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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della IV Commissione permanente
(Difesa)
IV Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 27 gennaio 2010


ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio della Difesa per l'anno 2008. Atto n. 137.
Schema di decreto ministeriale recante regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare. Atto n. 138 (Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole sull'atto n. 137 e parere favorevole con condizioni sull'atto n. 138) ... 52
ALLEGATO 1 (Parere Approvato) ... 57
ALLEGATO 2 (Parere Approvato) ... 58

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-02382 Di Stanislao: Sull'attuazione delle direttive comunitarie in materia di appalti nei settori della difesa e della sicurezza e di trasferimenti intracomuntari di prodotti destinati alla difesa ... 56
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 61

5-02383 Villecco Calipari: Sull'attuazione del progetto di digitalizzazione degli archivi della difesa ... 56
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 63

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

IV Commissione - Resoconto di mercoledì 27 gennaio 2010


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 27 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI, indi del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio della Difesa per l'anno 2008.
Atto n. 137.

Schema di decreto ministeriale recante regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare.
Atto n. 138.
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole sull'atto n. 137 e parere favorevole con condizioni sull'atto n. 138).

La Commissione prosegue l'esame congiunto degli schemi di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 17 dicembre 2009.


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Filippo ASCIERTO (PdL), nel ritenere che i provvedimenti in oggetto segnino una svolta storica per la Difesa, che conclude un processo complesso e articolato iniziato da oltre un decennio, concernente la dismissione degli alloggi di servizio, si sofferma su due punti, a suo avviso fondamentali.Il primo riguarda la portata del processo di dismissione, in ordine al quale chiede al rappresentante del Governo se esso risulti limitato soltanto alle 3.131 unità abitative indicate nell'Atto n. 137, o se tali unità rappresentino soltanto un primo blocco di alienazioni che avrà uno sviluppo anche negli anni successivi, come lascerebbe intendere il fatto che tale processo servirà a fornire le risorse per la realizzazione di un successivo programma pluriennale di alienazione. Il secondo punto riguarda i conduttori degli alloggi che, a suo avviso, dovrebbero essere adeguatamente tutelati rispetto ad eventuali repentine richieste di restituzione degli immobili, ferma restando l'esigenza di comunicare alla Commissione gli alloggi che saranno posti in vendita.
Infine, fa presente che potrebbe risultare opportuno precisare, nell'Atto n. 138, che le cooperative a cui sarà affidata la costruzione di alloggi di servizio saranno costituite da personale militare e civile del Ministero della difesa.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, nel rispondere agli interrogativi posti dal deputato Ascierto, sottolinea innanzitutto come le cooperative a cui fa riferimento lo schema di regolamento siano quelle costituite da personale militare e civile del Ministero della difesa. Inoltre, in merito al problema degli sfratti, fa presente che il Governo si impegnerà affinché non si creino situazioni di allarme sociale, dando priorità a quegli sfratti che riguardino alloggi che si trovano in una situazione «particolare» quali, ad esempio, quelli occupati da civili all'interno di strutture militari, oppure quelli assegnati al personale che già dispone di altro alloggio.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, riguardo alle precisazioni richieste dal deputato Ascierto con riferimento alle cooperative, segnala come lo schema di regolamento in oggetto all'articolo 5, comma 2, lettera a), preveda espressamente «lo strumento della cooperazione tra gli appartenenti al Ministero della difesa» unitamente ad altri strumenti altrettanto utili quale quello della concessione di lavori pubblici. Si riserva comunque di intervenire successivamente sull'Atto n. 138, al momento della formulazione della relativa proposta di parere.
Ciò premesso, formula una proposta di parere favorevole sull'Atto n. 137, che illustra (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Guido CROSETTO concorda sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) chiede se il reddito a cui fa riferimento la proposta di parere presentata dal relatore sia il reddito dell'intero nucleo familiare. Inoltre ritiene che si potrebbe valutare l'opportunità di indicare nella medesima proposta di parere che l'ammontare delle unità abitative indicate nell'Atto 137 costituisca soltanto una prima tranche degli immobili da dismettere.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, nel confermare che il reddito a cui si riferisce la proposta di parere è il reddito dell'intero nucleo familiare, fa presente che il numero degli immobili indicati nell'Atto n. 137 non può che riferirsi ad un'unica annualità, posto che il citato atto riguarda un unico esercizio finanziario.

