SOMMARIO
Mercoledì 27 gennaio 2010
5-01859 Nastri: Esclusione dei rappresentanti degli enti locali piemontesi dalla commissione aeroportuale di Malpensa ... 83
ALLEGATO 1 (Testo integrale della risposta) ... 86
5-02186 Nastri: Mancata osservanza, nei tratti autostradali, della disposizione del codice della strada che obbliga i conducenti di veicoli a percorrere la corsia di destra ... 83
ALLEGATO 2 (Testo integrale della risposta) ... 88
5-02259 Misiti: Realizzazione di un archivio centrale per la patente nautica e le licenze di navigazione e istituzione dello sportello automatico del diportista ... 84
ALLEGATO 3 (Testo integrale della risposta) ... 89
5-02270 Toto: Possibilità di impiego dei locomotori E655 ed E656 in disuso ... 84
ALLEGATO 4 (Testo integrale della risposta) ... 90
5-02298 Bobba: Impossibilità di immatricolazione di un minibus da impiegare da parte di una famiglia numerosa ... 84
ALLEGATO 5 (Testo integrale della risposta) ... 91
5-02313 Tullo: Gravi disagi sul servizio Intercity da La Spezia a Genova ... 84
ALLEGATO 6 (Testo integrale della risposta) ... 93
5-02323 Terranova: Operazioni di revisione periodica dei veicoli circolanti in relazione alle competenze della Regione siciliana ... 85
ALLEGATO 7 (Testo integrale della risposta) ... 94
Mercoledì 27 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.
La seduta comincia alle 8.55.
5-01859 Nastri: Esclusione dei rappresentanti degli enti locali piemontesi dalla commissione aeroportuale di Malpensa.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Gaetano NASTRI (PdL), replicando, ringrazia per la risposta e si dichiara soddisfatto.
5-02186 Nastri: Mancata osservanza, nei tratti autostradali, della disposizione del codice della strada che obbliga i conducenti di veicoli a percorrere la corsia di destra.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei
termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Gaetano NASTRI (PdL), replicando, ringrazia per la precisa e puntuale risposta e si dichiara soddisfatto.
5-02259 Misiti: Realizzazione di un archivio centrale per la patente nautica e le licenze di navigazione e istituzione dello sportello automatico del diportista.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Aurelio Salvatore MISITI (Misto), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Riconosce l'impegno del Ministero, manifestato nella risposta, di attivarsi per risolvere le questioni evidenziate nella propria interrogazione. Osserva peraltro che il proprio atto di sindacato ispettivo è volto a sollecitare l'applicazione alla patente nautica e alle licenze di navigazione per le imbarcazioni da diporto e da traffico delle medesime procedure che da tempo sono adottate per i veicoli a motore. Ritiene pertanto che un intervento in tal senso non dovrebbe comportare difficoltà amministrative. Auspica pertanto che la propria interrogazione contribuisca a indurre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a pervenire in tempi rapidi alla realizzazione di un archivio unico centralizzato per le patenti nautiche e le licenze di navigazione e all'istituzione dello sportello telematico del diportista.
5-02270 Toto: Possibilità di impiego dei locomotori E655 ed E656 in disuso.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Daniele TOTO (PdL), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita. Esclude peraltro che la propria interrogazione intendesse interferire in decisioni riconducibili all'autonomia aziendale del gruppo Ferrovie dello Stato. L'atto era invece rivolto a sollecitare da parte del Ministero, nell'esercizio delle proprie funzioni di indirizzo, una presa di posizione di carattere politico sul tema assai rilevante della liberalizzazione del trasporto ferroviario di merci. Segnala che il settore è stato pesantemente colpito dalla crisi e ha registrato una riduzione dei propri volumi di attività nell'ordine del 40 per cento. Auspica pertanto che l'apertura ad una collaborazione nei confronti delle imprese operanti in tale settore, a cui si riferisce la parte conclusiva della risposta, sia segno di un atteggiamento che favorisca lo sviluppo del settore stesso anche attraverso una più ampia ed effettiva liberalizzazione.
