati in Somalia.

FRANCO FRATTINI, Ministro degli affari esteri. Informa l'Assemblea del rilascio dei due cittadini italiani che erano stati sequestrati in Somalia il 21 maggio scorso, esprimendo particolare apprezzamento per la positiva soluzione della vicenda.

PRESIDENTE. Si associa, anche a nome dell'intera Assemblea, alle espressioni di soddisfazione del Ministro Frattini.

Si riprende la discussione.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1386-B.

Discussione di documenti in materia di insindacabilità.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-ter, n. 4/A, relativo al deputato Scajola.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Scajola nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento civile nei confronti del deputato Scajola; la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione e passa ai voti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-quater, n. 4, relativo al senatore Maurizio Gasparri, deputato all'epoca dei fatti.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento penale nei confronti del senatore Maurizio Gasparri, deputato all'epoca dei fatti; la Giunta per le autorizzazioniPag. IXpropone di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Invita l'Assemblea ad approvare la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione e passa ai voti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

In ricordo di Aleksandr Isaevic Solzenitsyn.

BENEDETTO FABIO GRANATA (PdL). Ritiene che l'Assemblea dovrebbe osservare un minuto di raccoglimento in memoria di Aleksandr Isaevic Solzenitsyn (Applausi).

PRESIDENTE. Ritiene che l'intera Assemblea possa associarsi alle parole del deputato Granata.

Deliberazione sulla richiesta di stralcio relativa al disegno di legge n. 1441.

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni riunite I e V nel corso dell'esame del disegno di legge n. 1441, recante disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, hanno deliberato di chiedere all'Assemblea lo stralcio degli articoli 3, da 5 a 13, da 15 a 18, 22, 31 e 70, recanti norme in materia di sviluppo, internazionalizzazione delle imprese e energia; 23, 24, 32, da 37 a 39 e da 65 a 67, recanti norme in materia previdenziale e di lavoro pubblico e privato.

La Camera approva la proposta di stralcio.

PRESIDENTE. Avverte che il disegno di legge risultante dallo stralcio degli articoli 3, da 5 a 13, da 15 a 18, 22, 31 e 70, con il numero 1441-ter e con il titolo: «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia» è assegnato alla X Commissione in sede referente.
Il disegno di legge risultante dallo stralcio degli articoli 23, 24, 32, da 37 a 39 e da 65 a 67, con il numero 1441-quater e con il titolo: «Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro» è assegnato alla XI Commissione in sede referente.
La restante parte del disegno di legge, con il numero 1441-bis, mantiene il titolo: «Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria» e resta assegnata alle Commissioni riunite I e V in sede referente.
Ricorda che nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo di ieri, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3, del Regolamento, si è convenuto all'unanimità che il termine per la conclusione dell'esame da parte dell'Assemblea dei disegni di legge risultanti dallo stralcio sia fissato rispettivamente per mercoledì 1o ottobre relativamente all'A.C. 1441-bis, giovedì 9 ottobre relativamente all'A.C. 1441-quater e giovedì 16 ottobre relativamente all'A.C. 1441-ter.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Martedì 16 settembre 2008, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 56).

La seduta termina alle 18,50.