Antonio LA FORGIA (PD) chiede per quali ragioni nell'Atto n. 137 i redditi indicati non siano espressi in cifra tonda.

Il sottosegretario Guido CROSETTO fa presente che i redditi indicati nel predetto atto derivano da un mero calcolo aritmetico, essendo determinati sulla base di parametri ISTAT.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

Il sottosegretario Guido CROSETTO replica alle osservazioni relative all'Atto


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n. 138 formulate nel corso della seduta del 1o dicembre 2009 dalla deputata Villecco Calipari. In particolare, per quanto riguarda l'osservazione secondo la quale il conduttore sine titulo sarebbe considerato come occupante «abusivo» dallo schema di regolamento, segnala come il termine «abusivo» non venga mai utilizzato né nel testo dello schema di regolamento in oggetto né nella relativa relazione illustrativa. Per quanto riguarda il tema del diritto di prelazione riconosciuto ai conduttori degli immobili, segnala come secondo l'articolo 7 del citato schema di regolamento, ai conduttori siano riconosciuti il diritto di opzione e gli sconti previsti dalla legge e che soltanto limitatamente agli immobili di pregio i conduttori possono esercitare il diritto di prelazione all'acquisto al prezzo derivante dall'esperimento delle procedure d'asta diminuito dello sconto del 10 per cento. Per quanto concerne, inoltre, la dimensione pluriennale del programma infrastrutturale, fa presente come il programma pluriennale preveda l'alienazione degli alloggi non più funzionali alle esigenze istituzionali e il ricorso alla realizzazione di nuovi alloggi mediante lo strumento della concessione di lavori pubblici di cui all'articolo 153 del Codice degli appalti (project financing), anche attraverso la cessione, a titolo di prezzo, di immobili non più necessari. Sottolinea come si tratti di un piano complesso di interventi volti a costituire un sistema circolare e interattivo nell'ambito del quale le relative attività sono vincolate alle diverse fasi esecutive (individuazione degli alloggi non più funzionali; vendita di tali alloggi; riassegnazione dei proventi derivanti dalle alienazioni; individuazione dell'esigenza alloggiativa e dei sedimi; realizzazione delle infrastrutture con gli strumenti approntati, anche in via alternativa, dalla legge quali accordi di programma, permute, concessione di lavori pubblici, cooperazione tra i dipendenti) dal buon esito delle quali deriverà la fattibilità dell'intero progetto, nel cui ambito il project financing avrà maggiore o minore peso in relazione alle disponibilità finanziarie che deriveranno dall'alienazione degli alloggi non più funzionali. Precisa, infine, che il citato Programma quantifica, nella tabella 2 dell'Atto n. 138, l'entità degli alloggi individuati per l'alienazione, con la specificazione che essi costituiscono un primo blocco di vendita cui ne potranno seguire altri man mano che saranno individuate altre unità abitative non più utili alle esigenze funzionali della Difesa a seguito dei relativi provvedimenti ordinativi delle Forze armate e dello sviluppo dei programmi di costruzione che saranno varati in attuazione del «piano pluriennale» per il potenziamento e l'adeguamento, in chiave di economia di gestione, del parco abitativo attuale. Per quanto riguarda, invece, il requisito della «costante presenza» nella sede di servizio, ai fini dell'assegnazione di un alloggio all'incarico, fa presente che il comma 628, dell'articolo 2 della legge finanziaria 2008, prevede alla lettera a), punto 1, la categoria degli «alloggi da assegnare al personale per il periodo di tempo in cui svolge particolari incarichi di servizio richiedenti la costante presenza del titolare nella sede di servizio». Al riguardo ricorda che l'articolo 2, lettera a), dello schema di regolamento in esame menziona l'obbligo di abitare presso la località in cui si trova la sede di servizio per il soddisfacimento della funzionalità e sicurezza del servizio medesimo. Precisa che con tale previsione, non si è voluto rendere meno stringenti i requisiti necessari per ottenere un alloggio ASI - ora definiti «prima categoria» - ma solo dare la possibilità, al personale con maggiori e temporanee responsabilità di comando e gestione, di disporre, per motivi istituzionali (assicurare la loro presenza per ogni emergenza), di ottenere l'alloggio già ASI, nella considerazione che tali alloggi sono in prevalenza allocati all'esterno delle caserme, quantomeno nelle aree a forte tensione abitativa e nelle città metropolitane. Nel puntualizzare, infine, come il canone per un alloggio ASI, pur essendo ridotto, non possa dirsi irrisorio, ricorda che la norma, di cui all'articolo 2, comma 3, dello schema di regolamento in oggetto, preveda la rideterminazione dei canoni,