5-02298 Bobba: Impossibilità di immatricolazione di un minibus da impiegare da parte di una famiglia numerosa.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Luigi BOBBA (PD), replicando, ringrazia per la puntuale risposta fornita dal rappresentante del Governo. Rileva che la normativa richiamata nella risposta stessa incide sul diritto alla mobilità e, nel caso segnalato nella propria interrogazione, anche sulla sicurezza, in quanto una famiglia molto numerosa si trova costretta ad utilizzare veicoli di dimensioni inadeguate. Per questo, nel dichiararsi soddisfatto per gli impegni assunti dal Ministero, auspica che si pervenga rapidamente all'introduzione delle modifiche normative necessarie per risolvere problemi analoghi a quello illustrato nell'atto di sindacato ispettivo e per superare le difficoltà che impediscono a famiglie numerose di dotarsi di veicoli sufficientemente capienti.
5-02313 Tullo: Gravi disagi sul servizio Intercity da La Spezia a Genova.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei
termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
Mario TULLO (PD), replicando, prende atto della risposta, che richiama le condizioni atmosferiche particolarmente avverse in cui si sono verificati i disagi evidenziati nella propria interrogazione. Osserva peraltro che tali disservizi si ripetono da tempo in modo pressoché costante e ritiene che in tali situazioni le Ferrovie dello Stato avrebbero il dovere inderogabile di fornire a tutti coloro che hanno acquistato il biglietto le informazioni necessarie, utilizzando tutti i mezzi che sono disponibili.
5-02323 Terranova: Operazioni di revisione periodica dei veicoli circolanti in relazione alle competenze della Regione siciliana.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).
Giacomo TERRANOVA (PdL), replicando, ringrazia per la lunga e articolata risposta. Pur riconoscendo che si tratta di una vicenda estremamente complessa, rileva che risulta evidente l'assenza di collaborazione tra lo Stato e la Regione siciliana, dal momento che non si riesce ad assicurare neppure una trasmissione di dati tra le strutture dei due enti. Osserva che tale carenza crea pesanti disagi per i cittadini, anche sotto il profilo della sicurezza. Accoglie quindi con favore l'impegno del Ministero a considerare con attenzione la questione e ad attivarsi per instaurare rapporti di collaborazione idonei ad eliminare le incomprensioni che si sono finora manifestate. Insiste nella sollecitazione al Governo ad intervenire affinché, nelle more di una definizione legislativa delle rispettive competenze di Stato e regione, si pervenga in via amministrativa ad assicurare la trasmissione dei dati necessaria per l'aggiornamento dell'archivio nazionale dei veicoli.
Mario VALDUCCI (PdL), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 9.30.
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
5-02300 Bergamini: Disagi e disservizi sul treno Intercity 511 da Torino a Salerno del 20 dicembre 2009.
5-02241 Reguzzoni: Liberalizzazione del mercato del trasporto aereo.
Interrogazione n. 5-01859 Nastri: Esclusione dei rappresentanti degli enti locali piemontesi dalla commissione aeroportuale di Malpensa.
La questione relativa alla gestione dei lavori della Commissione Aeroportuale di Milano Malpensa e la rivendicazione da parte delle realtà Piemontesi (Regione, Provincia Novara, alcuni Comuni dell'Ovest Ticino ed Arpa Piemonte) di voler partecipare in qualità di membri ai lavori di tale Commissione era sorta già all'indomani dell'insediamento della Commissione Aeroportuale medesima, avvenuta il 30 ottobre 2002.
La posizione sin d'allora assunta dall'ENAC si è basata sull'applicazione dell'articolo 5 del decreto ministeriale 31 ottobre 1997 che prevede che la partecipazione ai lavori della Commissione sia limitata ai Comuni «interessati» e sull'intendimento che il legislatore significasse, per ovvie ragioni di funzionalità ed efficacia, i Comuni interessati dall'intorno aeroportuale, definito quest'ultimo nel decreto ministeriale medesimo quale territorio circostante l'aeroporto in cui il livello di rumore assume valori superiori ai 60 dB(A).
Tale valore, in base alle risultanze dell'attività di monitoraggio acustico finora effettuata, non viene superato nei Comuni Piemontesi che quindi non risulterebbero avere titolo ad entrare a far parte della Commissione.
