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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 583 di mercoledì 8 febbraio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 9,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantatrè.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

NICOLA MOLTENI (LNP). Richiamati i rilievi formulati dalle Commissioni I e V sul disegno di legge di conversione n. 4909, chiede che nel prosieguo della relativa discussione sia presente in Aula il Ministro della giustizia.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3074, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 211 del 2011: Contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri (approvato dal Senato) (A. C. 4909).

Nella seduta del 7 febbraio 2012 è iniziata la discussione sulle linee generali.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Richiamate talune disfunzioni del sistema della giustizia, tra cui l'elevato numeri di reati impuniti e la lentezza dei procedimenti, non condivide la misura, a suo avviso superficiale e di stampo meramente ideologico, relativa alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, per i quali sarebbe invece necessario stanziare ulteriori risorse, sottolineando che le misure alternative previste dal vigente ordinamento sono sostanzialmente disapplicate. Giudica, infine, poco incisivo il provvedimento d'urgenza in discussione, che non garantisce la certezza della pena, evidenziando gli effetti nefasti sui cittadini causati dall'indulto approvato alcuni anni fa dal Parlamento.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Chiede, ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento, la chiusura della discussione sulle linee generali, alla luce dell'atteggiamento ostruzionistico assunto dal gruppo Lega Nord Padania e della prioritaria esigenza di garantire la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione.

Dopo un intervento contrario del deputato Volpi, la Camera, con votazione nominale elettronica, approva la richiesta di chiusura della discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Ricorda che, essendo stata deliberata la chiusura della discussione sulle linee generali, ha facoltà di parlare, per non più di trenta minuti, un deputato, fra gli iscritti non ancora intervenuti nella discussione, per ciascuno dei gruppi che ne facciano richiesta.

MASSIMO BITONCI (LNP). Stigmatizzato il preannunziato intendimento del Governo di ricorrere alla questione di fiducia su un provvedimento d'urgenza che avrebbe potuto essere migliorato nel corso dell'iter parlamentare e che determinerà deleteri effetti per i cittadini, esprime un giudizio negativo sull'operato dell'Esecutivo, peraltro privo di rappresentatività, che ha aumentato la pressione fiscale. Manifesta, Pag. IVinoltre, preoccupazione per le conseguenze che deriveranno alla popolazione, in particolare per quanto attiene alla sicurezza, dall'approvazione del decreto-legge in esame, che giudica inutile e sotto alcuni profili incostituzionale e sul quale ribadisce la netta contrarietà del suo gruppo, sottolineando che il problema del sovraffollamento delle carceri dovrebbe essere affrontato con misure strutturali, tra le quali un nuovo piano di edilizia penitenziaria e la sottoscrizione di accordi bilaterali che consentano ai detenuti stranieri di scontare la pena presso i rispettivi Paesi d'origine.

CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP). Espressa ferma condivisione circa gli obiettivi perseguiti dal provvedimento d'urgenza in discussione, con il quale si affronta finalmente il drammatico problema del sovraffollamento carcerario e si provvede alla limitazione del ricorso a misure detentive, manifesta forte disappunto in ordine alle fonti individuate per reperire la necessaria copertura finanziaria, ritenendo che la sottrazione di risorse destinate alle attività di ristrutturazione e ammodernamento dell'edilizia sanitaria danneggerà soprattutto le aree più svantaggiate del Meridione d'Italia. Sottolineato altresì come anche la riduzione delle somme stanziate in favore delle vittime di errori sanitari sia una grave decisione, preannunzia che il suo gruppo presenterà un ordine del giorno volto a sollecitare il Governo a rivedere tale impostazione e ad individuare soluzioni alternative, quali ad esempio la dismissione di immobili del demanio militare.

NICOLA MOLTENI (LNP), Relatore di minoranza. Ribadita la netta contrarietà del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, che giudica un vero e proprio indulto mascherato e che ritiene rappresenti la negazione del principio della certezza della pena, determinando gravi conseguenze alla cittadinanza, evidenzia in particolare la necessità di correggere le disposizioni relative agli arrestati in flagranza di reato e agli indennizzi per l'ingiusta detenzione, di cui all'articolo 3-bis, riguardo alle quali il suo gruppo ha presentato proposte emendative soppressive.

DONATELLA FERRANTI (PD), Relatore per la maggioranza. Ricorda che il decreto-legge in esame rappresenta un passo avanti nel percorso di riforma del settore della giustizia, finalizzato a risolvere il drammatico ed urgente problema del sovraffollamento delle carceri, introducendo, tra l'altro, condivisibili disposizioni volte a limitare il ricorso a misure detentive di tipo cautelare. Nel sottolineare che tali disposizioni non possono essere in alcun modo assimilate a forme di condono mascherato, rileva come nel corso del dibattito siano emersi interessanti spunti di riflessione che auspica possano essere approfonditi in futuro.

PRESIDENTE. Prende atto che il relatore per la maggioranza Vitali ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.

(Esame dell'articolo unico)

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'articolo aggiuntivo Togni 3.0100.
Comunica altresì che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Lega Nord Padania è stato invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati RENATO FARINA (PdL) e FULVIO FOLLEGOT (LNP).

SIMONE BALDELLI (PdL). Chiede, ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento, la chiusura della discussione sul complesso delle proposte emendative presentate.

Pag. V

Sulla richiesta di chiusura della discussione interviene contro il deputato MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP).

EDMONDO CIRIELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che non gli è stato possibile intervenire nel corso del dibattito sul provvedimento d'urgenza in esame.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che la chiusura della discussione sul complesso delle proposte emendative presentate leda le prerogative della Camera, impossibilitata ad affrontare le problematiche attinenti al merito del provvedimento d'urgenza in esame.

Dopo un intervento favorevole del deputato LORENZO RIA (UdCpTP), la Camera, con votazione nominale elettronica, approva la richiesta di chiusura della discussione sul complesso delle proposte emendative presentate.

PRESIDENTE. Prende atto che non vi sono richieste di intervento ai sensi dell'articolo 85, comma 4, del Regolamento.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato (Proteste dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

FABIO EVANGELISTI (IdV). Stigmatizzata la decisione del Governo di porre la questione di fiducia sul provvedimento d'urgenza in esame, il cui testo avrebbe potuto essere migliorato, preannunzia che il suo gruppo negherà la fiducia all'Esecutivo.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Nel ricordare che il precedente Governo era stato eletto dai cittadini ed aveva un programma da rispettare, giudica vergognosa la posizione della questione di fiducia sul provvedimento d'urgenza in esame, che reputa una sorta di indulto.

GUIDO MELIS (PD). Rileva che il suo gruppo riconosce le ragioni di emergenza sottese al decreto-legge in esame, condividendo altresì nel merito il contenuto dello stesso, volto a dare una risposta concreta al gravoso problema del sovraffollamento delle carceri.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata alle 12 per l'organizzazione del seguito del dibattito.

La seduta, sospesa alle 11,45, è ripresa alle 12,45.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, con particolare riferimento al prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 4909 e all'articolazione dei lavori dell'Assemblea nella prossima settimana (vedi resoconto stenografico pag. 30).

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ANDREA LULLI (PD) e RAFFAELLO VIGNALI (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 9 febbraio 2012, alle 10,15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 32).

La seduta termina alle 12,50.