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compresi quelli degli alloggi già ASI. L'Amministrazione della difesa, peraltro, sarebbe favorevole ad una disposizione normativa che, ove possibile, prevedesse l'utilizzo delle risorse derivanti dai canoni così maggiorati per l'erogazione di una forma di «indennizzo» del personale militare sprovvisto di alloggio.
In merito ai rilievi formulati dal relatore sullo schema di regolamento in esame, nella citata seduta del 1o dicembre 2009, si riserva di esprimere le proprie valutazioni conclusive dopo l'illustrazione della proposta di parere che sarà formulata dal relatore stesso sull'Atto n. 138.

Augusto DI STANISLAO (IdV) ritiene indispensabile chiarire i tempi, i modi e i criteri con cui si procederà agli eventuali sfratti, evidenziando la gravità della situazione che si potrebbe determinare in seguito all'avvio delle procedure esecutive.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni sull'Atto n. 138, che illustra, segnalando come in essa si tenga conto anche delle questioni poste dal deputato Di Stanislao (vedi allegato 2).

Il sottosegretario Guido CROSETTO concorda sulla proposta di parere favorevole con condizioni formulata dal relatore.

Antonio RUGGHIA (PD) ritiene che la proposta di parere formulata dal relatore rappresenti un punto di sintesi accettabile che recepisce alcuni importanti rilievi formulati dal Partito democratico e ponga condizioni sufficienti per la tutela dei conduttori a basso reddito ultrasessantacinquenni. Ciò premesso, ricorda come lo schema di regolamento in oggetto stia creando una situazione di particolare preoccupazione nei comuni dove si trovano gli alloggi di servizio, come ad esempio nel caso del comune di Ciampino. Infatti, la dismissione di tali alloggi rischia di trasformarsi in un serio problema sociale suscettibile di ripercuotersi sui comuni stessi, soprattutto laddove coinvolga soggetti a basso reddito. Nel sottolineare, quindi, come il parere che la Commissione si appresta ad approvare sia molto atteso dai diversi soggetti interessati, chiede al relatore se non sia possibile estendere la portata delle tutele previste nella sua proposta di parere a tutti i soggetti a basso reddito prescindendo dalla loro età.

Il sottosegretario Guido CROSETTO ritiene che il riferimento ai sessantacinque anni di età derivi dalla legislazione vigente e, quindi, non possa essere superato dallo schema di regolamento in esame. Inoltre, segnala come il medesimo schema di regolamento sia il frutto di un compromesso tra esigenze della Difesa e esigenze sociali sopravvenute di cui la Difesa è disposta a farsi carico, sebbene esse travalichino le sue competenze. Sottolinea, altresì, come sulla materia in esame insistano interessi talvolta anche contrapposti: da un lato, quelli degli occupanti degli alloggi; dall'altro, quelli di coloro che ancora non hanno un alloggio. Si dichiara pertanto indisponibile a convenire su un'eventuale riformulazione della proposta di parere che rimuovesse il citato riferimento agli ultrasessantacinquenni.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, segnala come, rispetto allo schema di decreto, la proposta di parere poc'anzi formulata estenda ampiamente le tutele riconosciute ai soggetti deboli, prevedendo sia la possibilità di una locazione per la durata della vita del conduttore sia la rateizzazione del corrispettivo dell'usufrutto in funzione della condizione reddituale del conduttore stesso. Sottolinea, inoltre, come l'eliminazione del riferimento al limite di età possa creare problemi di carattere finanziario non trascurabili, che potrebbero incidere sensibilmente sul previsto programma di costruzione di nuovi alloggi.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, fa presente come per la prima volta dall'inizio della legislatura la Commissione si appresti ad approvare un parere condiviso, che tiene conto delle preoccupazioni


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di tutte le forze politiche, su un argomento così importante. Sottolinea, infine, l'esigenza di considerare il piano di dismissioni come un piano pluriennale da cui dovranno essere tratte le risorse per la realizzazione del programma di costruzione dei nuovi alloggi.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ringrazia sia il Governo per lo sforzo compiuto attraverso lo schema di regolamento in oggetto che per la prima volta ha concretamente affrontato la questione della realizzazione di un piano per la costruzione di alloggi per il personale delle Forze armate, sia il relatore per avere tenuto conto, nella sua proposta di parere, dei diversi profili problematici legati alla posizione dei conduttori a basso reddito.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.20.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 27 gennaio 2010. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 15.20.