Si evidenzia a tal proposito che la posizione assunta da ENAL era basata sulla considerazione in base alla quale l'obbligo di estendere la Commissione riguarda i Comuni il cui territorio risulti ricompreso, sia pure in parte, entro i confini delle aree di rispetto zona A (rumorosità ammessa non superiore a 65 dB), zona B (rumorosità ammessa non superiore a 75 dB), zona C (rumorosità ammessa superiore a 75 dB) ossia entro le tre aree in cui si divide l'intorno aeroportuale.
Purtuttavia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito dell'interesse dimostrato dalle amministrazioni locali piemontesi, aveva ritenuto opportuno significare all'ENAL, come noto all'onorevole interrogante, il parere n. 12533 del 5 luglio 2005 con cui era stato accolta l'estensione della partecipazione alla Commissione anche ai rappresentanti della Provincia di Novara e dei Comuni Piemontesi confinanti con quelli Lombardi.
A seguito di detto parere, l'ENAC ha quindi esteso la partecipazione alla Commissione delle realtà Piemontesi richiedenti.
Successivamente, con Circolare APT 26, in materia di contenimento dell'inquinamento acustico nell'intorno aeroportuale, in un'ottica di pervenire alla standardizzazione delle procedure attuative del decreto ministeriale 31 ottobre 1997, l'ENAC ha esplicitato, a valenza generale ossia per tutte le Commissioni sul piano nazionale, che la partecipazione alla Commissione riguarda i Comuni il cui territorio risulti ricompreso, sia pure in parte, entro i confini delle tre aree di rispetto in cui si divide l'intorno aeroportuale.
La Direzione Aeroportuale di Milano Malpensa, dando seguito alle indicazioni contenute nella predetta Circolare dell'ENAC, ha pertanto riportato allo stato di osservatori i rappresentanti degli Enti locali piemontesi.
Stante il perdurare del contenzioso insorto, tra l'ENAC e le amministrazioni
locali piemontesi ed al fine di consentire alla Commissione aeroportuale di svolgere un'attività efficace per pervenire in tempi brevi alla definizione delle procedure antirumore ed alla zonizzazione dell'intorno aeroportuale, presupposto questo per la definizione ed aggiornamento dei piani urbanistici da parte degli enti territoriali nonché la definizione ed attuazione dei piani di risanamento da parte del gestore aeroportuale, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta attualmente verificando la possibilità di contemperare le esigenze rappresentate dagli enti locali piemontesi con la necessità evidenziata invece da ENAC, di superare lo stallo dei lavori della Commissione stessa causati sia dalle continue eccezioni procedurali e conflitti tra i Comuni sia per il considerevole numero di scenari proposti per la valutazione da parte della Commissione.
Interrogazione n. 5-02186 Nastri: Mancata osservanza, nei tratti autostradali, della disposizione del codice della strada che obbliga i conducenti di veicoli a percorrere la corsia di destra.
Va preliminarmente rilevato che i controlli sulle autostrade ai fini del rispetto nelle norme del Codice della Strada sono di competenza esclusiva del Ministero dell'interno - Polizia stradale.
In merito, il Ministero dell'interno ha fatto presente che la Polizia Stradale dedica particolare attenzione ai comportamenti illeciti tenuti dagli utenti delle autostrade che non rispettano il dettato dell'articolo 143 del Codice della Strada che impone la marcia nella corsia più a destra disponibile.
Infatti, nel corso del 2009, sono state elevate circa 25.000 multe per il mancato rispetto della norma in questione.
Per quanto riguarda invece la possibilità di realizzare una specifica campagna informativa ai fini del rispetto delle disposizioni del Codice relative all'utilizzo delle corsie di sorpasso sulle autostrade, si rende noto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha già programmato una nuova campagna istituzionale per l'anno 2010 che prevede, tra l'altro, molteplici azioni per sensibilizzare gli utenti della strada sull'importanza di osservare comportamenti corretti ai fini della sicurezza stradale.
Proprio in tale contesto verranno opportunamente inserite iniziative specifiche volte anche all'incentivazione del rispetto dell'obbligo di occupare la corsia libera più a destra durante la percorrenza dei tratti autostradali. Tale misura, prevista dal Codice della Strada, rappresenta, come giustamente rilevato dall'onorevole interrogante, un aspetto della sicurezza stradale di primaria importanza ed al quale si darà senz'altro maggiore evidenza nelle prossime campagne informative.
Parimenti, il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ha effettuato, già nell'anno scorso, diverse campagne informative anche attraverso interventi radiofonici e televisivi per l'adozione dei comportamenti di guida corretti.
Interrogazione n. 5-02259 Misiti: Realizzazione di un archivio centrale per la patente nautica e le licenze di navigazione e istituzione dello sportello automatico del diportista.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti già da tempo sta valutando la possibilità di realizzare un sistema informatico centralizzato di archiviazione delle patenti nautiche e delle licenze di navigazione.
Questi strumenti consentirebbero, in effetti, di semplificare il sistema di conseguimento e di rilascio per duplicato dei suddetti documenti nonché di agevolare i controlli da parte dei soggetti preposti al controllo del traffico marittimo.
La realizzazione delle nuove procedure informatizzate dovrà essere comunque subordinata ad una modifica della vigente normativa che disciplini a livello nazionale il contenuto dei vari sistemi, le modalità di popolazione e di gestione degli archivi nonché le prescrizione per la consultazione e la modifica dei dati contenuti a cui si dovrà aggiungere la previsione del reperimento delle necessarie risorse finanziarie.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti garantisce comunque la propria disponibilità ad adoperarsi a tal fine mettendo anche a disposizione le risorse umane e professionali delle proprie strutture per l'implementazione dei software.
Interrogazione n. 5-02270 Toto: Possibilità di impiego dei locomotori E655 ed E656 in disuso.
Occorre premettere che gli aspetti riguardanti scelte gestionali ed organizzative dell'impresa ferroviaria (Trenitalia) non sono suscettibili di diretto controllo da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla luce dei principi di autonomia recati dalle norme vigenti. In particolare, si richiama l'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 188/2003 che espressamente sancisce il principio di «autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie».
Tali scelte possono eventualmente essere soggette a valutazioni nell'ambito dell'esercizio dei poteri dell'azionista della holding Ferrovie dello Stato, cioè il Ministero dell'economia e delle finanze.
Nel caso specifico evidenziato nell'interrogazione, si evidenzia che la questione è gestita da Trenitalia in regime di autonomia commerciale e, pertanto, no è soggetta a regolazione mediante il Contratto di Servizio vigente tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l'impresa ferroviaria.
In relazione all'utilizzo dei locomotori E 655 ed E 656 nell'ambito del servizio ferroviario merci e passeggeri, Ferrovie dello Stato, interpellata in merito, ha prioritariamente posto in rilievo che i locomotori E 655 ed E 656 appartenenti al parco mezzi di trazione di Trenitalia, vengono attualmente utilizzati da Trenitalia sia nel trasporto ferroviario passeggeri che in quello merci.
Per il trasporto passeggeri, i rotabili di cui trattasi risultano regolarmente impiegati sia nei servizi ferroviari riferibili alla programmazione ordinaria dell'offerta sia in quelli riguardanti il traffico periodico e straordinario, nonché quali mezzi disponibili per interventi di soccorso in linea.
Relativamente all'utilizzo di tali macchine nel traffico merci, si precisa che attualmente, per effetto della contrazione della domanda conseguente alla nota situazione di congiuntura economica, solo alcuni mezzi sono stati temporaneamente accantonati, mentre la maggior parte è in esercizio.
La Divisione Cargo di Trenitalia ritiene sempre possibile valutare eventuali richieste di noleggio, da inquadrarsi nell'ambito di accordi commerciali di collaborazione con imprese interessate.
Interrogazione n. 5-02298 Bobba: Impossibilità di immatricolazione di un minibus da impiegare da parte di una famiglia numerosa.
L'uso dei veicoli, vale a dire l'utilizzazione economica che può essere fatta degli stessi, è strettamente connesso alle loro caratteristiche tecniche che ne determinano la destinazione alla quale possono essere adibiti.
Detto uso è disciplinato dal Codice della strada anche in armonia con le norme comunitarie in materia di trasporto su strada.
Allo stato attuale della legislazione vigente, e tenuto anzitutto conto delle caratteristiche tecniche dei minibus, va detto che si tratta di autoveicoli classificati quali autobus, in quanto destinati al trasporto di persone ed equipaggiati con più di nove posti compreso quello del conducente, secondo la declaratoria contenuta nell'articolo 47, comma 1, lettera b), del Codice della strada.