5-02382 Di Stanislao: Sull'attuazione delle direttive comunitarie in materia di appalti nei settori della difesa e della sicurezza e di trasferimenti intracomuntari di prodotti destinati alla difesa.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

Augusto DI STANISLAO (IdV) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando come il mercato italiano della difesa, necessiti di un rapido recepimento delle direttive comunitarie facenti parte del cosiddetto Defense Package, per far fronte ai radicali cambiamenti che investiranno l'intero mercato europeo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Augusto DI STANISLAO (IdV), replicando, ribadisce l'importanza dell'attuazione delle direttive in oggetto ai fini della partecipazione italiana al mercato europeo della difesa.

5-02383 Villecco Calipari: Sull'attuazione del progetto di digitalizzazione degli archivi della difesa.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta, auspica che le criticità evidenziate dal sottosegretario Crosetto riguardo alla digitalizzazione degli archivi della difesa possano essere al più presto risolte attraverso un aumento del personale impiegato e del supporto tecnologico.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.

IV Commissione - Mercoledì 27 gennaio 2010


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ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio della Difesa per l'anno 2008 (Atto n. 137)

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,
esaminato lo schema di decreto ministeriale recante il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa per l'anno 2008;
premesso che:
il presente schema di decreto provvede ad individuare gli alloggi di servizio non più utili nel quadro delle esigenze dell'Amministrazione della difesa e non più funzionali alle esigenze istituzionali nonché a fissare le condizioni per la deroga ai limiti di durata delle concessioni relative agli alloggi di servizio, stabilendo, tra l'altro, il limite di reddito applicabile al nucleo familiare, che giustifica la permanenza nei medesimi alloggi degli utenti non aventi più titolo alla concessione;
il predetto schema di decreto fissa per l'anno 2008 il citato limite di reddito nella somma di euro 39.888,32 incrementata di euro 1.250,83 per ogni familiare a carico oltre il terzo e individua in 3.131 unità abitative gli alloggi non più utili, transitabili in regime di locazione ovvero alienabili, rispetto al complessivo patrimonio alloggiativo pari a 18.421 unità abitative;
considerato tuttavia che, per effetto dell'attuazione delle disposizioni introdotte dal comma 628 dell'articolo 2 della legge finanziaria 2008, l'individuazione degli alloggi da alienare avverrà sostanzialmente mediante la procedura individuata dall'articolo 6 dello schema di regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

nel presupposto che il numero degli alloggi indicato nel presente schema di decreto, pari a 3.131 unità, abbia un valore meramente programmatico, oggetto di successiva verifica ai sensi dall'articolo 6 dello schema di regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare.


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ALLEGATO 2

Schema di decreto ministeriale recante regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare (Atto n. 138)

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,
esaminato lo schema di decreto ministeriale recante regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare;
premesso che lo schema di decreto in oggetto evidenzia alcuni profili problematici concernenti la dubbia compatibilità di alcune sue disposizioni con i principi fissati al comma 628 dell'articolo 2 della legge finanziaria 2008 in materia di riconoscimento del diritto di prelazione e di tutela dei soggetti a basso reddito;
per quanto riguarda il riconoscimento del diritto di prelazione, ritenuto che:
1) il predetto diritto, anche alla luce dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, debba essere riconosciuto in coerenza con le disposizioni di cui al comma 628, lettera b), dell'articolo 2 della legge finanziaria 2008;
2)il citato diritto debba essere riconosciuto con modalità tali da renderne possibile l'effettivo esercizio al conduttore, ossia offrendo a quest'ultimo il bene oggetto di trasferimento ad un prezzo non superiore rispetto a quello a cui viene offerto al terzo;
3) la decadenza dal titolo concessorio possa determinarsi soltanto successivamente al mancato esercizio del diritto di prelazione nei termini dianzi evidenziati;
per quanto riguarda la tutela dei conduttori a basso reddito, ritenuto altresì che:
a) al fine di assicurare la permanenza negli alloggi dei conduttori ultrasessantacinquenni che non abbiano superato la soglia di reddito fissata annualmente con decreto ministeriale e che non siano nelle condizioni di poterne acquistare la proprietà, si potrebbe prevedere il vincolo per gli acquirenti degli alloggi a stipulare contratti di locazione con i citati conduttori per tutta la durata della vita di questi ultimi, ai sensi dell'articolo 1607 del codice civile, con la condizione che permangano nel tempo in capo ai conduttori stessi i requisiti di reddito familiare fissati annualmente con decreto del Ministro della difesa, ovvero si potrebbe disporre il trasferimento dell'usufrutto ai conduttori medesimi con una rateizzazione del relativo corrispettivo che risulti compatibile con le loro condizioni reddituali;
b) il diritto di prelazione debba essere riconosciuto anche per i conduttori di alloggi di pregio, così come per gli altri conduttori, attraverso l'applicazione di riduzioni modulate in funzione del reddito, anziché con una riduzione fissa del 10 per cento;
c) le modalità attraverso le quali è previsto l'esercizio del diritto di prelazione sugli alloggi di cui alla precedente lettera b) e cioè non sul prezzo a base d'asta, ma su quello di aggiudicazione, possa pregiudicare la posizione dei conduttori a basso reddito per i quali si renderebbe più difficile la permanenza nell'alloggio;


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d) per gli alloggi di pregio si potrebbe stabilire, così come previsto per i conduttori degli altri alloggi, che l'offerta al conduttore sia formulata prima dell'esperimento dell'asta, posto che, in tal modo, vi sarebbe un sicuro risparmio in termini di oneri amministrativi e un'anticipazione degli introiti, fermo restando che l'interesse dello Stato ad ottenere entrate congrue sarebbe comunque tutelato attraverso la fissazione di un adeguato prezzo di mercato;
ritenuto inoltre che il programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio, in quanto elemento essenziale ai fini dell'esame dello schema di regolamento, avrebbe dovuto essere trasmesso anche al COCER-Interforze prima dell'espressione del parere da parte di quest'ultimo;
ritenuto, infine, che il numero degli alloggi da alienare indicato nel programma pluriennale e nello schema di decreto ministeriale, recante piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa per l'anno 2008, pari a 3.131 unità, abbia un valore meramente programmatico, posto che l'effettiva individuazione degli alloggi da alienare avverrà mediante apposito decreto della direzione generale dei lavori e del demanio ai sensi dell'articolo 6 del presente schema di regolamento;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo in merito alle procedure negoziali di cui all'articolo 4, comma 2, alla determinazione del prezzo della nuda proprietà di cui all'articolo 6, comma 5, e alla vendita in blocco di cui all'articolo 7, comma 12;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
A) sia riconosciuto il diritto di prelazione al personale militare e civile del Ministero della difesa in coerenza con le disposizioni di cui al comma 628, lettera b), dell'articolo 2 della legge finanziaria 2008;
B) sia previsto che l'applicazione delle riduzioni di prezzo al personale militare e civile non possa comunque condurre alla determinazione di un prezzo di vendita inferiore a quello offerto in prelazione al conduttore al netto della riduzione di prezzo a questi spettante, fermo restando che, qualora, in seguito ad asta deserta, vi fosse l'esigenza di fissare un nuovo prezzo base più basso di quello offerto al conduttore, si procederà alla formulazione di una nuova offerta al conduttore stesso;
C) al fine di assicurare la permanenza negli alloggi dei conduttori ultrasessantacinquenni che non abbiano superato la soglia di reddito fissata annualmente con decreto ministeriale e che non siano nelle condizioni di poterne acquistare la proprietà, sia previsto il vincolo per gli acquirenti degli alloggi a stipulare contratti di locazione con i citati conduttori per tutta la durata della vita di questi ultimi, ai sensi dell'articolo 1607 del codice civile, con la condizione che permangano nel tempo in capo ai conduttori stessi i requisiti di reddito familiare fissati annualmente con decreto del Ministro della difesa, ovvero sia previsto il trasferimento dell'usufrutto ai conduttori medesimi con una rateizzazione del relativo corrispettivo che risulti compatibile con le loro condizioni reddituali;
D) siano riconosciute ai conduttori di alloggi di pregio riduzioni del prezzo di vendita modulate in funzione del reddito familiare e modalità di esercizio del diritto di prelazione identiche a quelle previste per gli altri conduttori di alloggi ai sensi della precedente lettera B);
E) sia previsto che la decadenza dal titolo concessorio possa determinarsi soltanto successivamente al mancato esercizio del diritto di prelazione nei termini dianzi evidenziati alle precedenti lettere B) e D), fermo restando quanto previsto alla lettera C);