Sotto l'aspetto tecnico, quindi, i minibus costituiscono un sorta di sottocategoria degli autobus, differenziandosene sostanzialmente per le più ridotte dimensioni; viceversa, sotto l'aspetto giuridico-amministrativo, i minibus soggiacciono alla medesima disciplina prevista per gli autobus.
A detta tipologia di veicoli le attuali norme riconnettono la possibilità sia di un uso proprio sia di un uso di terzi sebbene con specifiche limitazioni.
Per quanto concerne l'uso di terzi, che si realizza allorché il veicolo è utilizzato dietro corrispettivo nell'interesse di persone diverse dall'intestatario della carta di circolazione, per regola generale, gli autobus e pertanto anche i minibus, possono essere utilizzati esclusivamente in servizio di noleggio con conducente ed in servizio di linea per trasporto di persone sulla base dei prescritto titolo autorizzativo; difatti l'uso di terzi, per definizione, presuppone l'esercizio di una attività di impresa.
Con riguardo invece all'uso proprio, l'articolo 83, comma 1, del Codice della strada espressamente limita l'utilizzo degli autobus agli enti pubblici, agli imprenditori ed alle collettività per il soddisfacimento di necessità strettamente connesse con le loro attività (si pensi, ad esempio, al caso tipico degli autobus aziendali adibiti al trasporto dei dipendenti da e per il luogo di lavoro).
Quanto sin qui illustrato vale ad evidenziare come la vigente normativa in materia di trasporto di persone sia del tutto lacunosa sotto l'aspetto della tutela del diritto alla mobilità delle famiglie numerose le quali, necessitando dell'utilizzo di minibus, si trovano nell'impossibilità di poterne richiedere l'immatricolazione per il soddisfacimento delle proprie esigenze quotidiane.
Infatti, esclusa l'ipotesi dell'uso di terzi che, come si è visto, presuppone l'esercizio di una attività di impresa, alle famiglie viene preclusa anche la possibilità di una immatricolazione in uso proprio di minibus, trattandosi di soggetti giuridici non contemplati espressamente dal Codice.
Peraltro, pur condividendo appieno le istanze dell'interrogante, la tassatività delle disposizioni contenute nella norma da ultimo citata precludono ogni possibilità di colmare la lacuna legislativa in via meramente amministrativa, mediante un processo interpretativo-estensivo.
Oltretutto, in assenza di una norma primaria che delimiti l'ambito soggettivo di estendibilità della norma, dettandone i criteri di riferimento, risulterebbe arbitrariamente affidato alla discrezionalità dell'interprete l'individuazione della tipologia di nuclei familiari cui poter consentire l'immatricolazione di minibus.
Questo Governo condivide appieno i valori che l'onorevole interrogante ha evidenziato con il presente atto: la famiglia rappresenta l'elemento base della società e come tale deve essere garantito l'appoggio di tutte le Istituzioni affinché essa possa svolgere la propria funzione sociale.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti garantisce quindi che le necessarie modifiche normative verranno considerate al fine di poter corrispondere alle giuste istanze e necessità delle famiglie particolarmente numerose.
Interrogazione n. 5-02313 Tullo: Gravi disagi sul servizio Intercity da La Spezia a Genova.
In merito a quanto rilevato dall'onorevole Tullo, Ferrovie dello Stato ha fornito specifici elementi di risposta e ha evidenziato, preliminarmente, come a partire dalla seconda metà dello scorso mese di dicembre si siano verificate condizioni atmosferiche particolarmente avverse, caratterizzate da intense nevicate anche in pianura e temperature molto rigide, che hanno investito l'Italia centro settentrionale e gran parte dell'Europa.
Tali eventi hanno pesantemente influito su tutto il sistema ferroviario europeo, determinando difficoltà di circolazione ed avarie di varia entità, sia alle infrastrutture che al materiale rotabile, con conseguenti limitazioni del servizio.
In merito al servizio svolto dal treno Intercity 504 nei giorni 7 e 8 gennaio, si pone prioritariamente in rilievo che le condizioni meteorologiche precedentemente citate hanno causato guasti agli impianti e ai sistemi di bordo delle vetture (determinati soprattutto da infiltrazioni di neve e/o da formazione di ghiaccio), che hanno reso necessario il ricorso urgente ad interventi di manutenzione straordinaria per il ripristino delle condizioni di funzionalità del materiale rotabile. Ciò ha comportato, come nel caso di cui trattasi, una temporanea riduzione della composizione programmata di alcuni treni, per la contingente indisponibilità di carrozze.
Il collegamento Intercity 504 Livorno-Torino, infatti, nei giorni indicati dall'Interrogante, è stato allestito con un numero di carrozze inferiore rispetto a quello normalmente previsto, per l'esigenza di inviare in riparazione alcune vetture che presentavano un guasto al convertitore statico che alimenta gli impianti di bordo, come illuminazione, riscaldamento, eccetera, causato da infiltrazioni di neve. Il tempestivo intervento manutentivo effettuato ha consentito, dal successivo 11 gennaio, il completo ripristino della composizione programmata del treno di cui trattasi.
Interrogazione n. 5-02323 Terranova: Operazioni di revisione periodica dei veicoli circolanti in relazione alle competenze della Regione siciliana.
La questione che è stata sollevata dall'onorevole Terranova va ben oltre il mero aspetto tecnico, amministrativo e contabile dello svolgimento delle procedure di revisione dei veicoli sul territorio della Regione siciliana.
Tali procedure sono, come è ben noto, regolamentate chiaramente dalla vigente normativa nazionale che pone la sicurezza del trasporto stradale e dei cittadini al primo posto nelle considerazioni che debbono necessariamente condurre ogni azione dell'amministratore pubblico.
L'onorevole Terranova ben conosce la vicenda e non ritengo opportuno procedere ad una lunga e superflua disamina dello svolgersi della stessa che ha visto confrontarsi l'Autorità statale con l'amministrazione regionale.
Vorrei solo evidenziare che l'azione del Governo non può prescindere dall'interesse generale dello Stato che la stessa Costituzione ha ritenuto di affidare al Governo centrale per l'evidente necessità di assicurare egualmente su tutto il territorio nazionale una uniforme disciplina delle procedure in questione che, al di là di un apparente aspetto tecnico, amministrativo e contabile assumono una valenza ed una rilevanza per la sicurezza della circolazione e quindi della vita stessa dei cittadini.
Come noto, benché la questione sia attualmente al vaglio dei competenti Organi costituzionali e benché anche gli Organi di controllo finanziario si siano espressi sulla materia sancendo la spettanza statale dei diritti di motorizzazione, non si vuole non riconoscere il ruolo che la stessa Costituzione attribuisce alle competenze di ogni singola Regione specie se regolata da un ordinamento speciale quale quello della Sicilia.
Garantisco che il ministro Matteoli ha costantemente posto la massima attenzione a considerare la risoluzione della vicenda in parola attraverso i canali istituzionali improntando la propria azione ai principi di collaborazione leale e fattiva che deve sempre essere tenuta al primo posto quando si tratta di rapporti tra soggetti istituzionali.
Nondimeno, va rilevato che l'osservanza delle norme vigenti e del dettato costituzionale appartengono alla sfera di quei principi cui non si può prescindere e che debbono in ogni momento improntare l'azione di qualsiasi soggetto istituzionale.
La risposta alla sua interrogazione, onorevole Terranova, al di là degli aspetti prettamente di natura tecnico, amministrativa e contabile nonché degli esiti delle procedure giurisdizionali attualmente in corso, è una assicurazione di collaborazione leale con la Presidenza della Regione Sicilia, collaborazione leale da cui il Ministero non intende discostarsi ma che
richiede che entrambe le parti assicurino la reciproca cooperazione.
Solo coli si potrà giungere, quanto prima, alla risoluzione della problematica che rischia di danneggiare gli interessi dei cittadini siciliani nel non vedere riconosciuta, sul territorio nazionale, la documentazione relativa all'assolvimento degli obblighi comunitari di revisione periodica da parte dell'autoveicolo di proprietà.
Si garantisce, quindi, la disponibilità del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a proseguire nell'azione di collaborazione reciproca con la Regione Sicilia.