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F) all'articolo 5, comma 4, che disciplina i canoni degli alloggi di servizio realizzati mediante concessione di lavori pubblici, sia richiamata la lettera b) del comma 2 del medesimo articolo, anziché la precedente lettera a);
G) all'articolo 12, comma 6, laddove si richiama l'atto compromissorio stipulato con l'assegnatario dell'alloggio a riscatto, si faccia riferimento al comma 5 del medesimo articolo, anziché al comma 4;
H) all'articolo 12, comma 8, laddove si richiama l'ipotesi di recesso dal vincolo da parte dell'assegnatario dell'alloggio a riscatto, si faccia riferimento al comma 7, anziché al comma 6.


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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-02382 Di Stanislao: Sull'attuazione delle direttive comunitarie in materia di appalti nei settori della difesa e della sicurezza e di trasferimenti intracomuntari di prodotti destinati alla difesa

TESTO DELLA RISPOSTA

L'Italia ha partecipato attivamente alle iniziative comunitarie volte ad individuare soluzioni idonee a rendere il «mercato della difesa» più efficiente e competitivo.
La progressiva creazione di un «mercato unico europeo della difesa» è un elemento strategico per lo sviluppo delle capacità militari europee a sostegno del ruolo internazionale dell'Unione Europea e costituisce, inoltre, un importante fattore di crescita per l'economia e la tecnologia europea nonché per le imprese che operano nel settore della difesa e della sicurezza.
La promulgazione nel maggio e nel luglio del 2009 del cosiddetto «pacchetto difesa», elaborato dalla Commissione nel corso del 2008, costituisce un'azione strutturale che va proprio nella direzione di creare un vero e proprio «mercato unico europeo della difesa» senza, tuttavia, pregiudicare gli interessi di sicurezza degli Stati membri.
L'assunto alla base dell'iniziativa è quello secondo il quale la credibilità della politica europea di difesa dipende dall'esistenza e dallo sviluppo delle capacità europee e dal rafforzamento della base industriale e tecnologica nel settore, mentre la filosofia di fondo è riconducibile all'incondizionata fiducia nella concorrenza come strumento di miglioramento dell'efficienza del mercato e di tutela dell'innovazione.
Il quadro giuridico offerto dalla direttiva sugli appalti pubblici (2009/81/CE) e da quella complementare sui trasferimenti intracomunitari (2009/43/CE), consente l'applicazione dei principi e delle norme comunitarie, semplifica la circolazione dei prodotti per la difesa tra i paesi dell'Unione Europea ed individua un sistema di regole comuni per l'acquisizione di sistemi e prodotti militari.
In particolare, la direttiva 2009/81/CE mira a soddisfate il bisogno, manifestato dagli Stati e dagli attori economici del settore, di un nuovo quadro legislativo europeo adeguato all'aggiudicazione degli appalti pubblici in materia di sicurezza e difesa, in particolare garantendo la sicurezza delle informazioni e degli approvvigionamenti nonché più mirate procedure concorsuali di aggiudicazione degli appalti.
La direttiva, nel definire un quadro giuridico più specifico seguendo comunque la logica del mercato interno, si pone l'obiettivo di armonizzare i termini di pubblicazione, le procedure di presentazione delle offerte, i criteri di selezione e di attribuzione, nonché di diminuire i costi amministrativi che gravano soprattutto sulle piccole e medie imprese.
La riduzione dei costi unitari di produzione dovrebbe rendere i prodotti europei più competitivi sul mercato mondiale e dovrebbe mettere gli Stati membri dell'Unione Europea in condizione di poter soddisfare le esigenze operative delle rispettive Forze Armate a costi tendenzialmente inferiori.
In tale quadro, si fa presente che attualmente è in corso presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle Politiche Europee, l'attività interministeriale volta all'inserimento di


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apposita delega nella Legge Comunitaria 2010 ai fini dell'emanazione di un Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/81/CE. L'attività è sviluppata sotto l'egida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, titolare degli appalti pubblici in Italia.
Per quanto di competenza della Difesa è stato istituito, nell'ambito del Segretariato Generale del Dicastero, un gruppo di lavoro ad-hoc. La tempistica dei lavori finora svolti permette di confidare nel rispetto dei termini di recepimento.
Per quanto riguarda, invece, la Direttiva 2009/43/CE che semplifica le modalità e le condizioni dei trasferimenti all'interno della Comunità di prodotti per la difesa, si precisa che le attività per un suo recepimento sono anch'esse in corso. Ciò comporterà una generale riforma del quadro normativo in materia di import-export di materiali d'armamento, attualmente regolato dalla legge n. 185/90.
Al riguardo, vista la particolare complessità della materia e la rilevanza delle istanze dell'articolato quadro di riferimento, che investe livelli istituzionali e vari altri attori dell'intero sistema paese, è stato istituito un tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio di Coordinamento per la Produzione dei Materiali d'Armamento (UCPMA) - quale articolazione dell'Ufficio del Consigliere Militare del Presidente del Consiglio, come previsto dalla citata legge n. 185/90.
Anche in tal caso l'attività si sta sviluppando con una tempistica che consente di ben confidare sul pieno rispetto dei termini fissati per il recepimento nazionale.


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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-02383 Villecco Calipari: Sull'attuazione del progetto di digitalizzazione degli archivi della difesa

TESTO DELLA RISPOSTA

Lo Stabilimento Grafico Militare di Gaeta è gestito dall'Agenzia Industrie Difesa (A.I.D.) - ente di diritto pubblico con il compito di ricercare l'equilibrio economico e di realizzare prodotti e servizi a costi competitivi con quelli di mercato, valorizzando risorse, infrastrutture e personale che investono le proprie competenze.
Nell'ambito del progetto di digitalizzazione degli archivi della Difesa e di conservazione sostitutiva della documentazione cartacea per informatizzare le procedure di accesso e di trattamento dati, l'A.I.D. è stata incaricata di effettuare uno studio preliminare di fattibilità per la realizzazione di un centro unico presso tale Stabilimento.
Ciò non soltanto ai fini dell'applicazione della specifica normativa, ma anche allo scopo di ottenere lo sgombero di numerosi locali contenenti i vasti ed importanti archivi cartacei attualmente esistenti, per una successiva valorizzazione e/o riutilizzo delle infrastrutture, in aderenza al disposto dell'articolo 14-bis del decreto legge n. 112/2008 (convertito nella legge n. 133/2008).
A tale studio è stato interessato lo Stato Maggiore della Difesa al fine di coinvolgere anche il Centro di Competenza previsto dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), di coordinare le componenti della Difesa interessate al progetto, di valutare le varie tematiche d'interesse e porne in atto la concreta applicazione in ambito militare, senza trascurare la possibilità di accedere a finanziamenti nell'ambito dei programmi del Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA).
I risultati di tale studio, ultimato lo scorso mese di dicembre, sono ampiamente positivi ed i ritorni in termini di valorizzazione degli immobili recuperati - avendo lo studio preso in esame otto Centri Documentali (CEDOC) - sono di tutto rilievo, a fronte degli investimenti necessari per la sua attuazione.
In particolare, il CEDOC di Roma (ubicato presso la caserma «Manara») è stato designato quale infrastruttura per l'avvio, a breve termine, del progetto pilota per la digitalizzazione dell'intero archivio dei CEDOC, da completarsi entro 36 mesi dalla data di affidamento della commessa.
Il progetto, nel suo complesso, è risolutivo delle problematiche che, attualmente, investono l'efficienza e l'efficacia dell'accesso ai documenti, nonché delle carenze di mezzi tecnologici.
Sia la fase transitoria di attuazione del progetto che quella successiva di gestione, a regime, della documentazione vedranno il coinvolgimento diretto di tutto il personale dello Stabilimento Grafico Militare di Gaeta.

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